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SINTESI DELLE TRE MONTAGNE – V.M.

RABOLÙ 1
SINTESI DELLE TRE MONTAGNE

V. M. Rabolù

INDICE
INTRODUZIONE....................................................................................................2

IL DISCEPOLATO..................................................................................................4

LE PROVE PER ACCEDERE AL CAMMINO INIZIATICO.............................7

PRIMA MONTAGNA.............................................................................................8

SECONDA MONTAGNA.....................................................................................11

TERZA MONTAGNA...........................................................................................12

APPELLO ALLE DAME GNOSTICHE..............................................................13

2 SINTESI DELLE TRE MONTAGNE – V.M. RABOLÙ


INTRODUZIONE

Caro lettore:

ho scritto quest’opera sintetizzando tutto il Cammino, quello che


deve fare ogni studente per arrivare alla Liberazione.

Spero che quest’opera non diventi una delle tante che sono state
scritte sullo stesso tema, da imparare a memoria; questa è da praticare.
Questo non ammette discussioni né discorsi: solo pratica.

Voglio con quest’opera mostrare il cammino più breve, più rapido,


per raggiungere la Liberazione.
Per questo mi sono messo nel lavoro di investigare molto
profondamente, per mezzo della pratica, per lasciare come mia eredità
quest’opera, che è il Cammino reale che ogni studente deve seguire.

Abbiamo già sentito molte teorie, molti discorsi.


Andiamo a vedere i risultati: che cosa è rimasto di tutto questo?
Nulla!
È rimasto nulla più del vuoto che quegli elementi hanno lasciato.
In modo che, con quest’opera, voglio si arrivi al Cammino Iniziatico.

Questo insegnamento è per gente umile, gente che anela a liberarsi


dalle leggi meccaniche che tanto ci hanno pregiudicato; perché siamo
arrivati a convertirci in semplici organi della Natura, e abbiamo
veramente dimenticato da dove veniamo e dove andiamo.

Dobbiamo lasciare da parte l'orgoglio e metterci con pazienza a


praticare l’insegnamento che do in questo libro, perché lo sperimentiate
e possiate più avanti darne testimonianza ad altri che lo chiederanno.
Uno non deve mai imparare solo per sé stesso ma deve pensare sempre
all’Umanità, primariamente.

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Quando si pensa all'Umanità in generale, cresce la scintilla
d'Amore in noi, si rafforza e l’ascesa è più effettiva.
Di modo che, noi imparariamo per insegnare, non per tenere dentro di
noi tutte quelle conoscenze e lasciare l'Umanità a perire.

Io sono uno di quelli che vorrebbe che non si perdesse nemmeno


una sola Anima.
Per questo mi sacrifico e lotto, affinché capite veramente ciò che deve
fare ogni studente: perché non perda il suo tempo con teorie vaghe,
incoerenti, di cui non rimane nulla nella Coscienza della persona perché
non sa di cosa si sta parlando.

Meglio è parlare con cognizione di causa, come lo sto facendo qui


con il mio cuore in mano, supplicandovi di praticare perché usciate dallo
stato incosciente in cui vi trovate.

Va detto che la saggezza si esprime attraverso una persona


quando è preparata.
Se non è preparata, come può manifestare la Sapienza?

Abbiamo sentito molti sapientoni da strapazzo che si atteggiano a


Maestri, a gerarchie e sono pieni di orgoglio, di avarizia, di lussuria, e di
tutti i difetti che si vedono palesemente manifestarsi attraverso di loro.

Quando si ostenta saggezza o umiltà è quando più si è lontani da


esse, perché l'umiltà e la saggezza nascono quando si è ben preparati,
senza neccessità di commentarle e metterle in mostra.

Chiedo per favore a coloro che leggono quest’opera, di


perdonarmi gli errori che vi troveranno, perché non sono uno scrittore,
non sono un intellettuale.
Semplicemente sto descrivendo quello che conosco, con i miei termini
semplici e pratici:
IL CAMMINO DELLA LIBERAZIONE.

Fraternamente,

Joaquin Amortegui Valbuena (V. M. Rabolù)

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IL DISCEPOLATO

Molto si è detto del Cammino Iniziatico. Ora vorrei spiegare più


dettagliatamente, il sentiero verso la Liberazione.

Dobbiamo iniziare ad elaborare la nostra propria energia.


