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IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

L'edificio è un sistema complesso, che può essere suddiviso in due parti;


 una parte passiva, che è l'involucro
 una parte attiva, che sono gli impianti
Un tema fondamentale è il risparmio energetico, infatti gli edifici emettono molti gas serra;
proprio per questo sono state emanate numerose normative, come ad esempio il protocollo di
Kyoto del 97; oltre alla certificazione energetica abbiamo dei protocolli, che possiamo dividere in
tre famiglie:
1. il protocollo BREEM
2. il protocollo LEED
3. protocollo ITACA
Un edificio affinché possa essere considerato sostenibile soddisfare determinate caratteristiche;
sicuramente dobbiamo avere:
 una ridotta emissione di anidride carbonica
 un ridotto consumo idrico
 uso di materiali eco-sostenibili
 uso di fonti rinnovabili 
Ovviamente tutto questo va messo in relazione al contesto in cui ci troviamo; infatti se vogliamo
usare un materiale ecosostenibile che però viene da 400 km di distanza, esso non sarà così
ecosostenibile poiché per arrivare in cantiere ha bisogno di essere trasportato per lunghe
distanze, per cui è importante considerare tutto il complesso e non solo la natura del materiale.
Per avere una progettazione efficace dobbiamo realizzare una progettazione integrata, ovvero una
progettazione multidisciplinare che va a comprendere gli impianti, l'involucro e la struttura.
L'obiettivo principale è ovviamente quello di garantire il comfort globale per cui deve essere
garantito:
 il confort termico
 quello acustico
 quello visivo
 quello il olfattivo - respiratorio
Ad oggi utilizziamo una metodologia di progettazione esigenziale, per cui bisogna soddisfare delle
classi di esigenza che sono:
 la sicurezza, per cui è necessario garantire l'incolumità degli utenti; in tal senso svolgono un
ruolo fondamentale gli impianti, che hanno sia un ruolo passivo, per cui devono essere essi
stessi sicuri, ma anche un ruolo attivo, infatti rilevano delle eventuali condizioni di pericolo
 il benessere, che è una condizione in cui l'individuo esprime un certo grado di
soddisfazione nei confronti dell'ambiente in cui si trova; come abbiamo detto l’obbiettivo è
quello di garantire il confort globale
 la fruibilità
 l'aspetto
 la gestione
 l'integrabilità
 la salvaguardia dell'ambiente

Gli impianti possono essere suddivisi in due categorie:


 impianti meccanici, di cui fanno parte gli impianti di climatizzazione, che comprendono gli
impianti di riscaldamento, di ventilazione e di condizionamento
 gli impianti elettrici, di cui fanno parte ad esempio gli impianti di illuminazione.

