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dal 13 maggio
al 26 maggio
27 MAGGIO il questionario
anonimo

Rubriche 14

04 23 APP SEGRETE
Lavora e divertiti col telefono

10 LE RISPOSTE DELL’ESPERTO
Le soluzioni a tutti i tuoi problemi

Windows
18 IN PRATICA
Corso di editing video: picture-in-picture 15

22 SMARTPHONE

SUPER BOOT
Cataloghiamo libri, fumetti o videogame

26 DA SAPERE
Salviamo la nostra vista con la modalità dark

28 SISTEMA
Impariamo a usare i desktop virtuali
30 VIDEOGIOCHI
Lo sai che i videogiochi possono educare?
32 RECENSIONI
Razer Iskur, LG UltraWide 35WN73A
34 TRUCCHI
I segreti per ottenere il massimo dal PC
38 MICROSOFT EXCEL
Inseriamo una mappa nei fogli di calcolo
CON I PROGRAMMI CHE TI CONSIGLIAMO
IL SISTEMA SI AVVIERÀ IN TEMPO RECORD
16
Guide pratiche
40 PRESTAZIONI DELLA SCHEDA VIDEO
Steam ci svela a quanti frame al secondo stiamo giocando
41 REGISTRIAMO LA NOSTRA VOCE
Usiamo un’app di Windows per creare un podcast
42 ASCOLTIAMO LA RADIO CON IL COMPUTER
Un pratico strumento per ascoltare un po’ di musica

46 FORSE NON SAI CHE... 44 VIDEOCHAT DAL PC

Il formato PDF ha quasi 30 anni Un modo comodo per vederci online con gli amici
17

Le Super Offerte
14 AUKEY TASTIERA GAMING 16 LAMICALL SUPPORTO Pag.
Una tastiera meccanica RGB Ottimo per fissare lo smartphone alla bici 16
14 LENOVO LEGION 5 17 EINOVA VALET TRAY
Un portatile con audio e schermo super Un vassoio portaoggetti che ricarica il telefono
15 XIAOMI SMART LED CEILING 17 HUAWEI FREEBUDS LITE
Una plafoniera smart Auricolari wireless che cancellano il rumore

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23 app segrete
23 APP SEGRETE PER
LAVORARE E DIVERTIRTI
Ogni mese vengono aggiunte oltre 100.000 nuove app negli store di Android e iPhone.
Solo poche di queste sono veramente valide e gratuite: le abbiamo scovate per voi!
S
econdo gli ultimi dati
resi noti dalla società di
analisi Statista, www.
statista.com, nello scorso
mese di febbraio 89.000 nuo-
ve app Android e 30.000 iOS
sono state aggiunte ai rispet-
tivi store. Si tratta di numeri
enormi, se non fosse che gran
parte di queste sono di qualità
medio-bassa e qualcuna è ad-
dirittura infarcita da malware
e adware. Infatti, nonostante
sia Google che Apple abbiano
sofisticati sistemi di controllo,
non riescono evidentemen-
te a controllarle tutte, e così
sempre in febbraio la società
Tra le migliaia di app che
vengono realizzate ogni mese,
ce ne sono alcune imperdibili
4
di antivirus Avast ha rilevato
che ben 204 di queste app
integravano malware o nel
migliore dei casi erano solo
pubblicità. Ma come ci sono le
app truffa, ci sono anche quelle
realmente utili e realizzate con
cura e oltretutto non sempre
sono a pagamento!
C’è qualcosa di nuovo
In redazione ci capita di prova-
re centinaia di app ogni mese,
nella maggior parte dei casi
perché ci vengono consigliate
o perché seguiamo gli sviluppa-
tori. Purtroppo molte di queste
sono comunque dei doppioni
di app che abbiamo già sul te-
lefonino, succede però, per for- Cosa puoi fare
tuna anche abbastanza spes-
so, di provarne di innovative e con queste app
utili che ci farebbe piacerebbe
condividere con i nostri lettori. •Nascondere foto che
Quelle che troverete nelle pros- vuoi tenere private
sime pagine sono il più possibi-
le recenti, in gran parte gratuite •Migliorare la qualità
e in lingua italiana (quest’ulti- dell’audio
ma caratteristica resta però la
più difficile). Abbiamo deciso •Identificare le stelle
di dividerle per categorie, par- puntando il telefonino
tendo da quelle multimediali
che in questo momento sono le •Organizzare il lavoro
più scaricate e le più richieste. come in ufficio
E non ci riferiamo solo alle app
per realizzare o per modificare
video e immagini, ma soprat- sicurezza resta poi indispen-
tutto a quelle che permettono sabile così come, in previsione
di gestirli al meglio, Poi abbia- dell’estate che sta per arrivare,
mo voluto dedicare uno spazio
alle app per lo smart working:
anche una parte dedicata allo
sport e al tempo libero. Finire-
anche se la pandemia prima o
poi ce la lasceremo alle spalle,
mo poi presentando alcune app
di giochi che si distinguono per
il modo con cui lavoriamo è de-
stinato a cambiare radicalmen-
innovazione e fantasia, speran-
do che piaceranno a voi quanto
te. Una sezione dedicata alla sono piaciute in redazione!
Audio, video e foto
POWERAMP EQUALIZER
Avere uno smartpho-
ne di ultima genera-
zione, magari pagato
più di 500 euro, serve a poco
se poi l’audio non è all’altezza
del resto della dotazione. Se
siete audiofili o semplicemen-
te non sopportate di sentire
gracchiare la vostra musica
preferita, vi consigliamo di
provare Poweramp Equalizer.
L’equalizzatore a 10 bande
può essere completamente
personalizzato e, in più, com-
prende 16 configurazioni pre-
set, dai bassi estremi ai soli
alti. C’è il supporto a Beats
Audio (solo per i telefoni che
lo prevedono) e alla SRS Ste-
reo eXpansion. Tra le caratte-
ristiche per audiofili notiamo
l’inclusione del limiter grazie
al quale, se alziamo troppo il
livello di preamplificazione,
verrà limitato il volume in
uscita, evitando così la distor-
sione del segnale. La versione
Premium costa solo 1,99 € e
offre molte funzioni in più.
Android
PEXELS
Oltre 3 milioni di foto e
video ad alta risoluzio-
ne sono disponibili
gratuitamente grazie a una
community globale di fotogra-
fi e appassionati che condivi-
dono il proprio lavoro affinché
tutti le possano utilizzare libe-
ramente. La ricerca delle im-
magini in Pexels può avvenire
per parola chiave oppure uti-
lizzando uno dei tanti tag as-
sociati a ciascuna fotografia o
video. Se poi l’immagine ci è
servita per i nostri progetti,
potremo decidere di ricom-
pensare direttamente l’autore
della foto o del video attraver-
so PayPal, ma questo non è
assolutamente obbligatorio.
Così come non è obbligatorio,
ma sicuramente consigliato,
aggiungere le nostre foto par-
ticolarmente ben riuscite. Nel
momento in cui abbiamo pro-
vato l’app, 211.473 persone
avevano condiviso le loro im-
magini. Per farlo, e per scari-
care quelle delle altre perso-
ne, dovremo registrarci (va
bene anche l’account di Face-
book) e poi naturalmente ga-
rantire di essere i proprietari
Poweramp Equalizer.
Se vi piace sentire in cuffia i bassi
che pompano, provate ad attivare
il preset Bassi Estremi e non
resterete delusi.
dei diritti dell’immagine che
abbiamo deciso di caricare.
Android/iOS
VIDEO PLAYER
ALL FORMAT
Tutti gli smartphone e
i tablet hanno un loro
riproduttore video in-
tegrato. Ciò nonostante, capi-
ta spesso di non riuscire a ri-
produrre alcuni formati,
magari proprio quelli del video
che ci hanno condiviso via
SOLO IN ORIZZONTALE
C apita a tutti di dover ri-
prendere un video al vo-
lo e di accorgersi quando è
ormai troppo tardi di avere
lasciata inserita la modali-
tà di visualizzazione vertica-
le che lo rende praticamente
inguardabile. Un’app come
Horizon Camera elimina al-
la radice il problema: non è
importante, infatti, il modo in
cui impugniamo il telefonino,
potremo tenerlo in verticale
o anche in diagonale, il risul-
tato sarà sempre quello di un
classico filmato nel formato
orizzontale a tutto schermo.
Per ottenere questo risulta-
to l’app sfrutta il giroscopio
Pexels.
Se pensiamo di avere realizzato
delle fotografie veramente belle
potremo iscriverci al concorso
e vincere premi fino a 200 dollari.
mail. Un’app come Video Pla-
yer All Format riesce a identi-
ficarne e a riprodurne più di
25, compresi gli ormai dimen-
ticati DivX e i più recenti
M3U8. Inoltre adegua auto-
maticamente il video alle di-
mensioni del display del di-
spositivo e tiene in memoria il
punto in cui eravamo arrivati.
Volendo è anche possibile
proteggere con password la
cartella dove teniamo i video,
Android
presente su tutti i dispositivi,
in modo che l’immagine ri-
sulti sempre parallela al ter-
reno. In pratica è come avere
un gimbal a un asse, lo stru-
mento che serve a impedire
i movimenti eccessivi duran-
te le riprese. L’app permette
di catturare singole immagi-
ni mentre si riprende il video
e ha tre modalità di ripresa
a seconda della qualità: Al-
ta, media o bassa. La versio-
ne gratuita ha tutte le funzio-
ni di quella Pro ma obbliga ad
avere il marchietto dell’app
sempre visibile. Per farne a
meno basta spendere 1,95 €.
Android/iOS
KINEMASTER
Anche avendo uno de-
gli smartphone più re-
centi, realizzare video
di buona qualità non è per
niente semplice. È questo uno
dei motivi del grande successo
che stanno riscuotendo le app
per modificare e per quanto
possibile migliorare i filmati
che abbiamo sul telefonino. La
forza di KineMaster è quella
di poter gestire anche i video
in 4K che, oltre a occupare
molto spazio sono anche deci-
samente complessi. Inoltre
potremo accelerare, rallenta-
re, aggiungere musica, voci
fuori campo, effetti sonori e
cambiare voce ai nostri video
preferiti. I più esperti potran-
no poi utilizzare lo strumento
di animazione keyframe per
aggiungere movimento ai li-
velli e usare filtri colorati e re-
golazioni del colore per far ri-
saltare al massimo le loro
creazioni. Potremo anche
consultare migliaia di progetti
pubblicati da altri utenti, sca-
ricarli e usarli come base per
le nostre composizioni. La ver-
sione gratuita di KineMaster
comprende la maggior parte
delle funzioni, ma mette in
bella vista il marchietto Kine-
Master. Se questo ci dà fasti-
dio e vogliamo eliminarlo, do-
vremo passare alla versione
Pro che costa 4 euro per un
mese o 25 euro per un anno.
Android/iOS
5
23 app segrete
Smart working
FOCUS TO-DO
È scientificamente
provato che è molto
difficile riuscire a
mantenere la concentrazione
per più di 30 minuti, ed è per-
ciò consigliabile spezzare il
lavoro o lo studio con piccole
pause. La tecnica del pomodo-
ro, usata in tutto il mondo e
che prende il nome dai vecchi
timer meccanici a forma, ap-
punto, di un pomodoro di pla-
stica, si basa su questo pre-
supposto e un’app come
Focus To-Do lo combina con la
gestione delle cose da fare. In
pratica potremo inserire i no-
stri progetti nelle liste delle
cose da fare, avviare il timer
per concentrarci sul lavoro, im-
postare promemoria per com-
piti importanti e controllare il
tempo trascorso. Volendo po-
tremo anche inserire in sotto-
fondo un rumore bianco come
quello del vento o del mare. La
durata di ciascuna fase di lavo-
ro o di studio è di 25 minuti, se
vogliamo allungarla o renderla
più breve dovremo passare alla
versione Pro al costo di 3 € al
mese oppure di 9 € per sem-
pre. La versione Pro consente
anche di sincronizzare le attivi-
tà in cloud e di creare cartelle
per gli obiettivi.
Android/iOS
Non solo smartphone.
Oltre che per i dispositivi Android
e iOS esiste una versione di Focus
To-Do per Apple Watch e per
i computer Windows e macOS.
6
ANY.DO
Uno dei modi più sem-
plici e completi per
fissare nuovi appunta-
menti e ricordare le cose da
fare utilizzando anche la voce
è quello di usare l’app Any.Do.
La base è quella del calenda-
rio di Google, con il quale l’app
andrà sincronizzata subito
dopo l’installazione, ma le
possibilità sono molte di più.
Potremo per esempio regi-
strare dei promemoria al volo
grazie al sistema di riconosci-
mento vocale di Google e pro-
grammarli a una certa ora,
oppure condividerli con gli
amici. Oltre che per il lavoro,
Any.Do va benissimo per crea-
re delle liste di cose da fare,
magari anche quella della spe-
sa che potremo condividere
con il nostro partner o con i fi-
gli. Ad ogni attività è possibile
allegare note, documenti e
promemoria. La versione Pre-
mium consente anche di geo-
localizzare le singole note in
modo, per esempio, che la li-
sta della spesa ci venga notifi-
cata quando siamo al super-
mercato oppure quando
usciamo dall’ufficio. In più la
versione Premium, al prezzo
di 2,50 € al mese, permette la
sincronizzazione con l’app
WhatsApp, cosa utile per in-
viare notifiche e messaggi ai
nostri contatti.
Android/iOS
PDFELEMENT
La maggior parte dei
documenti che rice-
viamo per posta o che
ci vengono condivisi sono
PDF. Ma se dal computer è
possibile modificarli aggiun-
gendo delle note o evidenzian-
done alcune parti, dallo
smartphone è molto più com-
plesso. A meno di non avere
un’app come PDFElement
che permette di evidenziare,
sottolineare, cancellare con
un trattino o con una sottoli-
neatura zigrinata intere frasi.
Dopo essere intervenuti sul
documento che ci interessa
potremo condividerlo diretta-
mente dall’app non solo via
posta elettronica ma anche
sui programmi di messaggisti-
ca come WhatsApp o Skype.
Volendo è anche possibile uni-
TRELLO
re più PDF e trasferirli via Wi-
Fi, a condizione naturalmente
di trovarsi sulla stessa rete.
Android/iOS
APPBLOCK
RESTA CONCENTRATO
Lavorando a casa ca-
pita a tutti di distrarsi
facilmente e di perde-
re un sacco di tempo sui social
o sui siti Web. Per evitare di do-
vere recuperare il tempo perso
la sera o nei weekend, è possi-
bile installare un’app come
AppBlock che tiene sotto con-
1
Una delle migliori app
per organizzare il lavoro
è Trello. Permette di or-
ganizzare elenchi di attività
divisi per colonne con fasi
di progetto diverse, potre-
mo aggiungere altri membri
del gruppo di lavoro e con-
dividere con loro allegati e
documenti. All’interno della
bacheca ci saranno colonne
differenti per i singoli pro-
getti da iniziare, per quelli
in corso e quelli completati.
Per ciascun progetto verrà
inserita una scheda che po-
tremo trascinare con le dita
da una colonna all’altra.
2
All’interno di ciascuna
scheda è possibile inseri-
re differenti etichette co-
lorate in modo da differenzia-
re il progetto per importanza
o per categoria. Inoltre è pos-
sibile inserire la data di sca-
denza con la possibilità di ri-
cevere una notifica uno o più
giorni prima. Potremo allega-
re documenti di Word, foto e
video, inoltre ciascun parte-
cipante del gruppo potrà la-
sciare i propri commenti. Sarà
anche possibile creare campi
personalizzati su misura per
ciascun progetto. Trello è di-
sponibile per Android e iOS e
può essere visualizzato anche
sui principali browser dei PC.
trollo il tempo che passiamo
sui vari siti e consente di fissa-
re un tempo di utilizzo massi-
mo per ciascuno. Potremo così
decidere di bloccare siti e app
durante l’orario di lavoro o an-
che quando ci troviamo in un
determinato luogo. Una volta
inserito il blocco, potremo an-
che fissare un tempo di utilizzo
massimo. La versione gratuita
comprende un massimo di 5
app o siti, per averne di più do-
vremo passare a quella Pre-
mium al costo di 2,49 € al mese.
Android/iOS
Sicurezza
BLOCCO APP CON
IMPRONTA DIGITALE
Anche se il nostro
smartphone è protet-
to da password o
dall’impronta digitale, esiste
sempre la possibilità che qual-
che spione riesca a controllar-
ne il contenuto, semplicemen-
te perché gli abbiamo prestato
il telefono per fare una telefo-
nata. Un’app come Blocco
App con Impronta Digitale
risolve il problema in quanto
permette di proteggere cia-
scuna app con l’impronta digi-
tale oppure con una sequenza
o un codice. In più ha delle
funzioni particolarmente utili
come la cassaforte, cioè una
cartella protetta all’interno
della quale possiamo salvare
foto e documenti riservati. Se
poi l’amico a cui abbiamo pre-
stato il telefono dovesse pro-
vare ad aprire un’app, verrà
immediatamente fotografato
e quindi smascherato.
Android
MALWAREBYTES
Probabilmente il mi-
glior antimalware per
smartphone Android,
Malwarebytes consente di
eseguire la scansione di tutte
le applicazioni già presenti sul
dispositivo e di controllare
così tutte le aree della memo-
ria interna, in modo da verifi-
care che non sia stato installa-
to un malware o una qualche
app che ruba dati o che spia
tutte le nostre attività. Inoltre
permette di rilevare eventuali
link dannosi presenti in qualsi-
asi testo, comprese mail, mes-
saggi di Facebook o WhatsApp
e siti Web, con scansioni su ri-
chiesta. Se poi volessimo an-
che la protezione continua in
tempo reale (e non solo a ri-
chiesta) dovremo passare alla
versione Premium al prezzo di
1 euro al mese.
Android/iOS
G CLOUD BACKUP
Il backup di Google
salva automaticamen-
te tutte le nostre im-
postazioni e le app che abbia-
mo sullo smartphone, ma non
può però salvare documenti,
musica, video e messaggi
SMS. Certo, tutti questi file
possono essere trasferiti sul
computer collegando lo
smartphone via cavo USB, ma
si tratta di un’operazione non
sempre pratica. Una possibile
alternativa è quella di utilizza-
re un’app come G Cloud Ba-
ckup che ci permette di effet-
tua un backup di video,
fotografie, musica e docu-
menti direttamente sul cloud.
In realtà lo spazio disponibile
gratuitamente è di un solo GB.
Potremo però avere altro spa-
zio gratuito pubblicando una
recensione dell’app su Google
Play (300 MB in più), invitan-
do degli amici (200 MB in più
PROTON VPN
S e abbiamo bisogno del
completo anonimato du-
rante la navigazione Inter-
net, oppure vogliamo sem-
plicemente accedere a siti e
servizi per i quali è necessa-
rio avere l’indirizzo IP di un’al-
tra nazione, l’unica possibi-
lità è quella di dotarci di una
connessione VPN. Si trat-
ta delle cosiddette Reti Pri-
vate Virtuali che permettono
di navigare in maniera total-
mente anonima, utilizzando
l’indirizzo IP di un’altra nazio-
ne, con i dati protetti da con-
nessioni criptate. Tra le tante
VPN disponibili, Proton VPN
è una delle poche a offrire un
per ciascuno), facendo un la cancellazione automatica di
tweet o un post Facebook in tutti i nostri dati se l’app non
cui citiamo l’app. In questo è attiva da un certo numero di
modo potremo arrivare a un minuti (che dovremo imposta-
massimo di 10 GB; se ci serve re). Volendo è anche possibile
ancora più spazio dovremo disabilitare i blocchi solo per
passare alla versione a paga- alcuni siti creando così una
mento al costo di 2 euro al whitelist di indirizzi sicuri a
mese per 100 GB o di 4 euro cui rimanere sempre collegati.
per 1.000 GB. I backup posso- Android/iOS
no essere automatici in base
all’ora e a una varietà di possi-
bili situazioni come la presen-
za di una rete Wi-Fi o dell’ali-
mentazione elettrica.
Android
DUCKDUCK GO
PRIVACY BROWSER
Tra i tanti motori di
ricerca disponibili per
i dispositivi mobili,
DuckDuck Go è quello che ga-
rantisce la maggiore privacy in
quanto non memorizza alcun
indirizzo IP, non registra infor-
mazioni sull’utente, non ese-
gue operazioni di filtraggio e
tracciamento. Il DuckDuckGo
Privacy Browser è il browser
ufficiale creato dagli svilup-
patori del motore di ricerca
DuckDuckGo. Basato su Chro-
mium, integra il blocco dei
tracker pubblicitari e dei tra- Backup completo.
cker invasivi della privacy. Per Con G Cloud Backup potremo
cancellare immediatamente sincronizzare in cloud anche
documenti, foto e video.
tutta la cronologia della navi-
gazione e i cookie è poi suffi-
ciente fare un tap sul pulsante
con il simbolo di una fiamma.
È anche possibile impostare
collegamento gratuito, an-
che se limitato a tre soli ser-
ver esteri e con una velocità
ridotta. Si tratta comunque
di un sistema valido per capi-
re se vale la pena di investire
del denaro e passare alla ver-
sione Basic che per 4 euro al
mese consente di collegar-
si a 350 server di 43 nazioni
o a quella Plus che con 8 eu-
ro permette di navigare fino
a 10 Gbps. Il funzionamento
è semplice, basta scegliere il
server della nazione a cui vo-
gliamo collegarci e fare clic su Scansione a richiesta.
Connetti. Potremo poi con- La versione gratuita di Malwarebytes
trollare su Google Maps dove richiede la scansione manuale del
sia la nostra località virtuale. dispositivo. Con quella a pagamento
il controllo è automatico.
7
23 app segrete
Sport e tempo libero
BIRDNET IDENTIFICA IL
SUONO DEGLI UCCELLI
Sta finalmente arri-
vando la bella stagio-
ne e con essa il mo-
mento di andare finalmente a
fare qualche bella passeggia-
ta in campagna o nei boschi.
Un’app come Birdnet, svilup-
pata dagli scienziati del Cor-
nell Lab of Ornithology e dalla
Chemnitz University of
Technology, può permetterci
finalmente di dare un nome ai
versi degli uccelli. Il meccani-
smo è semplice: basta attiva-
re il registratore, selezionare
la parte con il verso che ci in-
teressa e inviarla per l’analisi
ai server inglesi. La risposta ci
arriverà praticamente in tem-
po reale grazie al confronto
con un enorme database di
oltre 3.000 specie di uccelli
europei e del Nord America.
Una volta identificato l’animale
e controllata la probabilità del
riconoscimento, potremo an-
che visualizzare la sua scheda
da Wikipedia. Il tutto in lingua
italiana. La sezione Esplora la
tua zona permette di sapere
quali sono le specie più diffu-
se nella zona in cui ci troviamo.
Android/iOS
STELLARIUM
Nelle belle serate d’e-
state è normale alzare
gli occhi al cielo per
guardare le stelle. Se ci trovia-
mo in una zona con poco in-
FOOTPATH ROUTE
O ra che possiamo final- basterà infatti fare tap sul
mente muoverci, la vo- paese più vicino per essere
glia di tornare a camminare portati sul sentiero giusto.
in montagna o anche sempli-
cemente in campagna è tan-
ta. Un’app come Footpath
Route Planner è tanto sem-
plice quanto utile. Non do-
vremo fare altro che segna-
lare con un dito sulla mappa
il punto in cui vogliamo arri-
vare e lei penserà a mostra-
re l’itinerario consigliato con
tanto di percorso e dislivel-
lo. Si tratta di un’app per-
fetta anche per chi si è per-
so nei boschi, a condizione
naturalmente di avere una
connessione Internet attiva,
8
Riconoscimento immediato.
Probabilmente saremmo riusciti
a riconoscere il verso del cuculo
anche senza l’app, resta il fatto che
l’identificazione è stata immediata.
quinamento luminoso lo spet-
tacolo è grandioso. Purtroppo,
però, oggi sono in pochi a sa-
per riconoscere stelle e piane-
ti e un’app come Stellarium ci
può dare una mano. Basta
avere attivato il GPS e puntare
lo smartphone verso la zona di
cielo che ci interessa per vi-
sualizzare non solo le stelle
più grandi e visibili ma anche
quelle più lontane. La versione
gratuita dell’app va bene per
conoscere nome e posizione
dei principali corpi celesti, se
Potremo così sapere esat-
tamente quanto manca al-
la nostra destinazione e ave-
re una misurazione precisa
della distanza con profili al-
timetrici dettagliati. La ver-
sione gratuita consente di
salvare fino a 5 percorsi, se
poi vogliamo anche le map-
pe a maggiore definizione, la
guida passo-passo e la pos-
sibilità di scaricare le mappe
per l’uso senza Internet do-
vremo passare alla versione
Pro che costa 4 € al mese.
Android/iOS
Stelle e pianeti.
Se a Milano ci fosse il buio pesto
potremmo vedere migliaia di stelle.
In alternativa possiamo andare in
montagna o usare l’app Stellarium.
però vogliamo sbloccare tutte
le funzioni e visualizzare i pia-
neti in alta risoluzione e ma-
gari collegare l’app a un tele-
scopio dovremo acquistare la
versione Pro al costo di 2 euro
al mese (primo mese gratuito).
Android/iOS
MUSESCORE VISUALIZZA
E SUONA SPARTITI
Oltre un milione di
spartiti che possono
essere suonati con i
principali strumenti è quello
SFIDA FITNESS
30 GIORNI
Tra poco più di un mese si potrà
finalmente andare al mare e per
allora bisognerà affrontare la fati-
dica prova costume. Siamo appe-
na in tempo perciò per iniziare un
mese di allenamenti intensivi con
l’app Sfida Fitness 30 giorni.
A seconda delle nostre necessi-
tà potremo decidere di perdere
peso, tonificare il fisico o svilup-
pare i muscoli. Dovremo quindi
fornire informazioni su di noi in
modo da avere un programma
su misura. In tutti i casi dovremo
impegnarci a seguire la sfida che
abbiamo iniziato allenandoci tut-
ti i giorni. Per ciascun esercizio,
oltre all’animazione, è disponi-
bile anche un video che mostra
l’esecuzione perfetta. Al termine
dell’esercizio dovremo indicare
le nostre condizioni in modo da
aumentare o diminuire l’intensi-
tà nei giorni successivi. Insieme
agli esercizi è possibile seguire
una dieta su misura. La versione
gratuita dell’app mette a dispo-
sizione un numero limitato di al-
lenamenti, comunque sufficienti
a raggiungere il nostro obiettivo.
Se vogliamo avere la versione
completa dell’app e allo stesso
tempo fare a meno della pubbli-
cità dovremo pagare 11 euro al
mese oppure 44 euro all’anno.
Android/iOS
che offre MuseScore, proba-
bilmente la più completa app
per chi ama suonare uno
strumento. Dopo esserci regi-
strati, avere scelto il nostro
strumento preferito, indicato
la nostra esperienza e il tipo
di musica che ci piacerebbe
suonare, verranno visualizza-
ti gli spartiti disponibili. A
quel punto ci basterà fare clic
su Play per fare partire la ri-
produzione musicale prima di
provare a suonare diretta-
mente. Potremo usare il me-
tronomo e impostare volume
e tempo a seconda della no-
stra abilità. La versione gra-
tuita comprende tutti gli
spartiti condivisi dalla com-
munity, con quella Pro potre-
mo cambiare anche la tonali-
tà e trasporre la partitura
nella chiave che preferiamo.
L’abbonamento costa 6 euro
al mese o 27 euro l’anno.
Android/iOS
 Giochi e realtà aumentata
MARIO KART TOUR
Sicuramente uno dei
giochi più conosciuti
in tutto il mondo da
quando venne realizzato nel
1992 per la console SNES di
Nintendo, Mario Kart Tour è
oggi disponibile gratuitamen-
te per tutti i dispositivi An-
droid e iOS. La dinamica del
gioco è molto simile a quella
della console, con la possibili-
tà di interpretare i personaggi
più famosi della Nintendo a
partire da Bowser, Peach e
Baby Mario e usare gran parte
degli oggetti classici come il
fulmine o il fungo velenoso.
Potremo sfidare fino a sette
giocatori, che potranno esse-
re nostri amici oppure concor-
renti selezionati a caso in tut-
to il mondo. I circuiti sono in
parte quelli storici, in parte
vengono cambiati: ogni due
settimane ne viene presenta-
to uno nuovo. Il gioco è gratui-
to ma è pesante e richiede uno
smartphone potente. Inoltre le
richieste di acquisti in-app si
faranno sentire quando avre-
mo acquisito maggiore espe-
rienza e vorremo confrontarci
ad armi pari con avversari mol-
to agguerriti.
Android/iOS
HARRY POTTER:
WIZARD UNITE
La realtà aumentata è
quella tecnologia che
ci permette di trasferi-
re oggetti e personaggi virtua-
w
SUPER RACCOLTA DIGITALE
INVECE di 49.40 €
Computer
Il ritorno di Bowser&Co.
Usare le dita per muovere i
personaggi di Mario Kart all’inizio
risulterà strano, ma poi in poco
tempo ci prenderemo la mano...
li nel mondo reale. L’esempio
più classico è quello dei Poke-
mon, milioni di questi piccoli
mostri sono stati catturati nei
posti più strani grazie ad app
come Pokemon Go. Lo stesso
concetto si può applicare agli
zombie di The Walking Dead
o ai dinosauri di Jurassic
Park. Noi però abbiamo deci-
so di provare uno dei titoli più
recenti, Harry Potter: Wizard
Unite, che permetterà a tutti
di sentirsi un po’ maghi e stre-
ghe. Grazie alla fotocamera
del nostro smartphone potre-
mo incontrare alcuni dei per-
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Nei panni di Harry Potter.
Combattere non sarà facile
e rischieremo di essere fatti fuori
dai nemici. Ma con le armi e gli
incantesimi giusti ce la faremo.
sonaggi più famosi e le crea-
ture magiche delle serie di
Harry Potter, tra cui Harry,
Ron, Hermione, Silente e
Newt, insieme a draghi e Ippo-
grifi. Dovremo naturalmente
apprendere potenti magie e
sbloccare ricompense salen-
do di livello con le lezioni forni-
te dal Ministero della Magia.
Potremo raccogliere gli ingre-
dienti per creare delle pozioni
in grado di fornire effetti ma-
gici mentre parchi, musei e
bar si trasformeranno in lo-
cande, serre e fortezze magi-
che. Per giocare al meglio ser-
ve uno smartphone potente e
molto tempo libero, ma l’esta-
te si avvicina e siamo convinti
che molti si divertiranno a ve-
stire i panni di Harry Potter.
Android/iOS
GEOCACHING
Chi preferisce la realtà
effettiva rispetto a
quella aumentata può
provare un gioco come Geo-
caching. In realtà più che un
gioco è una specie di caccia al
tesoro a livello planetario che
ci porta a trovare piccoli tesori
nascosti da altri partecipanti
come noi sotto un sasso o die-
tro a un’insegna. Ci verrà for-
nita la latitudine e la longitudi-
ne del tesoro, o cache come lo
definiscono gli inglesi, e qual-
che indizio che ci porti a re-
stringere l’area in cui si trova.
Il bello del Geocaching è che si
può svolgere ovunque, nelle
grandi città come in campa-
gna. La maggior parte dei te-
sori naturalmente si trova ne-
gli USA o in Inghilterra, ma
anche in Italia ce ne sono di-
versi, nella sola città di Milano
nel momento in cui abbiamo
provato l’app ce n’erano più di
40. Una volta trovato il tesoro,
che di solito è un foglietto o un
piccolo oggetto, l’importante
è non portarlo via, in modo
che possa essere trovato da
altri giocatori. Esiste anche la
versione Premium che sbloc-
ca altre cache e permette di
giocare offline al prezzo di
6,45 € al mese.
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P. I. 16-02-2021 MARZO/APRILE

