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Nota:
Emissione: settembre 2003
Documento gia esistente
Prima emissione Sistema Gestione Qualità
Emissione Aggiornamento intero documento
Distribuzione Controllata
Aavo SPP: Adalgisa Scalfi
IP: Giovanna Tricarico
ASPP: Sig.ra S. Cavenago
Redazione
Dirigente SMeLF: Dr. Sergio Malandrin
Consulente: Dr. E. Giudici
RSPP: P.I. Mauro Bolchi
RTQ: Sig.ra S. Cavenago
Verifica
RQ: P.I. M. Bolchi
Approvazione RSPP: P.I. M. Bolchi
Autorizzazione DG: Dr. G. Corno
Valutazione dei Rischi DVR 02
derivanti dall'impiego di sostanze DATA: 26/03/2009
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FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81
Sommario
1 PRESENTAZIONE............................................................................................................. 4
11 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO..................................................................................... 53
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1 Presentazione
Il presente documento costituisce l'aggiornamento del documento di valutazione dei
rischi redatto ai sensi dell'art. 28 D.Lgs. 81/08, in funzione delle specifiche fornite dal
Titolo IX “Sostanze Pericolose” dello stesso decreto all’art. 223.
Tale metodo è stato già utilizzato in azienda per la valutazione precedente svolta
nell’anno 2003 e l’INRS viene indicato dal Coordinamento delle Regioni e delle
Province Autonome come riferimento autorevole nelle Linee Guida “Protezione da
agenti chimici”.
Vista l’applicabilità del metodo INRS alla realtà della nostra azienda si riconferma la
scelta di mantenere l’impostazione seguita nella precedente valutazione estendendo
la stessa a tutti i reparti del Presidio Ospedaliero (PO) FBF - Oftalmico.
La presente valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ad agenti
chimici pericolosi é soggetta ad aggiornamento ove si verifichino notevoli mutamenti
che potrebbero aver reso superata la valutazione precedente oppure quando i
risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità.
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2 Premessa normativa
La valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori viene effettuata
determinando preliminarmente l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul
luogo di lavoro e valutando anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori
derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo particolarmente in considerazione:
Il D.Lgs. 81/08 si applica a tutte le attività in cui siano presenti sostanze pericolose ed in
particolare sono comprese:
la produzione
la manipolazione
l'immagazzinamento
il trasporto o l'eliminazione
agenti chimici(art. 222 del D.Lgs. 81/08): tutti gli elementi o composti chimici, sia da
soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo
smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti
intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato ;
agenti chimici pericolosi(art. 222 del D.Lgs. 81/08):
1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto
legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modificazioni, nonché gli agenti
che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui
al predetto decreto. Sono escluse le sostanze pericolose solo per l'ambiente;
3) agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai
numeri 1) e 2), possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei
lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche
e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli
agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione
professionale;
La pericolosità può essere suddivisa in due tipologie generali individuando tra le frasi
di rischio (frasi R) le seguenti caratteristiche degli agenti chimici.
esplosivi irritanti
comburenti nocivi
estremamente infiammabili tossici
facilmente infiammabili sensibilizzanti
infiammabili corrosivi
molto tossici
cancerogeni
mutageni
teratogeni
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Per classificare il rischio di esposizione, come indica il D.Lgs. 81/08 all'art. 224 comma 2
si individuano due categorie:
Misure specifiche di
protezione e prevenzione
Disposizioni in caso di
incidenti o di emergenze
Sorveglianza sanitaria
Per gli agenti cancerogeni e mutageni l’analisi svolta con il metodo INRS ha come
finalità l’individuazione delle modalità di esposizione a prescindere dalla
classificazione di rischio finale che, proprio per le caratteristiche di pericolosità senza
soglia intrinseche dei prodotti di cui trattasi, configurano un rischio NON basso per la
sicurezza e NON irrilevante per la salute dei lavoratori.