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Gli impianti di climatizzazione possono essere suddivisi in base a diversi criteri;
quelli più utilizzati sono:
 in base alla distribuzione
 impianti centralizzati
 impianti autonomi
 in base al fluido termovettore, che è il mezzo di trasporto dell'energia
 impianti ad acqua
 impianti ad aria
 impianti misti aria - acqua
La funzione degli impianti di climatizzazione è quella di controllare il microclima interno all'edificio,
per cui controllano:
 la temperatura interna, che in estate deve essere di circa 26°, mentre in inverno di circa 20°
 l'umidità relativa, che deve essere compresa fra il 40 e il 60%
 la velocità dell'aria
Un tema fondamentale è quello delle fonti; infatti possiamo avere:
 fonti rinnovabili, che sono le fonti che si rinnovano alla stessa velocità con la quale
vengono utilizzate, come ad esempio l'energia solare
 fonti non rinnovabili, che invece impiegano delle ere geologiche per riformarsi e per cui
vanno incontro ad esaurimento, come ad esempio il petrolio
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
Gli impianti di riscaldamento servono a produrre energia termica per riscaldare gli ambienti.
Sono costituiti da:
 generatore di calore
 sistema di regolazione
 sistema di distribuzione
 terminali 
 centrale termica
Il generatore di calore
Il generatore è costituito da 3 elementi:
1. bruciatore, che genera la combustione
2. caldaia, che cede calore al fluido termovettore
3. camino, che convoglia all’esterno i prodotti della combustione. Esso è costituito da 3
elementi:
1. raccordo con il focolare
2. canna fumaria
3. comignolo
La rete di distribuzione
La rete di distribuzione serve a trasportare il fluido termovettore dal gruppo termico al terminale.
È costituita da:
 tubazioni
 pompe di circolazione
 organi di intercettazione, regolazione e sicurezza
 valvole
I terminali
I principali terminali sono:
 i radiatori, che scambiano calore per irraggiamento e convezione naturale e sono formati
da elementi verticali collegati tra loro in parallelo dentro il quali scorre il fluido
termovettore
 i termoconvettori ad acqua
 i ventilconvettori 
I RADIATORI
I radiatori possono essere realizzati con diversi materiali;
 radiatori in ghisa, che hanno un costo abbastanza elevato e sono pesanti, però sono ottimi
dal punto di vista della corrosione perché non temono fenomeni corrosivi
 radiatori in acciaio, che hanno un costo contenuto e anche un peso limitato, però possiamo
avere dei fenomeni di corrosione
 radiatori in alluminio, che hanno un costo contenuto, sono leggeri, sono componibili , però
anche in questo caso potremmo avere dei fenomeni di corrosione interna
Per quanto riguarda l'installazione è consigliabile installarli sotto la finestra o lungo le pareti
esterne, in modo da contrastare le correnti d'aria fredda che si formano e evitare fenomeni di
condensa. L'installazione da evitare è sicuramente quella sotto a una mensola oppure in una
nicchia poiché viene ridotta la resa del 10%.
Il dimensionamento dipende dalle dimensioni della stanza in cui vogliamo inserirlo.
Ogni singolo radiatore non è collegato alla caldaia ma a un collettore complanare, che è un
elemento di distribuzione del fluido termovettore.
I TERMOCONVETTORI
I termoconvettori sono costituiti da una batteria di scambio termico e cedono calore soprattutto
per convezione.
Rispetto ai radiatori sono più leggeri, meno costosi e hanno una minore inerzia termica, però sono
difficili da pulire e non sono componibili.
I VENTILCONVETTORI
I ventilconvettori possono essere utilizzati sia per riscaldare che per raffrescare.
Al loro interno hanno un piccolo motore che aziona una ventola (aumenta l'aria immessa
nell’ambiente).
Prendono l'aria dall'ambiente, la ricircolano totalmente e la trattano. 
Hanno bassa inerzia termica per cui raggiungono velocemente la temperatura ottimale. Possono
essere classificati in vari modi: 
 in base a dove vengono posti (a pavimento, a parete, a soffitto) 
 in base al tipo di protezione (incassato, con mobiletto) 
 in base alla posizione del ventilatore 
 in base al numero di batterie
