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la battaglia di zendikar: inizio

La battaglia di Zendikar è incentrata sugli Eldrazi, antiche mostruosità che sono


intenzionate a distruggere l’intero piano di Zendikar, all’interno del quale erano
stati imprigionati millenni prima da [card]Ugin, Lo Spirito Drago[/card],
[card]Sorin Markov[/card] e [card]Nahiri, the Lithomancer[/card].

A Zendikar gli eldrazi si opponevano agli Alleati che difendevano il loro pianeta
di nascita. [card]Gideon Jura[/card] quindi convocò un incontro con i suoi più
stretti consiglieri e comandanti delle forze alleate (l’umano [card]General
Tazri[/card], il kor [card]Munda, Ambush Leader[/card], il vampiro [card]Drana,
Liberator of Malakir[/card] e il planiswalker elfo [card]Nissa Revane[/card]) a cui
anche [card]Kiora, the Crashing Wave[/card] si unì. Qualche minuto dopo, [card]Jori
En, Ruin Diver[/card] venne per avvisarli dell’arrivo di [card]Ulamog, the
Ceaseless Hunger[/card].

Cercando di combattere battaglie separate su due piani contemporaneamente – su


Ravnica e Zendikar – [card]Gideon Jura[/card] apprese che gli edri che coprivano
Zendikar apparentemente possedevano un certo potere sulla progenie degli Eldrazi, e
che questi edri erano collegati dalle leyline. Rendendosi conto che non poteva
vincere la Battaglia per Zendikar da solo, decise di reclutare lui stesso il
maestro delle leiline: [card]Jace Beleren[/card]. Dopo aver fallito nel persuadere
[card]Chandra Nalaar[/card] a unirsi a loro, i due andarono di nuovo su Zendikar.
Lì, scoprirono che la porta del mare era caduta. Arrivarono in tempo per salvare
diversi sopravvissuti dal Sea Gate e scortarli in una zona sicura. Vennero a sapere
che [card]Jori En, Ruin Diver[/card], il tritone amico, era intrappolato al Sea
Gate, Gideon andò a cercarlo e a riportarlo da Jace sperando che insieme potessero
essere in grado di collegare le leyline di Zendikar con gli edri per trovare un
modo di fermare gli Eldrazi.

Jace e Jori En intuirono che dovevano recarsi all'[card]Occhio di Ugin[/card] a


Akoum, perché era lì che erano collegate tutte le leyline. Sulla loro strada, i due
furono attaccati dagli Eternal Pilgrim, un gruppo di Kor che adorava Mangeni Ula,
il loro nome per [card]Ulamog, the Ceaseless Hunger[/card]. Sfuggendo al titano
stesso, Jace e Jori En realizzarono che Ulamog si stava dirigendo verso la Porta
del Mare. Decisero quindi di separarsi, Jace continuò verso Akoum e Jori En tornò
ad avvisare Gideon del disastro imminente.

Arrivato all’Occhio, Jace trovò [card]Ugin, Lo Spirito Drago[/card] a ricostruire


la camera e la rete di edri. Il Drago spiegò come la rete di edri potrebbe essere
utilizzata per immobilizzare nuovamente i titani Eldrazi, ma Jace avrebbe voluto
distruggerli una volta per tutte. Tuttavia Jace non sapeva che uccidendo la forma
fisica dei Titani, sarebbero finiti nella Cieca Entità e avrebbero potuto viaggiare
sui piani del Multiverso minacciando ogni universo conosciuto. Jace lasciò l’Occhio
e tornò al Sea Gate per passare queste informazioni a Gideon. Quando Ulamog iniziò
ad attaccare, i Planeswalker tentarono un piano audace. Mentre le truppe di Gideon
e le forze di [card]Kiora, Master of the Depths[/card] difesero la città contro
questo nuovo assalto, [card]Nissa Revane[/card] invocò il potere elementale della
terra per sollevare gli edri affondati da terra e spostarli in un anello attorno al
titano Eldrazi. Jace quindi attivò la magia degli edri e Ulamog rimase
intrappolato! A questo punto apparve [card]Ob Nixilis Reignited[/card] che aveva
seguito Nissa da Bala Ged.
Il demone attaccò gli edri e si intromise nell’allineamento, rubando le energie che
fluivano dentro di loro per riaccendere la propria scintilla da planeswalker. Come
insulto finale ai difensori e al piano stesso, Ob Nixilis usò il suo nuovo potere
per far uscire il secondo Titano Eldrazi, [card]Kozilek, the Great
Distortion[/card], dal suo nascondiglio sotto la crosta del piano. Anche se Chandra
Nalaar era arrivata in aiuto, i difensori erano in preda al panico. In precedenza,
Jace aveva tentato di dirigere Nissa per spostare diversi edri che gli avrebbero
permesso di paralizzare Ulamog, ma lei lo ignorò e tentò di attaccare il titano con
Ashaya, il suo leggendario elementale della terra. Tuttavia, Kozilek e Ob Nixilis
riuscirono a rompere l’allineamento degli edri e con attacchi mirati fecero
disperdere il gruppo della resistenza.

