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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
COMMISSIONE PARLAMENTARE
DI INCHIESTA SUL RAPIMENTO E SULLA
MORTE DI ALDO MORO
RESOCONTO STENOGRAFICO
52.
INDICE
PAG. PAG.
Fioroni Giuseppe, presidente ...................... 4 Dini Sergio, sostituto procuratore della Re-
pubblica presso il tribunale di Padova . 6, 8, 9, 10,
11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18
Variazione nella composizione della Com-
missione: Grassi Gero (PD) ......................................... 17
Fioroni Giuseppe, presidente ...................... 4 Lavagno Fabio (PD) .................................... 16, 17
Roberti Benedetto, sostituto procuratore
Audizione del dottor Sergio Dini e del della Repubblica presso il tribunale di Pa-
dottor Benedetto Roberti, sostituti procu- dova ..................... 5, 6, 8, 10, 11, 15, 17, 18, 19
PAGINA BIANCA
Atti Parlamentari — 3 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
zione, svolgere attività di esfiltrazione di dai servizi americani. Noi avevamo sentito,
personaggi importanti, in modo da portarli se non sbaglio, un generale – non ne
all’estero e creare una situazione di ripri- ricordo il nome – che ci disse che era
stino dello Stato legittimo, nonché attività stata la CIA a comprare il terreno di Capo
di spionaggio e di controspionaggio. Marrargiu e a fornire, anno per anno, il
Su questo nessuno discute. È vero, finanziamento per l’operatività. Era dipen-
però, anche che noi abbiamo visto che, in dente totalmente dalla CIA. Il Governo
realtà, quelle reti clandestine sin dall’ini- italiano negli anni Cinquanta non ci ha
zio erano all’interno del Servizio e che non messo niente. La CIA ha acquistato il
erano state poste assolutamente a cono- terreno per costituire la rete italiana co-
scenza né del Presidente del Consiglio dei siddetta Gladio.
ministri e del Governo né del Parlamento.
Si è notato che non era assolutamente SERGIO DINI, sostituto procuratore
vero quanto si diceva quando è stata della Repubblica presso il tribunale di
pubblicata la lista dei 622, ossia che ci Padova. Era il generale Tagliamonte, del
fosse una copertura NATO. La rete ita- SIFAR.
liana, la cosiddetta Gladio, aveva riferi-
mento diretto e dipendenza dalla CIA BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
americana, ma anche dagli altri servizi di curatore della Repubblica presso il tribu-
intelligence collaterali, vale a dire che c’era nale di Padova. Era il generale Taglia-
una dipendenza diretta dalla CIA ameri- monte, sentito da noi, che ci ha detto
cana e c’erano riunioni anche con gli altri questo. All’epoca direttore del SIFAR era
servizi, francesi, inglesi, belgi, che io ri- il generale De Lorenzo.
cordi io. C’era, però, una dipendenza di- Che cosa possiamo dire ? Se io dovessi
rettamente dal Servizio. esprimere il mio pensiero in base alla
Questo l’abbiamo notato alla fine, per- documentazione e alle decine e decine di
ché ci siamo anche premurati di usufruire acquisizioni testimoniali, potrei dire che,
di consulenza tecnica per determinare la al di là delle finalità perfettamente con-
classificazione dei documenti. Dalle mo- divisibili, su cui mi sono soffermato prima,
dalità con cui i documenti sono classificati in realtà quell’organizzazione è stata poi
si intuisce, infatti, se il documento è utilizzata per altre finalità, probabilmente
NATO. La massima classifica di un docu- non totalmente ortodosse, o che, se lecite,
mento, il « segretissimo nazionale », corri- avrebbero dovuto essere autorizzate dal
spondeva al « NATO Cosmic », all’epoca; potere politico, dal Presidente del Consi-
adesso non so. glio dei ministri. Questo abbiamo visto sin
Ebbene, non c’era alcun documento dall’inizio e negli anni Novanta, quando
attinente la Gladio che avesse tale classi- abbiamo disposto i sequestri.
