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Artropodi parte 2

Cefalotronco+Tronco

Appendici, bifide? E’ una generalizzazione un po' grande da fare.

Cervello abbastanza complesso formato da i gangli di anellidea memoria, commensura, e catena ventrale, doppia catena
nervosa (gangliare).

Nefridi: sboccano in corrispondenza delle articolazioni (più o meno), a vari livelli.

Fin’ora abbiamo sostenuto la parentela tra Anellidi e Artropodi, ma l’analisi genetico-molecolare sembra indicare altre. In
realtà abbastanza recenti studi di filogenesi degli artropodi, hanno istituito due taxa diversi di Protostomi: lophotrochozoa
(taxon polifiletico), echedysozoa . I primi sono uniti dal fatto di avere la larva trocofora, ce ne sono parecchie di larve
trocofora, non è quindi detto che siano per forza rappresentanti di orgini comuni.

Gli echedysozoa, sono uniti dall’avere la muta.

Significa che tutto quello di cui abbiamo parlato fin’ora, NON E’ VERO.

Quindi tutto il discorso basato sul celoma, non è più vero.

Quindi il celoma è stato inventato più di una volta!!!!

Tuttavia nella slide 6-7, c’è SULLA SINISTRA un Artropode fossile che può essere un Anellide o un Artropode. Quindi?
Potrebbe sembrare un polichete o un artropode, l’organismo sulla parte destra è un crostaceo invece. E quindi?

Questo procura un po' di problemi alla esclusiva interpretazione della filogenesi sull’analisi genetico-molecolare. Oggi la
tendenza è di riconoscere valido l’assetto sistematico in cui Anellidi e Artropodi non hanno antenato comune.

Origine degli Artropodi

Suddivisione del corpo degli artropodi. Quella classica è capo-torace-addome.

Ma in molti è possibile distinguere un Cefalotorace-addome-telson(segmento non metamerico, questo, che corrisponde


al pigidio).

Prosoma-opistosoma-telson (caratteristica di chelicerati)

Capo-tronco-pigidio(suddivisione nei miriapodi ed altri)

Ci sono realmente delle caratteristiche comuni agli atropodi.

Caratteristiche più o meno comuni :

- Cuticola (a tratti schelerificata, secreta da cellule specializzate dell’epidermide che si trova sotto esoscheletro).
Questo esoscheletro/cuticola è costituita da chitina soprattutto, sia la chitina che altre non sono per forza le
solite in tutti. Non è sceloritizzato tutto nello stesso modo, ci sono porizioni diverse. Alcune porzioni del corpo
molto dure o altre molto elastiche.

- Segmentazione del tronco, di ricordo metamerico. Ma fatta in modo che ogni segmento sia libero rispetto agli
altri di muoversi (salvo particolari fusioni).

- Segmenti preorali. Tagmosi, c’è ma è molto diversa gli uni dagli altri.

- Capo ben definito.

- Muta periodica (controllata dall’egdisone, un ormone), però il processo di muta non avviene da un punto di
vista ormonale non avviene in un modo solo. Ce ne sono almeno 2.

- Appendici segmentali un paio primitivamente, con ampie variazioni sul tema.

- Sistema di tendini
- Muscoli ancora disposti in modo metamerico. TUTTI I MUSCOLI SONO STRIATI. Non c’è muscolatura liscia. I
muscoli si attaccano nella porzione interna dell’esoscheletro. Escrescenze interne al corpo dell’animale,delle
tonofibrille.

- No ciglia.

- Cervello tripartito: con protocelebro, deutocelebro e un tritocelebro. E una corda nervosa celebrale gangliare.
Primitivamente doppia ma che subirà importanti variazioni.

- Occhi composti (NO, alcuni non li hanno, ad esempio i miriapodi)

- Emocele è la principale cavità del corpo ed è quello che in un sistema circolatorio aperto, quindi con seni ampi,
distribuisce il nutrimento ed in certi casi l’ossigeno. MA NON SEMPRE.

- Il sistema circolatorio presenta un CUORE in quasi tutti. Globulare o fornito di osti. Forellini che mettono in
comunicazione la comunità pericardica con il cuore.

ESOSCHELETRO

Com’è fatto?

TERGITE: parte superiore, molto dura, molto schelerificata quindi.

PLEURITI: molto elastici, laterali su cui si infilano le appendici.

STERNITE: ventrale, duro e schelerificato al pari del tergite.

Internamente di sono dei muscoli longitudinali, dorsali e ventrali, oltre che dei muscoli propri delle appendici.

Membrana intersegmentale che consentono il movimento di un appendice rispetto all’altro. Segmenti dell’addome
possono compiere dei movimenti telescopini, proprio al fatto che la membrana è elastica.

Schema generale del tegumento di un artropode.

Da dentro a fuori:

- Lamina basale

- Strato epidermale

- Esoscheletro (costituito da Procuticola ed Epicuticola), la Procuticola, che è la più grande, è a sua volta divisa in
endocuticola e exocuticola.

La struttura dell’esoscheletro non è la stesa in tutti gli artropodi.

In un insetto ad esempio l’endocuticola è lo strato più spesso, non sclerizzato, mentre l’esocuticola è schelerizzata rigida,
che invece è del tutto assente nelle giunzioni (per il movimento facilitato), esocuticola costituita da cementi polofenolici e
cere.

Nei crostacei la procuticola è diversa: c’è uno strato pigmentato, uno strato fatto da cuticola, ed uno strato fortemente
calcificato che negli insetti non c’è.

I crostacei non hanno lo strato delle cere!

INSETTI: I filamenti di cera, cellule ghiandolari, rinnovano lo strato ceroso e cementoso. Che quindi producono l’epicuticola
negli insetti.

Tante sculturazioni: setole, scaglie ecc. che possono funzionare da recettori sensoriali. Sensilli organi sensoriali che
mettono in comunicazione l’animale con il mondo esterno.

MUTA
Periodo di intermuta: in cui l’animale non sente l’esigenza di mutare. L’esocuticola ha delle linee di prefrattuta, all’interno
delle quali c’è soltanto endocuticola, in corrispondenza di queste avverrà l’apertura dell’esoscheletro vecchio al momento
della muta.

Dall’ipoderma. E’ secreta in primo stanza l’epicuticola nuova. Quella che isolerà parte delle cellule ipodermali dal liquido
della muta che intanto viene prodotto, e nel liquido della muta sono immessi gli enzimi che digereranno dall’interno
l’endocuticola. Liquido della muta che aumenta la pressione ed in corrispondenza delle linee si ha l’apertura.

Sotto la nuova epicuticola sono prodotti gli strati del nuovo escoscheletro. Ci vorrà un po' di tempo per sclerotizzarsi. (vedi
muta delle farfalle, che ci mettono dei minuti prima di poter cominciare a condurre una vita normale, dovuto alla necessità
di indurire le parti del corpo). La cosa avviene per un processo chimico, legato alla temperatura e raggi ultravioletti.

Cuticola

In alcuni strati è impermebializzante (essendo fatto da lipidi, cere). Tranne crostacei.

Cera neoformata che esce dai pori. Vari sistemi per difendersi da una temperatura non ottimale. Dipendentemente
dall’habitat caratteristico specie specifico. Adattamenti fisiologici che consentono di sopportare meglio alcune temperature
rispetto ad altre.

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