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Intervista del 1/12/2010 al prof.

Mobeen Shahid, presso la pontificia Università


Lateranense, in occasione della Conferenza di Aiuto alla Chiesa che soffre sulla
libertà religiosa nel mondo.

Perché ha partecipato alla conferenza sulla libertà religiosa nel mondo. ACS (Aiuto
alla Chiesa che Soffre)?

Ho partecipato alla conferenza stampa sulla libertà religiosa nel mondo organizzare
dall’Aiuto alla Chiesa che soffre perché prima di tutto volevo ringraziare l’istituzione che
lavora tanto per dare visibilità ai problemi anche della chiesa della mia origine. Per
secondo volevo dare visibilità alla chiesa del pakistan con la mia presenza e se necessario
intervenire per precisare delle cose. Ma devo ammettere che i relatori presenti sono dei
massimo esperti e sono stati non solo illuminanti sui fatto ma hanno discusso anche delle
proposte.

Qual è la sua religione, a sua storia, mi parli un po’ di lei.

Sono nato in una famiglia cattolica del Pakistan. Dopo aver completato i miei studi presso
la Lateranense mi è stato chiesto di proseguire con insegnamento.

Cosa insegna presso la Pontificia Università Lateranense?

Insegno dei corsi su Pensiero e Religione Islamica, Islam e Neoplatonismo nella Facoltà di
Filosofia della Lateranense.

Ci sono dei punti tangenza e contatto presso al mistica cattolica e l’islamica?

Sì ci sono dei punti in comune tra il mondo cristiano e quello islamico. Le zone dove è nato
islam, cristianesimo e ebraismo erano già presenti. La tradizione sufì della mistica islamica
non è l’unica perché arabia anche se aveva delle religioni tribali oltre le principali due
religioni monoteistiche la tradizione ascetica e la ricerca del senso profondo della vita
continuava nel proprio contesto culturale pre-islamico. Nella mistica Islamica ci sono
elementi in comune tramite neo-platonismo.
Cosa ha fatto per la persecuzione della donna cristiana, Bibi, un anti-sakineh,
perseguitata appunto perché cattolica?

Mi sono impegnato, come anche in tanti altri casi della discriminazione coi cristiani in
pakistan, anche per Asia Bibi in quanto donna, mamma, cristiana e cattolica. Ho fatto
campagna per sensibilizzare le autorità statali italiane e Pakistane, le autorità
ecclesiastiche presso la Santa Sede e in Pakistan, contattato i mezzi di comunicazione
dando delle notizie verficate e mettendo insieme delle associazioni per i diritti umani.
Ho provato a farlo diventare un caso simbolico in quanto dal 1986 ad oggi le vittime
della legge della blasfemia sono 4000 circa.

Da quanti anni si trova in Italia, come si trova nel nostro Paese?

Vivo in Italia dal 1997 e mi trovo benissimo. L’italia è la mia seconda casa! L’Italia è un
paese meraviglioso per eredità culturale, contesto geografico e geopolitico.

Qual è la situazione del Pakistan?

Pakistan è una terra benedetta da Dio per risorse naturale! Uscendo dal colonialismo
Inglese nel 1947 e separandosi come una nazione indipendente ha vissuto sacrificio di 10
millioni, tra induisiti e musulmani e in particolare i Sikh, nella trasmigrazione
tendenzialmente dei induisiti verso India e musulmani verso Pakistan sia Est e Ovest.

Dopo quasi 62 anni di indipendenza Pakistan non è ancora riuscito ad avere un sistema
economico che possa permetterli autonomia e lo stato non ha sufficienti risorse autonome
per sopravivere e per questo dipende dal debito internazionale.

La situazione della Chiesa in Pakistan non è delle migliori in quanto i cristiani a tutti gli
effetti sono considerati cittadini di seconda classe a tal punto che un presidente e primo
ministro della nazione non può essere un non-musulmano. Solo ora nei ultimi 20 anni
dopo quasi 40 anni di lavoro della Chiesa Pakistana i cristiani locali cominciano ad arrivare
a un cambiamento sociale ma la società islamica non li permette piena libertà e l’abuso
dell’articolo 295 b-c è la bomba sotto casa di ogni cristiano che può scoppiare in qualsiasi
momento anche se sei innocente.
Asia Bibi perseguitata per essere cristiana

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