fica. Tutti i documenti che noi abbiamo Mi spiego meglio. Noi abbiamo notato
sequestrato o acquisito avevano la classi- che sin dall’inizio la CIA premeva – ci
fica « nazionale ». Perché un documento sono i documenti, che noi abbiamo letto –
« NATO Cosmic » passi dallo SHAPE (Su- per far sì che quella organizzazione si
preme Headquarters Allied Powers Eu- attivasse anche in situazioni di conflittua-
rope), che si trova in Belgio, all’organo lità interne al Paese, ovverosia per con-
nazionale, deve passare da un punto di trollare soprattutto i partiti della sinistra,
controllo NATO Cosmic. I documenti di ovviamente in primis l’allora Partito Co-
quella organizzazione non passavano as- munista Italiano, con attività di controllo
solutamente al punto di controllo, che e schedatura di personale, persino di preti.
doveva essere all’Ufficio centrale sicurezza La finalità era far sì che la struttura
della Presidenza del Consiglio dei ministri. potesse intervenire anche in caso di con-
Pertanto, questo fa già intuire che tale flittualità interna del Paese, nell’ambito di
rete operava a livello di servizi di intelli- lotte sindacali e conflittualità nell’am-
gence; in particolare, la nostra dipendeva biente di lavoro.
Atti Parlamentari — 7 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
che a far saltare le reti ferroviarie, vagoni contrasto con il generale Maletti. C’era
ferroviari compresi. Quelle erano le eser- questa contrapposizione di vedute. In pra-
citazioni a Capo Marrargiu. tica poi loro dovettero cedere.
Ricordo che avevamo notato che
c’erano le relazioni del capo dell’Ufficio R PRESIDENTE. Giacché ne ha parlato,
al capo dell’Ufficio D che riferivano sulla l’unica traccia che ha di Guglielmi, quindi,
positività di quegli addestramenti e asse- è che fece l’addestramento, non nel
rivano anche che forse era il caso di far sì 1972-73 ma nel 1965 – non sappiamo se
che il personale che si era specializzato si facessero saltare vagoni allora – per svol-
specializzasse ancor di più, continuando a gere attività di natura interna e non
frequentare quei corsi. esterna.
palesati. Sicuramente c’è stata una serie di frontespizio, davanti, proprio di sua mano:
epurazioni, che però hanno lasciato queste « Approvo ». Quella struttura entra nell’ex
contraddizioni interne nella documenta- SAD, mi ricordo, come per dire che l’ex
zione. Andando a guardarle, se si avrà la SAD diventa... Adesso non ricordo il fi-
fortuna di ritrovare quella documenta- nanziamento, ma già lo dava lui.
zione, saranno evidenziabili. Cosa si era voluto fare ? In pratica si
era voluto far sì che, al di là della strut-
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- tura esternabile... Si spiega, quindi, perché
curatore della Repubblica presso il tribu- il Presidente del Consiglio dei ministri
nale di Padova. Io ricordo che questo l’abbia esplicitata, ovviamente su docu-
utilizzo per finalità di carattere interno è mentazione fornita dai Servizi, perché ab-
andato avanti nel tempo e si è organica- biamo trovato anche l’appunto dentro gli
mente rafforzato proprio negli anni im- archivi della 7a divisione, che poi è stato
mediatamente precedenti l’insorgere del- esplicitato dal Presidente del Consiglio dei
l’inchiesta, dal 1986 in poi, all’epoca con il ministri. In pratica si è data all’opinione
SISMI-SISDE. Del SISMI il direttore era pubblica in quel periodo di tempo la
l’ammiraglio Martini e per la 7a divisione famosa lista dei 622. Questa sarebbe stata
aveva assunto le funzioni dell’ex Ufficio l’organizzazione che si poteva anche ester-
R-SAD il colonnello Inzerilli, degli Alpini, nare, chiamata « organizzazione verde ».
che noi avevamo sentito. Anzi, avevamo
già indagato per alto tradimento l’ammi- PRESIDENTE. I 622 ?