I PANNELLI RADIANTI
I pannelli radianti sono costituiti da tubazioni annegate nella muratura e possono essere utilizzati
sia per raffrescare che per riscaldare.
Possono essere:
 a parete
 a soffitto (migliori per il raffrescamento)
 a pavimento (migliori per il riscaldamento)
AEROTERMI
Gli aerotermi cedono calore per convezione forzata di aria calda e vengono utilizzati per riscaldare
ambienti industriali o artigianali.
LE STRISCE RADIANTI
Le strisce radianti sono sistemi di riscaldamento a irraggiamento, che consentono di riscaldare
ampi locali, infatti vengono usati sostanzialmente per le industrie.
Sono costituiti da una tubazione metallica nella quale viene fatto passare un fluido termovettore a
temperatura molto elevata.
BOCCHETTE E DIFFUSORI
Le bocchette e i diffusori sono terminali aeraulici; le bocchette sono generalmente a parete,
mentre i diffusori sono generalmente a soffitto.
Le centrali termiche
Le centrali termiche sono luoghi che ospitano le apparecchiature per produrre e distribuire
energia; devono essere facilmente accessibili e possono essere collocate sia in un locale staccato
dall'edificio, sia attaccate alla parete, ma questa parete deve avere almeno un Rei 30 e non ci
devono essere aperture nelle vicinanze.
I gruppi termici
All'interno degli impianti di riscaldamento vi sono i gruppi termici, che producono attraverso la
combustione l'energia necessaria;
i principali gruppi termici sono:
 le caldaie in ghisa
 le caldaie in acciaio
 le pompe di calore
 gli scambiatori di calore
 le caldaie a condensazione, che hanno elevate prestazioni grazie al recupero del calore
latente di condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi
Le caldaie si possono classificare in vari modi:
 in base al combustibile usato (a gas, a pellet, a biomassa)
 in base al materiale del corpo della caldaia (di solito acciaio)
 in base al tipo di installazione (o murali o a basamento)
 a condensazione o non
La biomassa  rappresenta dei materiali di origine biologica, di solito scarti di attività agricole, che
vengono trasformati in risorsa; possono essere utilizzati per produrre carburanti biologici, per
generare energia elettrica e termica, e anche per realizzare composti chimici.
POMPE DI CALORE
Le pompe di calore sono costituite da quattro elementi:
1. il compressore
2. l'espansore
3. il condensatore
4. l'evaporatore
Possiamo avere:
 pompe di calore aria – aria, che estraggono calore dall'aria esterna e lo cedono
all'ambiente
 pompe di calore aria-acqua, che estraggono calore dall'aria esterna e lo cedono all'acqua
dell'impianto di riscaldamento
 pompe di calore acqua-acqua, che estraggono calore dall'acqua di falda, di fiume o di lago
e lo cedono all'impianto di riscaldamento
 pompe di calore terreno – acqua, o pompe di calore geotermiche, che estraggono calore
dal terreno e lo cedono all'acqua dell'impianto di riscaldamento
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
Gli impianti di condizionamento controllano le condizioni termoigrometriche, al fine di garantire il
confort; in particolare controllano: 
 la temperatura 
 l'umidità relativa 
 la velocità dell'aria 
 la purezza dell'aria
Si dividono in base a diverse caratteristiche:
 in base al fluido termovettore abbiamo:
 impianti a tutt'aria
 impianti misti aria – acqua
 in base alla portata d'aria abbiamo:
 impianti a portata costante
 impianti a portata variabile
 in base al numero dei condotti abbiamo:
 impianti monocondotto
 impianti a doppio condotto (uno per aria calda, uno per aria fredda e si uniscono in
una cassetta di miscelazione)
Uta
La UTA o unità di trattamento aria, è una macchina che modifica i parametri chimico - fisici
dell’aria prima di convogliarla all'impianto.
è costituita da varie sezioni, tutte estraibili per essere sostituite o manutenute:
 sezione ventilante di ripresa aria dall’ambiente
 sezione di miscela aria esterna e aria ricircolata (se previsto ricircolo)
 sezione filtrante
 batteria calda per un preriscaldamento
 batteria fredda
 sezione umidificante con separatore di gocce
 batteria calda per post - riscaldamento
 sezione ventilante di mandata 

