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Atti Parlamentari — 1 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

COMMISSIONE PARLAMENTARE
DI INCHIESTA SUL RAPIMENTO E SULLA
MORTE DI ALDO MORO

RESOCONTO STENOGRAFICO
52.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 7 OTTOBRE 2015


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE FIORONI

INDICE

PAG. PAG.

Comunicazioni del presidente: ratori della Repubblica presso il tribunale


di Padova:
Fioroni Giuseppe, presidente ...................... 3
Fioroni Giuseppe, presidente . 4, 8, 9, 10, 11, 12,
Sulla pubblicità dei lavori: 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19

Fioroni Giuseppe, presidente ...................... 4 Dini Sergio, sostituto procuratore della Re-
pubblica presso il tribunale di Padova . 6, 8, 9, 10,
11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18
Variazione nella composizione della Com-
missione: Grassi Gero (PD) ......................................... 17
Fioroni Giuseppe, presidente ...................... 4 Lavagno Fabio (PD) .................................... 16, 17
Roberti Benedetto, sostituto procuratore
Audizione del dottor Sergio Dini e del della Repubblica presso il tribunale di Pa-
dottor Benedetto Roberti, sostituti procu- dova ..................... 5, 6, 8, 10, 11, 15, 17, 18, 19
PAGINA BIANCA
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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE Comunico, inoltre, che:


GIUSEPPE FIORONI
il 5 ottobre il generale Scriccia ha
La seduta comincia alle 14.35. depositato una relazione di libera consul-
tazione e il verbale riservato dell’escus-
sione di una persona informata dei fatti;
Comunicazioni del presidente. sempre il 5 ottobre il generale Scric-
cia e il maresciallo Pinna hanno depositato
PRESIDENTE. Comunico che nel corso il verbale – di libera consultazione –
dell’odierna riunione, l’Ufficio di presi- dell’acquisizione di documentazione foto-
denza, integrato dai rappresentanti dei grafica presso un quotidiano e una nota –
gruppi, ha convenuto: anch’essa di libera consultazione – con-
di affidare al generale Scriccia e al cernente l’esecuzione di un incarico rice-
maresciallo Pinna l’incarico di procedere vuto;
alla selezione e acquisizione della docu-
il 6 ottobre il dottor Donadio ha
mentazione richiesta dalla Commissione
depositato una nota istruttoria di libera
ad alcune agenzie di stampa;
consultazione concernente l’odierna audi-
di incaricare il RIS di Roma di zione dei dottori Dini e Roberti;
svolgere alcuni accertamenti tecnici sulla
documentazione video e fotografica in il 7 ottobre il generale Scriccia ha
corso di acquisizione; depositato il verbale – di libera consulta-
zione – dell’acquisizione di documenta-
di svolgere alcuni approfondimenti zione fotografica presso un quotidiano;
istruttori concernenti la strage di via Fani,
delegando i relativi adempimenti alla dot- il colonnello Ripani, comandante del
toressa Picardi, al generale Scriccia e al RIS dei Carabinieri di Roma, ha fatto per-
maresciallo Pinna; venire per le vie brevi copia della documen-
tazione illustrata nel corso della sua audi-
di autorizzare lo svolgimento di due zione del 30 settembre; tale documenta-
missioni: la prima del colonnello Pinnelli e zione è in parte libera e in parte segreta;
del luogotenente Boschieri, in Lombardia,
e la seconda, della dottoressa Picardi, del con nota pervenuta il 1o ottobre,
generale Scriccia e del maresciallo Pinna, l’Ufficio rapporti con il Parlamento del
a Napoli; Ministero degli affari esteri ha trasmesso
documentazione libera e riservata concer-
di affidare, previa acquisizione del nente un latitante;
consenso dell’interessato e completamento
della prescritta procedura di autorizza- con email del 2 ottobre, il dottor
zione, un incarico di collaborazione a Monastero ha comunicato di non avere il
titolo gratuito e a tempo parziale al dottor tempo necessario per rispondere ai quesiti
Paolo D’Ovidio, sostituto procuratore in formulati per iscritto dopo la sua audi-
servizio presso la Procura della Repub- zione del 19 marzo, scusandosi con la
blica di Roma. Commissione;
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il 6 ottobre è pervenuta una nota


riservata del direttore dell’AISI, generale Audizione del dottor Sergio Dini e del
Esposito, con la quale si risponde ad una dottor Benedetto Roberti, sostituti pro-
richiesta di informazioni della Commis- curatori della Repubblica presso il tri-
sione; bunale di Padova.

l’Archivio storico del Senato, con


nota di libera consultazione pervenuta il 6 PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca
ottobre, ha comunicato l’avvenuta declas- l’audizione del dottor Sergio Dini e del
sifica di due documenti acquisiti dalla dottor Benedetto Roberti, sostituti procu-
Commissione tra gli atti della Commis- ratori della Repubblica presso il tribunale
sione Mitrokhin; di Padova, che ringraziamo per la cortese
disponibilità con cui hanno accolto il no-
il Ministro della giustizia Orlando, con stro invito a intervenire questo pomeriggio
nota pervenuta il 6 ottobre, ha trasmesso la in Commissione.
documentazione riservata richiesta con ri-
L’audizione di oggi si inserisce nel qua-
ferimento ad alcuni detenuti e a un istituto
dro delle attività istruttorie che la Com-
penitenziario;
missione ha deliberato di svolgere per
approfondire i risultati delle inchieste con-
il 6 ottobre è pervenuta, per il tra-
dotte dalla magistratura su tematiche di
mite del ROS dei Carabinieri di Perugia,
interesse per lo svolgimento dell’inchiesta
documentazione riservata acquisita presso
parlamentare.
la Procura della Repubblica di Perugia;
All’inizio degli anni Novanta il dottor
Dini e il dottor Roberti si sono in parti-
il 7 ottobre è pervenuto un esposto di
colare occupati, in qualità di sostituti
libera consultazione del presidente del-
presso la procura militare di Padova, di
l’Anavafaf Falco Accame.
un’indagine volta a verificare la sussi-
stenza di eventuali violazioni nell’ordina-
mento penale militare in riferimento alla
Sulla pubblicità dei lavori. costituzione e all’operatività di reti clan-
destine composte da militari o da civili
organizzati e coordinati da strutture mi-
PRESIDENTE. Avverto che, se non vi litari. La loro indagine fu avviata nel
sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sarà dicembre del 1990 e si interruppe nel
assicurata anche mediante l’attivazione febbraio del 1992, allorché gli atti dell’in-
dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso. chiesta furono trasferiti dagli uffici giudi-
ziari di Padova a quelli di Roma.
Il dottor Dini e il dottor Roberti hanno
già avuto modo di illustrare in sede par-
Variazione nella composizione
lamentare le principali evidenze emerse da
della Commissione.
tale indagine nel corso di una loro audi-
zione dinanzi alla Commissione stragi,
PRESIDENTE. Comunico che la Presi- presieduta dal senatore Pellegrino, il 20
dente della Camera dei deputati ha chia- giugno 1995. In quell’occasione il dottor
mato a far parte della Commissione il 6 Dini fece anche un rapido cenno alla
ottobre 2015, in sostituzione del deputato figura del colonnello Camillo Guglielmi, al
Andrea Romano, il deputato Giovanni Pal- suo incarico di addestratore – affidatogli
ladino. Nel ringraziare anche a nome degli dal generale Maletti – e alla sua presenza
altri componenti della Commissione il col- nei pressi di via Fani il 16 marzo 1978.
lega dimissionario, rivolgo al deputato Pal- Tenuto conto del tempo trascorso dallo
ladino un saluto di benvenuto e l’augurio svolgimento dell’inchiesta giudiziaria e
di buon lavoro. delle conseguenti oggettive difficoltà di
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ricostruire i dettagli dell’istruttoria, penso BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-