Sappiamo che l'essere umano è una macchina con sette centri: due
superiori e cinque inferiori.
Questi cinque centri non lavorano con il proprio idrogeno, per questo la
macchina umana va male, lavora molto male.

Sappiamo molto bene che di questi cinque centri inferiori, i primi


quattro rubano l'energia del quinto, che è il centro sessuale.
Per questo nessuno può raggiungere la castità se non organizza
primariamente la propria macchina umana; affinché questi centri o
cilindri funzionino correttamente, ognuno con la propria energia.
Così potremo fabbricare l'idrogeno 12, che è quello del centro sessuale.

Finché non realizziamo questo lavoro perdiamo tempo, perché la


parte sessuale sarà squilibrata, così come gli altri centri.
L'idrogeno 12 è l'idrogeno del sesso, col quale lavora il sesso
normalmente, e il Si-12 è lo stesso quando si trasmuta per mezzo della
castità scientifica.

Attraverso la morte di quei piccoli elementi psichici, che si


manifestano in noi ad ogni istante, ad ogni momento, che siano di
lussuria, di orgoglio, di vendetta, di odio, di ladrocinio, così via;
tutti questi dettagli rubano e sbilanciano l'energia sessuale e non
permettono alla persona di arrivare alla castità, dal momento che ogni
centro non lavora con la propria energia.

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L'uno ruba all'altro, l'altro ruba all'uno, tutti rubano al centro
sessuale e anche il centro sessuale - per poter funzionare -, ruba allo
stesso modo l'energia agli altri centri, quando la macchina umana si
squilibra totalmente.
Un crogiolo di idrogeni che non giunge a un equilibrio, ma che continua
ad alimentare questi elementi psichici, senza speranza di raggiungere il
Cammino dell'Iniziazione.

Ecco come stanno andando tutti gli studenti gnostici attualmente,


senza eccezione, perché nessuno ha fatto il lavoro come lo sto indicando
qui.

Chi voglia arrivare a bilanciare la sua macchina umana, deve


cominciare eliminando sistematicamente ogni dettaglio che si
manifesta, per piccolo che sia, chiedendo alla propria Madre Divina
l'eliminazione.
È così che andiamo equilibrando la macchina umana, per conseguire
veramente il nostro obiettivo, che è il Cammino Iniziatico.

Durante il giorno si manifestano tutti questi elementi psichici, che


sono quelli che alimentano l'Ego.
Con questo tipo di morte si va riordinando l'energia per ogni centro,
affinché possono lavorare normalmente e possiamo quindi elaborare il
Si-12 attraverso la trasmutazione; ciò ci permette di raggiungere il
Cammino Iniziatico, di risvegliare il Fuoco Sacro e iniziare a scalare la
Prima Montagna.

Quando si inizia a lavorare con la morte, -così come l’ho insegnata


e la spiego-, arrivano i cambiamenti dell'energia nel discepolo.
Si inizia con il mercurio nero, per secondo il bianco, per terzo il giallo e
per quarto il rosso. Il rosso è il Fuoco Sacro.
Si sveglia e inizia l'ascesa lungo il midollo spinale.

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Questo è il principio del lavoro che dobbiamo realizzare. Non c'è
altra via per iniziare la Prima Montagna o il lavoro esoterico. Potete
cercare dove volete, se non si comincia da qui non si ha cominciato il
lavoro.
Qui muoiono le teorie; sono i fatti che portano avanti il discepolo.

Così, qui ci sono fatti, non parole. I discorsi sono molto belli ma
con i discorsi nessuno si muove da dove si trova.
Con la pazienza si ottiene tutto quello che si vuole, ed è logico che il
percorso è difficile, ma non impossibile.

Il V. M. Samael parlò di tutto questo, ci insegnò, lottò, ma nessuno


ha voluto mettere in pratica, obbedire a ciò che il Maestro Samael ci
indicò in tutte le sue opere;
ma le hanno convertite in pure teorie, discussioni, facendo gara a chi sa
più dell'altro e così via.
Sono diventati un mucchio di pappagalli, parlando di ciò che non
conoscono.

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LE PROVE
PER ACCEDERE AL CAMMINO INIZIATICO

Tra le prove cui è sottoposto il discepolo, c’è innanzitutto la Prova


del Guardiano, nella quale deve fare i conti con la propria bestia da lui
creata nel corso dei secoli.

In secondo luogo, le quattro prove: Fuoco, Aria, Acqua e Terra. Nel


debito ordine, vengono sottoposte all’aspirante.

