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68 Coccoli M., Vercelli G., Vivanet G. (2012). Uso dei Semantic Wiki a supporto dell’apprendimento collaborativo.

orativo. TD Tecnologie Didattiche, 20 (2), pp. 68-74

USO DEI SEMANTIC


WIKI A SUPPORTO
DELL’APPRENDIMENTO
COLLABORATIVO
USE OF SEMANTIC WIKIS
TO SUPPORT COLLABORATIVE LEARNING

Mauro Coccoli, Gianni Vercelli | Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Telematica (DIST)


[mauro.coccoli; gianni.vercelli]@unige.it

Giuliano Vivanet | Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia - Università di Cagliari


giuliano.vivanet@unica.it

* Giuliano Vivanet | Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze Umane, Università di Cagliari
Via Is Mirrionis 1, 09123, Cagliari | giuliano.vivanet@unica.it

Sommario I Semantic Wiki consentono, tramite un linguaggio comprensibile agli elaboratori e formalmente definito, l’annotazione
semantica dei contenuti delle pagine Wiki e la rappresentazione esplicita delle relazioni di significato tra essi presenti. Essi offrono
la possibilità di sfruttare sia i vantaggi delle tecnologie basate su ontologie sia i meccanismi collaborativi propri dei Wiki. L’articolo
descrive un progetto, denominato Semantic WikiSUN, avviato per indagare le prospettive didattiche di tali sistemi. Esso è basato
su un quadro teorico complesso che integra evidenze neurocognitive, teorie dell’apprendimento e modelli costruttivisti-sociali della
conoscenza. Obiettivo del contributo è, sulla base della esperienza intrapresa, discutere potenzialità e criticità didattiche dei
Semantic Wiki, estendendo talvolta la riflessione a considerazioni più generali sui processi di apprendimento mediati da tecnologie
semantiche.
PAROLE CHIAVE Apprendimento collaborativo, Apprendimento semantico, Web Semantico,Wiki Semantici.

Abstract Semantic Wikis make it possible to perform semantic annotation of content in Wiki pages and to explicitly represent the
meaning of associations among content items in a formal and machine-understandable language. Thus Semantic Wikis combine
the dual advantages of ontology-based technologies and the wiki collaborative approach. This paper presents a project called
Semantic WikiSUN, which investigates the pedagogical prospects of such systems. It is founded on a complex theoretical
framework that includes neurocognitive studies, learning theories and social constructivist models of knowledge. Drawing on this
experience, the paper discusses the educational potentialities and critical issues connected to Semantic Wikis, and also considers
the wider topic of learning processes mediated by semantic technologies generally.
KEY-WORDS Collaborative learning, Semantic learning, Semantic Web, Semantic Wiki.
TD Tecnologie Didattiche, 20 (2) 69