Quando Nissa si avventò su Ob Nixilis, tentò di manipolare mentalmente il demone


per andarsene, ma fu neutralizzata e quasi uccisa da Ob Nixilis. Gideon tentò di
salvare sia Jace sia Nissa, ma anche lui venne sconfitto dal demone planeswalker.
Ob Nixilis quindi prese prigioniero Gideon, Jace e Nissa, li portò in una grotta e
li torturò. Tuttavia, Chandra Nalaar che aveva seguito il demone di nascosto riuscì
a liberare i suoi amici. Unendo le loro forze riuscirono a sopraffare il demone da
Zendikar.

La battaglia di Zendikar Storia di Magic in Italiano

Kiora era rimasta da sola con [card]General Tazri[/card] e gli altri alleati a
combattere contro gli Eldrazi e stavano subendo innumerevoli perdite. Durante il
combattimento Kiora vide morire la sua leggendaria piovra gigante [card]Lorthos,
the Tidemaker[/card] e perse il suo [card]Bident of Thassa[/card] che aveva preso a
[card]Thassa, God of the Sea[/card] sul piano di Theros. Anche dopo che Gideon,
Jace, Nissa e Chandra tornarono sul campo di battaglia fu impossibile contenere
entrambi i titani con gli edri e l’unica possibilità di salvare Zendikar era quella
di distruggere Ulamog e Kozilek.

La nascita del Gatewatch: I Guardiani


I quattro planeswalker si resero conto di non essere in grado di affrontare le più
grandi minacce individualmente, ma di essere in grado di opporsi a qualsiasi forza
nel Multiverso lavorando insieme. Giurarono di impegnarsi fianco a fianco, fu così
che nacquero i Guardiani.

La battaglia di Zendikar Storia di Magic in Italiano

Durante il giuramento ogni Planeswalker recitò il motivo per cui era importante che
i Guardiani fossero uniti…
Gideon: “Per la giustizia e la pace, sarò un guardiano.”
Jace: “Per il bene del Multiverso, sarò un guardiano.”
Nissa: “Per la vita di ogni piano, sarò un guardiano.”
Chandra: “Se significa che la gente potrà vivere libera, sarò un guardiano.”

Jace propose un piano di battaglia: le forme corporee degli Eldrazi, per quanto
mostruose, erano solo una parte della loro esistenza, il resto di loro risiedeva
nella Cieca Eternità, il caos roteante tra i piani. Questo è il motivo per cui Ugin
ha sempre consigliato di non distruggere le forme corporee degli Eldrazi. La
soluzione di Jace fu di legare Ulamog e Kozilek interamente in Zendikar in modo che
possano essere completamente uccisi. Mentre Gideon, Kiora, Chandra, Tazri e
l’esercito Zendikari distraevano gli Eldrazi in battaglia, Jace e Nissa dovevano
usare gli edri rimanenti per ancorarli in forma corporea. Tramite una potentissima
stregoneria di fuoco purificatore di Chandra vennero annientati sia Ulamog che
Kozilek. Il piano di Zendikar, che ha cercato di consumare i titani fin da quando
furono imprigionati lì per la prima volta, fece il resto.

