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10
I PERSIANI
TRAGEDIA D’ESCHILO
TRADOTTA
da G. FRACCAROLI .
1876 .
Pubblicazioni del medesimo autore :
Versi
Un vol. in-8° grande di pag. 168 – Prezzo L. 3.
GIUSEPPE BORGHI
Un epitalamio di Catullo
TRADOTTO
Un opuscolo in-8° gr. di pag. 10 — Prezzo Cent. 50 .
I PERSIANI
1
I PERSIANI
TRAGEDIA D’ESCHILO
TRADOTTA
da G. FRACCAROL I.
H. C:
1876 .
PROPRIETÀ LETTERARIA
ri : ervata all'Autore
CORO DI SENIORI .
ATOSSA .
UN NUNZIO .
L'OMBRA DI DARIO .
SERSE .
I PERSIANI
CORO
Strofa 2 .
Qual di glauco dragone lo sguardo ,
Truce rôta del principe l'occhio :
Ei di navi , ei di schiere gagliardo,
10
Antistrofa 2.
Nullo attenda la corsa rubesta
De gli eroi : non ha scampo la prova ;
È l'Océano che turge in tempesta,
Contro cui salda cerchia non giova :
Stuolo immenso, ed ha l'ira nel cor :
Nullo attenda de ' Persi il valor .
Epodo.
Ma se Dio ne delude, chi vale
A scrutarne i consigli secreti ?
Dov'è il forte del piede o de l'ale,
Che balzar da que' lacci poté ?
Ma la frode distende le reti,
E benigna v'adesca la gente :
Quinci forza non vale nè mente
A ritrar velocissimo il piè .
Strofa 1 .
Antistrofa 1 .
E guataro de ' nembi a l'insulto
Irto il pelago largo spumante :
Passò il popol sul ponte sonante ,
E sui canapi il ponte ondeggið .
- ll
Strofa 2 .
Ahi ! ne l'anima in lutto rinchiusa
Il pensier di que ' forti mi punge ;
Che non dicano i Greci : di Susa
È deserta la vasta città.
Antistrofa 2 .
E la terra de ' Cissi da lunge
Ne risponda ; - e femminei lamenti ,
Ed i pepli squarciati cadenti ,
E dovunque la stessa pietà .
Strofa 3 .
Poi che allora pedon , cavaliere,
Tutto il popolo in campo fu pronto :
Tutto dietro al signor de le schiere,
Come d'api uno sciame parti.
Hanno steso la strada sul Ponto :
Un sol giogo due mondi copri .
Antistrofa 3 .
Ma qui lungo desio de' mariti
Empie i letti di pianto : affannosa
Ogni donna ripensa i fuggiti
Cari baci d'un dì che passo :
Addio, disse al guerriero la sposa,
E nel talamo sola restò .
(Entra Arossa)
CORO
ATOSSA
CORO
ATOSSA
CORO
Hanno archi ?
CORO
CORO
Ne servi ,
Nè soggetti a mortal .
ATOSSA
A tale
Che rupper Dario e il suo superbo esercito.
ATOSSA
CORO
(Entra il NUNZIO) .
NUNZIO
NUNZIO
CORO . Antistrofa 1 .
Viver tant'anni,
Perchè poi vecchi
Ci s'apparecchi
D'udir tai danni !
NUNZIO
CORO . -
Strofa 2 .
Tutta raccolta
L'Asia proruppe ;
Tutta la folta
De ' dardi inutile
Contro la terra
Greca si ruppe
Divina in guerra .
NUNZIO
CORO . Antistrofa 2.
Ahi che de ' Persi
Veggo gli estinti
Mezzo sommersi
Con l'ampie clamidi
Ire e torpare
Spinti e sospinti ,
Scherzo del mare !
NUNZIO
CORO . Strofa 3.
Alza al dolor de ' Persi
Urlo di lutto .
Gli Dei tutti i possenti hanno riversi !
Tutto è distrutto !
NUNZIO
CORO . Antistrofa 3 .
Odiosa Atene ! Ahi molte
T'imprecheranno
Spose sui letti abbandonate e avvolte
Tutte in un danno !
ATOSSA
NUNZIO
Ah ! luce
Tu annunzi immensa a le mie case e giorno
Chiaro da tetra notte .
NUNZIO
Era possente
Di diecimila cavalieri Artèmbare ,
E sul lito Silènio ei procombea .
Mille Dadàce ne condusse , e svelto
Da la nave il balzo l'urto d'un'asta .
Là Tenagon capo de' Battri e Argeste
L'ondisona d'Ajace isola preme ;
Là su lo scoglio percotean la fronte
Vinti Arsème e Lilèo ; là Feressève ,
Farnuco , Adève , che venian dal Nilo ,
Precipitâr da l'alto e Artèo con loro .