INTRODUZIONE
Il Web non è solo un mezzo di trasmissione dei con-
tenuti, ma un vero e proprio “ecosistema” in grado
di ospitare e favorire processi di apprendimento so-
ciale. Dopo una lunga e costante evoluzione che ha
portato all’affermazione del cosiddetto Web 2.0, ap-
pare oggi all’orizzonte una nuova prospettiva socio-
tecnologica cui ci si riferisce con l’etichetta di web
semantico o Semantic Web (Shadbolt, Hall e Ber-
ners-Lee, 2006). Il termine “semantico” in questo
contesto fa riferimento alla possibilità di rappresen-
tare formalmente e in modo standardizzato la natu-
ra e il significato delle informazioni presenti nelle ri-
sorse Web e delle loro reciproche relazioni. Alla ba-
se di tale sistema di rappresentazione vi è il concet-
to di ontologia; termine questo di origine filosofica
che, in ambito informatico, è usato per identificare Figura 1. Rappresentazione grafica delle relazioni di influenza tra Einstein e Gödel3
schemi concettuali esaustivi e rigorosi riferiti a un
dato dominio. per sé educativa e qualsiasi sperimentazione che si
Grazie alle ontologie è possibile pensare al Web co- voglia intraprendere deve essere accompagnata da
me a una rete concettuale. Ad esempio, il portale un’attenta riflessione pedagogica per fornire quegli
BBC Music1 consente di effettuare ricerche seman- elementi utili a guidare e validare ogni opzione di-
tiche a partire dal servizio “Search By Artist”, per- dattica. Sulla base di tali premesse, si offrirà dappri-
mettendo così di “saltare” da una pagina su John ma una breve discussione dei fondamenti teorici di
Lennon, tramite il link collaborated on, a una sui questo lavoro.
The Dirty Mac, e da questa, tramite il link collabo-
rators, a una su Eric Clapton. Sempre grazie alle on- SEMANTIC WEB E APPRENDIMENTO:
tologie è possibile interrogare i motori di ricerca in QUADRO FONDAZIONALE
modo più sofisticato rispetto ai tradizionali sistemi Per quanto a oggi non sia disponibile un quadro
full text. Si pensi al progetto DBpedia2 che dimostra esplicativo esaustivo e inconfutabile delle dinami-
come sia possibile estrarre da Wikipedia informazio- che che sottendono lo svolgersi dei processi di ap-
ni complesse quali, per esempio “che filosofi in- prendimento, differenti studi hanno permesso di
fluenzarono il pensiero sia di Kurt Gödel sia di Al- mettere in luce, pur con diverse declinazioni, la na-
bert Einstein?”; la risposta, non banale, compren- tura reticolare della conoscenza umana. Si fa riferi-
de, allo stato attuale di Wikipedia, associazioni con mento, ad esempio, alle teorie connessioniste (so-
Hume, Spinoza, Leibniz, Husserl e Carnap, così co- stenitrici del concetto di “rappresentazione distri-
me intuibile immediatamente grazie ai servizi di buita”); e alle indagini sulle reti neuronali alla base
browsing visuale (Figura 1). del sistema nervoso; sulla struttura, le funzioni e le
Date le interessanti prospettive offerte da queste strategie della memoria umana; sul Sistema Percet-
tecnologie, diversi autori (Aroyo e Dicheva, 2004; tivo della Rappresentazione; sulle abilità linguisti-
Sampson et al., 2004; Alvino et al., 2009; Gaeta, che e il lessico mentale (Craik e Lockhart, 1972;
Orciuoli e Ritrovato, 2009; Bianchi, Vercelli e Viva- Tulving, 1984; Gazzaniga, Ivry e Mangun, 2005).
net, 2010) si sono interrogati circa le possibili ap- Tra questi, gli studi sulla memoria umana hanno
plicazioni didattiche del Semantic Web. Il presente portato prove a favore dell’esistenza di una memo-
contributo si colloca in questo filone di ricerca, intro- ria semantica, quale deposito astratto, relazionale e
ducendo un’analisi delle valenze didattiche dei Wiki associato al significato dei simboli verbali delle no-
semantici sulla base dell’esperienza intrapresa al- stre conoscenze riguardanti il mondo, non derivate
l’Università di Genova con il progetto Semantic Wi- da specifici eventi della nostra esistenza (Collins e
kiSUN che sarà presentato di seguito. In questo pro- Loftus, 1975).
getto si è cercato di coniugare i vantaggi delle tec- Tali evidenze hanno fortemente ispirato psicologi e
nologie semantiche con quelli dei modelli di appren- studiosi dell’apprendimento. Fin dalla metà del se-
dimento collaborativo, già sperimentati in preceden- colo scorso, Ausubel (1963)
ti esperienze dagli stessi autori (Gervasoni et al., ha lavorato allo sviluppo del-
1 http://www.bbc.co.uk/music
2009; Coccoli, Maresca e Stanganelli, 2010 e la teoria dell’apprendimento 2 http://dbpedia.org
2011). Tuttavia, come noto, nessuna tecnologia è di significativo: processo attra- 3 http://www.visualdataweb.org/relfinder/relfinder.php
70 M. Coccoli, G. Vercelli, G. Vivanet

