STORIA BASE JUMPING

Il base jumping nasce all’inizio del Novecento, più precisamente nel 1912, data in cui fu effettuato
uno dei più importanti e simbolici lanci di questo sport da parte di Frederick Law, dalla statua della
Libertà. Solo dopo nel 1939 in Svizzera Plinio Romaneschi si gettò da una funicolare e nel 1965
Erich Felbermayr di Wels ha saltato dalla Cima di Lavaredo nelle Dolomiti.
Nel 1978 si sono formate diverse comunità di jumpers in molti paesi del mondo. Lo stesso
acronimo "BASE" è stato coniato da Carl Boenish e sua moglie Jean
Umberto Giovannini è stato il primo italiano a saltare dal Monte Brento in Italia. Un altro italiano è
stato John Carta che è riuscito ad ottenere un gran numero di seguaci.
Esistono anche dei numeri BASE che vengono assegnati a coloro che hanno effettuato almeno un
salto da ciascuna delle quattro categorie come edifici, antenne, ponti.
Durante i primi anni ottanta quasi tutti i salti di BASE sono stati realizzati con l'equipaggiamento
standard del paracadutismo, più tardi sono state sviluppate attrezzature e tecniche specializzate
progettate esclusivamente per le esigenze del base jumping. Successivamente vennero fatti molti
altri salti BASE che portarono a numerosi incidenti anche mortali.

Per effetuare un salto BASE bisogna indossare una tuta alare. Una tuta alare è generalmente
costituita da un doppio strato tessuto posto tra ciascun braccio ed un altro doppio strato posto tra le
gambe. Nel momento in cui il pilota si lancia nel vuoto ogni strato viene gonfiato attraverso delle
bocche poste sotto le ascelle e sotto l'inguine in modo da far assumere alla tuta dei profili alari.
Maggiore è l'apertura delle braccia, tanto più aumenta la superficie alare però più grande è l'ala,
tanta sarà la forza necessaria per controllarla.
Prima di utilizzare la tuta alare colui che salta, dovrà affrontare una caduta verticale di almeno 200
metri prima di poter iniziare ad avere la velocità necessaria.
Generalmente per iniziare ad usare la tuta alare si raccomanda un livello minimo di esperienza di
200 lanci in caduta libera e la partecipazione ad un corso con istruttore.
Le tute alari sono fornite diGPS in grado di determinare la durata del volo, l'altitudine a cui ci si è
lanciati, la velocità orizzontale, in modo da tracciare e registrare il percorso di volo.

Base jumping was born at the beginning of the 20th century, more precisely in 1912, when one of the
most important and symbolic launches of this sport was made by Frederick Law, from the statue of
Liberty. Only later in 1939 in Switzerland did Plinio Romaneschi jump from a funicular and in 1965 Erich
Felbermayr of Wels jumped from Cima di Lavaredo in the Dolomites.
In 1978 several communities of jumpers were formed in many countries of the world. The same
acronym "BASE" was coined by Carl Boenish and his wife Jean
Umberto Giovannini was the first Italian to jump from Monte Brento in Italy. Another Italian was John
Carta who managed to get a large number of followers.
There are also BASE numbers that are assigned to those who have made at least one jump from each
of the four categories such as buildings, antennas, bridges. 
During the early 1980s almost all BASE jumps were made with the standard equipment of skydiving,
later specialized equipment and techniques were developed designed exclusively for the needs of base
jumping. Subsequently, many other BASE jumps were made which led to numerous fatal accidents.
To make a BASE jump you have to wear a wingsuit. A wing suit generally consists of a double tissue
layer placed between each arm and another double layer placed between the legs. At the moment
when the pilot launches into the void each layer is inflated through vents placed under the armpits and
groin so as to make the suit assume wing profiles. The greater the opening of the arms, the greater the
wing surface, but the larger the wing, the greater the force needed to control it. 
Before using the wingsuit the jumper will have to face a vertical fall of at least 200 meters before he
can start to have the necessary speed.
Generally to start using the wing suit is recommended a minimum level of experience of 200 free fall
launches and participation in a course with instructor. 
The wing suits are equipped with GPS that can determine the duration of the flight, the altitude at
which you are launched, the horizontal speed, so as to track and record the flight path.