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9
LA NOSTRA VITA

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Gli Esperti rispondono
D&R
File duplicati
D D
Mi capita spesso di la-
vorare con file molto
pesanti e spesso creo dei
duplicati per vari lavori,
che poi elimino a mano
ogni qualche settimana.
Gli strumenti integra-
ti in Windows non sono
proprio comodissimi per
queste operazioni: potete
consigliarmi qualche uti-
lity più efficace?
Davide
R Caro Davide, ci sono
parecchi software che
fanno al caso tuo.
Quello che apprezziamo
maggiormente è Duplica-
te File Finder di Auslogic
( http://bit.ly/ci229_find ):
è gratuito e molto semplice
da usare e funziona con tut-
te le versioni di Windows a
partire da 7.
Multi-Gigabit
D Sto per acquistare un
nuovo switch per con-
nettere via Ethernet i miei
computer e ho notato che
sono disponibili model-
li con tecnologia Multi-
Gigabit Ethernet: a cosa
servono?
Simone
R Caro Simone, da molti
anni i dispositivi Ether-
net di tipo consumer tra-
sferiscono dati a 1 Gbit al
secondo. Ultimamente, però,
questo standard sta inizian-
do a diventare una limitazio-
ne e si stanno affacciando
sul mercato soluzioni consu-
mer in grado di supportare
su normale cavo Ethernet
velocità di 2,5, 5 e 10 Gbit su
una singola porta.
Se il budget te lo consente,
ti consigliamo di puntare su
uno di questi modelli, che
sarà a prova di futuro per un
po’ di anni.
10
I computer sono aiutanti eccezionali e fonte di divertimento, ma sanno anche procurare dei terribili
mal di testa quando decidono di non funzionare come dovrebbero. I nostri esperti sono pronti a
raccogliere le vostre domande e ad ascoltare i vostri problemi con il PC, per aiutarvi a trovare
una soluzione. Specificate sempre il sistema operativo in uso e le caratteristiche del computer.
Scrivete a: redazione@ilmiocomputeridea.it
Windows 10 è lento a partire
Sebbene abbia un SSD sul mio computer,
da qualche tempo l’avvio del sistema ope-
rativo è decisamente lento. Più precisa-
mente, ci vogliono pochi secondi ad arrivare alla
schermata di Windows, ma poi iniziano a cari-
carsi una serie di programmi (l’antivirus, la VPN,
OneDrive, Dropbox, Steam, Spotify, Skype, ma
non sono gli unici) e prima che il PC sia effet-
tivamente reattivo bisogna aspettare quasi due
minuti. Avevo risolto un annetto fa reinstallando
Windows 10 da zero, ma col tempo il problema è
ricomparso: c’è un modo per ovviare a questa
situazione senza dover reinstallare tutto ogni
pochi mesi?
Luigi
R
Caro Luigi, puoi avere l’SSD più veloce del
mondo ma quando all’avvio del sistema
operativo partono un sacco di program-
mi, non si possono fare miracoli. Il problema
Sistema
Impossibile
avviare da USB
D
Ho acquistato recentemente un portati-
le della Acer, modello EXTENSA 215-31. Il
portatile ha come sistema operativo pre-
installato Windows 10 Pro versione 20H2. Per
motivi lavorativi io uso anche un sistema ope-
rativo Linux (Xubuntu 20.04) che è installato su
una chiavetta USB da 128 GB. Il problema è che
non riesco in nessun modo ad avviare la chiavet-
ta perché UEFI è completamente bloccato: non
è possibile cambiare l’ordine del boot e neppure
Boot sicuro.
Per attivare l’avvio da USB e gestire il Secure Boot sui PC di
Acer è necessario impostare una Master Password nel BIOS.
Avvio più veloce. Con Windows 10 Microsoft
ha organizzato meglio gli strumenti: ora i servizi
all’avvio sono configurabili da Gestione attività.
è che molti software quando si installano ten-
dono a impostare il loro avvio automatico. Da
un lato si tratta di un’opzione comoda per i
programmi che si usano più spesso, ma quan-
do la lista di software inizia a crescere, il risul-
disattivare il Secure Boot. In che modo posso
forzare UEFI a impostare il boot secondo le mie
esigenze?
Paolo
R
Caro Paolo, in realtà il BIOS non è blocca-
to: potrai accedere a tutte le sue opzioni e
avviare anche da chiave USB il tuo amato
Linux semplicemente impostando una ma-
ster password sul BIOS. A quel punto, tutte le
opzioni, inclusa quella per abilitare/disabili-
tare il Secure Boot – che consente di avviare
solo sistemi operativi certificati, fra cui molte
distribuzioni di Windows. Accedi al BIOS, im-
posta una password e riavvia. A questo punto
accedendo al BIOS troverai tutte le opzioni.
Ci teniamo a sottolineare che la scelta di Acer
non è di per sé sbagliata, anzi: così facendo,
infatti, il computer è più protetto e si evita
che qualcuno possa manometter-
lo nel caso lo abbia sottomano, per
esempio installando dei malwa-
re. Se poi fosse necessario, come
nel tuo caso, farlo partire da USB,
richiedere una password aggiun-
ge un ulteriore livello di sicurezza.
Certo, Acer avrebbe dovuto comu-
nicare questo dettaglio a tutti i suoi
clienti in maniera più efficace: il
fatto che tanti utenti Linux abbiano
segnalato il problema significa che
l’azienda non è stata molto efficace
nella sua comunicazione. Fortuna-
tamente, però, il problema si risolve
in pochissimi istanti.
tato è che l’utente si trova ad
aspettare parecchio tempo
prima di poter “prendere pos-
Automatizzare la pubblicazione
sesso” del PC. Anche perché sui social network
oggettivamente, la maggior

parte di queste applicazioni
non è utilizzata spesso. Si-
curamente è fondamentale
che l’antivirus parta insieme
al computer, ma siamo sicu-
ri che lo siano anche Skype,
Steam e Spotify? Potremmo
risparmiare parecchio tempo
al boot evitando di avviarli,
e lanciandoli con il classico
clic solo quando necessario.
Per farlo, usa la combinazio-
ne di tasti Ctrl+Alt+Canc e
seleziona Gestione attività.
Da qui vai nel tab Avvio, dove
verranno indicati tutti i ser-
vizi e programmi attivati au-
tomaticamente all’avvio, con
un’indicazione sull’impatto
che hanno sui tempi di cari-
camento.
Seleziona con il tasto destro
del mouse quelli di cui puoi
D
Sono uno studente
universitario e per ar-
rotondare le mie en-
trate curo i social di alcune
piccole attività locali della
mia zona, come pub, risto-
ranti, parrucchieri. Non sono
un professionista e non mi
occupo di strategie o della
gestione delle inserzioni, ma
mi limito a scrivere i post
che andranno pubblicati
sulle pagine e a metterli in
bozza o programmarli. Pur-
troppo, non riesco a farlo
con LinkedIn, che non offre
queste opzioni: sapete se
esiste un metodo alternativo
per poter gestire la program-
mazione delle pubblicazioni
su questa piattaforma?
Carlo
Social sotto
controllo.
Servizi gratuiti
come PostPickr
consentono la
programmazione
dei post anche su
LinkedIn.
network. Fortunatamente
esistono dei servizi ester-
ni che ti possono aiutare
a semplificare il processo.
In particolare, te ne con-
sigliamo due: Hootsuite
e PostPickr. Supportano
entrambi più piattaforme,
così come la programma-
zione dei post, evitandoti
di dover comporre il con-
tenuto da condividere nel
momento in cui va inviato.
Entrambe le piattaforme
un problema. Se Hootsu-
ite ha un’interfaccia forse
più piacevole, PostPickr
ha il vantaggio di suppor-
tare anche le menzioni
(basta inserire @ e le pri-
me lettere dell’azienda
per vedere la lista), anche
se solo di aziende e non di
profili privati.
Fai poi attenzione alle im-
magini che condividi: l’API
di LinkedIn è un po’ limita-
ta sotto questo profilo e se

fare a meno (quindi non l’an-
tivirus e nemmeno OneDrive,
per esempio) e disabilitali
dal menu contestuale, dando
priorità a quelli con l’impatto
maggiore. Conclusa l’opera-
zione, chiudi Gestione attività
e riavvia il computer per valu-
tare il risultato.
R
Caro Carlo, LinkedIn
sta costantemente
migliorando con nuo-
ve funzioni ma introdurre
la programmazione dei
post non sembra fra le pri-
orità di Microsoft, la pro-
prietaria di questo social
offrono un piano gratuito,
con delle limitazioni re-
lative al numero di canali
gestibili e dei componenti
del team che possono la-
vorare sui progetti social,
ma nel tuo caso non do-
vrebbero rappresentare
vuoi che vengano mante-
nute le corrette proporzio-
ni del file grafico, quindi
senza che appaiano delle
antiestetiche bande grigie
ai lati, dovrai assicurarti di
caricarla alla risoluzione
di 1.200x627 pixel.