raglio Martini, che venne interrogato da
noi, tra l’altro. BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
Ovviamente, l’interrogatorio e l’iscri- curatore della Repubblica presso il tribu-
zione al modello 21 seguivano l’acquisi- nale di Padova. Sì. Anzi quel documento,
zione documentale. Noi avevamo notato se uno lo legge all’esterno dei Servizi, fa
che volutamente, stanti i documenti, si era venire... Si dice proprio: « Questa la diamo
tenuto qualcosa all’oscuro del Presidente come esternabile ». Come dicevano ?
del Consiglio dei ministri e del Ministro
della difesa, i quali devono essere interes- SERGIO DINI, sostituto procuratore
sati nel momento in cui si costituiscono della Repubblica presso il tribunale di
nuovi reparti. È ovvio. Avevano costituito Padova. « Questo è un documento che si
una copertura, creando una struttura co- può gettare in pasto all’opinione pubblica
perta, per finalità magari anche legittime in caso di necessità », più o meno testual-
– non discuto – per finalità del Servizio mente. « In caso di necessità, questa è la
in genere, con operazioni all’estero e al- prima organizzazione che si può esternare
l’interno, di qualsiasi tipo. Si tratta del e in qualche modo bruciare ».
cosiddetto OSSI (Operatori speciali ser-
vizi), detto gruppo K. Nel documento c’è BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
scritto che venivano costituiti e suddivisi in curatore della Repubblica presso il tribu-
GOS (Gruppi operazioni speciali). nale di Padova. Poi c’erano altri livelli più
Quel documento, lo ricordo, era del coperti, ossia l’« organizzazione gialla » e
1986. Nel tipico modus comportamentale l’« organizzazione rossa », i GOS e l’OSSI.
dell’Esercito e delle Forze armate, esclu- Come il colonnello Inzerilli prospettava il
dendo i Carabinieri, il colonnello Inzerilli reclutamento di questa organizzazione ?
avanzava una sua proposta di modifica
della struttura Gladio, 7a divisione del PRESIDENTE. Noi di questi « gialli » e
SISMI, proponendo tutta una serie di cose. di questi « rossi » non abbiamo traccia ?
Io ricordo quella nota del 1986. Non
ricordo la data precisa, ma ricordo l’anno. BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
L’ammiraglio Martini, nel tipico modo mi- curatore della Repubblica presso il tribu-
litare, sulla nota restituita aveva scritto sul nale di Padova. C’è il documento.
Atti Parlamentari — 11 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
PRESIDENTE. Sì, ma dei loro nomi nell’indagine del dottor Mastelloni di Ve-
non abbiamo mai avuto traccia ? nezia – nel documento della Delfino no-
tammo, perché già se ne parlava, ovvia-
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- mente, il famoso Argo 16. In effetti, esi-
curatore della Repubblica presso il tribu- steva l’Argo 16. C’erano anche l’Argo 19 e
nale di Padova. La « verde » in origine forse anche l’Argo 28.
sarebbe stata la struttura originaria rim- L’Argo 16 era stato utilizzato nell’ope-
pinguata tramite un reclutamento utiliz- razione Delfino per paracadutare ai con-
zando i SIOS delle Forze armate che troinsorgenti materiale dall’alto. Quegli ae-
andavano nel territorio a verificare se roplani venivano utilizzati anche per tra-
Sempronio, Caio e Nevio fossero affidabili. sporto persone e per altro per quelle reti
Poi ci sarebbe stata una scrematura, dopo clandestine. Proprio l’Argo 16 apparteneva
averne verificata l’attitudine, ad altre ope- alla Gladio, così come l’Argo 19. Se non
razioni più... Sarebbero stati inseriti nella sbaglio, erano utilizzati anche a Capo
« gialla » e poi nella « rossa ». La « rossa » Marrargiu. Non ricordo questo con preci-
sarebbe stata, nell’ambito sempre della sione.
