PALEOMAGNETISMO
Lo studio dei minerali presenti nelle rocce consente di ricostruire il
CAMPO MAGNETICO TERRESTRE del passato. E' possibile effeettuare studi
di questo tipo sia su ROCCE IGNEE (acquisiscono una MAGNETIZZAZIONE
TERMORIMANENTE ed è possibile ricavare INTENSITA' E INCLINAZIONE DEL
CAMPO) sia su ROCCE SEDIMENTARIE(acquisiscono una MAGNETIZZAZIONE
DETRITICA RESIDUA ed è possibile ricavare solo la DECLINAZIONE
MAGNETICA).
Nel corso della storia del nostro pianeta il c.m.t. ha avuto poli
magnetici COINCIDENTI con quelli attuali ed INVERSI. In questo modo è
stato possibile distinguere tra loro le varie EPOCHE, all'interno
delle quali sono suddivisi i vari EVENTI.
Si definiscono quindi EPOCHE NORMALI le epoche con prevalenza di
c.m.t. normale, EPOCHE INVERSE le epoche con prevalenza di c.m.t.
inverso.
LE DORSALI OCEANICHE
Le DORSALI OCEANICHE non sono altro che catene montuose sottomarine.
Una particolarissima categoria di dorsale è la RIFT VALLEY, profonda
circa 2 km e larga dai 20 ai 40 km, delimitata da pareti verticali e
costituita da gradinate che a mano a mano si collegano con il fondale
oceanico (ha infatti una struttura convessa che è data dal
riscaldamento (a causa del materiale caldo) della LITOSFERA).
E' sede di intense ATTIVITA' SISMICHE e VULCANICHE.
CAPITOLO 2
LA TEORIA DELLA TETTONICA A PLACCHE
La TEORIA DELLA TETTONICA A PLACCHE fu definita alla fine del 1960.
L'idea fondamentale della teoria è che la LITOSFERA sia suddivisa in
porzioni più piccole dette PLACCHE, ognuna incastrata alle altre come
le tessere di un puzzle.
Al contatto tra una placca e l'altra si verificano FENOMENI SISMICI e,
alle volte, VULCANICI. Queste zone sismiche si trovano sui cosiddetti
MARGINI DI PLACCA, che possono essere di tre tipi:
- 1. MARGINI COSTRUTTIVI O DIVERGENTI: le placche a contatto si
allontanano formando fratture e facendo risalire materiale caldo che,
raffreddandosi, da vita a nuova crosta; si registrano terremoti poco
profondi e intense attività vulcaniche;
- 2. MARGINI DISTRUTTIVI O CONVERGENTI: le placche premono l'una
contro l'altra provocando la subduzione della placca di litosfera più
densa; si registrano terremoti di alta intensità. E'cosi' che si
possono formare le catene montuose;
- 3. MARGINI CONSERVATIVI: sono margini in cui non si ha ne
distruzione ne formazione di nuova crosta. Un esempio è la FAGLIA DI
SAN ANDREAS.
Ad ogni modo, le placche sono anche caratterizzate, oltre che dal loro
"comportamento", dalla presenza o assenza di fenomeni sismici e
vulcanici. Distinguiamo infatti:
- 1. MARGINI CONTINENTALI PASSIVI: si trovano tra crosta oceanica e
crosta continentale; vi è assenza di fenomeni sismici e vulcanici.
- 2. MARGINI CONTINENTALI TRASFORMI: si trovano in prossimità delle
zone in cui sta per avvenire il fenomeno dell'espansione oceanica;
formano rapide SCARPATE CONTINENTALI che impediscono lo sviluppo della
crosta continentale.
- 3. MARGINI CONTINENTALI ATTIVI: si trovano in corrispondenza dei
margini convergenti e quindi sono caratterizzati da intensa attività
sismica e vulcanica; sono legati ai SISTEMI ARCO-FOSSA
I SISTEMI ARCO-FOSSA
I sistemi ARCO-FOSSA si formano nelle zone di convergenza tra due
placche e sono prodotte dal fenomeno di subduzione. All'interno dei
sitemi arco-fossa troviamo una notevole quantità di sedimenti che,
talvolta, possono essere talmente numerosi da emergere e formare
arcipelaghi che prendono il nome di COMPLESSI DI ACCREZIONE.
Altri 3 elementi possono far parte del sistema arco-fossa:
- l'INTERVALLO ARCO-FOSSA, zona pianeggiante all'interno del sistema;
- l'ARCO VULCANICO, presenza di vulcani su crosta oceanica o
continentale;
- i BACINI MARGINALI, quando l'arco è insulare, bacini su crosta
oceanica.
PUNTI CALDI
L'attività vulcanica, oltre che sui margini, è presente anche in zone
centrali e interne delle placche, come nel caso delle ISOLE HAWAII.
Queste aree, caratterizzate da attivismo costante, sono definite PUNTI
CALDI. Le cause di queste continue attività sismiche sono i PENNACCHI,
colonne di roccia molto calda che risalgono verso la superficie da
parti profondissime del mantello. Possono rimanere attive per milioni
di anni, ecco perchè i punti caldi sono conosciuti per essere punti
sempre soggetti ad attività sismica!
