Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’uomo e la Luna
0
U )T
hv(B.M
O
D
adeprE -LnufcS
stglizoPR IA CN
mZ
bG
Fy
V
J
1
TECNOLOGIA:
Centrale mareomotrice
Le centrali mareomotrici sfruttano il movimento delle maree per generare elettricità.
In Bretagna (Francia) si è saputo sfruttare la fonte energetica delle maree fin dal
/XIV secolo per mezzo dei mulini a marea, particolarmente numerosi in quel luogo.
Proprio in Francia, dal 1966, è attiva la prima centrale mareomotrice al mondo che
sfrutta proprio il dislivello dell’acqua che si forma tra l’alta e bassa marea. E’ la Rance
Tidal Power Station, che si trova tra Saint Malò e Dinard, sulla Manica, alla foce del
fiume Rance ed ha una potenza di 240 MW.
Nella centrale, una lunga diga, sbarra il deflusso delle acque chiudendo l’estuario del
fiume, per cui si forma un bacino che viene riempito durante l’alta marea. Quando
arriva la bassa marea il dislivello tra i due lati della diga raggiunge i 13 metri. Si fanno
allora defluire le acque della Rance nell’Oceano, attraverso 24 giganteschi collettori
dove sono alloggiate altrettante turbine a bulbo (cioè con l’alternatore incapsulato),
con una potenza complessiva di 500 MW.
Il funzionamento è garantito sia con la bassa che con l’alta marea.
La centrale produce quasi 600 milioni di kWh all’anno che corrisponde al fabbisogno
energetico di una città di 300.000 abitanti e copre annualmente il 3% del fabbisogno
elettrico della Bretagna.
Il vantaggio principale di questo tipo di centrale è il fatto che si produce una discreta
quantità di energia, utilizzando una fonte inesauribile e non inquinante.
Lo svantaggio è la possibilità di utilizzare questa forma di energia limitatamente alle
regioni costiere con sufficiente escursione di marea e con appropriato litorale; i costi
di realizzazione delle strutture necessarie sono molto elevati, come pure l’impatto
ambientale.
2
L’energia subisce quindi queste trasformazioni:
Energia Marea
cinetica
Energia
meccanic Turbina
a
Energia Alternatore
elettrica
La corrente elettrica passa quindi nei trasformatori e poi nelle linee di distribuzione.
3
Schema di funzionamento di una centrale mareomotrice (a sinistra si trova il mare aperto, quindi la diga, infine a
destra il bacino del fiume)
Nelle figure della prima riga viene rappresentata la situazione di marea crescente, con l’acqua dell’oceano che,
attraverso i collettori, passa del bacino, mettendo in moto le turbine.
Nelle figure della seconda riga (marea decrescente) si verifica la situazione opposta.
4
ITALIANO: Alla Luna (Giacomo Leopardi)
Commento.
Il tema che domina la lirica è quello tipicamente leopardiano della rimembranza, che è
anche il titolo originario della lirica: ricordare il passato, anche se doloroso, è fonte di
piacere, perché se ne rievocano le illusioni. Il poeta osserva la luna, simbolo della forza
rasserenatrice della natura, e le parla come ad una creatura cara. Egli rammenta che
anche l'anno prima era salito su quel colle, ma il volto della luna era apparso
tremolante ai suoi occhi velati di pianto. Nulla è cambiato da allora, il suo animo è
ancora ricolmo di sofferenza, eppure ricordare il dolore di allora gli arreca sollievo
5
SCIENZE: La Luna
La Luna è il corpo celeste a noi più vicino ed è l’unico satellite naturale della Terra.
Essa non brilla di luce propria, ma di luce riflessa dal Sole. E’ il solo corpo celeste
finora raggiunto ed esplorato dall’uomo che qui è sbarcato per la prima volta il 21
luglio 1969.
Osservando la Luna, anche ad occhio nudo, si notano zone più chiare (dette terre) e
zone più scure (dette mari).
Le terre sono costituite da enormi crateri e altissime montagne, mentre i mari sono
formati da basalto, una roccia di origine vulcanica.
Il suolo lunare è formato da rocce vulcaniche, simili a quelle terrestri, risalenti a 4,3
miliardi di anni fa, quando la Luna era, probabilmente, un’enorme distesa di vulcani,
continuamente bombardata da frammenti cosmici. Circa 3 miliardi di anni fa, i
fenomeni cessarono e da allora solo agenti esterni hanno modificato l’aspetto del suolo
lunare.
