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𝓛𝓪 𝓶𝓾𝓼𝓲𝓬𝓪 𝓯𝓲𝓪𝓶𝓶𝓲𝓷𝓰𝓪
La notazione: Nel XII secolo iniziò ad arrivare in Europa la carta che,in poco tempo,sostutuì la
pergamena. Grazie alla carta si sviluppò la notazione in bianco nella musica. La base della
notazione bianca è quella codificata da Vitry:
Maxima,Longa,Brevis,Semibrevis,Minima,con l’aggiunta della:Semiminima,Fusa e Semifusa.
Se nel trecento con Vitry si è riscontrato l’utilizzo della coloritura i rosso per evidenziare in
cambi di ritmo,nella notazione bianca si ricorreva alla coloritura in nero.
Il contrappunto: ( sovrapposizione di nota contro nota in una seconda linea melodica data dal
canto del tenor) La scuola Fiamminga portò al massimo sviluppò la tecnica del contrappunto
imitativo. Nacque coi fiamminghi una mentalità moderna. In passato i compositori potevano
scrivere un lavoro polifonico per linee orizzontali,con i fiamminghi invece,la visione della
musica,oltre che ad essere orizzontale,fu anche verticale.
La polifonia fiamminga tese ad un imponente incremento del numero delle voci:dalle 3 dell’Ars
Nova passarono a 4 ovvero: Bassus,Tenor,Altus,Cantus. Le voci però potevano essere anche di
più.
Il contrappunto fiammingo portò pian piano allo stile a cappella,cioè senza alcun
accompagnamento strumentale.
Mentalità verticale: Il minimo delle voci erano 4 che cantano a cappella,le voci venivano scritte
contemporaneamente ma tutta la composizione si basa sul tenor.
I vari tipi di canone: il contrappunto imitato si basa sul canone che nei fiamminghi poteva
essere di diverso genere:
canone o fuga: la prima voce insegue la seconda o viceversa,in genere la risposta avviene
all’unisono,alla quarta,alla quinta o all’ottava;
canone mensurale:la seconda voce imita una stessa melodia viene eseguita,ma con diversi
ritmi,prescritti da segni mensurali;
canone enigmatico:la seconda voce sapeva come imitare la prima mediante un indovinello che
era una frase in latino. Il musicista/direttore si permetteva di fare ciò perché il coro era
specializzato(avevano avuto lo stesso insegnamento) e non uno qualunque;
canone inverso:la seconda voce imita la prima con diversi intervalli in direzione inversa. (Gli
ascendenti diventano discendenti e viceversa);
canone per aggravamento o diminuzione: il tema è riproposto con valori musicali aggravati o
abbreviati;
canone cancrizzante:il tema era eseguito iniziando dall’ultima nota. L’imitazione poteva essere
simultanea,oppure poteva succedere che una voce proponesse prima il tema nella sua forma
retta e poi l’imitazione cancerizzante.
𝓛𝓮 𝓯𝓸𝓻𝓶𝓮 𝓶𝓾𝓼𝓲𝓬𝓪𝓵𝓲
La messa:per messa polifonica si intende l’Ordinarium Missae (Kyrie,Gloria,Credo,ect),nel corso
dei secoli però si sono sviluppate diverse forme relative della messa.
La più antica è quella su tenor. La troviamo con Dufay. Si utilizzava uno stesso tema al tenor
nelle varie parti della messa. Poteva essere tratto dal canto gregoriano oppure dal repertorio
profano,o poteva anche non essere preesistente.
Messe libere
Messa ciclica: il Tenor è uguale per tutti i canti dell’ordinarium
Messa parafrasi: la melodia di base poteva essere cantata sia dal tenor sia dalle altre voci
Messa su soggetto cavato: gli artisti che lavoravano presso le corte dei principi,per omaggiare
il principe prendeva il nome e il cognome del principe in cui traeva dalle sillabe le note. Il
musicista faceva la messa sul soggetto cavato.
Il mottetto: nel trecento era isoritmico ed a tre voci,con i fiamminghi invece,il mottetto perse
l’isoritmia,(si basa su una struttura ritmica ripetitiva la talea:è una composizione di figure che
vengono ripetute in una battuta,le note si chiamano color) per puntare ad un libero svolgimento
delle voci,la forma divenne monotestuale e in latino. Il mottetto si basava su episodi collegati fra
loro,ognuno costruito su una frase del testo.
Il settore profano: è estremamente vario perché i fiamminghi si appropriarono di esperienze
diverse,(in Italia della frottola e più avanti del madrigale,e del Lied in Germania.)