CAPITOLO 3
I FOSSILI
Si definisce FOSSILE qualunque resto o traccia di organismo vegetale o
animale vissuto in epoche anteriori a quella attuale e conservato
nelle rocce della crosta terrestre.
Ad oggi conosciamo all'incirca 130.000 specie fossili, ma ovviamente
gli esseri viventi vissuti sulla terra dall'origine ai nostri giorni
sono miliardi.
Affinchè la fossilizzazione avvenga, devono verificarsi 2 condizioni:
- l'organismo morto deve rapidamente essere seppellito da sedimenti;
- l'organismo deve essere dotato di strutture scheletriche (le parti
molli si decompongono molto velocemente).
Ovviamente l'ambiente influisce molto sulla fossilizzazione. Troviamo
ad esempio molte più specie acquatiche fossilizzate che terrestri:
questo è dovuto al fatto che in acqua marina gli organismi rallentano
il proprio processo di decomposizione; in ambiente terrestre è
possibile solo in circostanze rarissime come colate di fango che
ricoprono il corpo.
- PRECAMBRIANO
. 1.ADEANO
. 2.ARCHEANO
. 3.PROTEROZOICO
- FANEROZOICO
. 1.PALEOZOICO
. 2.MESOZOICO
. 3.CENOZOICO (a sua volta QUATERNARIO)
PRECAMBRIANO
Ad esso corrisponde l'85% della storia della terra.
-FATTORI GEOLOGICI:
Nascita del globo terrestre, fusione;
crosta continentale primitiva,
prime rocce sedimentarie;
accrescimento della crosta e formazione del supercontinente Rodinia;
formazione dell'atmosfera costituita da gas leggeri (idrogeno, elio, ammoniaca, vapore
acqueo; poi passaggio a azoto e ossigeno);
l'acqua raggiunse il pianeta per mezzo del vapore dato dal vulcanismo, così ebbe
inizio il ciclo dell'acqua;
-FATTORI BIOLOGICI:
Quando la percenuale di ossigeno raggiunse il 12% (punto di PASTEUR = il minimo
indispensabile per passare da una condizione anaerobica ad una aerobica) nacquero i
primi esseri viventi;
ritrovamento di STOMATOLITI;
ritrovamento in Australia dei primi eucarioti e dei primi anellidi.
FANEROZOICO
-PALEOZOICO
-FATTORI GEOLOGICI:
fratturazione della Rodinia in 5 blocchi;
America ed Eurasia si saldano in EURASSIA;
laurassia e Gondwana si uniscono;
formazione della Pangea, Panthalassa e Tetide;
ITALIA:
Rocce più antiche in Sardegna;
formazione dell'ARCO SARDO-CORSO;
formazione dell'ARCO CALABRO-PELORITANO.
-FATTORI BIOLOGICI:
i mari si popolano di alghe, anellidi, molluschi;
la FAUNA DI BURGESS (fossili invertebrati a corpo molle come le TROLIBITI);
comparsa di pesci;
comparsa di insetti e ragni;
comparsa dei primi rettili;
comparsa di piante come le felci che formarono foreste (scomparse a causa di
un'estinzione).
-MESOZOICO
-FATTORI GEOLOGICI:
Frammentazione della Pangea;
apertura dell'oceano Atlantico
ITALIA:
le nostre regioni erano completamente sommerse;
si depositarono molti sedimenti di calcari e dolomie;
si forma il BACINO LIGURE-PIEMONTESE;
si forma il PROMONTORIO DI ADRIA (ossature della penisola italiana)
-FATTORI BIOLOGICI:
diffusione dei rettili;
comparsa dei dinosauri;
comparsa degli uccelli;
comparsa dei primi mammiferi;
estinzione di massa.
-CENOZOICO
-FATTORI GEOLOGICI:
orogenesi Alpino-himalayana
-fase 1: da origine alle Alpi, ai Carpazi, al Caucaso;
-fase 2: da origine agli Appennini e alle Alpi.
orogenesi andina;
si apre lo stretto di Gibilterra con conseguente formazione del bacino Mediterraneo;
glaciazioni;
ITALIA:
si formano le Alpi per collisione;
si formano gli Appennini attraverso lo spostamento dell'arco sardo-corso che spinge
depositi verso la penisola;
chiusura e riapertura del mar Mediterraneo;
durante le glaciazioni l'italia aveva una superficie più ampia di quella odierna, si
scavarono varie valli a u, grandi laghi e colline.
-FATTORI BIOLOGICI:
RADIAZIONE ADATTIVA dei mammiferi (marsupiali, onnivori, carnivori, ovipari, elefanti
pinguini, mammut, orsi...)
nascita dell'AEGYPTOPITHECUS, seguito dal PROCONSUL, seguito dall'AUSTRALOPITECO che
si sviluppò fino all'HOMO SAPIENS SAPIENS.
FUTURO ITALIA:
Tra 5 milioni di anni si avrà la chiusura del Mediterraneo;
tra 50 milioni di anni si avrà la collisione tra Africa ed Eurasia.