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Italo Calvino:

Italo Calvino è stato un famoso scrittore italiano, nato nel 15


ottobre del 1923 e morto a Siena nel 19 settembre dell’85.
Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato
uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Ha
seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve,
dal Neorealismo (una corrente letteraria, che esprime, valendosi di
una drammatica rappresentazione analitica dell'esistenza umana,
l'insofferenza per la vacuità delle convenzioni borghesi e la noia per
una vita priva di senso)al Postmoderno (è generalmente
caratterizzato da scetticismo, ironia o rifiuto delle grandi narrazioni
e ideologie del modernismo, spesso mettendo in discussione vari
presupposti della razionalità proclamata dall'Illuminismo.)ma
tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un
percorso di ricerca personale e coerente.
Di qui l'impressione contraddittoria che possano offrire la sua opera
e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti
che riflette il succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel
quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale
unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo
più metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse
per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché,
sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina.
I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario
sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I
nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte
d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione
sulla storia e la società contemporanea.
Italo Calvino, spedì una lettera a una giornalista dove scrisse: io
sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore
contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati
biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di
cambiarli da una volta all'altra. Mi chieda pure quello che vuol
sapere e Glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star
sicura.»
La prima formazione:
Nel 1934, superato l'esame d'ammissione, frequenta il liceo statale
Gian Domenico Cassini di Sanremo, dove sarà esonerato dalle
lezioni di religione, come richiesto dai genitori.[15]
La famiglia Calvino non ha una fede religiosa e per quei tempi
manifestare un certo atteggiamento agnostico comportava almeno
l'appellativo di "anticonformisti". Segno che Calvino ricorderà poi
quale elemento di formazione importante, per averlo presto reso
avvezzo ai sentimenti della tolleranza e della diversità, con la
conseguenza di predisporlo al costante confronto con le ragioni
dell'altro. "Non credo che questo mi abbia nuociuto: ci si abitua ad
avere ostinazioni nelle proprie abitudini, a trovarsi isolati per motivi
giusti, a sopportare il disagio che ne deriva, a trovare la linea giusta
per mantenere posizioni che non sono condivise dai più. Ma
soprattutto sono cresciuto tollerante verso le opinioni altrui,
particolarmente nel campo religioso [...]. E nello stesso tempo sono
rimasto completamente privo di quel gusto dell'anticlericalismo così
frequente in chi è cresciuto in mezzo ai preti"

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