Sulla luna non c’è atmosfera ed è per questo che i meteoriti vi giungono senza alcun
attrito, sprigionando calore ed energia, tali da rompere le rocce e addirittura
fonderle, formando così il caratteristico suolo lunare.
A causa dell’assenza di atmosfera, la sua superficie è soggetta a enormi sbalzi
termici, passando dai 130° della parte illuminata dal Sole ai -150° della parte al buio.
Oltre a queste proibitive temperature, si aggiunge la mancanza di acqua e tutto ciò fa
della luna un ambiente completamente privo di forme di vita
6
Origine della luna
Cattura
Aggregazione
7
- Aggregazione: la Luna si è formato per aggregazione di frammenti di materiale
cosmico che circondavano la Terra durante la formazione del Sistema Solare
8
I movimenti della Luna.
Rotazione
MOVIMENTI
Rivoluzione
Traslazione
Il moto di rotazione è quello che compie ruotando attorno al proprio asse, da ovest
verso est, in un periodo di 27 giorni, 7 ore e 43 minuti
Il moto di rivoluzione è quello che compie ruotando intorno alla Terra, in senso
antiorario, seconda un’orbita ellittica di cui la Terra occupa uno dei fuochi.
Il punto di distanza minima dalla Terra si chiama perigeo, la massima apogeo.
9
Il periodo di rivoluzione è detto mese sidereo ed è il tempo necessario perché
la Luna ritorni nella stessa posizione rispetto alle stelle.
Il mese lunare (o sinodico) dura invece 29 giorni, 12 ore e 44 minuti ed è il
tempo necessario affinché la Luna ritorni nella stessa posizione rispetto al Sole
e contemporaneamente rispetto alla Terra che nel frattempo si sposta nella sua
orbita attorno al Sole.
10
Il moto di traslazione è quello che compie ruotando intorno al Sole insieme alla
Terra. Tale moto, la cui traiettoria è una curva detta epicicloide, avviene con la
stessa velocità e quindi lo stesso tempo impiegato dalla Terra nel compiere il
suo moto di rivoluzione.
11
Le fasi lunari.
Durante il mese lunare, la faccia della Luna a noi visibile non è sempre uguale, in
quanto cambiano le dimensioni della parte illuminata dal Sole. I diversi aspetti
che vediamo sono le fasi lunari che durano una settimana circa.
12
Il fenomeno delle maree
Le maree rappresentano l’effetto più noto e visibile dell’influenza esercitata dal Sole
e dalla Luna sulla Terra.
Il fenomeno delle maree, periodico, giornaliero e prevedibile, è causato dalla forza di
gravitazione universale che fa in modo che due corpi qualsiasi si attraggano
reciprocamente in funzione della propria massa e della distanza che li separa.
La Luna, anche se di massa molto inferiore rispetto al Sole esercita una forza di
attrazione sulla Terra, due volte superiore rispetto a quella del sole, che si ripercuote
maggiormente sulla massa liquida (quindi mari, grandi laghi, oceani, ecc.) perché
questa, a differenza di quella solida, è più soggetta alle deformazioni. Ne consegue
che si determinano i fenomeni di alta marea e bassa marea. Alta marea e bassa marea,
nell’ambito di un giorno lunare (24 ore e 50 minuti) si verificano nello stesso luogo con
una periodicità di 12 ore e 25 minuti ed un intervallo fra uno e l’altro di 6 ore 12
minuti e 30 secondi circa.
I livelli d’innalzamento delle acque si fanno sentire particolarmente vicino alle coste e
possono raggiungere anche i 15 metri, mentre in mare aperto o in mari chiusi come
l’Adriatico, arrivano anche a un metro di altezza.
Nel suo moto di rotazione, la Terra presenta sempre una faccia rivolta verso la Luna;
in questa parte e nella parte opposta, l’acqua dei mari si solleva, provocando un’alta
marea che viene detta diretta nella parte rivolta verso la Luna e indiretta nella parte
opposta. Nello stesso momento, nelle località situate lungo lo stesso meridiano posto a
90° a ovest ed est, il livello del mare si abbassa e si ha la bassa marea.
Questo fenomeno risulta intensificato o attenuato a seconda della posizione del Sole;
se quest’ultimo è allineato alla Luna, il fenomeno sarà più evidente (marea viva).