Gladio, stante quel documento, l’organiz-
zazione deputata anche alle operazioni SERGIO DINI, sostituto procuratore
coperte all’estero. della Repubblica presso il tribunale di
Ricordo che c’era un elenco di opera- Padova. Presidente, lei chiedeva prima se
zioni fatte. Si parlava di Algeria, di Tunisia si abbiano notizie degli appartenenti al-
e di addestramento della polizia peru- l’« organizzazione rossa ». L’impressione è
viana. Che cosa abbia a che fare Gladio che in qualche modo quella chiamata poi
con la polizia peruviana non lo so. Si nel successivo documento « organizzazione
parlava anche di protezione di personalità verde » fosse il livello palesabile dell’orga-
politiche all’estero, in Etiopia e in Somalia. nizzazione Gladio, ossia l’elenco dei 622.
Questo sarebbe stato il gruppo K, L’« organizzazione rossa », più presumi-
l’OSSI, previa scrematura dalla « gialla », bilmente, poteva essere quel personale
che, a sua volta, era una scrematura dell’Ufficio D che, fruendo della struttura
dell’« organizzazione verde ». Il documento e dei materiali Gladio, era composto non
è chiamato Tricolore. L’organizzazione K, da civili reclutati alla bisogna, come i 622
il gruppo OSSI, aveva come struttura sem- « gladiatori », ma da personale o dell’Eser-
pre la 7a divisione del SISMI, ossia Forte cito o dell’Arma dei Carabinieri che era
Boccea, anzi Forte Braschi. Aveva il co- già in qualche modo avvezzo a uso di armi
mando lì e la struttura operativa a Cer- ed esplosivi e che veniva specializzato in
veteri. questo senso. Quello poteva essere l’em-
Avevano la possibilità di utilizzare ae- brione della futura « organizzazione
rei. Non siamo stati noi ad analizzare che rossa » sottostante.
tipo di aerei. Mi ricordo che presi a Tra l’altro, c’è una cosa che io credo sia
sommarie informazioni il comandante piuttosto rilevante. In un’indagine del giu-
della CAI, che non è il Club alpino ita- dice istruttore di Milano, dottor Salvini,
liano, ma la Compagnia aeronautica ita- era emersa l’esistenza di un’altra compo-
liana, la sigla di copertura degli aerei dei nente chiamata, stando agli esiti delle
Servizi. Adesso francamente non ricordo indagini, Nuclei di difesa dello Stato, la cui
che cosa mi disse e l’argomento, perché esistenza il dottor Salvini, sulla base dei
l’ho rimosso, o forse disse poi poco o suoi atti di indagine – notizia confermata,
niente. se non sbaglio, anche in articoli di stampa
Per quanto riguarda l’utilizzo, visto che e in interviste rilasciate dal generale In-
stiamo parlando di Cerveteri, l’addestra- zerilli – data fino al 1972, dopo di che
mento avveniva sempre a Capo Marrargiu, sarebbero stati sciolti.
che era rimasto il centro fondamentale. È difficile non vedere la coincidenza
Per esempio – lo riferisco perché è ricorso temporale tra il venir meno nel 1972 dei
Atti Parlamentari — 12 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
Nuclei di difesa dello Stato, che avevano, nominativo, come Gianni Nardi, che figura
secondo l’indagine del dottor Salvini, com- negli elenchi, ma viene definito « nega-
piti di turbativa della vita politica interna tivo ». Stando ai documenti ufficiali, « ne-
e compiti in qualche modo di provoca- gativo » vorrebbe dire « contattato, ma non
zione in chiave anticomunista e, sempre reclutato ». In realtà, ci sono dei casi
nel 1972, l’inizio dell’insistenza del gene- accertati nel corso delle nostre indagini di
rale Maletti per ricreare eventualmente soggetti indicati come « negativi », che, in-
qualcosa di analogo attraverso quelle eser- vece, sentiti a sommarie informazioni,
citazioni del personale dell’ufficio D, fa- hanno detto di essere stati effettivamente
cendo proprio le esercitazioni di guerri- parte della struttura. La dizione « nega-
glia, di imboscata, di bombe incendiarie, di tivo », quindi, può non essere significativa.
ordigni.
dentemente c’erano dei contatti sul campo armi erano depositate presso alcune sta-
tra formazioni di estrema destra, sicura- zioni o caserme dei Carabinieri. L’even-
mente non legittime, e queste piccole... tuale capostruttura di Gladio si doveva
presentare, in caso di necessità, alla ca-
PRESIDENTE. Formazioni paralegit- serma dei Carabinieri e, mediante ricono-
time. scimenti tipizzati all’epoca, poteva ritirare
le armi.