Per questi agenti chimici è dovuta la compilazione di appositi registri degli esposti da
parte del Medico Competente.
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Classe di
Frasi di rischio Frase "R"
pericolo
II IRRITANTI R 36 - R 37 - R 38
III NOCIVI R 20 - R 21 - R 22
IV TOSSICI, R 23 - R 24 - R 25 - R 29 - R 31 - R 34 - R 35 -
SENSIBILIZZANTI, R 40 - R 41 - R 42 - R 43
CORROSIVI
V MOLTO TOSSICI, R 26 - R 27 - R 28 - R 32 - R 33 - R 39 - R 45 -
CANCEROGENI, R 46 - R 47 - R 48 - R 49 - R 60 - R 61 - R 62 -
TERATOGENI R 63 - R 64
Classe di
Frequenza d'impiego
frequenza
Classe di
Valutazione di quantità
quantità
I Trascurabile
II Debole
III Media
IV Importante
V Molto importante
Classe di pericolo
V 8 6 4 3 1
IV 14 10 9 5 2
III 18 16 13 11 7
II 22 21 19 15 12
I 25 24 23 20 17
I II III IV V
Legenda:
A B C
priorità alta priorità intermedia priorità moderata
(da 1 a 7) (da 8 a 18) (da 19 a 25)
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Inoltre da indicazioni:
Scopo della valutazione di dettaglio é comunque far si che il rischio residuo sia
portato al minimo possibile e in ogni caso comportante un'esposizione al di sotto dei
valori limite di esposizione professionale.
Come detto con riferimento alle situazioni straordinarie e di emergenza può essere
opportuno analizzare tutte le cause che possono portare ad una situazione di rischio
per l'operatore.
Nei casi più semplici si tratta di considerare nel dettaglio tutte le misure adottate in
Azienda, per verificare eventuali possibilità di miglioramento e, comunque prendere
in considerazione almeno quelle previste dalla legge per il rischio di esposizione NON
basso per la sicurezza e NON irrilevante per la salute.
I rischi derivanti da agenti chimici pericolosi devono essere eliminati o ridotti al minimo
mediante le seguenti misure indicate dall’art. 224 del D.Lgs. 81/08:
Una volta valutato il rischio di esposizione ad agenti pericolosi come “basso per la
sicurezza e irrilevante per la salute”, le misure di sopra sono ritenute sufficienti a ridurre
il rischio, e non si applicano le disposizioni degli articoli 225, 226, 229, 230 del decreto.
Il Datore di Lavoro effettua, salvo che non possa dimostrare con altri mezzi il
conseguimento di un adeguato livello di sicurezza, periodiche misurazioni degli agenti
che possono comportare un rischio per i lavoratori e le confronta con i valori limite di
esposizione professionale.
Le misurazioni non devono essere intese come misure specifiche di riduzione del
rischio, ma costituire la prova dell'efficacia delle misure stesse.
Il D.Lgs. 81/08 individua l'obbligo di sorveglianza sanitaria per il personale il cui livello di
esposizione ad agenti chimici pericolosi sia considerato “NON basso per la sicurezza e
NON irrilevante per la salute”.
Il monitoraggio biologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i quali è
stato fissato un valore limite biologico. Dei risultati di tale monitoraggio viene
informato il lavoratore interessato. I risultati di tale monitoraggio, in forma anonima,
vengono comunicati ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori da parte del
Medico Competente nel corso della riunione periodica.
Per quanto attiene agli aspetti legati alla gestione dell'emergenza, occorre verificare
l’esistenza e l’applicabilità del Piano di Emergenza e delle Procedure di Sicurezza per
quei prodotti che a seguito dell’analisi presentino un valore di rischio “NON basso per
la sicurezza e NON irrilevante per la salute”.
