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GUIDO REBECCHINI

Le biblioteche di Battista Fiera


e Giovan Benedetto Lampridio

N
ella sua lunga carriera di studioso di cose mantovane, Clifford
Malcolm Brown ha sempre mantenuto lo sguardo aperto a tutte le
produzioni culturali. Per questo, credo, sarebbe stato interessato a
conoscere il contenuto delle biblioteche di due intellettuali di notevole rilievo
come Battista Fiera (Mantova 1460/61-1540) e Giovanni Benedetto Lampridio
(Cremona 1478 - Mantova 1540), che vissero tra l’altro a stretto contatto con
gli ambienti artistici della corte gonzaghesca. Entrambi morirono nel 1540 e
due elenchi postumi dei loro libri, per qualche strano ghiribizzo della fortuna,
sono conservati nella medesima busta dell’archivio notarile depositato presso
l’Archivio di Stato di Mantova1.
Battista Fiera studiò medicina e logica all’università di Pavia e in un momen-
to imprecisato, probabilmente sul finire degli anni ottanta del Quattrocento, si
recò a Roma, dove frequentò la cerchia di Pomponio Leto2. Tornato a Mantova
ai primi del Cinquecento, Battista si dedicò ai suoi molteplici interessi, che
contemplavano, oltre alla poesia, lo studio della filosofia, della teologia e della
medicina. Le numerose opere letterarie di Fiera apparvero in una prima raccol-
ta, composta perlopiù da testi poetici, edita a Mantova nel 1515, che non ebbe
però eccessiva fortuna, tanto che per vederne una seconda si deve attendere
il 1537, quando una nuova edizione di suoi scritti fu stampata a Venezia3. Sul
versante delle arti figurative, nella città gonzaghesca Fiera dovette stringere
anche un rapporto di stima e fiducia con Andrea Mantegna, tanto da appa-

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rire quale testimone alla redazione del testamento del pittore4. Quest’ultimo
figura inoltre tra i protagonisti del trattatello del Fiera De iusticia pingenda e il
suo dipinto del Parnaso, eseguito per Isabella d’Este, è oggetto di una lode in
versi del Fiera5. Ad arricchire questo dossier degli interessi figurativi di Fiera,
si può aggiungere come poco dopo la morte di Mantegna, nel 1506, Battista
fece dipingere la propria effigie al nuovo astro pittorico della corte mantova-
na, Lorenzo Costa, in un quadro oggi conservato presso la National Gallery
a Londra. Fiera è infine noto alla storia dell’arte per aver fatto erigere, entro il
1514, un arco tra la propria casa e le pertinenze della chiesa di San Francesco sul
quale erano collocate tre grandi teste fittili, oggi visibili presso il Museo della
Città in Palazzo San Sebastiano, raffiguranti due astri letterari mantovani, cioè
Virgilio e Battista Spagnoli, e il marchese Francesco Gonzaga6.
Queste pur frammentarie notizie consentono di inserire solidamente Fiera
nella temperie artistica e culturale della fine del Quattrocento, dominata, a
Mantova, da Mantegna, ed è pertanto sorprendente trovare nella raccolta
del 1537 una tardiva celebrazione di Giulio Romano, scritta forse per tentare
di ricollocarsi nel panorama artistico di quegli anni7. Nonostante lo scarno
successo editoriale e il tramonto del mondo di cui era stato un protagonista,
Battista Fiera dovette godere di una vita complessivamente agiata a Mantova,
dove, alla fine della sua vita, risulta proprietario di diversi edifici. Nel marzo
1538, nel redigere il proprio testamento, in cui si fregia orgogliosamente dei
titoli di «nobilis mantuanus (…) aeque theologus eminentissimus, medicus et poeta
summus», Fiera stabilì che due abitazioni di sua proprietà fossero lasciate a due
pronipoti, Evangelista e Giovanni Maria, e tutti i restanti suoi beni dovessero
essere ereditati da un terzo pronipote, anch’egli di nome Battista, figlio del
nipote Filippo, che Battista aveva adottato già nel 15148.
Battista senior morì due anni dopo, il 2 gennaio 1540, a circa ottant’anni, e
tre giorni dopo venne redatto un inventario dei suoi beni9. Questo documento,
noto da tempo, registra un’abitazione sufficientemente fornita di masserizie in
cui, tra le altre cose, nello studio è registrata la presenza del ritratto di Costa
(«unus quadrus picture prefati quondam domini Baptiste»), ma non fa menzione
dei suoi libri. Un elenco di essi, compilato poco dopo la redazione del primo in-
ventario e citato esplicitamente in un atto del notaio Cattani del 20 aprile 1540,
è però finito in un documento del 14 ottobre 1540 relativo ai beni inventariati
per conto di una certa Viviana della Fiera, vedova di Ognibene de Pederzani,
in qualità di tutrice del figlio Ippolito, la cui relazione con Battista – se mai
ce ne fu una – non mi è stato possibile ricostruire (Appendice, 1). Il fascicolo
in cui è trascritto l’inventario, rimasto finora ignoto per un presumibile errore
di collocazione tra gli atti del notaio, contiene un elenco di circa duecento
libri che termina con il ricordo di un imponente quantitativo di opere dello
stesso Fiera, purtroppo collettivamente ricordate come centoventisei opere di
medicina e centocinquanta opere miscellanee, tra le quali spiccava il poema