SERGIO DINI, sostituto procuratore Dei Nasco, invece, erano a conoscenza
della Repubblica presso il tribunale di gli appartenenti al nucleo che gravitava
Padova. ...strutture paralegittime, quali la nella zona. Dovevano essere sparsi sul
struttura Gladio veronese, che conosce- territorio in zone particolari, ma in un
vano la reciproca esistenza e sapevano di caso, per esempio, ce n’era uno proprio
poter contare l’una sull’altra. Questo come nel giardino di un « gladiatore », che
contatto con l’estrema destra. quindi ne aveva una disponibilità, volendo,
Con la criminalità organizzata, franca- molto più diretta e immediata.
mente, non ho ricordi, anche perché al- Questo è ciò che si sa dei Nasco uffi-
l’epoca questo esulava un po’ dal nostro ciali, ma – ripeto – ci sono sicuramente
interesse, come settore d’indagine. dei Nasco mai censiti, mai reperiti, che
non si sa che fine abbiano fatto.
PRESIDENTE. Ho un’altra domanda,
prima di chiedervi della Procura di Roma. PRESIDENTE. Comunque erano nella
Che cosa sapete rispetto a depositi di disponibilità della rete circoscritta, ragion
armi ? per cui era ipotizzabile che potesse acce-
dervi non una sola persona, ma più di uno
SERGIO DINI, sostituto procuratore della rete locale.
della Repubblica presso il tribunale di
Padova. Come depositi di armi c’erano i SERGIO DINI, sostituto procuratore
cosiddetti Nasco. Di questi sicuramente ne della Repubblica presso il tribunale di
mancano, per lo stesso motivo che dice- Padova. La conoscenza da parte dei com-
vamo prima in merito alle anomalie ri- ponenti della rete locale c’era, evidente-
scontrate negli elenchi dei « gladiatori ». mente, visto che erano coloro che avreb-
Anche per quanto riguarda il numero dei bero dovuto usufruirne in caso di neces-
Nasco non ci siamo. Sono stati forniti dati sità.
ufficiali circa il loro numero, ma, esami-
nando la documentazione, si dice che alla PRESIDENTE. Le ho posto la domanda
tal data sono stati costituiti – poniamo – perché sono interessato a un’informativa
26 Nasco. Se si va a guardare, risulta che della Questura di Roma del settembre
i Nasco ufficiali sono di meno. Anche in 1978, secondo cui il materiale balistico
quel caso c’è qualche deposito sfuggito al impiegato nella strage di via Fani prove-
censimento. niva da un deposito del Nord al quale
avevano accesso solo sei persone. Ciò po-
PRESIDENTE. Avete appurato chi trebbe far pensare ai Nasco.
aveva le chiavi per accedere, chi poteva
prelevare le armi ? SERGIO DINI, sostituto procuratore
della Repubblica presso il tribunale di
SERGIO DINI, sostituto procuratore Padova. Più di uno poteva avere accesso al
della Repubblica presso il tribunale di singolo Nasco. Il Nasco « x » che stava in
Padova. La versione ufficiale era che lo Alto Adige, però, quello del gruppo lom-
dovesse sapere solo il capo rete. C’erano bardo non lo sapeva trovare.
due tipi di depositi di armi, poiché oltre ai
Nasco c’erano anche armi nella disponi- PRESIDENTE. Quelli dell’Alto Adige,
bilità di caserme dei Carabinieri. Alcune invece, lo sapevano.