Cosa sono le eSIM?

D
Ho notato che alcuni
operatori, fra cui Voda-
fone, stanno iniziando
a offrire delle eSIM, ma non
sono riuscito a capire a cosa
servano né se le posso usare
sul mio telefono, un Samsung
Galaxy S10.
Fabio
cercare un modello dual
SIM né sostituendo la SIM
ogni volta che desideri pas-
sare da un numero all’altro.
Il vantaggio è anche ecolo-
gico: si elimina della plasti-
ca e si possono azzerare
le spese di trasporto delle
SIM, anche se alcuni ope-
ratori – come Vodafone – le

R
Caro Fabio, le eSIM
sono delle SIM virtuali.
Quando devi associa-
re un numero telefonico a
uno smartphone o a qual-
siasi altro dispositivo che
prevede la connettività, hai
bisogno di una SIM da in-
serire nell’apposito allog-
giamento. La eSIM, invece,
fisicamente non esiste: ba-
sterà scansire un QR Code
per attivarla. Non ci sarà più
il rischio che si danneggi,
e potrai usare più nume-
ri di telefono sullo stesso
smartphone senza dover
vendono solo in negozio, su
un cartoncino. Per usare le
eSIM, dovrai però dotarti
di uno smartphone che le
supporti, e solo gli ultimi
modelli dei vari produtto-
ri possono utilizzarle. Nel
caso di Samsung, i Galaxy
serie 20 e 21, il Note, Z Fold,
Z Fold 2 e Z Flip. Per Huawei,
sono supportati P40, P40
Pro e Mate 40 Pro, mentre
su Apple tutti i modelli da
iPhone X in poi.
In casa Google abbiamo
solo Pixel 4a, mentre di SIM virtuali. Vodafone ha lanciato, senza troppo clamore,
Oppo solo il Find X3 Pro. le sue eSIM, attualmente acquistabili solamente in negozio.

11
Gli Esperti rispondono
Cosa significa?
GPU
Acronimo di Graphic Processing
Unit, indica la scheda video. Una GPU
può essere integrata nel processore,
come accade con la maggior parte
delle CPU di Intel, o discreta, quindi
una periferica a parte da collegare
agli slot PCI-E della scheda madre.
Come facilmente immaginabile, le
GPU discrete sono decisamente più
potenti di quelle integrate dato che
gli ingegneri hanno meno restrizioni
sul numero di transistor, la RAM e
i sistemi di dissipazione del calore.
Secure Boot
Il Secure Boot è un’opzione presente nei
recenti BIOS UEFI mirata a incrementa-
re la sicurezza. Attivandolo, il computer
non può eseguire programmi pericolo-
si, che potrebbero venire installati da
un malintenzionato per sottrarre infor-
mazioni riservate o installare malware
sul computer. Purtroppo, Secure Boot
non è compatibile con tutti i sistemi
operativi e alcune distribuzioni Linux
non funzioneranno se questa funzione
è abilitata da BIOS. Molte distro in ogni
caso si sono adattate e lo supportano,
come Fedora, Debian, Ubuntu, CentOS
e openSUSE. vari sforzi fatti da NVIDIA, in-
Alla scoperta di Samsung Dex
D
Per lavoro mi capita di
saltare dal computer
allo smartphone (un
Samsung Galaxy S20) per ac-
cedere alla rubrica, visualiz-
zare sul PC le notifiche senza
interrompere quanto sto fa-
cendo e soprattutto per scam-
biare file e immagini. L’app ll
tuo telefono integrata in Win-
dows 10 è piuttosto efficace,
ma volevo sapere se esistono
alternative migliori.
Gabriele
R
Caro Gabriele, se
utilizzi un telefono
Samsung ti possia-
mo consigliare l’app Dex,
sviluppata da Samsung
stessa. Si tratta di un sof-
tware molto potente, che
ti permette sia di accedere
velocemente a tutti i con-
tenuti del telefono, sia di
condividere il suo scher-
12
Perché non si trovano schede video di fascia alta?
D
Sono un grande appassio-
nato di videogiochi ed è
venuto il momento di ag-
giornare il mio computer. Con
mio grande dispiacere, però,
non riesco a trovare una scheda
video all’altezza. Volevo pren-
dere una GeForce 3080, ma non
riesco a trovarla su nessuno ne-
gozio né fisico né online. Eppu-
re, la scheda è stata annunciata
e recensita da varie testate: sa-
preste indicarmi il motivo della
scarsità e soprattutto dove tro-
varne una?
Mauro
R
Caro Mauro, purtroppo
oggi trovare una sche-
da video top di gamma
(ma non solo, anche i modelli
leggermente meno potenti
come le 3070 sono introva-
bili) è praticamente impos-
sibile. I motivi sono preva-
lentemente tre: uno è che
queste schede fanno gola
ai “miner”, cioè chi sfrutta la
potenza di calcolo di queste
GPU per minare bitcoin o al-
tre criptovalute. Nonostante i
clusa la pubblicazione di dri-
ver che disabilitavano questo
mo su quello del PC (ma
anche di un TV via wire-
less) e, allo stesso tempo,
di utilizzare il display dello
smartphone
come se si
trattasse di
un touchpad.
Di recente l’a-
zienda corea-
na ha anche
aggiornato
l’applicazio-
ne per poter
stabilire una
tipo di utilizzo, l’azienda non
è riuscita ad arginare il feno-
meno. Poi ci sono gli scalper,
una sorta di “bagarini” che
riescono a comprare le GPU
prima degli altri tramite si-
stemi automatici e poi le ri-
vendono a cifre spesso molto
superiori a quelle di mercato.
Il terzo problema è relativo
alla carenza di chip che sta
interessando tutto il mondo,
non solo quello dell’informa-
tica. A causare questa caren-
za sono tanti fattori: da un
lato, la richiesta di chip è au-
mentata notevolmente con
la pandemia, che ha spinto
le vendite di PC e periferiche
di ogni tipo. A questo
Introvabili. Un po’ per colpa dei miner e un po’
per la difficoltà nel reperire i chip, le GPU top di
gamma sono oggi introvabili sul mercato.
connessione wireless: una
novità molto apprezzata,
considerato che sino a
qualche settimana fa per
Meglio degli strumenti di
Windows. Samsung Dex permette
una migliore integrazione degli
smartphone di Samsung (non
funziona con gli altri) con
Windows 10. Il software è
disponibile gratuitamente.
si somma il mercato dell’au-
tomobile: le moderne vettu-
re sono ricche di tecnologia
(centraline, sistemi ADAS di
guida assistita come la frena-
ta di emergenza e via dicen-
do) e la ripresa del settore
ha causato un aumento della
richiesta di chip. Richiesta
che le fabbriche cinesi non
riescono a soddisfare e che
ha rallentato enormemente
la produzione in vari ambiti.
Un problema che ha colpito
colossi come Tesla ed Apple,
oltre che NVIDIA che non ri-
esce a stare al passo con la
r i c h i e s t a di schede video
top di gamma.
Difficile dire
quanto la si-
tuazione si
normalizze-
rà, ma dif-
f i c i l m e n te
accadrà pri-
ma del pros-
simo anno.
sfruttare Dex era necessa-
rio collegare il telefono al
computer via USB. Potrai
infine goderti qualsiasi
app e gioco An-
droid installa-
to sul telefono
d i re t t a m e n t e
sullo schermo
del tuo PC.
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zione dei suoi dati personali a soggetti operanti nei settori editoriale, largo consumo e distribuzione, vendita a distanza, arredamento, telecomunicazioni, farmaceutico, finanziario, assicurativo, automobilistico e ad enti pubblici ed Onlus, per propri utilizzi aventi le medesime finalità di cui al suddetto punto 1) e 2). Per tutte
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programmabili che permettono
di digitare più velocemente
rispetto alle tastiere a membrana

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ran parte delle tastiere
in commercio è a
membrana, si utilizza
cioè un meccanismo per cui la
pressione del tasto spinge
verso il basso una cupola di
silicone che è connessa a un
circuito stampato, il tutto ge-
stito da un solo interruttore
monoblocco. Nelle tastiere
meccaniche, invece, alla pres-
sione di ciascun tasto un inter-
ruttore meccanico chiude un
circuito elettrico. Questo si-
gnifica che i tasti sulla tastiera
meccanica si possono sostitu-
ire, modificare e riprogramma-
re. Inoltre la tastiera meccani-
38 €
ca permette di scrivere più
velocemente in quanto la Effetti luminosi
pressione del tasto viene regi- La possibilità di programma- retroilluminazione dinamici
strata a metà corsa. La Tastie- re combinazioni di tasti la in modo da personalizzare la
ra Gaming di Aukey è dotata rende perfetta per i videoga- tastiera. Basta premere FN +
di Switch Blue dal feedback me, inoltre si possono sele- Stamp per cambiare veloce-
preciso e con il clic sonoro. zionare 14 diversi effetti di mente gli effetti luminosi.
Creazione macro GIUDIZIO
PRO Soddisfacente feedback
È possibile migliorare l’utilizzo della tastiera meccanica, soprattutto tattile e attivazione veloce con
con i giochi che richiedono di premere più tasti contemporaneamente, un “clic” sonoro. Programmabile
registrando delle macro, cioè delle combinazioni su misura. Basta tenere con macro, ottima per giocare.
premuto Fn + Pausa per 5 secondi per entrare in modalità registrazione e quindi CONTRO Ingombrante, rumorosa.
premere la combinazione che ci interessa. In dotazione con la tastiera viene poi
fornita una pinzetta con la quale estrarre ed eventualmente sostituire i singoli tasti.
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quello che serve per giocare al massimo

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hi ama giocare con il PC
sa bene che serve una
configurazione potente
per divertirsi al massimo. E il
Legion 5 di Lenovo ha tutto
quello che serve non solo per i
giocatori ma anche per chi
deve lavorare con programmi di
grafica complessi. La base è il
processore Intel Core i7-
10750H con 16 GB di RAM,
espandibile fino a 32 GB, insie-
me alla scheda grafica NVIDIA
GeForce RTX 2060 con 6 GB di
memoria GDDR6. Questa dota-
zione top sarebbe però inutile
senza uno schermo come quel-
lo Full HD da 15” in grado di rag-
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A
mazon ha da poco pre- spegnere e controllare il volu-
90 € sentato la versione me di TV, soundbar e accesso-
2021 del suo Fire TV ri esterni compatibili.
Stick che permette di trasfor-
mare qualsiasi televisore, pur-
ché dotato di almeno una por-
ta HDMI, in una Smart TV.
Rispetto alla versione prece-
dente del 2019, la nuova Fire
TV Stick è più veloce del 50%
e permette anche di gestire di- 40 €

T
ra i tanti produttori di Quello che cambia è la con- spositivi compatibili con la
dispositivi domotici, nessione Wi-Fi e Bluetooth voce. Nel telecomando, infatti,
quelli cioè che fanno e naturalmente la luce a è integrato un microfono e
funzionare la casa intelli- LED che può essere regola- l’assistente digitale Alexa. La
gente, Xiaomi è sicuramen- ta tra 0.3 e 120 lumen con qualità delle immagini la ren-
te uno dei più attivi. Nel mo- una temperatura di colore de compatibile con televisori
mento in cui scriviamo costante di 2.700 K. Full HD fino a 1080p con sup-
nel’app Xiaomi Home che li porto per formati HDR,
gestisce tutti, ce ne sono ol- Impostazione veloce HDR10+ e HLG. Se invece do-
tre 50 solo per il mercato Una volta fissata facilmente vessimo avere un TV 4K do-
italiano, dal bollitore intelli- a soffitto grazie al modulo vremo acquistare il Fire TV
gente al purificatore d’aria di installazione a scatto, do- Stick 4K (ma in questo caso
e appunto alla plafoniera vremo collegarla all’app probabilmente il TV 4K sarà
Smart Led Ceiling. Il desi- Xiaomi Home, che avremo già smart di suo).
gn è quello di una normale nel frattempo scaricato dal-
plafoniera da soffitto mono- lo store di Android o iOS. Se Tutto con la voce
pezzo che impedisce l’infil- abbiamo un sensore per Basta premere il pulsante Mi-
trazione di polvere e insetti. porte e finestre, la luce si crofono per chiedere ad Alexa
accenderà al rilevamento tutto quello che vogliamo far
della porta aperta, se abbia- fare al Fire TV Stick. Se non
mo anche un sensore di vogliamo usare la voce, sul te-
GIUDIZIO movimento, si accenderà al lecomando sono comunque GIUDIZIO
PRO Connettività Wi-Fi e passaggio. La luminosità è integrati i pulsanti scorciatoia PRO Ultima versione più veloce.
Bluetooth, compatibile con Alexa regolabile e la temperatura di Prime Video, Netflix, Di- Pulsanti scorciatoia per i principali
e Google Home, temperatura di di colore può spaziare tra i sney+ e Amazon Music. Inol- servizi in streaming.
colore variabile fino a 6.000K. 2.700K e i 6.000K. Con tre è possibile guardare gratu- CONTRO Alcune app come Rai-
CONTRO Solo Wi-Fi da 2,4 GHz. Smart Voice potremo usare itamente anche i contenuti in Play non accettano comandi vocali.
la voce per accendere e streaming di YouTube e Rai-
VOTO 8,5 spegnere la luce o per rego-
lare il colore e la luminosità.
Play. Sempre dal telecoman-
do, poi, potremo accendere,
VOTO 9
Modalità notte Audio Dolby Atmos
La plafoniera Smart Led Ceiling di Xiaomi può restare accesa anche Collegando il Fire TV Stick a una soundbar o a un impianto stereo compa-
durante la notte, infatti la luminosità minima impostabile è di soli 0,3 tibile, potremo goderci serie e film di Amazon Video, Netflix e Disney+ in
lumen. In questo modo avremo una luce morbida e un’illuminazione naturale e Dolby Atmos. Potremo così avere un audio di qualità home theatre o surround che
rilassante che potrà essere utilizzata come luce notturna per i bambini. Durante non ha nulla da invidiare a quello dei migliori TV da 1.000 euro. Volendo potremo
il giorno, invece, viene fornito un alto indice di resa cromatica grazie alle 72 anche usare la Fire TV Stick collegandola a un impianto stereo per ascoltare i brani
lampadine a LED integrate che garantiscono un’illuminazione sempre uniforme. musicali di Amazon Music che sono compresi nell’abbonamento Amazon Prime.

15
Le Super Offerte
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Filo ritrova tutto
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FILOTAG TROVA OGGETTI amzn.to/3e6YNnH
Localizzatore di oggetti via Bluetooth,
avvisa quando si perde la connessione
e tiene in memoria l’ultima posizione
S
e ci capita frequente-
mente di non trovare
le chiavi o gli oggetti
che usiamo più spesso po-
trebbe tornarci utile un ac-
cessorio come FiloTag. Si
tratta di un localizzatore
Bluetooth pesante poco più
di 10 grammi che può essere
messo nel portachiavi, nel
portafoglio o in una borsa.
Ultima posizione
Una volta collegato allo
smartphone attraverso l’app
di FiloTag potremo sempre
individuarlo, a condizione
naturalmente che si trovi nel
raggio di una ventina di me-
tri permesso dal Bluetooth.
29 € Nel caso uscissimo da que-
sto raggio verremo comun-
LE ALTERNATIVE
LEMEGO SUPPORTO BICI
Supporto per bici
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La caratteristica di questo supporto PR
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è quello di richiudere lo smartphone LAMICALL SUPPORTO https://amzn.to/2Rg5IC2
in una borsetta con visiera traspa-
rente. Protegge così da pioggia e
intemperie. Blocco e sblocco veloce con un clic,
facile da installare, va bene su tutti
i manubri fino a 3 cm di diametro e
per gli smartphone da 4,7 a 6,8 pollici
F
18 € issare lo smartphone al
manubrio della biciclet-
ta è il modo migliore per
seguire il percorso via GPS.
COFIT BORSA TELAIO Occorre naturalmente che il
A differenza degli altri supporti che supporto sia stabile e che sia
si fissano al manubrio, questo si facile da inserire e togliere al
fissa alla canna della bicicletta. È volo e da questo punto di vi-
più scomodo da guardare ma de- sta il supporto di Lamicall ha
cisamente più capiente grazie alle tutte le carte in regola. Si
tasche monta facilmente senza al-
laterali. cun attrezzo su tutte le bici-
clette (e anche su molti scoo-
19 € ter) che hanno il manubrio di
un diametro massimo di tre
centimetri e può essere gira-
to a 360° nel modo che per
noi è più comodo. In dotazio-
ne ci sono poi quattro cusci-
netti in silicone che si posso-
16
LE ALTERNATIVE
Comp
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AFFAR
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20 €
NT O
KIMFLY KEY FINDER
Localizzatore Bluetooth con raggio
que avvisati da una notifica e dichiarato di 25 metri. Registra
l’ultima posizione verrà tenu- l’ultima posizione prima di perdere
ta in memoria. È anche possi- il segnale Bluetooth. Ha un pulsante
bile effettuare l’operazione trova smartphone.
contraria, se cioè non trovia-
mo più lo smartphone ba- CHIPOLO TROVA CHIAVI
sterà premere il pulsante su Grande come un gettone e resistente
FiloTag per localizzarlo. all’acqua, integra una suoneria da
120 decibel che si sente anche dentro
a borse o valigie. Pulsante trova
GIUDIZIO smartphone.
PRO Leggero, impermeabile, può
essere messo ovunque. Funzione 25 €
recupera smartphone.
CONTRO Aumenta il consumo
della batteria dello smartphone.
VOTO 8
no aggiungere o togliere in
base al diametro del manu-
brio La compatibilità è
garantita con la maggior
parte degli smartphone
con schermo da 4,7 a
6,8 pollici, natural-
mente senza la custo-
dia. Per il blocco e lo
sblocco basta una sola 16 €
mano, visto che si tratta di
sollevare il profilo laterale.
GIUDIZIO
Garantito antiurto
La struttura in silicone riesce PRO Facile da installare,si adatta
a ridurre le vibrazioni anche alla maggior parte dei manubri.
se usiamo la bicicletta su CONTRO Non protegge dall’acqua.
strade e discese sconnesse di
campagna, non protegge in-
vece dalla pioggia.
VOTO 8,5
Tutti i prezzi sono stati rilevati prima di andare in stampa e potrebbero subire variazioni

Carica comoda
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Pratico vassoio portaoggetti con spazio

dedicato alla ricarica rapida wireless con
standard Qi da 10W e porta USB-A esterna per
ricaricare un secondo dispositivo via cavo USB
G
ran parte degli smar-
tphone più recenti ha
ormai la possibilità di
essere ricaricata senza cavi
utilizzando lo standard wire-
less Qi. Purtroppo nessun pro-
duttore mette una base di ri-
carica senza fili nella
dotazione dei suoi smartpho-
ne e così spesso le persone si
rassegnano a caricare i loro
dispositivi via cavo USB. Il vas-
soio per la ricarica wireless di
Einova è perciò una soluzione
decisamente utile.
Spazio dedicato
In realtà la ricarica wireless
pur essendo più lenta è co-
munque molto pratica e so-
Suono libero
100 €
prattutto non si corre il rischio per una completa ricarica.
di ritrovarsi con i connettori Inoltre all’esterno del vassoio
USB dello smartphone che c’è una presa USB standard in plastica dura resistente. Le
dopo qualche anno non fun- che consente di collegare e ri- sue dimensioni di 26x25 cm
zionano più. La ricarica wire- caricare contemporaneamen- permettono di sistemarlo su
less ha una potenza di 10 W, te un altro accessorio. Il vas- qualsiasi comodino. Lo spazio
che è quella massima rag- soio di Einova è disponibile in in cui posizionare il telefono
giungibile dagli iPhone e ri- quattro colori (grafite, nero, per la ricarica è segnalato in
chiede dalle due alle tre ore bronzo e oro) ed è realizzato modo chiaro da un riquadro.
Ricarica wireless per tutti GIUDIZIO
Non sono solo i modelli di fascia alta ad avere oggi la possibilità della ri-
, PRO Design interessante che
permette di sistemare altri accessori.
carica wireless. Tra i modelli di fascia medio-bassa che possono essere ricaricati Seconda porta USB esterna.
senza fili, spicca il Samsung Galaxy S6 che costa poco più di 200 € e lo Xiaomi Mi CONTRO Prezzo superiore alla
9 che può addirittura usare la ricarica wireless da 20W, che permette la ricarica media dei caricatori wireless.
veloce fino al 50% in meno di 30 minuti e costa poco più di 250 €. Tra i modelli
più recenti spicca il Google Pixel 4 che spesso si trova in vendita a meno di 400 €.
VOTO 8
Comp
uter

