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• Difficoltà:
Bassa
• Cottura:
15 min
• Preparazione:
15 min
• Dosi per:
4 persone
• Costo:
Basso
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L’insalata di pasta con
melanzane e pomodori
secchi è un primo piatto che
può essere gustato sia
freddo che caldo. Leggera e
veloce da preparare
l’insalata di pasta con
melanzane e pomodori
secchi è un trionfo di sapori
mediterranei.
Il tocco di originalità per
l’insalata di pasta con
melanzane e pomodori
secchi sono i pinoli tostati
che le donano croccantezza e sapore. Una manciata di ricotta salata grattugiata completa il piatto.
Ingredienti
• Aglio
uno spicchio
• Basilico
20 foglie
• Brodo
vegetale un mestolo
• Cipollotto fresco
due
• Melanzane
lunghe 300 gr
• Olio di oliva
4 cucchiai
• Peperoncino
fresco metà
• Pinoli
60 gr
• Pomodori
secchi 40 gr
• Ricotta
salata grattugiata una manciata
• Rigatoni
400 gr
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■ Preparazione
Per prima cosa mettete a rinvenire i pomodorini secchi in una ciotola immergendoli
in acqua calda per 5 minuti (1). Quando si saranno ammorbiditi tagliateli a listarelle e metteteli
da parte (2). Quindi tagliate lemelanzane in rondelle dello spessore di 3 mm circa (3).
Tritate l’aglio, affettate i cipollotti e il peperoncino e mettete tutto in una padella capiente
insieme ai 4 cucchiai di olio (4). Fate soffriggere per un paio di minuti e poi unite
le melanzane (5), aggiustate di sale e unite i pomodori secchi tagliati a listarelle (6).
Lasciate cuocere aggiungendo un mestolo di brodo vegetale o di acqua calda (7), controllate
di sale (state attenti a non aggiungerne troppo perché pinoli e melanzane sono già molto
saporite). Quando lemelanzane si saranno ammorbidite, spegnete il fuoco e aggiungete le
foglie di basilico spezzettate grossolanamente con le dita (8). Quindi mettete a lessare
la pasta in acqua salata e nel frattempo in una padella antiaderente, senza aggiungere alcun
condimento, mettete a tostare i pinoli (9).
Una volta che la pasta sarà cotta, scolatela velocemente lasciando all’interno un po’
di acqua di cottura e versatela in padella (10). Fatela saltare per un minuto in modo da
amalgamare bene il tutto, aggiungete ipinoli tostati (11) e in ultimo la ricotta salata macinata
(12). Mescolate per bene e servite calda o fredda a seconda della stagione e della vostra
preferenza.
Ricette varie
Collegatevi anche su Made in Kitchen per leggere la ricetta.
Lo so non è una ricetta tradizionale romana, ma una rivisitazione… Se fin ora siamo andati di pari
passo con la tradizione direi che una piccola eccezione per oggi la possiamo fare. Per questa idea (che
ho trovato subito strepitosa!) devo ringraziare la più Precisina delle blogger Nadia, durante un incontro
a tema sempre cucina romana ha proposto questi sfiziosi bicchierini che ho subito riproposto alla prima
occasione.
Conoscete tutti il classico romano “la cacio e pepe” non è vero? Preferibilmente tonnarelli. Bè pensate
di mettere quello stesso sapore in un bicchierino finger food? Ok ci siete? Adesso togliete i tonnarelli e
pensate a qualcosa che dia un tocco etnico, si, il cous cous.
Piace l’idea? Piacerà anche alle vostre papille gustative.
Il suggerimento è di fare delle porzioni sempre piccole dato che resta molto saporito, è sfizioso se
mangiato in piccole dosi, perfetti per un antipasto e per un buffet.
COUS COUS CACIO E PEPE
100 gr di rucola
50 gr di pamigiano reggiano grattugiato
50 gr di pecorino romano dop grattuggiato
1 spicchio d’aglio
1 bicchiere circa di olio evo
50 gr di pinoli
7 gr sale grosso
80 gr di philadelphia o robiola (o altro formaggio cremoso)
Lavare la rucola e inserla nel boccale del frullature con i pinoli il formaggio l’aglio sgusiato e mezzo
bicchiere d’olio, mandare le lame del frullature ad intermittenza in modo che non surriscaldino troppo e
la rucola annerisca.
Mentre fate questa operazione continuare ad aggiungere olio a filo nel buco del boccale, la parte
necessaria per ottenere la giusta densità del pesto. Questa operazione potete farla anche con mortaio
e pestello.
Quando più o meno sarà ben frullato aggiungere il sale, assaggiate prima per calibrare a vostro gusto
quanto aggiungerne e per dare quel tocco di cremosità in più 80 gr di formaggio cremoso. Mescolare e
tenere da parte.
