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ILSORGERE DELLA MUSICOLOGIA E I SUOI STRUMENTI DI INFORMAZIONE


MUSICALE.
Tre sono le branche principali in cui si articola l'attività musicologica: Storia della musica,
Musicologia sistematica e Musicologia apllicata (cfr. schema seguente da U.Michels, Atlante di
musica, Milano, Sperling & Kupfer, 1994, p. 2):

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La musicologia nasce come disciplina in Germania convenzionalmente potremmo dire a partire
dalla riproposizione della Passione secondo S. Matteo di J.S. Bach nella direzione di Mendelssohn
nel 1829. Questo evento segna l'inizio di un fervore di studi e tecniche di indagine per il recupero
del patrimonio bachiano, e non solo, che culmina nella fondazione della Bach Gesellschaft (Società
Bach). L'interesse per la storia della musica era già presente nella seconda metà del Settcento sotto
forma di collezionismo musicale attraverso l'opera emblematica di due storiografi musicali che
simboleggiano due diverse maniere di acquisizione dei dati musicali: Charles Burney, organista e
compositore, con la documentazione diretta attraverso il convenzionale 'viaggio' e padre G.B.
Martini, francescano e stimatissimo teorico e compositore, che senza spostarsi da Bologna tramite
rapporti epistolari ha creato quell'enorme banca dati che va sotto il nome di Civico Museo
Bibliografico Musicale.

Gli strumenti di informazione musicale. Osservazioni generali.


In questi ultimi decenni si è visto crescere sempre più l'interesse del musicista interprete per i fatti
storico musicali e per il vasto campo d'indagine che riguarda le pratiche e le modalità originarie di
esecuzione. L'interprete-creatore di un tempo ormai non esiste più Corelli, J.S. Bach, Mozart,
Paganini, Liszt e numerosi altri compositori furono esecutori pressoche esclusivi delle proprie
musiche) e il repertorio sia vocale che strumentale è oggi incentrato largamente sulle opere dei
compositori di epoche passate. Sentita è dunque l'esigenza da parte dell'esecutore moderno di
individuare i diversi e molteplici parametri stilistici relativi alle varie epoche, alle zone geo-
grafiche diverse, ai singoli autori. Ecco dunque l'importanza della musicologia.
L'estetica idealista, che aveva accentuato la libera componente soggettiva nel rapporto tra
interprete e testo, appartiene ad un'altra passata stagione della nostra cultura.
La vita musicale di questi ultimi anni impone ormai all'esecutore di presentare al pubblico l'opera
musicale non più ricoperta di interpretazioni di epoche successive (i direttori d'orchestra e gli
interpreti del XIX secolo non avevano scrupolo di arrangiare, correggere e rielaborare le partiture
secondo i suggerimenti delle loro concezioni personali e della pratica professionale corrente), ma
rimessa nel contesto suo stilistico più originale ed autentico.
Le scelte interpretative sono pertanto sempre più orientate verso l'uso degli strumenti d'epoca e
verso il recupero delle tecniche vocali e strumentali autentiche. Lo sforzo di immedesimazione nel
gusto e nello stile dei vari momenti della storia della musica non comporta necessariamente
l'abbandono ai miti dell'esatta ricostruzione filologica dei testi e la cieca osservanza delle modalità
di ascolto e di esecuzione dei secoli passati. Al contrario: in un momento di vivo interesse per la
musica del passato, si possono sottoporre ad una critica serrata certe vecchie scelte interpretative,
spesso arbitrarie, oggidì ancora praticate, che sono frutto di una tradizione troppo artigianale del
lavoro musicale, tramandata acriticamente da maestro ad allievo.

Dizionari ed enciclopedie
I dizionari sono imprese editoriali che raccolgono una grande mole di dati disposta in ordine
alfabatico per singole "voci": lessicali (forme, generi, strumenti, città, paesi, periodi storici ecc.) e
"biografiche" che illustrano vita e opere dei musicisti (compositori, interpreti, musicologi, ecc.).
La esaustività di queste voci è proporzionale all'autorevolezza dei collaboratori che le firmano, i cui
i campi di specializzazione sono descritti in:
- International Who's Who in music and musicians directory, 14a ed., Cambridge (UK),
International biographical centre1994.
I Dizionari:
- Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti -DEUMM (Torino, Utet, 1983-
88, 4 voll di lessico e 8+1 di biografie)
- New grove Dictionary of music and musicians, 2d edition (London, Macmillan, 2002, 29 voll.,
gestito ora dalla Oxford University Press > http://www.grovemusic.com/)
- New Grove Dictionary of Opera, Londra, Macmillan, 1992, 4 voll.
- New grove Dictionary of musical istruments, Londra, Macmillan, 1984, 3 voll.

