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* Giuliano Vivanet | Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze Umane, Università di Cagliari
Via Is Mirrionis 1, 09123, Cagliari | giuliano.vivanet@unica.it
Sommario I Semantic Wiki consentono, tramite un linguaggio comprensibile agli elaboratori e formalmente definito, l’annotazione
semantica dei contenuti delle pagine Wiki e la rappresentazione esplicita delle relazioni di significato tra essi presenti. Essi offrono
la possibilità di sfruttare sia i vantaggi delle tecnologie basate su ontologie sia i meccanismi collaborativi propri dei Wiki. L’articolo
descrive un progetto, denominato Semantic WikiSUN, avviato per indagare le prospettive didattiche di tali sistemi. Esso è basato
su un quadro teorico complesso che integra evidenze neurocognitive, teorie dell’apprendimento e modelli costruttivisti-sociali della
conoscenza. Obiettivo del contributo è, sulla base della esperienza intrapresa, discutere potenzialità e criticità didattiche dei
Semantic Wiki, estendendo talvolta la riflessione a considerazioni più generali sui processi di apprendimento mediati da tecnologie
semantiche.
PAROLE CHIAVE Apprendimento collaborativo, Apprendimento semantico, Web Semantico,Wiki Semantici.
Abstract Semantic Wikis make it possible to perform semantic annotation of content in Wiki pages and to explicitly represent the
meaning of associations among content items in a formal and machine-understandable language. Thus Semantic Wikis combine
the dual advantages of ontology-based technologies and the wiki collaborative approach. This paper presents a project called
Semantic WikiSUN, which investigates the pedagogical prospects of such systems. It is founded on a complex theoretical
framework that includes neurocognitive studies, learning theories and social constructivist models of knowledge. Drawing on this
experience, the paper discusses the educational potentialities and critical issues connected to Semantic Wikis, and also considers
the wider topic of learning processes mediated by semantic technologies generally.
KEY-WORDS Collaborative learning, Semantic learning, Semantic Web, Semantic Wiki.
TD Tecnologie Didattiche, 20 (2) 69
INTRODUZIONE
Il Web non è solo un mezzo di trasmissione dei con-
tenuti, ma un vero e proprio “ecosistema” in grado
di ospitare e favorire processi di apprendimento so-
ciale. Dopo una lunga e costante evoluzione che ha
portato all’affermazione del cosiddetto Web 2.0, ap-
pare oggi all’orizzonte una nuova prospettiva socio-
tecnologica cui ci si riferisce con l’etichetta di web
semantico o Semantic Web (Shadbolt, Hall e Ber-
ners-Lee, 2006). Il termine “semantico” in questo
contesto fa riferimento alla possibilità di rappresen-
tare formalmente e in modo standardizzato la natu-
ra e il significato delle informazioni presenti nelle ri-
sorse Web e delle loro reciproche relazioni. Alla ba-
se di tale sistema di rappresentazione vi è il concet-
to di ontologia; termine questo di origine filosofica
che, in ambito informatico, è usato per identificare Figura 1. Rappresentazione grafica delle relazioni di influenza tra Einstein e Gödel3
schemi concettuali esaustivi e rigorosi riferiti a un
dato dominio. per sé educativa e qualsiasi sperimentazione che si
Grazie alle ontologie è possibile pensare al Web co- voglia intraprendere deve essere accompagnata da
me a una rete concettuale. Ad esempio, il portale un’attenta riflessione pedagogica per fornire quegli
BBC Music1 consente di effettuare ricerche seman- elementi utili a guidare e validare ogni opzione di-
tiche a partire dal servizio “Search By Artist”, per- dattica. Sulla base di tali premesse, si offrirà dappri-
mettendo così di “saltare” da una pagina su John ma una breve discussione dei fondamenti teorici di
Lennon, tramite il link collaborated on, a una sui questo lavoro.