Avverto che la prova del Guardiano che ho menzionato, viene


mandata una prima volta, e se non superata, una seconda, una terza e la
quarta volta l’aspirante viene escluso se fallisce.

Le prove dai quattro elementi vengono ripetute molte volte dallo


studente.
Non importa se le ha passate, vengno sempre riproposte perché con
queste prove si verifica come si avanza qui nel fisico.

Però questo non è tutto.


Dopo queste quattro o cinque prove, segue la serie di prove a cui uno
viene sottoposto, per verificare l'orgoglio, la vanità, la lussuria, l’odio,
ecc.

Infine, tutta una serie di prove, ma questo è un processo lungo,


non è dopo uno o due giorni che si viene sottoposti a una prova che
smettono di mandarcela, no signori, continuano a mandarcela.

Si tratta di una disciplina continua a cui lo studente deve


sottoporsi quotidianamente, al fine di fare bene in queste prove che di
solito sono piccolissime, e perciò sono più difficili da superare: il
sentimentalismo, l’attaccamento ai beni materiali, alla famiglia, ecc.
In questo bisogna pulirsi, e averli compresi molto a fondo per poter salir
bene interiormente; al contrario si perde tutto e si potrebbe rimanere in
stallo fino a nuovo avviso, fino a quando non ci si corregge.

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PRIMA MONTAGNA

ATMAN

BUDDHI MANAS

Quando una persona lavora con l’idrogeno Si-12, ha risvegliato il


Fuoco Sacro, ha cominciato a scalare la prima montagna, allora è
accettata come discepolo.

Ricorda, caro lettore, che la prima montagna sono le iniziazioni


del Fuoco, dove in accordo col lavoro psicologico che va compiendo il
discepolo, il Fuoco Sacro ascende con più rapidità.

Così egli deve raggiungere l’equilibrio tra la morte e la nascita, se


vuole veramente avanzare per il cammino, poiché questa energia - il
Fuoco Sacro-, ascende in accordo con i meriti del cuore.

Un egoista impiega moltissimo tempo, tre volte tanto, per far


ascendere il fuoco, poiché si tratta di una persona che vuole tutto per sé
senza insegnare agli altri. Voglio dire che non gli importa dell'umanità e
invece questa è la cosa principale che deve fare un iniziato: tenere
presente che se mira a salvarsi, deve cercare di aiutare gli altri affinché
non falliscano. Questo si chiama Amore.

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Quando la prima vertebra è ottenuta, riceve la Spada: una spadina
piccina, manico bianco, che si deve tenere nella cintura perché la Loggia
Nera viene su, per far perdere questa vertebra che ha ottenuto e con
quella spada deve difendere il proprio lavoro, perché gli è costato. Le
maghe nere arrivano in massa, sia fisicamente sia internamente, per
provare a rubare il fuoco che ha ottenuto.

E mentre va nutrendo il fuoco, la spada si allunga, - finché incarna


il suo Intimo -, allora diventa la spada fiammante, la spada dei magici
poteri, che ha potere sulla Natura.

Quando uno incarna l'Intimo viene colto dalla Legge del Sette, per
la quale ogni sette anni l'Intimo si va manifestando con più forza, più
saggezza, più splendore, più potere dentro di sé, fino a quando questo
non raggiunge l'età di 42 anni. Non c’è da farsi illusioni che quando
s’incarna l'Intimo lo si manifesta con tutta la saggezza e tutta la forza,
perché Egli nasce come qualsiasi bambino e va crescendo ed
esprimendosi secondo la Legge del Sette, raggiungendo l’età matura a
42 anni, nella quale si manifesta in tutto il suo splendore.

Quando si parla di anni, non ci riferisce ad anni fisici o


tridimensionali, ma di anni esoterici.

Così andiamo ottenendo vertebra dopo vertebra, e si risvegliano i


chakra e le chiese. L'Iniziato va dominando i quattro elementi della
Natura, man mano che va ascendendo; fino a quando raggiunge la
quinta iniziazione dei Misteri Maggiori, dove è qualificato come uomo
autentico. Nella quinta iniziazione dei Maggiori l'iniziato sceglie il
cammino: il diretto o la spirale.

