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Il termine stress ossidativo rappresenta la condizione che si stabilisce quando a livello cellulare si instaura uno

sbilanciamento tra i processi di produzione delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) e quelli responsabili della
loro rimozione.

In condizioni fisiologiche le ROS sono normalmente prodotte all’interno della cellula: sono coinvolti
nell’apoptosi, nella segnalazione e nella risposta cellulare allo stress. Vengono prodotti dai mitocondri come
sottoprodotti del metabolismo cellulare. La loro eliminazione è dovuta a sistemi antiossidanti sia enzimatici
come la superossido dismutasi sia non enzimatici come le vitamine.

Se non vi è più un equilibrio tra produzione ed eliminazione dei radicali liberi allora sia una condizione di stress
ossidativo che comporta danno a: proteine, acidi nucIeici e lipidi che rappresentano i principali bersagli
dell’azione ossidante delle ROS. Le proteine possono subire reazioni di ossidazione proteica, il DNA è
particolarmente vulnerabile al danno ossidativo che determina la modificazione delle basi, i lipidi sono molto
più reattivi nei confronti delle ROS rispetto ad acidi nucleici e proteine (perossidazione lipidica).

Lo stress ossidativo può essere dovuto a diversi fattori:

Già normalmente il cervello è maggiormente esposto a radicali liberi e quindi a stress ossidativo per
diversi motivi: il metabolismo energetico del cervello e molto elevato quindi consuma molto ossigeno
di conseguenza produce elevati livelli di radicali liberi, il sistema antiossidante è molto basso rispetto
agli altri tessuti, le membrane dei neuroni hanno un'alta concentrazione di acidi grassi polinsaturi che
sono maggiormente suscettibili alla perossidazione lipidica che è correlata con deterioramento
cognitivo frontale. con l'invecchiamento la produzione dei radicali liberi aumenta ancor di più perché il
sistema di difesa antiossidante è compromesso ed inoltre il cervello invecchiato mostra alterazioni nel
DNA mitocondriale che aumentano la produzione di Ros.
Quindi con l'invecchiamento fisiologico lo stress ossidativo aumenta ed è coinvolto nel causare malattie
degenerative come la malattia di Alzheimer.
Numerose evidenze hanno dimostrato la rilevanza dello stress ossidativo, nonché della disfunzione
mitocondriale ad esso associata, nella neurodegenerazione e in particolare nella patogenesi della AD. I neuroni
sono particolarmente esposti al danno ossidativo e queste condizioni rendono i neuroni estremamente
suscettibili al danno mediato dalle ROS.

Nell’AD il metabolismo mitocondriale è profondamente alterato. L’attività degli enzimi piruvato deidrogenasi,
α-chetoglutarato deidrogenasi, isocitrato deidrogenasi e citocromo c ossidasi è ridotta e ciò sostiene
maggiormente la produzione di ROS a livello della catena di trasporto degli elettroni. Il danno ossidativo è
ulteriormente aggravato dall’alterazione dell’attività degli enzimi antiossidanti.

L’accumulo extracellulare del peptide Aβ determina l’attivazione della microglia e degli astrociti, che
sostengono uno stato infiammatorio producendo grandi quantità di ROS attraverso diversi meccanismi.

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