sia utile concentrare l’odierna audizione curatore della Repubblica presso il tribu-
sulle linee generali dell’indagine allora nale di Padova. Si tratta di argomenti che,
svolta e sui relativi esiti, avendo natural- oltre che complicati, sono anche molto
mente sempre a riferimento i loro possibili vasti. Noi abbiamo acquisito migliaia di
riflessi sul caso Moro. In tale prospettiva documenti accedendo direttamente alla 7a
invito il dottor Dini e il dottor Roberti ad divisione del SISMI tra il 1991 e il 1992.
approfondire cinque principali aree di in- Abbiamo sequestrato formalmente tutta la
teresse. documentazione cartacea: a mano a mano
La prima riguarda l’ambito di operati- la si andava ad acquisire e fotocopiare,
vità, le finalità e le caratteristiche delle reti lasciando gli originali.
clandestine, il loro eventuale intervento in Abbiamo notato, tra l’altro, un modo
affari interni e nelle cosiddette politiche di particolarmente grossolano di nascondere
controinsorgenza, nonché gli eventuali situazioni e documenti. Abbiamo trovato
rapporti con organizzazioni criminali. documenti classificati « segretissimi » in
La seconda riguarda la presenza di cui si tagliava il foglio e si lasciava la
diversi livelli di clandestinità e l’esistenza finestra con poche righe. Se si ritiene di
e la completezza di elenchi di apparte- apporre un segreto, lo si appone formal-
nenti. Questa domanda è in relazione mente, come la legge prescrive.
anche alle carte che ci sono state tra- Al di là di queste situazioni un po’
smesse dal dottor Salvi. atipiche, abbiamo proceduto anche a escu-
La terza area riguarda la costituzione e tere numerosi soggetti – credo un centi-
il ruolo della 7a divisione del SISMI e di naio di persone – alcuni anche della
eventuali precedenti analoghe strutture del famosa lista che il Presidente del Consiglio
SID. Andreotti fornì pubblicamente, i 622 co-
La quarta riguarda il ruolo del centro siddetti « gladiatori », notando peraltro,
di Capo Marrargiu e il profilo degli ad- alla fine dell’indagine, che quella del Go-
destratori e, ove noto, del colonnello Gu- verno è stata una mossa atta a tacitare un
glielmi. La Commissione è interessata an- po’ la situazione, dato che dei 622 molti
che ad acquisire informazioni sulle eser- erano già defunti da decenni. Non si
citazioni, sull’eventuale coinvolgimento di trattava di una lista aggiornata, ma dei
uomini e strutture dei cosiddetti corpi nominativi da poter eventualmente ren-
speciali, per esempio il COMSUBIN, non- dere pubblici in caso di necessità, nascon-
ché sulle dotazioni logistiche delle strut- dendo al contempo il nocciolo duro che
ture, compresa l’eventuale disponibilità di ancora esisteva.
elicotteri. Possiamo dire che l’organizzazione Gla-
La quinta area riguarda i collegamenti dio, che esisteva anche in altri Paesi
dell’indagine della Procura militare di Pa- NATO, sarebbe stata perfettamente legit-
dova con altri uffici inquirenti, militari e tima, se si fosse mantenuta ancorata ai fini
ordinari, e, in particolare, i rapporti con la per cui era stata costituita. Nessuno può
Procura ordinaria di Roma. discutere la sua importanza, soprattutto
Proprio in considerazione della com- nel periodo della « guerra fredda », negli
plessa vicenda, chiederei sin d’ora ai dot- anni Cinquanta e Sessanta. C’era una rete
tori Dini e Roberti la disponibilità a un clandestina di cui facevano parte ex mili-
eventuale approfondimento scritto, se ci tari o anche civili cooptati tramite i SIOS,
fossero dei profili, anche nelle domande previo accertamento della loro idoneità,
dei colleghi, che non potessero essere sicurezza e affidabilità. Essi dovevano ope-
trattati per ragioni di tempo. Se nel corso rare clandestinamente in caso di inva-
dell’audizione si renderà necessario, i la- sione, soprattutto del Triveneto, da parte
vori della Commissione potranno prose- delle truppe del Patto di Varsavia, fare
guire in seduta segreta. attività di propaganda, in modo da raf-
Vi ringrazio e vi do la parola. forzare il senso di appartenenza alla na-
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zione, svolgere attività di esfiltrazione di dai servizi americani. Noi avevamo sentito,
personaggi importanti, in modo da portarli se non sbaglio, un generale – non ne
all’estero e creare una situazione di ripri- ricordo il nome – che ci disse che era
stino dello Stato legittimo, nonché attività stata la CIA a comprare il terreno di Capo
di spionaggio e di controspionaggio. Marrargiu e a fornire, anno per anno, il
Su questo nessuno discute. È vero, finanziamento per l’operatività. Era dipen-
però, anche che noi abbiamo visto che, in dente totalmente dalla CIA. Il Governo
realtà, quelle reti clandestine sin dall’ini- italiano negli anni Cinquanta non ci ha
zio erano all’interno del Servizio e che non messo niente. La CIA ha acquistato il
erano state poste assolutamente a cono- terreno per costituire la rete italiana co-
scenza né del Presidente del Consiglio dei siddetta Gladio.
ministri e del Governo né del Parlamento.
Si è notato che non era assolutamente SERGIO DINI, sostituto procuratore
vero quanto si diceva quando è stata della Repubblica presso il tribunale di
pubblicata la lista dei 622, ossia che ci Padova. Era il generale Tagliamonte, del
fosse una copertura NATO. La rete ita- SIFAR.
liana, la cosiddetta Gladio, aveva riferi-
mento diretto e dipendenza dalla CIA BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
americana, ma anche dagli altri servizi di curatore della Repubblica presso il tribu-
intelligence collaterali, vale a dire che c’era nale di Padova. Era il generale Taglia-
una dipendenza diretta dalla CIA ameri- monte, sentito da noi, che ci ha detto
cana e c’erano riunioni anche con gli altri questo. All’epoca direttore del SIFAR era
servizi, francesi, inglesi, belgi, che io ri- il generale De Lorenzo.
cordi io. C’era, però, una dipendenza di- Che cosa possiamo dire ? Se io dovessi
rettamente dal Servizio. esprimere il mio pensiero in base alla
Questo l’abbiamo notato alla fine, per- documentazione e alle decine e decine di
ché ci siamo anche premurati di usufruire acquisizioni testimoniali, potrei dire che,
di consulenza tecnica per determinare la al di là delle finalità perfettamente con-
classificazione dei documenti. Dalle mo- divisibili, su cui mi sono soffermato prima,
dalità con cui i documenti sono classificati in realtà quell’organizzazione è stata poi
si intuisce, infatti, se il documento è utilizzata per altre finalità, probabilmente
NATO. La massima classifica di un docu- non totalmente ortodosse, o che, se lecite,
mento, il « segretissimo nazionale », corri- avrebbero dovuto essere autorizzate dal
spondeva al « NATO Cosmic », all’epoca; potere politico, dal Presidente del Consi-
adesso non so. glio dei ministri. Questo abbiamo visto sin
Ebbene, non c’era alcun documento dall’inizio e negli anni Novanta, quando
attinente la Gladio che avesse tale classi- abbiamo disposto i sequestri.
fica. Tutti i documenti che noi abbiamo Mi spiego meglio. Noi abbiamo notato
sequestrato o acquisito avevano la classi- che sin dall’inizio la CIA premeva – ci
fica « nazionale ». Perché un documento sono i documenti, che noi abbiamo letto –
« NATO Cosmic » passi dallo SHAPE (Su- per far sì che quella organizzazione si
preme Headquarters Allied Powers Eu- attivasse anche in situazioni di conflittua-
rope), che si trova in Belgio, all’organo lità interne al Paese, ovverosia per con-
nazionale, deve passare da un punto di trollare soprattutto i partiti della sinistra,
controllo NATO Cosmic. I documenti di ovviamente in primis l’allora Partito Co-
quella organizzazione non passavano as- munista Italiano, con attività di controllo
solutamente al punto di controllo, che e schedatura di personale, persino di preti.
doveva essere all’Ufficio centrale sicurezza La finalità era far sì che la struttura
della Presidenza del Consiglio dei ministri. potesse intervenire anche in caso di con-
Pertanto, questo fa già intuire che tale flittualità interna del Paese, nell’ambito di
rete operava a livello di servizi di intelli- lotte sindacali e conflittualità nell’am-
gence; in particolare, la nostra dipendeva biente di lavoro.
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A mano a mano queste pressioni della Si trattava palesemente di un’operazione