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cristiano De deo homine. A questo elenco è possibile collegare le preoccupa-


zioni di Fiera per la sorte dei suoi libri, già espresse nel suo primo testamento
del 1522, recentemente commentato da Rodolfo Signorini, in cui stabilì che
essi fossero consegnati a chi, nella famiglia, avesse voluto continuare gli studi
filosofici o teologici, e che comunque fossero conservati tra i beni inalienabili
della famiglia10.
Limiti di spazio rendono impossibile in questa sede discutere in dettaglio
questo elenco di libri. Tuttavia, anche solo scorrendo i titoli e gli autori, mal
trascritti da un compilatore che non doveva avere alcuna competenza speci-
fica, si ricava l’impressione di una biblioteca che documenta interessi già da
tempo obsoleti all’epoca in cui l’elenco fu redatto. Come in una stratificazione
archeologica, questo elenco trasmette l’immagine di una cultura ibrida, ca-
ratteristica del periodo a cavallo tra Quattro e Cinquecento, in cui dispute di
natura scolastica convivono con istanze umanistiche. Stando ai titoli elencati
nel 1540, nel corso degli anni mantovani Fiera sembra aver perso l’interesse
poetico, letterario e filologico che doveva avere coltivato a Roma ed essersi
invece immerso nello studio di argomenti di carattere medico e, soprattutto,
in questioni filosofiche e teologiche.
Non sorprenderà dunque che Aristotele emerga come l’autorità centrale
in questa biblioteca, con quindici volumi di sue opere e numerosi commenti,
seguito da un nutrito gruppo di opere di Duns Scoto e di suoi commentatori.
Negli scaffali figuravano poi numerosi testi medici di autori antichi e alto
medievali, come Galeno, Ippocrate, Paolo Aegineta e Avicenna, e di autori
vissuti più di recente, come Mondino de Liuzzi, Michele Savonarola e Giovanni
Marliani. Minore spazio occupano invece i classici (ventinove volumi), e ancor
più ridotto era lo spazio accordato agli umanisti del Quattro e Cinquecento
rappresentati da sei volumi soltanto11. Tale intreccio di interessi corrisponde pie-
namente al multiforme ingegno del Fiera che, nell’edizione delle sue opere del
1537 – come d’altronde nel suo quasi contemporaneo testamento – si presentava
ecletticamente come filosofo, medico, teologo e poeta12. Carlo Dionisotti ha
illustrato la natura contraddittoria di questa cultura composita e il ritrovamento
di questo elenco di libri conferma e rinforza la sua analisi della posizione di
questo intellettuale nella cultura del tempo13. Una figura anacronistica, per certi
versi, che mentre divampavano la questione della lingua, le dispute sull’imita-
zione, sulla retorica e lo stile, confinò se stesso in un ambito di studi teologici
e filosofici ormai lontani dai settori più vivaci della cultura italiana.

