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IL TERZO OCCHIO
di
Paolo Proietti
Estratti delle Lezioni del Corso di Formazione per Insegnanti Yoga Citrā Padova, riconosciuto da
Yoga Alliance International® e Ginnastica Yoga CSEN diretto da Laura Nalin e Paolo Proietti
Biennio 2019–2021
Paolo Proietti
IL TERZO OCCHIO
Indice
INTRODUZIONE...................................................................................9
IL TERZO OCCHIO.............................................................................21
TRA POLITICA E FANTASCIENZA....................................................27
IL SEGRETO DEL FIORE D’ORO......................................................35
SCIENZA MEDIOEVALE....................................................................43
LA GHIANDOLA PITUITARIA............................................................49
ALCHIMIA INTERIORE......................................................................57
LA PRATICA DELLO ṢAḌAṄGAYOGA..............................................71
LA REALIZZAZIONE DEI DIECI SEGNI............................................77
ENERGIE SOTTILI..............................................................................81
IL CICLO NASALE..............................................................................89
I DUE EMISFERI CELEBRALI...........................................................95
PRĀṆĀYĀMA.....................................................................................103
I CINQUE SOFFI VITALI..................................................................107
CONCLUSIONE:...............................................................................115
TESTI DI RIFERIMENTO.................................................................125
LO YOGA DEI NATH........................................................................128
ṢAṬKRIYĀ..........................................................................................130
ṢAḌAṄGA..........................................................................................130
NOVE CAKRA DEI NATH.................................................................131
SEDICI ĀDHĀRA..............................................................................132
TRILAKṢYA.....................................................................................133
LE CINQUE STANZE (VYOMA PAÑCAKA)................................133
BIBLIOGRAFIA.................................................................................136
8
9
INTRODUZIONE
Il Mito della Pineale
2
M. Pancaldi, M. Trombino, Maurizio Villani, “Atlante della Filosofia:
gli autori, le parole, le opere”. Hoepli editore, 2006.
3
Op. Cit.
11
messi in discussione, per esempio dall'opera di Vesalio. Dal suo nome deriva
la galenica, l'arte di preparare i farmaci da parte del farmacista in farmacia.
Qusta Ibn Luqa (Costa figlio di Luca). “Portrait of Qusta ibn Luqa, famous arab
mathematician and scientist”. Autore: Paolo Giovio (1483-1552). Fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Qusta_ibn_Luqa#/media/File:Qusta_ibn_Luqa.jpg
4
A. Vesallus, “De Humani corporis fabricaLibri septem”, 1543.
16
5
Una reliquia filogenetica è, per definizione, un organo corporeo che ha
perso la sua funzione ed esiste ancora perché non sussiste una
particolare esigenza della selezione naturale che porti alla sua
scomparsa; dato che la ghiandola pineale ha un sua funzione,
importantissima, nell’organismo umano, non può essere definita
reliquia filogenetica.
6
H.P. Blavatsky, “La Dottrina Segreta”, 1888.
19
Elena Blavatsky, terza a destra della terza fila dal basso, al Convegno della Società
Teosofica del Dicembre 1884. Fonte:
https://www.blavatskyarchives.com/hpbphotos19.htm
20
IL TERZO OCCHIO
Cyril Henry Hoskin, alias Tuesday Lobsang Rampa,nei panni del medico tibetano
"Dottor Carl Kuon Suo". Fonte: http://skepdic.com/rampa.html
25
17
http://www.scienzenoetiche.it/raphael_project/inc_162.htm e
http://fohat.clarence.com/permalink/185776.html.
35
1. calore,
2. calore + gas,
3. calore + gas + liquidi,
4. calore + gas + liquidi + solidi per poi invertirsi.
L'onda di vita passa quindi da un Globo all'altro in 7 cicli
di milioni di anni (Ronde), che a loro volta si ripetono per
7 volte (Catene), ulteriormente ripetute per 7 (1 Ronda =
7 Globi / 1 Catena = 7 Ronde = 49 Globi / 1 Schema
Evolutivo completo = 7 Catene = 49 Ronde = 343 Globi).