Il Cammino si sceglie in accordo con la rivoluzione della


Coscienza: se è una persona passiva, sceglie la spirale, se è
rivoluzionaria sceglie il Cammino diretto. Chi prende la spirale non è
interessato alla sua liberazione. Non la consiglio nemmeno ad un
nemico, perché non porta nessuno alla Liberazione.
Così, quindi, invito quelli rivoluzionari, che riflettano e si giochino il
tutto per tutto.

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Il Cammino diretto porta trionfi, pagamenti che vengono fatti
dalle Gerarchie. Per la spirale non ci sono vittorie, né pagamenti né
altro.

Quando sceglie il percorso diretto, viene a incarnare la Triade


Primaria, che è ATMAN, BUDDHI, MANAS.

Quando l’iniziato fabbrica il suo corpo causale (Manas), incarna le


due forze superiori e diventa un iniziato dei Misteri Maggiori. È
diventato un Maestro dei Misteri Maggiori, dei Misteri del Fuoco, ma
non sono da confondere i Misteri del Fuoco con le iniziazioni d’Oro, che
sono completamente diverse. Faccio questa precisazione in modo che
tutti coloro che leggono questo libro sappiano ciò che si deve fare prima,
per iniziare la prima montagna.

Quando l’iniziato incarna queste tre forze, si converte in un


grande Maestro. Ha il diritto, al culmine di quella montagna, di
trasferirsi in una cappella rotonda, molto bella, dove si può prendere
una pausa: meditare, fare un resoconto o retrospezione di tutto il lavoro
appena fatto. Questo è un lavoro minuzioso, perché qui c'è molta
saggezza che il Maestro manifesterà più tardi, quando rinuncerà a
questa felicità e prenderà la Seconda Montagna.

Si tratta di una pausa per l'iniziato, un recupero di forze per


intraprendere la Seconda Montagna, dove si vanno a fabbricare i Corpi
d’Oro o Corpi Esistenziali dell'Essere. Questo lavoro è molto più rigido,
più dettagliato.

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SECONDA MONTAGNA

Mentre l’Iniziato comincia lavorare per realizzare dei Corpi d’Oro,


i Corpi di Fuoco iniziano a morire, rimpiazzati gradualmente dai Corpi
D’oro.
Il lavoro della Seconda Montagna è molto più rigoroso : non si riesce ad
avanzare di un passo senza applicare la ‘’morte ‘’ e rinascita, ossia la
pratica dei Tre Fattori in modo definitivo.
Chi non sta morendo, nella Seconda Montagna, non può andare avanti,
né tanto meno restar fermo perché : o sale o scende e, se non sta
morendo, può solo scendere. La ‘’morte’’ è basilare e fondamentale per
avanzare nel Cammino della Seconda Montagna.
In questa Seconda Montagna non c’è possibilità di riposo per l’Iniziato
perché la Legge incombe su di lui.Quando uno vuole sedersi a riposare
la Legge interviene ed intima : ’’circolare, circolare’’; ossia non può
restarsene quieto.
Qui inizia il ‘’Dramma di Gesù’’ il Cristo, il Dramma Cosmico che ogni
Iniziato deve vivere nei mondi interni, passo dopo passo con molta
Coscienza, perché a quel punto non si può fare un passo senza averne
Coscienza.
Si rivive quel Dramma in modo talmente cosciente che a momenti si
crede di esserci in carne viva .
Non c’è passo che abbia fatto Gesù, che non debba farlo anche l’Iniziato:
il dolore, le amarezze...tutto si sente come se fosse in carne viva.
Per questo il Maestro Gesù disse: ’’Io sono il cammino, io sono la Verità’’.
Nessuno può infatti arrivare al padre se non per mezzo del Cristo: la
cristificazione totale.
Nella Seconda Montagna ci si da il lusso di incarnare il Cristo interiore,
individuale, colui che ha tutti i poteri sul Cosmo, sulla natura, su tutto.
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Questo Bambino ha un aspetto bellissimo che non si può descrivere a
parole perché il verbo sfigurerebbe.
Anche per l’ incarnazione del Cristo si resta assoggettati alla Legge del
Sette. Egli nasce come un bambino piccolissimo, un neonato, ed inizia a
crescere in accordo con il lavoro che l’Iniziato va svolgendo nella pratica
dei Tre Fattori, ed in base all'Amore, perché l’alimento del Cristo è
l’Amore, dal momento che egli stesso è Amore.
Mentre l’Iniziato avanza nel Cammino, il bambino va crescendo e si va
manifestando con sempre maggior potere e saggezza; va risvegliando
poderose e terribili facoltà, poiché egli detiene il potere sul Cosmo e su
tutta la Creazione.
Quando questo bambino si sviluppa, quando si è già realizzato il Corpo
Causale d’Oro, è allora che si riceve l’autentica Iniziazione Venusta. A
questo punto occorre cominciare a distruggere totalmente l’io causa,
perché non resti nemmeno l’ombra dei difetti, e per poter avere poi il
diritto di accedere alla Terza Montagna.
Questo è il motivo per cui l’Iniziato deve disintegrare l’io causa,
altrimenti non potrà mai bussare alle porte dell’Assoluto. Egli può aver
incarnato il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in sé, però questo Padre,
Figlio e Spirito Santo davanti all’ Assoluto sono meccanici : non può
entrare perché il Raggio della Creazione è ancora diviso in tre leggi e
pertanto non è possibile entrare nell'Assoluto.
Perciò si dice : ‘’ Dio stesso deve morire’’, perché l’Iniziato che ha
incarnato le tre forze superiori, il Padre, Il Figlio e lo Spirito santo, è un
Dio capace di creare con il potere del Verbo, ma dato che davanti all’
Assoluto queste forze sono meccaniche, egli deve passere per una gran
morte mistica in modo da fondere le leggi in una sola.