13
SCIENZE MOTORIE:
La preparazione fisica degli astronauti
Ogni membro dell'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) trascorre
fino a due ore al giorno su diverse macchine ginniche. Tutto questo esercizio è
necessario per contrastare il declino fisico che si verifica durante i lunghi voli nello
spazio. Inoltre, facilita il riadattamento degli astronauti alla normale gravità una volta
rientrati sulla Terra.
Le ossa, il cuore, i polmoni, i muscoli e tutti gli organi cambiano in assenza di peso.
I cambiamenti sono ad esempio la perdita di calcio delle ossa (che devono sopportare
un minor peso) e l'indebolimento del cuore che non deve più contrastare la forza di
gravità per pompare il sangue nel corpo. La perdita di calcio può esporre gli astronauti
a fratture al loro rientro sulla terra.
Inoltre i muscoli si indeboliscono per l'assenza di gravità e, quando gli astronauti
fanno ritorno alla gravità normale sulla Terra, improvvisamente si sentono molto
pesanti e tendono a perdere l'equilibrio.
Quanto più lunga è la permanenza di un astronauta nello spazio, tanto più marcati i
cambiamenti che si verificano.
14
INGLESE:
Neil Armstrong, an ordinary man.
Neil Armstrong was the most famous of the astronauts on Apollo 11, the first
man who walked on the moon, a hero to millions of people, but in 40 years he
gave only two interviews.
He left the Navy in 1952 and he got a job with a company where he flew
experimental aircraft.
When he decided to become an astronaut is not clear.
It was not his ambition to be famous, his aim was simply to push the boundaries of
flight.
In 1962 Neil was accepted from NASA for their APOLLO programme, the rest, as
they say, is history.
When the astronauts returned from the Apollo 11 Moon landing on july 1969,
Armstrong was a worldwide celebrity and could have done anything he wanted, TV
shows, public speaking. Instead, he became a teacher at the University of Cincinnati.
He retired in 2002. He did not feel any more special than thousands of people who
worked on the Apollo space programme.
15
GEOGRAFIA: Cuba
Dati generali:
BANDIERA:
CAPITALE: L’Avana
POPOLAZIONE: 11.210.064 (2013)
LINGUA: Spagnolo
RELIGIONE: Cattolici (47%)-Atei (22%)-Protestanti (5%)-Altro (26%)
MONETA: Peso Cubano
16
Caratteristiche del territorio:
Lo Stato è formato dall'isola omonima e da circa 1600 tra scogli e isolotti; dista solo
160 km dagli Stati Uniti (Florida) e 220 km dal Messico dai quali è separata
rispettivamente mediante gli Stretti della Florida e il Canale di Yucatan; all'estremità
orientale invece il Paso del Viento (Canale Sopra Vento), largo 90 km, divide Cuba
dall'isola di Hispaniola (Repubblica Dominicana).
L’isola è situata tra il Mar delle Antille e l’oceano Atlantico, all’altezza del Tropico del
Cancro; il territorio si presenta in prevalenza pianeggiante o tabulare, interrotto qua
e là da rilievi che raramente superano i 1000 m .
Si distinguono, procedendo da Ovest a Est: la Sierra de los Órganos (interessante
esempio di carsismo, fenomeno diffuso nell’isola),; la Sierra del Rosario, che come la
precedente catena supera appena i 650 m; il gruppo montuoso costituito dalle sierre di
Trinidad e Sancti Spíritus; infine la Sierra Maestra, all'estremità sudorientale
dell'isola, che raggiunge nel Pico Turquino (1974 m) la massima elevazione di Cuba.
Il ripido versante meridionale di quest'ultima catena sprofonda in mare in
corrispondenza della fossa di Bartlett (o Fossa d'Oriente; oltre 7000 m di
profondità).
Tutta la zona è caratterizzata da frequenti fenomeni sismici; la regione è inoltre
contraddistinta dalla presenza di rocce laviche, attestanti l'importante funzione che
il vulcanesimo ha svolto in questa parte dell'isola.
Le coste sono in genere basse e sabbiose, sovente orlate da lagune; non mancano però
estese terrazze litoranee, in corrispondenza delle quali si sono formati ottimi porti
naturali: L'Avana, Santiago de Cuba; le coste mostrano un continuo succedersi di
ampie baie e golfi.