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- Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Allgemeine Enzyklopädie der Musik (MGG: La musica
nella storia e nel presente. Generale enciclopedia della Musica, 10 voll. di lessico (1994-98) e 17
di biografie (dal 2001 a oggi: mancano gli ultimi 3 voll.), Kassel, Bärenreiter-Stuttgart, Metzler).
> http://www.mgg-online.com/
- Dizionario biografico degli italiani, Roma Istituto della Enciclopedia Italiana, 1960; nel 2004
usciti 62 voll. (A-->La) http://www.treccani.it/opere/dizionario_biografico.htm
- Enciclopedia dello Spettacolo, Roma, Le Maschere 1954-62, 9 vol. + 1 di aggiornamenteo + 1 di
Indice-repertorio (1968)
- Enciclopedia della musica Garzanti, nuova ed., Milano, Garzanti, 1996

Repertori bibliografici
Per conoscere gli strumenti bibliografici disponibili, punto di partenza è:
- Keller, Music reference and research materials: an annotated bibliography, N.York, Schirmer,
1994, 4 ed.: 3074 schede sintetiche di pubblicazioni. I titoli sono raggruppati in soggetti.
Le banche dati musicali, oggi imprescindibili, nascono progressivamente a partire dagli anni 50 del
'900 allorchè l'International musicological society (http://www.ims-online.ch/news.aspx) e la
International Association of Music Libraries (http://www.iaml.info/) varano a Parigi il progetto
RISM per verificare quanto si fosse salvato dopo i guasti della seconda guerra mondiale del
materiale già segnalato nel fondamentale Quellen Lexikon (Lessico delle fonti) Robert Eitner
(Breitkopf und Härtel, 1900-1904).
RISM (Répertoire international des Sources musicales), ha sede a Francoforte cataloga tutte le
musiche a stampa e manoscritte (http://rism.stub.uni-frankfurt.de/index1.htm). Tre serie (A,B,C):
- A / I = elenco delle opere a stampa dei singoli autori (1600-1800) con la ubicazione delle fonti
tramite sigle univoche: Einzeldrucke vor 1800 (Kassel, Bärenreiter, 1971-81, 9 vol. + 4 vol di
aggiunte e correzioni.
- A / II = elenco dei manoscritti dei singoli autori (1600-1800). I risultati sono fruibili in CD-ROM.
- B = sistematica x soggetti: (es. "scritti sulla musica ebraica fino al 1800")
- C = guida agli archivi e alle biblioteche musicali. Nelle Marche i risultati sono in La musica negli
archivi e nelle biblioteche delle Marche a cura di G.Moroni (Fiesole, Nardini, 1996): da 23 a 133
fondi elencati grazie al lavoro capillare dell'ARiM (http://www.arimonlus.it/)
RILM (Répertoire international de littérature musicale). Sede a New York, pubblica
trimestralmente in abstracts (da 50 a 150 parole) brevi riassunti degli scritti pubblicati dal 1967
(http://www.rilm.org/ e la sezione italiana http://www.iamlitalia.it/rilm/rilm.htm)
RIdIM (Répertoire international d'iconographie musicale). Sede a New York dal 1971 inventaria
l'iconografia musicale presente nelle arti figurative.
RIPM (Répertoire international de la presse musicale). Sede a Baltimora (USA) dal 1982. Sede
europea a Parma. Raccoglie le notizie apparse sui periodici musicali dal 1800 al 1950 circa.
(http://www.ripm.org/)
Le banche dati RISM-RILM-RIPM sono fruibili online (http://www.nisc.com/music/)

Cataloghi tematici
I Cataloghi tematici sono opere di consultazione relative all'intera produzione di un solo autore.
Ecco i principali cataloghi tematici di alcuni tra i più importanti compositori:
Mozart / =Ludwig von Köchel, Chronologisch-tematisches Verzeichnis sämtlicher Tonwerke
Wolfgang Amadé Mozarts (Catalogo cronologico-tematico (cioè con incipit musicali) di tutte le
opere di W.A.Mozart), Lipsia, 1862, giunto alla 6a edizione nel 1964: è il criterio cronologico che
pone problemi (http://www.mozartproject.org/)
- sulla digitalizzazione degli autografi mozartiani vedi http://www.mozart.at/
Beethoven=G. Kinsky e H. Halm, Das Werk Beethovens. Tematisch-bibliographisches Verzeichnis
seiner sämtlichen vollendeten Kompositionen (L'opera di Beethoven. Tematico-bibliografico
catalogo delle sue complete composizioni) Münchem, Henle, 1955 (http://www.beethoven-haus-
bonn.de/)

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Bach= W.Schmieder, Tematisch-bibliographisches Verzeichnis der musikalischen Werke von
Johann Sebastian Bach. Bach Werke Verzeichnis (BWV) (Tematico-bibliograficocatalogo delle
musicali opere di J.S.Bach), 2ed. Wiesbaden, Breitkopf & Hartel, 1990. (http://www.jsbach.org/)
Haydn=A.van Hobocken, Joseph Haydn: Tematisch-bibliographisches Werkeverzeichnis. Vol I
Opere strumentali, vol. II Opere vocali, vol. III. Aggiunte e correzioni. Mainz, Schott's, 1957-
1978 (http://www.haydn-institut.de/)
Schubert=O.E.Deutsch, Franz Schubert, Tematisches Verzeichnis seiner Werke in chronologischer
Folge, Kassel, Bärenreiter 1978. (http://www.vanderbilt.edu/~cyrus/schub.htm)
Per conoscere i cataloghi tematici compilatifino al 1996: B.S.Brook e R.Viano, Thematic
catalogues in music: an annotated bibliography, 2a ed., Stuyvesant (USA), Pendragon Press, 1997.
La bibliografia segnala 1444 cataloghi.