CIA per far sì che la rete Gladio venisse non deputata alle finalità istituzionali per
utilizzata anche per tali finalità le ab- cui la rete era stata creata.
biamo dedotte anche dall’aver scoperto, L’utilizzo per finalità interne si è ma-
per esempio, il documento Operazione nifestato in modo esplicito negli anni
Delfino, un’operazione che possiamo defi- 1972-73, se non ricordo male. Ne abbiamo
nire in vitro. Era in vitro, ma si è tenuta avuto conferma dai documenti, ma soprat-
realmente, credo per una quindicina di tutto perché abbiamo sentito a sommarie
giorni – mi ricordo che era nel 1966 – informazioni il generale Serravalle, che
nella zona che va da Monfalcone e Si- all’epoca dirigeva l’Ufficio R della SAD. La
stiana a Trieste. L’operazione aveva come rete Gladio era proprio sua.
tema « insorgenza e controinsorgenza » e si Serravalle dipendeva organicamente
divideva, se non ricordo male, in tre fasi. dal colonnello Fortunato, capo dell’Ufficio
Innanzitutto, come premessa, quando R. Esisteva all’epoca l’Ufficio D (contro-
noi abbiamo trovato i documenti, abbiamo spionaggio). Siamo all’epoca del SID, col
visto che nell’esercitazione erano autoriz- generale Miceli, mi sembra. C’era anche
zati a operare come osservatori anche Ambrogio Viviani al controspionaggio. Ma-
membri della CIA, se non ricordo male, letti era responsabile dell’Ufficio D e Mi-
pur non facendo parte attiva dell’organiz- celi era il direttore del SID.
zazione. L’operazione era diretta da Forte Serravalle ci ha detto che era la CIA
Boccea, sede all’epoca della SAD, ossia che premeva affinché la rete Stay Behind,
della Sezione addestramento, Ufficio R. ossia Gladio, venisse utilizzata per quelle
Era organizzata da Forte Boccea e ha finalità.
operato nel Triestino. Nonostante l’opposizione del collega
La questione che subito ci ha fatto Fortunato, capo dell’Ufficio R, e del ge-
drizzare le antenne era che c’era una nerale Serravalle stesso, l’Ufficio D pre-
situazione politica che stava andando alla valse. Che cosa si fece, allora ? Si fece sì
deriva soprattutto in quel territorio. che membri effettivi dell’Ufficio D, non
Il primo punto era il Concilio Vaticano deputati neanche a conoscere l’esistenza di
II. C’era scritto, in pratica, che il Concilio questa rete, venissero a essere addestrati a
Vaticano II aveva rotto anche alcuni equi- Capo Marrargiu, che teoricamente era un
libri. Non c’era più il rispetto della gerar- centro addestramento guastatori a esclu-
chia ecclesiastica. Poi si parlava del Partito sivo uso della rete clandestina.
Comunista Italiano nelle zone del Trie- Ci sono stati diversi addestramenti di
stino e di ambienti sindacalisti in cui si particolare importanza per il contenuto
sarebbe infiltrata, mi sembra, gente che programmatico, non solo teorico, ma an-
veniva da fuori, dalla Slovenia, con lotte che pratico, a Capo Marrargiu dalla fine
sindacali e il pericolo che le forze di del 1972 quanto meno a tutto il 1973,
sinistra arrivassero al potere. Di lì a poco confermati peraltro dal generale Serra-
credo che si dovessero tenere le elezioni valle, al di là dei documenti, che esistono.
amministrative, con problematiche di con- In quegli addestramenti membri effettivi
flittualità tra italiani e sloveni. dell’Ufficio D venivano addestrati all’uti-
Si ipotizzava, in pratica, che le forze lizzo di tutti gli esplosivi convenzionali e
della sinistra prendessero il sopravvento, non convenzionali e di tutto ciò che la
magari rafforzate da autorità estere. Per- tecnica aveva approntato, con esperimenti
tanto, c’era il problema di affrontare que- pratici all’utilizzo di esplosivi. Io non sono
sta insorgenza con la controinsorgenza e, un tecnico, ma si andava dalle micce alle
quindi, con propaganda e con azioni anche matite esplosive, all’utilizzo di esplosivo al
di provocazione, quali l’inserimento nei plastico, a verificare gli effetti dell’esplo-
cortei di manifestanti e dei lavoratori, sivo sul calcestruzzo, sul ferro, sui ponti
intese a far sì che la polizia intervenisse. ferroviari. Addirittura si addestravano an-
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che a far saltare le reti ferroviarie, vagoni contrasto con il generale Maletti. C’era
ferroviari compresi. Quelle erano le eser- questa contrapposizione di vedute. In pra-
citazioni a Capo Marrargiu. tica poi loro dovettero cedere.
Ricordo che avevamo notato che
c’erano le relazioni del capo dell’Ufficio R PRESIDENTE. Giacché ne ha parlato,
al capo dell’Ufficio D che riferivano sulla l’unica traccia che ha di Guglielmi, quindi,
positività di quegli addestramenti e asse- è che fece l’addestramento, non nel
rivano anche che forse era il caso di far sì 1972-73 ma nel 1965 – non sappiamo se
che il personale che si era specializzato si facessero saltare vagoni allora – per svol-
specializzasse ancor di più, continuando a gere attività di natura interna e non
frequentare quei corsi. esterna.

PRESIDENTE. Ci sono solo le dichia- BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-


razioni del generale Serravalle o ci sono curatore della Repubblica presso il tribu-
anche documenti inerenti quel singolare nale di Padova. Sì, nel 1965. C’era un
addestramento in cui si facevano saltare elenco. Purtroppo, io dico che erano anche
vagoni ? grossolani. A che cosa serve lasciare un
promemoria « Elenco del personale dei
Servizi che va a Capo Marrargiu », cioè
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
della gente estranea ? C’è tutto l’elenco, dal
curatore della Repubblica presso il tribu-
generale De Lorenzo, che si reca in visita...
nale di Padova. Ci sono i documenti.
Sono andati lì in visita anche – erano
citati – il Presidente del Consiglio dei
PRESIDENTE. Quei documenti oggi do- ministri e altri. Non so se a loro sia stata
vrebbero essere tutti nella disponibilità rappresentata la situazione, non ne ho
della Procura di Roma. idea. C’era anche un elenco del personale
dell’Ufficio D. Forse il collega ricorda
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- qualcos’altro di Guglielmi.
curatore della Repubblica presso il tribu-
nale di Padova. Sì. Visto che lei, presi- SERGIO DINI, Sostituto procuratore
dente, accennava alla presenza di un certo della Repubblica presso il tribunale di
colonnello Guglielmi, io ricordo a memo- Padova. Per quanto riguarda Guglielmi,
ria che c’è un documento di una paginetta come diceva il collega, nel 1965 partecipò
e mezza, all’epoca del SIFAR o all’inizio alla prima esercitazione di personale del-
del SID, in cui risulterebbe che Guglielmi l’Ufficio D a Capo Marrargiu. Non c’è solo
abbia forse, come membro effettivo del la citazione « Guglielmi presente a Capo
reparto D, ossia del controspionaggio, par- Marrargiu », ma ci sono diversi documenti
tecipato a un corso di siffatta natura a in cui viene indicato esattamente il pro-
Capo Marrargiu. Questo, però, avveniva gramma del corso e, giorno per giorno,
nel 1965, cioè prima del periodo 1972-73 quello che è stato fatto. Si andava appunto
di cui parlava Serravalle. Nel 1965 l’allora da tecniche di imboscata e guerriglia ur-
capitano Guglielmi partecipò, assieme ad bana a tecniche di trappolamento ed
altri, a quei corsi. Ricordo Mannucci Be- esplosivi su materiale ferroviario, come ha
nincasa e Romagnoli. Noi sentimmo anche detto anche il collega.
il colonnello Romagnoli, che, con notevoli Sono due le fasi in cui il personale
reticenze, forse confermò. Del resto, i dell’Ufficio D va a Capo Marrargiu: nel
documenti parlavano. Erano tutti membri 1965-66 ci sono, mi sembra, quattro corsi,
dell’Ufficio D, non cittadini reclutati nelle a uno dei quali partecipa Guglielmi; nel
reti clandestine, ma membri dell’Ufficio D. 1972-73 se ne tengono altri con le stesse
Diciamo che era la CIA, ci dice Serravalle, caratteristiche e lo stesso tipo di pro-
il quale non poteva non saperlo, perché gramma, ossia guerriglia urbana, bottiglie
ciò fu oggetto di discussioni e di un suo incendiarie, tra l’altro, cariche esplosive su
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materiale ferroviario, tecniche di sovver- sati alle manipolazioni effettuate dopo il