Dopo la sconfitta dei titani Eldrazi, Jace e i suoi amici furono rimproverati da
Ugin per aver ucciso le antiche creature. Ugin implicava che ci sarebbero state
conseguenze per il multiverso e che [card]Sorin Markov[/card], uno degli altri
planeswalker che avevano imprigionato la prima volta gli Eldrazi, sarebbe stato
meno indulgente alla notizia della morte dei titani. Dopo essersi consultato con i
suoi amici, Jace decise di indagare sul piano di cui era originario Sorin,
Innistrad, e reclutarlo come alleato contro Nicol Bolas e altre minacce
interplanari.

Dal momento che Gideon aveva giurato per i guardiani e sarebbe dovuto partire per
diversi piani del multiverso, il suo ruolo di comandante degli alleati venne ceduto
a Tazri.

DOMINARIA: LE LEGGENDE DI MAGIC

Mentre Jace era bloccato su Ixalan, i restanti 4 guardiani arrivarono su Dominaria


come previsto dal piano di [card]Ajani Goldmane[/card]. Tutti si chiesero dove
fosse [card]Jace Beleren[/card] e perchè [card]Liliana Vess[/card] si trovasse lì,
dal momento che nello scontro con [card]Nicol Bolas, God-Pharaoh[/card] si era
ritirata senza combattere. Nissa attaccò verbalmente Liliana, dicendole che stava
usando i guardiani per raggiungere i suoi scopi personali e impose alla negromante
di spiegarle cosa ci faceva su Dominaria, Liliana quindi fu costretta a rivelare
che l’ultimo demone con cui aveva stretto il [card]Patto Demoniaco[/card], si
trovava proprio su Dominaria. [card]Nissa Revane[/card] e [card]Chandra
Nalaar[/card] si allontanarono dal gruppo perchè pensavano che, se Liliana
riuscisse a sciogliere il patto demoniaco, diventerebbe una minaccia interplanare
esattamente come Bolas.

[card]Gideon Jura[/card] invece si propose per aiutare Liliana nel suo scopo,
perchè sapeva che lei sarebbe stata la loro più potente risorsa nel combattimento
con il drago leggendario, in cambio lei avrebbe dovuto mantenere la promessa di
essere un guardiano e combattere per distruggere Nicol Bolas.

Gideon venne curato da Liliana, che prima di scoprire le sue doti di planeswalker
aveva studiato per diventare una guaritrice. Nel loro viaggio verso Vess, la
regione da cui proveniva Liliana, scoprirono che la Cabala (una setta di Urborg)
voleva conquistare Benalia. A guidare l’attacco era [card]Josu Vess, Lich
Knight[/card], fratello deceduto di Liliana, rianimato da [card]Demonlord
Belzenlok[/card]. Il piano del Demone era fin troppo semplice: sapeva che Liliana
avrebbe dato priorità a concedere l’eterno riposo al fratello, ma per farlo avrebbe
dovuto utilizzare [card]Il Velo di Catena[/card] e sarebbe stata troppo debole per
riutilizzarlo anche contro il signore dei Demoni. Lei quindi si sarebbe sobbarcata
dell’onere di porre fine alla maledizione del fratello, ma aveva bisogno di una
mano per poter uccidere Belzenlok. Gideon aveva perso su Amonkhet la sua arma, il
Sural, e si stava esercitando con la spada.

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Rintracciare Josu non fu difficile, nello scontro con Liliana, lei provò a
parlargli e il non morto iniziò ad inveire contro la sorella, dicendo che era stata
la maledizione della loro famiglia e che i loro genitori erano morti cercando di
rimediare ad i suoi errori. Liliana riusci tramite l’uso del velo a sbriciolare il
fratello, ma rimase provata sia fisicamente, sia psicologicamente dall’incontro.
Gideon la soccorse subito e Liliana capì che lui le era stato vicino, purtroppo
ascoltando le parole di Josu.

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Il loro obbiettivo successivo era il demone Belzenlok. Raggiunsero Ajani a Benalia,


dove furono bloccati da [card]Lyra Dawnbringer[/card] che non voleva una negromante
in città, ma gli fù concesso di entrare grazie all’angelo Rael. Tramite un grifone
meccanico salirono sulla [card]Cavalcavento[/card], la leggendaria nave volante
protagonista della leggendaria battaglia di [card]Gerrard Capashen[/card] sempre
contro la Cabala. Gideon e Liliana spiegarono ad Ajani la grave sconfitta nello
scontro con Nicol Bolas. Gideon aggiunse che se Liliana riuscisse a sciogliere il
patto demoniaco potrebbe battere Nicol Bolas.