Profondamente differenti sono la natura e il carattere dell’elenco di libri


di Giovanni Benedetto Lampridio, che, come si è anticipato, si può leggere
in un altro fascicolo conservato nella medesima unità archivistica in cui si
trova l’inventario di Fiera (Appendice, 2). Lampridio fu un celebrato umanista
appartenente a una generazione successiva a quella di Battista. Studiò a Cre-

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mona e Padova e, come Fiera, completò la propria formazione umanistica a


Roma, dove intorno al 1515 entrò nella cerchia degli intellettuali della corte di
Leone x14. Lì insegnò presso il Collegio greco e perfezionò la conoscenza della
lingua greca per cui sarebbe diventato celebre15. Sempre a Roma Lampridio
poté frequentare e conoscere, insieme a molti altri, personaggi del calibro di
Baldassarre Castiglione, Antonio Tebaldeo e specialmente Pietro Bembo, al
quale sarebbe rimasto legato da grande amicizia per tutta la vita. Da Roma,
nel 1523, Lampridio passò a Firenze, dove strinse rapporti con il filologo Pietro
Vettori, insieme al quale si concentrò sullo studio e la ricerca di codici delle
opere di Cicerone, un’impresa che lo avrebbe impegnato per un decennio
fino alla pubblicazione dell’Opera omnia dell’Arpinate nel 1534-1537 a Venezia,
presso Lucantonio Giunta16. Tornato nuovamente a Roma, nel 1526 si pose alle
dipendenze dell’abate Lorenzo Bartolini come precettore umanistico, e con
esso si trasferì a Padova, dove era già nel 1527, quando Bembo scrisse di averlo
incontrato17. Nella città veneta Lampridio si dedicò con successo all’insegna-
mento privato e sviluppò i suoi interessi per la cultura greca e per la filosofia
di Aristotele, che dominava il clima accademico patavino, fino al marzo 1536
quando, dopo la morte di Bartolini, accettò il prestigioso incarico di precet-
tore del giovanissimo Francesco Gonzaga, primogenito del duca Federico. Lì
mentre curava l’educazione dello sfortunato erede della famiglia dominante,
che sarebbe morto precocemente nel 1549, entrò in contatto con l’ambiente
artistico locale e nel 1538 fornì a Giulio Romano i temi per gli affreschi della
Sala di Troia in Palazzo Ducale, utilizzando, come ha dimostrato Bette Tal-
vacchia, le Fabulae di Igino edite a Basilea nel 1535 e i Commentarii ad Homeri
Iliadem di Eusthatius18. Se per l’Eusthatius Lampridio poté senz’altro accedere
alla copia ampiamente documentata nella biblioteca gonzaghesca – una copia
preziosa, che nel 1529 circolava per la corte papale e che il marchese Federico
si adoperava per riavere indietro19 – per l’Igino egli poté forse attingere alla
biblioteca domestica, che conteneva due volumi di questo autore (Appendice,
2, cc. 2v, 9v). Desta però anche grande interesse, a questo proposito, un «trac-
tatus de casu Troiae scritto a mano in carta caprina», forse da identificare con
il duecentesco Liber de casu Troiae di Guido Colonna, elencato tra i libri del
letterato (Appendice, 2, c. 8r), che potrebbe aver contenuto materiale miscella-
neo utile alla ideazione dei soggetti da dipingere sulle pareti della sala grande
del nuovo appartamento del duca Federico Gonzaga.
Quattro anni dopo essersi stabilito a Mantova, tuttavia, il 4 giugno 1540,
Lampridio morì, solo pochi mesi dopo Battista Fiera. Il 16 giugno fu compilato
un inventario dei beni spettanti alla figlia naturale Lampridia, che era stata
legittimata con atto rogato il 31 maggio dal notaio Cattani e nominata erede
universale in un testamento datato 2 giugno, oggi non più conservato tra le
carte del notaio. Il medesimo giorno, presso il medesimo notaio, fu nominata
tutrice Aspasia de Verulis. Non è chiaro se Aspasia, che sembra essere stata

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sposata e viene definita «honesta domina», fosse la madre di Lampridia, come