Data la forma stretta e allungata del territorio, i fiumi sono brevi. Sono in genere
ricchi d'acqua, ma hanno portata irregolare in base alle piogge; molti sono a carattere
torrentizio e alcuni, per la diffusione del carsismo, hanno in parte andamento
sotterraneo. Il più lungo è il Río Cauto (370 km).
17
Veduta della spiaggia di Varadero, una delle località turistiche più famose
Clima:
Il clima è di tipo tropicale, moderato però dall'influenza del mare, avvertibile in tutto
il Paese, e rinfrescato in inverno da masse d'aria provenienti dall'America
Settentrionale; si hanno così, per esempio all'Avana, medie in luglio di 28 ºC e in
gennaio di 22 ºC, con punte che scendono però talvolta sino ai 10 ºC a causa, come si è
detto dei venti del Nord. Le precipitazioni sono abbondanti, specie nei mesi di maggio-
giugno e di settembre-novembre; la regione più secca è quella che si affaccia
sulla baia di Guantánamo. Frequenti – soprattutto da agosto a ottobre – sono i cicloni,
che colpiscono specialmente la parte sudoccidentale del Paese .
Cuba offre una grande varietà di paesaggi vegetali, malgrado l'opera dell'uomo li
abbia largamente degradati e modificati. Un tempo l'isola era coperta da dense
foreste, che ancora alla fine del sec. XIX si estendevano su metà della superficie
territoriale mentre all'inizio del sec. XXI ne ricoprono poco più di un quarto; sono in
corso vasti programmi di rimboschimento, per ricostituire quel patrimonio forestale
distrutto per favorire l'allevamento del bestiame e soprattutto per destinare sempre
più vasti spazi alla coltivazione della canna da zucchero.
18
Storia:
L'isola fu esplorata da Colombo nel corso del suo secondo viaggio oltre Atlantico
(1493-94), ma la conquista vera e propria fu opera, dal 1510, dello spagnolo Diego
Velázquez che non incontrò molte resistenze dalle popolazioni locali. Già a partire dalla
seconda metà del sec. XVII, l’isola divenne grande centro di produzione dello
zucchero. L’isola passò temporaneamente sotto il dominio inglese durante la guerra dei
Sette anni, poi di nuovo divenne colonia spagnola. Dopo il 1815, anche a Cuba si
manifestarono le prime insofferenze nei riguardi dell'assoggettamento coloniale;
tentativi insurrezionali e sommosse esplosero in varie località.
La lotta per l’indipendenza dalla Spagna durò fino al 1898, quando Cuba venne
riconosciuta come stato indipendente. Già da subito, gli Stati Uniti ne fecero un loro
protettorato, acquisendo il diritto di avere una base navale nel territorio dell’isola
(Guantánamo) e quello di intervenire direttamente negli affari politici e finanziari
della nuova Repubblica. Tutti i dittatori che si susseguirono nel governo dell’isola,
furono in qualche modo sempre scelti dagli Stati Uniti, che qui avevano forti interessi
economici; le grandi piantagioni di canna da zucchero erano infatti controllate da
aziende americane che compravano i prodotti sottocosto, mentre la popolazione locale
viveva in drammatiche condizioni economiche.
Nel 1959 Fidel Castro, con l’aiuto del fratello Raul e di Ernesto Che Guevara, prese il
potere, dando vita ad un governo rivoluzionario che si ispirava alle idee di Marx. La
riforma agraria (abolizione del latifondo e nazionalizzazione delle piantagioni) avviata
da Fidel avvicinava Cuba all’URSS e, nello stesso tempo, andava a colpire gli interessi
economici degli Stati Uniti. Per questo motivo i rapporti fra Cuba e gli Usa
cominciarono ad essere tesi e degenerarono ancora di più con l’episodio del fallito
colpo di stato (Baia dei Porci) da parte degli USA e con il successivo impianto a Cuba
di piattaforme missilistiche sovietiche.
Dopo questi episodi, gli USA cessarono ogni rapporto con Cuba (con la chiusura delle
rispettive ambasciate) e iniziò un lungo periodo di embargo (abolizione degli scambi
commerciali, divieto ai cittadini USA di recarsi a Cuba) che terminò solamente con la
presidenza Obama.
