Sei sulla pagina 1di 2

William Shakespeare nacque a Stratford-upon-Avon nell'Aprile del

1564 (� battezzato il 26 aprile) come terzogenito di John, un agiato


commerciante, originariamente coltivatore, facente parte della
corporazione dei pellai e guantai di Stratford (che divenne inoltre
sindaco nel 1568 acquisendo il titolo di gentleman), e di Mary
Arden, cattolica e discendente da un'antica famiglia di possidenti.
Nel 1582, all'et� di 18 anni, il giovane William sposava Anne
Hathaway, della quale era pi� piccolo di otto anni, e dal matrimonio
nacquero tre figli: Susanna (1583) ed i gemelli Hamnet e Judith
(1585). Purtroppo suo padre and� per� poco dopo in rovina per liti
giudiziarie ed errate operazioni commerciali per cui, a causa delle
ristrettezze economiche in cui si trov� improvvisamente a versare la
sua famiglia, si trov� a dover migrare a Londra dove, secondo
alcuni, cominci� a fare il guardiano di cavalli: fu per� in questo
periodo che inizi� nel contempo a mettere insieme parti di vecchi
drammi che poi provava egli stesso a rappresentare in veste di
attore. Quasi nulla per� si conosce di questi primo periodo, sino
quasi a dubitare della sua esistenza.
Poco dopo, stimolato da Richard Field, editore e autore, compose due
poemetti ("Venere e Adone" e "Il ratto di Lucrezia") che ebbero
improvvisamente grande successo, guadagnandogli inoltre i favori di
alcuni signori dell�aristocrazia tra i quali Lord Southampton.
La prima data certa della sua attivit� drammaturgica � quella della
seconda e terza parte dell'Enrico VI� (1588), dove si nota
quell'alternanza di tratti sentimentali e comici che diverr� una sua
caratteristica.
Come drammaturgo Shakespeare inizi� cimentandosi in generi
differenti: il dramma storico (appunto l'"Enrico VI�" e poi il
"Riccardo III�", ambientati nel periodo della guerra delle Rose), la
tragedia di orrori ("Tito Andronico"), la commedia colta di
derivazione plautina ("La Commedia degli Equivoci", divisa in atti e
scene in quanto destinata al pubblico accademico), la commedia
popolaresca ("La bisbetica domata", con elementi in parte medievali,
in parte tratti dalla novellistica italiana), e la commedia
romantica con peripezie avventurose ("I due gentiluomini di Verona").
Il 1592 lo coglie gi� affermato come attore e drammaturgo, e in
contemporanea ostilit� con altri uomini di teatro. Ecco cosa Robert
Greene, uno degli University Wits (scrittori formatisi a Oxford o
Cambridge), scrisse ad esempio di lui in un opuscolo: �un corvaccio
venuto dal niente, fattosi bello delle nostre penne, che, col suo
cuore di tigre nascosto sotto la pelle di attore, crede di poter
declamare versi sciolti meglio di tutti voi; ed essendo un assoluto
Johannes factotum si ritiene nella sua presunzione l�unico
'Shake-scene' nazionale� (il termine inglese �Shake-scene�, ovvero
�scuoti-scena� ironizza sul nome di Shake-speare la cui traduzione
letterale � infatti �Scuoti-lancia�).
Durante gli anni della peste ebbe modo di cimentarsi nei poemi
narrativi "Venere e Adone"(1593) e "Il ratto di Lucrezia"(1594),
dedicati al conte di Southampton che, come detto, si rivel� generoso
protettore di Shakespeare tanto da permettergli di acquisire nel
1595 una partecipazione nella celebre compagnia dei Chamberlain's
Men, evento che risulter� fondamentale ai fini della sua definitiva
consacrazione; tale compagnia diverr� inoltre ben presto favorita di
corte, godendo di lunga prosperit� tant'� che, unitamente a Richard
Burbage, il pi� grande attore dell�epoca, nel 1599 Shakespeare sar�
in grado di inaugurare con essa il "Globe Theatre" rappresentando
sulle scene, per tale occasione, il suo "Enrico V�".