A B C
Rischio alto Rischio intermedio Rischio basso
(da 1 a 7) (da 8 a 18) (da 19 a 25)
Pertanto i livelli di rischio proposti per la valutazione preliminare, per ogni agente
chimico, sono:
A+B C
Rischio Rischio
NON Basso per la sicurezza basso per la sicurezza
NON irrilevante per la salute irrilevante per la salute
(da 1 a 18) (da 19 a 25)
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Applicando il modello ai prodotti impiegati nei vari reparti e servizi del presidio si
ottengono due risultati.
applicate ad ogni singolo agente chimico, si ottiene il valore numerico del suo
“Rischio potenziale” ottenuto come prodotto di
Sommando i “Rischi potenziali” degli agenti chimici utilizzati nei singoli Reparti
o Settori di reparto si ottengono i “Rischio potenziale di Reparto” e se del caso,
come sottoinsieme i “Rischio potenziale di Settore”.
Per la U.O. SMeL (Laboratorio Analisi) del presidio, l’organizzazione prevede che il
personale svolga le attività lavorative in 5 distinti settori per le quali sono stati calcolati
singolarmente i rischi potenziali di ogni settore, a cui occorre fare riferimento per la
gerarchizzazione del rischio di esposizione. Si procede allo stesso modo anche per il
Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) la cui organizzazione
però, prevede 3 distinti settori e per la Medicina Nucleare che ne prevede 2.
1
Ai fini di una corretta interpretazione degli indici di rischio potenziale di reparto o di settore, è
importante tener conto della presenza di apparecchiature e/o analizzatori automatici che consentono la
NON MANIPOLAZIONE diretta di agenti chimici utilizzando ad esempio sistemi di analisi a circuito
chiuso. (Si vedano le ulteriori considerazioni svolte nel paragrafo “Risultati e valutazione dettagliata del
rischio chimico”).
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Occorre precisare che nel mese di Ottobre 2008, sono state sostituite alcune
apparecchiature nella U.O. SMeL nei settori di Biochimica e Urgenze e al SIMT.
Per la maggior parte dei prodotti utilizzati non si sono riscontrate sostituzioni (in pratica
le apparecchiature di nuova installazione continuano ad utilizzare gli stessi prodotti).
Ovviamente, per i pochi prodotti chimici che sono stati sostituiti, la presente
valutazione dovrà essere aggiornata nel corso del 2009.
Rischio Rischio
potenziale potenziale
Reparto cumulativo di cumulativo di
reparto reparto
Σ(F(D)*G(E)) %
Oncologia Day Hospital 4.103 0,32%
Medicina Pneumologica Amb. e D.H. 4.012 0,32%
Chirurgia Vascolare degenza 3.111 0,25%
Medicina Interna Amb. Ecografia 3.011 0,24%
Pronto Soccorso Oculistico 3.022 0,24%
S.O. Neurochirurgia 3.011 0,24%
Oculistica I e II degenza 3.001 0,24%
Ambulatorio Stomizzati CH 1 2.112 0,17%
Servizio Prelievi FBF 2.100 0,17%
Diabetologia Ambulatorio 2.011 0,16%
Otorinolaringoiatria Videoendo 2.015 0,16%
Camera Mortuaria FBF 2.000 0,16%
Cardiologia Elettrofisiologia 2.010 0,16%
CREI Ambulatorio 2.000 0,16%
Pediatria Ambulatorio 1.101 0,09%
Pediatria Day Hospital 1.110 0,09%
S.O. Chirurgia Plastica 1.011 0,08%
Riabilitazione Ambulatorio 1.001 0,08%
Oculistica I e II Ambulatorio 1.000 0,08%
Radiologia Pronto Soccorso FBF 1.000 0,08%
Urologia Ambulatorio 10 0,00%
In buona sostanza, anche nei reparti classificati a rischio “basso per la sicurezza e
irrilevante per la salute” alcuni singoli prodotti possono presentare stime di rischio
calcolato degne di attenzione da parte del personale.