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DEL
Auricolari wireless indipendenti con NT
cancellazione attiva del rumore e O
possibilità di usare il riconoscimento
vocale o di comandarle con dei tap

G
li auricolari FreeBuds situazione rumorosa come
Lite recensiti sono il può essere quella di un ufficio in pausa
modello del 2019, ma
costano comunque meno del-
o di un treno in corsa. Inoltre
permettono di rispondere alle
quando li
togliamo.
63 €
la metà rispetto al modello chiamate, riprodurre la musi- Inoltre
FreeBuds Pro del 2020, pur ca e attivare l’assistente vo- pur non
avendo gran parte delle stes- cale con un semplice tocco. potendoci fare la doccia, sono tonomia che arriva in media
se funzioni. Grazie al doppio comunque resistenti alla piog- alle tre ore di riproduzione,
microfono su ciascun aurico- Impermeabili gia e al sudore. Volendo è an- anche se comunque il conte-
lare, hanno la cancellazione Grazie ai sensori agli infraros- che possibile utilizzare un nitore consente di ricaricarli
attiva del rumore, perfetta si, gli auricolari capiscono solo auricolare alla volta. Il fino a tre volte.
per chi vuole isolarsi in una quando li indossiamo e vanno vero limite è costituito dall’au-
GIUDIZIO
Connessione automatica PRO Cancellazione del rumore,
utilizzabili indipendentemente, si-
Se usiamo gli auricolari FreeBuds Lite sempre con diaframma in Titanio composito permette di ottenere nel- stema di comando con tap o vocale.
lo stesso dispositivo, si connetteranno in automati- la riproduzione musicale toni acuti più limpidi, bassi più CONTRO Autonomia limitata
co non appena apriremo la custodia di ricarica. Solo profondi e dettagli più ricchi. Gli auricolari vengono forniti a tre ore, non regolano il volume.
la prima volta dovremo fare il classico pairing con il con 3 paia di cuscinetti auricolari sostituibili in modo da
pulsantino. Inoltre la presenza di un driver dinamico con assicurare una comoda vestibilità per qualsiasi persona.
VOTO 8,5
17
In pratica
SECONDA PARTE
ALLA SCOPERTA DELLE
FUNZIONI VIDEO E AUDIO
Continuiamo il corso di editing video approfondendo la conoscenza dell’editor
video VSDC, potente, gratuito e ricco di funzioni interessanti
C
onosciamo dal nume-
ro scorso VSDC Video
editor, uno strumento
molto interessante sotto di-
versi punti di vista.
Dal lato tecnico, si tratta del
tipico editor per il montag-
gio video digitale (in gergo si
dice editor “non lineare”) e ci
permette di svolgere prati-
camente tutte le funzioni di
base e anche molte di quelle
più avanzate.
La versione gratuita di VSDC
offre tutte le funzioni necessarie
a un editing video di base
18
Sappiamo che il programma
si può scaricare gratuitamen-
te dalla pagina www.video-
softdev.com/it/free-video-
editor.
In questa seconda parte del-
la guida affronteremo alcune
delle numerose funzioni, con-
centrandoci in particolare su
quelle che prevedono l’uso di
più tracce, ovvero di più “li-
velli” temporali all’interno del
montaggio video.
Sovrapposizioni
Quando lavoriamo con i pro-
grammi di montaggio video,
a meno che non si tratti di
quelli estremamente sempli-
ficati che ci permettono solo
di “mettere in fila” immagi-
ni e video, dobbiamo tenere
conto che il nostro progetto
deve seguire due logiche: quella
spaziale e quella temporale.
Quella spaziale è piuttosto
semplice da intuire se la con-
frontiamo con i programmi
pensati per la grafica come
il celeberrimo Photoshop.
In pratica all’interno della
porzione visibile possiamo
sovrapporre più oggetti e
sfruttare le trasparenze o gli
ingombri per creare scene
complesse.
Per quanto riguarda l’aspetto
temporale, ci viene in aiuto la
timeline, che in VSDC prende
il nome di Cronologia e che ci
permette di visualizzare ogni
elemento inserito nel video,
la sua posizione relativa nella
sovrapposizione e la sua du-
rata, permettendoci di fare
gli aggiustamenti del caso e
di creare sequenze comples-
se grazie agli effetti come le
transizioni. Per questa gui-
da, proseguendo il progetto
realizzato nella prima pun-
tata, utilizzeremo le carat-
teristiche del programma e
la Cronologia per realizzare
un effetto picture-in-picture
(immagine nell’immagine)
perfetto per capire il funzio-
namento dei livelli, e per ge-
stire l’audio inserendo una
colonna sonora.
CREIAMO UN EFFETTO PICTURE-IN-PICTURE

1 2
Una volta aperto o creato un progetto che contiene un fil- Nella finestra di Esplora file che si apre identifichiamo
mato, abbiamo diversi modi per aggiungerne altri. Possia- il video da aggiungere. VSDC supporta tutti i principali
mo semplicemente trascinarli all’interno della finestra op- formati video. Se il filmato è molto grande l’importazio-
pure usare il pulsante Aggiungere un video. ne potrebbe richiedere qualche istante.

3 4
Come sempre VSDC ci chiede alcune informazioni aggiun- Il video importato occuperà tutta la scena, come nell’e-
tive, per esempio dove vogliamo inserire il video. Le impo- sempio. Nessun problema, anzi. Significa che lo Strato in-
stazioni predefinite, ovvero Da posizione cursore e Ag- serito è nel posto giusto, sopra agli altri. Approfittiamone
giungi livello sono perfette nella maggior parte dei casi. per verificare che gli strati nella timeline ci siano tutti.

5 6
Portando il cursore su un angolo del video potremo ridi- Quando abbiamo trovato una dimensione che ci soddisfa,
mensionarlo. VSDC dispone di guide automatiche nelle possiamo spostare il video dove preferiamo, usando il si-
posizioni standard, come la metà del video, ma possiamo stema comune a moltissimi programmi: basta trascinarlo
ridimensionare il video liberamente. tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.

19
In pratica
IMPOSTIAMO L’AUDIO
“

DEL NOSTRO PROGETTO

1 2
Per gestire l’audio la prima cosa è dividere audio e video dei Il filmato sarà diviso in due strati. Disattivare l’audio è una
filmati. Selezioniamone uno, apriamo la Finestra delle pro- delle cose meno intuitive del programma, visto che dob-
prietà usando la scorciatoia Ctrl + 3. Facciamo clic su Sud- biamo disattivare la traccia facendo clic sulla piccola ico-
dividere l’oggetto in video e audio. na a forma di occhio sulla riga della timeline.

3 4
Un altro modo per disattivare l’audio è quello di aprire la Infine, la soluzione più radicale è quella di cancellare del
scheda Editor, selezionare Effetti sonori, poi Ampiezza tutto la traccia audio, che può essere utile per esempio
e infine Silenzio. Trattandosi di un effetto applicato, tutta- per le riprese delle action camera. Dobbiamo solo fare clic
via, questo rischia di appesantire il nostro progetto. con il tasto destro sullo strato e scegliere Cancellare.

5 6
Se invece vogliamo aggiungere una nuova traccia, non Anche in questo caso si creerà un nuovo strato. Attra-
dobbiamo fare altro che trascinarla nel progetto da Esplo- verso uno dei due lati possiamo ridurre la lunghezza del-
ra file, oppure usare il tasto omologo all’aggiunta video che la traccia, che verrà “tagliata” di conseguenza. Lo stesso
si trova nel menu. principio vale per i video, qualora dovessimo ridurne alcuni.

20
Il dedalo dei formati video
C ome possiamo vedere dalla
finestra di esportazione di
VSDC, esistono numerosissimi
formati per il salvataggio video,
che rendono piuttosto diffici-
le orientarsi per chi non è un
esperto del settore. Se voglia-
mo andare sul sicuro abbiamo
due scelte: la prima è quella di
affidarci alle preimpostazioni
del programma, che comunque
sono adatte nella maggior par-
te dei casi. La seconda è quella
di utilizzare il buon vecchio for-
mato MP4 per il video e MP3
per l’audio, che ormai sono
praticamente uno standard ri-
conosciuto da tutte le principali
piattaforme. Teniamo presente
che se vogliamo poi caricare il
video su YouTube o su altri siti
che ospitano video in genere,
il formato di partenza non è
così importante: provvederà la
piattaforma a convertirlo a sua
volta nei propri formati, per cui
in questo caso è preferibile pri-
vilegiare la qualità.

ESPORTIAMO IL NOSTRO FILMATO

1 2
Come prima cosa salviamo il nostro progetto. Spostiamo- Per salvarlo come filmato spostiamoci nella scheda
ci sulla scheda Progetti e scegliamo Salva progetto. Se è il Esporta il progetto. Il sistema ci guida molto bene: per
primo salvataggio dovremo prima di tutto scegliere la posi- esempio scegliendo PC avremo a disposizione una serie
zione, poi il nome e confermare. di formati suggeriti. Scegliamo e premiamo Esporta progetto.

3 4
Questo è l’unico momento in cui VSDC ci ricorda dell’esi- La scheda Progetti ci offre anche altre funzioni, per esem-
stenza della versione commerciale. Facciamo semplice- pio Impacchettare il progetto, utilissima se vogliamo tra-
mente clic su Continua. L’esportazione può richiedere po- sferire un progetto su un altro computer senza “perdere”
chi minuti o qualche ora: dipende dalla dimensione del progetto. le varie parti inserite.

21
Smartphone
Organizziamo
la nostra biblioteca
Bastano pochi secondi per catturare il codice a barre presente su tutti i libri e avere
a disposizione una scheda completa che potremo ampliare con le nostre note
S
e nel corso degli anni
abbiamo acquistato un
gran numero di libri (o
anche di fumetti) è arrivato
il momento di metterli in or-
dine. In realtà sono sempre
esistiti i software di cataloga-
zione per la nostra biblioteca
casalinga, ma era comunque
necessario inserire a mano i
vari dati, operazione che ri-
chiedeva almeno una decina
di minuti per ogni libro. Oggi,
grazie a Internet e alla foto-
camera presente su tutti gli
smartphone, basta catturare il
codice a barre presente su tutti
i libri (e i fumetti) per avere in
meno di un secondo la scheda
completa di ciascun libro con
tutti i dati utili (titolo, autore,
editore, numero di pagine,
anno di pubblicazione, ge-
nere) compilati automatica-
mente. Toccherà a noi inseri-
re eventualmente la trama e
note come la data di lettura o
o il nome della persona a cui
lo abbiamo prestato. È anche
22
prevista la possibilità di ca-
talogare i libri che abbiamo
letto ma che non possediamo
più perché presi in prestito
dalla biblioteca o da un ami-
co. Tra le tante app disponibili
negli store, una delle migliori
anche per il fatto di essere in
lingua italiana è My library,
che è però disponibile solo
per i dispositivi Android. La
corrispondente app per chi
ha un iPhone è Bookbuddy,
che ha però il limite di esse-
re gratuita solo per i primi 50
libri. Se, come normale, ne
possediamo di più, dovremo
acquistare la versione Pro
che costa 5,50 €.
App social
Viviamo in un’epoca in cui
tutta la nostra vita è social e
per questo non possiamo
stupirci dell’esistenza di vere
community di lettori in cui
ciascuno indica i libri che
possiede, quelli che sta leg-
gendo e quelli che vorrebbe
leggere, aggiungendo natu-
ralmente le proprie impres-
sioni e i consigli di lettura. Si
tratta di veri social network
per lettori di cui esistono na-
turalmente anche le app per
Android e iOS. Le due com-
munity più frequentate al
momento sono Goodreads e
Anobii. Entrambe le relative
app sono localizzate in lingua
italiana e quindi non avremo
problemi ad inserire i nostri
libri e magari a fare amicizia
con altre persone che come
noi hanno la passione per la
lettura. All’interno di queste
community vengono lanciate
periodicamente vere e pro-
Grazie alle app, potremo sapere
in ogni momento a chi e quando
abbiamo prestato i nostri libri
prie sfide di lettura ed è incre-
dibile scoprire quante perso-
ne riescano a leggere più di
un centinaio di libri l’anno!
Anche da queste app è possi-
bile utilizzare la fotocamera
per catturare il codice a barre
dei libri che vogliamo inserire.
Si tratta di un sistema prati-
co anche per chi passa molto
del suo tempo in libreria alla
ricerca di qualcosa di interes-
sante e vuole confrontare le
proprie scoperte con appas-
sionati come lui. Potremo
così costruire delle nostre li-
ste, divise per argomenti, da
condividere con gli amici del-
la community.
1 L’app My Library è di-
sponibile gratuitamen-
te solo per i dispositivi
Android. Non è presente nes-
suna pubblicità e non ci sono
nemmeno versioni Pro che
richiedono un pagamento. Si
tratta in pratica del lavoro di
semplici appassionati di libri
che hanno voluto mettere
a disposizione di chiunque
l’app che si erano costrui-
ti per loro. Non è nemmeno
prevista la registrazione e la
possibilità di sincronizzare
l’app sul cloud, è invece pos-
sibile esportare l’elenco dei
libri in formato Excel diret-
tamente nel cloud di Google
Drive o su Dropbox. Utilizzare
l’app è semplice, basta fare
tap sul grosso pulsante + in
basso a destra e si aprirà la
finestra di inserimento che
vedete nella prima immagine
qui a destra. Il modo più sem-
plice per archiviare i nostri
libri è quello di fare tap sul
simbolo del codice a barre
in modo da attivare la foto-
camera e quindi riprendere
il codice a barre che ciascun
libro possiede e che di solito
si trova sul retro. In alternati-
va è anche possibile inserire
manualmente il codice ISBN
(anch’esso si trova sopra al
codice a barre) o come ulti-
ma ipotesi è possibile inseri-
re a mano i vari campi.
2
Come si può vede-
re dalla seconda im-
magine qui in alto, la
scheda viene compilata in
automatico con tutti i dati
forniti dall’editore, compre-
so l’anno di pubblicazione, il
numero di pagine e la catego-
Una community di lettori appassionati
ria. Noi se vogliamo potremo
aggiungere la trama del libro
oppure fare tap sulla scheda
Note e inserire altri dati im-
portanti come la data di ini-
zio e fine lettura o, ancora più
importante, una nota riferita
a eventuali prestiti con tanto
di data e nome della persona.
Potremo anche creare nuove
categorie che verranno vi-
sualizzate direttamente sulla
scheda. L’app prevede tre tipi
di biblioteche: quella classica
dedicata ai libri, quella dei fu-
metti e quella dei videogame.
Naturalmente nulla ci vieta
di unire tutto in un solo file
oppure ancora di catalogare i
nostri DVD o i nostri CD.
3
Una volta inseriti i no-
stri libri (non è previsto
un numero massimo di
titoli, potrebbero essere an-
In Italia leggiamo veramente
molto poco, in media solo il 46%
delle persone legge almeno un
libro all’anno. Poi però c’è lo
zoccolo duro degli appassionati,
circa il 15% degli italiani, che
leggono regolarmente più di
un libro al mese. E sono pro-
babilmente questi gli utenti
della piattaforma Goodreads
che esiste sia sul sito www.
goodreads.com che sull’app
per Android e iOS che è stata
scaricata oltre 20 milioni di
volte (in tutto il mondo).
che migliaia), potremo visua-
lizzarli all’interno della se-
zione Libri. Qui, soprattutto
se sono molti, li potremo or-
dinare secondo la categoria
presente nella singola sche-
da, oppure in ordine alfabe-
tico per autore o per titolo.
Facendo tap sull’icona della
lente d’ingrandimento avre-
mo naturalmente la possibi-
lità di eseguire una ricerca
mirata inserendo anche una
sola parte del nome dell’au-
tore o del titolo. Inoltre esiste
la possibilità di eseguire una
ricerca solo sui libri letti o
su quelli non letti (dovremo
naturalmente avere inserito
questo dato nella scheda di
ciascun libro). Esiste anche
la scheda Lista dei desideri
all’interno della quale potre-
mo inserire, divisi tra libri, fu-
metti e videogame, i titoli che
L’app è disponibile in lingua italiana e
permette di caricare i titoli che abbia-
mo letto o possediamo semplicemente
inquadrando il codice a barre con lo
smartphone. In più, visto che si tratta
di una piattaforma social, consente
di seguire e diventare amici di altri
iscritti con i quali potremo condividere
le nostre esperienze di lettura. Inol-
tre per ogni libro che abbiamo letto
potremo inserire i nostri commenti e
giudizi. All’inizio di ogni anno ci verrà
chiesto di inserire il numero di libri che
prevediamo di leggere e potremo così
sapere in ogni momento se stiamo ri-
ci piacerebbe avere. Si tratta
di una modalità molto pratica
se, per esempio, siamo a casa
di un amico o in una libreria e
vediamo un titolo che ci in-
teressa particolarmente. An-
che in questo caso basterà
una scansione del codice a
barre per salvare in memo-
ria tutte le informazioni che
ci possono servire. Una volta
che lo avremo acquistato ci
basterà poi tenere premuta
la scheda per trasferirla nel-
la sezione dei libri che pos-
sediamo. Allo stesso modo
potremo condividere la sche-
da di un libro che vogliamo
fare conoscere a un nostro
amico, selezionando l’icona
della condivisione. Infine, se
purtroppo abbiamo perso un
libro, lo potremo eliminare
dalla biblioteca premendo il
simbolo del cestino.
spettando la tabella. Non si vince nulla,
naturalmente, ma è interessante poter
leggere a distanza di anni i nostri giu-
dizi su di un libro. Nella sezione Scopri
potremo iscriverci a gruppi di lettura
oppure seguire liste di ogni tipo, come
quella sui libri che bisogna leggere
per forza o quelli che invece è meglio
lasciar perdere. Inoltre dopo qualche
tempo l’app apprende i nostri gusti
personali e ci consiglia i libri che a suo
parere ci potrebbero piacere. Con la
possibilità naturalmente di acquistare
il libro o l’ebook direttamente da Ama-
zon o da altri store online.
23
Cover story: Windows super boot
Windows
SUPER BOOT
CON I PROGRAMMI CHE TI CONSIGLIAMO
IL SISTEMA SI AVVIERÀ IN TEMPO RECORD
Andiamo alla scoperta dei programmi gratuiti che ci permettono di ridurre
al minimo i tempi di avvio e accedere a Windows in un batter d’occhio
I
n quanto tempo carica
il sistema operativo? Su
un computer nuovo, con
Windows appena installato e
perfettamente pulito, posso-
no bastare meno di 30 secon-
di, se si usa un SSD. Dopo un
po’, però, il tempo necessario
al boot tende a dilatarsi sem-
pre di più. Nulla di strano: si
installano nuovi program-
mi, che aggiungono le loro
chiavi di registro e spesso
tendono anche ad avviarsi in
automatico insieme al siste-
ma operativo, così da essere
subito pronti. Pensiamo a
Skype, per esempio, ma an-
che a Steam, lo store di vi-
deogiochi di Valve, a Origin
(quello di Electronic Arts).
Ma possiamo citare anche
le utility di Adobe, l’antivirus
L’integrazione degli strumenti di
autorun con VirusTotal permette
di analizzare i file sospetti
24
e i software dei vari sistemi
cloud che utilizziamo: a One-
Drive, già integrato nel siste-
ma operativo, si aggiungono
spesso Gdrive e Dropbox,
che si avviano subito così
da avere i file sempre sin-
cronizzati con la nuvola.
Il problema è che man mano
che si sommano queste utili-
ty che si avviano in automa-
tico, ci si allontana dallo sco-
po originario: avere un PC
pronto all’uso velocemente,
senza dover avviare a mano
alcun programma dopo il
boot di Windows. Dopo aver
caricato i servizi fondamen-
tali per il funzionamento del
computer, Windows infatti
cercherà di avviare tutti que-
sti software, mettendo sotto
stress sia la RAM sia l’hard
disk, tanto che anche il più
veloce degli SSD NVMe mo-
strerà la corda. Il risultato?
Dopo aver effettuato il login,
che richiederà più tempo del
solito, sarà necessario at-
tendere ulteriormente che si
carichi tutto. A volte anche
più di due minuti.
Acceleriamo il boot
Nella maggior parte dei casi,
non abbiamo bisogno di far
partire tutti i servizi all’avvio
e sarà sufficiente lanciare
solo quelli fondamentali – a
partire da firewall e antivirus
– per poi avviare gli altri.
Per esempio, abbiamo dav-
vero bisogno di sincronizza-
re subito tutti i servizi cloud
che usiamo?
Lo stesso vale per Steam e
gli altri client necessari per
lanciare i giochi comprati
online: un giocatore incal-
lito accenderà il computer
prevalentemente per gioca-
re, ma se nel nostro caso è
un passatempo che occupa
solo una piccola fetta del no-
stro tempo, perché non av-
viare i programmi necessari
solo quando servono? Win-
dows ci consente di sceglie-
re cosa deve partire al boot
in maniera piuttosto sempli-
ce: cliccando col tasto de-
stro sulla taskbar potremmo
selezionare Gestione atti-
vità e da qui, nel tab Avvio,
vedremo quali programmi
incidono maggiormente sui
tempi di avvio. Potremmo
disabilitare il loro avvio auto-
matico con un clic col tasto
destro, scegliendo la voce
Disabilita, agendo prima su
quelli col maggiore impatto
sui tempi di caricamento.
Ci sono però utility più ef-
ficaci, che garantiscono un
maggiore controllo e mo-
strano un’interfaccia più
amichevole, che evidenziano
il tempo necessario all’avvio
di ogni servizio aiutandoci
a prendere decisioni più ef-
ficaci. Non solo: queste uti-
lity non permettono solo di
attivare o disattivare l’avvio
automatico, ma anche di ri-
tardarlo di qualche secondo,
così da avere un PC più reat-
tivo nelle fasi di avvio, utiliz-
zabile a pieno da subito.
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DEI PROBLEIONE
1