COUS COUS DI VERDURE CON MENTA GLACIALE E SESAMO NERO
200 gr di cous cous semintegrale di grano duro
lo stesso volume di cous cous di brodo vegetale
2 zucchine
2 carote
1 rametto di menta glaciale
sesamo nero
olio evo
sale
La cosa fondamentale per il cous cous è non dar retta ai pesi scritti sulla confezione secondo me!
Ogni volta che ho rispettato quelle dosi il cous cous mi è venuto un terribile pappone. Quindi
una volta che è stato preparato il brodo vegetale (sedano carota cipolla e patata) aggiugerlo al cous
cous. Il volume deve essere lo stesso. Secondo me è sempre meglio un pò meno brodo, che in più.
Aggiungere un cucchiaio di olio e sale mescolare e sgranare con le dita i grani di cous cous. Lasciarmi
freddare e grattare a striscioline le carote e le zucchine ben lavate.
Per le zucchine, dato che io le ho usate crude, non ho eliminato l’inteno bianco. Tagliare finemente la
menta unire alle carote e alle zucchine e condire con olio e sale.
Aggiungere le verdure e la menta al cous cous e una volta tostato in una padella antiaderente il
sesamo unire anche questo.
Guarnire con un foglia di menta… Adesso con la vostra insalata di cous cous glaciale… Potete anche
andare al mare! :))
…A meno che qualcuno per sbaglio non vi abbia preparato per pranzo la polenta! :)
varie
4 mag '09 · 32 commenti · Antipasti, Finger Food, Piatti Unici, cucina giapponese, premi, riso · Tags: pesce, riso
Zighinì con Berberè e injera
Oggi è il Natale di Roma e sarebbe stato il caso di festeggiare con una ricetta della mia città, ma in
effetti proprio ieri ne ho riproposta una qui, rispolverando una mia ricetta più vecchia dei carciofi. Quindi
oggi non me la sono sentita di parlare ancora di cucina romana. In fondo ultimamente direi che da
queste parti non ce la stiamo facendo mancare! Invece un pochino assenti sono diventate quelle
preparazioni un po’ etniche, che mi piacciono tanto.
Avevamo già visto una versione di hummus un po’ rivisitata da me, la verità è che questa cremina di
ceci mi piace davvero un bel pò e finisco per prepararla periodicamente durante l’anno. Ideale per
accompagnare felafel oppure semplicemente da mangiare con dei crostini di pane, oppure pitta.
HUMMUS BI TAHINA
250 gr si ceci lessati
2 spicchi d’aglio
2 cucchiai di tahina
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
paprika o peperoncino
olio evo
sale
Potete decidere di lessare i ceci da voi, ma potete anche optare per l’opzione ceci in scatola, non è poi
la fine del mondo farlo qualche volta no?
Se invece utilizzate ceci secchi è necessario ricordare di metterli a bagno la sera prima e lasciarli in
ammollo almeno 12 ore. Lessarli in acqua salata e cuocerli lentamente per 45 minuti fino a che non
saranno morbidi.
Quando i ceci saranno pronti inserire nel boccale del frullatore tutti gli ingredienti: ceci, aglio, olio, sale,
il succo di limone, la tahina e il prezzemolo conservando solo qualche fogliolina per guarnire.
Frullare il tutto, se il composto risulta troppo denso si possono aggiungere due cucchiai d’acqua.
Mettere la crema in una ciotola e servire fredda.
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21 apr '10 · 25 comm
CAT | cucina spagnola
Gazpacho Salmorejo
Tagliare la zucchina a pezzetti molto piccoli, aggiungerle alla quinoa e condirle con olio e sale.
Grattugiare il pecorino e aggiungerlo alla preparazione insieme anche all’uovo. Mescolare e aggiungere
anche il pan grattato o la mollica di pane sbriciolata, un cucchiaio per volta mescolando fino a che non
vedrete che l’impasto diventa maneggiabile. A questo punto formate delle polpettine con le mani e
disporle su una teglia coperta di carta forno. Irrorate con olio evo e infonate a 180° per 15/20 minuti
dipende da quanto le avete fatte grandi, vi accorgete che sono cotte quando assumeranno un colore
dorato.
Per presentarle infilzatele con uno stuzziacandenti e una foglia d’alloro, sarà più facile prenderle e
morderle come finger food.
2
9 nov '09 · 26 commenti · Antipasti, Finger Food, Secondi Piatti, cucina etnica, cucina spagnola · Tags: carne
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Gli ultimi… Si spera! Dico la verità le piante di zucchini che sono in giardino quest’anno non smettono
più di fiorire ed è un vero peccato non usare questi meravigliosi fiori freschi che ogni giorno sbocciano.