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TERZA MONTAGNA

Come vi dicevo, la Terza Montagna comporta la morte mistica di


due leggi per fondersi in una. Queste sono le Iniziazioni di Luce. A
questo punto uno si può definire un Iniziato di Luce perché l’io causa è
morto nella sua totalità, dal momento che l’Iniziato ha dovuto eliminarlo
al cento per cento. Allora diventa il ‘’Figlio amatissimo del Padre’’, un
Figlio della Luce.
Chi arriva a questa tappa della totale cristificazione diventa un Figlio
della Luce e dell’Amore perché è una forza universale e cosmica,
cosciente in ogni istante, in ogni momento, pur restando con la propria
individualità.
Questi sono i Figli della Luce : coloro che arrivano a cristificarsi
totalmente, senza alcuna macchia, né dentro né fuori, e senza nemmeno
l’ombra dell’ego. A questo punto si può ritornare in seno al Padre, colmi
di assoluta felicità ed in piena libertà, perché allora si gode di autentica
libertà. Si conquista l’ immortalità: si possono conservare i propri
veicoli senza essere più sorggetti alle leggi né al tempo.
Gesù, ad esempio, conserva il suo corpo fisico e tutti i suoi Corpi
Esistenziali dell’Essere fuori del tempo. Il tempo non ha niente a che
vedere con questi veicoli che possono restare sempre giovani,
comunque e dovunque uno li voglia mutare o trasferire, perché si ha il
potere dell’ ubiquità.
Il simbolo del Gran Sepolcro e della Gran Croce con la corona
tempestata di pietre preziose, vive, rappresenta il culmine della Terza
Montagna. Il sepolcro é il simbolo della morte delle due forze e della
rinascita come Unità.
Dunque il simbolo del sepolcro o della bara rappresenta il processo di
‘’morte ‘’per il quale l’Iniziato deve passare per crocifiggersi poi come un

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Cristo e cingersi infine con la Gran Corona che è il simbolo della corona
del ‘’Re dei Re’’.
Le due leggi vengono allora assorbite in una e ci si fonde con la Gran
Legge, ci si congiunge all'Assoluto direttamente per mezzo della Gran
legge. E’ questo il simbolo degli Aztechi: l’Aquila che divora il Serpente
per arrivare all’ Unità, alla liberazione totale.
L’Assoluto non si può descrivere; è da li che scaturisce la Creazione,
tutto ciò che esiste. E’ al di là delle leggi perché è la stessa Gran Legge.
Perciò tutto esce e torna all'Assoluto.
Le Monadi ne escono incosciente ma, quando realizzano il lavoro di cui
faccio menzione in quest’opera, tornano all'Assoluto con il cento per
cento di Coscienza e vanno a formar parte della Gran Coscienza ed a
godere di felicità assoluta.
Per avere il diritto di fermarsi definitivamente nell'Assoluto, l’Iniziato
deve però aver lasciato un discepolo già avviato nel Cammino; solo
allora può darsi il lusso di scomparire.
Finché non lascia un discepolo, finché non lascia un Iniziato che abbia
scelto il Cammino Diretto e che stia facendo la Rivoluzione della
Coscienza con i Tre Fattori, non può entrare e fermarsi definitivamente
nell'Assoluto, può entrarci, ma poi deve uscirne di nuovo.
Il Maestro Samael ha potuto darsi il lusso di accomiatarsi da questa
umanità perché ha lasciato me. Se non fosse stato cosi, il Maestro
sarebbe ancora qui con noi fisicamente, lavorando e lottando.
Non fornisco altri dettagli in questo scritto perché il discepolo deve
scoprire da sé i trionfi, le ricompense e tutti i premi che le Gerarchie gli
daranno per i suoi grandi sacrifici.

