Sei sulla pagina 1di 4

29.03.

2021

1949 - 1966: Letteratura del primo periodo maoista


I classici rossi: c’è una forte appropriazione politica sulla letteratura.
Riscrittura della storia della letteratura da parte del governo comunista.

Tali romanzi dovrebbero appartenere al realismo, tuttavia, esso è venato di elementi


politico ideologici. Da realismo rivoluzionario, vi sarà un passaggio a romanticismo
rivoluzionario.

Concetto di tipicità 典型, di letteratura delle masse 大众文学. Importantissima è la


forma e le strategie letterarie utilizzate dagli scrittori: si tratta di opere che tendono
alla popolarizzazione della lingua.

Nascita dello stato indipendente -> definizione di una nuova soggettività collettiva;
alla base di questa identità collettiva vi è un forte patriottismo e nazionalismo.

Quest’identità è plasmata in letteratura grazie ai “classici rossi” (Non studiare i nomi


delle opere e degli autori).

Concetto di “popolare” 民间: vorrebbe sottolineare non tanto la retorica per il


popolo, ma una proiezione culturale di esperienze che vengono dal basso (masse).
Chen Sihe nota il tentativo che gli autori fanno nell’inserire le esperienze del popolo
all’interno di un romanzo, non in maniera forzata però.

Un modello di adesione al romanticismo rivoluzionario è relativo alla figura di Yang


Mo, scrittrice comunista che nel suo romanzo 青春之歌 narra di una figura femminile,
Lin Daojing, che vive tre amori diversi. Può essere inteso come un romanzo d’amore,
ma in realtà rappresenta gli avvenimenti relativi alla nascita della RPC.
È un romanzo un po’ anomalo rispetto ai grandi romanzi di guerra o di riforma
agraria, ma che riesce comunque ad aderire agli ideali del PCC.
Il romanzo è ambientato nel periodo in cui scoppia la guerra antigiapponese ossia
dal ’31, quando il Giappone comincia ad impadronirsi della Manciuria fino al 1935,
anno delle manifestazioni studentesche a Pechino contro il Giappone.

Hong Zicheng, ex professore presso la Beida, definisce il capitolo in una duplice


maniera:
- romanzo di maturazione degli intellettuali;
- romanzo di storia rivoluzionaria.
Dal punto di vista tecnico e narrativo, si tratta di un romanzo a metà tra il realismo e
il romanticismo rivoluzionario. L’eroina sublima le sue pulsioni amorose nella
politica: eroina tipica, così come si voleva nell’ideologia maoista.
Per Yang Mo, scrittrice che aderisce al progetto della Repubblica cinese popolare,
non vi sono problemi relativi alla creazione di questo romanzo. I temi trattati
riguardano la giovinezza (metafora della Nuova Cina) e l’emancipazione femminile
(emancipazione cinese).
Questo romanzo ha anche dei passaggi autobiografici. La scrittrice sottolinea come
lei avesse aderito alle linee del PCC in prima persona. L’amore, che è la prima lettura
che si dà a quest’opera, combacia con l’ideale dell’innamoramento per Mao e per la
Nuova Cina.
Utilizzo del carattere “bianco, 白” -> segno di purezza.
Se interpretiamo il romanzo come romanzo d’amore, il bianco rappresenta la
verginità della ragazza e la sua purezza. Se lo si interpreta a livello politico, il bianco
rappresenta il concetto di nuovo, di carta bianca, su cui potrà essere scritta una
nuova storia da parte del PCC.

Nel 1958 il romanzo venne accolto bene, con però qualche critica. Infatti, nel 1962,
Yang Mo aggiunse dei capitoli più politici, che trattavano della sua vita in campagna
(relativamente al tema delle campagne, per scendere in mezzo ai contadini).

Poesia e politica nell’era maoista.


Anni ’50 e ’60: è del tutto spersonalizzata, non vi è soggettività e individualismo
(come invece era la poesia degli anni ’20 e degli anni ’30). Rispetto alla poesia
classica, Mao non è un negatore, tanto è vero che scrisse anche lui poesie classiche;
importantissimo però è il contenuto, che deve essere necessariamente relativo al
messaggio politico maoista.
Tono elogiativo e celebrativo. Lo stile è importante, in quanto può essere allo stesso
modo una forma di adesione o di dissenso.
半自由体, verso semilibero: conciliare la tradizione del 4 maggio con un’esigenza di
maggiore semplicità e immediatezza.
Quello che Mao sponsorizza sono le forme nazionali. Lancia nel ’58 un nuovo
movimento, chiamato “la ballata popolare”. L’altro genere che rappresenta al
meglio la posizione degli intellettuali è la “poesia lirica politica”: i poeti tentano di
ottemperare agli ideali maoisti attraverso una poesia romantica, ma non verso
uomini o donne, ma verso Mao.
Ballata popolare: Mao chiede che si raccolgano in tutto il paese le ballate popolari.
Bisogna dare voce al popolo. Rispetto al 4 maggio, la figura dell’autore cambia
completamente (non c’è più individualità); qui la figura dell’autore deve scomparire.
La nuova poesia deve essere frutto delle masse.
Contenuti: sentimenti e desideri delle tre classi popolari (contadini, operai, esercito).
Lingua semplice, chiara, colloquiale, facile da capire (spesso molto vicina al kouyu).
Partecipazione collettiva, non solo lettura individuale.
Il metodo di diffusione non è più orale, ma è scritto: più facile da memorizzare.
Questi giovani poeti vengono invitati a scrivere queste loro esperienze popolari.
Alcuni autori sono i zhiqing, giovani istruiti, che scrivono ballate popolari, in parte
influenzati dalla poesia del 4 Maggio.
Nel 1959, Guo Moruo raccoglie le migliori 300 balle in un volume dal nome Hongyi
geyao.

Zhengzhi shuqingshi:
- È un concetto che si forma a cavallo degli anni ‘60
- elementi che richiamano alla lotta politica, all’adesione agli ideali della Nuova Cina.
- Il poeta è visto come una sorta di combattente e le immagini sono prese dalla vita
reale del popolo, con immagini concrete forti.
- I modelli sono alcuni aspetti del simbolismo, basato però su simboli comuni, che
già utilizzava Ai Qing (fa da modello). Tuttavia, bisogna escludere l’individualità del
poeta.

Autori più noti: Guo Xiaochuan e He Jingzhi


Modelli: è il poeta sovietico degli anni ’20 Majakovskij; stile a scala (anche a livello
grafico), il verso viene spezzato. In questo modo, le poesie risultano essere più
lunghe.
Alcune di queste poesie sono celebrative della RPC.

Guo Xiaochuan
Tentò di reintrodurre la soggettività del poeta all’interno del testo, non per
esprimere una critica diretta al Partito, ma piuttosto dei dubbi generali.
Verrà criticato per aver espresso i suoi dubbi al riguardo le linee politiche del partito.

Mao nel 1956 lancerà la campagna dei 200 fiori.


In seguito, vi sarà la campagna contro gli elementi di destra: maggiore conformismo
nella letteratura; vengono messe a tacere ogni forma di critica.

Il caso di Hu Feng (membro del Partito) e Lu Ling (scrittore che sposò il realismo
soggettivo): furono entrambi criticati per aver seguito delle linee diverse rispetto a
quelle tradizionali del Partito Comunista.

Potrebbero piacerti anche