Cuba diventò un satellite dell’URSS, ricevendo aiuti economici che permisero di
avviare uno sviluppo del paese. Ma, se da una parte le condizioni di vita della
popolazione cominciavano a migliorare, dall’altra parte il governo di Castro si
trasformò presto in una dittatura, con persecuzioni violente contro gli oppositori.
Anche per questo motivo, cominciò una forte emigrazione clandestina in direzione
delle vicine coste statunitensi.
Solamente con il crollo dell’URSS nel 1991, quando cessarono gli aiuti economici a
Cuba, Fidel, per recuperare consensi presso la popolazione, cercò di far uscire Cuba
dall’isolamento. Storica fu la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1998, dopo che Castro
19
aveva visto per molti anni la Chiesa come un nemico. Il processo di apertura continuò
con l’avvento del fratello Raul che salì al potere al posto di Fidel nel 2006.
Economia:
L‘agricoltura occupa quasi un quinto della popolazione attiva, interessa oltre il 40%
della superficie territoriale, ma concorre alla ricchezza nazionale solo per il 5,2%.
Delle terre arabili, la maggior parte è destinata alla coltivazione della canna da
zucchero, altra importante coltura d‘esportazione è il tabacco, seguono il caffè e
varie colture frutticole destinate sia all‘esportazione (ananas e agrumi) sia al consumo
interno (banane). Tra i cereali, al centro di un notevole sforzo produttivo per il
raggiungimento dell‘autosufficienza alimentare, si coltivano invece mais, riso, patate,
patate dolci e manioca. Notevole successo ha avuto inoltre la coltivazione del
pomodoro, mentre rivestono una certa importanza alcune fibre tessili come il kenaf e
l'henequen (ricavate da alcune specie di agave) e il cotone. Importanza non
trascurabile riveste infine lo sfruttamento del patrimonio forestale. Grande
attenzione è stata anche rivolta al potenziamento del settore zootecnico (bovini e
suini) e della pesca, quest‘ultima largamente sviluppatasi grazie alla creazione di una
ben attrezzata flottiglia d‘imbarcazioni d‘alto mare.
Il settore secondario impiega poco più del 13% della forza lavoro attiva e produce
circa un quinto della ricchezza nazionale. L'industria continua a essere essenzialmente
rappresentata dalla lavorazione dei prodotti agricoli locali, annoverando perciò
soprattutto zuccherifici, manifatture di tabacchi, industrie. Ingenti sforzi sono volti
al potenziamento dei settori chimico e petrolchimico (che già si avvale di raffinerie
all‘Avana e a Santiago de Cuba) cementiero e metallurgico, degli impianti per
l'estrazione e del nichel, del polo siderurgico. Di rilievo anche il centro per le
biotecnologie sorto nei pressi della capitale. La ricerca di combustibili per alimentare
il fabbisogno energetico dell'isola (che assorbe quasi un quarto della spesa totale per
l'importazione) aveva portato negli ultimi decenni del XX secolo alla progettazione e
realizzazione di un impianto nucleare a Juraguá, nei pressi di Cienfuegos. Tale
impianto, sovvenzionato dall'URSS, avrebbe dovuto affiancare la produzione di
petrolio e gas naturale presenti sull'isola in quantità insufficienti. L'edificazione è
stata tuttavia abbandonata a favore di altre fonti energetiche. Dall'inizio del nuovo
millennio, Cuba sembra guardare con crescente interesse ai possibili giacimenti
presenti nel Golfo del Messico, ancora inesplorati. Il sottosuolo cubano è
relativamente ricco di minerali, tra cui emerge per quantità il già citato nichel, di cui
Cuba è uno dei principali produttori del mondo; sono presenti inoltre cromite, minerali
cupriferi e piccole quantità di cobalto.
Grande attenzione continua a essere rivolta dal governo cubano al turismo, nonostante
la situazione di costante crisi economica. Il settore, considerato notevole fonte di
valuta, impiega oggi circa il 60% della popolazione attiva; grazie allo sviluppo delle
20
attrezzature alberghiere e all'aumento delle presenze straniere, esso concorre per il
40% al PIL nazionale.
Dopo la rivoluzione cubana e l'ascesa al potere di Fidel Castro, nel 1959 il leader maximo impose una legge che
impediva di importare automobili straniere senza il permesso del governo. Per questo motivo ancora oggi a Cuba
circolano auto anni ’50, specialmente americane
Varie
22