IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Gli impianti di climatizzazione possono essere suddivisi in base a diversi criteri;
quelli più utilizzati sono:
in base alla distribuzione
impianti centralizzati
impianti autonomi
in base al fluido termovettore, che è il mezzo di trasporto dell'energia
impianti ad acqua
impianti ad aria
impianti misti aria - acqua
La funzione degli impianti di climatizzazione è quella di controllare il microclima interno all'edificio,
per cui controllano:
la temperatura interna, che in estate deve essere di circa 26°, mentre in inverno di circa 20°
l'umidità relativa, che deve essere compresa fra il 40 e il 60%
la velocità dell'aria
Un tema fondamentale è quello delle fonti; infatti possiamo avere:
fonti rinnovabili, che sono le fonti che si rinnovano alla stessa velocità con la quale
vengono utilizzate, come ad esempio l'energia solare
fonti non rinnovabili, che invece impiegano delle ere geologiche per riformarsi e per cui
vanno incontro ad esaurimento, come ad esempio il petrolio
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
Gli impianti di riscaldamento servono a produrre energia termica per riscaldare gli ambienti.
Sono costituiti da:
generatore di calore
sistema di regolazione
sistema di distribuzione
terminali
centrale termica
Il generatore di calore
Il generatore è costituito da 3 elementi:
1. bruciatore, che genera la combustione
2. caldaia, che cede calore al fluido termovettore
3. camino, che convoglia all’esterno i prodotti della combustione. Esso è costituito da 3
elementi:
1. raccordo con il focolare
2. canna fumaria
3. comignolo
La rete di distribuzione
La rete di distribuzione serve a trasportare il fluido termovettore dal gruppo termico al terminale.
È costituita da:
tubazioni
pompe di circolazione
organi di intercettazione, regolazione e sicurezza
valvole
I terminali
I principali terminali sono:
i radiatori, che scambiano calore per irraggiamento e convezione naturale e sono formati
da elementi verticali collegati tra loro in parallelo dentro il quali scorre il fluido
termovettore
i termoconvettori ad acqua
i ventilconvettori
I RADIATORI
I radiatori possono essere realizzati con diversi materiali;
radiatori in ghisa, che hanno un costo abbastanza elevato e sono pesanti, però sono ottimi
dal punto di vista della corrosione perché non temono fenomeni corrosivi
radiatori in acciaio, che hanno un costo contenuto e anche un peso limitato, però possiamo
avere dei fenomeni di corrosione
radiatori in alluminio, che hanno un costo contenuto, sono leggeri, sono componibili , però
anche in questo caso potremmo avere dei fenomeni di corrosione interna
Per quanto riguarda l'installazione è consigliabile installarli sotto la finestra o lungo le pareti
esterne, in modo da contrastare le correnti d'aria fredda che si formano e evitare fenomeni di
condensa. L'installazione da evitare è sicuramente quella sotto a una mensola oppure in una
nicchia poiché viene ridotta la resa del 10%.
Il dimensionamento dipende dalle dimensioni della stanza in cui vogliamo inserirlo.
Ogni singolo radiatore non è collegato alla caldaia ma a un collettore complanare, che è un
elemento di distribuzione del fluido termovettore.
I TERMOCONVETTORI
I termoconvettori sono costituiti da una batteria di scambio termico e cedono calore soprattutto
per convezione.
Rispetto ai radiatori sono più leggeri, meno costosi e hanno una minore inerzia termica, però sono
difficili da pulire e non sono componibili.
I VENTILCONVETTORI
I ventilconvettori possono essere utilizzati sia per riscaldare che per raffrescare.
Al loro interno hanno un piccolo motore che aziona una ventola (aumenta l'aria immessa
nell’ambiente).
Prendono l'aria dall'ambiente, la ricircolano totalmente e la trattano.
Hanno bassa inerzia termica per cui raggiungono velocemente la temperatura ottimale. Possono
essere classificati in vari modi:
in base a dove vengono posti (a pavimento, a parete, a soffitto)
in base al tipo di protezione (incassato, con mobiletto)
in base alla posizione del ventilatore
in base al numero di batterie
I PANNELLI RADIANTI
I pannelli radianti sono costituiti da tubazioni annegate nella muratura e possono essere utilizzati
sia per raffrescare che per riscaldare.