1
P.I. 13-05-202
inale
Quattordic
MI!
05/05/21
15:27

P artiamo con Quick Star-

tup (http://bit.ly/ci229_
quick), utility gratuita e con
un’interfaccia vecchio stile
ma estremamente semplice
da utilizzare, merito anche
della traduzione in italiano
di tutti gli elementi. Una vol-
ta avviato, ci indicherà il nu-
mero di programmi e servizi
eseguiti automaticamente,
specificando quando possi-
bile anche il tempo neces-
sario al loro avvio. Questo ci
consentirà di comprendere
immediatamente l’impatto
di una modifica. I programmi
indicati sono suddivisi in vari
tab a seconda che si tratti di
servizi di Windows, servizi
della applicazioni e plug-in:
selezionandone uno, vedre-
mo sul lato destro una descri-
zione, così da comprendere
bene su cosa stiamo agen-
do. Cliccando su una voce
col tasto destro potremmo
disabilitare il suo avvio auto-
matico o ritardarne l’esecu-
zione di qualche secondo (o
minuto), evitando così che
Windows si “intasi” cercando
di far partire tutto contem-
poraneamente, come avvie-
ne con le opzioni predefinite.
I programmi più diffusi con-
terranno anche dei commen-
ti sul comportamento tipico
degli utenti: nel caso di Ste-
am, per esempio, si specifica automatico o di ritardarlo, vi- rativo è significativo. Quando
che il 20% degli utenti sug- sto che l’impatto sui tempi di vogliamo giocare, tanto, basta
gerisce di disabilitarne l’avvio caricamento del sistema ope- un clic sulla sua icona.

Autoruns più efficace e la possibilità

di salvare varie configura-
zioni e confrontarle fra loro.
L’interfaccia, però, è quella
Aci229_autoruns
http://bit.ly/
utoruns (
) è l’uni-
co degli strumenti in esame
Microsoft. Da un lato è il più
potente e versatile fra quelli
presenti in questo artico-
meno facile da padroneggia-
re e ci vorrà un po’ di tempo
prima di prendere confiden-
che è stato sviluppato da lo, con la categorizzazione za con questo potente sof-
tware, che è quello che offre
informazioni più dettagliate
sui programmi e la loro tipo-
logia (chiavi di registro, DLL,
applicazioni in avvio auto-
matico, plug-in di Explorer e
Microsoft Office). Permette
di inviare con un clic even-
tuali file sospetti a VirusTo-
tal, così da fugare qualsiasi
dubbio con i software dai
nomi poco intuitivi. Il difetto
principale è che non mostra
l’impatto delle modifiche, in
termini di secondi, e quindi
non è scontato comprende-
re quali sono le componenti
che rallentano maggiormen-
te il boot, fatto che obblighe-
rà a qualche esperimento.
Peccato perché è il più snello
di tutti ed è l’unico che non
necessità di installazione:
basta decomprimere lo zip
e avviare l’eseguibile. D’altro
canto, è l’unico che consente
di paragonare facilmente le
varie configurazioni di auto-
run, consentendo di passare
dall’una all’altra facilmente a
seconda delle esigenze. Più
adatto ai sistemisti che agli
utenti normali, insomma, ma
a nostro avviso vale la pena
dargli un’occhiata, nono-
stante sia poco intuitivo.

Autorun Organizer
condi dal boot dovrebbe par-
tire. La barra sulla destra mo-
strerà le scelte effettuate dagli
utenti, specificando la percen-

A ci229_organizer
utorun Organizer (bit.ly/
) mostra
un’interfaccia moderna, che
segue il nuovo stile di Win-
dows, ed è localizzata in italia-
no. La traduzione è generata
automaticamente, quindi non
sarà perfetta, ma è più che
adeguata. Una volta installa-
to, consigliamo di eseguirlo ed
effettuare un riavvio, così che
Autorun Organizer possa mi-
surare con precisione il tempo
di avvio di ogni servizio. Nella
finestra principale sono visua-
lizzate le applicazioni e i servizi
più rilevanti, quelli col mag-
giore impatto sul caricamen-
to del sistema, ma possiamo
Possiamo poi disabilitare l’av-
vio automatico o ritardarlo,
specificando dopo quanti se-
tuale di chi lo ha disabilitato e
ritardato. Questo tool è quello
preferito dalla redazione.
ampliare la vista selezionando
Tutte o Personalizza, che ci
permetterà di filtrare servi-
zi, applicazioni, driver e voci
di registro. Selezionando una
voce appariranno informazioni
aggiuntive sulle sue funziona-
lità. A fianco di queste saranno
presenti due link fondamentali,
uno per scansire con VirusTotal
l’eseguibile e, se possibile, il link
per la disinstallazione comple-
ta dello specifico programma.

25
Da sapere
SALVIAMO LA VISTA
CON IL TEMA SCURO
Il dark mode è disponibile in un numero sempre più elevato di programmi
e applicazioni, su desktop e mobile. Ecco come attivarlo ovunque
I
nutile negarlo, anche il mon-
do dell’informatica, come
quasi tutti gli altri, si basa
spesso sulle “mode”, come nel
caso degli schemi di colore dei
nostri schermi. Dopo anni di
“tutto bianco”, il tema scuro, o
dark mode, è tornato attuale,
complice sia la tendenza di
tornare al passato dal punto
di vista estetico, sia alcune ri-
cerche che dimostrano come
questo, nel caso dei dispositivi
mobile, richiede un minore im-
piego di energia.
Inoltre, sempre secondo le ri-
cerche più attuali, si trattereb-
be di un buon modo per ridurre
l’affaticamento dei nostri occhi,
in particolare per chi passa
molte ore davanti al monitor.
In ogni caso, grazie a questa
consuetudine possiamo final-
mente godere del dark mode
in quasi tutte le applicazioni,
i programmi e i sistemi opera-
tivi principali. Vediamo come
utilizzarlo.
26
Partiamo dal sistema ma in generale è sufficiente casi è disponibile anche una
operativo usare le Impostazioni, sce- scorciatoia apposita nelle im-
Se vogliamo usare il tema gliere Display e poi Tema op- postazioni rapide.
scuro, senza dubbio la pri- pure Modalità scura. In molti Per quanto riguarda il mon-
ma cosa da fare è adattare
il nostro sistema operativo.
Questo per due motivi, il pri-
mo funzionale: sul sistema
operativo, infatti, passiamo
molto tempo, quindi iniziare
rendendolo scuro è la scelta
più efficace. Poi perché oggi
numerose applicazioni (e an-
che alcuni siti Web) si adat-
tano automaticamente alla
presenza o meno del dark
mode sul nostro computer, ri-
sparmiandoci la fatica di con-
figurarlo a mano. Per attivare
il tema scuro in Windows 10
dobbiamo aprire le Imposta-
zioni, scegliere Personaliz-
zazione e spostarci nell’area
Colori. Qui, scegliamo Scuro
in corrispondenza di Scegli il Microsoft Edge.
tuo colore. Le impostazioni del browser della casa di Redmond permettono
Per quanto riguarda Android di attivare il tema scuro in funzione del sistema operativo
molto dipende dalla versione, o in modo indipendente.
do Apple, sui Mac possiamo
aprire le Preferenze di Siste-
ma, spostarci su Generali e
poi scegliere fra Chiaro, Scu-
ro e Automatico.
Su iPhone e iPad il percorso è
Impostazioni, poi Schermo
e luminosità. Qui possiamo
scegliere la modalità scura. In
alternativa la possiamo rag-
giungere dal Centro di Con-
trollo.
In casa Microsoft
Abbiamo visto come Win-
dows 10 supporti perfetta-
mente il tema scuro. Quello
che probabilmente non sap-
piamo è che anche Microsoft
Office lo può utilizzare.
Per attivarlo dobbiamo aprire
un qualsiasi programma della
suite, per esempio Word, spo-
starci sul menu File e aprire
le Opzioni. Qui alla voce Ge-
nerale dobbiamo scorrere
fino alla sezione Personaliz-
zazione della copia di Mi-
crosoft Office in uso. Alla
voce Tema di Office possia-
mo decidere se usare quello
di sistema, oppure fra cinque
diverse combinazioni. Un
aspetto interessante di Office
è che possiamo scegliere il
tema per ciascun utente Mi-
crosoft, funzione utilissima
per esempio se abbiamo un
account Microsoft azienda-
le e uno privato, anche per
distinguere, per esempio, su
quale OneDrive stiamo effet-
tuando il salvataggio auto-
matico. Un discorso analogo
vale per il browser Edge, nel-
la nuova versione basata su
Chrome. In questo caso però
il browser come impostazio-
ne predefinita usa la stessa
combinazione di colore del
sistema operativo. Se voglia-
mo cambiare questo aspetto
dobbiamo solo aprire Edge e,
usando il menu in alto a de-
stra, lanciare le Impostazio-
ni. Aprendo la sezione Aspet-
to la prima voce è appunto
Tema Predefinito.
Spesso il tema scuro di siti e
app si attiva automaticamente
se impostato nel sistema
operativo
Sul Web di Google
Per quanto riguarda il celebre
motore di ricerca e i servizi
collegati, possiamo dire che
la disponibilità della modalità
scura sta procedendo in ordi-
ne sparso.
Per esempio YouTube, sia
su dispositivi mobile sia su
desktop, come impostazio-
ne predefinita “segue” quella
del sistema operativo o del
browser. Per cambiare que-
sta opzione dobbiamo aprire
il menu cliccando sulla foto
del nostro profilo. Qui trove-
remo la voce Aspetto che ci
permette di cambiare combi-
nazione di colore.
Per quanto riguarda Google
Maps non sembra esserci su
desktop una modalità scura,
ma su dispositivi mobile pos-
siamo fare tap sulla nostra
foto del profilo, scegliere Im-
postazioni e cambiare le op-
zioni alla voce Tema.
Google News, per chi lo usa,
segue una logica analoga a
YouTube: come impostazio-
ne predefinita usa lo stesso
tema del dispositivo, mentre
possiamo cambiare modalità
dalle Impostazioni.
Per quanto riguarda il motore
di ricerca Google per il mo-
mento dobbiamo rassegnarci
al bianco sparato della home-
page tradizionale, ma sembra
che ad alcuni utenti sia stata
segnalata la disponibilità di
un tema scuro.
I vari browser
Per quanto riguarda Google
Chrome e gli altri browser
basati su Chromium, ormai la
tendenza è quella di seguire
le impostazioni del sistema
operativo, se disponiamo
di una versione aggiornata.
Tuttavia, praticamente ogni
browser ha, di solito nella se-
zione delle opzioni dedicata
all’aspetto, la possibilità di
scegliere quale tema utiliz-
zare.
Anche numerosi siti Web si
Nelle impostazioni.
Windows 10 permette di attivare il tema scuro dalle Impostazioni,
nella sezione Personalizzazione, scegliendo la voce Colori.
stanno piano piano “conver-
tendo” alla modalità scura. Il
caso più curioso è Facebook,
in cui il dark mode si può at-
tivare solo manualmente e
soprattutto non si propaga a
tutti i dispositivi collegati al
nostro account. Questo signi-
fica che lo dovremo attivare
sia su desktop sia su app, per
esempio.
Lo stesso avviene, guarda
caso, per WhatsApp, di pro-
prietà di Facebook, in cui la
modalità scura deve essere
attivata dispositivo per di-
spositivo.
In ogni caso come regola
generale consideriamo che,
oggi, se prendiamo le nostre
app e i nostri siti preferiti e
facciamo qualche ricerca,
molto probabilmente trove-
remo un’opzione per attivare
una modalità Scura, un tema
scuro o il Dark mode, comun-
que l’abbiano chiamata.
Dark mode... a sua insaputa
Priguarda
er come lo intendiamo oggi,
il dark mode è qualcosa che
soprattutto le app e i
servizi recenti, o comunque ag-
giornati. Curiosamente, anche i
programmi con un’architettura
piuttosto datata hanno la possi-
bilità di “costruire” un dark mode
usando le personalizzazioni. In
LibreOffice e OpenOffice, per
esempio, usando il menu Stru-
menti e poi Opzioni, la voce Colori
Dove non c’è?
Anche se il tema scuro inizia
a prendere piede un po’ ovun-
que, non tutte le realtà hanno
deciso, mentre viene scritto
questo articolo, di adottarlo.
Come succede sempre quan-
do una novità sta prendendo
piede, le cose si muovono in
ordine sparso.
Per esempio Twitter offre già
il dark mode sia per desktop
sia per le app mobile, mentre
LinkedIn non ne dispone su
desktop ma offre una com-
patibilità accettabile sulla
app. Discorso analogo per
Amazon, la cui app si adatta
al tema scuro con qualche
difetto e non ne dispone su
desktop. Anche fra i grandi
nomi, insomma, la scelta di
fornire o meno il tema scuro è
piuttosto soggettiva e spesso
dipende anche dall’importan-
za del design nella strategia
aziendale.
applicazione ci permette di confi-
gurare tutti i colori manualmente.
Con un po’ di pazienza possiamo
creare il nostro tema scuro perso-
nalizzato. La possibilità di perso-
nalizzare il colore e l’aspetto delle
applicazioni era una prerogativa
caratteristica dei programmi nei
primi anni 2000, e in alcuni è ri-
masta, anche se poco utilizzata,
fino ad oggi quando sta ritornan-
do attuale.
27
Sistema
ORGANIZZIAMO I
DESKTOP MULTIPLI
Se la nostra scrivania di Windows è spesso così piena di finestre tanto da faticare
a trovare ciò che ci serve, organizziamoci meglio moltiplicando il nostro desktop
M
entre siamo al lavoro
sul nostro computer
e ci troviamo a dover
utilizzare diverse applicazioni
contemporaneamente, finire-
mo inevitabilmente con l’avere
una gran confusione sul no-
stro desktop, con numerose
finestre sovrapposte difficil-
mente riconoscibili. Passare
da un’applicazione all’altra e
gestire i diversi task diventa
sempre più difficile, e intanto
il caos sul desktop aumenta.
C’è però una funzione di Win-
1 nuovo desktop
dows 10 che in questo caso ci
può aiutare a mettere un po’ di
ordine nel sistema: i desktop
multipli. Si tratta di una fun-
zione che ci consente di repli-
care una o più volte il desktop
di Windows e di “distribuire”
fra le repliche le finestre delle
varie applicazioni in uso. Ogni
desktop ci mostrerà lo stes-
so menu Start, le stesse ico-
ne e lo stesso tema di quello
principale, ma ognuno potrà
essere gestito singolarmente
secondo le nostre necessità.
Per esempio, potremmo rag-
gruppare le finestre sui diversi
desktop in base alle loro atti-
vità: quelle dell’ufficio in una
scrivania, quelle personali in
un’altra, un browser con le ul-
time notizie in una terza scri-
vania e magari un videogioco
per rilassarsi nei momenti di
pausa in una quarta. Vedre-
mo qui di seguito quali sono
le funzionalità offerte dai de-
sktop multipli di Windows e
come utilizzarle al meglio.
1
Creiamo il nostro
Per sfruttare la funzione
che ci permette di utilizzare i
desktop multipli, la via più co-
moda è quella che passa dalla
Visualizzazione attività di
Windows 10, a cui si accede
cliccando l’icona sulla barra
degli strumenti a destra del
box di ricerca e del pulsante
di Cortana. Così facendo ci
apparirà la schermata della
cosiddetta Timeline di Win-
dows, con le miniature di tut-
te le app in uso, i documenti
aperti e tutte le diverse attività
dei giorni precedenti. In que-
sta schermata ci appariranno
anche, se li abbiamo creati in
precedenza, le miniature dei
desktop multipli, raggrup-
pati in una fascia nella parte
superiore dello schermo. Se,
viceversa, non abbiamo mai
utilizzato i desktop multipli
vedremo, in alto a sinistra, un
pulsante con la scritta Aggiun-
gi desktop. Una volta cliccato
apparirà il nuovo desktop, sen-
za alcuna finestra attiva. Ogni
applicazione già aperta rimar-
rà infatti nel desktop in cui si
trovava prima di creare la nuo-
va scrivania, mentre quelle che
apriremo partendo dal nuovo
desktop rimarranno inserite in
quest’ultimo. Una volta fami-
liarizzato con questa funzione
di Windows potremo anche
velocizzare le varie operazioni
tramite combinazioni di tasti:
in questo caso per creare un
I desktop multipli di Windows DEXPOT:
Come attivare PIÙ CONTROLLO
ci permettono di organizzare il SUI
prompt NOSTRI DESKTOP
dei comandi
al meglio il nostro lavoro Pn Windows Iinaccedere
er avere più opzioni
10 possiamo di schermo
accedere intero
accedere alla e configu-
modalità ammini-
configurazione dei no- rare una serie di nuove op-
alla riga dei comandi stratore dal menu Start dobbiamo
stri desktop multipli possia-
diversi modi: la più semplice zioni.
solo, unaPervolta
esempio, tramite
visualizzata l’icona

3
èmo ricorrere
quella di farloaltramite
programma
il menu Configura
del prompt dei il comandi,
desktopfare po-clic
nuovo desktop senza passare Eliminiamo Dexpot,
da Visualizzazione attività, ci i desktop che non Start, dove scaricabilie
troveremo la libe- voce tremo
su questa impostare,
con il tasto perdestro
ognidel
ramente
Prompt dei dal
comandi www.dex-
sito nella sezione desktop, risoluzioni
mouse, selezionare uniche,
la voce Altro e
basterà premere contempora- ci servono più pot.de Windows.
e utilizzabile gratui- assegnare sfondi
neamente i tasti Win+Ctrl+D. Se uno dei desktop multipli Sistema Altrettanto velo- successivamente Eseguidiversi,
come am-
tamente
cemente dagli utenti
possiamo anche privati.
cercare il nascondere
ministratore. Da le icone
Esplora della
risorse,
che abbiamo creato non ci