sione, propaganda, tutto ciò che riguar- 1978 e nell’ultima parte del 1990, se
dava attività di carattere interno, di guerra manipolazioni ci sono state.
interna.
Nel 1965-66 quel tipo di addestramento SERGIO DINI, sostituto procuratore
sembra un po’ prematuro rispetto a de- della Repubblica presso il tribunale di
terminate esigenze: il 1968 era di là da Padova. Manipolazioni ci sono state di
venire. Un dato tipo di problematiche è sicuro, al di là dei dati eclatanti che
nato successivamente. Anche nel 1972-73 riferiva il collega, quali il ritaglio per
talune manifestazioni erano ancora di là togliere il nome. Che ci sia stata una sorta
da venire. di epurazione di quegli elenchi e di quegli
Ci sono i programmi dei corsi. La archivi è sicuro, perché alla fine, andando
documentazione c’era. Non ci sono, a guardare la documentazione, si trovano
quindi, solo le parole di Serravalle per il imperfezioni e contraddizioni.
periodo 1972-73. Tanto per dirne qualcuna, al di là,
ripeto, dei 45 morti e dei 50 che non si
PRESIDENTE. Vedremo quello che è erano mai accorti di essere entrati in
rimasto. Gladio, che erano uno il fratello di un
« gladiatore » e una la moglie di un altro
SERGIO DINI, sostituto procuratore « gladiatore » – tanto che sembravano pro-
della Repubblica presso il tribunale di prio dei nomi messi lì per pompare il
Padova. Quello che è rimasto, se c’è, è numero da presentare – per esempio in
molto indicativo, perché è molto detta- un documento del 22 ottobre 1959 si dice:
gliato. Questo con riferimento a Guglielmi « Abbiamo fatto già, fino a oggi, 21 corsi,
e all’Ufficio D. per un totale di 131 elementi ». Se si va a
Mi riallaccio un attimo a una cosa che vedere, a quella data dei 622 gladiatori
ha detto il collega sull’imperfezione degli ufficiali ne risultavano solo 60. Com’è che
elenchi. Presidente, noi abbiamo riesu- negli elenchi ufficiali ci sono 60 reclutati
mato un documento. Noi all’epoca ab- nel 1959 e, invece, c’è un altro appunto
biamo mandato un documento alla Com- che dice: « Fino a oggi ne abbiamo già
missione stragi e al Comitato parlamen- 131 » ? Allora ce ne sono 71 che non si sa
tare di controllo sui servizi segreti poco che fine abbiano fatto.
tempo dopo l’avvenuta sottrazione – di- C’è poi un’esercitazione fatta nel Lazio,
ciamo così – dell’inchiesta. Avevamo la con dei nomi. Si dice che « hanno parte-
memoria più fresca. cipato Armando, Sandro, Maurizio, Fi-
lippo, Vincenzo, Gianni e Giulio ». Se si va
PRESIDENTE. Ce lo lascia ? a vedere la struttura laziale che ha par-
tecipato a quella esercitazione, si nota che
SERGIO DINI, sostituto procuratore cinque nomi ci sono, ossia Sulpizi Vin-
della Repubblica presso il tribunale di cenzo, Pauer Giulio, Degni Armando, De
Padova. Sì, ve lo consegniamo. È quasi Marsanich Filippo, Rossi Giovanni, ma
l’originale, diciamo così. Mancano solo le mancano Maurizio e Sandro, che invece di
firme. sicuro a quella esercitazione avevano par-
Per quanto riguarda l’approssimazione tecipato. Chi sono questi Maurizio e San-
degli elenchi, per esempio, nel documento dro ? Non si sa.
noi avevamo già indicato una serie di Ci sono diversi documenti. In Alto
anomalie, al di là del fatto dei 50 morti fra Adige la versione ufficiale è che in tutto in
i 622. quell’unità di pronto impiego, chiamata
Primula, dovevano essere un dato numero.
PRESIDENTE. Mi soffermo su questo In realtà, anche qui risulta che in data
punto perché, nelle varie fasi di elenca- molto precedente fossero già di più ri-
zione, noi siamo particolarmente interes- spetto ai « gladiatori » ufficiali altoatesini
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palesati. Sicuramente c’è stata una serie di frontespizio, davanti, proprio di sua mano:
epurazioni, che però hanno lasciato queste « Approvo ». Quella struttura entra nell’ex
contraddizioni interne nella documenta- SAD, mi ricordo, come per dire che l’ex
zione. Andando a guardarle, se si avrà la SAD diventa... Adesso non ricordo il fi-
fortuna di ritrovare quella documenta- nanziamento, ma già lo dava lui.
zione, saranno evidenziabili. Cosa si era voluto fare ? In pratica si
era voluto far sì che, al di là della strut-
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- tura esternabile... Si spiega, quindi, perché
curatore della Repubblica presso il tribu- il Presidente del Consiglio dei ministri
nale di Padova. Io ricordo che questo l’abbia esplicitata, ovviamente su docu-
utilizzo per finalità di carattere interno è mentazione fornita dai Servizi, perché ab-
andato avanti nel tempo e si è organica- biamo trovato anche l’appunto dentro gli
mente rafforzato proprio negli anni im- archivi della 7a divisione, che poi è stato
mediatamente precedenti l’insorgere del- esplicitato dal Presidente del Consiglio dei
l’inchiesta, dal 1986 in poi, all’epoca con il ministri. In pratica si è data all’opinione
SISMI-SISDE. Del SISMI il direttore era pubblica in quel periodo di tempo la
l’ammiraglio Martini e per la 7a divisione famosa lista dei 622. Questa sarebbe stata
aveva assunto le funzioni dell’ex Ufficio l’organizzazione che si poteva anche ester-
R-SAD il colonnello Inzerilli, degli Alpini, nare, chiamata « organizzazione verde ».
che noi avevamo sentito. Anzi, avevamo
già indagato per alto tradimento l’ammi- PRESIDENTE. I 622 ?
raglio Martini, che venne interrogato da
noi, tra l’altro. BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
Ovviamente, l’interrogatorio e l’iscri- curatore della Repubblica presso il tribu-
zione al modello 21 seguivano l’acquisi- nale di Padova. Sì. Anzi quel documento,
zione documentale. Noi avevamo notato se uno lo legge all’esterno dei Servizi, fa
che volutamente, stanti i documenti, si era venire... Si dice proprio: « Questa la diamo
tenuto qualcosa all’oscuro del Presidente come esternabile ». Come dicevano ?
del Consiglio dei ministri e del Ministro
della difesa, i quali devono essere interes- SERGIO DINI, sostituto procuratore
sati nel momento in cui si costituiscono della Repubblica presso il tribunale di
nuovi reparti. È ovvio. Avevano costituito Padova. « Questo è un documento che si
una copertura, creando una struttura co- può gettare in pasto all’opinione pubblica
perta, per finalità magari anche legittime in caso di necessità », più o meno testual-
– non discuto – per finalità del Servizio mente. « In caso di necessità, questa è la
in genere, con operazioni all’estero e al- prima organizzazione che si può esternare
l’interno, di qualsiasi tipo. Si tratta del e in qualche modo bruciare ».
cosiddetto OSSI (Operatori speciali ser-
vizi), detto gruppo K. Nel documento c’è BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
scritto che venivano costituiti e suddivisi in curatore della Repubblica presso il tribu-
GOS (Gruppi operazioni speciali). nale di Padova. Poi c’erano altri livelli più
Quel documento, lo ricordo, era del coperti, ossia l’« organizzazione gialla » e
1986. Nel tipico modus comportamentale l’« organizzazione rossa », i GOS e l’OSSI.
dell’Esercito e delle Forze armate, esclu- Come il colonnello Inzerilli prospettava il
dendo i Carabinieri, il colonnello Inzerilli reclutamento di questa organizzazione ?
avanzava una sua proposta di modifica
della struttura Gladio, 7a divisione del PRESIDENTE. Noi di questi « gialli » e
SISMI, proponendo tutta una serie di cose. di questi « rossi » non abbiamo traccia ?
Io ricordo quella nota del 1986. Non
ricordo la data precisa, ma ricordo l’anno. BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
L’ammiraglio Martini, nel tipico modo mi- curatore della Repubblica presso il tribu-
litare, sulla nota restituita aveva scritto sul nale di Padova. C’è il documento.
Atti Parlamentari — 11 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