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Inoltre con l’analisi di dettaglio si provvede alla valutazione delle modalità di impiego
per una categoria di prodotti di uso domestico.
per ingestione
per contatto
per inalazione
In merito all’esposizione “per contatto” della cute, delle mucose e degli occhi si
osserva che la stessa è facilmente contrastabile in quanto sono disponibili in azienda
efficaci Dispositivi di Protezione Individuali (DPI), il cui impiego è reso obbligatorio dalle
Procedure di Sicurezza.
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Per conoscere quali prodotti sono stati classificati pericolosi per inalazione occorre
riferirsi alle apposite tabelle allegate denominate “PRODOTTI A RISCHIO INALATORIO”
che sono state predisposte per ogni singolo reparto. (Vedi allegato 2)
Nell’ambito della gestione del rischio chimico, in particolare per i laboratori del
presidio FBF - Oftalmico (SMeL, Anatomia Patologica e SIMT) sono stati adottati i
seguenti provvedimenti:
Più in generale, sono stati adottati anche altri provvedimenti a valenza aziendale:
Nello specifico per questa tipologia di rischio, in azienda sono state predisposte e
adottate le seguenti Procedure di Sicurezza:
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Come tutte le Procedure di Sicurezza (PRAOS) predisposte dal SPP, anche queste che
si riferiscono al rischio chimico, sono state distribuite ai Dirigenti e ai Preposti. Le PRAOS
sono anche disponibili per la consultazione sul sito internet aziendale
www.fbf.milano.it al link “Sicurezza sul lavoro”.
Con riferimento alle misure indicate nell’art. 238 del D.Lgs. 81/08, in particolare per
l’Anatomia Patologica e per il SIMT si rileva che la condizione attuale degli spogliatoi
destinati al personale non è idonea e rappresenta una seria criticità. (Vedi cap. 10
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“Provvedimenti da attuare”)
In tutti gli ambienti di lavoro dell’A.O. è vietato assumere cibi e bevande, fumare,
conservare cibi destinati al consumo, usare pipette a bocca e applicare cosmetici.
Per tutti i Dirigenti e i Preposti dell'azienda nel corso dell'anno 1999 è stato erogato un
corso di formazione di 16 ore complessive sulle tematiche della sicurezza e della
prevenzione dei rischi presenti nell'attività ospedaliera, compreso il rischio chimico, al
quale è stato dedicato un congruo numero di ore.
La formazione è stata ripetuta nel 2005. Con percorsi separati sono state erogate 12
ore, sia per i dirigenti sia per i preposti dell'azienda ed i corsi sono stati organizzati in
modo da sviluppare le seguenti tematiche:
Aspetti giuridici
Per gli operatori, la formazione sul rischio chimico ha avuto inizio nel 1999/2000
mediante un corso erogato al personale appartenente all'area dei laboratori,
quando anche il servizio di Anatomia Patologica era collocato funzionalmente nel
dipartimento di Patologia Clinica. Successivamente i corsi sulla prevenzione del rischio
chimico sono stati inseriti in forma stabile nel progetto “Lavorare in sicurezza” e in
particolare per i laboratori (SMeL, Anatomia Patologica e SIMT) si è riscontrata una
significativa partecipazione del personale medico e tecnico.
Nelle UU.OO. classificate a rischio NON BASSO PER LA SICUREZZA - NON IRRILEVANTE
PER LA SALUTE sono state adottate le seguenti misure:
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DECS AMBIENTE
Per tutti questi prodotti che presentano una stima di rischio compresa tra 14 e 18 si
possono formulare le seguenti osservazioni:
Pertanto per questa serie di prodotti, si considerano adeguati i DPI specifici per la
cute e per gli occhi sotto elencati già previsti dalle Procedure di Sicurezza (PRAOS) di
cui l’azienda si è dotata che risultano presenti e disponibili nei diversi reparti:
mascherine
Si ricorda che per questi prodotti comunque NON sono consentite operazioni di
travaso e qualora eccezionalmente ciò fosse necessario, oltre all’uso di DPI dovranno
essere adottate tutte le cautele del caso a seconda delle circostanze, e dovrà essere
mantenuta la corrispondenza dell’etichettatura sui contenitori primari e secondari.