Frontespizio della prima edizione inglese de "Il Segreto del Fiore d'Oro",con la
traduzione di Richard Wilhelm18.
18
Richard Wilhelm (1873 – 1930) è stato un orientalista, teologo e
missionario tedesco. La sua opera più famosa è la traduzione del “Yi
Jing”, il “Libro dei Mutamenti”.
45
SCIENZA MEDIOEVALE
19
Vedi.
Georges Dumas, “Nouveau Traité de psychologie”, Paris, 1930-1943;
George Bataille “L'expérience intérieure” (1943);”Le coupable“(1944)
e “Le Lacrime di Eros” (1961);
Suan Sontag, Davanti al Dolore degli Altri (2003).
53
LA GHIANDOLA PITUITARIA
ALCHIMIA INTERIORE
20
Ṣaḍaṅgayoga è un termine usato comunemente per indicare il
percorso dello Haṭḥayoga medioevale. Vedi “CONCLUSIONE”.
63
21
La traduzione più attendibile del testo pare sia quella di Raniero
Gnoli e Giacomella Orofino - pubblicata nel 1994 da Adelphi con il
titolo “Nāropā, INIZIAZIONE, KĀLACAKRA” – alla quale faremo
riferimento in questo capitolo.
64
22
È bene a proposito fare delle precisazioni:
Nei testi tantrici non si fa menzione di tecniche analoghe per attivare
caṇḍālī nelle donne, ma si accenna a tecniche di autoerotismo e a
“danze serpentine” che insorgono spontaneamente (Vedi. Drimé
Kunga,“The Life and Visions of Yeshé Tsogyal: The Autobiography of
the Wisdom Queen”, Snow Lion Publisher (2017). ISBN- 10
1611804345) il che, secondo noi, significa che per le concezioni
tantriche la yoginī ha in sé una capacità di attivare naturalmente e di
utilizzare le energie del desiderio.
L’uso del termine caṇḍālī - che indica propriamente una donna
appartenente alle caste più basse -viene di solito spiegato con la
necessità del tantrico di andare oltre i principi del bene e del male, del
puro e dell’impuro ecc. L’appartenenza delle più importanti maestre
tantriche – come Yeshe Tsogyal, Ma gcig Lab sgron e Nigumā - alle
classi abbienti e il loro essere donne di altissima preparazione culturale
lascia intravedere nell’uso termine caṇḍālī, più che l’indicazione di una
determinata provenienza sociale, la capacità di abbandonarsi ad istinti,
tra virgolette, “bassi” e di compiere azioni e assumere posizioni che,
allora come oggi, in certi ambiti vendono considerate “squalificanti”.
70
23
Vedi Nāropā, Iniziazione Kālacakra. A cura di Raniero Gnoli e
Gabriella Orofino. Pag. 71. Biblioteca Orientale 1. Adelphi 1994).
71
25
Vedi: “Sekkodeśa stanze 24-92”, in Nāropā, Iniziazione Kālacakra. A
cura di Raniero Gnoli e Gabriella Orofino. Pag. 253 e
seguenti. Biblioteca Orientale 1. Adelphi 1994
78
26
Vedi Nāropā, Iniziazione Kālacakra. A cura di Raniero Gnoli e
Gabriella Orofino. Pag. 95. Biblioteca Orientale 1. Adelphi 1994).
79
27
Vedi: Cicuzza, C. (1994), La Laghutantraṭīkā di Vajrapāṇi, tesi di
laurea, Università La Sapienza di Roma.