è tuttavia probabile. Quel che è certo è che la bambina «infantili aetate» si
trovò nominalmente proprietaria di circa cinquecento volumi del padre, di cui
oltre settanta identificati come manoscritti, perlopiù contenenti testi di autori
classici. Tra questi ultimi, un posto centrale era occupato da Cicerone, al quale
era dedicata un’intera sezione della biblioteca (quarantotto volumi). Opere di
Cicerone, tuttavia, appaiono anche al di fuori di questa sezione specifica, così
come molti commenti a suoi testi. Nel complesso l’opera ciceroniana è quindi
rappresentata da un considerevole corpus di poco meno di cento volumi, alme-
no quindici dei quali manoscritti. Molti titoli appaiono in copie multiple: le
Epistulae familiares, per esempio, figurano in ben tredici esemplari, e altri testi,
come il De oratore o il De officiis sono anch’essi presenti in numerose versioni.
L’interesse per Cicerone, come già ricordato, venne assiduamente coltivato da
Lampridio, così come lo studio dei classici greci, che non stupisce quindi di
trovare ampiamente rappresentati. I «libri greci» della biblioteca assommano
infatti a circa centocinquanta volumi, tra cui opere dell’amato Pindaro (sette
volumi), di Teocrito, di Callimaco, di Omero (dieci volumi) e dei tragici, di
Aristofane, di Senofonte, Ateneo e molti altri. Il decreto con cui Lampridio
venne accolto alla corte di Mantova, d’altra parte, mette in forte evidenza l’im-
portanza della cultura greca dell’umanista20. Scarse sono invece le opere di autori
contemporanei, molti dei quali Lampridio aveva avuto modo di conoscere
bene, primo fra tutti Bembo, come anche le opere in volgare. La marginalità
di queste presenze suggerisce che la biblioteca descritta nell’inventario era una
biblioteca umanistica di carattere prevalentemente professionale. L’immagine
di Lampridio che ricaviamo dai suoi libri si inserisce infatti al livello più alto
dell’umanesimo greco e latino del Rinascimento, in linea con l’immagine della
cultura letteraria che emerge dalla biblioteca di Baldassarre Castiglione, che
Lampridio, come si è anticipato, ebbe modo di conoscere e frequentare negli
anni romani. La biblioteca di Castiglione, inventariata nel 1529-1530, era infatti
anch’essa interamente focalizzata sui classici, sia greci, sia latini, e quasi del tutto
priva di contaminazioni moderne21.

Gli elenchi di libri di Fiera e Lampridio offrono spunti stimolanti sugli inte-
ressi e le conoscenze di due importanti intellettuali del primo Cinquecento, ma
gettano altresì luce sulla coesistenza, negli stessi centri e nello stesso tempo, di
culture profondamente diverse, che ci invitano a non ricostruire i percorsi della
cultura in maniera lineare, ma a intenderne piuttosto la multiforme varietà, le
contraddizioni e le tangenze, al di là delle specifiche differenze. La citazione, tra
i libri di Lampridio, di un’opera di Fiera, insieme ai commentari ad Aristotele
e alle pur sparute opere di Duns Scoto, mette in diretta relazione i mondi così
diversi di questi due autori, e conferma come culture e temporalità ben distinte
convivessero fianco a fianco, sovrapponendosi talora, pur senza confondersi.

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Appendice

Nella trascrizione degli inventari ho mantenuto gli interventi al minimo, conservando la


grafia originale. Laddove la lettura è incerta ho inserito un punto interrogativo tra paren-
tesi, laddove invece il documento presenta buchi o strappi, ho inserito tre asterischi tra
parentesi quadre. La numerazione delle carte del fascicolo dell’inventario di Fiera è mia.

1. Inventario dei libri di Battista Fiera


Archivio di Stato di Mantova, Archivio Notarile, notaio Alessandro Cattani,
busta 2807bis, atto del 14 ottobre 1540 [ma 20 aprile 1540]