Per il Laboratorio Analisi del presidio FBF - Oftalmico l’indice di Rischio potenziale
cumulativo di reparto è risultato pari al 37.50 % così suddiviso tra i 5 settori.
Rischio potenziale
Settore cumulativo di
settore %
Biochimica 18,68%
Sierologia 12,82%
Microbiologia 3,52%
Urgenze 2,37%
Proteine 0,10%
Dalle indagini svolte risulta che presso l’U.O. SMeL vengono impiegati 2 prodotti
classificati cancerogeni (vedere a riguardo le successive considerazioni di dettaglio ai
paragrafi 8.5.3 e 8.5.4).
Rispetto a quanto indicato al par. 8.1.4 si rileva che sono state realizzate opere
strutturali ed impiantistiche specifiche per la prevenzione degli incendi come la
compartimentazione degli ambienti e l’installazione di porte REI. Sono presenti
lampade autoalimentate per l'illuminazione di sicurezza e la segnaletica di sicurezza
risulta completa. L'illuminazione ordinaria è garantita dai gruppi elettrogeni presenti
nel presidio.
8.3.3 Biochimica
I prodotti vengono utilizzati in quantità molto ridotte (in molti casi nell’ordine
di pochi µl alla volta), quantità per le quali è praticamente impossibile (risulta
difficile) determinare quale sia la frazione respirabile derivante dall’eventuale
sospensione;
Tali reflui finali risultano composti da prodotti miscibili tra loro stessi e vengono
smaltiti senza alcuna operazione di travaso.
Al fine di una corretta valutazione dettagliata del rischio chimico occorre tener conto
quindi delle condizioni di LIMITATA esposizione per le precisazioni sopra esposte
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Così, per un sempre valido principio di cautela, tanto nelle operazioni di caricamento
che di smaltimento, si conferma l’obbligo di utilizzo dei DPI sotto indicati in quanto gli
stessi rappresentano una misura sufficiente ai fini della protezione dell’operatore.
divise da lavoro
camici in tnt
In particolare, per quei prodotti ricompresi nell’allegato 2 (in grado di agire anche
“per inalazione”) occorre porre massima attenzione durante l’uso di pipette
nell’espletamento delle operazioni di travaso in microcoppe o provette.
8.3.4 Sierologia
A differenza del settore Biochimica, qui la maggior parte delle analisi di laboratorio
vengono eseguite in modalità manuale e al momento sono presenti solo 2
apparecchiature semiautomatiche.
gli stessi rappresentano una misura sufficiente ai fini della protezione dell’operatore.
divise da lavoro
camici in tnt
guanti (di diverse tipologie in vinile, latice, gomma)
mascherine di tipo chirurgico con visiera
maschere facciali grado FFP3
occhiali paraspruzzi con protezione laterale
In particolare, per quei prodotti ricompresi nell’allegato 2 (in grado di agire anche
“per inalazione”) occorre porre massima attenzione nell’espletamento delle
operazioni manuali.
8.3.5 Microbiologia
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
R11 Facilmente infiammabile
CRISTALVIOLETTO R22 Nocivo per ingestione
GRAM 1 LT 05- R37 Irritante per le vie respiratorie
31005/L BIO R38 Irritante per la pelle
R41 Rischio di gravi lesioni oculari
R45 Può provocare il cancro
R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie 8
R52 Nocivo per gli organismi acquatici
R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per gli
organismi acquatici
R58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per
l’ambiente
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Una volta alla settimana il colorante della vaschetta viene sostituito ed eliminato in un
bidone di raccolta di materiale plastico dotato di tappo a vite a tenuta.
divise da lavoro
camici in tnt
Per l’elenco dei prodotti in grado di agire anche “per inalazione” occorre riferirsi
all’allegato 2, e porre massima attenzione nell’espletamento delle operazioni
manuali.