verso cui le nuove informazioni entrerebbero in re- LE PROSPETTIVE DIDATTICHE


lazione, previa l’attiva volontà del soggetto, con i DEI SEMANTIC WIKI
concetti preesistenti nella struttura cognitiva della Negli ultimi anni, le piattaforme Wiki sono state
persona. Successivamente, tale teoria ha trovato oggetto di grande attenzione in ambito didattico
un’interessante evoluzione in Novak (Novak e Ca- per la loro capacità di esaltare la dimensione so-
ñas, 2006), secondo cui il significato di un dato cio-collaborativa dei processi di apprendimento
concetto sarebbe definito dall’insieme di proposi- (Schaffert et al., 2006). Un Wiki è un sistema che
zioni conosciute che contengono quel concetto, consente di creare collaborativamente documenti
con la conseguenza che la ricchezza di significato ipertestuali, in cui chiunque può modificare qua-
del concetto aumenterebbe esponenzialmente con lunque pagina tramite un’interfaccia e una sintas-
il numero delle proposizioni acquisite che mettono si non troppo complesse. Tuttavia, i Wiki tradizio-
in relazione tale concetto con altri. Ulteriori contri- nali presentano dei limiti relativamente alle possi-
buti alla presente riflessione sono derivati dalla bilità di riuso della conoscenza. I contenuti sono
teoria del connettivismo (Siemens, 2005), svilup- espressi in linguaggio naturale e gli strumenti per
patasi intorno all’idea che la conoscenza sarebbe la ricerca sono limitati all’uso di categorie e meta-
distribuita in un network di connessioni e che l’ap- dati definiti informalmente (social tagging) e a mo-
prendimento consisterebbe nell’abilità di costruire tori full text. Inoltre, la navigazione è basata sul-
e attraversare tale rete, e dalla teoria della flessi- l’attivazione di collegamenti esclusivamente sin-
bilità cognitiva (Spiro et al., 1988) secondo cui, tattici che non consentono di esplicitare il signifi-
in ambito didattico, la conoscenza dovrebbe esse- cato delle relazioni tra i contenuti.
re rappresentata secondo differenti prospettive, ad Al riguardo, i Semantic Wiki offrono degli interes-
esempio sfruttando le potenzialità delle esperienze santi vantaggi, consentendo di annotare semantica-
di navigazione ipertestuale a favore della flessibili- mente i contenuti delle pagine e di stabilire relazio-
tà delle sequenze d’istruzione (Calvani, 1998). ni significative tra i diversi documenti in un formato
Il presente quadro teorico è arricchito dalla consa- comprensibile al calcolatore (machine understan-
pevolezza che i processi di apprendimento non si dable). Esistono varie piattaforme per lo sviluppo di
svolgono quali dinamiche cognitive avulse dal con- Semantic Wiki; quella adottata nel progetto Seman-
testo sociale e culturale entro cui maturano. Già tic WikiSUN non è altro che l’estensione semantica
Vygotskij (1978) aveva posto la propria attenzione del noto sistema MediaWiki4, chiamata Semantic
sul ruolo dell’interazione sociale e delle variabili MediaWiki5. Al suo interno, con una specifica sin-
socio-culturali influenti sullo sviluppo cognitivo e tassi, si possono definire le proprietà in forma di tri-
psicomotorio e, in base a queste considerazioni, ple del tipo:
aveva teorizzato l’esistenza di una zona di svilup- P ={Subject, Predicate, Object}.
po prossimale, da intendersi quale zona di esten- Se, ad esempio, si vuole codificare nella pagina wi-
sione delle potenzialità conoscitive di ogni essere ki “Germany” il fatto che la capitale dello stato è
umano, raggiungibile grazie al sostegno di indivi- “Berlin”, la sintassi dell’estensione semantica sarà:
dui più esperti. Questa concezione si integra bene ...the capital is [[hasCapital::Berlin]]...
nel quadro teorico delineato da Bruner (1996), se- (dove “Germany” è il subject, “hasCapital” è il pre-
condo cui la cultura è in realtà una sorta di immen- dicate e “Berlin” è l’object).
so testo enciclopedico, sottoposto a continue riela- In prospettiva didattica, uno dei principali vantaggi
