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CAPITOLO 3

I FOSSILI
Si definisce FOSSILE qualunque resto o traccia di organismo vegetale o
animale vissuto in epoche anteriori a quella attuale e conservato nelle
rocce della crosta terrestre.
Ad oggi conosciamo all'incirca 130.000 specie fossili, ma ovviamente gli
esseri viventi vissuti sulla terra dall'origine ai nostri giorni sono
miliardi.
Affinchè la fossilizzazione avvenga, devono verificarsi 2 condizioni:
- l'organismo morto deve rapidamente essere seppellito da sedimenti;
- l'organismo deve essere dotato di strutture scheletriche (le parti
molli si decompongono molto velocemente).
Ovviamente l'ambiente influisce molto sulla fossilizzazione. Troviamo ad
esempio molte più specie acquatiche fossilizzate che terrestri: questo è
dovuto al fatto che in acqua marina gli organismi rallentano il proprio
processo di decomposizione; in ambiente terrestre è possibile solo in
circostanze rarissime come colate di fango che ricoprono il corpo.

Esistono dunque vari processi di fossilizzazione:


- MINERALIZZAZIONE: le impalcature scheletriche vengono sostituite da
calcare, silice e pirite che riproducono precisamente la struttura;
- IMPREGNAZIONE: nelle impalcature scheletriche porose si infiltrano
sostanze minerali; ovviamente il risultato non è precisissimo;
- MODELLI O CALCHI: se per esempio una conchiglia si posa sul gesso o
qualsiasi minerale, una volta decomposta rimarrà il calco, lo "stampo"
del suo guscio;
- MUMMIFICAZIONE: disidratazione dell'organismo che riesce a mantenere
intatto l'apparato tegumentario e le ossa; può avvenire nel deserto.
- INCLUSIONE: un organismo viene chiuso nell'ambra o nel ghiaccio;
- TRACCE FOSSILI: impronte, piste, segni lasciati da animali vivi.

Per studiare bene un fossile è fondamentale prima di tutto capire a quale


epoca appartiene.
Esistono due tipi di distribuzione dei fossili all'interno della crosta:
- DISTRIBUZIONE VERTICALE: sono contenuti in più strati terrestri. Poichè
ovviamente ogni strato rappresenta un periodo storico è possibile capire
in quale epoca è vissuto;
- DISTRIBUZIONE ORIZZONTALE: si trovano nello stesso strato ma in varie
parti del globo. I fossili che si trovano attraverso questa distribuzione
sono detti FOSSILI GUIDA.

Solamente all'interno delle ROCCE SEDIMENTARIE è possibile trovare dei


fossili.
Ovviamente i fossili che si trovano negli strati più inferiori sono
quelli più antichi, quelli che si trovano più vicini alla crosta sono più
recenti.
Attraverso questi metodi è dunque possibile effettuare una DATAZIONE
RELATIVA del fossile.

Attraverso invece la DATAZIONE ASSOLUTA è possibile conoscere con


certezza la vera età di un fossile. questa datazione è stata resa
possibile attraverso il sistema delle DATAZIONI RADIOMETRICHE, fenomeno
per cui un elemeno radioattivo instabile si trasforma in un altro
elemento istabile.
Misurando il prodotto tra l'elemento instabile e quello finale, quindi
stabile, otterremo l'età del fossile che contiene al suo interno.
Ovviamente parliamo di isotopi: il più conosciuto, in questo senso è il
CARBONIO 14, che tuttavia ha un tempo di dimezzamento molto breve e
quindi non consente di misurare l'età di fossili che abbiano più di
60.000 anni di vita.
Vi è anche il metodo della DENDROCRONOLOGIA che si basa sul conteggio
degli anelli delle piante o di animali come molluschi o polipi. Viene
utilizzata la tecnica del CAROTAGGIO per studiare la pianta senza doverla
abbattere.

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