Matallo avea ben trentamila in campo
Nere cavalle , e non gli valse , addutto :
Giù per la densa tenebrosa barba
Calda correr sentia riga di sangue,
E barba e volto ei si lavò nel sangue.
E Mago anch'egli Arabo duce, anch'egli
Sepolto è Artàme a Salamina ; è morto
Amestri ed Anfistrèo , quei che la lancia
20
Parea forte a vibrar: giace Sisame;
Piangi, Ariomàrdo è là con lor percosso .
Cinque volte cinquanta avea Taribi
Navi a la pugna, avea d'un Dio le membra,
E cadavere è steso : aveva ardito
Siennèsi il petto, avea Cilicia a tergo,
Mille avea spento dei nemici , e giacque
Miseramente ei pur. Questi fra' duci
Ricordo estinti ; e piccol cenno ho fatto
De le nostre sciagure .
ATOSSA
Ultimi danni
Tu annunciasti ed a' Persi onta e compianto.
Ma dimmi , e torna su le piaghe, Atene
Quanta folla di pavi ebbe, se a l'urto
Durar presunse de la Persa armata ?
NUNZIO
ATOSSA
Un Dio ,
Un Dio che pesa con ingiusta lance ,
La mia gente struggea .
NUNZIO
Salvano i Numi
La città di Minerva .
- 21 -
ATOSSA
È dunque Atene
Invincibil città ?
NUNZIO
Vallo la serra
Incrollabil d'eroi .
ATOSSA
NUNZIO
E quale
Potrà sciagura esser più acerba ? Parla :
- 24
NUNZIO
ATOSSA
NUNZIO
ATOSSA
NUNZIO
Al primo scampo
Precipitarsi a la balia de ' venti
Le navi salve senza ordine o meta .
E le legioni anco perian : la terra
De ' Beoti li vide attorno al caro
Brillar de le fontane arsi di sete
Trafelati cader. Stanchi passammo
Le Focensi campagne , i Dorii colli
Stanchi passammo e il Melio golfo, dove
Di pingue onda lo Sperchio il piano irriga .
Quinci di cibo ne accoglieva inopi
Tessaglia e i prati de gli Achei : di fame
Ne moriano e di sete a cento e a cento .
Quindi Magnesia , Macedonia , il varco
De l'Assio, i salti di Pangèo , le canne
Di Bolbe e i nebi de la Tracia. Allora
26 -
Strofa 1 .
Trista, sola, orba de ' forti
Geme l’Asia : è stato Serse
Che guidolli ! è stato Serse - -
Antistrofa 1 .
Ahi ! le schiere, ahi ! la marina
Gloria, tutto, infauste navi ,
Ratte indarno infauste navi ,
Conduceste , e fu ruïna !
Ahi perdute infauste navi
Ne' doppi urti , crudi , gravi !
Ahi ! che appena, solo, incerto,
Salvo il re da Greche man ,
Là pel Tracio aspro deserto
Cerca in fuga i monti e ' l pian .
Strofa 2 .
Ahi ! color che primi caddero ,
Insepolti a la campagna
Su la spiaggia Salaminia
Li arde il sole e il mar li bagna .
Piangi piangi ! Grave, atroce
Duol ne morde : in cupa voce
Sforza al cielo un grido : ah ! ah !
Su protendi acuto un ululo,
Piangi in tuono di pietà !
Antistrofa 2.
Antistrofa 3 .
Nè in secreto più la gente
Freme : tutti apertamente,
Quando tema più non hanno,
Ai caduti insulteranno .
Te de ' Persi ultimo danno,
Salamina, attesterò .
( Entra ATOSSA )
ATOSSA
Strofa 2.
O padre , o tumulo
Santo, ove dormono
Virtù sì nobili !
Re de le tenebre,
L'ombra di Dario
Dal sonno sveglisi !
1 Sveglisi ! – Ah !
Antistrofa 2 .
Nè spense i miseri
Nei casi trepidi
Di pugne improvvide .
Divo lo dissero ,
E l'era : incolume
Sempre l'esercito
Condusse ! — Ah !
Strofa 3 .
Sorgi, re, dèstati,
Vecchio re, dèstati :
Là sopra il vertice
Sommo del tumulo
Solleva il croceo
Calzar de' piedi :
Fulga la chiara
Gemma su l'apice
De la tïara :
32
Padre incolpevole,
Dario , deh riedi !
Antistrofa 3.
E udrai novissime
Stragi, novissime
Lagrime : svegliati ,
Prence de principi .
Stigia ne ottenebra
Nube : la nostra
Possa è sotterra ;
Tutti i tuoi giovani
L'Erebo serra :
Padre incolpevole ,
Dario , ti mostra !
Epodo
Ah ! ah ! ah ! ah !
Molto versarono
Sopra quel tumulo
Pianto gli amici .