borazioni da parte di differenti interpretazioni con derivanti dalla disponibilità delle annotazioni e rela-
cui gli individui negozierebbero i significati (Tizzi, zioni semantiche è la possibilità di esplorare concet-
1996). tualmente (semantic browsing) il dominio di cono-
Traendo le proprie motivazioni da tali riferimenti, si scenza sottostante i documenti ipertestuali. Inoltre,
è avviato un progetto di ricer- l’ontologia così sviluppata può essere interrogata,
ca, incentrato sull’uso didat- modificata e riutilizzata in ambienti differenti sfrut-
tico di un Semantic Wiki, te- tando la possibilità di esportare i predicati in forma-
4 http://www.mediaWiki.org so a stimolare processi di ti standard quali Resource Description Framework
5 http://semantic-mediaWiki.org “apprendimento semantico” (RDF) e Web Ontology Language (OWL)6.
6 RDF [http://www.w3.org/RDF/] è un modello standard,
sviluppato dal World Wide Web Consortium (W3C) e (Vivanet, 2011), ipotizzando In base al quadro teorico già delineato, è opinione
codificabile con differenti linguaggi, per rappresentare un processo cognitivo di ap- degli autori che i sistemi di apprendimento basati
le proprietà (informazioni descrittive) delle risorse prendimento supportato dal- sulle tecnologie semantiche, al fine di facilitare
web. Esso si basa sull’uso di dichiarazioni (statement)
che si esprimono nella forma delle triple,
le tecnologie semantiche, l’evoluzione della rete di significati di cui ciascun in-
precedentemente esemplificate, del tipo P={Subject, che si caratterizza per l’evo- dividuo è dotato, dovrebbero caratterizzarsi per due
Predicate, Object}. OWL luzione della rete di signifi- elementi principali: (i) l’esplicitazione formale, e di-
[http://www.w3.org/standards/techs/owl#w3c_all] è cati all’interno della mente datticamente orientata, del dominio di conoscenza
un linguaggio, di cui esistono differenti versioni (la più
recente è OWL 2), anch’esso sviluppato dal W3C, per umana in un contesto social- (ontology-based system) e (ii) la socialità dell’am-
la codifica di ontologie nel Web. mente caratterizzato. biente di apprendimento. In tal senso, i Semantic
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Wiki appaiono essere delle piattaforme didattiche quistare la propria personale zona di sviluppo pros-
assai interessanti (Schaffert et al., 2006). simale, oltreché stimolando gli studenti a creare, in
Con riferimento a (i), la rappresentazione formale e modo collaborativo, la propria visione di un dato do-
standardizzata della rete di significati si realizza nei minio di conoscenza.
Semantic Wiki a livello della ontologia sottostante. Con riferimento a quest’ultimo elemento, è evidente
Date le finalità didattiche, è necessario che quest’ul- che la dimensione sociale è implicita nella filosofia
tima sia definita secondo logiche ben precise. In pri- stessa delle piattaforme Wiki, indipendentemente
mo luogo, riprendendo la teoria ausubeliana, è ne- dalla loro connotazione semantica. I Semantic Wiki
cessario favorire lo stabilirsi di connessioni forti tra rappresentano così ambienti privilegiati di sviluppo
le conoscenze in ingresso dei discenti e la stessa on- per le cosiddette folksontology, termine con cui si fa
tologia. A tal fine, le ontologie potrebbero essere or- riferimento a ontologie costruite seguendo i proces-
ganizzate sulla base di una primitiva struttura tasso- si collaborativi sociali bottom-up tipici del Web 2.0.
nomica, volta a esplicitare ciò che Ausubel (1963) Un approccio dal basso consente di: (i) garantire
chiamava organizzatori anticipati, partendo così maggiore dinamicità alla base di conoscenza; (ii) ri-
dai concetti più generali per arrivare a quelli di mag- durre la complessità dei processi di modellazione
giore specificità. La costruzione tassonomica fornirà della conoscenza; (iii) favorire la presa di consape-
sia differenti livelli di astrazione sia un codice di rap- volezza della struttura di significato del dominio da