Atti Parlamentari — 14 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
1992 e il 1995, credo, ha chiesto l’archi- FABIO LAVAGNO. Infatti. Tranne che
viazione, da quello che mi risulta, per per quella piccola inesattezza, mi pare che
prescrizione del reato. Noi all’epoca ave- si tratti delle stesse cose di allora, che
vamo ipotizzato un reato di banda armata qualcun altro ascoltò in queste aule
a carico di alcuni ufficiali dei Servizi che vent’anni fa.
avevano retto – diciamo così – l’organiz- Affronto due aspetti. Uno riguarda il
zazione Gladio. L’indagine è stata archi- colonnello Camillo Guglielmi, che voi al-
viata per prescrizione, da quello che mi l’epoca definiste, giustamente, ufficiale che
risulta, dopo alcuni anni. era nei pressi di via Fani la mattina del 16
marzo 1978. Rispondendo a una domanda
PRESIDENTE. Gli atti dell’archivia- del presidente della Commissione stragi in
zione li abbiamo. merito alle infiltrazioni, voi rispondeste
dicendo che erano possibili attività di
infiltrazione, oltre che di addestramento
SERGIO DINI, sostituto procuratore
nella guerriglia generica da parte di Gla-
della Repubblica presso il tribunale di
dio, ma il dottor Dini disse: « Senz’altro i
Padova. Tuttavia, il collega che ci ha
risultati furono pessimi » . Si cita poi una
sottratto l’inchiesta è stato poi sanzionato
serie di casi, tra cui Camillo Guglielmi.
disciplinarmente, a seguito di un esposto
Volevo capire se possiamo confermare
che abbiamo presentato noi. Quindi, ab-
questo dato dell’insuccesso, qualora ci
biamo avuto la soddisfazione di veder
fosse stata la possibilità di infiltrazione da
riconosciuta l’illegittimità dell’operazione.
parte di Gladio, ossia che ci fu una serie
di insuccessi, tra cui anche quello.
PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi L’altro quesito è riferito alla domanda
che intendano intervenire per porre que- che il presidente ha posto riguardo ai
siti o formulare osservazioni. depositi di armi. In merito ai depositi
avete trovato repertori delle armi o delle
FABIO LAVAGNO. Sarò brevissimo, tipologie di armi ivi contenute ?
per non sottrarre tempo ai colleghi, dal
momento che tra poco dovremo tornare in SERGIO DINI, sostituto procuratore
Aula. Ringrazio il dottor Dini e il dottor della Repubblica presso il tribunale di
Roberti, anche se in sostanza l’audizione a Padova. Sempre in tutta quella documen-
cui abbiamo partecipato oggi è in buona tazione, che sarà da qualche parte, era
parte contenuta nell’audizione di vent’anni indicato in maniera analitica il contenuto
fa. Mi permetto di dire che forse quella dei singoli Nasco. Effettivamente c’è la
era anche più organica, anche perché la possibilità di ricostruire che cosa ci fosse
memoria era più fresca vent’anni fa ri- in ciascun deposito. Sto vedendo adesso
spetto a oggi, ma stiamo sempre parlando l’appunto redatto all’epoca. Anche per
della lista dei 622, di Forte Boccea e di quanto riguarda i Nasco ne mancano, se
Capo Marrargiu. Avete parlato dell’opera- non sbaglio, di sicuro 25 rispetto al dato
zione Delfino. In sostanza, non andiamo ufficiale, confrontato con altri dati. Di 25
fuori da quella traccia lì, a parte il fatto Nasco non sa che fine abbiano fatto, nel
che il dottor Dini allora ci disse che il senso che non risultano né tra quelli
capitano D’Ovidio venne inquisito e la fece smarriti, né tra quelli recuperati, né tra
franca, mentre oggi ci dice che non la fece quelli trovati alla fine dell’operazione Gla-
franca, ma questo poco cambia la vicenda. dio.
L’altra domanda, scusi, non mi ricordo
SERGIO DINI, sostituto procuratore qual era.
della Repubblica presso il tribunale di
Padova. La vicenda D’Ovidio è addirittura FABIO LAVAGNO. Se conferma che le
degli anni Settanta. Io avevo quindici anni, infiltrazioni, qualora ci siano state, siano
francamente... state degli insuccessi. Leggo la sua frase
Atti Parlamentari — 17 — Camera Deputati – Senato Repubblica
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del 1995, dottor Dini, relativa alle infil- referente la CIA, che, del resto, aveva
trazioni: « Sicuramente questo tipo di pia- finanziato totalmente Capo Marrargiu, ac-
nificazione e di studi può aver permesso quistando il terreno e fornendo...