Descriptio librorum repertorum in here- item pratica fros [?],


ditate quondam magnifici et honorabilis item Laurentius fiorentino,
artium medicinae doctoris domini Bapti- item le epistole familiare,
stae Fierae. item Lucio Appuleio,
Et primo libro Gaius Julius Solinus, item Marmeliano,
item Boetius de solatione, item Archimenida de elicis,
item Virigilianus, item Gaiettanus de [***] super anima,
item Cornu coppia, item Capreolus in [***] sententiarum,
item Suma Pauli Veneti sopra Aristotele, item Boetio,
item Diascoride, item Lucano,
item Ermolao Barbaro sopra Diascoride, item Franciscus de Mairontis,
item Galeno de locis afectis, item Oratio,
item le epistole ciceroniane, item Scotto,
item uno libro de [***] messer Baptista item Capreolus super unam sententiam,
ligato in biancho stampato cum certi v[***]
item uno libro de cavretto scritto a man,
i nel ultimo scritti a man,
item una sofistaria,
item Brixiano,
item Vergilio apostilà de man del predetto
item Marco Fabio Quintiliano, messer Baptista,
item uno libro de fra Francesco Leccetto item index Plinii,
sopra Scotto,
[c. 2r]
item Silvio Italico,
item Santo Thomas de Aquino,
item uno libro de maestro Gioan magiore,
item tractatus aureus de conservanda sa-
item Svetonio, nitate ec.,
item Paulo Orrosio, item Comentum Ghiaridi suer eticam,
item Sinonima de Simon Genuense, item Jo. Herculanei super prima phen.,
item Gentile sopra il profeta quarti [?], item la retorica de Cicerone,
item Valerio Maximo item comentari de Cesare,
[c. 1v] item Questiones Antonii Andra de tribus
item Supplementum cronicarum, principiis,
item uno messale, item questiones Gabrielis Zerbi super me-
item Tullio de officii, tafisicam,
item Rabbi Moises, item Questiones Apolinarii super poste-
item Joannes de Gondao super phisicam, riorum,
item un Abbicena in stampa piccola, item expositio Gentilis super 4ª phen.,
item Statio, item panctarum medicinae,

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item Apoliarius super anima, [c. 3r]


item Jacobus super [***], Albertus de celo et mundo,
item Durusianus super in [?], item Calepinus,
item Egidius et Marsilius super quaranta [?], item Serrapion,
item Silvio Italico, item Sextus naturalium Evicenae,
item Pr. Joannes Dons super 4ª sententia- item Marsilius,
rum, item Egidius roman in libro posteriorum,
item Albertus super anima, item Joannes Dons ordinis minorum ma-
item Columella, nus scripti,
item Paulus Egineta, item Joannes Erculanus in q.o mansoris,
item Albertus de animalibus, item Augustinus Niphus,
item S G. Nic., item Aristoteles de celo et mondo cum
item Savonarola de febribus, expositione
item uno Aristotele, Sancti Thomae,
[c. 2v] item Plato de philosofia,
item Scottus super u.a, item Egidius,
item Marcus Quatracius scritto a mano, item Timeus Platonis,
item Phisica Aristotelis, item Plato de amore,
item Aderois super phisica Aristotele, item Cicero de oratore,
item la prima parte de Galeno, item orationes Ciceronis,
item una intrapetation de Eugon senese in item Aulo Gelio,
p [?] canonis, item Giometra Euclidis,
item Predictiones Hipocratis, item Joannes Canonicis super opera fisi-
item Rasis ad agramansoram, corum,
item Sermo p.s Nicolai, item Logica Petri Mant.ni,
item Problemata Aristotelis, item Questio Marliani de calidate corpo-
item un altro libro de maestro Mario de rum,
Quatraciis, item Tortellus,
item regalis dispositio, item Perspectiva,
item Gentilis in 3° p[***], item Thomae metafisica,
item Fiera medicus, item Silve Statii,
item al mansor silanus, item uno libro scritto a mano in carta de
item Ermolao Barbaro, capretto,
item Comentaria Joannis Scotti supra la [c. 3v]
metaphisica, item Assertio septem sacramentorum,
item Paulo Veneto, item liber z.s Plinii naturalis historiae,
item primus scripti fratris Joannes Dons item Scotus super 3° sententiarum,
Scotti, item Nicolus,
item Licetus in r.o Scotti, item m. sententiarum,
item Comentaria Thome de Garba in libro item Jandinus in animam,
Sgalen, item Ugo in Primam primi,
item calaculator, item problemata Aristotelis,
item Thomas contra gentiles, item questiones super tota filosophia ma-
item Orlandus de Villanova, gistri Joannis
item Colliget Averois, magistri doctoris,
item Etica Aristotelis, item epistole Plinii,

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item universalia Aristotelis, item uno libro scritto a man,


