FOSCOLO
VITA
Nasce a Zante nel 1778 Muore nel 1827
1793 raggiunse la madre a Venezia (il padre era morto nel 1788).
Qui, imbevuto di cultura classica e aperto anche alle idee progressiste provenienti dalla Francia, si distinse
per la sua irrequietezza rivoluzionaria.
La discesa di Napoleone in Italia, infatti, accese il suo entusiasmo politico
Ma quando Napoleone cedette Venezia all'Austria con il Trattato di Campoformio (1797)
la delusione del poeta fu immensa e il suo atteggiamento diventò sempre più antifrancese.
Foscolo dopo aver girato varie città (Bologna,Milano,Genova,Firenze) si trasferì definitivamente a Milano.
A Milano pubblicò Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802), compose l'ode neoclassica All'amica risanata -
Concluse i Sonetti(1796-1803) e I Sepolcri (1806, ma stampati nel 1807).
Poesie di Foscolo:
Corpus piuttosto esiguo - 12 sonetti 2 odi
Foscolo mira all'essenziale.
1802 I edizione - 8 sonetti 1 ode
1803 (Primavera) edizione milanese (edizione De Stefanis) - aggiunge una seconda ode e altri 3 sonetti
1803 (Autunno) edizione definitiva (edizione Nobili) che comprende 12 sonetti e 2 odi
Temi dei sonetti:
Motivo amoroso - di ispirazione Petrarchesca
Motivo politico - esilio, lontananza dagli affetti
Tomba - Sepoltura illacrimata
ALLA SERA
Pubblicato nell'edizione della primavera 1803 a Milano insieme a "a Zacinto" e "Alla musa"
Analisi del teso registrazione 3/11 minuto 3.00
Sintassi: Le due quartine: tono solenne ; andamento disteso ; periodi ampi
Le due terzine: maggiore concitazione ; maggiore soggettività(affronta la vicenda personale) ;
ritmo più incalzante.
Tema alla base: la sera
∙La sera è personificata
∙E' immagine della morte e del nulla eterno = la morte è considerata in termini materialistici come
estinzione definitiva .
∙La morte è cessazione degli affanni e dei tormenti , porto di quiete al quale il poeta aspira.
∙E' assimilata al sonno,riposo.
↓
Dietro questa riflessione ci sono le letture che Foscolo stava facendo di Lucrezio:
Il poeta stava affrontando un periodo difficile : è in conflitto con se stesso, ha impegni militari , è costretto a
spostamenti, vive una delusione amorosa e cerca conforto in Lucrezio - autore del "De Rerum natura" .
Trova conforto in quanto questo autore latino affrontava il tema della morte
*(Epicuro maestro di Lucrezio)
Epicuro aveva cercato di liberare dal terrore della morte l'umanità attraverso l'analisi della morte e tutto il
suo contorno.
Lucrezio ci presenta nella sua opera Epicuro come il creatore delle cose e il salvatore dell'umanità.
Epicuro è colui che attraverso la ratio sconfigge la religio(superstizioni)
Lucrezio traduce in poesia il pensiero del maestro : Nel III libro del "De Rerum Natura" egli affronta il tema
dell'anima e il problema del timore della morte:
Lucrezio sostiene che l'anima è mortale esattamente come il corpo e la morte rappresenta l'annullamento
della coscienza e della sensibilità.
Solo con la conoscenza razionale possiamo liberarci della paura della morte.
Epicuro scrive in un'epistola : la morte non è nulla,è annullamento di coscienza e sensibilità e se riusciamo a
liberarci del timore viviamo più felici. Quando ci siamo noi no c'è la morte e quando c'è la morte noi non ci
siamo più. Colui che è saggio non rifiuta la vita ne teme la morte.
Per Lucrezio : Se la morte è come al sonno e al riposo non c'è nulla da temere
Per Foscolo: La sera è il momento in cui è solo e può pensare,momento in cui si placa il suo conflitto
interiore.
DEI SEPOLCRI
Carme iniziato nel 1804 e ripreso nel 1806
In un periodo perciò antecedente alla pubblicazione dell'editto di Saint Cloud -legge con cui Napoleone
obbligava che i cimiteri fossero posti nelle periferie delle città e le iscrizioni sulle lapidi dovessero essere
uguali sia per i defunti illustri che per quelli comuni.
Dedicata allo scrittore Pindemonte
Si sofferma sul significato e la funzione che la tomba viene ad assumere per i vivi impostando il carme
come una celebrazione di quei valori e di quegli ideali che possono dare un significato alla vita umana.
Pensiero
La cultura di Foscolo, di formazione classica, è caratterizzata dalla presenza di elementi di vario genere, dai
concetti illuministi, come la razionalità e l’ateismo, a quelli preromantici, come il gusto della morte. Questo
non esclude però l’influenza da parte di altri autori(Alfieri- da cui prese la tensione alla libertà, Parini- per
l’impegno civile).
Attento alle vicende politiche del tempo, dopo la firma del trattato di Campoformio, con cui Napoleone
cedette i possedimenti veneziani agli austriaci, Foscolo perse fiducia nelle istituzioni politiche, sviluppando il
suo concetto di pessimismo che portò dietro per tutta la sua vita.
Diverse furono le concezioni di fondo alla base del pensiero dell’autore:
-Visione atea dell’universo infinito, che porta l’uomo, dopo la sua morte, a dissolversi nel nulla;
-Vita intesa come sofferenza la cui soluzione è la morte, causata perlopiù dal suicidio;
-Le illusioni, come l’amicizia, la poesia e l’amore per la patria - capaci di alleggerire il peso delle tragedie e
delle delusioni della vita umana.
Foscolo aderisce con convinzione alle teorie illuministiche di stampo materialistico. Tali teorie, da una
parte, contenevano elementi rasserenanti in quanto allontanavano le superstizioni, ma dall'altra
determinano in lui l'angoscia davanti al "nulla eterno", all'oblio che avvolge l'uomo dopo la morte. In lui
il pessimismo e l'ansia di eternità si agitano dando un tono drammatico a poesia e a prosa.
Foscolo, oltre all'inquietudine tipicamente preromantica, è molto legato all'estetica neoclassica: fa
frequente ricorso alla mitologia.Il suo neoclassicismo è profondamente spiritualizzato, lontano da
vagheggiamenti stilizzati di gusto archeologico e decorativo. La vicinanza con Alfieri gli fa concepire l'arte
sempre impegnata anche in funzione civile, come già era stato per Parini. Influenzato dalle tragiche
vicende del suo tempo, Foscolo non nutre più la fiducia nel progresso e nell'umanità degli illuministi, ma
descrive gran parte del mondo come regredito.