The Dirty Mac, e da questa, tramite il link collabo-
rators, a una su Eric Clapton. Sempre grazie alle on- SEMANTIC WEB E APPRENDIMENTO:
tologie è possibile interrogare i motori di ricerca in QUADRO FONDAZIONALE
modo più sofisticato rispetto ai tradizionali sistemi Per quanto a oggi non sia disponibile un quadro
full text. Si pensi al progetto DBpedia2 che dimostra esplicativo esaustivo e inconfutabile delle dinami-
come sia possibile estrarre da Wikipedia informazio- che che sottendono lo svolgersi dei processi di ap-
ni complesse quali, per esempio “che filosofi in- prendimento, differenti studi hanno permesso di
fluenzarono il pensiero sia di Kurt Gödel sia di Al- mettere in luce, pur con diverse declinazioni, la na-
bert Einstein?”; la risposta, non banale, compren- tura reticolare della conoscenza umana. Si fa riferi-
de, allo stato attuale di Wikipedia, associazioni con mento, ad esempio, alle teorie connessioniste (so-
Hume, Spinoza, Leibniz, Husserl e Carnap, così co- stenitrici del concetto di “rappresentazione distri-
me intuibile immediatamente grazie ai servizi di buita”); e alle indagini sulle reti neuronali alla base
browsing visuale (Figura 1). del sistema nervoso; sulla struttura, le funzioni e le
Date le interessanti prospettive offerte da queste strategie della memoria umana; sul Sistema Percet-
tecnologie, diversi autori (Aroyo e Dicheva, 2004; tivo della Rappresentazione; sulle abilità linguisti-
Sampson et al., 2004; Alvino et al., 2009; Gaeta, che e il lessico mentale (Craik e Lockhart, 1972;
Orciuoli e Ritrovato, 2009; Bianchi, Vercelli e Viva- Tulving, 1984; Gazzaniga, Ivry e Mangun, 2005).
net, 2010) si sono interrogati circa le possibili ap- Tra questi, gli studi sulla memoria umana hanno
plicazioni didattiche del Semantic Web. Il presente portato prove a favore dell’esistenza di una memo-
contributo si colloca in questo filone di ricerca, intro- ria semantica, quale deposito astratto, relazionale e
ducendo un’analisi delle valenze didattiche dei Wiki associato al significato dei simboli verbali delle no-
semantici sulla base dell’esperienza intrapresa al- stre conoscenze riguardanti il mondo, non derivate
l’Università di Genova con il progetto Semantic Wi- da specifici eventi della nostra esistenza (Collins e
kiSUN che sarà presentato di seguito. In questo pro- Loftus, 1975).
getto si è cercato di coniugare i vantaggi delle tec- Tali evidenze hanno fortemente ispirato psicologi e
nologie semantiche con quelli dei modelli di appren- studiosi dell’apprendimento. Fin dalla metà del se-
dimento collaborativo, già sperimentati in preceden- colo scorso, Ausubel (1963)
ti esperienze dagli stessi autori (Gervasoni et al., ha lavorato allo sviluppo del-
1 http://www.bbc.co.uk/music
2009; Coccoli, Maresca e Stanganelli, 2010 e la teoria dell’apprendimento 2 http://dbpedia.org
2011). Tuttavia, come noto, nessuna tecnologia è di significativo: processo attra- 3 http://www.visualdataweb.org/relfinder/relfinder.php
70 M. Coccoli, G. Vercelli, G. Vivanet
Wiki appaiono essere delle piattaforme didattiche quistare la propria personale zona di sviluppo pros-
assai interessanti (Schaffert et al., 2006). simale, oltreché stimolando gli studenti a creare, in
Con riferimento a (i), la rappresentazione formale e modo collaborativo, la propria visione di un dato do-
standardizzata della rete di significati si realizza nei minio di conoscenza.
Semantic Wiki a livello della ontologia sottostante. Con riferimento a quest’ultimo elemento, è evidente
Date le finalità didattiche, è necessario che quest’ul- che la dimensione sociale è implicita nella filosofia
tima sia definita secondo logiche ben precise. In pri- stessa delle piattaforme Wiki, indipendentemente
mo luogo, riprendendo la teoria ausubeliana, è ne- dalla loro connotazione semantica. I Semantic Wiki
cessario favorire lo stabilirsi di connessioni forti tra rappresentano così ambienti privilegiati di sviluppo
le conoscenze in ingresso dei discenti e la stessa on- per le cosiddette folksontology, termine con cui si fa
tologia. A tal fine, le ontologie potrebbero essere or- riferimento a ontologie costruite seguendo i proces-
ganizzate sulla base di una primitiva struttura tasso- si collaborativi sociali bottom-up tipici del Web 2.0.