presentazione utile in fase di lettura e recupero del- parte della comunità educativa (Gervasoni et al.,
le informazioni conformemente a quanto noto sulle 2009).
strategie di memoria (Tulving, 1984). Da un punto Certamente, ogni schema ontologico così concepito
di vista tecnico, la costruzione di una gerarchia di dovrà intendersi quale continuo work in progress
categorie wiki è una operazione abbastanza sempli- che vede docenti e studenti impegnati in una ricor-
ce che si realizza annotando le pagine utilizzando rente attività di riprogettazione basata sulle cono-
l’apposita sintassi, ma tale operazione a finalità di- scenze che evolvono e sulle evidenze che emergono
dattiche, per poter essere sfruttata appieno, richie- dalla pratica didattica quotidiana. L’annotazione se-
de un’attenta riflessione pedagogica. Si pensi al fat- mantica e la costruzione di un modello di conoscen-
to che su Wikipedia (versione inglese) la voce “Ger- za di un dominio stimolano, infatti, la riflessione, co-
many” è categorizzata come: stringendo la mente umana a formalizzarne ed espli-
[[Category:Alpine countries]] citarne una rappresentazione.
[[Category:European countries]] Infine, i Semantic Wiki possono essere considerati
[[Category:Federal countries]] ambienti di notevole interesse per le Comunità di
[[Category:G8 nations]] Pratica (Wenger, 1998), in particolare con riferi-
[[Category:G20 nations]] mento al processo di “apprendimento come crea-
[[Category:German-speaking countries]]. zione di significati” dove la “pratica” è “pratica di
La natura della tassonomizzazione può determinare riflessione” su un dominio di conoscenza, sui suoi
differenti percorsi di scoperta. Ad esempio, la cate- concetti centrali e sulle relazioni tra essi. Tali am-
goria “G20 nations” permette una ricerca di tipo so- bienti, infatti, sono piattaforme tecnologiche ma an-
cio-economico (ammettendo che sia noto il concet- che luoghi d’incontro delle tre principali caratteristi-
to di G20), mentre la categoria “Alpine countries” si che di tali comunità: un insieme di individui che si
basa sulla tassonomia dei “luoghi geografici” (“Alpi- impegna reciprocamente; un repertorio condiviso; e
ne countries” ⊆ “European countries” ⊆ “Countries un’impresa comune che si realizza nel perseguire gli
by continent” ⊆ “Countries” ⊆ “Places”, dove ⊆ in- obiettivi dello stesso progetto formativo.
dica la relazione di inclusione).
Tuttavia, l’organizzazione gerarchica non è il princi- IL PROGETTO SEMANTIC WIKISUN
pio ordinatore della struttura di conoscenza della Semantic WikiSUN7 (Wiki-based Shared Universi-
mente umana che, al contrario, opera per associa- ty student Notes) è la riedizione in versione “seman-
zioni. Quindi, individuata una prima struttura tasso- tica” di un precedente progetto che si è svolto du-
nomica, è necessario procedere alla individuazione rante l’anno accademico 2005/06, cui hanno par-
delle connessioni di significato trasversali all’interno tecipato circa 80 studenti dei Corsi di Laurea Trien-
dei contenuti del Wiki. Queste saranno utili per lo nale in “Scienze della Comunicazione” e Specialisti-
sviluppo di competenze di sintesi del dominio, di ri- ca in “Scienze e Tecnologie della Comunicazione e
conoscimento e ricostruzione dei percorsi di signifi- dell’Informazione” dell’Università degli Studi di Ge-
cato, oltreché per consentire una rappresentazione nova. In quell’anno, si mise a disposizione degli stu-
multi-prospettica (multi-faceted) dell’oggetto di co- denti una piattaforma Wiki, denominata WikiSUN8,
noscenza. Il ruolo fondamentale del docente in que- per la creazione collaborativa di un repository degli
sta fase deriva dalla responsabilità di definire e rico- appunti presi a lezione, ripro-
struire, in una comunità di apprendimento, la rete di posti in forma di lemmi di un 7 http://semanticwikisun.sdf.unige.it
significati, guidando l’individuo in formazione a con- glossario condiviso. 8 http://wikisun.sdf.unige.it
72 M. Coccoli, G. Vercelli, G. Vivanet

