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Comunicazione cellula-ambiente extracellulare

Scambio di MATERIA ed ENERGIA

Walter B. Cannon
1871-1945

Nel 1929, Walter Cannon coniò il


termine OMEOSTASI

Tendenza dell’organismo a
mantenere lo “Stato
Stazionario”)
Stazionario”
LIQUIDI ORGANICI

Soluzioni elettrolitiche
SOLVENTE: acqua
Liquido extracellulare Solvente polare
Liquido intracellulare interstiziale
mM/l mM/l H2O
-
Na+ 15 Na+ 145 +
K+ 140 K+ 4
Ca++ 0,001 Ca++ 1,8
Mg++ 0,8 Mg++ 1,5
Cl- 4 Cl- 115
HCO3 - 10 HCO3 - 25
Pi 40 Pi 2
ATP 4 ATP 0
Proteinati - 45 Proteinati - 0,2
glucosio 1 glucosio 5,6
aminoacidi 8 aminoacidi 2
LIQUIDI ORGANICI e
MEMBRANA CELLULARE

Liquido intracellulare Liquido interstiziale


mM/l mM/l

Na+ 15
K+ 140 Na+ 145
Ca++ 0,001 K+ 4
Mg++ 0,8 Ca++ 1,8
Cl- 4 Mg++ 1,5
HCO3 - 10 Cl- 115
Pi 40 HCO3 - 25
ATP 4 Pi 2
Proteinati - 45 ATP 0
glucosio 1 Proteinati - 0,2
aminoacidi 8 glucosio 5,6
aminoacidi 2
MOVIMENTO delle PARTICELLE di SOLUTO IN
UNA SOLUZIONE ACQUOSA e GRADIENTI

MOTO CASUALE
per effetto della agitazione
termica e delle collisioni

FATTORI
- temperatura
- massa
- collisioni

Quando le particelle sono ugualmente distribuite nella soluzione


non esiste alcun flusso netto: il n° di particelle che si muovono
in una direzione nell’unità di tempo sarà uguale al numero delle
particelle che si muovono nella direzione opposta
Equilibrio dinamico
MOVIMENTO delle PARTICELLE di SOLUTO IN
UNA SOLUZIONE ACQUOSA e GRADIENTI

il n° di particelle che si muovono


nella direzione 1-2 nell’unità di
tempo sarà maggiore del numero
delle particelle che si muovono nella
direzione opposta

FLUSSO NETTO in una direzione

GRADIENTE: differenza di concentrazione tra 2 regioni della soluzione


FATTORI
“Driving force” - temperatura
- massa
- collisioni
MODALITA’ DI FLUSSO IN UNA SOLUZIONE
ACQUOSA: FLUSSO DIFFUSIVO

Flusso diffusivo netto Flusso netto nullo


equilibrio dinamico

- il soluto tenderà a distribuirsi in modo uniforme


FLUSSO DIFFUSIVO in SOLUZIONE ACQUOSA
e LEGGE DI FICK
“driving force”=gradiente di concentrazione

F = Moli/cm2/sec
F = Kd (C1-C2) (legge di Fick)

Kd coefficiente di diffusione libera (massa molecole, temperatura)

Flusso diffusivo netto Flusso netto nullo


equilibrio dinamico
FLUSSO DIFFUSIVO in SOLUZIONE ACQUOSA
Velocità di variazione della concentrazione dC2/dt
La velocità è proporzionale al flusso e quindi decresce nel tempo

F = Kd (C1-C2) (legge di Fick) F = Moli/cm2/sec

Flusso diffusionale efficiente solo su scala microscopica


LIQUIDI ORGANICI

Soluzioni elettrolitiche
SOLVENTE: acqua
Liquido extracellulare Solvente polare
Liquido intracellulare interstiziale
mM/l mM/l H2O
-
Na+ 15 Na+ 145 +
K+ 140 K+ 4
Ca++ 0,001 Ca++ 1,8
Mg++ 0,8 Mg++ 1,5
Cl- 4 Cl- 115
HCO3 - 10 HCO3 - 25
Pi 40 Pi 2
ATP 4 ATP 0
Proteinati - 45 Proteinati - 0,2
glucosio 1 glucosio 5,6
aminoacidi 8 aminoacidi 2
MODALITA’ DI FLUSSO IN UNA SOLUZIONE
ACQUOSA: MIGRAZIONE IN CAMPO ELETTRICO

MIGRAZIONE IN CAMPO
ELETTRICO
(particelle cariche elettricamente)

“driving force” generata da una differenza di potenziale


elettrico tra regioni diverse della soluzione

F= zKe (Va-Vc) zKe = concentrazione, valenza,


dimensioni, mobilità dello ione.
ELETTRODIFFUSIONE e GRADIENTE ELETTROCHIMICO

- entrambi i gradienti possono agire sulle particelle di soluto :


gradiente elettrochimico
gradiente di concentrazione
F= Kd (C1-C2)
(legge di Fick)

gradiente elettrico
F= zKe (Va-Vc)

