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Il conte Giuseppe Napoleone Ricciardi (Napoli, 18 luglio 1808 – Napoli, 1º giugno 1882) è
stato un letterato, patriota, politico ed editore italiano, uno dei maggiori esponenti del
radicalismo politico in età risorgimentale.
Biografia
Figlio secondogenito del giurista Francesco Ricciardi
(1758-1842), ministro della giustizia delle Due Sicilie sotto
Murat e nel periodo costituzionale del 1820, e della
marchesa Luisa Granito (1769-1832), a sua volta stimata
poetessa[1], Giuseppe Ricciardi crebbe in un ambiente
familiare cosmopolita, di intense relazioni sociali e
stimolante dal punto di vista intellettuale.
Fino al 1860 risiedette soprattutto in Francia, dove frequentò per qualche tempo i gruppi di
orientamento socialista[3] (Charles Fourier e Sansimoniani[4]) e svolse un'intensa attività
propagandistica su posizioni mazziniano-democratiche a favore dell'unità d'Italia[5][6]. Ebbe
contatti a Londra con Mazzini, a Ginevra con Sismondi, a Parigi con David Levi e con Cristina
Belgiojoso. Appoggiò fra l'altro anche dal punto di vista finanziario il tentativo dei fratelli
Bandiera, i quali si mossero in base a informazioni ottenute dal Ricciardi sui moti cosentini del
15 marzo 1844[7].
Tornato a Napoli nell'aprile 1848, durante il governo costituzionale di Carlo Troya, Ricciardi fu
eletto al parlamento napoletano. Dopo il colpo di mano di Ferdinando II del 15 maggio 1848,
con cui venne sciolto il parlamento democratico e sostituito il liberale Troya col reazionario
principe di Cariati, Ricciardi scese in Calabria, dove la protesta contro Ferdinando II aveva
assunto le forme della ribellione armata, e presiedette il Comitato di Salute Pubblica, ossia
l'esecutivo rivoluzionario calabrese. Dopo la sconfitta delle truppe guidate da Domenico Mauro
ad opera del generale borbonico Ferdinando Lanza a Campotenese (30 giugno 1848), Ricciardi,
assieme ad altri patrioti, riuscì a fuggire a Corfù[8].
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Nel 1849 riparò in Piemonte. Collaborò con La Ragione di Ausonio Franchi, sostenendo fra
l'altro che fra i doveri dello Stato c'è quello di garantire che nessuno muoia di fame. Dopo l'unità
d'Italia fu deputato dal 1861 al 1870, militando nelle file della sinistra parlamentare. Nel 1869,
in concomitanza con l'apertura del Concilio Vaticano I, organizzò a Napoli l'anticoncilio.
Massone, con Giustiniano Lebano, che ereditò il lascito ermetico di Domenico Bocchini, cercò di
ravvivare, assieme ad altri ermetisti, quali Gaetano Petriccione, Antonio Pasquale De Santis,
Giuseppe Fiorelli, Domenico Angherà, la tradizione ermetica di origine egizia alessandrina,
dando origine al Grande Oriente Egizio[9].
Opere scelte
I suoi scritti furono raccolti prima della sua morte negli otto volumi delle Opere scelte[10].
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▪ Gloria e sventura
▪ Canzoni
▪ Sciolti
▪ Componimenti varii
▪ Poesie giocose
Note
1. ^ Riccardo Limongi, Sensi unici, ovvero La ghirlanda, Napoli, Lettere Italiane, 1999, ISBN
88-7188-204-0, pp. 99-103 (on-line (http://books.google.it/books?id=StfaQamMfpEC&pg=PA
99))
2. ^ Carlo Dionisotti, Ricordi della scuola italiana, Roma, Edizioni di Storia e letteratura, ISBN
88-87114-14-5, 1998, p. 199 (on-line (http://books.google.it/books?id=DjjaoM_kNBUC&pg=P
A199&dq=giuseppe+ricciardi+1836+esilio&lr=#v=onepage&q=giuseppe%20ricciardi%20183
6%20esilio&f=false))
3. ^ Bulferetti Luigi, Socialismo risorgimentale, Einaudi, ISBN 88-06-43661-9, 1975
4. ^ Renato Treves, La dottrina sansimoniana nel pensiero italiano del Risorgimento, Torino,
Giappichelli, 1973
5. ^ Giuseppe Ricciardi, Discorso intorno alle norme da seguitarsi dagl'Italiani nel procacciare
l'indipendenza, l'unità e la libertà della patria, Paris : Lacombe, 1843
6. ^ Giuseppe Ricciardi, Conforti all'Italia ovvero preparamenti all'insurrezione, Parigi, 1846
7. ^ Giuseppe Ricciardi, Storia dei fratelli Bandiera e consorti, narrata da Giuseppe Ricciardi,
corredata d'una introduzione, d'illustrazioni e di una appendice da Francesco Lattari.
Firenze : F. Le Monnier, 1863, p. 120 (on-line (http://books.google.it/books?id=eMtd_0sg05c
C&pg=RA1-PA6))
8. ^ Giuseppe Ricciardi, Una pagina del 1848, ovvero Storia documentata della sollevazione
delle Calabrie, Napoli : S. Pietro a Maiella, 1873
9. ^ La Tradizione Ermetica a Napoli (http://www.accademiehermetichekremmerzianeunite.org/
archivio/FDA/latradizionenapoli.php) sul sito accademiehermetichekremmerzianeunite.org
10. ^ Opere scelte, di Giuseppe Ricciardi, Napoli : Stamperia del Vaglio, 1867-1870
Bibliografia
▪ Giuseppe Ricciardi, Memorie autografe d'un ribelle, Parigi: Stassin et Xavier, 1857; II
edizione: Memorie autografe d'un ribelle, ovvero Prolegomeni del fuoruscito, Milano: N.
Battezzati, 1873
▪ Carlo Gentile, Giuseppe Ricciardi, Foggia: Studio editoriale dauno, 1941
▪ Luca Di Mauro, RICCIARDI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 87, Roma,
Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
Altri progetti
▪ Wikisource contiene una pagina dedicata a Giuseppe Ricciardi
▪ Wikiquote contiene citazioni di o su Giuseppe Ricciardi
Collegamenti esterni
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