anche questo genere di attività. Non si può
escludere ciò » . Il presidente della Com- PRESIDENTE. Negli anni Cinquanta.
missione stragi allora osservò: « Comun-
que, anche se queste attività si sono ve- GERO GRASSI. Esatto.
rificate, i risultati sono stati pessimi ». Il
dottor Dini rispose: « Senz’altro i risultati BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
furono pessimi ». Poi parte l’elenco in cui curatore della Repubblica presso il tribu-
si fa riferimento a Benincasa, D’Ovidio e nale di Padova. Negli anni Cinquanta, sì.
Guglielmi.
GERO GRASSI. Secondo voi, in base
alla vostra esperienza, chi la comandava
SERGIO DINI, sostituto procuratore
concretamente ? Non sto parlando di ge-
della Repubblica presso il tribunale di
nerali e stellette, ma di potere politico. Chi
Padova. Si riferisce a infiltrazioni di per-
la comandava, a chi faceva riferimento: al
sonale di Gladio in formazioni eversive ?
Ministero della difesa, al Ministero degli
Con riferimento a infiltrazioni più o meno
interni, al Presidente del Consiglio, alla
volute in formazioni eversive, al di là dei
NATO, a chi ? Una base di comando ci
dati che diciamo adesso, trovare questi
doveva essere. Qual era il comando gene-
personaggi... Adesso, francamente, non ri-
rale di questa struttura ?
cordo i nomi dei soggetti dell’Ufficio D che
hanno partecipato a quelle esercitazioni,
in cui si parlava anche di studio degli BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
strumenti sovversivi e delle formazioni curatore della Repubblica presso il tribu-
sovversive e di infiltrazione e via elen- nale di Padova. Erano i Servizi. Era col-
cando. Ricordo che all’epoca avevo fatto legata alla CIA prevalentemente, anche se
caso che c’erano dei nominativi che erano c’erano riunioni periodiche con gli altri
emersi in qualche vicenda particolare. Servizi collaterali, ma c’erano due linee.
Spesso a esercitazioni realizzate in Italia –
non solo alla Delfino ma anche alle altre
FABIO LAVAGNO. Scusi se l’inter- – partecipavano agenti CIA. A volte nella
rompo. A me interessava non certo Delfino si ipotizzava, per future esercita-
l’elenco dei nomi, ma il giudizio che lei zioni di guerriglia e insorgenza e controin-
esprime rispetto alla questione della sorgenza, di far partecipare anche membri
scarsa efficacia. della Delta Force.
Martini, con l’ipotesi di alto tradimento Consiglio dei ministri e del Parlamento. Lo
perché egli aveva messo in piedi, in rife- dicevano testualmente. Quindi, volevano
rimento all’« organizzazione rossa », una attuare una riorganizzazione interna, an-
serie di cose senza la dovuta autorizza- che perché, per costituire un nuovo re-
zione della parte politica, ossia della Pre- parto, quanto meno ci voleva un decreto,
sidenza del Consiglio e del Ministero della che io sappia, del Ministro della difesa.
difesa.
PRESIDENTE. Da qui l’incriminazione.
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
curatore della Repubblica presso il tribu- BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
nale di Padova. Attentato agli organi co- curatore della Repubblica presso il tribu-
stituzionali. nale di Padova. Quindi, c’è stata l’incrimi-
nazione.