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APPELLO ALLE DAME GNOSTICHE

Vedendo e analizzando a fondo il caso delle donne, mi rivolgo a


loro per farle uscire da quello stato o complesso in cui le donne si
trovano oggi.
È chiaro e definito che la donna davanti all'uomo non è deficiente
in alcun senso. È il complemento del maschio e allo stesso tempo il
maschio è il complemento della donna. Ecco perché le coppie si
uniscono per creare.
Quindi il complesso delle donne è perché noi "macisti" l'abbiamo
creato nel corso dei secoli. Dicono erroneamente che la donna è lunare e
che l'uomo è solare. Questo è falso, perché le donne sono lunari quanto
gli uomini che non hanno creato i loro corpi solari.
Sia l'uomo che la donna hanno diritto alla loro Liberazione e
hanno le stesse possibilità: la donna con il suo corpo femminile può
raggiungere la Liberazione, diventare una grande Gerarchia. È falso che
debba disincarnarsi per tornare con il corpo di un uomo, per potersi
liberare. Questo è falso. Conosco tante Gerarchie che sono sorte con il
loro corpo femminile e oggi sono grandi Gerarchie, che aiutano
l’umanità e lavorano per il suo bene.
Questa è una chiamata che rivolgo alle donne affinché si sveglino
da quel complesso e si "alzino in piedi" per lavorare con i Tre Fattori.
Una signora che crea i suoi corpi solari è un grande Maestro
davanti alla Loggia Bianca; non importa che tipo di corpo abbia. Smette
di essere lunare e diventa solare. Come il maschio che non ha creato i
suoi corpi solari, è lunare, appartiene alla parte femminile perché non
ha creato i suoi corpi solari.
Faccio questa precisazione per il bene dell'intera confraternita
gnostica, uomini e donne, per rimuovere questo grave errore verso le
donne.
Consiglio alle signore gnostiche di lavorare con il fattore “morire”
nella propria casa. Affrontare i tuoi figli, tuo marito, i problemi a casa, si
puo’ sicuramente lavorare bene, in maniera definitiva, con la morte.
Il nascere, già si sa, che si deve lavorare; e il sacrificio per
l'umanità, indispensabile, con il solo sostenere il marito perché possa
diffondere l'insegnamento. Questo sacrificio si chiama Sacrificio per
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l'Umanità. Quindi, sta lavorando a casa con i Tre Fattori, senza dover
correre rischi nel compiere una missione.
L'uomo deve rispettare ciò che spetta alla donna; ognuno ha le sue
attribuzioni. Allo stesso modo, la signora deve rispettare i poteri
dell'uomo, non prendere d'assalto la casa e voler comandare ciò che non
dovrebbe comandare. Quindi, questo si chiama equilibrio. Concordate
nella coppia affinché ognuno rispetti il proprio limite e si mantenga così
l'equilibrio e quindi il lavoro diventa molto più semplice per entrambi.
Tutto nella vita ha bisogno di equilibrio. In questo modo le case
non diventano inferni; è così che si va a godere del matrimonio.
Altrimenti, con questo squilibrio nel quale ci si trova solitamente, il
matrimonio è un inferno; arrivano le separazioni e i problemi che
diventano ogni giorno più grandi.
Spero che queste frasi raggiungano il cuore di ogni donna, in
modo che si sveglino e si alzino, come devono sorgere. Avanti! Siamo in
questa grande battaglia e dobbiamo vincere. Dobbiamo avanzare e
vincere!
Finora le mie parole si sono rivolte con tutto il cuore a tutte le
signore Gnostiche che sono su questa strada, affinché non perdano in
maniera lamentevole il loro tempo.
Alla battaglia! Alla battaglia! Alla battaglia!

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