nomica, volta a esplicitare ciò che Ausubel (1963) Un approccio dal basso consente di: (i) garantire
chiamava organizzatori anticipati, partendo così maggiore dinamicità alla base di conoscenza; (ii) ri-
dai concetti più generali per arrivare a quelli di mag- durre la complessità dei processi di modellazione
giore specificità. La costruzione tassonomica fornirà della conoscenza; (iii) favorire la presa di consape-
sia differenti livelli di astrazione sia un codice di rap- volezza della struttura di significato del dominio da
presentazione utile in fase di lettura e recupero del- parte della comunità educativa (Gervasoni et al.,
le informazioni conformemente a quanto noto sulle 2009).
strategie di memoria (Tulving, 1984). Da un punto Certamente, ogni schema ontologico così concepito
di vista tecnico, la costruzione di una gerarchia di dovrà intendersi quale continuo work in progress
categorie wiki è una operazione abbastanza sempli- che vede docenti e studenti impegnati in una ricor-
ce che si realizza annotando le pagine utilizzando rente attività di riprogettazione basata sulle cono-
l’apposita sintassi, ma tale operazione a finalità di- scenze che evolvono e sulle evidenze che emergono
dattiche, per poter essere sfruttata appieno, richie- dalla pratica didattica quotidiana. L’annotazione se-
de un’attenta riflessione pedagogica. Si pensi al fat- mantica e la costruzione di un modello di conoscen-
to che su Wikipedia (versione inglese) la voce “Ger- za di un dominio stimolano, infatti, la riflessione, co-
many” è categorizzata come: stringendo la mente umana a formalizzarne ed espli-
[[Category:Alpine countries]] citarne una rappresentazione.
[[Category:European countries]] Infine, i Semantic Wiki possono essere considerati
[[Category:Federal countries]] ambienti di notevole interesse per le Comunità di
[[Category:G8 nations]] Pratica (Wenger, 1998), in particolare con riferi-
[[Category:G20 nations]] mento al processo di “apprendimento come crea-
[[Category:German-speaking countries]]. zione di significati” dove la “pratica” è “pratica di
La natura della tassonomizzazione può determinare riflessione” su un dominio di conoscenza, sui suoi
differenti percorsi di scoperta. Ad esempio, la cate- concetti centrali e sulle relazioni tra essi. Tali am-
goria “G20 nations” permette una ricerca di tipo so- bienti, infatti, sono piattaforme tecnologiche ma an-
cio-economico (ammettendo che sia noto il concet- che luoghi d’incontro delle tre principali caratteristi-
to di G20), mentre la categoria “Alpine countries” si che di tali comunità: un insieme di individui che si
basa sulla tassonomia dei “luoghi geografici” (“Alpi- impegna reciprocamente; un repertorio condiviso; e
ne countries” ⊆ “European countries” ⊆ “Countries un’impresa comune che si realizza nel perseguire gli
by continent” ⊆ “Countries” ⊆ “Places”, dove ⊆ in- obiettivi dello stesso progetto formativo.
dica la relazione di inclusione).