2
Dexpot,
file unaCMD.EXE
eseguibile volta scarica-
nel box di scrivania, la barra
invece, scriviamo CMDdelle
nellaap-barra
Come passiamo da serve più, possiamo procedere to e installato, farà apparire plicazioni o l’area di notifi-
un desktop multi- alla sua eliminazione. Attivia- ricerca di Windows e fare doppio degli indirizzi e premiamo Invio: in
unasulla
clic nuova icona
relativa nellaIn barra
icona. questo ca.
questoLa voce menudeiImpo-
modo ildiPrompt comandi
plo all’altro? mo la Visualizzazione attività delleciapplicazioni, stazioni
Ora che ci siamo creati i no- cliccando la sua icona nella caso verrà anche aproposto
forma didi ci permette
si aprirà con invece
il pecorso della cartel-
monitor.
avviare Cliccando
il prompt su que-in
dei comandi dila intervenire su una
in cui ci troviamo serie
già preimpo-
stri nuovi desktop, possiamo barra degli strumenti (oppure sta icona apriremo un me- distato,
opzioni avanzate, così ilda
spostarci liberamente da uno premiamo Win+Tab) per ac- modalità amministratore, cosa che mentre normalmente per-
nu tramite
come abbiamoil visto
qualepuò possia-
essere poter
corso delconfigurare
prompt saràogni quellode- della
all’altro, e ognuno ci mostrerà cedere alla schermata dove mo attivare Se i vari desktop, sktop
solo le finestre che abbiamo appaiono, in alto, le miniature indispensabile. vogliamo invece propriaincartella
ogni suo dettaglio,
utente.
visualizzare un’anteprima per personalizzarli secondo
inserito lì. Per “andare” da un dei nostri desktop. Quando delle scrivanie multiple a le nostre esigenze.
desktop all’altro possiamo passiamo il cursore del mou-
sfruttare ancora la Visualiz- se su una delle miniature ve-
zazione attività di Windows: dremo comparire, nell’angolo
dovremo semplicemente in alto a destra della stessa
cliccare la miniatura del de- miniatura, una X: cliccando
sktop che vogliamo attivare. su di essa il relativo desktop
Per tornare al desktop in uso verrà eliminato dal sistema,
precedentemente dobbiamo e le eventuali finestre aperte
solo ripetere l’operazione clic- verranno spostate sul desktop
cando la relativa miniatura. che si trova, nella rappresen-
Anche per passare da un de- tazione in miniatura, alla sini-
sktop all’altro possiamo però stra di quello che intendiamo
sfruttare la rapidità dei co- cancellare. Anche per questa
mandi da tastiera; in questo operazione abbiamo a dispo-
caso premendo assieme i ta- sizione un comando rapido da
sti Ctrl+Win e il tasto freccia tastiera: la combinazione di
(destra o sinistra) attiveremo tasti Ctrl+Win+F4 cancelle-
in sequenza i vari desktop a rà il desktop attivo e verremo
disposizione. reindirizzati sul desktop pre-
Se possediamo invece un di- cedente. comode. Da Visualizzazione desktop destinato ad ospitare
splay touchscreen (che sup- attività, clicchiamo con il tasto la finestra che stiamo gesten-

porti almeno quattro punti
touch contemporanei) possia-
mo muoverci fra i desktop an-
cora più velocemente, scorren-
do con quattro dita da sinistra
a destra o viceversa.
4 stra, Ancora a destra, Sposta
4
Gestiamo i nostri destro del mouse su una delle
desktop e le loro miniature delle applicazioni
applicazioni attive. Ci apparirà un menu
Ora che abbiamo creato i de- contestuale con una serie di
sktop multipli, vediamo quali opzioni, che potremo sfruttare
sono le opzioni di gestione più per migliorare la gestione dei
nostri desktop. Le opzioni di-
sponibili sono: Ancora a sini-
in, Mostra questa finestra in
tutti i desktop, e Mostra le fi-
nestre di questa app in tutti
i desktop, oltre a Chiudi. Le
prime due opzioni posiziona-
no la finestra sul desktop in
cui sono presenti, assegnando
una porzione dello schermo
(la metà destra o quella sini-
stra) all’applicazione in uso.
“Sposta in” ci permette, inve-
ce, di posizionare la finestra
dell’applicazione selezionata
su un altro desktop fra quel-
li già creati. Fra le possibilità
dell’opzione “Sposta in” c’è an-
che quella di creare un nuovo
do. Le ultime due opzioni sono
simili, ma mentre “Mostra que-
sta finestra in tutti i desktop”
replica esclusivamente la stes-
sa finestra in tutte le scrivanie
multiple, “Mostra le finestre di
questa app in tutti i desktop”
permette di definire che ogni
finestra di una determinata
applicazione appaiano sempre
su tutte le scrivanie multiple.
Per spostare le diverse app
fra i desktop possiamo an-
che sfruttare le funzioni
drag’n’drop di Windows: sem-
pre da Visualizzazione attività
possiamo infatti cliccare sul-
la miniatura della finestra di
un’app, trascinarla e rilasciar-
la sul desktop in cui vogliamo
spostarla. Se trasciniamo la
miniatura dell’app sul pulsan-
te Nuovo desktop creeremo
invece un nuovo desktop e
posizioneremo l’app proprio in
quest’ultimo.

29
Videogiochi
IL POTERE DIDATTICO
DEI VIDEOGIOCHI
I videogame favoriscono una serie di abilità cognitive fondamentali come la
risoluzione dei problemi e la reattività. Possono aiutare i nostri figli a studiare?
D
a diverso tempo, or-
mai, i videogiochi sono
utilizzati come uno
strumento nella didattica sco-
lastica. Limitare i videogiochi
alla sfera del puro intratteni-
mento è un grave errore: sono
dei mezzi educativi a tutti gli
effetti e vanno sfruttati per
rinvigorire un sistema che fa-
tica a restare al passo con il
mondo attuale. Il videogioco è
qualcosa di unico e comples-
so, un’esperienza che va oltre
le singole immagini, i dialoghi
o gli effetti sonori: è soprattut-
to interazione e immedesima-
Kerbal Space Program è una
simulazione spaziale per
studiare la Meccanica Orbitale
30
zione. Un videogioco non può
assolutamente sostituire un
libro o un buon insegnante, ma
può essere lo strumento ideale
per migliorare l’insegnamento e
l’apprendimento degli studenti,
soprattutto nella risoluzione di
problemi.
Un’idea vincente
L’Associazione di categoria
dell’industria dei videogio-
chi in Italia (IIDEA, https://
iideassociation.com) si è mo-
strata molto sensibile all’ar-
gomento e ha proposto una
serie di interessanti iniziative.
Un progetto interessante. Code#DNA (http://bio.uniroma2.it/
codedna/) offre delle ambientazioni 3D interamente esplorabili.
Con il lancio della piattafor- famiglie e più in generale nella
ma Game to Human (G2H),
per esempio, IIDEA ha cercato
società moderna. Nella visione
di IIDEA i videogiochi possono
di promuovere una maggiore
conoscenza dei videogiochi
spingere gli studenti non solo a
migliorare il loro apprendimen-
mettendo in evidenza l’impatto to ma generano opportunità di
lavoro per il futuro, aiutandoli
positivo generato nella vita dei
videogiocatori stessi, delle loro attraverso l’applicazione della
 CIVILIZATION E GLI ALTRI
G li esempi di videogio-
chi che diventano pre-
ziosi strumenti di appren-
dimento ormai si sprecano.
Uno dei più celebri è senza
dubbio quello di Firaxis Ga-
mes che ha realizzato una
versione ad hoc della sua
leggendaria serie Civiliza-
tion chiamata Civilizatio-
nEDU. Grazie a uno specia-
le algoritmo, il programma
valuta le capacità degli stu-
denti nella risoluzione dei
problemi. Anche Microsoft
ha realizzato una versio-
ne speciale della sua galli-
na dalle uovo d’oro: Mine-
craft. L’Education Edition
viene usata anche per inse-
gnare chimica e altre mate-
rie scientifiche, oltre a far
collaborare gli studenti in
team per risolvere proble-
mi o vincere le sfide all’in-
terno del gioco. Per chi ama
la storia, la serie Assas-
sin’s Creed di Ubisoft è da
anni un punto di riferimen-
to. Assassin’s Creed: Ori-
gins nel 2018 ha introdotto
per la prima volta una mo-
dalità “didattica” chiamata
Discovery Tour pensata
per studenti e professori
e che permette di esplora-
re il mondo di gioco senza
combattimenti o missio-
ni, una modalità educati-
va, un museo virtuale con
tanto di visite guidate e
luoghi storici da scoprire.
Un’altra serie piuttosto uti-
lizzata per fini didattici è
quella Portal di Valve. Gra-
zie alla potenza e all’accu- Un po’ di fisica. Gran Sasso Videogame (https://www.
ratezza del Source Engi- gransassovideogame.it) è un videogioco gratuito creato per avvicinare
ne, Portal 2 viene utilizzato gli studenti alla fisica. È ambientato nei Laboratori del Gran Sasso.
da molti insegnanti per in-
segnare ai ragazzi la gra-
vità, la velocità e altri con-
cetti di fisica. Everything
è invece un videogioco dif-
ficile da catalogare, un’e-
sperienza metafisica e fi-
losofica firmata dall’artista
David O’Reilly e impreziosi-
ta dai monologhi del filoso-
fo Alan Watts. Un “simula-
tore di esistenza” che offre
al giocatore l’opportunità
di diventare un vegetale, un
animale, un pianeta o qual-
siasi cosa desideri. Un titolo
imperdibile per chi apprez- La bellezza dell’oceano.
za le tematiche filosofiche. Abzu è una grandiosa avventura che ci permetterà di vivere la magia
e i pericoli del mondo marino. È disponibile sui principali store digitali.

tecnologia nella risoluzione di
grandi sfide a livello scientifico,
sociale e culturale.
IA ed empatia
La sezione “Game to Human”
di IIDEA si sta arricchendo di
nuove entusiasmanti storie e di
esempi piuttosto interessanti.
Prendiamo il caso di The Em-
pathy Machine, un prodotto
innovativo che si pone a metà
tra la realtà estesa (la “tec-
nologia XR” che permette la
creazione di mondi virtuali) e
il puro videogioco. Quest’ope-
ra originale nata dalla geniale
mente di Valentina Paggiarin,
socia e Head of Development
di Hive Division, ci mette in
contatto con Zara, un’Intelli-
genza Artificiale che capisce,
analizza e interpreta le emo-
zioni umane. Lo scopo del gio-
co è qualcosa di grandioso: far
diventare Zara più empatica
con gli esseri umani. Avanzan-
do nei livelli, Zara diventa più
autonoma e lo fa assorbendo
informazioni e conoscenza
direttamente dagli utenti del
gioco, adattandosi al loro stato
emotivo per poter interagire.
Zara riesce così a ricreare am-
bienti e mondi fantastici che
aiutano l’utente/spettatore a
immergersi nelle proprie emo-
zioni, a esplorarle arricchendo-
si grazie a questa interazione
speciale.
L’obiettivo dichiarato di Valen-
tina Paggiarin e di Hive Division
è quello di regalare alle persone
una dimensione dove imparare
a confrontarsi con le proprie
emozioni e a sviluppare sem-
pre più empatia verso gli altri.
Videogiochi e biologia
È possibile utilizzare i video-
giochi per scoprire la biologia
e altre materie scientifiche? La
risposta è assolutamente affer-
mativa!
Per esempio, Idra Interacti-
ve Studios, in collaborazione
con Fondazione VIGAMUS, ha
creato un videogioco per far
vivere ai giocatori le attività di
ricerca del Centro per lo studio
del DNA antico del Dipartimen-
to di Biologia dell’Università
degli Studi di Roma “Tor Ver-
gata”.
Code#DNA, questo è il nome
del videogioco, non è altro
che un progetto ambizio-
so che punta a valorizzare
lo studio del DNA antico e
le ricerche svolte dal Centro
per incentivare gli studenti a
iscriversi ai corsi di biologia
tenuti dallo stesso Ateneo.
Nei panni della Dottoressa
Emma, giovane antropologa
molecolare dell’Università Tor
Vergata, i giocatori si troveran-
no catapultati in un laboratorio
specializzato nelle tecniche di
estrazione del DNA per risolve-
re alcuni casi scientifici tratti
da ricerche realmente avve-
nute! Durante l’esplorazione,
La serie Age of Empires
Una delle serie videoludiche più ap-
prezzate di Microsoft sta per tornare
con l’atteso quarto episodio: Age of
Empires. Sviluppata da Ensemble
Studios nel lontano 1997, questa se-
rie di RTS (strategici in tempo reale)
è rinata negli ultimi anni grazie alle
infatti, i giocatori dovranno
risolvere enigmi ambientali
per recuperare campioni di
DNA e altre utili informazioni.
La bellezza di Code#DNA sta
proprio nella fedele riproduzio-
ne di questi casi che sono ispi-
rati a vere ricerche effettuate
dal Centro su reali siti arche-
ologici: dal Lazzaretto Nuovo
a Venezia, dove fu sepolta una
donna nel Cinquecento, fino
alla Cattedrale di San Fermo a
Verona, considerato il luogo di
sepoltura di un grande cavalie-
re templare.
Insomma, con Code#DNA
e titoli simili l’apprendimento
è sicuramente garantito!
cure di Microsoft che ha pubblicato
una serie di “riedizioni”. Age of Em-
pires IV arriverà in autunno: per un
bel ripasso di storia consigliamo un
abbonamento al servizio Game Pass
di Microsoft, oppure di acquistare i
giochi su Steam o Windows Store.

31
Recensioni
La schiena ringrazia
Ma la vera novità in questo
settore è nello schienale: il
problema della postura in una
sedia del genere non è da sot-
tovalutare, chi lavora o gioca
molto davanti al PC tende a
inarcarsi, fattore che rende la
seduta scomoda nel tempo e
può provocare effetti collate-
rali alla schiena. Molte altre
sedie propongono cuscini

Razer
lombari, che spingendo la par-
te bassa della schiena invitano
l’utente a raddrizzare la sedu-
ta: Razer Iskur qui fa scuola

Iskur
con un supporto lombare re-
golabile, che grazie a una
semplice leva permette di re-
golare la parte bassa della se-
dia che avanza, in base alle
www.razer.com preferenze dell’utente, offren-
do una seduta appropriata. Il
supporto lombare regolabile è
500 € davvero eccellente ed è supe-
riore a qualsiasi cuscino: una
volta posizionato non si muo-
Razer entra nel mondo delle sedie ve, è morbido quanto basta
da gamer con un prodotto eccellente per adattarsi alla schiena e so-
stiene e spinge allo stesso
tempo. Serve qualche giorno

D
opo mouse, tastiere,
cuffie, diffusori e altri
accessori per gamer,
Razer presenta Iskur, una se-
dia di fascia alta pensata per
chi fa eSport, ma anche per
chi davanti al computer ci sta
molte ore e vuole farlo con co-
modità e (tanta) ergonomia.
L’operazione non era sempli-
ce, da una parte perché il mer-
cato è agguerrito, dall’altra
perché un esordio è sempre
delicato e Razer provoca gran-
di aspettative per ogni prodot-
to: possiamo anticipare che è
“buona la prima” come si dice
nel cinema, con un prodotto
innovativo che si posiziona
per prezzo e qualità nella fa-
scia alta, con una grande e sfi-
ziosa sorpresa.
Qualità che si vede
La sedia arriva in una scatola
che è davvero grande e per
montarla avete bisogno solo
di un po’ di spazio e una mez-
z’oretta di pazienza, per il re-
sto dentro ci sono le chiare
istruzioni e gli strumenti ne-
cessari.
La cura dei materiali è ottima
e, nella versione che abbiamo
provato qui in redazione, l’a-
spetto è quello da Gamer, con
la scritta “FOR GAMERS BY
GAMERS” appena sotto la se-
duta: va però detto che Razer
ne propone anche una versio-
ne Black, identica ma senza le
evidenziazioni in verde, più
adatta all’ufficio.
Il materiale è realizzato in simil
pelle a più strati, capace di re-
sistere a sollecitazioni varie,
come jeans, borchie, portafo-
gli, monete e quant’altro: la
morbidezza della seduta e
dello schienale sono pensati
per sostenere e adattarsi all’u-
tente, non si tratta di una pol-
Look aggressivo.
trona ma di una sedia da uffi-
cio, dove lavoriamo o retta e adattarsi alla seduta,
giochiamo, ma la comodità è
garantita. Ci sono dettagli utili
da evidenziare: i poggiabrac-
cia in 4D per esempio permet-
tono di personalizzare la posi-
zione e sono davvero comodi
(e chi non li vuole li può toglie-
re senza cambiare la struttu-
ra) così come il cuscino pog-
giatesta, realizzato in
materiale memory foam con
gel rinfrescante, è un vero toc-
casana quando vogliamo ripo-
sarci un attimo.
per trovare la posizione cor-
che è diversa dalle altre sedie
che abbiamo provato, ma alla
fine il risultato è garantito e
dopo una settimana sarà diffi-
cile trovare una seduta altret-
tanto comoda e ergonomica.
L’unica perplessità riguarda le
alette laterali presenti sulla
seduta: utili senza dubbio per
chi gioca e tende a muoversi
molto lateralmente sulla sedia
ma per chi lavora davanti al
computer è un adattamento
che forse necessitava di un
pizzico di libertà in più. So-
stanzialmente, un prodotto
importante che aumenta il
pregio del marchio, da anni le-
ader in qualunque settore af-
fronti, che nasce per chi gioca
ma che strizza l’occhio anche
a chi lavora tante ore in ufficio
come a casa: il prezzo non è
indifferente, ma se tenete alla
vostra schiena questa sedia
vale ogni singolo euro.
GIUDIZIO
PRO Qualità, materiale, design
e look da fascia alta.
CONTRO Le alette nella seduta
sono un po’ troppo pronunciate.

rivestimento nero e cuciture
verde acceso, con il logo rica-
mato nella parte posteriore e
32
9,5
Il look aggressivo della Razer Iskur è pensato per il mondo dei gamer,
ma ne esiste anche una versione Black più sobria, comunque
identica nella qualità e nella meccanica.
VOTO
LG UltraWide 35WN73A
https://www.lg.com/it
Un monitor
ultrawide curvo
per il multitasking
L
a coreana LG, vista l’au-
mentata richiesta di mo-
nitor con un fattore di
forma ultrawide (cioè con
rapporto tra larghezza del
monitor e la sua altezza pari a
21:9), ci ha fornito in prova
l’LG UltraWide 35WN73A.
Ecco com’è andato il test.
Le caratteristiche
Il monitor ha un design mini-
malista, un ottimo stand re-
golabile in altezza e inclina-
zione, una risoluzione
QuadHD da 3440 × 1440
pixel, copre il 99% della gam-
ma sRGB e ha un’ottima lumi-
nosità e un altrettanto valido
angolo di visione (178°).
Il tempo di risposta è di 5 ms
(quindi non è pensato per i
gamer professionisti che di
solito usano schermi con
tempi di risposta inferiori, ma
funziona perfettamente per il
gioco “normale”).
Sulla scrivania
Abbiamo provato il monitor,
che ha ingombri di
831,6×372,7×94,1 cm (mon-
Buona dotazione di porte.
Il monitor di LG ha tutte le porte che ci possono servire: una USB-C,
due USB 3.0, una DisplayPort 1.4, due HDMI e un’uscita audio (per
collegare casse esterne, visto che il monitor non integra delle casse).
tato con lo stand diventano
831,6x573x250,9 cm), sia
con dei portatili sia con dei
Mac. In tutti i casi il
collegamento tra-
mite USB-C non
ha dato alcun pro-
blema. Come dock per i por-
tatili che hanno solo porte
USB-C, il monitor LG è perfet-
to: li alimenta e permette di
usarli con lo schermo chiuso.
Abbiamo testato anche la
connessione HDMI che si è ri-
velata migliore per resa del
colore. Questo dipende molto
dalla qualità dei cavi a dispo-
sizione, che erano di terze
parti (e infatti il monitor se-
gnalava che non si stavano
540 €
usando cavi LG originali). Per
la posizione del monitor sulla
scrivania l’unica raccoman-
dazione è di fare attenzione
alla profondità del posto di
lavoro, perché un monitor di
grandi dimensioni come que-
sto richiede almeno 50 centi-
metri di distanza da chi lo sta
usando.
Tempi da multitasking
Un monitor di grandi dimen-
sioni ha diversi impieghi. Può
essere anche collegato a due
computer con lo schermo di-
viso in due (si crea l’equiva-
lente di due monitor da 27
pollici) per chi, per esempio,
debba avere sempre connes-
so un circuito di videosorve-
glianza oppure abbia un com-
puter con un software di
gestione da operare in paral-
lelo al PC principale. Forse
l’uso ideale di questo tipo di
monitor è il montaggi video o
audio, in cui serve più spazio
possibile in orizzontale.
Ma c’è anche un altro utilizzo
che, a causa della pandemia,
è diventato molto più diffuso:
l’home office. Infatti, con la
complessità dell’uso di am-
bienti di telelavoro da casa, la
possibilità di utilizzare scher-
mi molto ampi si è dimostrata
un vantaggio notevole.
Durante le nostre prove, tra i
tanti programmi impiegati,
abbiamo utilizzato Camo
Studio, un softwa-
re shareware, per
collegare con il
cavetto l’iPhone 12
Pro e sfruttare la sua video-
camera come sorgente video
esterna del Mac mini M1 (ma
soluzioni analoghe esistono
anche per Windows e An-
droid, per esempio IP Web-
cam) e un paio di cuffie
Bluetooth per l’audio dal
computer. Il vantaggio è sta-
to poter distribuire la scher-
mata con la videochiamate
sia con Teams che Zoom e
Meet) su circa metà dello
schermo e avere a disposizio-
ne nell’altra metà i documenti
e le informazioni che ci servi-
vano per lavoro. Per tirare le
somme, questo monitor LG si
è rivelato perfetto per il multi-
tasking, le riunioni, la gestio-
ne di molto documenti assie-
me e, grazie al buon numero
di porte, come docking sta-
tion per un portatile ma an-
che per computer desktop o
mini PC.
GIUDIZIO
PRO Ottimo rapporto qualità-
prezzo. Integra una presa USB-C.
Pannello QuadHD di qualità.
CONTRO Mancano webcam
e casse amplificate.
8
VOTO
33
Trucchi