8.3.6 Urgenze
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
R42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione
R43 Può provocare sensibilizzazione a contatto con la pelle
ABS FLEX REAGENT R49 Può provocare il cancro per inalazione
R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici
R51 Tossico per gli organismi acquatici 8
R52 Nocivo per gli organismi acquatici
R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per gli
organismi acquatici
manualmente (1 volta al giorno, circa 200 µl) con l’ausilio di una pipetta per il
travaso dal flex (foto 2) alla microcoppetta da inserire sul rotore campioni.
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foto 1 foto 2
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
R20 Nocivo per inalazione
GIEMSA PF453611000 R21 Nocivo a contatto con la pelle
R22 Nocivo per ingestione
R23 Tossico per inalazione 8
R24 Tossico a contatto con la pelle
Xn R25 Tossico per ingestione
R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
Anche per i coloranti elencati utilizzati nel settore Urgenze, vista la particolarità delle
lavorazioni che non consentono l’impiego di cappe chimiche aspiranti, agli operatori
è fatto obbligo di proteggersi con tutti i DPI precedentemente indicati comprese le
maschere FFP3.
Rischio potenziale
Reparto
cumulativo di reparto %
Tra tutti i prodotti utilizzati, la valutazione preliminare ne individua una sessantina che
presentano una stima di rischio compresa tra 8 e 18. Per l’elenco completo di questi
prodotti ed i relativi indici di rischio si rimanda all’apposito allegato 1.
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
R11 Facilmente infiammabile
R23 Tossico per inalazione
ALDEIDE FORMICA AL 40% R24 Tossico a contatto con la pelle
R25 Tossico per ingestione
R34 Provoca ustioni 6
R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
R40 Possibilità di effetti irreversibili
R43 Può provocare sensibilizzazione a contatto con
la pelle
XILENE R10 infiammabile
R20 Nocivo per inalazione
R21 Nocivo a contatto con la pelle 7
R38 Irritante per la pelle
Xn
Per lo Xilene in particolare, questa elevata stima di rischio si riconduce
sostanzialmente alla quantità ed alla frequenza di utilizzo del prodotto che sono
debitamente tenute in considerazione dall’algoritmo di calcolo del metodo INRS. In
aggiunta a ciò per l’Aldeide Formica al 40% nel calcolo incide la maggior pericolosità
del prodotto.
Per i diversi liquidi da smaltire prodotti dalle lavorazioni vengono svolte operazioni di
travaso in una postazione di lavoro sprovvista di aspirazione. I reflui vengono
temporaneamente stoccati presso questa postazione del laboratorio in bidoni di
raccolta in materiale plastico resistente agli acidi dotati di tappo a vite a tenuta fino
al trasporto presso le aree di stoccaggio del presidio per lo smaltimento.
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
Una volta ogni 3 mesi circa vengono sciolti e diluiti 2,5 g di prodotto in 50 ml di H2O
distillata. L’operazione viene svolta sotto cappa (n° 5 o 6) e il tecnico indossa guanti in
latice e mascherina chirurgica con visiera. Questa diluizione viene messa in boccettini
di vetro tappati, posti in un secondo involucro di plastica non a tenuta (sacchetto di
plastica) e custoditi in armadio di contenimento.
L’impiego del prodotto diluito avviene sempre sotto le stesse cappe 2 volte la
settimana e lo smaltimento successivo avviene tramite l’apposito convogliatore
collegato alla vasca per i rifiuti tossici.
Per quanto attiene all’impiego del Rosso Congo in polvere, al momento della
redazione del presente DVR è in atto un tentativo di sostituzione del prodotto stesso
con un Kit contenente una soluzione già pronta all’uso. Diversi sono stati i kit testati.
Una valutazione definitiva sull’efficacia di questi kit da parte del Direttore e del
Preposto dell’U.O. al momento non è ancora formulabile.