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Ajani non era convinto delle parole dello ieromante, si attivò per trovare altri
Planeswalker alleati che volessero combattere contro il drago, condusse però Gideon
e Liliana da [card]Jhoira, capitana della Cavalcavento[/card] che aveva intenzione
di combattere la Cabala e Belzenlok insieme ai membri della ciurma della
Cavalcavento. Chiese dunque alla capitana se i due Planeswalker potevano unirsi a
loro in questa avventura.

I Membri della Cavalcavento

[card]Jhoira, capitana della Cavalcavento[/card] era un personaggio molto antico in


Magic the Gathering. Non subiva l’invecchiamento del tempo per via di un acqua
miracolosa che ingerì per sbaglio ai tempi del primo attacco di Phyrexia a Tolaria,
dove studiava insieme a [card]Teferi, Tessitore del Tempo[/card]. Dopo la
riparazione, raccolse i pezzi della vecchia [card]Nave volante Cavalcavento[/card]
e raggruppò un’equipaggio che potesse occuparsi di proteggere Dominaria dalle
ambizioni di conquista della Cabala.

[card]Shanna, Eredità di Sisay[/card] fu la prima combattente ingaggiata da Jhoira


per la sua missione. La capitana sapeva che Shanna era erede diretta di Sisay,
prima Capitana della Cavalcavento. Da lei aveva ereditato la spada e l’immunità
alla magia. Shanna conosceva le storie tramandate dei suoi antenati e colse
l’occasione al volo diventando un membro della [card]Cavalcavento[/card].

[card]Tiana, Motorista di Bordo[/card] nacque come angelo custode della pietra del
potere incastonata nella Cavalcavento. Quella pietra infondeva il potere del mana
bianco del Reame di Serra. Appena nata [card]Lyra Dawnbringer[/card] la condusse da
Jhoira e le spiegò il suo compito. La pietra era spenta e priva di ogni potere, ma
al solo avvicinarsi di Tiana iniziò a brillare ed a emanare il potere di un tempo.
[card]Arvad il Maledetto[/card] era un cavaliere di Nuova Benalia trasformato in
vampiro da [card]Kazarov, Purosangue Sengir[/card]. Grazie ad un [card]Frammento di
Pietra del Potere[/card] riuscì a muoversi liberamente anche alla luce del giorno.
Giurò fedeltà a [card]Jhoira, capitana della Cavalcavento[/card] per combattere la
Cabala.

[card]Raff Capashen, Mago di Bordo[/card] era il diretto discendente di


[card]Gerrard Capashen[/card] e fratello di [card]Danitha Capashen
l’Esemplare[/card]. Jhoira chiese a Danitha di arruolarsi nella Cavalcavento, ma
quando lei rifiutò, Raff si propose al suo posto. Jhoira e Shanna compresero il suo
grande desiderio di rendersi utile e decisero di accettare la sua candidatura.

Infine [card]Piedemoccio, il clandestino[/card] era un fungus cresciuto sulla nave


durante la sua ricostruzione, quando venne scoperto, fu accettato dagli altri
membri dell’equipaggio e gli fu concesso di restare sull’imbarcazione.

La ciurma accettò anche Gideon e Liliana. Tutti insieme andarono a reclutare Teferi
che secondo il piano di Jhoira, poteva aiutarli nell’entrare indisturbati nella
[card]Fortezza della Cabala[/card]. Lo trovarono insieme a sua figlia [card]Niambi,
Faithful Healer[/card] mentre cercavano di risolvere un enigma di [card]Urza, Lord
Grand’Artefice[/card] per ottenere uno dei suoi artefatti. I membri della
Cavalcavento aiutarono Teferi che successivamente salì sulla nave volante.

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Jhoira aveva ritrovato la scintilla di Teferi che grazie ad essa ritornò ad essere
un Planeswalker.

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Con l’intento di migliorare le sue doti di Piromante, Chandra era alla ricerca di
[card]Jaya Ballard[/card]. Arrivò a Yavimaya dove venne attaccata dalla
vegetazione. In realtà era stata una reazione istintiva dell’elementale della
foresta [card]Multani, Yavimaya’s Avatar[/card]. Lì fece la conoscenza di
[card]Karn, Scion of Urza[/card], e scoprì che Jaya era in realtà un’anziana
signora che aveva avuto al suo fianco per diverso tempo.

