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La dichiarazione dei redditi: Deve essere redatta a pena di nullità su stampati conformi a modelli redatti
dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicati in Gazzetta Ufficiale
In materia di imposta sulle successioni:Data la complessità di determinazione della base imponibile il
legislatore ha previsto l’obbligo di presentare la dichiarazione per taluni soggetti entro dodici mesi dalla
morte del de cuius
L’affermazione “I soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili, di cui al successivo art. 13 del
d.P.R. n. 600/1973 devono presentare la dichiarazione anche, in mancanza di redditi” è:Vera
Una norma tributaria può essere interpretata estensivamente? Si
Il condominio: Può essere sostituto di imposta
Secondo i fautori della teoria costitutiva L’esercizio del potere impositivo determinerebbe la nascita
dell’obbligazione tributaria
Il sostituito: Ha facoltà di intervenire nel procedimento di accertamento
Le dichiarazioni devono essere redatte a pena di nullità su stampati conformi a modelli redatti dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicati in Gazzetta Ufficiale: Vero
L’affermazione “la dichiarazione ha la funzione di rivelare al fisco l’esistenza e le dimensioni del
presupposto” è: Vera
Il sostituto di imposta è istituto definito nell’art. 64 del d.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973: Vero
Nel caso di applicazione della ritenuta a titolo di imposta:
La ritenuta effettuata in capo al sostituto esaurisce il prelievo
L’affermazione: “la funzione dell’accertamento è quella di determinare le dimensioni quantitative e
qualitative del presupposto” è: Vera
L’Agenzia del territorio è stata incorporata nell’Agenzia delle Entrate: Vero
L’affermazione: “In linea di principio all’interno della disciplina dell’imposta di registro non è prevista
una vera e propria dichiarazione” è: Vera
La successione in materia di sanzioni è espressamente esclusa dall’art. 8 del dlgs. n 472/1997? Vero
La dichiarazione non sottoscritta dal contribuente o da chi ne ha l’amministrazione legale, negoziale
o di fatto è: Nulla
Data la gravità delle violazioni compiute dal contribuente, consente all’Amministrazione finanziaria di
determinare il reddito del contribuente sulla base di notizie comunque pervenute
all’Amministrazione finanziaria, nonché sulla base di presunzioni non gravi, non precise e non
concordanti
In materia di imposte sui redditi l’atto di accertamento è rappresentato da:
Avviso di accertamento in rettifica che presuppone la presentazione da parte del contribuente di una
dichiarazione inesatta ed avviso di accertamento di ufficio che presuppone invece la mancata
presentazione della dichiarazione ovvero la presentazione di una dichiarazione nulla
In materia di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, lo Statuto del
Contribuente (legge n. 212 del 2000) stabilisce:
Gli accessi, le ispezioni e le verifiche fiscali nei locali destinati all’esercizio di attività commerciali devono
svolgersi, salvo casi eccezionali e urgenti adeguatamente documentati, durante l’ordinario orario di esercizio
dell’attività
La motivazione per relationem per gli atti dell’Amministrazione finanziaria:
E’ ammessa dall’art. 7 della legge 27 luglio 2000 n. 212 (Statuto del contribuente) a condizione però che se
nell’atto si fa riferimento ad un altro atto, lo stesso deve essere allegato all’atto che lo richiama
L’avviso di accertamento integrativo:
Può essere emesso dall’Amministrazione finanziaria, in deroga ai principi di unitarietà e globalità
dell’accertamento fino alla scadenza del termine per l’accertamento, in base alla sopravvenuta
conoscenza di nuovi elementi
In base all’art. 37 del d.P.R. n. 600 del 29.9.1973 il controllo delle dichiarazioni:
Avviene sulla base di criteri selettivirn
La disciplina della riscossione per il tramite del ruolo è contenuta nel d.P.R. 29 settembre 1973 n.
602: Vero
In caso di errata iscrizione a ruolo di una somma dovuta dal contribuente:
L’Amministrazione finanziaria deve provvedere d’ufficio al rimborso delle maggiori somme iscritte a ruolo
E’ ammessa la dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo?
