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Il classicismo, nella storia della musica, indica la musica classica composta nel periodo che

segue il Barocco e precede il Romanticismo, ovvero nella seconda metà del Settecento e nella
prima parte dell'Ottocento, fino agli anni immediatamente successivi al Congresso di Vienna.
Il centro principale in cui si sviluppa Musica Classica è Vienna (tanto che si parla di Classicismo
viennese), città dove operavano Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, e Ludwig van
Beethoven, i tre più grandi protagonisti di questa epoca della musica.
La stagione del Classicismo musicale si colloca circa tra il 1760 e il 1830 e presenta caratteri
analoghi a quelli del neoclassicismo nelle arti figurative, quali la ricerca della linearità e il gusto
delle simmetrie.
Il Classicismo è caratterizzato dal tentativo di creare un equilibrio tra tuttr le parti della
composizione e dall'adozione di regole rigorose. Il tipico esempio è l'introduzione dello schema
formale noto come forma-sonata, particolare struttura basata sulla dialettica tra due temi
musicalie articolata in tre parti (da qui il nome bitematica tripartita): esposizione, sviluppo e
ripresa.
È durante il Classicismo che si afferma l'orchestra sinfonica modernamente intesa. Inoltre il
clavicembalo è progressivamente sostituito dal pianoforte, in cui il controllo delle dinamiche
(cioè dell’intensità del suono a seconda del tocco dell’esecutore) consente una maggiore resa
espressiva
In questo periodo si afferma sempre più l'opera lirica: l'opera seria raffigurava principalmente la
storia antica e la mitologia, mentre l'opera buffa rappresentava scene di vita quotidiana in cui si
prendevano in giro i nobili e i loro privilegi. In particolare nell'opera buffa il personaggio, oltre a
saper cantare, doveva anche saper recitare.

I LUOGHI DELLA MUSICA

Oltre alle chiese e ai saloni dei principi, nascono sale pubbliche e private, vere e proprie sale da
concerto destinate principalmente all'esecuzione di musica strumentale.

Nascono i primi Conservatori (tra i più rinomati troviamo quelli di Napoli e Venezia), ossia vere
e proprie scuole dove si riceve esclusivamente un’ istruzione musicale.

Vengono costruiti nuovi teatri pubblici a pagamento, come il Teatro alla Scala a Milano, la
Fenice a Venezia, il Teatro Regio a Torino e il San Carlo a Napoli.

GLI STRUMENTI MUSICALI

Il pianoforte rappresenta la novità più importante di questo periodo. Costruito tra il 1698 e il
1700 dal padovano Bartolomeo Cristofori, nel giro di pochi anni sostituisce completamente il
clavicembalo, poiché permette variando la pressione delle dita sui tasti, di variare l'intensità del
suono, passando dal piano al forte, con tutte le gradazioni intermedie.
L'orchestra si arricchisce di nuovi strumenti (soprattutto fiati e percussioni) e diventa
un’istituzione stabile. Tra le prime a diventare orchestre stabili, quella della prestigiosa corte di
Mannheim, che fu sede di un'importante scuola sinfonica. Molto diffuso anche il quartetto
d’archi utilizzato per la cosiddetta musica da camera.

LE FORME

Il Melodramma

Nella seconda metà del Settecento si affermano in Italia, e si diffusero in seguito in tutta Europa,
due generi di teatro musicale: l'Opera seria e l'Opera buffa, mentre nei paesi dell’area tedesca si
assiste alla nascita del Singspiel.

L'Opera seria, nata a Napoli, è destinata ad un pubblico aristocratico e viene rappresentata


soprattutto nei teatri di corte. Tratta argomenti storici ed eroici, i libretti esaltano valori come
esprimendo valori come la fedeltà, il coraggio e la nobiltà d’animo. Dal punto di vista musicale
vi si succedono arie e recitativi, con qualche pezzo di musica corale. E’ il trionfo del
belcantismo: nelle arie i cantanti dimostrano la loro bravura eseguendo passaggi virtuosistici
(molto articolati e complessi). Tra gli autori di opere serie ricordiamo Alessandro Scarlatti.

