GLI ANTIBIOTICI
Con il termine antibiotico si definiscono sostanze in grado di inibire la crescita di altri microrganismi. I
farmaci antibiotici si dicono avere una tossicità selettiva, in quanto hanno la capacità di risultare tossici
esclusivamente nei confronti dei microrganismi e non nei confronti delle cellule eucariotiche.
2.1 CLASSIFICAZIONE
Esistono diversi sistemi di classificazione in considerazione del notevole numero di molecole utilizzate nella
pratica clinica:
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Gli antibiotici servono a combattere le infezioni batteriche, e non quelle virali, ragion per cui sono efficaci
contro una tonsillite o una faringite o anche contro una meningite, ma del tutto inutili contro raffreddore o
influenza, che sono sostenute da virus.
Affinché l'antibiotico possa rendere inoffensivi tutti i nemici occorrono alcuni giorni, o settimane, a seconda
della gravità dell'infezione; prima regola da seguire allora è quella di terminare sempre la terapia prescritta.
Sospendere l'assunzione del farmaco ai primi segni di miglioramento sarebbe una pericolosa leggerezza:
sentirsi meglio non è indice che tutti i batteri siano morti, ma solo che l'infezione sta regredendo; bisogna
assolutamente continuare per il numero di giorni prescritto.
Tra gli effetti secondari il più temuto è la reazione allergica, che può manifestarsi con un semplice eritema
cutaneo o con il più grave shock anafilattico. Quale che sia l'entità dei sintomi, occorre sospendere
immediatamente l'assunzione del farmaco, avvisare il medico ed evitare di riprendere lo stesso farmaco, o
farmaci appartenenti alla stessa famiglia, nel futuro.
Meno grave, ma più frequente, è la comparsa di diarrea a seguito di terapie antibiotiche prolungate; succede
che il farmaco uccide i batteri patogeni e anche quelli normalmente presenti nell'intestino.
Penicilline (amoxicillina, ampicillina, penicillina, ecc.) : Furono i primi farmaci antibiotici: molte
di esse danno la capacità di uccidere diversi ceppi batterici. Quindi sono battericidi, che agiscono
interferendo nella sintesi delle sostanze necessarie per la costituzione della membrana cellulare dei
batteri. Pur avendo un basso livello di tossicità per il corpo umano, danno spesso luogo a reazioni
allergiche talvolta molto gravi. Durante la somministrazione di questi farmaci, il sintomo più
frequente è la diarrea, causata principalmente dai danni riportati dalla flora batterica intestinale. Per
il loro ampio spettro d'azione, certe penicilline vengono ritenute responsabili delle superinfezioni,
risultato di un'opportunistica esplosione di attività da parte di batteri e funghi (candida albicans) che
si diffondono in seguito all'azione dell'antibiotico.
Cefalosporine :(cefalotina, ceftriaxone, cefazolina, ecc.). sono molto simili alle penicilline,
anch'esse battericide ad ampio spettro. Hanno subito diverse trasformazioni nel tempo e la resistenza
batterica per le prime versioni è diffusa quasi totalmente; anche se le ultime varianti non presentano
particolari problemi di tossicità, sono frequenti le reazioni allergiche. Anche le cefalosporine
possono essere responsabili dell'insorgenza delle superinfezioni e la crescita abnorme di batterioidi
patogeni.
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2.2 PARAMETRI
A lungo andare, inevitabilmente, gli antibiotici perdono efficacia perché i batteri sviluppano meccanismi di
resistenza nei loro confronti.
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anello betalattamico delle cefalosporine
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