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I LIMITI DEL PENSIERO SCIENTIFICO: << SPIRITO DI GEOMETRIA >> e << SPIRITO DI FINEZZA >>
Secondo Pascal la scienza presenta alcuni limiti strutturali sia in sé stessa sia riguardo ai problemi
dell’uomo. I limiti sono:
- Il primo limite della scienza è l’esperienza. Che sebbene possa sembrare un motivo di
forza è pur sempre qualcosa che deve fare i conti con la ragione. L'esperienza frena e
circoscrive i poteri della ragione, che non sono assoluti.
- Il secondo limite della scienza è costituito dall’indimostrabilità dei suoi primi principi.
Infatti alcune regole che stanno alla base del ragionamento scientifico (es. Il tempo, lo
spazio il movimento…) sfuggono al ragionamento stesso, poiché è impossibile regredire (=
andare all’indietro) all' infinito, quindi ci si deve per forza fermare ad alcuni termini primi
che rappresentano il limite oltre il quale non si può procedere.
- Il terzo limite è che la ragione è del tutto impotente di fronte a problemi esistenziali,
l’unica via di accesso all’uomo è il CUORE, che viene inteso come “organo” capace di
captare gli aspetti più profondi e problematici dell’esistere.
Questa contrapposizione tra ragione e cuore possiamo riassumerla come:
- LO SPIRITO DI GEOMETRIA è la ragione scientifica, che ha per oggetto le cose esteriori o gli
enti astratti della matematica e procede istintivamente in modo discorsivo e dimostrativo.
- LO SPIRITO DI FINEZZA ha per oggetto l’uomo e si fonda sul “cuore”, sul sentimento e
sull’intuito.
Si può ben capire la differenza stabilita da Pascal tra spirito di geometria che ragiona con
l’intelletto e spirito di finezza che comprende con l’intuito. Per di più un certo grado di finezza
consente di fondare il ragionamento geometrico. Inoltre lo spirito di finezza ha come oggetto il
mondo degli uomini mentre lo spirito di geometria ha come oggetto le figure ideali e il mondo
della natura. L’ELOQUENZA; LA MORALE E LA FILOSOFIA sono fondate sullo spirito di FINEZZA
poiché solo il giudizio, sentimento e il cuore possono portare ad un’eloquenza persuasiva, una
morale autentica e una vera filosofia. La scienza di fronte agli interrogativi dell’uomo risulta
impotente, estranea. QUINDI LA COSA Più IMPORTANTE DELL’UOMO è CONOSCERE Sé STESSI.
LA “SCOMMESSA” SU DIO
Pascal elabora il celebre argomento della scommessa, nella quale si afferma che l'uomo deve
scegliere tra il vivere come se Dio ci fosse e il vivere come se Dio non ci fosse. Non ci si può
sottrarre a questa scelta.
Chi scommette sull'esistenza di Dio, Se guadagna, guadagna tutto, se perde, non perde nulla:
bisogna quindi scommettere senza esitare perché in caso di perdita si perderà solo dei beni finiti (i
piaceri mondani), mentre in caso di vincita si guadagnerà quel bene infinito che è Dio e la sua
beatitudine eterna. Quindi in un gioco dove ci sono le stesse probabilità di vincere o di perdere,
rischiare il finito per guadagnare l’infinito conviene tantissimo.
Pascal crede che l’uomo non può impegnarsi nella fede con solo la ragione bisogna impegnarsi
nella fede con tutto noi stessi diminuendo le passioni e fare tutto il possibile per convincersi
sull'esistenza di Dio