Alla fine del 2006, il progetto contava 1079 voci taforma senza causare “danni”, secondo lo stile
sulla piattaforma locale WikiSUN, tutte trasferite al wikipediano della “sabbiera”.
Portale Informatica del dominio italiano di Wikipe- 2. La tessitura della rete. A ciascuno studente (in-
dia. Il progetto fu rielaborato negli anni successivi, dividualmente) è stato chiesto di riflettere sui
consolidando il ruolo di glossario condiviso per l’in- contenuti delle pagine realizzate e di assegnare a
formatica, ma perdendo la valenza di piattaforma ciascuna di esse dei tag atti a fornire una prima
attiva di co-costruzione della conoscenza. folksonomia delle pagine. Questa fase è stata de-
Proprio tale valenza è stata privilegiata in questo finita anche “la tessitura della rete” in quanto si è
nuovo progetto biennale (per gli anni accademici richiesto di categorizzare ogni pagina con parole
2010/11 e 2011/12), chiamato Semantic Wiki- chiave, senza curarsi della formalizzazione dello
SUN. Nel primo anno esso ha coinvolto 70 studen- schema concettuale secondo una ontologia del
ti del corso “Sistemi Operativi”, con l’obiettivo prin- dominio di conoscenza di riferimento (difficil-
cipale di avviare un processo collaborativo di ap- mente “catturabile” dagli studenti nelle fasi ini-
prendimento semantico, tramite la co-costruzione di ziali del corso).
una base condivisa di conoscenze disciplinari, sti- 3. La peer review. Gli studenti sono stati invitati ad
molando gli studenti a esplicitare le relazioni (pro- avviare una revisione reciproca di quanto realiz-
prietà) semantiche esistenti tra le voci (i concetti) zato individualmente, in termini sia di elaborazio-
del sistema Wiki e a strutturare le stesse all’interno ne di contenuti sia di condivisione-rielaborazione
di una categorizzazione da loro stessi definita e con- del sistema di tagging sociale generato, tramite
divisa. Per raggiungere tali obiettivi si è definito un l’attivazione di “Discussioni” legate sia alle pagi-
programma strutturato in varie fasi, ognuna corri- ne sia alle categorie definite.
spondente a esercitazioni (individuali e di gruppo) 4. La rete di concetti. Si è richiesto agli studenti di
da svolgersi con cadenza quindicinale: riflettere sulle relazioni semantiche interne alle
1. La sandbox. A ogni studente è stata affidata la pagine Wiki e di esplicitarle mediante la definizio-
realizzazione di un insieme di pagine wiki, tra lo- ne di semplici proprietà (es. “iPad2 è un tablet”
ro collegate solo sintatticamente (prive di esplici- tradotto come link [[is_a::tablet]] alla
tazione del significato della connessione), a par- voce iPad2), creando una rete di concetti connes-
tire da una “voce seme” del glossario assegnata si da archi semantici etichettati secondo la sin-
individualmente dal docente. L’obiettivo era pro- tassi dell’estensione Semantic Mediawiki.
durre un primo corpus di documenti ipertestuali 5. La omogeneizzazione. Gli studenti hanno avvia-
e consentire agli studenti di esercitarsi sulla piat- to una formalizzazione dello schema di classifica-