Si nelle ipotesi di temporanea situazione di obbiettiva difficoltà del contribuente
Per ottenere il rimborso delle somme erroneamente versate e quindi non dovute il
contribuente si deve rivolgere al giudice ordinario nei termini di prescrizione ordinaria
secondo i principi di cui all’art. 2033 del Codice Civile?
Si secondo parte della dottrina che ritiene che sia ammissibile in diritto tributario una generale azione di
rimborso, basata sull’azione di indebito oggettivo disciplinata dal Codice Civile, a prescindere da quanto
stabilito dalle singole leggi di imposta
I ruoli possono essere: Ordinari e straordinari. Questi ultimi sono formati quando vi è fondato pericolo per
la riscossione
Le vigenti disposizioni in tema di rimborso consentono di rivolgersi direttamente al giudice
tributario per il riconoscimento dl proprio diritto?
No è necessario preventivamente rivolgere una istanza al competente ufficio fiscale
Esistono termini e modalità generali per chiedere il rimborso in materia tributaria?
No ogni singola legge di imposta prevede una specifica disciplina, ed in via residuale in assenza di una
specifica disciplina si rende applicabile la previsione attualmente contenuta nell’art. 21 del dlgs. n. 546 del
1992
In materia di imposte locali la riscossione coattiva:
Avviene sulla base della procedura di riscossione coattiva esattoriale, disciplinata dal d.P.R. n. 602/1973 e
talvolta sulla base della procedura di riscossione coattiva disciplinata dal T. U. del 1910, basata
sull’emissione dell’ingiunzione fiscale
Il procedimento di rimborso: E’ un procedimento che può essere attivato ad istanza di parte ma altresì
d’ufficio nei casi previsti dal legislatore
Nel caso in cui il contribuente non paghi le somme iscritte a ruolo maturano nei suoi confronti
Le sanzioni penali tributarie sono caratterizzate per lo più dalla presenza di:
Dolo specifico
L’instaurazione del processo davanti alle Commissioni tributarie avviene:
Mediante presentazione di ricorso, tuttavia per talune cause è condizione di procedibilità la presentazione
del reclamo
La giurisdizione delle Commissioni tributarie:Riguarda i tributi di ogni genere e specie
Tizio si rifiuta di ottemperare ad alcune richieste della Guardia di Finanza. Per tale
comportamento la normativa vigente al momento del rifiuto prevede l’irrogazione di una
sanzione amministrativa. Tale sanzione viene irrogata a Tizio e quest’ultimo non impugna
l’atto di irrogazione ma versa l’intero ammontare della sanzione. Sopravviene una legge per
effetto della quale il comportamento di Tizio non configura più una ipotesi di illecito
amministrativo in questo caso:Non è ammessa la ripetizione di quanto pagato
Il potere di sospensione dell’atto impugnato è riconosciuto:
Alla Commissione tributaria provinciale e di recente anche alla Commissione tributaria regionale
Di regola il processo tributario si svolge
In camera di consiglio ma la pubblica udienza può essere richiesta con apposita istanza dal contribuentern
La conciliazione giudiziale Può avvenire sia in udienza che fuori udienza
Davanti alle Commissioni tributarie sono impugnabili:
Esclusivamente gli atti elencati nell’art. 19 del dlgs. n. 546 del 1992 e secondo parte della dottrina anche gli
atti non espressamente elencati dal legislatore ma comunque riconducibili ad uno degli atti di cui all’art. 19 in
virtù del principio dell’omogeneità degli effetti perseguiti dell’atto
La conciliazione giudiziale:Può avvenire anche in grado di appello
In caso di irrogazione immediata delle sanzioni amministrative in base all’art. 17
del decreto legislativo 18 dicembre 1997 n. 472 il contribuente può:
Decidere alternativamente fra definizione agevolata e produzione delle deduzioni difensive
Le sanzioni amministrative: Non si trasferiscono agli eredi