PRESIDENTE. Sì, ma dei loro nomi nell’indagine del dottor Mastelloni di Ve-
non abbiamo mai avuto traccia ? nezia – nel documento della Delfino no-
tammo, perché già se ne parlava, ovvia-
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- mente, il famoso Argo 16. In effetti, esi-
curatore della Repubblica presso il tribu- steva l’Argo 16. C’erano anche l’Argo 19 e
nale di Padova. La « verde » in origine forse anche l’Argo 28.
sarebbe stata la struttura originaria rim- L’Argo 16 era stato utilizzato nell’ope-
pinguata tramite un reclutamento utiliz- razione Delfino per paracadutare ai con-
zando i SIOS delle Forze armate che troinsorgenti materiale dall’alto. Quegli ae-
andavano nel territorio a verificare se roplani venivano utilizzati anche per tra-
Sempronio, Caio e Nevio fossero affidabili. sporto persone e per altro per quelle reti
Poi ci sarebbe stata una scrematura, dopo clandestine. Proprio l’Argo 16 apparteneva
averne verificata l’attitudine, ad altre ope- alla Gladio, così come l’Argo 19. Se non
razioni più... Sarebbero stati inseriti nella sbaglio, erano utilizzati anche a Capo
« gialla » e poi nella « rossa ». La « rossa » Marrargiu. Non ricordo questo con preci-
sarebbe stata, nell’ambito sempre della sione.
Gladio, stante quel documento, l’organiz-
zazione deputata anche alle operazioni SERGIO DINI, sostituto procuratore
coperte all’estero. della Repubblica presso il tribunale di
Ricordo che c’era un elenco di opera- Padova. Presidente, lei chiedeva prima se
zioni fatte. Si parlava di Algeria, di Tunisia si abbiano notizie degli appartenenti al-
e di addestramento della polizia peru- l’« organizzazione rossa ». L’impressione è
viana. Che cosa abbia a che fare Gladio che in qualche modo quella chiamata poi
con la polizia peruviana non lo so. Si nel successivo documento « organizzazione
parlava anche di protezione di personalità verde » fosse il livello palesabile dell’orga-
politiche all’estero, in Etiopia e in Somalia. nizzazione Gladio, ossia l’elenco dei 622.
Questo sarebbe stato il gruppo K, L’« organizzazione rossa », più presumi-
l’OSSI, previa scrematura dalla « gialla », bilmente, poteva essere quel personale
che, a sua volta, era una scrematura dell’Ufficio D che, fruendo della struttura
dell’« organizzazione verde ». Il documento e dei materiali Gladio, era composto non
è chiamato Tricolore. L’organizzazione K, da civili reclutati alla bisogna, come i 622
il gruppo OSSI, aveva come struttura sem- « gladiatori », ma da personale o dell’Eser-
pre la 7a divisione del SISMI, ossia Forte cito o dell’Arma dei Carabinieri che era
Boccea, anzi Forte Braschi. Aveva il co- già in qualche modo avvezzo a uso di armi
mando lì e la struttura operativa a Cer- ed esplosivi e che veniva specializzato in
veteri. questo senso. Quello poteva essere l’em-
Avevano la possibilità di utilizzare ae- brione della futura « organizzazione
rei. Non siamo stati noi ad analizzare che rossa » sottostante.
tipo di aerei. Mi ricordo che presi a Tra l’altro, c’è una cosa che io credo sia
sommarie informazioni il comandante piuttosto rilevante. In un’indagine del giu-
della CAI, che non è il Club alpino ita- dice istruttore di Milano, dottor Salvini,
liano, ma la Compagnia aeronautica ita- era emersa l’esistenza di un’altra compo-
liana, la sigla di copertura degli aerei dei nente chiamata, stando agli esiti delle
Servizi. Adesso francamente non ricordo indagini, Nuclei di difesa dello Stato, la cui
che cosa mi disse e l’argomento, perché esistenza il dottor Salvini, sulla base dei
l’ho rimosso, o forse disse poi poco o suoi atti di indagine – notizia confermata,
niente. se non sbaglio, anche in articoli di stampa
Per quanto riguarda l’utilizzo, visto che e in interviste rilasciate dal generale In-
stiamo parlando di Cerveteri, l’addestra- zerilli – data fino al 1972, dopo di che
mento avveniva sempre a Capo Marrargiu, sarebbero stati sciolti.
che era rimasto il centro fondamentale. È difficile non vedere la coincidenza
Per esempio – lo riferisco perché è ricorso temporale tra il venir meno nel 1972 dei
Atti Parlamentari — 12 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

Nuclei di difesa dello Stato, che avevano, nominativo, come Gianni Nardi, che figura
secondo l’indagine del dottor Salvini, com- negli elenchi, ma viene definito « nega-
piti di turbativa della vita politica interna tivo ». Stando ai documenti ufficiali, « ne-
e compiti in qualche modo di provoca- gativo » vorrebbe dire « contattato, ma non
zione in chiave anticomunista e, sempre reclutato ». In realtà, ci sono dei casi
nel 1972, l’inizio dell’insistenza del gene- accertati nel corso delle nostre indagini di
rale Maletti per ricreare eventualmente soggetti indicati come « negativi », che, in-
qualcosa di analogo attraverso quelle eser- vece, sentiti a sommarie informazioni,
citazioni del personale dell’ufficio D, fa- hanno detto di essere stati effettivamente
cendo proprio le esercitazioni di guerri- parte della struttura. La dizione « nega-
glia, di imboscata, di bombe incendiarie, di tivo », quindi, può non essere significativa.
ordigni.

PRESIDENTE. Quindi, nel 1972-73 le PRESIDENTE. Per coprirlo.


esercitazioni ripartono perché la struttura
precedente l’avevano smantellata. Era a SERGIO DINI, sostituto procuratore
dormire da troppo tempo. della Repubblica presso il tribunale di
Padova. Può non essere significativa, di-
SERGIO DINI, sostituto procuratore ciamo. C’è il passaggio, sempre come sog-
della Repubblica presso il tribunale di getto estraneo all’Ufficio R, che gestiva
Padova. Esatto. Sembrerebbe una sorta di l’operazione Gladio, ad addestrarsi a Capo
continuità tra strutture più profonde, di- Marrargiu non solo di Guglielmi e di
ciamo così. Prima ci sono i Nuclei di difesa quegli altri soggetti, ma anche di un certo
dello Stato, fino al 1972, e poi, dal 1972-73 capitano D’Ovidio, dei Carabinieri, che fu
parte quanto meno il tentativo... Non si sa indagato – e, mi sembra, anche condan-
poi che sviluppo abbia avuto questo Uffi- nato – per la vicenda di un grave depi-
cio D e se i reclutamenti dell’Ufficio D si staggio in danno di formazioni politiche di
fermino al 1972-73, ai quattro o cinque sinistra. Aveva fatto trovare nei pressi di
corsi di quegli anni, o che fine abbiano Camerino un deposito di armi.
fatto. Tuttavia, una continuità temporale D’Ovidio era un capitano dei Carabi-
da questo punto di vista si nota. nieri di Camerino e fece le indagini fa-
Resta la struttura grande di Gladio, con cendo ricadere la responsabilità della de-
tutto questo personale un po’ raffazzo- tenzione di quel materiale d’armamento su
nato, mentre sotto si alternano nel tempo un gruppo di estrema sinistra, cosa che si
altre strutture più minute e più solide, fino rivelò poi non veritiera, tant’è che fu
ad arrivare al GOS (Gruppo operazioni condannato per calunnia. Quindi, D’Ovidio
speciali) di cui parlava il collega. era un soggetto che emerse poi in qualche
modo come avente simpatie di estrema
PRESIDENTE. Vi chiedo di aggiungere destra.
due cose, prima di dare la parola ai Poi c’è un caso che ci è stato riferito
colleghi. In primo luogo, vorrei sapere se dal colonnello Spiazzi – anche questo
avete trovato rapporti di queste reti con nome è noto nell’ambiente dell’eversione,
l’eversione di destra e con organizzazioni essendo stato condannato per la Rosa dei
criminali. venti e altre vicende – il quale ci disse che
La seconda domanda riguarda cosa è una formazione che faceva riferimento a
successo dopo che la questione è passata lui nel Veronese si era trovata a fare
nella competenza di Roma. esercitazioni sul campo con una forma-
zione facente capo ad alcuni soggetti di
SERGIO DINI, sostituto procuratore Verona, di cui fece nome e cognome.
della Repubblica presso il tribunale di All’epoca, se non sbaglio, c’era il figlio di
Padova. Per quanto riguarda i rapporti un parlamentare (l’onorevole Canestrari),
con formazioni di destra, c’è solo qualche che troviamo negli elenchi di Gladio. Evi-
Atti Parlamentari — 13 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

