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TEMA

Nel corso dell’ultimo secolo vi sono stati continui dibattiti riguardante il modo di produrre la
musica. Per quanto mi riguarda, non sostengo interamente l’ipotesi dell’autore, malgrado le sue
argomentazioni siano state molto ben sostenute tramite argomentazioni interessanti. Alcuni
strumenti, come il piano, il violino e altri appartenenti alla sfera della musica classica perdono la
loro vera qualità quando vengono sintetizzati negli appositi generatori elettronici. Non da molto
tempo, infatti, molte compagnie come Fl Studio, Garageband e altre tendono a uitare gli aspiranti
musicisti nella produzione musicale. Ma, tralasciando la perdita della qualità del suono, che
potrebbe essere compensata alla fine con facilità, la melodia presenta un ritmo ben preciso e poco
articolato, mostrando la sua meccanicità e l’assenza di armonia. Al contrario, un suono creato da un
semplice violino o un pianoforte crea una certa armonia in cui vi è un legame più stretto tra
l’esecutore e il suo strumento. Si ha un’ottica diversa della “musica”, intesa in questo caso come
“esprimere i propri sentimenti”, invece di “vendita di dischi per avere soldi”. Ma non solo, il suono
della semplice chitarra, che sia classica o elettrica, ha un suono del tutto diverso nei sintetizzatori. E
la stessa cosa si ripercuote nella batteria, anche se in questo caso non si hanno notevoli differenze.
Quindi a cosa sarebbe utile un generatore? L’unica cosa utile, a mio parere, è per produrre suoni
sintetici, ovvero i suoni del piano elettrico, come Synth o Lead, oppure per produrre effetti sonori
che servono per dare una certa atmosfera alla canzone, oppure per aggiungere un basso in più nella
melodia. Uno degli utilizzi della musica elettronica è usata dai DJ per produzioni su larga scala di
musica. E qui rientra un altro particolare? Questa ipotesi è sempre valida? Ovvio, dipende dal
genere musicale. Se in questo caso si parla di un genere classico in cui ci sono molti strumenti
classici, sarebbe più opportuno l’uso di strumenti musicali. Se si parla, invece, di musica
elettronica, l’uso di generatori è la scelta migliore. Quindi, a mio parere, il pensiero di Eco non è
completo, in quanto egli si affida solamente alla musica che si sente alla radio e a quella ascoltata in
quel periodo.

Per finire, bisogna dire che la società sta optando per una musica più semplice, meno articolata, con
uno stile ritmico sempre più uniforme, allontanandosi dai modelli classici del lontano ‘800. Ovvio,
la società cambia nel corso dei secoli, ma non si tratta di uno sviluppo, ma di una vera e propria
retrocessione, anche della musica.

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