Periodici e riviste musicali


Sono strumenti di lavoro aggiornati, ricchissimi di informazioni e studi su argomenti specifici.
In molti casi sono espressione delle varie comunità musicologiche.
Organo della Società Internazionale di Musicologia è Acta Musicologica (dal 1928), sede a Basilea
(Svizzera) (http://www.jstor.org/journals/inmuso.html)
Tra quelli che offrono le maggiori garanzie di scientificità sono:
USA:
- Notes (dal 1943) organo dall Music Library Association (http://www.musiclibraryassoc.org/)
- Journal of the American Musicological Society (dal 1948) (http://www.ams-net.org/)
- Fontes Artis Musicae (dal 1954, Middleton, Wisconsin) (http://www.iaml.info/en/fontes)
organo della Società internazionale delle biblioteche musicali (http://www.iaml.info/)
Germania:
- Die Musikforschung (dal 1948) organo della Società tedesca di ricerca musicale
(http://www.musikforschung.de/)

Alcuni periodici seguono un indirizzo segnatamente specialistico, come nel caso di


- Musica Disciplina (dal 1946: musica rinascimentale) organo dell'Amercan Institute of Musicology
(http://www.corpusmusicae.com/index.htm)
- The Galpin Society Journal (dal 1948: organologia > http://www.music.ed.ac.uk/euchmi/galpin/)
- 19th-Century Music (dal 1977: musica del periodo romantico
http://www.jstor.org/journals/01482076.html).
In Italia è stata fondata, nel 1964, la "Società italiana di musicologia" (http://www.sidm.it/) che
pubblica (dal 1966) la semestrale Rivista italiana di musicologia.
Altri periodici avviati:
- Nuova rivista musicale italiana (dal 1967) pubblicata dalla ERI casa editrice della RAI
- Studi musicali (dal 1972) periodico dell'Accademia nazionale di S.Cecilia di Roma
> http://www.santacecilia.it/scw/servlet/Controller?gerarchia=01.14.02.01
- Musica/Realtà (dal 1977 > http://www.lim.it/collane/musicarealta.htm)
- Il Saggiatore musicale (dal 1994 > http://www.saggiatoremusicale.it/).
Alcuni periodici sono stampati (taluni senza periodicità regolare) a cura di istituzioni finalizzate allo
studio e alla diffusione dell'opera di determinati compositori, come:
Bach-Jahrbuch (dal 1904) http://www.neue-bachgesellschaft.de/deutsch/index.htm
Beethoven-Jahrbuch (dal 1953) http://www.beethoven-haus-bonn.de/
Haendel-Jahrbuch (dal 1955) http://www.gfhandel.org/index.htm http://www.haendelhaus.de/
Haydn-Studien (dal 1965) http://www.haydn-institut.de/Haydn-Studien/haydn-studien.html
Mozart-Jahrbuch (1923-1929, ripreso nel 1941) http://www.nma.at/german/ZI_EINF.html
Bollettino del Centro rossiniano di studi (dal 1955)
> http://www.fondazionerossini.org/ita/pag03_d.htm
Informazioni e studi vivaldiani (dal 1980)
>http://www.fondazionecini.it/italiano/02istituti/vivaldi/vivaldi.html
Studi verdiani (dal 1982). http://www.studiverdiani.it/home_ita.html

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Le pagine di quasi tutte queste riviste ospitano regolarmente bibliografie specifiche, periodicamente
aggiornate, degli scritti che riguardano i compositori cui sono dedicate. Così, ad esempio, sul
Mozart-Jahrbuch del 1982 si trovano elencati 1052 titoli di studi su Mozart apparsi tra il 1976 e il
1980.

Le edizioni critiche
Strumenti essenziali che rendono accessibili le musiche del passato (lontano o recente) sono le
edizioni moderne in veste critica. Si tratta di edizioni il cui intento è di fornire testi di provata
integrità e completezza, che si presume si avvicinino il più possibile alle intenzioni originarie del
loro autore. Nel lavoro di realizzazione dell'edizione critica le fonti musicali che si prendono in
considerazione sono, in ordine di importanza: il manoscritto autografo; le copie manoscritte redatte
sotto la diretta supervisione dell'autore o ritenute storicamente importanti; le prime edizioni a
stampa svoltesi sotto il diretto controllo dell'autore; altre fonti coeve, manoscritte e/o a stampa.
Il curatore deve proporsi di ricostruire un testo musicale quanto più possibile nella sua fisionomia
originaria , rendendo chiaramente discernibili, grazie ai Criteri editoriali scelti, i propri interventi
dal testo originale ri riferimento.
I vari opera omnia, oggi sempre più numerosi, sono rintracciabili nei numerosi links o indirizzi
offerti nel paragrafo precedente.

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