dentemente c’erano dei contatti sul campo armi erano depositate presso alcune sta-
tra formazioni di estrema destra, sicura- zioni o caserme dei Carabinieri. L’even-
mente non legittime, e queste piccole... tuale capostruttura di Gladio si doveva
presentare, in caso di necessità, alla ca-
PRESIDENTE. Formazioni paralegit- serma dei Carabinieri e, mediante ricono-
time. scimenti tipizzati all’epoca, poteva ritirare
le armi.
SERGIO DINI, sostituto procuratore Dei Nasco, invece, erano a conoscenza
della Repubblica presso il tribunale di gli appartenenti al nucleo che gravitava
Padova. ...strutture paralegittime, quali la nella zona. Dovevano essere sparsi sul
struttura Gladio veronese, che conosce- territorio in zone particolari, ma in un
vano la reciproca esistenza e sapevano di caso, per esempio, ce n’era uno proprio
poter contare l’una sull’altra. Questo come nel giardino di un « gladiatore », che
contatto con l’estrema destra. quindi ne aveva una disponibilità, volendo,
Con la criminalità organizzata, franca- molto più diretta e immediata.
mente, non ho ricordi, anche perché al- Questo è ciò che si sa dei Nasco uffi-
l’epoca questo esulava un po’ dal nostro ciali, ma – ripeto – ci sono sicuramente
interesse, come settore d’indagine. dei Nasco mai censiti, mai reperiti, che
non si sa che fine abbiano fatto.
PRESIDENTE. Ho un’altra domanda,
prima di chiedervi della Procura di Roma. PRESIDENTE. Comunque erano nella
Che cosa sapete rispetto a depositi di disponibilità della rete circoscritta, ragion
armi ? per cui era ipotizzabile che potesse acce-
dervi non una sola persona, ma più di uno
SERGIO DINI, sostituto procuratore della rete locale.
della Repubblica presso il tribunale di
Padova. Come depositi di armi c’erano i SERGIO DINI, sostituto procuratore
cosiddetti Nasco. Di questi sicuramente ne della Repubblica presso il tribunale di
mancano, per lo stesso motivo che dice- Padova. La conoscenza da parte dei com-
vamo prima in merito alle anomalie ri- ponenti della rete locale c’era, evidente-
scontrate negli elenchi dei « gladiatori ». mente, visto che erano coloro che avreb-
Anche per quanto riguarda il numero dei bero dovuto usufruirne in caso di neces-
Nasco non ci siamo. Sono stati forniti dati sità.
ufficiali circa il loro numero, ma, esami-
nando la documentazione, si dice che alla PRESIDENTE. Le ho posto la domanda
tal data sono stati costituiti – poniamo – perché sono interessato a un’informativa
26 Nasco. Se si va a guardare, risulta che della Questura di Roma del settembre
i Nasco ufficiali sono di meno. Anche in 1978, secondo cui il materiale balistico
quel caso c’è qualche deposito sfuggito al impiegato nella strage di via Fani prove-
censimento. niva da un deposito del Nord al quale
avevano accesso solo sei persone. Ciò po-
PRESIDENTE. Avete appurato chi trebbe far pensare ai Nasco.
aveva le chiavi per accedere, chi poteva
prelevare le armi ? SERGIO DINI, sostituto procuratore
della Repubblica presso il tribunale di
SERGIO DINI, sostituto procuratore Padova. Più di uno poteva avere accesso al
della Repubblica presso il tribunale di singolo Nasco. Il Nasco « x » che stava in
Padova. La versione ufficiale era che lo Alto Adige, però, quello del gruppo lom-
dovesse sapere solo il capo rete. C’erano bardo non lo sapeva trovare.
due tipi di depositi di armi, poiché oltre ai
Nasco c’erano anche armi nella disponi- PRESIDENTE. Quelli dell’Alto Adige,
bilità di caserme dei Carabinieri. Alcune invece, lo sapevano.
Atti Parlamentari — 14 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

SERGIO DINI, sostituto procuratore SERGIO DINI, sostituto procuratore


della Repubblica presso il tribunale di della Repubblica presso il tribunale di
Padova. Quelli dell’Alto Adige o di quel Padova. Era il dottor Giudiceandrea.
limitato territorio sì. Bloccò quella iniziativa dicendo che noi
non potevamo fare il sequestro perché
l’avevano già disposto loro, il che chiara-
PRESIDENTE. Quindi, ricapitolando,
mente, dal punto di vista giuridico, non è
per quello che riguarda strettamente noi e
una cosa sensata, tant’è che dopo lo fa-
la vicenda Moro e traendo le conclusioni
cemmo effettivamente, ma dovemmo an-
da quello che voi di utile ci avete detto, mi
dare noi col personale della DIGOS, dal
pare di capire che l’elemento essenziale sia
momento che il personale della DIGOS
che, a un certo punto, nel 1965-66, con
inizialmente delegato aveva trovato questo
ripartenza nel 1972-73, rispetto alla for-
ostacolo molto duro.
mazione iniziale, non civili o patrioti vo-
Tutte le volte che andavamo a fare
lenterosi, ma funzionari dei servizi del-
attività di studio della documentazione
l’Ufficio D fecero una serie di preparazioni
presso gli archivi del SISMI c’era sempre
a difendere lo Stato da lotte interne. Mi
un delegato della Procura di Roma che
limito a questa dizione, che è quella più
vigilava in qualche modo su quello che
asettica.
facevamo. Voleva vedere tutti i documenti
Ciò comporta che anche nella gestione
che volevamo acquisire in copia e pren-
dell’« organizzazione rossa » alla fine la
deva appunti su quello che acquisivamo.
conoscenza dei Nasco e il relativo accesso
C’è stata una gestione faticosa di que-
erano nella disponibilità di qualche capi-
st’attività di indagine, che poi è sfociata in
tano o colonnello che magari sui territori
uno scontro abbastanza aperto. Il collega
poteva avere...
Roberti fu indagato per presunto procac-
Passiamo ai rapporti con la Procura di
ciamento di notizie riservate, di notizie
Roma e poi io ho finito con le mie
segrete e di segreti di Stato. Fu mandato
domande.
a giudizio e assolto dopo alcuni anni.

SERGIO DINI, sostituto procuratore PRESIDENTE. È un reato di difficile


della Repubblica presso il tribunale di configurazione. Non è semplicissimo con-
Padova. Quanto ai rapporti con la Procura figurare il procacciamento di notizie ri-
di Roma, l’indagine che seguimmo io e il servate.
collega Roberti fu aperta in via autonoma,
dalla lettura di articoli di stampa. Ci SERGIO DINI, sostituto procuratore
mettemmo quindi in contatto col dottor della Repubblica presso il tribunale di
Casson, che aveva cominciato precedente- Padova. Sono cose ormai storicamente
mente l’indagine. Con l’ufficio di Venezia accertate. Fu indagato con quattordici capi
ci furono sempre rapporti stretti e colla- di imputazione e poi, dopo quattro o
borativi, come anche con Bolzano e con cinque anni, quando ormai l’incrimina-
Bologna. zione del collega aveva fatto sì che la
Con la Procura di Roma, invece, ci nostra indagine diventasse...
furono sempre delle difficoltà, oggettiva-
mente. Per esempio, all’inizio dell’indagine PRESIDENTE. Da chi fu incriminato ?
noi mandammo personale della DIGOS Lo chiedo per nostra curiosità storica.
per effettuare il sequestro della documen-
tazione degli archivi di Gladio e questo
SERGIO DINI, sostituto procuratore
primo tentativo fu bloccato espressamente
della Repubblica presso il tribunale di
proprio dalla Procura di Roma.
Padova. I colleghi che lo fecero ? Erano i
colleghi Ionta e Nitto Palma della Procura
PRESIDENTE. Si ricorda chi ne era il di Roma. Dopo quattro anni si è celebrato
capo allora ? il processo e, dopo tanti rinvii, alla fine fu
Atti Parlamentari — 15 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

chiesta l’assoluzione dallo stesso dottor nell’ufficio e ci disse: « Questo è il prov-


