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Nel tardo 1959 Higgins suonò con Thelonious Monk e l'anno successivo con John

Coltrane. Tutta questa varietà di esperienze musicali fece emergere prepotentemente


il talento di Higgins, che dimostrò le proprie qualità sia dando corpo allo stile hard
bop che alla sensibilità della nascente tendenza jazzistica, e fu uno dei batteristi più
ricercati per il lavoro in studio, diventando nel decennio 1960-70 il percussionista
impiegato di preferenza dalla Blue Note. Per la prestigiosa etichetta incise pietre
miliari come Takin' Off di Herbie Hancock, The Sidewinder di Lee Morgan, Go! di
Dexter Gordon e Stick Up! di Bobby Hutcherson, solo per scegliere alcune
produzioni della sua sterminata discografia da sideman.

Nella prima metà degli anni settanta, assieme a tante altre incisioni con musicisti
diversi, Higgins lavorò nel gruppo di Cedar Walton, poi nel 1978 ritornò a Los
Angeles e lì incise l'anno successivo "Soweto", che fu la sua prima esperienza come
leader. Negli anni successivi fu in sala di registrazione a fianco di Joe Henderson,
Slide Hampton e altri musicisti, fece parte del trio di Hank Jones e si riunì con i
vecchi compagni Coleman, Cherry e Haden per un tour e una successiva incisione In
All Languages. Successivamente si concentrò nell'insegnamento in corsi universitari
presso la facoltà di jazz della UCLA, iniziando a soffrire delle conseguenze di
un'epatite contratta molti anni prima che lo condusse a due consecutivi trapianti di
fegato nel 1996.

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