La forma base fu comunque la chanson trattata con libertà poetico-musicale.
IL MADRIGALE
È una composizione polifonica a cappella,4 voci che erano autonome,la polifonia imitativa ed
arrivo a firenze presso i circoli anti-medicei. Il testo poetico era di alta qualità,erano già
preesistenti.
L’interesse del musicista era quello di mettere in risalto il significato delle parole.
Durchkomponiert (da cima a fondo) non è strofica e veniva eseguito in forma privata tipo nelle
accademie.
MADRIGALISMO: è IL RAPPRESENTARE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE CON LA MELODIA.
LA MUSICA DA BALLO
È formata da delle composizioni monodiche molto semplici. Un esempio di musica da ballo è la
‘’bass dans’’,si chiama cosi perché le coppie che ballavano,ballavano strisciando i piedi. La
musica da ballo era molto scarsa perché era eseguita ad orecchio perché molti musicisti non
sapevano leggere la musica. La suite ha due significati:un insieme di danze che si alternano in
modo contrastante (una veloce una lenta); un insieme di brani tratti da una composizione
musicale o teatrale. Nella suite strumentale del 500 nasce la ‘’pagana’’,un tipo di danza. Di
questa danza non sappiamo l’origine:può derivare da padova perché nasce in quella zona
oppure pavana perché il ballerino faceva la ruota del pavone con il mantello ,ed era una danza
con velocità moderata con un ritmo binario. Nella suite strumentale del 600 e del 700 nascono
la ‘’allemanta’’ ovvero una danza di origine tedesca molto lenta e solenne. La ‘’corrente’’ è una
danza molto veloce ed ha un ritmo ternario e la ‘’giga’’ che è una danza molto veloce e in metro
composto ovvero 6 ottavi o 12 ottavi.
LA MUSICA STRUMENTALE
Noi non abbiamo fonti scritte perchè la musica considerata degna di arte era solamente quella
che aveva un testo poetico,ossia quella vocale. Veniva utilizzata per accompagnare le danze.
Qualche fonte scritta l’abbiamo per l’organo,perché esso viene suonato in chiesa. Tutto ciò che
veniva eseguito fuori dalla chiesa non aveva dignità d’arte. La stampa di musica strumentale
comincia intorno al 1507/8 e appaiono le prime intavolature. È una grafica in cui viene disegnata
la cordiera del liuto e vengono fissati con dei segnali,ci sono scritte le note,i punti esatti da
pizzicare con la corda e anche le durate. In questo periodo, appaiono i primi trattati sugli
strumenti:ricordiamo il ‘’transilvano’’ di Girolamo di ruta che scrive per un trattato per l’organo
e per tutti gli strumenti a penna tipo il clavicembalo…ricordiamo anche il ‘’fronulo’’ di vincenzo
galilei scritto per il liuto.
Nascono perciò delle composizioni musicali che sono trascrizioni di composizioni vocali oppure
composizioni strumentali improvvisati.
GLI INTERMEDI
Azioni sceniche molto sfarzose con interventi musicali inseriti tra un atto e l’altro di una
commedia o di una tragedia sempre in 5 atti. Le azioni sceniche potevano non essere collegate
alla trama della rappresentazione teatrale in cui erano inseriti ed erano indipendenti. Poiché la
realizzazione di ciò era
molto costosa,venivano realizzate solamente per le occasioni importanti tipo:un matrimonio tra
principi.
I CANTI CARNACIALESCHI
I canti carnascialeschi sono brani che accompagnavano i divertimenti del carnevale del 400 a
firenze. Questi brani prendevano in giro i ‘’lanzi’’ ovvero i soldati tedeschi famosi per le loro
sbornie. Un esponente di quel periodo fu Lorenzo il Magnifico che trasformò questi
festeggiamenti in spettacoli molto sfarzosi. Le musiche le prese da Henric isac,lui era un franco
fiammingo conosciuto per essere stato maestro dei figli di lorenzo de Medici e famoso anche
per la sua raccolta di canti del proprium chiamata costatinus. Le caratteristiche venivano cantate
da persone mascherate su i carri e i testi erano pieni di doppi sensi,di carattere erotico e
umoristco. La maggior parte di questi canti erano a 3 o 4 voci,la struttura A B B A. Possiamo
ricordare la canzone di ‘’bacco’’ scritta da Lorenzo il Magnifico,era un canto con una polifonia
omoritmia ed descriveva bacco,egli era il dio del vino. Con la morte di lorenzo il magnifico le
feste furono condannate .