Il KIT attualmente in prova è composto da 4 reagenti, dei quali uno solo è classificato
R45. I 4 reagenti sono conservati in flaconi di plastica dotati di tappo a vite. La
conservazione del kit avviene sul bancone di laboratorio.
Il passaggio dalla manipolazione del prodotto in polvere alla forma liquida pronta
all’uso riduce sicuramente le esposizioni del personale.
Pertanto per entrambi i prodotti si riconferma l’obbligo di impiego dei seguenti DPI.
sovracamici in tnt
cuftia in tnt
In questi casi, la manipolazione sotto cappa a vetro frontale abbassato, non è
finalizzato alla protezione delle vie respiratorie, ma è consigliato per proteggere dalle
possibili contaminazioni gli operatori nella parte alta del corpo e quindi consente
all’operatore di non indossare le protezione per il viso e il capo.
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Nel servizio in oggetto le misure di prevenzione tecnica sono state migliorate nel corso
degli anni, con l'installazione di nuovi arredi tecnici e nuove cappe per le operazioni
di inclusione e per la riduzione dei pezzi.
Questa misura organizzativa minimizza non solo l'esposizione del lavoratore che
deve effettuare la riduzione dei pezzi, ma anche quella di tutti gli altri operatori
che, trovandosi in altro ambiente del laboratorio, non si trovano indebitamente
esposti a vapori di formalina per effetto di lavorazioni nelle quali non sono, in quel
momento, direttamente coinvolti.
Sono disponibili:
divise da lavoro
camici in tnt
calzari
guanti (di diverse tipologie in vinile, latice, gomma)
mascherine
maschere facciali grado FFP3
occhiali paraspruzzi con protezione laterale
visiere
Si conferma l’obbligo di utilizzo dei DPI indicati in quanto gli stessi rappresentano
una misura importante ai fini della protezione dell’operatore.
In particolare, per quei prodotti ricompresi nell’allegato 2 (in grado di agire anche
“per inalazione”) occorre porre massima attenzione nel loro impiego, utilizzando
sempre le apposite cappe aspiranti.
Monitoraggi ambientali
In considerazione della stima di rischio rilevata, presso l’Anatomia Patologica
periodicamente (di norma una volta l’anno) vengono eseguite misure di
concentrazione in aria di Formaldeide e di Xilene.
Per lo Xilene i livelli misurati sono sempre risultati largamente inferiori ai valori limite
di soglia (TLV-TWA,) proposti dall'ACGIH (American Conference of Governament
Industrial Hygenists).
Per la formaldeide invece, la prima indagine (nel giugno 2000) rilevava livelli di
concentrazione (TLV-STEL) superiori a quelli ammessi. Nel settembre del 2000, gli
stessi campionamenti ripetuti dopo l’intervento di ristrutturazione descritto
precedentemente, rilevavano l’abbattimento dei livelli di inquinamento
ampiamente sotto il livello di soglia proposto dall'ACGIH.
Per inciso:
Allo stato attuale, non sono state realizzate opere complete (strutturali ed
impiantistiche) per la prevenzione degli incendi. Conseguentemente, si riscontra la
necessità di avviare una progettazione dedicata. La compartimentazione in
particolare risulta carente, anche se sono installate 2 porte REI. L'unica uscita
presenta il senso di apertura contrario all'esodo. E' affissa la segnaletica di
sicurezza, mentre non è stato realizzato un impianto per l'illuminazione di
emergenza. L'illuminazione ordinaria è servita dai gruppi elettrogeni presenti nel
presidio. Per il contenimento dei liquidi infiammabili il servizio è dotato di apposito
armadio dedicato.
Sul piano dei provvedimenti strutturali, è stata data attuazione agli interventi
richiesti nel precedente DVR chimico relativi alla ristrutturazione completa della
sala anatomica. La ristrutturazione ha realizzato l’adeguamento alle norme vigenti
con un intervento complessivo globale, in particolare con riferimento al rischio
chimico, i locali dispongono di:
Rischio potenziale
Settore cumulativo di
settore %
Citofluorometria 11,86%
Immunoematologia 1,58%
L’assenza di acidi presso questo settore, le condizioni di utilizzo che non prevedono
manipolazione e le considerazioni svolte al par. 8.1.1. in merito ai prodotti pericolosi
per ingestione consentono questa classificazione. Per questo settore pertanto non si
procede alla valutazione di dettaglio.