item Licetus super questionibus Scotti, item Propertius,
item phisica Aristotelis, item primus et secundus de Avicenna,
item epistole Ovidii, [c. 4v]
item Etica Sancti Thomae cum posterio- item Savonarola,
ribus, item prima Plutarci,
item uno libro scritto a man, item Francisci quinticiani,
item Concorregius, item Scotus super 4°,
item Capreolus in 4um sententiarum, item Celum et metafisica,
item Ugo in tecni, item Paulus Venetus super posteriores,
item Pantegni Constantini africani, item Universalia Scotti,
item Burleus, item quodlibet Scotti,
item Aristotelis de generatione, item Comentario Roberti Lingomensis,
item Galenus de alimentis, item elucidarius carminum,
item parasafris totius filosofiae naturalis, item phisica et anima Aristotelis,
item Augustinus de civitate Dei, item Seneca de moribus,
item Pratica Joannis Anglici, item Dinus,
[c. 4r] item q. aldamansor,
item liber primus Aristotelis super anima, item uno libro de sua mano,
item Mesue, item uno libro grande da conti,
item Ugo super q.o p.i, item Nicolai Alicen[***],
item uno libro scritto a man de capretto, item scriptum super primum sententiarum
item questiones Jacobi super primo afo- fratris Joannis Dons,
rismo, item uno libro senza coperta,
item Jacobus foriviliens super p. prima, item uno libro scritto a man,
item Joannes Franciscus Picus Mirandulae item historia de sancto Jovachino,
dominus, item uno libro scritto a man,
item Capreolus super 3° sententiarum, item actus apostolorum de man sua,
item Isagogae Joannicii, item Alberto Magno,
item Lecettus super primo et 3° senten- item uno libro scritto a man,
tiarum,
item comentaria Domici Caldanarini,
item Cornelius Celsus,
item Temistio,
item Phisica et metaphisica Alberti,
item Lorentius Valla,
item Priora Aristotelis,
item Aristoteles de animalibus,
item Pontanus,
item epistole medicinales,
item Consequentia s[***],
item liber scritto a man,
item Anatomia Mondini,
item liber 3s Avicenne apostilato de man sua,
item Theodoro Gazza,
item primus et 2s Avicenne apostilato de
item Conciliator, man sua,
item 3s Nicolini, item Nicolinis,
item u.a Jo. Mathei de Gradiis, item Antonius Musa,
item metafisica Aristotelis, item volumi cento e vinte sei desligati de ope-
item uno libro scritto a man, re dil predicto messer Baptista de medecina,
item Ugo in aforismo, item volumi cento e cinquanta desligati de
item Nicolaus Leonicenus, opere dil preditto messer Baptista de deo et
item Theodori Gratii tessaloni, homine cum molte altre cose.

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2. Inventario dei libri di Giovanni Benedetto Lampridio


Archivio di Stato di Mantova, Archivio Notarile, notaio Alessandro Cattani,
busta 2807bis, atto del 16 giugno 1540
Et primo Inventarium librorum in eius item uno libro delle oratione piccolo,
studio: item dui pezzi de rethorica in stampa de
Opere de Cicerone Aldo,
Et primo le oratione, item epistole familiare,
item la rethorica, item ad Quintum fratrem de oratore piccolo,
item Tulio de oratore con il comento, item epistole familiare piccolo,
item le epistole familiare, item uno comento sopra le oratione,
item altre epistole familiari in carta de item uno Tullio de officio piccolo,
capretto, item uno comento sopra Cicerone,
item De oratore scritto a mano, item Somnium Scipionis scritto a mano,
item le oratione in carta de capretto, item la rethorica de Cicerone scritta a mano,
item le epistole ad Atticum, item uno libro de oratione ad Atticum
item anchora le oratione, scritto a mano in carta de capretto,
item la rethorica ad Herennium, item uno libro delle oratione,
item la opera filosofica, item Cicerone de officiis,
item le epistole familiare, item Cicerone de officiis scritto a mano,
item le epistole familiare, item libri otto de Tolomeo ligati insieme
item le epistole familiare in capretto scritto grande,
a mano, item libri otto ligati insieme de Tolomeo,
item Tullio de officii con comento, item uno altro libro de Tolomeo vulgare de
item opera filosofica, Benedetto Bordono,
item le oratione, item uno libro a stampa de tutte le cose
item le epistole familiare grandi, antiche,
item la rethorica, item Tusculane,
item epistole ad Atticum con il comento, item la tradution de Xenophonte,
item le epistole familiare con il comento, item Salustio in carta de capretto,
item oratione contra Cathelina scritto a item Alexandro Afrodiseo comentario in
mano, libro xii de Aristotele desligato,
item epistole familiare ad Atticum desligate, item Dionisio Alicarnaseo,
item oratione piccole, item Cronica de fra de Saxonia desligata,
item oratione anchora piccola, item Strabon grando,
item rethorica in stampa de Aldo, item Istoria de Saxonia,
item una parte de oratione piccola, item Dioniso Alicarnaseo,
item de filosofia piccola, item Philippo Melanton,
item epistole familiare piccole, item Cronica fiorentina vulgare,
item epistole ad Atticum piccole, [c. 2r]
item epistole de Cicerone piccole, item Georgio Trapezontio,
item tre libri delle oratione de Cicerone item tradution de Platon,
piccole, item Ludovico Celio,
item epistole familiare piccole, item Politian,
[c. 1v] item el Brasavola medico,
item epistole familiare, item Simon Grimeo,