Legge di Nernst-Planck della


F= Kd (Ca-Cc) + zKe (Va-Vc) elettrodiffusione
MODALITA’ DI FLUSSO IN UNA
SOLUZIONE ACQUOSA
• FLUSSO DI MASSA: “driving force” generata da una
differenza di pressione idraulica tra regioni diverse della
soluzione (MOVIMENTO DI SOLUTO E SOLVENTE).

h
P1
P2

Flusso netto Fm= Km (P1-P2)


P1>P2
Km (viscosità, geometria del
condotto)

P1 P2
Flusso netto
P1=P2 nullo
MODALITA’ DI FLUSSO e DRIVING
FORCE
• DIFFUSIONE : “driving force” generata da una differenza di
concentrazione del soluto tra ambiente intra- ed extra-cellulare
F = Kd (Ca-Cb) (legge di Fick)

MIGRAZIONE IN CAMPO ELETTRICO: “driving force”


generata da una differenza di potenziale elettrico tra ambiente intra- ed
extra-cellulare
F= zKe (Va-Vc)

• ELETTRODIFFUSIONE: “driving force” generata da una


differenza di potenziale elettrico e di concentrazione tra ambiente
intra- ed extra-cellulare
F= Kd (Ca-Cc) + zKe (Va-Vc) Legge di Nernst-Planck

• FLUSSO DI MASSA: “driving force” generata da una differenza di


pressione idraulica tra ambiente intra- ed extra-cellulare
Fm= Km (P1-P2)
FLUSSI TRANSMEMBRANARI

Liquido intracellulare Liquido interstiziale


mM/l mM/l

Na+ 15
K+ 140 Na+ 145
Ca++ 0,001 K+ 4
Mg++ 0,8 Ca++ 1,8
Cl- 4 Mg++ 1,5
HCO3 - 10 Cl- 115
Pi 40 HCO3 - 25
ATP 4 Pi 2
Proteinati - 45 ATP 0
glucosio 1 Proteinati - 0,2
aminoacidi 8 glucosio 5,6
aminoacidi 2
MEMBRANA CELLULARE
FUNZIONE OMEOSTATICA

Mantenimento delle proprietà chimico-fisiche del liquido intracellulare

(composizione chimica, volume e osmolarità)

Liquido interstiziale

Membrana cellulare
permeabilità selettiva

Liquido intracellulare
MEMBRANA CELLULARE: struttura
- doppio strato fosfolipidico: testa idrofilica
coda idrofobica

+ Testa polare gruppo


contenente idrofilico
fosfati

7.5 nm

Catena acilica di Gruppo


acidi grassi idrofobico
(non polare)

Disposizione dei fosfolipidi:


le catene aciliche non entrano in
contatto con l’acqua
MEMBRANA CELLULARE
FUNZIONE OMEOSTATICA
- doppio strato fosfolipidico: testa idrofilica
coda idrofobica

La maggior parte dei


soluti è poco solubile
nel mezzo idrofobico
non polare costituito
dal doppio strato
fosfolipidico della
membrana.
MODALITA’ DI FLUSSO
TRANSMEMBRANARIO
• DIFFUSIONE : “driving force” generata da una differenza di
concentrazione del soluto tra ambiente intra- ed extra-cellulare
F = Kd (Ca-Cb) (legge di Fick)

MIGRAZIONE IN CAMPO ELETTRICO: “driving force”


generata da una differenza di potenziale elettrico tra ambiente intra- ed
extra-cellulare
F= zKe (Va-Vc)

• ELETTRODIFFUSIONE: “driving force” generata da una


differenza di potenziale elettrico e di concentrazione tra ambiente
intra- ed extra-cellulare
F= Kd (Ca-Cc) + zKe (Va-Vc) Legge di Nernst-Planck

• FLUSSO DI MASSA: “driving force” generata da una differenza di


pressione idraulica tra ambiente intra- ed extra-cellulare
Fm= Km (P1-P2)
MEMBRANA CELLULARE
FUNZIONE OMEOSTATICA
FLUSSI TRANSMEMBRANARI

MEMBRANA CELLULARE

Gruppi
Proteine idrofilici
estrinseche

barriera di permeabilità
selettiva
per molti soluti

Proteine
intrinseche

Gruppi idrofobici barriera


per gli ioni, e sostanze idrosolubili
MEMBRANA CELLULARE: componente proteica

- proteine di membrana integrali,


(intrinseche)
immerse nella matrice lipidica

- proteine di membrana
periferiche (estrinseche)

associate con i gruppi


polari dei fosfolipidi mediante
interazioni elettrostatiche

1 molecola/50 molecole di fosfolipidi.


50% dell’intera massa della membrana.
MODALITA’ DI FLUSSO TRANSMEMBRANARIO

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