A Vienna, nella seconda metà del secolo, il compositore tedesco Christoph Gluck e il librettista
italiano Ranieri de Calzabigi operano una riforma dell'opera seria italiana: eliminano il divario
che si riscontrava tra recitativo e aria, prestano grande cura alla qualità dei libretti e alla scrittura
orchestrale.

L'Opera buffa era inizialmente chiamata intermezzo perché eseguita tra un atto e l'altro dell'opera
seria. Nel corso del 700 diventa un genere a sé stante. Adotta argomenti comici, tratti dalla vita
quotidiana: scontri tra padroni e servi, equivoci d'amore, travestimenti e scambi di persona.
L'opera buffa è allestita per lo più in piccoli teatri pubblici a pagamento, frequentati da
intellettuali, borghesi ma anche da gente del popolo. I cantanti devono essere anche validi attori
per non far perdere di efficacia alle scene comiche.

Il primo capolavoro operistico buffo è l'intermezzo “La serva padrona” di Giovan Battista
Pergolesi, rappresentata a Napoli nel 1733.

Il Singspiel è un genere teatrale in lingua tedesca in cui si alternano parti cantate e parti recitate.
Tratta argomenti fantastici o fiabeschi. W.A Mozart ne scrisse diversi, tra cui il capolavoro "Il
flauto magico".

LA MUSICA STRUMENTALE

Nel Settecento la musica strumentale assume un ruolo sempre più importante. Le forme
strumentali che più diffuse sono la Sonata, la Sinfonia, e il Concerto. Per organizzare in modo
più efficace i loro brani, i compositori utilizzano uno schema detto forma sonata, costituito da tre
parti: esposizione, sviluppo e ripresa. Solitamente è basato su questa struttura il primo
movimento di sinfonie, concerti, sonate e quartetti.

Il concerto

Nel classicismo non vi è più la distinzione, come nel Barocco, tra concerto grosso e concerto
solista poiché tra i due viene prediletto il secondo. E’ di fatto una composizione per strumento
solista (spesso il pianoforte) e orchestra in tre o quattro tempi (o movimenti), solitamente di
andamento contrastante (allegro – adagio – allegro);

La sinfonia

La sinfonia è una composizione per orchestra in quattro o cinque tempi o movimenti. A


differenza del concerto, dove uno strumento ricopre il ruolo di solista e dialoga con l'intera
orchestra, nella sinfonia non ci sono strumenti con ruoli da protagonisti. Centri importanti per lo
sviluppo della sinfonia sono la corte di Manheim e Vienna, dove la sinfonia diventa acquisisce
una forma autonoma. Raggiunge la perfezione con l'opera di Haydn e Mozart.
MOZART
LA VITA

Nasce a Salisburgo il 27 gennaio 1756; fin dai primi anni viene guidato dal padre Leopold
nell'apprendimento della musica, poiché rivela immediatamente doti prodigiose. Compone i suoi
primi brani musicali (minuetti, sonate e addirittura una sinfonia) all‘ età di 5 anni ed è già in
grado di esibirsi in concerti al clavicembalo da solo o accompagnato dalla sorella Marianna
(detta Nannerl) di 5 anni più grande.

Dai 7 ai 17 anni Wolgang parte, accompagnato dal padre, per un viaggio che lo porterà a visitare
le più importanti città europee, varcando i confini di Austria e Germania. La sua tournée arriva
fino a Parigi, a Londra e naturalmente in Italia. Durante questi soggiorni ha l' occasione di
suonare di fronte a personaggi del calibro di Maria Teresa d'Austria e del Papa. Questi viaggi
permettono inoltre al giovane Mozart di conoscere e di studiare a fondo le opere dei maggiori
musicisti del tempo, assimilando così gli stili esecutivi e compositivi della musica italiana,
francese e tedesca.

Tornato a Salisburgo diventa maestro di concerti presso il principe arcivescovo Colloredo. I


rapporti tra lui e Mozart però, sono un po‘ tesi. L'Arcivescovo si dimostra molto duro nei
confronti di Mozart lo tratta alla stregua della servitù, costringendolo a mangiare nelle cucine tra
cuoche ed inservienti.