Tuttavia, l’organizzazione gerarchica non è il princi- IL PROGETTO SEMANTIC WIKISUN
pio ordinatore della struttura di conoscenza della Semantic WikiSUN7 (Wiki-based Shared Universi-
mente umana che, al contrario, opera per associa- ty student Notes) è la riedizione in versione “seman-
zioni. Quindi, individuata una prima struttura tasso- tica” di un precedente progetto che si è svolto du-
nomica, è necessario procedere alla individuazione rante l’anno accademico 2005/06, cui hanno par-
delle connessioni di significato trasversali all’interno tecipato circa 80 studenti dei Corsi di Laurea Trien-
dei contenuti del Wiki. Queste saranno utili per lo nale in “Scienze della Comunicazione” e Specialisti-
sviluppo di competenze di sintesi del dominio, di ri- ca in “Scienze e Tecnologie della Comunicazione e
conoscimento e ricostruzione dei percorsi di signifi- dell’Informazione” dell’Università degli Studi di Ge-
cato, oltreché per consentire una rappresentazione nova. In quell’anno, si mise a disposizione degli stu-
multi-prospettica (multi-faceted) dell’oggetto di co- denti una piattaforma Wiki, denominata WikiSUN8,
noscenza. Il ruolo fondamentale del docente in que- per la creazione collaborativa di un repository degli
sta fase deriva dalla responsabilità di definire e rico- appunti presi a lezione, ripro-
struire, in una comunità di apprendimento, la rete di posti in forma di lemmi di un 7 http://semanticwikisun.sdf.unige.it
significati, guidando l’individuo in formazione a con- glossario condiviso. 8 http://wikisun.sdf.unige.it
72 M. Coccoli, G. Vercelli, G. Vivanet
Alla fine del 2006, il progetto contava 1079 voci taforma senza causare “danni”, secondo lo stile
sulla piattaforma locale WikiSUN, tutte trasferite al wikipediano della “sabbiera”.
Portale Informatica del dominio italiano di Wikipe- 2. La tessitura della rete. A ciascuno studente (in-
dia. Il progetto fu rielaborato negli anni successivi, dividualmente) è stato chiesto di riflettere sui
consolidando il ruolo di glossario condiviso per l’in- contenuti delle pagine realizzate e di assegnare a
formatica, ma perdendo la valenza di piattaforma ciascuna di esse dei tag atti a fornire una prima
attiva di co-costruzione della conoscenza. folksonomia delle pagine. Questa fase è stata de-
Proprio tale valenza è stata privilegiata in questo finita anche “la tessitura della rete” in quanto si è
nuovo progetto biennale (per gli anni accademici richiesto di categorizzare ogni pagina con parole
2010/11 e 2011/12), chiamato Semantic Wiki- chiave, senza curarsi della formalizzazione dello
SUN. Nel primo anno esso ha coinvolto 70 studen- schema concettuale secondo una ontologia del
ti del corso “Sistemi Operativi”, con l’obiettivo prin- dominio di conoscenza di riferimento (difficil-
cipale di avviare un processo collaborativo di ap- mente “catturabile” dagli studenti nelle fasi ini-
prendimento semantico, tramite la co-costruzione di ziali del corso).
una base condivisa di conoscenze disciplinari, sti- 3. La peer review. Gli studenti sono stati invitati ad
molando gli studenti a esplicitare le relazioni (pro- avviare una revisione reciproca di quanto realiz-
prietà) semantiche esistenti tra le voci (i concetti) zato individualmente, in termini sia di elaborazio-
del sistema Wiki e a strutturare le stesse all’interno ne di contenuti sia di condivisione-rielaborazione
di una categorizzazione da loro stessi definita e con- del sistema di tagging sociale generato, tramite
divisa. Per raggiungere tali obiettivi si è definito un l’attivazione di “Discussioni” legate sia alle pagi-
programma strutturato in varie fasi, ognuna corri- ne sia alle categorie definite.
spondente a esercitazioni (individuali e di gruppo) 4. La rete di concetti. Si è richiesto agli studenti di
da svolgersi con cadenza quindicinale: riflettere sulle relazioni semantiche interne alle
1. La sandbox. A ogni studente è stata affidata la pagine Wiki e di esplicitarle mediante la definizio-
realizzazione di un insieme di pagine wiki, tra lo- ne di semplici proprietà (es. “iPad2 è un tablet”
ro collegate solo sintatticamente (prive di esplici- tradotto come link [[is_a::tablet]] alla
tazione del significato della connessione), a par- voce iPad2), creando una rete di concetti connes-
tire da una “voce seme” del glossario assegnata si da archi semantici etichettati secondo la sin-
individualmente dal docente. L’obiettivo era pro- tassi dell’estensione Semantic Mediawiki.
durre un primo corpus di documenti ipertestuali 5. La omogeneizzazione. Gli studenti hanno avvia-
e consentire agli studenti di esercitarsi sulla piat- to una formalizzazione dello schema di classifica-
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