Karn voleva recuperare il “Cylix”, una bomba creata da Urza per distruggere i
Phyrexiani. Multani però conosceva il potere distruttivo di quell’artefatto e
cercava in tutti i modi di impedirne il ritrovamento. La cavalcavento volò sopra di
loro e Teferi immobilizzò con i suoi poteri la foresta. Chandra calmò Multani e
salì sulla nave volante insieme agli altri 2 Planeswalker. Fu quando tutti erano
sulla nave che apparve anche Jace, allertò Gideon di non fidarsi di Liliana, spiegò
i piani di conquista di Nicol Bolas e viaggiò via per preparare una contromossa.

Arrivati a [card]Urborg[/card] vennero attaccati da [card]Yargle, Ingordo di


Urborg[/card], tutti i planeswalker sulla nave tentarono di scacciarlo, ma le loro
magie non ebbero effetto. Piedemoccio chiese aiuto agli elementali sottostanti, tra
tutti [card]Muldrotha, la Marea Funebre[/card] rispose alla sua richiesta,
liberando la Cavalcavento.

Grazie all’incantesimo temporale di Teferi, Chandra e Gideon entrarono nella


fortezza alla ricerca della Spada [card]Blackblade Riforgiata[/card]. Questa
antichissima spada aveva la peculiarità di risucchiare al suo interno l’essenza
delle vite che spezzava, rendendola più potente ad ogni combattimento. Sarebbe
stata l’arma perfetta per Gideon contro Belzenlok. La strategia prevedeva di far
sembrare Chandra come una cacciatrice di taglie tramite le illusioni di Raff, lei
avrebbe portato prigioniero Gideon all’interno della fortezza. I due entrarono
aiutati anche dalla magia di Teferi. Liliana animò i non morti per creare un
diversivo al di fuori della fortezza e lasciare liberi di agire al suo interno
Gideon e Chandra, Belzenlok mandò [card]Urgoros, il Vuoto[/card] ad attaccare la
Cavalcavento.

Il piano all’interno della fortezza non andò come previsto, l’incantesimo di Teferi
si esaurì prima di quanto immaginassero e i due Planeswalker si trovarono al
cospetto di [card]Sussurro, Liturgista Sanguigna[/card] che li prese e li portò
nell’arena a combattere con gli altri prigionieri. Sbaragliare ogni avversario fu
un gioco da ragazzi per Gideon e Chandra che riuscirono insieme a [card]Radha,
Suprema Signora della Guerra[/card] a uccidere [card]Sussurro, Liturgista
Sanguigna[/card]. Con la nuova alleata arrivarono alla sala del tesoro dove era
custodita la [card]Blackblade Riforgiata[/card]. Gideon impugnò l’arma, incurante
delle anime oscure all’interno che gli bruciavano la mano. D’innanzi a Belzenlok
trovarono anche Liliana che lo stava attaccando con dei dardi magici.

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Gideon approfittò per colpirlo con la spada, riuscì a ferirlo ma venne sbalzato a
terra dal demone, nella caduta Gideon perse la presa della spada. Belzenlok si
fiondò su Gideon per dargli il colpo di grazia, ma Liliana raccolse la spada e
impalò il demone, assorbendo la forza vitale all’interno della spada.

Dopo la vittoria, Gideon, Chandra, Teferi, Karn e Jaya viaggiarono su Ravnica per
riunirsi con Jace ed organizzare la nuova battaglia con Nicol Bolas.
Gideon come sempre chiese agli altri Planeswalker se volevano unirsi alla causa dei
guardiani, tra essi Teferi si fece avanti giurando: “Per i caduti e per i
dimenticati, sarò un Guardiano”.

Gideon raccontò a Jace che Liliana era cambiata e poteva essere una valida risorsa
nella prossima battaglia. Il telepate però fece notare Gideon che Liliana aveva
mentito e non era presente su Ravnica. Gideon quindi tornò a cercarla davanti alla
fortezza senza trovare tracce della negromante. Lo ieromante si sentì tradito nel
cuore e dovette dare ragione a Jace che lo aveva avvertito riguardo le intenzioni
di Liliana.

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