Ionta, che inizialmente aveva formulato vedimento con cui ho deciso di trasmettere
quei quattordici capi d’accusa. gli atti alla Procura militare di Roma,
perché per me Padova non è compe-
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- tente » . Tuttavia, non aveva visto niente
curatore della Repubblica presso il tribu- degli atti. « Firmatelo », ci disse. Io e il
nale di Padova. Tutto nacque dal fatto che collega Roberti ci rifiutammo di firmarlo,
avevo un consulente tecnico per leggere e dicendo che, se voleva, poteva firmarlo lui,
interpretare la classificazione dei docu- ma motivando perché, pur non avendo
menti, perché io, ovviamente, da ignaro, conoscenza degli atti, avesse deciso di
non sapevo all’inizio dell’indagine che cosa trasmetterli a Roma. Il collega più anziano
fosse il « NATO Cosmic ». Adesso non ci disse: « Va bene, allora lo firmo io » .
ricordo più tutte le altre classificazioni. Nel frattempo, trovammo già un fur-
Della classificazione « riservato », « riserva- gone dei Carabinieri davanti all’ufficio e
tissimo, « segreto » e « segretissimo » al- dei Carabinieri in ufficio, chiamati quella
l’epoca non sapevo. mattina da quel procuratore facente fun-
zioni, il quale ci disse: « O consegnate
PRESIDENTE. Volevo capire dal punto immediatamente le chiavi degli armadi
di vista storico, senza che esprimiamo contenenti gli atti di indagine o vi denun-
giudizi, né io, né voi. A seguito dell’incri- cio per rifiuto di atti d’ufficio ».
minazione, è stata fatta l’avocazione a A quel punto, avevamo i Carabinieri in
Roma, il trasferimento a Roma ? stanza, il furgone dei Carabinieri davanti
all’ufficio e il procuratore facente funzioni
SERGIO DINI, sostituto procuratore che ci diceva: « O consegnate le chiavi, o vi
della Repubblica presso il tribunale di denuncio per rifiuto di atti d’ufficio ».
Padova. Sì. Io e il collega eravamo gli unici Teniamo conto che io e il collega Roberti
due magistrati in servizio a quella Pro- avevamo due anni di anzianità, all’epoca.
cura. Fu mandato in applicazione tempo- Non eravamo proprio strutturati da questo
ranea da Roma un collega più anziano di punto di vista, come potremmo essere
noi, che formalmente assunse le vesti di adesso. Quindi, consegnammo quelle fa-
procuratore militare facente funzioni. mose chiavi.
Anzi, fu mandato un primo collega più
anziano, il quale però nella prima setti- PRESIDENTE. Qui non c’era stata an-
mana non prese iniziative. Sondò il ter- cora l’incriminazione. Dopo, per aiutarvi a
reno chiedendoci notizie, ma non prese comprendere meglio, a studiare meglio gli
alcuna iniziativa. Vista evidentemente la atti...
titubanza di questo primo collega, fu man-
dato in applicazione un secondo collega. SERGIO DINI, sostituto procuratore
Quindi, ci trovammo io e il collega, che della Repubblica presso il tribunale di
eravamo gli unici effettivi all’ufficio, con in Padova. No, l’incriminazione era prece-
applicazione due colleghi più anziani en- dente. Fu per questa ragione che furono
trambi di noi. mandati in applicazione quei due soggetti.
Poiché il dottor Roberti era stato indagato
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- per questa vicenda, c’era bisogno di qual-
curatore della Repubblica presso il tribu- cuno che desse credibilità all’ufficio, in
nale di Padova. Il procuratore titolare era poche parole.
andato in pensione. L’indagine Gladio andò prima alla Pro-
cura militare di Roma, che poi non so
SERGIO DINI, sostituto procuratore dopo quanto tempo la mandò alla Procura
della Repubblica presso il tribunale di ordinaria di Roma, la quale poi, dopo
Padova. A quel punto, un giorno il collega qualche tempo, dopo qualche anno, con
più anziano, il secondo arrivato, ci chiamò molte cose cambiate nel frattempo tra il
Atti Parlamentari — 16 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

1992 e il 1995, credo, ha chiesto l’archi- FABIO LAVAGNO. Infatti. Tranne che
viazione, da quello che mi risulta, per per quella piccola inesattezza, mi pare che
prescrizione del reato. Noi all’epoca ave- si tratti delle stesse cose di allora, che
vamo ipotizzato un reato di banda armata qualcun altro ascoltò in queste aule
a carico di alcuni ufficiali dei Servizi che vent’anni fa.
avevano retto – diciamo così – l’organiz- Affronto due aspetti. Uno riguarda il
zazione Gladio. L’indagine è stata archi- colonnello Camillo Guglielmi, che voi al-
viata per prescrizione, da quello che mi l’epoca definiste, giustamente, ufficiale che
risulta, dopo alcuni anni. era nei pressi di via Fani la mattina del 16
marzo 1978. Rispondendo a una domanda
PRESIDENTE. Gli atti dell’archivia- del presidente della Commissione stragi in
zione li abbiamo. merito alle infiltrazioni, voi rispondeste
dicendo che erano possibili attività di
infiltrazione, oltre che di addestramento
SERGIO DINI, sostituto procuratore
nella guerriglia generica da parte di Gla-
della Repubblica presso il tribunale di
dio, ma il dottor Dini disse: « Senz’altro i
Padova. Tuttavia, il collega che ci ha
risultati furono pessimi » . Si cita poi una
sottratto l’inchiesta è stato poi sanzionato
serie di casi, tra cui Camillo Guglielmi.
disciplinarmente, a seguito di un esposto
Volevo capire se possiamo confermare
che abbiamo presentato noi. Quindi, ab-
questo dato dell’insuccesso, qualora ci
biamo avuto la soddisfazione di veder
fosse stata la possibilità di infiltrazione da
riconosciuta l’illegittimità dell’operazione.
parte di Gladio, ossia che ci fu una serie
di insuccessi, tra cui anche quello.
PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi L’altro quesito è riferito alla domanda
che intendano intervenire per porre que- che il presidente ha posto riguardo ai
siti o formulare osservazioni. depositi di armi. In merito ai depositi
avete trovato repertori delle armi o delle
FABIO LAVAGNO. Sarò brevissimo, tipologie di armi ivi contenute ?
per non sottrarre tempo ai colleghi, dal
momento che tra poco dovremo tornare in SERGIO DINI, sostituto procuratore
Aula. Ringrazio il dottor Dini e il dottor della Repubblica presso il tribunale di
Roberti, anche se in sostanza l’audizione a Padova. Sempre in tutta quella documen-
cui abbiamo partecipato oggi è in buona tazione, che sarà da qualche parte, era
parte contenuta nell’audizione di vent’anni indicato in maniera analitica il contenuto
fa. Mi permetto di dire che forse quella dei singoli Nasco. Effettivamente c’è la
era anche più organica, anche perché la possibilità di ricostruire che cosa ci fosse
memoria era più fresca vent’anni fa ri- in ciascun deposito. Sto vedendo adesso
spetto a oggi, ma stiamo sempre parlando l’appunto redatto all’epoca. Anche per
della lista dei 622, di Forte Boccea e di quanto riguarda i Nasco ne mancano, se
Capo Marrargiu. Avete parlato dell’opera- non sbaglio, di sicuro 25 rispetto al dato
zione Delfino. In sostanza, non andiamo ufficiale, confrontato con altri dati. Di 25
fuori da quella traccia lì, a parte il fatto Nasco non sa che fine abbiano fatto, nel
che il dottor Dini allora ci disse che il senso che non risultano né tra quelli
capitano D’Ovidio venne inquisito e la fece smarriti, né tra quelli recuperati, né tra
franca, mentre oggi ci dice che non la fece quelli trovati alla fine dell’operazione Gla-
franca, ma questo poco cambia la vicenda. dio.
L’altra domanda, scusi, non mi ricordo
SERGIO DINI, sostituto procuratore qual era.
della Repubblica presso il tribunale di
Padova. La vicenda D’Ovidio è addirittura FABIO LAVAGNO. Se conferma che le
degli anni Settanta. Io avevo quindici anni, infiltrazioni, qualora ci siano state, siano
francamente... state degli insuccessi. Leggo la sua frase
Atti Parlamentari — 17 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