HACK & CURIOSITÀ

Tanti piccoli suggerimenti per ottenere il massimo dal nostro computer

1
Precarichiamo le
pagine per velociz-
zare Chrome
Chrome è uno dei browser
più veloci in circolazione. Cio-
nonostante, se lo riteniamo
necessario, possiamo andare
a velocizzare ulteriormen-
e altri dati dei siti posta a
destra e portiamo su ON l’in-
terruttore che troviamo in cor- 3
rispondenza della dicitura Le
pagine vengono precaricate
per velocizzare la navigazio-
ne e la ricerca.

te il navigatore intervenendo
sul caricamento delle pagine
Web. Possiamo infatti abilitare
un’apposita funzione “di serie”
che permette di precaricare
i siti visitati rendendone più
rapida l’apertura. Per riuscir-
ci, facciamo clic sul pulsante
con i tre puntini in verticale
collocato in alto a destra nella
finestra del browser e selezio-
niamo la voce Impostazioni
dal menu che compare. Nella
nuova scheda visualizzata, se-
lezioniamo la voce Privacy e
sicurezza dal menu di sinistra,
clicchiamo sulla voce Cookie
2
Aggiungere nuove
cartelle al menu
“Invia a”
Il menu Invia a di Windows, visi-
bile dopo aver fatto clic destro
su un file, ci consente di trasfe-
rire uno specifico elemento in
una posizione diversa da quella
corrente. Se però lo riteniamo
necessario, possiamo arricchi- 4
re la scelta delle destinazio-
ni disponibili aggiungendo le
cartelle che usiamo maggior-
mente. Per riuscirci, creiamo
il collegamento delle cartelle
che usiamo di più, facendoci
clic destro sopra e scegliendo

1 la voce Crea collegamento dal plice trucco: ci basta premere

menu contestuale che si apre.
In seguito, facciamo clic sul
pulsante Start che si trova sul-
la barra delle applicazioni, digi-
tiamo %appdata% nel campo
di ricerca e premiamo il tasto
Invio. Nella finestra di Esplo-
il tasto Maiusc sulla tastiera e
fare clic sul collegamento del
programma di nostro interesse.
Possiamo ripetere questi pas-
saggi tante volte quante sono le
istanze che intendiamo aprire.

ra file che ci viene mostrata,
apriamo la cartella denomi-
nata Microsoft, quindi quella
Windows e, successivamente,
SendTo. Trasciniamo poi il col-
legamento della cartella creato
in precedenza nella posizione
in questione ed è fatta.
4
Rinominiamo
più cartelle
in un colpo solo!
Rinominare più cartelle su Win-
dows può essere una pratica
scocciante, in special modo
quando si ha poco tempo a di-
sposizione e molti elementi su
cui andare ad agire.

3
Avviamo più istan-
ze dello stesso
programma
Se abbiamo bisogno di aprire
più istanze dello stesso pro-
gramma sul nostro PC Win-
dows, purtroppo non sarà suf-
ficiente selezionare più volte
il suo collegamento presente
sul desktop, nel menu Start,
sulla barra delle applicazioni o
altrove, in quanto così facendo
ci verrà mostrata sempre la
stessa identica schermata. For-
2 tunatamente, però, possiamo
ovviare alla cosa con un sem-
In circostanze del genere può
quindi essere di grande aiuto
sfruttare un semplice “truc-
chetto” che ci permette di ri-
nominare più cartelle in un sol
colpo, senza usare software di
terze parti. Per riuscirci, sele-
zioniamo tutte le cartelle da ri-
nominare, facciamo clic destro
sull’icona di una di esse, sce-
gliamo l’opzione Rinomina dal
menu contestuale che si apre e
digitiamo il nome che vogliamo
usare, dopodiché premiamo il
tasto Tab sulla tastiera e il gio-
co è fatto.

5 Per usarlo, selezioniamo la porzione di testo che ci interes-
5
Aprire i programmi
preferiti con
le scorciatoie
Se troviamo scocciante dover
selezionare i collegamenti pre-
senti sul desktop e nel menu
Start di Windows per avviare
i programmi che usiamo più
frequentemente, possiamo
ovviare alla cosa creando e
usando delle scorciatoie da
tastiera personalizzate. Per riu-
scirci, facciamo clic destro sul
collegamento del software di
riferimento e selezioniamo la
voce Proprietà dal menu con-
testuale. Nella finestra che si
apre, assicuriamoci che risulti
selezionata la scheda Collega-
mento, dopodiché clicchiamo
sul campo Tasti di scelta ra-
pida e digitiamo la scorciatoia
da usare. Salviamo poi le modi-
fiche apportate, cliccando sui
pulsanti Applica e OK.
6
Chrome va sempre
in crash? Risolvia-
mo così!
Per quanto Chrome possa es-
sere performante, può acca-
dere che il browser cominci
a dare dei problemi andando
continuamente in crash, a cau-
L’app top!
CAPshift
Gratuita - www.dcmembers.com/skrommel/download/capshift/
Se usiamo il PC per redigere testi, di certo ci sarà capitato
di scrivere intere righe in maiuscolo invece che in minuscolo
o viceversa. Per ovviare, possiamo usare la funzione di con-
versione di capitalizzazione inclusa in Word e in altri editor,
ma qualora non disponibile può esserci d’aiuto CAPshift, un
software gratuito e portable che permette di convertire in mi-
nuscolo o in maiuscolo il testo selezionato con un clic.
sa, facciamo clic destro sull’icona del programma nell’area di
notifica di Windows e scegliamo l’opzione corretta dal menu.
sa di qualche errore interno e
casuale che fa infatti chiudere
in maniera inaspettata le fine-
stre del browser. Solitamente
una situazione del genere può
essere risolta con un riavvio
del programma oppure del
computer, ma qualora ciò non
dovesse essere sufficiente pos-
siamo cercare di far fronte alla
cosa andando a ripristinare il
navigatore.
Per riuscirci, facciamo clic sul
pulsante con i tre puntini in ver-
ticale che si trova nella parte in
alto a destra della finestra di
Chrome e selezioniamo la voce
Impostazioni dal menu che si
I QUIZ DI
apre. Nella nuova scheda che
ci viene mostrata, espandiamo
il menu Avanzate presente in
basso, individuiamo la sezio-
ne Reimpostazione e pulizia,
Computer Idea 229
facciamo clic sul menu Ripri-
stina le impostazioni prede- Informatica – Comunicazioni e reti
finite originali e, per conclu-
dere, premiamo Reimposta. QUALE DI QUESTI DOMINI DI PRIMO
Così facendo, verranno cancel- LIVELLO NON ESISTE?
lati tutti i profili e le modifiche 1) .not
di Chrome, che tornerà come 2) .xxx
appena installato. Dovremo
poi sincronizzare nuovamente 3) .pro
l’account Google per recupera-
re segnalibri e cronologia. Videogiochi – Pong e amici
COME SI CHIAMAVA IN ITALIA
6 LA CONSOLE ARCADIA 2001?
1) Leonardo
2) Arcade
3) Lisa
ECCO DOVE TROVI QUESTI
DUE SPECIALI SUI QUIZ
www.sprea.it/quizinformatica
www.sprea.it/quizvideogame
35
Notizie
PC
Surface Laptop 4, ancora un top di gamma?
D
al primo lancio i portatili
S urface si sono sempre
contraddistinti per affi-
dabilità, potenza di calcolo, di-
splay sorprendenti e design pu-
liti. Sarà così anche per la quarta
generazione?
Display e varianti
I nuovi modelli sono ancora ca-
ratterizzati dall’iconico design
dalle forme sottili ed eleganti.
Il display è un touchscreen 3:2
PixelSense, disponibile in due
versioni: una da 13,5” con scocca
color platino rivestita in Alcanta-
ra o nera satinata, e una da 15”,
scegliendo fra una moderna fini-
tura metallica nera o una platino.
I due processori
Libertà di scelta anche per
quanto riguarda le CPU: gli
utenti potranno infatti decidere
se optare per un Surface con
processore Intel o uno con pro-
cessore AMD. In questo caso
le CPU AMD sono varianti per-
TECH
FITBIT SEMPRE
PIÙ ALLA MODA
S A
i chiama Luxe e, come la-
scia intendere il nome, è il
nuovo tracker di Fitbit che
strizza l’occhio al mondo fashion.
Il rinnovato design nasce infatti dal-
la collaborazione con Gorjana,
brand di gioielleria di Laguna
Beach, che ha donato al nuovo
Fitbit un look moderno dallo stile
classico e senza tempo. Natural-
mente senza rinunciare a nessuna
delle funzioni del tracker: strumen-
ti per la gestione dello stress, rile-
vazione continua del battito
cardiaco, monitoraggio automatico
del sonno e dell’attività sportiva.
È dotato di schermo touchscreen a
colori e l’autonomia della batteria
arriva a cinque giorni. Al momento
è disponibile in prenotazione su
Fitbit.com e presso i principali ri-
venditori al prezzo di 149,99 euro.
36
sonalizzate da Microsoft per la
serie Surface delle APU Ryzen
4000 basate su architettura
Zen 2. Quindi non parliamo an-
cora degli ultimi modelli della
serie Ryzen 5000 (purtroppo),
ma sono comunque garantite
prestazioni eccezionali.
Autonomia incredibile
Microsoft aveva promesso con
questa nuova uscita di miglio-
rare notevolmente l’autonomia.
In effetti, se il precedente Sur-
face 3 raggiungeva le 11,5 ore di
durata della batteria, con Surfa-
ce 4 arriviamo serenamente alle
19 ore sul 13,5” AMD e fino a 17
ore sulla versione Intel. I model-
li da 15” durano invece 17,5 ore
(AMD) e 16,5 ore (Intel).
Comparto multimediale
Rimane la videocamera frontale
da 720p (anche se visto il prezzo
ci saremmo aspettati forse una
Full HD), ma viene introdotto
un microfono da studio in array,
per assicurare una resa audio
cristallina e altoparlanti Dolby
Atmos per gestire le videocon-
ferenze al meglio.
La nota dolente: le porte
TIrata d’orecchie per Microsoft
che, nonostante le numerose
richieste dei consumatori, non
ha aumentato il numero di por-
te che rimangono identiche al
modello precedente: una USB
Type C, una classica USB-A,
il connettore per la ricarica a
contatto magnetico e un ingres-
so per il jack audio.
Surface 4 quanto ci costi
Nonostante qualche piccola de-
lusione, rimane un laptop pre-
mium dalle prestazioni eccellen-
ti. Premium anche il prezzo visto
che si parte da 1.149 euro (per
il modello da 13,5’’) e da 1.499
euro (per il modello da 15’’) per
le configurazioni consumer.
TECH
Zero rumori con
i nuovi Escape
QL, brand di Cellu-
larline dedicato al
mondo dell’audio, ha
presentato i nuovi auricolari
TWS Escape: forma a cap-
sula, dotati di controlli touch
e con una custodia che con-
sente fino a 6 ricariche (30
ore di utilizzo). Sono dual
master, cioè permettono di
rispondere alle chiamate in-
distintamente con l’aurico-
lare sinistro o quello destro.
Ciò che li contraddistin-
gue però è la nitidezza del
suono: sono infatti dotati
dell’Environment Noise
Cancelling, che isola
l’audio da qualsiasi
rumore esterno, e
della tecnologia
Qualcomm.aptx
che migliora la
qualità sonora
via Bluetooth.
Il loro prezzo
di listino è di
69,95 euro.

CROWDFUNDING
Giocare ai titoli Android sul TV
U
n progetto imperdi-
bile per coloro che
non vedono l’ora di
godersi i videogiochi An-
droid sul grande schermo.
Di cosa parliamo
Si chiama AnyConsole e
la sua funzione è quella di
“trasmettere” sul TV i vide-
ogiochi da telefono. Niente
di nuovo se pensiamo che
è già possibile farlo con
Apple Airplay, Chromecast
o con le comuni Smart TV.
Ciò che rende AnyConsole
superiore ai concorrenti,
però, è che elimina total-
mente la latenza (proble-
ma ben noto agli appassio-
nati). Per farlo si utilizza la
tecnologia brevettata Elec-
trical Spine Mirroring che
permette l’accesso imme-
diato ai titoli e garantisce
fluidità come una vera con-
sole. Altro punto di forza di
AnyConsole è che permet-
SOFTWARE
CorelDRAW Graphic Suite 2021
T
ra i software più amati
dai professionisti creati-
vi, CorelDRAW Graphic
permette di dare forma a qual-
siasi progetto: dall’illustrazione
vettoriale al fotoritocco e molto
altro ancora. Ecco le novità del-
la nuova versione 2021.
Collaborazione in real time
Il lavoro collaborativo è uno
degli aspetti su cui Corel si è
concentrata di più per la nuova
versione: adesso nei file di pro-
getto è possibile commentare
e creare annotazioni che ver-
ranno mostrate in tempo reale,
così da ricevere feedback velo-
cemente e direttamente all’in-
terno del programma.
Disegno in prospettiva
L’ultima versione permette di
disegnare oggetti o scene in
prospettiva scegliendo fra pro-
spettive a 1, 2 o 3 punti, in modo
più veloce e semplice che mai.
te agli utenti di giocare ai
giochi da smartphone con
il controller (acquistabile a
parte), mouse o tastiera.
Qualche dettaglio tecnico
La tecnologia AnyPNP con-
sente di iniziare a giocare
sul telefono e di passare al
TV in un secondo momen-
to. Dotata di due altopar-
lanti da 8 Watt, AnyConsole
Vista multipagina
Tutto ciò che ci serve è adesso
visibile in un’unica schermata.
Potremo quindi affiancare le
risorse, spostare oggetti e con-
frontare i progetti disponendoli
uno a fianco all’altro.
Diverse piattaforme
È stata migliorata anche l’espe-
rienza utente per il touchscre-
en: grazie a CorelDRAW.app si
potrà lavorare anche su dispo-
supporta la risoluzione 4K
ed è compatibile con gli
assistenti vocali di Google
e Amazon Alexa.
Dove si acquista?
Seguendo il link bit.ly/
ci229_console è possibile
scoprire il progetto e preno-
tare la console al prezzo di
circa 82 euro. La consegna
è prevista da agosto 2021.
sitivi portatili, tablet e iPad. An-
che se, precisiamo, la visualiz-
zazione rimane notevolmente
più veloce su Windows.
Esportazione multirisorsa
Con la Suite 2021 saremo in
grado di risparmiare moltissi-
mo tempo esportando diverse
risorse contemporaneamente.
Basterà creare un elenco per-
sonalizzato e riutilizzabile e in
pochi clic il gioco è fatto.
PILLOLE
La sfida di Epson
alla sostenibilità
Upcycling: con Epson la
moda si fa sostenibile è il
nome del nuovo progetto
di Epson in collaborazione
con l’Accademia di Belle
Arti Aldo Galli – IED
Network di Como e green-
chic, il primo shop online
italiano fondato sull’eco-
nomia circolare. Nove stu-
d e n t i d e l l ’Ac c a d e m i a
(divisi in tre gruppi) do-
vranno dare nuova vita ai
capi messi a disposizione
da greenchic sfruttando la
tecnologia della stampan-
te SureColore SC-F100. Al
termine del lavoro sarà
possibile votare il modello
preferito sulla piattaforma
di greenchic. L’abito vinci-
tore sarà usato come ispi-
ra z i o n e d a i d es i g n e r
professionisti del sito.
Microsoft Build:
ancora virtuale
Torna l’evento dedicato
agli sviluppatori per discu-
tere di strumenti e piatta-
forme. L’edizione 2021 si
svolgerà ancora intera-
mente online e durerà tre
giorni, dal 25 al 27 maggio.
Microsoft Build 2021 apri-
rà ufficialmente il 25 alle
ore 17:00 (ora italiana). Nel
keynote d’apertura sarà
presente anche il CEO di
Microsoft Satya Nadella.
La partecipazione è gratui-
ta ma richiede la registra-
zione su https://mybuild.
microsoft.com/home.
Hacker contro
Washington
Una gang di pirati ha attac-
cato la polizia di
Washington il 26 aprile e
ora minaccia di pubblicare
dati sensibili, compresi i
nomi degli informatori e
dettagli su operazioni se-
grete in corso. Il gruppo si
chiama Babuk Locker e
afferma di aver scaricato
250 Gigabyte di materiali,
e li renderà noti se non ver-
rà pagato un riscatto (di
cui non è nota la cifra).
37
Excel
INSERIAMO I DATI
IN UNA MAPPA
Grazie agli strumenti di Office 365 possiamo rappresentare i dati geografici
sulle mappe in una manciata di clic. Ecco come fare
S
e leggiamo i quotidiani
o gli approfondimenti,
anche online, ci sarà
capitato di notare quanto
siano appaganti i grafici ba-
sati sulle carte geografiche
in cui vengono rappresentati
dei valori. E magari ci siamo
chiesti quanto sia difficile
realizzarli. La verità è che se
abbiamo a disposizione una
versione aggiornata di Office
è facilissimo. Questo perché
tra le funzionalità online ne
esiste una pensata proprio
per questo scopo.
Il nuovo che avanza
Se siamo esperti o appassio-
nati di lungo corso probabil-
mente ci ricordiamo quanto
38
era complesso, qualche anno
fa, creare una mappa geogra-
fica che rappresentasse dei
dati. Per fortuna le cose sono
molto cambiate.
Abbiamo già visto qualche
settimana fa, nel numero
220, come Excel sia in grado
di elaborare anche dati pro-
venienti da Internet come le
quotazioni di borsa.
Creare un grafico a mappa
è un metodo eccezionale
per spiegare dei dati
Allo stesso modo, appog-
giandosi ai servizi online di
Bing, è in grado di elaborare
i dati che noi forniamo e di
inserirli correttamente su di
una mappa.
Il sistema ha pochissime
controindicazioni: dobbiamo
solo fornire i nomi corretti
delle località e fare in modo
che siano insiemi coerenti,
per esempio regioni, pro-
vince, stati e così via. Non
dobbiamo nemmeno preoc-
cuparci della lingua: i nomi
possono essere in italiano,
rendendo ancora più faci-
le il tutto se vogliamo fare
qualcosa che riguardi tutto il
mondo.
Il punto di partenza miglio-
re, come sempre, è una ta-
bella. Ma possiamo ottenere
il grafico che ci interessa in
una manciata di clic. Natural-
mente, perché tutto funzioni,
il nostro computer deve es-
sere connesso a Internet ed
Excel deve poter utilizzare la
nostra connessione, almeno
nella fase di realizzazione
della mappa.
POPOLIAMO UNA MAPPA CON DATI UTILI

1 2
Come prima cosa inseriamo nella tabella i dati che voglia- Iniziamo selezionando la colonna con i nomi e poi, tenen-
mo rappresentare. In questo caso abbiamo scelto alcuni do premuto il tasto Ctrl, quella con il numero di provin-
dati Istat sulle regioni italiane, come il numero di province ce, come faremmo per qualsiasi altro grafico. Si tratta del
per ciascuna. modo più rapido ed efficace.