Figura 2. Pagina “Blu-ray Disc” del Semantic WikiSUN.


TD Tecnologie Didattiche, 20 (2) 73

zione tramite “potatura” (pruning) delle categorie


e delle proprietà in eccesso e con meccanismi di
“fusione” (merging) di categorie e proprietà defi-
nite, al fine di far emergere una struttura concet-
tuale coerente e uniformare la terminologia.
Tale progetto avrà la sua naturale prosecuzione nel-
l’anno accademico 2011/12, periodo in cui una
nuova classe di circa 80 studenti del medesimo cor-
so sarà invitata a ripercorrere, modificare, arricchire
e formalizzare ulteriormente la base di conoscenza
già costruita.
Al momento attuale, è comunque rilevante notare
come siano stati fin qui prodotti: 764 pagine di con-
tenuti unici; 2205 pagine comprendendo le discus-
sioni, i redirect, le pagine delle categorie e le pagi-
ne del sito; 454 file (quasi tutte immagini); 10884
modifiche, con una media di 4,94 modifiche per pa-
gina. Il tutto per un totale di più di 38000 visualiz-
zazioni. In figura 2, è possibile vedere un esempio di
pagina wiki prodotta, con in evidenza un frammen-
to di testo, il relativo codice sottostante con le pro-
prietà (in giallo) e la possibilità di navigazione con-
cettuale determinata dall’uso di queste ultime. (Fi-
gura 2).
Come si può notare, l’impostazione didattica che è
stata privilegiata nella costruzione delle categorie
semantiche deriva dalla teoria ausubeliana arricchi-
ta da un approccio bottom-up, sociale e folksonomi-
co. Ciò consente agli studenti di definire collaborati-
vamente una primitiva struttura di classificazione
ove inquadrare i contenuti proposti, nel tentativo di
far emergere un modello affine alla organizzazione
cognitiva delle loro conoscenze in ingresso.
La valutazione di tale esperienza potrà essere com-
piuta solo al termine del progetto; tuttavia, anche al
fine di guidare la riprogettazione delle attività in cor- Tabella 1. I risultati del questionario somministrato.
so, dopo il primo anno di sperimentazione è stata
condotta una indagine qualitativa incentrata sulla ta utile la fase di categorizzazione delle parole […]
esperienza didattica vissuta dagli studenti. Essa si è è stata utile anche la possibilità di discutere con i
svolta con la somministrazione di un questionario compagni per quanto riguarda i problemi sorti du-
composto da 10 affermazioni rispetto a cui gli stu- rante la catalogazione»; «è stata un’esperienza
denti hanno espresso il proprio grado di accordo su davvero positiva di conoscenza linguistica e perso-
una scala di tipo Likert (1932) a 5 valori (in tabella nale che è andata ad arricchirsi ogni volta che in-
1 si legga 5 = completamente d’accordo; 4 = ab- serivo una nuova parola e della stessa ne scoprivo
bastanza d’accordo; 3 = né in accordo né in disac- nuovi significati!»; «la creazione delle pagine e la
cordo; 2 = un po’ in disaccordo; 1 = fortemente in loro categorizzazione sono state fasi utili per com-
disaccordo). L’insieme delle affermazioni è stato de- prendere meglio gli argomenti»; «mi ha ‘costretto’
finito allo scopo di rilevare l’utilità percepita dagli a un rigoroso ordine mentale»; e infine «i lavori di
studenti dell’uso di una piattaforma di Semantic Wi- questo genere aiutano molto l’organizzazione men-
ki a supporto dei propri processi di apprendimento. tale e quella pratica».
Di seguito, si riportano i dati ottenuti. Tra gli elementi critici, si riportano invece le seguen-
Date le necessità di sintesi, ci si limita ad aggiunge- ti affermazioni: «non vi è stato molto di personale
re che il questionario era completato da domande a ma solo un’elaborazione da altre fonti»; «un ele-
risposta aperta, volte a raccogliere informazioni su- mento negativo l’ho riscontrato nella creazione del-
gli aspetti positivi e negativi di tale esperienza. Tra le categorie, perché non sapevo sotto quale termi-
gli elementi positivi, si riportano qui alcuni com- ne categorizzarle»; «spesso più studenti segnavano
menti quali «sono riuscita ad avere una maggiore le stesse parole così creando disordine e caos nel-
organizzazione mentale dei contenuti»; «mi è sta- le categorie».
74 M. Coccoli, G. Vercelli, G. Vivanet

CONCLUSIONI risultati empirici (elementi senza i quali le prospet-


Gli autori sono consapevoli del fatto che la valuta- tive didattiche delle tecnologie semantiche appari-
zione dell’esperienza di apprendimento vissuta da- rebbero prive di fondamento). La finalità è verifica-
gli studenti nell’ambito del progetto Semantic Wiki- re se, e a quali condizioni, i Semantic Wiki possa-
SUN debba (e possa) essere ancora sviluppata. Per no facilitare processi di apprendimento semantico.
tale ragione, in base a questi dati e in attesa di Il quadro teorico sarà ulteriormente sviluppato per
quelli futuri, si avvierà una riflessione che guiderà trarne indicazioni operative utili per la progettazio-
l’evoluzione del progetto. Infatti, nonostante le ne didattica. Inoltre, si cercherà di definire un insie-
aspettative che il Semantic Web suscita, si è con- me di variabili e di descrittori validi per effettuare
vinti che, al fine di assicurare reali benefici alla pra- misurazioni il più possibile attendibili dei risultati di
tica didattica quotidiana, sia necessario lavorare apprendimento conseguiti in rapporto alla strategia
ancora sia sul quadro teorico, sia sulla raccolta di didattica privilegiata.

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