Dunque dovevano,
Despota, despota,
Tanti prorompere
Doppi infelici
Casi sì gravi !
Le navi tutte
Sono distrutte !
Ahi navi ! navi !
DARIO
DARIO
DARIO
ATOSSA
ATOSSA
ATOSSA
ATOSSA
DARIO
DARIO
ATOSSA
DARIO
ATOSSA
DARIO
DARIO
DARIO
CORO
Invano.
Nè quanti pur durano in Grecia ancora
Tornar vedrai .
39
CORO
DARIO
CORO . Strofa 1.
Ahi Dio ! quanta e che fida
Pace di cittadin ! quanta ventura
41
Antistrofa 1 .
Strofa 2 .
Antistrofa 2 .
Le lontane città del continente
Servian turrite ancelle ,
Propontide ridente ,
E la foce del Ponto, e il varco d'Elle ;
Strofa 3 .
Antistrofa 3 .
( Entra SERSE ).
SERSE
L'immenso onore
Un Dio lo spense nel suo furore
Distruggitore !
Ahi ! l'Asia vedova chiama i suoi forti
Da Serse miseri ! spenti , che Dite
Stipo di morti ! -
Gli arcieri ! gli incliti ! l'onor dei forti !
Innumerabile discese a Dite
Popol di morti ! -
Ahi forze Perse !
Ahi Serse ! Serse !
Vinta , abbattuta ,
Amaramente
Miseramente
L’Asia dolente
Su le ginocchia ,
Serse , è caduta .
SERSE . Strofa 1 .
Dunque, dunque ahi ! ahi! son io
La sciagura de la patria !
Io che spensi il popol mio !
CORO
SERSE . Antistrofa 1 .
Aspre voci orride avverse
Su levate ; un Dio volubile
Con le mani mi riverse !
44
CORO
SERSE . Strofa 2 .
Marte dei Greci amante ,
Marte navale infido
Rase la nostra gloria
Là sovra il mar mugghiante
E l'infelice lido .
CORO
SERSE . Antistrofa 2 .
Miseri ! li ho veduti
Tutti cader sospinti
Giù da una nave Tiria
Là su gli scogli acuti
Di Salamina estinti !
CORO
Si , piangi, e dinne : il re
Sevàlce , e Lilèo nobile,
- 45
Ed Ariomàrdo ov'è ?
E Farnuco e Masiste e Taribide
Ed Istecme ed Artembare e Menfide ?
A lor, di', il sole arride?
SERSE . Strofa 3 .
CORO
SERSE . Antistrofa 3 .
CORO
Sotterràti, sotterrati
Senza i plaustri atro velati
Ne la funebre pietà !
SERSE . Strofa 4.
Tutti giacciono i re de' gagliardi.
CORO
Disdoro !
CORO
SERSE . Antistrofa 4.
Siamo vinti , battuti ! Mal feci !
CORO
Sciagura !
CORO
Novo lutto ! Le mani de ' Greci
Ahi ! ci colsero miseri ! A l'impeto
De le pugne la Persia non dura.
SERSE . Strofa 5 .
CORO
SERSE
De la clamide squarciata
Vedi, vedi che m'avanza .
CORO
Veggo, veggo . -
SERSE
CORO
Vil reliquia !
SERSE
Upa faretra !
CORO
CORO
SERSE
SERSE
Doppio lutto !
CORO
Ride Atene !
SERSE
Doppio lutto !
CORO
SERSE
CORO
Ed il mar ce li ha sepolti !
SERSE . Strofa 6.
Va, va : il caso terribile udisti :
Piangi .
49
CORO
Io gemo .
SERSE
SERSE
CORO
Ahimè lasso !
SERSE
Ahi dolor !
CORO
SERSE . Antistrofa 6 .
Va, va : battiti l'anca ; - i miei danni
Piangi .
CORO
Io piango.
SERSE
CORO
Ahimè lasso !
SERSE
Ahi dolor !
CORO
SERSE . Strofa 7 .
Si : percuotiti il petto : un lamento
Miserabile sforza .
CORO
Ahi dolor !
SERSE
CORO
Si. -
Immenso dolor !
SERSE . -
Antistrofa 7 .
Con le mani convulse disvelli
Le tue vesti e le squarcia.
CORO
Ahi dolor !
SERSE
SERSE
Di lagrime
Versa un'onda .
CORO
SERSE
Dunque meco
Piangerete ?
CORO
Piangero.
SERSE
Ululando
Moverete !
-
52
CORO
Oh ! oh ! oh !
SERSE
Persa terra
Lagrimata !
CORO
Città in guerra
Spopolata !
SERSE
Rovesciata !
CORO
Deplorata !
SERSE
Oh ! oh ! oh !
Le mie navi!
Le mie navi !
CORO
Te coi canti
Cupi gravi,
Te coi pianti
Seguird.
i 1223
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