Le UTA possono essere di due tipi:


 in linea, quindi abbiamo una UTA molto lunga
 oppure a sezioni sovrapposte, che sono più corte però più alte
Il locale tecnico per contenere le UTA deve avere delle dimensioni abbastanza importanti,
infatti bisogna garantire:
 lo spazio per le sezioni della UTA
 lo spazio per l'estrazione e la manutenzione di queste sezioni
 lo spazio per il passaggio dei manutentori
 la localizzazione delle prese d'aria esterna lontano da fonti di inquinamento
Per questi motivi spesso le UTA si mettono in copertura, in modo da renderle più
accessibili
Un tema molto importante è quello dell'integrazione tra l'impianto e l'edificio.
In questo contesto assume una grande importanza il controsoffitto, che ha diverse
funzioni:
 una funzione di regolazione acustica
 di isolamento termico
 funzione decorativa
Nel controsoffitto possiamo andare a posizionare una serie di attrezzature, ovviamente
rendendolo sempre accessibile e ispezionabile.
Icanali devono sempre essere accessibili poiché potrebbero depositarsi delle polveri con
un conseguente sviluppo di batteri.
Canalizzazioni aerauliche
Le canalizzazioni aerauliche, generalmente realizzate in lamiera in acciaio zincato, sono
divise in due grandi famiglie:
 i canali ad alta velocità, (nel canale vi è l'aria ad alta velocità) 
 i canali a bassa velocità (nel canale vi è l'aria a bassa velocità)
Impianti solari termici
Tra le fonti rinnovabili quella solare è la più usata.
Gli impianti solari termici sono usati per produrre acqua calda per usi sanitari e vengono
generalmente posizionati sul tetto; l'inclinazione è quella che consente di ottenere la
maggiore quantità di energia, ma con l'evoluzione di questi sistemi oggi possiamo metterli
anche in orizzontale oppure in verticale.
Un impianto solare termico è costituito da:
 un pannello, detto collettore solare, che produce acqua calda
Sono costituiti da:
 una superficie trasparente di vetro
 una serpentina di tubi di rame fissati su una piastra assorbente di colore
scuro
 uno strato isolante
 un sottofondo in lamiera zincata
 una struttura portante
 connettori per andata e ritorno del fluido

Ne esistono di molte tipologie; quelli principali sono:


 i collettori piani vetrati, che sono generalmente utilizzati nelle coperture a
falde
 i collettori a tubi sottovuoto, che possono essere posti in qualsiasi modo,
anche ad esempio sui parapetti dei balconi
 un serbatoio o boiler, dal quale l’acqua viene portata a dove deve essere utilizzata e
parte può essere anche usata per aiutare il sistema di produzione dell’energia
termica
 un circuito di collegamento idraulico
 un circuito elettrico
 una centralina di regolazione della temperatura
Un altro sistema per sfruttare l'energia solare sono gli impianti fotovoltaici, che producono
energia elettrica.
Le celle fotovoltaiche sono costituite da silicio e ne esistono di molte tipologie, ma
abbiamo principalmente tre famiglie:
 quelle in silicio monocristallino, che sono solitamente di colorazione blu scura o
nera
 quelle in policristallino, che sono di un colore blu cangiante
 quelle in silicio amorfo, che hanno una resa minore, ma abbiamo una maggiore
possibilità di variazione
La corrente prodotta è continua, quindi abbiamo bisogno di un inverter per poterla
trasformare.
Abbiamo due tipologie di fotovoltaici:
 ad Isola, che sfruttano l'energia elettrica nel momento stesso in cui la producono
 connessi in rete, che riversano l'energia prodotta in rete e poi verrà utilizzata
quando se ne avrà bisogno 
I carichi termici
Il carico termico è un flusso di energia che attraversa il sistema.
Si dividono in:
 carichi esterni (influenzano l’ambiente dall’esterno)
 per trasmissione
 di radiazione solare
 di ventilazione
 carichi interni
 di affollamento
 di illuminazione
 dovuto ad apparecchiature elettriche

