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sostegno
di Gianluca Defendi
Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica del mercato azionario
italiano si è indebolita. L’indice Ftse Mib, complice il negativo comportamento
del settore petrolifero, ha infatti subito una brusca correzione ed è sceso verso
l’importante supporto grafico posizionato in area 18.950-18.900 punti. La
tenuta di questa zona assume particolare rilevanza in quanto può arrestare la
discesa e favorire una fase laterale di consolidamento. Un eventuale rimbalzo
tecnico dovrà comunque affrontare un primo ostacolo a quota 19.700 e una
seconda resistenza in area 19.950-20.050 punti. Prima di poter iniziare una
risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase
riaccumulativa. Da un punto di vista grafico, infatti, solo il ritorno sopra i
20.200 punti potrebbe fornire una nuova dimostrazione di forza. Una discesa
sotto i 18.900 punti fornirà invece un pericoloso segnale ribassista.
Due azioni da monitorare. Tra i titoli che hanno fornito segnali di forza
segnaliamo Amplifon, Italgas (si veda il box relativo al titolo della settimana) e
Terna. Il primo, confermando la tendenza rialzista di breve termine nella quale
si trova inserito, ha compiuto un veloce balzo in avanti ed è salito oltre i 29,60.
Solo il forte ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire
un ulteriore allungo (verso i 30 euro prima e in area 30,30-30,34 in un
secondo momento) e innescare una fisiologica pausa di consolidamento. Da
seguire anche l’andamento di Terna che consolida tra il sostegno situato in
area 6,30-6,25 euro e la resistenza posta in area 6,45-6,50 euro. Il breakout
di quest’ultimo livello fornirà un’ulteriore dimostrazione di forza.
Il trend positivo dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/dollaro (EUR/USD) ha
compiuto è salito in area 1,19-1,1905 prima di accusare una rapida correzione
che si è arrestata a ridosso di 1,17. La struttura tecnica di breve termine
rimane costruttiva, con i vari indicatori direzionali che si trovano in posizione
long. Dopo una breve pausa di consolidamento, necessaria per scaricare il forte
ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi, è possibile un ulteriore
allungo con un primo target in area 1,1940-1,1945 e un secondo obiettivo
attorno a 1,1975-1,1980. Pericolosa solo una discesa sotto 1,17 in quanto
potrebbe invece innescare una rapida correzione verso i successivi supporti
grafici situati a 1,16-1,1585 prima e attorno a 1,1550-1,545 in un secondo
momento.
La situazione tecnica di oro e petrolio. L’oro (analizzato tramite il contratto
E-Mini Gold future) ha compiuto un nuovo allungo e si è portato a ridosso dei
2.000 dollari. Il trend di breve termine rimane quindi positivo (i principali
indicatori direzionali si trovano infatti in posizione long) e solo il forte
ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un allungo.
Un’eventuale pausa di consolidamento dovrebbe invece svilupparsi al di sopra
del sostegno grafico posto attorno ai 1.900 dollari. Difficile per adesso
ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza. Il petrolio (E-Mini Crude Oil
future) rimane invece al di sotto della solida resistenza grafica posta in area
42,35-42,50 dollari. La situazione tecnica appare contrastata: pericolosa una
discesa sotto i 38,50$ anche se, da un punto di vista grafico, soltanto la
rottura del sostegno posto in area 37,30-37$ potrebbe provocare un’inversione
ribassista di tendenza. Al rialzo, invece, solo il deciso breakout di quota 42,50$
potrebbe fornire un nuovo segnale long di tipo direzionale. (riproduzione
riservata)