80
28
Vedi: Nāropā, Iniziazione Kālacakra. A cura di Raniero Gnoli e
Gabriella Orofino. Pag. 253 e seguenti. Biblioteca Orientale 1. Adelphi
1994
84
ENERGIE SOTTILI
1. Sonnolenza;
2. Scarsa reattività agli stimoli esterni;
3. Diminuizione dell’attività mentale.
1. Sangue venoso;
2. Sangue arterioso;
3. Linfa;
4. Liquidi sinoviale;
5. Liquido cefalo–rachidiano.
IL CICLO NASALE
31
Mirza, N., Kroger, H., Doty, R.L., 1997. Influence of age on the
'nasal cycle'.
Laryngoscope. 107(1), 62-66.
32
Tratto da “IL CICLO NASALE, L’ATTIVITA’ CEREBRALE E IL
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO”, adattamento e traduzioni di
Andrea Di Chiara; Op. Cit.
98
- I processi linguistici;
- I processi sequenziali, ovvero nella comprensione
e nella gestione degli eventi che si susseguono nel
tempo;
104
36
https://medicinaonline.co/2018/03/09/differenze-tra-emisfero-destro-
e-sinistro-del-cervello/
105
Ājñā cakra
110
PRĀṆĀYĀMA38
1. Flusso39;
2. Palla di cibo offerta alla fine di particolari
cerimonie;
39
Fonte: Bhāgavata Purāṇ a.
40
Fonte: Bhāgavata Purāṇ a.
41
Fonte: Mahābhārata
113
1. Pentola;
2. Base della colonna;
3. Parte prominente del cranio dell’elefante;
42
Fonte: Viṣṇ u Purāṇ a.
114
43
Vedi: “Yājñavalkya Smṛti”.
115
44
Il testo integrale è scaricabile gratuitamente a questo link:
https://archive.org/details/AgastyaSamhita
116
46
Vedi l’uso documentato di mongolfiere di carta, lanterne Kongming
per segnalazioni militari, nella Cina del III secolo d.C.
47
Il testo integrale è scaricabile a questo link:
https://estudantedavedanta.net/VivekaChudamani-of-Sri-
Shankaracharya.pdf
118
CONCLUSIONE:
Lo Haṭḥayoga
Traduzione letterale:
126
49
Vedi: B,K,S, Iyengar, “Teoria e Pratica dello Yoga”, Edizioni
Mediterranee.
131
TESTI DI RIFERIMENTO
50
La versione cui facciamo riferimento è quella di Swami
Vishnuswaroop pubblicata da “Divine Yoga Institute, Kathmandu
2017” (https://www.amazon.it/Goraksha-Samhita-Known-Paddhati-
English-ebook/dp/B00QTCGI7W), Revisionata secondo l'edizione di
Laxmi-Venkateshwar Press, Bombay
135
2. Amṛtasiddhi (https://en.wikipedia.org/wiki/Amṛtasiddhi)
3. Il Dattātreyayogaśāstra testo vaisnava probabilmente
composto nel XIII secolo d.C., descrive un ottuplice yoga
identico agli “Otto Passi” di Patañjali, che l’autore
attribuisce a Yajñāvalkya e ad altri, nonché otto mudrā che
si dice siano state ideate dal rishi Kapila e da altri ṛishi.
Il Dattātreyayogaśāstra descrive: mahāmudrā, mahā-
bandha, khecarīmudrā , jālandharabandha , uḍ ḍ iyāṇ aband
ha,
mūlabandha , viparītakaraṇ ī, vajrolī, amarolī e sahajolī;
4. Il Vivekamārtaṇḍa contemporaneo
al Dattātreyayogaśāstra, descrive nabhomudrā
(cioè khecarīmudrā), mahāmudrā, viparīta-karaṇ ī e i tre
bandha. Descrive anche sei Cakra e il risveglio
di Kuṇḍalinī per mezzo dello "yoga del fuoco"
(vahniyogena).
5. Goraksaśatakạ, un testo Nāth dello stesso periodo,
insegna śakticālanīmudrā (definita “stimolazione
di Sarasvatī”) insieme ai tre bandha. La "stimolazione di
Sarasvatī" viene eseguita avvolgendo la lingua in un
panno e tirandola, stimolando la dea Kuṇḍalinī che si dice
dimori all'altra estremità del canale centrale.