Possono essere:
a parete
a soffitto (migliori per il raffrescamento)
a pavimento (migliori per il riscaldamento)
AEROTERMI
Gli aerotermi cedono calore per convezione forzata di aria calda e vengono utilizzati per riscaldare
ambienti industriali o artigianali.
LE STRISCE RADIANTI
Le strisce radianti sono sistemi di riscaldamento a irraggiamento, che consentono di riscaldare
ampi locali, infatti vengono usati sostanzialmente per le industrie.
Sono costituiti da una tubazione metallica nella quale viene fatto passare un fluido termovettore a
temperatura molto elevata.
BOCCHETTE E DIFFUSORI
Le bocchette e i diffusori sono terminali aeraulici; le bocchette sono generalmente a parete,
mentre i diffusori sono generalmente a soffitto.
Le centrali termiche
Le centrali termiche sono luoghi che ospitano le apparecchiature per produrre e distribuire
energia; devono essere facilmente accessibili e possono essere collocate sia in un locale staccato
dall'edificio, sia attaccate alla parete, ma questa parete deve avere almeno un Rei 30 e non ci
devono essere aperture nelle vicinanze.
I gruppi termici
All'interno degli impianti di riscaldamento vi sono i gruppi termici, che producono attraverso la
combustione l'energia necessaria;
i principali gruppi termici sono:
le caldaie in ghisa
le caldaie in acciaio
le pompe di calore
gli scambiatori di calore
le caldaie a condensazione, che hanno elevate prestazioni grazie al recupero del calore
latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi
Le caldaie si possono classificare in vari modi:
in base al combustibile usato (a gas, a pellet, a biomassa)
in base al materiale del corpo della caldaia (di solito acciaio)
in base al tipo di installazione (o murali o a basamento)
a condensazione o non
La biomassa rappresenta dei materiali di origine biologica, di solito scarti di attività agricole, che
vengono trasformati in risorsa; possono essere utilizzati per produrre carburanti biologici, per
generare energia elettrica e termica, e anche per realizzare composti chimici.
POMPE DI CALORE
Le pompe di calore sono costituite da quattro elementi:
1. il compressore
2. l'espansore
3. il condensatore
4. l'evaporatore
Possiamo avere:
pompe di calore aria – aria, che estraggono calore dall'aria esterna e lo cedono
all'ambiente
pompe di calore aria-acqua, che estraggono calore dall'aria esterna e lo cedono all'acqua
dell'impianto di riscaldamento
pompe di calore acqua-acqua, che estraggono calore dall'acqua di falda, di fiume o di lago
e lo cedono all'impianto di riscaldamento
pompe di calore terreno – acqua, o pompe di calore geotermiche, che estraggono calore
dal terreno e lo cedono all'acqua dell'impianto di riscaldamento
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
Gli impianti di condizionamento controllano le condizioni termoigrometriche, al fine di garantire il
confort; in particolare controllano:
la temperatura
l'umidità relativa
la velocità dell'aria
la purezza dell'aria
Si dividono in base a diverse caratteristiche:
in base al fluido termovettore abbiamo:
impianti a tutt'aria
impianti misti aria – acqua
in base alla portata d'aria abbiamo:
impianti a portata costante
impianti a portata variabile
in base al numero dei condotti abbiamo:
impianti monocondotto
impianti a doppio condotto (uno per aria calda, uno per aria fredda e si uniscono in
una cassetta di miscelazione)
Uta
La UTA o unità di trattamento aria, è una macchina che modifica i parametri chimico - fisici
dell’aria prima di convogliarla all'impianto.
è costituita da varie sezioni, tutte estraibili per essere sostituite o manutenute:
sezione ventilante di ripresa aria dall’ambiente
sezione di miscela aria esterna e aria ricircolata (se previsto ricircolo)
sezione filtrante
batteria calda per un preriscaldamento
batteria fredda
sezione umidificante con separatore di gocce
batteria calda per post - riscaldamento
sezione ventilante di mandata
IMPIANTI DI VENTILAZIONE
Il tema della ventilazione è legato al conforto respiratorio olfattivo, che contribuisce al
comfort globale. L’aria è considerata accettabile se almeno 80% della degli utenti esprime
soddisfazione.