A questa fase seguiranno le altre tre histories ("Riccardo II�", "Re
Giovanni", "Enrico IV�"), quattro commedie ("Pene d�amor perdute",
"Sogno d�una notte di mezza estate", "Il mercante di Venezia",
"Molto rumore per nulla") e la novella dal finale tragico per
antonomasia, la famosa "Romeo e Giulietta".
Contro la tradizione classica e secondo il gusto del pubblico che
voleva il clown anche nella tragedia, Shakespeare introdusse, sia
nelle commedie che nei drammi, elementi e personaggi comici
(nell�Enrico IV� accanto alla morte eroica del coraggioso Hotspur
assistiamo alla finta morte di Falstaff che per salvarsi si butta
come ucciso vicino al corpo dell�eroe e poi si alza vantandosi
d�essere stato lui ad ammazzarlo).
La fase successiva � caratterizzata dalle violente tragedie nelle
quali personaggi malinconici sono travolti da eventi che non
riescono a fronteggiare ("Giulio Cesare", "Amleto", "Macbeth",
Antonio e Cleopatra", "Coriolano", "Re Lear", "Otello"), ed anche le
commedie di questo periodo tratteggiano situazioni fosche e
sanguigne.
Alla morte di Elisabetta, nel 1603, il nuovo sovrano Giacomo I
Stuart assume alle sue dirette dipendenze la compagnia del Lord
Ciambellano, i cui membri si fregiano del titolo di King�s Men
(Servi del re). Shakespeare � una delle figure pi� rappresentative
cominciando probabilmente in quel periodo ad abbandonare le scene
come attore, poich� non rimane pi� traccia del suo nome negli
elenchi dei drammi rappresentati.
Nel 1608, a Blackfriars, i King�s Men colgono l�opportunit� di
impossessarsi del teatro coperto, frequentato da un pubblico pi�
colto ed elegante, relegando il "Globe" al ruolo di teatro estivo.
La sua ultima fase di vita(1608-1616) vede in Shakespeare il ritorno
al dramma romanzesco in un clima di indulgenza e serenit�, in cui il
male ha perduto la sua distruttivit� ("Cybeline", "La Tempesta", "Il
racconto d'inverno"). Nel 1609 fece ritorno a Stratford, pur
continuando per� a coltivare gli interessi della compagnia, che lo
porteranno sporadicamente a fare ogni tanto qualche ritorno a
Londra. Nel 1612, divenuto ormai ricco (la sua agiatezza, nel corso
degli anni, gli consent� di acquistare numerose propriet�),
Shakespeare lascia definitivamente Londra per ritirarsi a Stratford
on Avon dove muore quattro anni dopo a 52 anni, il 23 aprile 1616
(curiosamente un giorno dopo un altro grande della letteratura del
suo tempo, Cervantes). Nella chiesa parrocchiale dove viene sepolto
� incisa la seguente epigrafe: �Buon amico, per amore di Cristo, non
cavar fuori la polvere qui racchiusa! Benedetto chi rispetta queste
pietre e maledetto colui che rimuove le mie ossa�.
Alla morte di Shakespeare le opere pubblicate saranno: due poemetti
erotico-mitologici, Venus and Adonais (Venere e Adone, 1593); The
Rape of Lucrece (Lucrezia violata, 1594); Sonnets (i Sonetti, 1609;
forse a sua insaputa); sedici testi teatrali tra cui Titus
Andronicus (Tito Andronico, 1594), Richard II (Riccardo II, 1597),
Romeo and Juliet (Romeo e Giulietta, 1599), A Midsummer Night�s
Dream (Sogno d�una notte di mezza estate, 1600), The Merchant of
Venice (Il mercante di Venezia, 1600), Hamlet (Amleto, 1604), King
Lear (Re Lear, 1608), Troilus and Cressida (Troilo e Cressida,
1609).
Nel 1623, con la consulenza e la collaborazione di due attori (J.
Heminge e H. Condell), saranno pubblicati trentasei drammi a suo
nome. Resta in piedi la cosiddetta questione shakespeariana, cio� la
discussione critica e filologica sui testi, inerente alla dubbia
autenticit� di alcuni drammi ulteriormente attribuitigli nel
Seicento e il periodo di composizione dei testi autentici editi
postumi.

Potrebbero piacerti anche