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La poesia e il poeta ieri e oggi

Poesia deriva dal greco ποιέω: fare, creare, produrre, ma anche


poetare, scrivere. Secondo Pascoli la poesia non è creata, è presente
nelle cose, nelle piccole cose, per cui va cercata, trovata, scoperta e,
per farlo, occorre conservare una condizione di semplicità, di ingenuità,
come il fanciullino. La poesia è anche un bellissimo modo per
esprimere le nostre emozioni usando le parole, parole che non sempre
sono disposte secondo uno schema speci co e rigoroso ma libere,
volte a comunicare l’emotività del messaggio. Essa è nata ancor prima
della scrittura ed è alla base della cultura di tutti gli uomini. Basta
pensare alle preghiere, ai poemi omerici, alla loso a, tutti nell’antichità
hanno utilizzato la poesia come mezzo per esprimere le proprie idee e
ri essioni. Poeta (dal greco ποιητής: autore, creatore) è colui che è
dotato di una acuminata sensibilità, che gli consente di cogliere
particolari, percepire emozioni e di comunicarli attraverso la scrittura
poetica, indipendentemente dalla condizione sociale e dal livello di
istruzione. Nel passato egli godeva di un certo prestigio, essendo
considerato un vate, uno scriba, un portavoce di Dio, un intellettuale di
corte, di origine borghese o ecclesiastica, che aveva la protezione di un
mecenate oppure ancora un intellettuale di estrazione aristocratica, che
godeva di una rendita personale. Il poeta oggi è un comune
cittadino ,impiegato, insegnante, operaio, professionista che vive del
proprio lavoro e coltiva la poesia, da cui raramente trae guadagno.

Negli anni 2000, caratterizzati dal dominio assoluto della tecnologia,


abbiamo telefoni, televisioni, radio, computer, tutto quello che può
servire a rendere la vita comoda, che ci aiuta a tenerci informati, che
riduce drasticamente i tempi della comunicazione. Se prima ci si
basava sulla lettera, i lunghi tempi di ri essione per scriverla, le
cancellature, i fogli appallottolati, passare ore a scrivere e riscrivere
prima di arrivare a ciò che si voleva dire, ora c'è il telefono, che non dà
il più tempo di ragionamento, che pretende una risposta immediata. In
questo accelerarsi continuo della vita c'è ancora spazio per la poesia.
Questa infatti, anche se viene considerata morta, pur con di coltà,
continua a sopravvivere. Questa a ermazione scaturisce
dall’osservazione e dall’analisi di tanta produzione poetica che viene
tuttavia sottovalutata. Nel mondo d’oggi quello che si avvicina di più
alla poesia è la musica, ormai parte integrante della nostra vita, proprio
come la poesia serve a farci ri ettere, a comunicare sentimenti,
pensieri. Infatti il musicista, con l’ausilio delle note riesce a comporre
brani di grande sentimento, esprimendo ciò che non si riesce a dire con
le parole. Un importante paragone lo si fa con Cecco Angiolieri e il
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rapper Mezzosangue, due personalità molto forti, ci avvolgono entrambi
nel loro mondo e ci fanno rivivere i loro sentimenti attraverso versi
concatenati fra loro in maniera cruda e violenta, grazie soprattutto a un
uso esperto della lingua e delle modalità espressive. Poesia e musica
sono intimamente collegati e il moderno rap lo è ancora di più, con
ricerca di trasmissione di messaggi profondi. Al giorno d’oggi la poesia
trova posto soprattutto tra i giovani e gli anziani. Per costoro è forse
una delle poche forme di comunicazione rimastagli, lo scrivere, poiché
l'anziano è una persona spesso abbandonata e non più ascoltata,
anche se di cose da dire ne avrebbe tantissime e anche molto più
interessanti e importanti di quelle che sentiamo ogni giorno. Così,
l'anziano e il giovane, per quanto distanti nella loro età, si ritrovano in
questa forma d'arte ormai un po’ accantonata, ma che riesce ancora a
collegare due mondi di cili da mettere in relazione. La poesia è
illuminazione e va colta anche in piccoli frammenti, non nelle
composizioni eccessivamente articolate. La poesia che non commuove,
che non fa ri ettere, che non scuote, non è poesia. Per me poesia è
“dipingere in versi le cose”,ossia sentimenti, eventi, occasioni,
paesaggi. Tutto, a mio avviso, può essere oggetto di poesia, tutto ciò
che racchiude un’emozione.

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