Anche per il SIMT quindi, si configura una condizione di LIMITATA esposizione per molti
dei prodotti rilevati ed il rischio di esposizione per il personale è più che altro
riconducibile al verificarsi di eventi accidentali sopraggiungenti:
divise da lavoro
camici in tnt
In particolare, per quei prodotti ricompresi nell’allegato 2 (in grado di agire anche
“per inalazione”) è reso obbligatorio anche l’impiego di maschere FFP3. Ciò in
relazione al fatto che per le modalità di lavoro non risulta agevole e percorribile
l’ipotesi di operare sotto cappa aspirante.
Dalle indagini svolte risulta che presso il SIMT non vengono impiegati prodotti
classificati cancerogeni. Occorre però precisare quanto segue:
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
Xn
Xn
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Allo stato attuale, non sono state realizzate opere strutturali ed impiantistiche
specifiche per la prevenzione degli incendi, e di conseguenza si riscontra la necessità
di avviare una progettazione dedicata. La compartimentazione in particolare risulta
carente in quanto non sono installate porte o barriere REI. E' installata la segnaletica
di sicurezza, mentre il funzionamento dell'illuminazione di emergenza è garantito dai
gruppi elettrogeni presenti nel presidio.
Per l’ambulatorio Day Hospital della U.O. di Medicina interna del presidio FBF -
Oftalmico l’indice di Rischio potenziale cumulativo di reparto è risultato pari al 2,51%.
Rischio potenziale
Reparto
cumulativo di reparto %
Stima del
Prodotto Frasi di Rischio
rischio
R4 Forma composti metallici esplosivi molto
MAY GRUNWALD sensibili
R11 Facilmente infiammabile
R23 Tossico per inalazione 8
R24 Tossico a contatto con la pelle
R25 Tossico per ingestione
R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
Occorre installare il lavaocchi e procedere alla misura dei ricambi orari effettivi
garantiti dall’impianto di trattamento dell'aria.
Rilevato che i prodotti presentano la loro pericolosità sia “per inalazione” che “per
contatto”, durante le manipolazioni la protezione delle vie respiratorie, della cute,
delle mucose e degli occhi risulta fondamentale.
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Agli operatori è fatto obbligo di proteggersi con tutti i DPI sotto indicati comprese le
maschere FFP3.
divise da lavoro
camici in tnt
9 Conclusioni
In seguito alle valutazioni svolte, preliminare e dettagliata si osserva che:
1. con l’applicazione del metodo INRS il “rischio potenziale cumulativo” del presidio
FBF - Oftalmico si distribuisce tra tutte le 52 UU.OO. con degli indici che in 4 casi
superano il limite del 2 %;
RISCHIO RISCHIO
POTENZIALE POTENZIALE
U.O. SETTORE
CUMULATIVO DI CUMULATIVO DI
REPARTO SETTORE
% %
Biochimica 19,16%
Sierologia 13,09%
SMeL 37,50%
Microbiologia 3,59%
Urgenze 2,42%
Citofluorometria 12,11%
SIMT 19,22%
Virologia e Biologia
5,89%
molecolare
Per le 4 Unità Operative dove il rischio chimico viene definito “NON basso per la
sicurezza e NON irrilevante per la salute” occorre:
2
XILENE e Aldeide Formica al 40% presentano le stime di rischio più elevate tra tutte le sostanze
impiegate al presidio FBF. Mentre per lo XILENE attualmente questa misura sembra tecnicamente
possibile, al momento non sembra invece tecnicamente fattibile la sostituzione dell’Aldeide Formica al
40%.
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11 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n.
123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.