IMPIANTI DI VENTILAZIONE
Il tema della ventilazione è legato al conforto respiratorio olfattivo, che contribuisce al
comfort globale. L’aria è considerata accettabile se almeno 80% della degli utenti esprime
soddisfazione.
La ventilazione ci permette di evitare l'accumulo di agenti inquinanti, che potrebbero
essere anche dannosi per la salute.
Le sostanze che possono alterare la qualità dell'aria indoor sono molteplici;
possono provenire sia dall'interno che dall'esterno; quelle che provengono dall'interno si
dividono in tre categorie:
 quelle legate alla presenza delle persone
 quelle provenienti dai materiali di finitura e arredo dell’edificio
 quelle provenienti dagli impianti
Gli inquinanti sono molteplici e possiamo suddividerli in base alla loro natura:
 inquinanti chimici, come ad esempio il monossido e biossido di carbonio o l'ozono
 inquinanti microbiologici, come muffe, batteri e virus
 inquinanti fisici, come ad esempio le radiazioni non ionizzanti e le radiazioni
ionizzanti come il radon, che è un gas inodore, incolore e insapore (realizzare una
casa Radon free significa evitare che il Radon presente nel terreno migri
nell’edificio)
Strategie di ventilazione
Possiamo avere:
 ventilazione naturale, quindi un'infiltrazione attraverso serramenti, finestre …
Il vantaggio sta nel fatto che la sua gestione è economica e non necessita di un
impianto, però non consente il recupero del calore
 una ventilazione meccanica, che invece consente di recuperare il calore
 una ventilazione ibrida
LA VENTILAZIONE NATURALE
La ventilazione naturale avviene attraverso delle aperture nell'involucro edilizio e la
maggiore efficacia l'abbiamo se le finestre sono collocate su lati opposti; gli svantaggi di
questo tipo di ventilazione sono che non possiamo controllare la portata né la qualità
dell'aria proveniente dall'esterno e potremmo avere anche dei problemi di rumorosità 
Esistono due possibilità principali:
1. la ventilazione passante orizzontale, che è la più usata ed efficace e si innesca con
aperture disposte su pareti opposte e alla stessa altezza
2. la ventilazione a lato singolo, che è legata ad aperture su un’unica parete e in
questo caso il flusso d'aria è discontinuo ed è strettamente legato alla direzione del
vento
La ventilazione passante verticale si innesca, invece, mediante aperture su pareti opposte a
diverse altezze
La ventilazione per effetto camino è molto utilizzata per raffrescare in regime notturno
l'edificio (si sfrutta la differenza di densità dell'aria a causa della diversa temperatura)
Posso utilizzare anche altri sistemi detti passivi:
 il raffrescamento passivo geotermico, nel quale l’aria viene fatta passare sotto
terra in modo da avere un raffrescamento
 il raffrescamento passivo evaporativo, in cui si fa passare l'aria sopra dei bacini
d'acqua in modo da raffreddarla
 il raffrescamento ventilativo strutturale, che consiste nel raffrescare le parti
strutturali
LA VENTILAZIONE MECCANICA
La ventilazione meccanica si utilizza quando la ventilazione naturale non è sufficiente e
permette di recuperare il calore.
Le strategie di ventilazione possiamo dividerle in base a due criteri:
1. secondo come si mescola l'aria nuova con quella già presente in ambiente abbiamo:
 la ventilazione a miscelazione, che è la più utilizzata, nella quale si mescola
l'area di ricambio con l'aria ambiente
 la ventilazione a dislocamento che invece sfrutta la differenza di densità
dell'aria che riscaldandosi sale verso l'alto mentre l'aria pulita viene immessa
dal basso attraverso un diffusore
2. secondo come entra ed esce l'aria abbiamo:
 una ventilazione a flusso semplice, in cui l’aria dell'ambiente interno viene
aspirata e convogliata all'esterno attraverso delle canalizzazioni, mentre
l'aria pulita viene immessa in modo naturale; questa tipologia di ventilazione
meccanica non consente di recuperare il calore
 una ventilazione a doppio flusso, in cui l’aria interna viene recuperata da
delle bocchette di estrazione negli ambienti di servizio, entra nella macchina
di trattamento, dove si ha un recuperatore di calore, una piccola parte viene
buttata fuori e l'altra viene ricircolata
VENTILAZIONE IBRIDA
La ventilazione ibrida coniuga le potenzialità della ventilazione naturale con quelle di
quella meccanica, infatti la ventilazione naturale è assistita da dei ventilatori meccanici che
entrano in funzione quando vi è necessità

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