del 1995, dottor Dini, relativa alle infil- referente la CIA, che, del resto, aveva
trazioni: « Sicuramente questo tipo di pia- finanziato totalmente Capo Marrargiu, ac-
nificazione e di studi può aver permesso quistando il terreno e fornendo...
anche questo genere di attività. Non si può
escludere ciò » . Il presidente della Com- PRESIDENTE. Negli anni Cinquanta.
missione stragi allora osservò: « Comun-
que, anche se queste attività si sono ve- GERO GRASSI. Esatto.
rificate, i risultati sono stati pessimi ». Il
dottor Dini rispose: « Senz’altro i risultati BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
furono pessimi ». Poi parte l’elenco in cui curatore della Repubblica presso il tribu-
si fa riferimento a Benincasa, D’Ovidio e nale di Padova. Negli anni Cinquanta, sì.
Guglielmi.
GERO GRASSI. Secondo voi, in base
alla vostra esperienza, chi la comandava
SERGIO DINI, sostituto procuratore
concretamente ? Non sto parlando di ge-
della Repubblica presso il tribunale di
nerali e stellette, ma di potere politico. Chi
Padova. Si riferisce a infiltrazioni di per-
la comandava, a chi faceva riferimento: al
sonale di Gladio in formazioni eversive ?
Ministero della difesa, al Ministero degli
Con riferimento a infiltrazioni più o meno
interni, al Presidente del Consiglio, alla
volute in formazioni eversive, al di là dei
NATO, a chi ? Una base di comando ci
dati che diciamo adesso, trovare questi
doveva essere. Qual era il comando gene-
personaggi... Adesso, francamente, non ri-
rale di questa struttura ?
cordo i nomi dei soggetti dell’Ufficio D che
hanno partecipato a quelle esercitazioni,
in cui si parlava anche di studio degli BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
strumenti sovversivi e delle formazioni curatore della Repubblica presso il tribu-
sovversive e di infiltrazione e via elen- nale di Padova. Erano i Servizi. Era col-
cando. Ricordo che all’epoca avevo fatto legata alla CIA prevalentemente, anche se
caso che c’erano dei nominativi che erano c’erano riunioni periodiche con gli altri
emersi in qualche vicenda particolare. Servizi collaterali, ma c’erano due linee.
Spesso a esercitazioni realizzate in Italia –
non solo alla Delfino ma anche alle altre
FABIO LAVAGNO. Scusi se l’inter- – partecipavano agenti CIA. A volte nella
rompo. A me interessava non certo Delfino si ipotizzava, per future esercita-
l’elenco dei nomi, ma il giudizio che lei zioni di guerriglia e insorgenza e controin-
esprime rispetto alla questione della sorgenza, di far partecipare anche membri
scarsa efficacia. della Delta Force.

SERGIO DINI, sostituto procuratore GERO GRASSI. Quindi, devo dedurre –


della Repubblica presso il tribunale di se sbaglio, mi corregga – che il comando
Padova. Per i risultati che ci sono stati generale di questa struttura non era ne-
sembrerebbe esserci stata una scarsa ef- cessariamente in Italia.
ficacia.
PRESIDENTE. Io vorrei che noi faces-
simo dire al dottore quello ha detto il
GERO GRASSI. Se ho capito bene dottore, non quello che...
rispetto a quello che diceva prima il dottor
Roberti, questa struttura faceva riferi-
GERO GRASSI. Sto cercando di capire.
mento alla CIA.
PRESIDENTE. Ha detto delle cose pre-
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- cisissime. A me sembra che abbia detto tre
curatore della Repubblica presso il tribu- cose precise. Hanno detto che si stavano
nale di Padova. Era collegata. Aveva come muovendo, nel passaggio sull’ammiraglio
Atti Parlamentari — 18 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

Martini, con l’ipotesi di alto tradimento Consiglio dei ministri e del Parlamento. Lo
perché egli aveva messo in piedi, in rife- dicevano testualmente. Quindi, volevano
rimento all’« organizzazione rossa », una attuare una riorganizzazione interna, an-
serie di cose senza la dovuta autorizza- che perché, per costituire un nuovo re-
zione della parte politica, ossia della Pre- parto, quanto meno ci voleva un decreto,
sidenza del Consiglio e del Ministero della che io sappia, del Ministro della difesa.
difesa.
PRESIDENTE. Da qui l’incriminazione.
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
curatore della Repubblica presso il tribu- BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
nale di Padova. Attentato agli organi co- curatore della Repubblica presso il tribu-
stituzionali. nale di Padova. Quindi, c’è stata l’incrimi-
nazione.
PRESIDENTE. Attentato agli organi co-
stituzionali. Questo è un punto che ha SERGIO DINI, sostituto procuratore
detto e messo per iscritto. della Repubblica presso il tribunale di
Come secondo passaggio, ha detto che Padova. Per quanto riguarda la dipen-
fin dagli anni Cinquanta – ha citato anche denza dalla CIA, per rispondere alla do-
il generale Tagliamonte – i soldi per manda, ci sono dei documenti – sono
l’acquisto del centro di addestramento e citati qui; li vedrete direttamente – uno
per le relative spese erano della CIA. La del 1966 e uno del 1970, in cui si dice
classificazione dei documenti non ricon- espressamente: « Le recenti connessioni
duceva Gladio alla NATO, ma seguiva la che tutte le strutture Stay Behind hanno
disciplina italiana. La filiera di comando allacciato con la NATO mediante i Comi-
Gladio – Ufficio R e Ufficio D – afferiva tati CPC e ACC non comporteranno alcuna
direttamente ai rapporti con la CIA e alla compromissione degli accordi bilaterali
collaborazione con gli altri Servizi. per l’operazione Gladio esistenti fra Ser-
Il dottor Dini e il dottor Roberti si sono vizi italiani e Servizi americani ». È detto
fermati qui. Se poi, a loro insaputa o col testualmente in più documenti che ci sono
loro sapere, altri sapessero, questo non due linee, una linea diretta che collegava
rientra nelle competenze della Commis- la CIA...
sione Moro. La cosa chiara è che quelli
erano l’Ufficio R. PRESIDENTE. Bisogna tenere in conto
Ci hanno spiegato anche bene il pas- di come il presidente Pellegrino, molto più
saggio: a un certo punto, nel 1965-66 e capace di me, quando gli abbiamo fatto la
1972-73 l’Ufficio D non manda patrioti domanda in audizione, ha definito Gladio.
volenterosi, ma propri membri a fare Vi ricordate ? Parlò di a patrioti, super-
addestramento e passare alla « politica patrioti e fedeltà. A noi veniva spontaneo
interna ». Tutto questo in una logica di riferirci alla NATO. Pellegrino ha detto
coordinamento con la CIA. Tutto qui. « fedeltà atlantica », che esprime un con-
cetto che sembra ridondante, ma che è
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- calzante per inglobare il pezzo che sta
curatore della Repubblica presso il tribu- dicendo adesso il dottor Dini.
nale di Padova. Aggiungo un ulteriore
elemento. In quel documento che citavo – SERGIO DINI, sostituto procuratore
siamo nel 1986, con l’ammiraglio Martini della Repubblica presso il tribunale di
e il colonnello Inzerilli direttore della 7a Padova. Nel documento la collaborazione
divisione – Inzerilli proponeva quella ri- bilaterale con il Servizio USA è definita
strutturazione della 7a divisione in modo « sistematica » rispetto alle collaborazioni
tale che il potere politico non sapesse. La con altri Servizi, che sono più articolate,
« rossa » doveva essere tenuta all’oscuro impastoiate e difficoltose. C’è una colla-
del potere politico, ossia del Presidente del borazione diretta e sistematica, una forma
Atti Parlamentari — 19 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015

di dipendenza, tant’è che gli unici stranieri il Governo iraniano, che non so cosa
che risultano di sicuro essere andati a c’entrasse. Si tratta di un’esercitazione
Capo Marrargiu sono stati, nel corso degli Gladio tra reti in Germania e in Baviera
anni, i capi centro CIA in Italia, di cui ci nel 1973.
sono i nomi.
PRESIDENTE. Bene. Noi ringraziamo
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
il dottor Roberti e il dottor Dini di essere
curatore della Repubblica presso il tribu-
venuti. Ci hanno chiarito molte cose.
nale di Padova. Che non ci fosse diretta-
Dichiaro conclusa l’audizione.
mente un collegamento con la NATO de-
riva dal fatto che, per esempio, io ricordo
un’esercitazione in Germania cui parteci- La seduta termina alle 15.45.
parono membri non NATO, paesi che
all’epoca avevano governi dittatoriali. In IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO RESOCONTI
quel documento c’era scritto di tenere ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE
all’oscuro la politica, perché sarebbe ve- DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
nuto, credo, il Ministro della difesa, o DOTT. RENZO DICKMANN
qualcuno del dicastero, a osservare e non
Licenziato per la stampa
avrebbe dovuto sapere che c’erano membri
il 23 novembre 2015.
spagnoli (in Spagna c’era Franco) e greci
(anche in Grecia c’era la dittatura) e anche STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO
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*17STC0013570*
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