La ventilazione ci permette di evitare l'accumulo di agenti inquinanti, che potrebbero
essere anche dannosi per la salute.
Le sostanze che possono alterare la qualità dell'aria indoor sono molteplici;
possono provenire sia dall'interno che dall'esterno; quelle che provengono dall'interno si
dividono in tre categorie:
quelle legate alla presenza delle persone
quelle provenienti dai materiali di finitura e arredo dell’edificio
quelle provenienti dagli impianti
Gli inquinanti sono molteplici e possiamo suddividerli in base alla loro natura:
inquinanti chimici, come ad esempio il monossido e biossido di carbonio o l'ozono
inquinanti microbiologici, come muffe, batteri e virus
inquinanti fisici, come ad esempio le radiazioni non ionizzanti e le radiazioni
ionizzanti come il radon, che è un gas inodore, incolore e insapore (realizzare una
casa Radon free significa evitare che il Radon presente nel terreno migri
nell’edificio)
Strategie di ventilazione
Possiamo avere:
ventilazione naturale, quindi un'infiltrazione attraverso serramenti, finestre …
Il vantaggio sta nel fatto che la sua gestione è economica e non necessita di un
impianto, però non consente il recupero del calore
una ventilazione meccanica, che invece consente di recuperare il calore
una ventilazione ibrida
LA VENTILAZIONE NATURALE
La ventilazione naturale avviene attraverso delle aperture nell'involucro edilizio e la
maggiore efficacia l'abbiamo se le finestre sono collocate su lati opposti; gli svantaggi di
questo tipo di ventilazione sono che non possiamo controllare la portata né la qualità
dell'aria proveniente dall'esterno e potremmo avere anche dei problemi di rumorosità
Esistono due possibilità principali:
1. la ventilazione passante orizzontale, che è la più usata ed efficace e si innesca con
aperture disposte su pareti opposte e alla stessa altezza
2. la ventilazione a lato singolo, che è legata ad aperture su un’unica parete e in
questo caso il flusso d'aria è discontinuo ed è strettamente legato alla direzione del
vento
La ventilazione passante verticale si innesca, invece, mediante aperture su pareti opposte a
diverse altezze
La ventilazione per effetto camino è molto utilizzata per raffrescare in regime notturno
l'edificio (si sfrutta la differenza di densità dell'aria a causa della diversa temperatura)
Posso utilizzare anche altri sistemi detti passivi:
il raffrescamento passivo geotermico, nel quale l’aria viene fatta passare sotto
terra in modo da avere un raffrescamento
il raffrescamento passivo evaporativo, in cui si fa passare l'aria sopra dei bacini
d'acqua in modo da raffreddarla
il raffrescamento ventilativo strutturale, che consiste nel raffrescare le parti
strutturali
LA VENTILAZIONE MECCANICA
La ventilazione meccanica si utilizza quando la ventilazione naturale non è sufficiente e
permette di recuperare il calore.
Le strategie di ventilazione possiamo dividerle in base a due criteri:
1. secondo come si mescola l'aria nuova con quella già presente in ambiente abbiamo:
la ventilazione a miscelazione, che è la più utilizzata, nella quale si mescola
l'area di ricambio con l'aria ambiente
la ventilazione a dislocamento che invece sfrutta la differenza di densità
dell'aria che riscaldandosi sale verso l'alto mentre l'aria pulita viene immessa
dal basso attraverso un diffusore
2. secondo come entra ed esce l'aria abbiamo:
una ventilazione a flusso semplice, in cui l’aria dell'ambiente interno viene
aspirata e convogliata all'esterno attraverso delle canalizzazioni, mentre
l'aria pulita viene immessa in modo naturale; questa tipologia di ventilazione
meccanica non consente di recuperare il calore
una ventilazione a doppio flusso, in cui l’aria interna viene recuperata da
delle bocchette di estrazione negli ambienti di servizio, entra nella macchina
di trattamento, dove si ha un recuperatore di calore, una piccola parte viene
buttata fuori e l'altra viene ricircolata
VENTILAZIONE IBRIDA
La ventilazione ibrida coniuga le potenzialità della ventilazione naturale con quelle di
quella meccanica, infatti la ventilazione naturale è assistita da dei ventilatori meccanici che
entrano in funzione quando vi è necessità