3 4
Spostiamoci nella scheda Inserisci e identifichiamo nella Se è la prima volta che usiamo questa funzione dovremo
sezione Grafici la dicitura Mappe. Anche se esiste l’opzio- accettare l’uso della tecnologia Bing, altrimenti in pochi
ne Altri grafici, al momento il formato Mappa colorata è istanti vedremo immediatamente il grafico con la nostra
l’unico disponibile. rappresentazione, che possiamo gestire come sempre.

5 6
Una volta riposizionato e cambiato il nome, potremo usa- Ecco per esempio un secondo grafico, relativo al numero
re le abituali funzioni, per esempio per mostrare le eti- di abitanti, nel quale abbiamo scelto di modificare le im-
chette, modificare il titolo e così via. Una volta posizionato postazioni di Colore. Naturalmente qualsiasi cambiamen-
potremo anche modificarne l’aspetto. to nei dati aggiorna immediatamente anche i grafici.

39
Come fare

Visualizzare i frame al
secondo è facile con Steam
Non tutti lo sanno, ma la piattaforma per l’acquisto di videogiochi di Valve include uno strumento
di facile utilizzo per visualizzare il numero di fotogrammi al secondo generati dai videogame

U
no dei principali problemi dei vi-
deogiochi su PC sono le presta-
zioni: se ci si fa prendere la mano
e si aumentano troppo i dettagli grafici, il
numero di fotogrammi al secondo (FPS)
potrebbe scendere sotto la soglia ideale,
mostrando scatti e rallentamenti. Ide-
almente, per avere una fluidità perfetta,
un gioco dovrebbe essere eseguito a 60
FPS costanti, senza mai scendere sotto
questa soglia, soprattutto per quanto ri-
guarda gli sparatutto in prima persona, i
giochi di combattimento e – in partico-
lare – le simulazioni di guida. Titoli meno
frenetici, come i gestionali o gli strategici,
possono essere eseguiti a 30 FPS senza
inficiare l’esperienza di gioco. Per visua-
lizzare in tempo reale quanti sono gli FPS
mentre giochiamo si possono usare gli
strumenti integrati nei driver video, come
NVIDIA GeForce Experience, ma recente-
mente Valve ha integrato uno strumento
per farlo direttamente da Steam, il più
grande mercato digitale di giochi per PC.

1 2
Questo tutorial si applica solamente ai giochi acquistati dal- Andiamo nella sezione In Gioco e mettiamo la spunta alla voce
lo store online Steam (www.steampowered.com). Avviamo Abilita l’overlay di Steam mentre sei in gioco. La combinazio-
l’applicazione e clicchiamo sulla voce Steam in alto a sinistra ne di tasti predefinita per attivarlo è Maiusc+Tab, ma possiamo
e da qui andiamo su Impostazioni. modificarla cliccando sulla casella Scorciatoia per l’overlay.

3 4
Clicchiamo su Contatore in gioco degli FPS e dal menu a Clicchiamo su OK per salvare le impostazioni e poi avviamo uno
tendina selezioniamo l’angolo dove vogliamo che venga mo- dei videogiochi che abbiamo acquistato su Steam: noteremo che
strato il frame rate. Se con certi giochi il valore non si doves- nell’angolo che abbiamo indicato prima apparirà un contatore
se leggere bene, spuntiamo la voce Colore ad alto contrasto. aggiornato in tempo reale che mostra il numero di frame al secondo.

40
Trasformiamo il PC
in un registratore vocale
Con il Registratore vocale di Windows 10 possiamo registrare conversazioni e creare podcast
in modo incredibilmente semplice e veloce, oltre che totalmente gratis!

R
ealizzare registrazioni vocali e
podcast è un’attività molto interes-
sante, che consente di condividere
digitalmente e facilmente idee e ragio-
namenti, a mezzo voce. Per riuscirci, e
soprattutto per ottenere ottimi risultati,
occorre in primis usare un buon software,
il che non significa dover per forza sfrut-
tare soluzioni complesse o commerciali.
L’esempio più lampante di ciò è rappre-
sentato dall’applicazione Registratore
vocale, che è inclusa “di serie” in Windows
10 (ma qualora rimossa può essere scari-
cata nuovamente e gratuitamente dal Mi-
crosoft Store), è facilissima da configurare
e da impiegare ed è in grado di restituire
registrazioni in formato M4A. Ovviamente,
per ottenere file audio di buona qualità è
doveroso disporre anche di un microfono
in grado di offrire prestazioni elevate, su
questo è sempre bene evitare di lesinare.
Ciò detto, andiamo allora a scoprire, in
dettaglio, come usare il registratore audio
del più recente OS Microsoft.

1 2
Avviamo Registratore vocale cliccando su Start e selezionan- Nella finestra che si apre, premiamo sull’icona con il microfo-
do il relativo collegamento nel menu che si apre. Se l’applica- no per avviare la registrazione. Se necessario, possiamo met-
zione non è installata, scarichiamola dalla sezione apposita terla in pausa e aggiungere delle evidenziazioni facendo clic
del Microsoft Store (http://bit.ly/ci_Reg_voc). sui pulsanti con le due linee e la bandierina.

3 4
Quando necessario, premiamo poi sul pulsante Stop per in- Possiamo intervenire sulla registrazione anche tagliandola,
terrompere la registrazione ed effettuarne il salvataggio. Per rinominandola, condividendola ed eliminandola, cliccando
riascoltarla, selezioniamola dall’elenco a sinistra e facciamo sui pulsanti appositi in basso a destra. Inoltre, premendo sul
clic sul pulsante Play annesso al player a destra. pulsante (…) possiamo accedere al percorso del file.

41
Come fare

Ascoltiamo le stazioni radio più

famose del mondo con myTuner
Con un semplice programma possiamo ascoltare gratuitamente dal browser del nostro PC
le più importanti e prestigiose stazioni radio del mondo in streaming

S
ebbene in apparenza possa sem-
brare un normale servizio di
streaming, myTuner ( https://
mytuner-radio.com/it/) offre molto di
più: 50.000 stazioni radio provenienti
da più di 200 paesi e più di 1.000.000
di podcast disponibili (una cinquanti-
na quelli in lingua italiana) sono un bel
biglietto da visita. Ed è soprattutto un
servizio gratuito che non rende obbli-
gatoria la registrazione per usufruirne,
anche se è utile farla per memorizza-
re le stazioni che preferiamo. Oltre ad
ascoltare la propria radio preferita in
background, myTurner può essere uti-
lizzato anche sui dispositivi indossabi-
li (vedi Apple Watch), sulle automobili
tramite i servizi Apple CarPlay/Android
Auto e anche sui vari Alexa e Google
Home, senza dimenticare le principa-
li smart TV e altro ancora. myTuner è
disponibile sui principali store digitali
(Microsoft, Google, Apple, Samsung e
Amazon). Possiamo sentire in strea-
ming la nostra stazione radio preferita
anche in mobilità, basta avere una con-
nessione Wi-Fi o una dati 3G/4G.

1 2
Andiamo sul sito di myTuner (https://mytuner-radio. Sono presenti più di 50.000 stazioni radio provenienti da tut-
com/it/ ) e, successivamente, selezioniamo la voce Stazio- to il mondo. Per selezionarne una utilizziamo il menu a ten-
ni che è posizionata nel menu in alto per visualizzare le sta- dina che si trova sulla sinistra per filtrare i risultati in base a
zioni radio più popolari e disponibili. parametri come Stato/Regione o per Genere.

3 4
Se cerchiamo una stazione radio particolare, in alto a de- Registrandoci con un account gratuito possiamo sincro-
stra nel campo Ricerca dobbiamo inserire il nome della nizzare le nostre radio preferite con tutti i nostri dispositivi.
stazione (vale anche per i podcast). Dopo pochi istanti la Per farlo, clicchiamo su Accedi e completiamo la registra-
pagina mostrerà i risultati. zione. Possiamo farlo anche con un account Google o Facebook.

42
 CORRADO TEDESCHI EDITORE • Enigmisti in Firenze dal 1945

I PASSATEMPI DI CHIEDI AL TUO EDICOLANTE

SOLO GLI ORIGINALI
CON IL BOLLO
DI GARANZIA
E QUALITÀ!
SudoKu
EDIZIONI

(Espello)
L’ENIGMISTICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

CRUCIVERBA 14 15 16 17
ORIZZONTALI: 1 Ha soci automobilisti (sigla) - 4
Antilope delle savane africane - 9 Piccola auto da 18 19 20 21
città - 14 Nobile guerriero giapponese - 16 Unghia
di rapace - 18 Rendono tristi i riti... - 19 Prepo- 22 23 24 25 26
sizione articolata - 20 Copricapo pontificio - 21
Ispettore (abbr.) - 22 Se tenera non è matura! - 24 27 28 29
Andamento ritmico di un ballo - 26 Il Teverone an-
tico - 27 Ripetizione - 30 Bagna Monaco di Baviera 30 31 32 33 34
- 32 Anfibi simili alle salamandre - 33 Parità nelle
ricette - 35 Un tipo di società - 36 Zolle erbose - 37 35 36 37 38 39
I Romani lo chiamavano Plutone - 39 Le separa la
F - 40 Gruppo di persone unite da fini poco nobili 40 41 42 43
- 42 Noto teatro sanremese - 44 Affetto da pingue-
dine - 45 Vento che soffia dai tropici - 46 Numero 44 45 46
senza precedenti.
VERTICALI: 1 Un richiamo tipografico - 2 Lo gui-
da il regista - 3 Prime nell’impegno - 4 Mammiferi REBUS
roditori detti anche procavie - 5 Può prevenirle la
profilassi - 6 Greco ha un suo valore - 7 Comune (10, 5): ................................................... (4, 7, 6, 1, 6): ...........................................
in provincia di Milano - 8 Tessuto ornamentale - 9
Un’ironica ammissione - 10 Una maga senza ugua-
li - 11 Capoverso - 12 Dino e Marco registi - 13
Piccolo mammifero con proboscide - 15 Sigla di
Udine - 17 Prendere a rimorchio - 20 Fibra sinteti-
ca poliestere - 23 La mitica tessitrice - 25 Eccezione
alla norma - 26 Mezzo anno - 28 L’erbio nelle for-
mule chimiche - 29 Muffa che danneggia le viti - 31
Un tipo eccentrico e ricercato - 34 Gas illuminante
- 36 Si vaglia insieme al contro - 38 Esempio pun-
tato - 41 Lo Scotti tra i conduttori (iniz.) - 42 Prime
in assoluto - 43 Pronome confidenziale.

I SUDOKU O
N
N
O
O U
I S T
E
R
I S
L
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A
A
G
S O
G R E
E
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O
O
C
G E D E A E T O P I C N S
n. 1 n. 2 A N I A N T O
I R R T A S I
R O N E I A Z
R E E I T R R
O I A N A N Z
E D C A T A E
P S A I R I A
T D A L S T
O I I G L T I A R U R A A M S
T R S M A P A L A I M C I A

CRUCIVERBA

poca volontà mostra l’ignavo

strali G, N avo =
2 - Rebus (4, 7, 6, 1, 6) PO cavolo, NT amo,
prodigiose gesta
1 - Rebus (10, 5) P Rodi, GIO Segesta =
REBUS

QUESTI SUDOKU SONO OFFERTI DA

SETTIMANA SUDOKU
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SOLUZIONI SudoKuEDIZIONI
Come fare

Usiamo WhatsApp anche

per le videochiamate dal PC
Grazie all’app ufficiale di WhatsApp possiamo fare videochiamate anche dal computer,
ma è necessario che il telefono sia collegato

W
hatsApp è senza dubbio il si-
stema di messaggistica più
famoso e la possibilità di fare
chiamate e videochiamate ha miglio-
rato ulteriormente la sua fama. Quello
che forse non sappiamo è che oltre al
servizio WhatsApp Web esiste anche
un’applicazione ufficiale per Windows
che permette, oltre di accedere a tut-
ti i messaggi e i gruppi, anche di fare
chiamate e videochiamate sfruttando
l’hardware del nostro computer. E, so-
prattutto, avendo a disposizione una
postazione più comoda e pratica che
ci permette, per esempio, di fare quat-
tro chiacchiere anche mentre consul-
tiamo una pagina Web o mentre stia-
mo lavorando.
Tutto quello che ci serve è un compu-
ter collegato a Internet e il nostro te-
lefono già connesso a WhatsApp. Un
aspetto interessante è che, anche se
ci serve comunque che lo smartphone
sia connesso, le videochiamate pas-
sano per l’hardware e la connessio-
ne del computer, lasciando di fatto il
telefono libero per fare altre cose.

1 2
Come prima cosa colleghiamoci al sito www.whatsapp.com/ Scarichiamo l’eseguibile, che pesa circa 130 Megabyte.
download/ e scarichiamo il client per il computer, disponibile Non sono pochissimi ma la buona notizia è che del tipo stand-
sia per Windows sia per Mac, con funzioni simili. Il sito dovreb- alone, quindi una volta lanciato non ci saranno ulteriori down-
be rilevare automaticamente il sistema. load da effettuare.

3 4
Eseguiamo il file scaricato e terminiamo l’installazione. Spostiamoci sullo smartphone e apriamo le opzioni. Sono
La finestra che ci apre ci propone i passaggi che dobbiamo raggiungibili anche dalla schermata delle chat, toccando il so-
fare per collegare il nostro computer al nostro account di lito menu con i tre pallini in alto a destra (Android) oppure le
WhatsApp. Quando siamo pronti generiamo il codice QR. Impostazioni (iPhone). Scegliamo la voce WhatsApp Web.

44
5 6
Se è la prima volta che usiamo l’app per computer di WhatsApp sul telefono attiverà la fotocamera, con la quale
WhatsApp o WhatsApp Web dovremo solo fare clic su Col- dovremo inquadrare il codice QR generato al passaggio 3. Se
lega un dispositivo. Altrimenti, al di sotto di questo pulsante serve lo possiamo rigenerare con un semplice clic. Nel giro di
troveremo l’elenco dei dispositivi collegati. qualche secondo il computer sarà collegato.

7 8
Come possiamo vedere, troveremo tutte le nostre chat, i grup- Una volta trovato chi vogliamo chiamare, facciamo clic sull’i-
pi e i contatti, esattamente come sul telefono. Possiamo an- cona che rappresenta una piccola telecamera per avviare la
che usare gli strumenti di ricerca, per esempio per trovare il videochiamata. Si aprirà una nuova finestra che inizialmente
contatto da chiamare. conterrà il video della nostra webcam.

9 10
Appena il contatto risponde, il nostro video sarà minimizzato Facendo clic sui “tre pallini” in basso possiamo accedere a
e quello di chi abbiamo chiamato prenderà la maggior parte un menu che ci permette di scegliere le periferiche audio e
dello spazio. La nuova finestra è sempre in primo piano, ma video (se il computer ne ha più di una) e anche di decidere
possiamo ridurla entro certi limiti. se la videochiamata debba o meno rimanere sempre in primo piano.

45
Forse non sai che...

r m a t o
Il fo quasi
F h a
PD t ’ a n n i
t r e n
Basato sul linguaggio PostScript, il formato portatile ha rivoluzionato l’editoria
e oggi è il tipo di documento digitale più diffuso su Internet

È
una tecnologia talmente
diffusa che oggi non ci
facciamo più neanche
caso. Tuttavia, PDF, ovvero il
“formato portabile dei docu-
menti” (Portable Document
Format) è nato per l’intuizione
di due uomini frustrati dal fun-
zionamento imprevedibile dei
sistemi di stampa e di copia
del colosso del settore per cui
lavoravano, la Xerox. Charles
“Chuck” Geschke, scom-
parso di recente a 81 anni, e
John Warnock, decisero così
di creare il loro formato per i
documenti da stampare. Un
formato che permettesse di
ottenere sempre lo stesso
risultato ovunque e su qual-
siasi stampante compatibile.
Nasce il nuovo formato
Il formato portatile di stampa
richiedeva molte tecnologie,
tra cui quella della rappresen-
Una medaglia per i creatori del PDF.
Nel 2009 l’allora presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha assegnato
a Chuck Geschke e John Warnock il più ambito riconoscimento
per una carriera nel mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica:
la Medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione.
tazione dei dati a video. Non a
caso il colosso nascente dell’e-
poca nel settore della tecno-
logia grafica, cioè la Apple di
Steve Jobs (fondata nel 1976)
vide in questo sviluppo uno
degli strumenti più adatti per
il suo rivoluzionario progetto
del Macintosh, il primo com-
puter a grande diffusione con
un’interfaccia grafica che fa-
ceva della resa tipografica uno
dei suoi punti di forza. L’idea
era infatti riassunta nel mot-
to “quel che vedi a schermo è
quel che ottieni stampando”.
Il primo mattone
Il PDF arriva dopo due mo-
menti storici molto importanti.
Geschke e Warnock lavora-
vano entrambi all’esclusivo e
importantissimo centro di ri-
cerca della Xerox nella Silicon
Valley, il Parc di Coyote hill. I
due capirono che i tempi del
Chuck Geschke, addio!
Ll’azienda
o scorso 16 aprile è scomparso a 81 anni Charles “Chuck” Geschke.
Scienziato e imprenditore, nel 1982 con John Warnock ha fondato Adobe,
californiana oggi nota soprattutto per i software della Creative
Suite come Photoshop, Acrobat, Lightroom e Illustrator, ma che 40 anni
fa ha rivoluzionato il mondo dell’editoria creando le tecnologie che hanno
permesso la stampa digitale e l’impaginazione virtuale. Aiutati anche da
Steve Jobs, Geschke e Warnock hanno rivoluzionato il modo con il quale
le persone creano contenuti e li comunicano usando il software. All’inizio
degli anni ‘90 Geschke venne anche rapito per quattro giorni e liberato solo
dopo che fu pagato il riscatto di 650mila dollari dell’epoca. Ha guidato Ado-
be sino ai primi anni 2000.
colosso della stampa erano tipografica. Un risultato che,
troppo lenti per la loro innova- negli anni Ottanta, sembrava
zione e fondarono invece una fantascientifico.
startup, Adobe. Il primo mat-
tone della nuova società fu il Dopo PostScript
PostScript. Si trattava di una Il passo successivo fu quello
tecnologia per trasferire i dati di creare un formato di docu-
dal computer alle periferiche menti basato sul PostScript
di stampa senza ambiguità ed con cui salvare i documenti
errori che avrebbero potuto testuali assieme alle immagini
cambiare l’aspetto finale del che li svincolasse da qualsiasi
documento. altro bisogno per poter essere
Steve Jobs voleva comprare stampati nel modo con il qua-
la piccola Adobe ma i due ri- le erano stati immaginati dai
fiutarono, accettando tuttavia suoi creatori. Questo formato
un finanziamento. In questo “portatile”, il PDF, divenne ra-
modo venne creata la prima pidamente il metodo univer-
stampante laser per il nuovo sale con il quale salvare i docu-
computer Macintosh di Apple, menti impaginati. Oggi tutto il
la LaserWriter, che riusciva a settore dell’editoria utilizza i
stampare pagine di alta qua- PDF per inviare alla tipografia
lità a basso costo grazie al i giornali da stampare (com-
PostScript. Il funzionamento preso Computer Idea!) ma è
del sistema raggiunse rapida- stato con Internet che il for-
mente una grande diffusione mato si è diffuso sempre più
perché consentiva di stampare perché consente di distribuire
depliant, brochure, cataloghi o materiale da stampare o an-
impaginati come se fossero che solo da conservare in un
stati composti e stampati in formato stabile e universale.

46
Nel prossimo
numero

CREA IL TUO CLOUD PERSONALE

La rivista sarà in edicola dal 27 maggio
TELEGRAM INTEL DI 11ESIMA IL NUOVO WINDOWS
VS WHATSAPP GENERAZIONE IN ANTEPRIMA
Scopri perché una batte Tutte le novità delle nuove CPU Ecco come ottenere prima degli
l’altra 10 a zero del colosso dei processori altri le novità di casa Microsoft

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