All‘età di 23 anni diviene organista del Duomo ma, dopo tre anni, lascia definitivamente la città,
sempre a causa dei contrasti con Colloredo. Nonostante il parere contrario del padre, si
trasferisce a Vienna, dove conosce e sposa Costanza Weber, figlia della sua padrona di casa. I
due avranno sei figli ma solo due raggiungeranno l‘età adulta.

A Vienna Mozart riceve molti incarichi, anche da parte di personaggi molto illustri come
l'imperatore Giuseppe II. Nonostante i successi e gli incarichi, le sue entrate sono troppo basse
per mantenere l‘alto tenore di vita (fatto di vizi e di sperperi) a cui Mozart e Costanza sono
abituati. Muore a Vienna a 35 anni in povertà a causa di una febbre miliare acuta, come recita il
referto di morte.

LE OPERE

Mozart scrive oltre 600 composizioni, più precisamente 626, che sono state catalogate e ordinate
in ordine cronologico da Ludwig von Köchel. Per questo motivo ogni composizione di Mozart è
contrassegnata dalla lettera K (di Köchel) seguita da un numero.

Tra i suoi lavori troviamo:

* 21 Opere tra le quali ricordiamo: Idomeneo Re di Creta, Il Ratto del Serraglio, Le Nozze di
Figaro, Così Fan Tutte, Don Giovanni, Il Flauto Magico;
* Oltre 50 Sinfonie (tra cui citiamo la Sinfonia n. 40 K 550)

*Diverse composizioni orchestrali tra cui ricordiamo la Serenata "Piccola Serenata Notturna"
-Eine Kleine Nachtmusik - K 525;

* 40 Concerti per strumento solista e orchestra;

* Sonate per pianoforte;

* Quartetti;

* Messe;

* Cantate sacre;

* Una messa da Requiem, la sua ultima composizione che risulta incompiuta.

La seconda metà del Settecento è il periodo dell' Illuminismo, il movimento culturale che si
propone di "illuminare" la mente degli uomini con la "luce" della ragione, facendoli uscire dal
"buio" dell'ignoranza e della superstizione. In campo artistico si afferma il Neoclassicismo che,
opponendosi agli ideali di grandiosità del Barocco, esalta invece la semplicità, la purezza,
l'equilibrio delle forme, promuovendo la riscoperta dell’età classica. In musica, per il periodo
compreso fra il 1760 e il 1830 si parla di Classicismo, facendo riferimento soprattutto alle opere
di Haydn e Mozart.

In questo periodo le melodie diventano più regolari, più simmetriche rispetto a quelle barocche,
sono più semplici e orecchiabili. L'armonia si basa in prevalenza sui gradi principali della
tonalità. L'andamento ritmico diviene più incisivo e vivace ed è spesso ispirato alla danza e per
questo spesso le frasi musicali sono organizzate in gruppi regolari di battute. Nelle loro
composizioni i musicisti utilizzano tutte le variazioni di intensità, compresi il crescendo e il
diminuendo, per sfruttare tutte le capacità espressive della musica.

Gli abbellimenti vengono quasi totalmente eliminati. Se il compositore desidera inserirli nella
melodia, li scrive per esteso.

Il Classicismo è anche un periodo di transizione per chi intraprende la professione del musicista.
Infatti mentre prima i musicisti erano al servizio esclusivo presso un signore, un nobile o un
ecclesiastico, poco alla volta raggiungono l'indipendenza economica e soprattutto la libertà
creativa (cosa che cercherà di fare, senza troppo successo, Mozart).

https://padlet.com/aligian04/ppqno48qrp1n

https://doc.studenti.it/appunti/musica/classicismo-musicale.html
https://www.studenti.it/classicismo-musicale-e-beethoven-riassunto.html

https://www.skuola.net/musica/forme-generi-musicali-classicismo.html?
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http://www.quellodimusica.com/storia-della-musica/classicismo/

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