Li ho messi nella pasta, c’ho fatto il pesto e adesso mi sono detta ma perchè non un antipasto? Lenny,
ed io ci siamo proprio sbizzarrite in quest’ultimo periodo!
Avevo delle olive verdi greche in casa, buonissime e l’associazione è stata abbastanza facile:
ok tapenade! La ricetta di questa salsina a quanto pare è proprio antica, nasceva prima degli antichi
romani ma non era proprio come quella che conosciamo oggi, bisogna aspettare il 1700 quando dai
paesi tropicali venne importato l’elemento principe di questa preparazione: il tapenò, ossia il cappero.
Gli ingredienti della tapenade classica li conoscete tutti credo: olive, capperi, acciughe, olio. Ma i fiori di
zucca stanno benissimo con le acciughe per non parlare dei capperi. Insomma questi fiori hanno
davvero un gusto talmente neutro che sembrerebbero sposarsi un pò con tutto, chiaramente i gusti forti
coprono totalmente il loro sapore perciò ho deciso in questo caso di eliminare le acciughe e lasciare più
spazio al loro gusto delicato.
La prepazione si esegue come da tradizione con un mortaio e io adoro farla così perchè rimangono dei
pezzeti molto più grossolani e soprattutto la crema viene molto meno acquosa che con il frullatore.
TAPENADE DI OLIVE VERDI E FIORI DI ZUCCA
150 gr di olive verdi già private dei noccioli
15 fiori di zucca
4 capperi sotto sale
olio evo
Denocciolate le olive lavate i fiori di zucca tenete le corolle lavatele e asciugatele bene e fatele a
striscette. Aggiugere i capperi dissalati e mettete tuto in un mortaio di legno o di pietra.
Pestare fino a quando ne avete voglia o non raggiunge la giusta consistenza. OTTIMO ANTISTRESS!
Aggiumgendo un cucchiaino d’olio.
Bruscate il pane e servite.
Con queste dosi otterrete all’incirca la tapenarde per 4 bruschette con fette grandi di pane casareccio.
Con questa ricetta partecipo alla racconta di Erborina: Tapas per l’estate visto che è stata prorogata
ancora fino al 30 settembre:
11 mag '09 · Nessun commento · Antipasti, Finger Food, cucina russa · Tags: blinis, formaggi, pesce
Tortilla al forno con fave, pecorino e grani di senape
La tortilla, non credo che ci sia bisogno di dire che è l’equivalente della nostra frittata, in Spagna. La
tortilla più famosa e quella di patatas servita di solito in piccole porzioni più con gli antipasti che come
secondo piatto. Io credo che gli spagnoli siano un pò gli inventori del finger food, infatti la loro abitudine
di cenare con delle tapas e una birra al bancone di un bar, ha contagiato anche noi che abbiamo
scoperto relativamente da poco l’aperitivo. In realtà in Spagna da sempre si cena con
los pinchos assaggiando bocconcini diversi, spiluccando qua e là.
Io ho un pezzetino di Spagna nel cuore, come credo di avervi già raccontato è un paese che mi ha
sempre incantato.
Ma ora veniamo a questa ricetta, che mischia un pò di Spagna e un pò di Italia! :)
Avendo al suo interno già il fomaggio ho deciso di non appesantire la preparazione friggendo la tortilla
ma semplicemente passandola in forno, l’aggiunta della senape l’ho trovato azzeccato gli da un sapore
diverso e stuzzicante. E il trucco per dargli una consistenza più soffice è: il latte. Lo sapevate?
TORTILLA AL FORNO CON FAVE PECORINO E GRANI DI SENAPE
3 uova
100 gr di fave sbucciate
50 gr di pecorino romano DOP
50 gr di parmigiano reggiano
2 cucchiaini di grani di senape
3 cucchiai di latte
sale
pepe
Sbucciare le fave e lessarle nell’acqua qualche minuto, tuffarle in acqua fredda, così è più agevole
liberarle dalla buccia. Rompere le uova con una forchetta in una terrina, aggiungere il latte, i formaggi
grattuggiati, le fave, il sale e il pepe. I grani di senape dopo averli leggermente tostati in una padella
antiaderente, vanno schiacciati con il mortaio. Io ho conservato alcuni granelli interi da mettere sopra
alla tortilla. Rovesciare l’impasto dentro uno stampo (io ne ho fatte 2 nei contenitori dei plum cake)
riempiendolo per meno di metà. Cuocere a 200° per 30 minuti.
Tagliare a quadretti o a fettine per servirla sia calda che fredda.