PRESIDENTE. Attentato agli organi co-
stituzionali. Questo è un punto che ha SERGIO DINI, sostituto procuratore
detto e messo per iscritto. della Repubblica presso il tribunale di
Come secondo passaggio, ha detto che Padova. Per quanto riguarda la dipen-
fin dagli anni Cinquanta – ha citato anche denza dalla CIA, per rispondere alla do-
il generale Tagliamonte – i soldi per manda, ci sono dei documenti – sono
l’acquisto del centro di addestramento e citati qui; li vedrete direttamente – uno
per le relative spese erano della CIA. La del 1966 e uno del 1970, in cui si dice
classificazione dei documenti non ricon- espressamente: « Le recenti connessioni
duceva Gladio alla NATO, ma seguiva la che tutte le strutture Stay Behind hanno
disciplina italiana. La filiera di comando allacciato con la NATO mediante i Comi-
Gladio – Ufficio R e Ufficio D – afferiva tati CPC e ACC non comporteranno alcuna
direttamente ai rapporti con la CIA e alla compromissione degli accordi bilaterali
collaborazione con gli altri Servizi. per l’operazione Gladio esistenti fra Ser-
Il dottor Dini e il dottor Roberti si sono vizi italiani e Servizi americani ». È detto
fermati qui. Se poi, a loro insaputa o col testualmente in più documenti che ci sono
loro sapere, altri sapessero, questo non due linee, una linea diretta che collegava
rientra nelle competenze della Commis- la CIA...
sione Moro. La cosa chiara è che quelli
erano l’Ufficio R. PRESIDENTE. Bisogna tenere in conto
Ci hanno spiegato anche bene il pas- di come il presidente Pellegrino, molto più
saggio: a un certo punto, nel 1965-66 e capace di me, quando gli abbiamo fatto la
1972-73 l’Ufficio D non manda patrioti domanda in audizione, ha definito Gladio.
volenterosi, ma propri membri a fare Vi ricordate ? Parlò di a patrioti, super-
addestramento e passare alla « politica patrioti e fedeltà. A noi veniva spontaneo
interna ». Tutto questo in una logica di riferirci alla NATO. Pellegrino ha detto
coordinamento con la CIA. Tutto qui. « fedeltà atlantica », che esprime un con-
cetto che sembra ridondante, ma che è
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro- calzante per inglobare il pezzo che sta
curatore della Repubblica presso il tribu- dicendo adesso il dottor Dini.
nale di Padova. Aggiungo un ulteriore
elemento. In quel documento che citavo – SERGIO DINI, sostituto procuratore
siamo nel 1986, con l’ammiraglio Martini della Repubblica presso il tribunale di
e il colonnello Inzerilli direttore della 7a Padova. Nel documento la collaborazione
divisione – Inzerilli proponeva quella ri- bilaterale con il Servizio USA è definita
strutturazione della 7a divisione in modo « sistematica » rispetto alle collaborazioni
tale che il potere politico non sapesse. La con altri Servizi, che sono più articolate,
« rossa » doveva essere tenuta all’oscuro impastoiate e difficoltose. C’è una colla-
del potere politico, ossia del Presidente del borazione diretta e sistematica, una forma
Atti Parlamentari — 19 — Camera Deputati – Senato Repubblica
XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 2015
di dipendenza, tant’è che gli unici stranieri il Governo iraniano, che non so cosa
che risultano di sicuro essere andati a c’entrasse. Si tratta di un’esercitazione
Capo Marrargiu sono stati, nel corso degli Gladio tra reti in Germania e in Baviera
anni, i capi centro CIA in Italia, di cui ci nel 1973.
sono i nomi.
PRESIDENTE. Bene. Noi ringraziamo
BENEDETTO ROBERTI, sostituto pro-
il dottor Roberti e il dottor Dini di essere
curatore della Repubblica presso il tribu-
venuti. Ci hanno chiarito molte cose.
nale di Padova. Che non ci fosse diretta-
Dichiaro conclusa l’audizione.
mente un collegamento con la NATO de-
riva dal fatto che, per esempio, io ricordo
un’esercitazione in Germania cui parteci- La seduta termina alle 15.45.
parono membri non NATO, paesi che
all’epoca avevano governi dittatoriali. In IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO RESOCONTI
quel documento c’era scritto di tenere ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE
all’oscuro la politica, perché sarebbe ve- DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
nuto, credo, il Ministro della difesa, o DOTT. RENZO DICKMANN
qualcuno del dicastero, a osservare e non
Licenziato per la stampa
avrebbe dovuto sapere che c’erano membri
il 23 novembre 2015.
spagnoli (in Spagna c’era Franco) e greci
(anche in Grecia c’era la dittatura) e anche STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO
€ 2,00
*17STC0013570*
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