6. Śārṅgādhārapaddhati, un'antologia di versi compilata nel
1363, descrive l'Haṭha yoga, inclusi gli insegnamenti di
Dattātreyayogaśāstra sulle cinque mudrā.
7. Khecarīvidyā descrive solo il metodo di khecarīmudrā,
che ha lo scopo di dare accesso alle riserve di amrta nel
136
ṢAṬKRIYĀ
1. Netī - Lavaggio delle narici con acqua salata.
2. Dhautī - pulizia-con aria, acqua e vari strumenti, degli
intestini, dei denti, del palato, della lingua, degli intestini,
dell’esofago;
3. Naulī - automassaggio degli organi interni grazie
all’utilizzazione dei muscoli addominali;
4. Basti – lavaggio del colon mediante un tubo o grazie al
controllo dei muscoli dello sfintere anale.
5. Kapālabhātī - purificazione del cranio, letteralmente “luce
nel cranio” o “lucidatura del cranio” che consiste in una
serie di espirazioni forzate, energiche e veloci, seguite da
inspirazioni involontarie;
6. Trāṭaka – Purificazione degli occhi che consiste nel
fissare lo sguardo su un punto fisso, un oggetto o la
fiamma di una candela.
ṢAḌAṄGA
1. Āsana – una serie di posture, per lo più sedute,
-accompagnate da gesti e movimenti di vario genere,
fissate in un numero totale di 84, che hanno lo scopo
principale di allontanare le malattie e mantenere il corpo
giovane. La pratica degli Āsana collegata a quello delle
Mudrā e dei Bandha, parole che in alcuni testi possono
essere usate con lo stesso significato;
2. Prāṇasaṃrodha (Prāṇāyāma) – letteralmente “bloccare il
Prāṇa”, generalmente tradotto con “controllare il Prāṇā”.
Esercizi di ritenzione del respiro collegati a particolari
visualizzazioni e alla recitazione mentale di mantra e Bīja
Mantra (lettere seme);
141
SEDICI ĀDHĀRA
I sedici ādhāra ("supporti" o punti di concentrazione) sono
elencati nel Siddha Siddhanta Paddhati nel seguente ordine (2.10-
25):
1. Pādāṅguṣṭhādhāra - "centro dell'alluce”;
2. Mūlādhāra - "radice, centro base";
3. Gudādhāra -"sopra il centro base"
4. Medhrādhāra - "centro del pene", corrisponde per alcuni
al Svādhiṣṭāna Cakra;
5. Odyanādhāra – in relazione con Uddiyana Bandha (sotto
l’ombelico);
6. Nabhyādhāra "centro dell'ombelico" - corrisponde
al Manipura Cakra;
7. Hṝdayādhāra - "centro del cuore", corrisponde
ad Anahata Cakra;
8. Kaṇṭhādhāra - "centro della gola", corrisponde
al Vishuddha Cakra;
9. Ghantikādhāra - "centro dell'ugola”;
10. Talvādhāra - "Centro del palato”;
11. Jihvādhāra - "centro della lingua";
12. Bhrūmadhyādhāra -"centro delle sopracciglia",
corrisponde ad Ajñā Cakra
13. Nasādhāra - "centro della punta del naso";
14. Kavatādhāra - letteralmente "centro dell'ala della porta",
cioè "centro della radice del naso" (Nasamula);
15. Lalatādhāra - "centro della fronte" o “centro del palato”;
16. Ākāṣa Cakra - "centro spaziale" (corrispon-de
a Brahmārandhra (Fontanelle) o a Sahasrara Cakra.
143
TRILAKṢYA
Tre modalità di visualizzazione
1. Ākāṣa, "spazio";
2. Parākāṣa, "spazio supremo";
3. Mahākāṣa, "grande spazio";
4. Tattvākāṣa, "spazio della realtà” o “spazio del principio”;
5. Suryākāṣa "spazio del sole".
BIBLIOGRAFIA