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item Procopio de bello Gottorum, item Comento sopra le Tusuculane,


item Lactantio, item Roberto Valturi,
item Gualtero Burleri supra li libri de Ari- item Comentari del Barualdo in le filipici,
stotele, item Comentario sopra Aristotele,
item Tradution de Lucian, item Jacobo Lodoiico,
item Valerio Maximo, item Comento del Alciado sopra le para-
item Suma de aritmetica giometria ecc., dosce,
item Euclide, item Igini Augusto,
item Fra Leriardo [?], item Petro Victore in le explicatione,
item Georgio Valla, item Avero epitoma,
item esposition de etica, item el Sabelico,
item Herodo alicarnaseo, item un Servio scritto a man,
item Sexto Julio Frontino, item Tullio Firmo,
item Giovan Francesco Pico della Miran- item Comento de Sancto Thomaso sopra
dola, la fisica,
item Comento sopra la posteriore, item Apian Alexandrino,
item Joseph de antiquitate judeorum, item Lucio Floro,
item el Blondo, item Santo Thomaso sopra la methafisica,
item uno libro de herbis et animalibus ecc., item tradution de Origene scritte a mano,
item Polidoro Virgili, item Valerio Maximo scritto a mano in carta
item Plutarco, de capretto,
item Tito Livio, item el Bochatio de genologia delli dei,
item Theodoro siculo, item el Poggio in carta de capretto scritto
item uno comento in Cicerone del Valla, a mano,
item el comento de Donato sopra Virgilio, item Themistio sopra la posteriore de Ari-
item Prodocimo, stotele,
item Porphirio, item Plutarco in libro quinto,
item el Eutimio sopra li salmi, item Tullio Celliforo scritto a man,
item Justino, item Gioane episcopo,
item Antonio Codro, [c. 3r]
item Giovan Francesco Burana [?], item Ausonio in libro Svetoni,
item Pomponio Mella, item le supplementi delle croniche latine,
[c. 2v] item Decadis primo,
item la Platina desligata, item Vegetio de re militari piccolo,
item Plutarco, item Francesco Filelpho,
item Anotation de Gulielmo parisiense, item Dione historico piccolo,
item uno libro de anotation del medemo item Marco Fabio Quintiliano piccolo,
Gulielmo, item Catone maggiore scritto a man pic-
item Xenophonte latino desligato, colo,
item Publio Cornelio Tacito, item Georgio Trapezunso piccolo,
item Ariano de rebus gestis Alexandri de- item la tabula de Quintiliano grando,
sligato, item Marco Antonio Cocco piccolo,
item una cronica de Eusebio, item la istoria de Aeliano piccolo,
item Cronica de saxone gramatico, item Prisciano grammatico piccolo,
item Questione de Gioan parisiense sopra item Hieronimo Bagolino veronese,
Aristotele, item Gerogio Valla grando,

storia del l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to
Le biblioteche di B. Fiera e G.B Lampridio 131

item Rodolpho Agricola, item rethorica de Cicerone scritta a mano,


item Marco Antonio parafrase, item uno libro de Platone in Timeo,
item una opera de Nicolao Leonico piccolo, item Quintiliano,
item Publio Rutilio de figuris sententiarum, item Basilio scritto a man,
item Giovanni Bartholomeo Marliano pic- item Propertio scritto a man,
colo, item Plino grando in stampa nova,
item Tito Livio patavino delle istorie pic- item Gando [?] sopra la anima,
colo, item Intrepetatio Tiberii Claudii super
item Diogene de vita philosophorum pic- Virgilium manu scripta,
colo, item Thomas in libro de generatione Ari-
item Ovidio magior scritto a man piccolo, stotelis,
item dui libri de Francesco Assulano piccoli, item la tradution del Valla in Tucidide,
item le oratione de Tito Livio patavino item uno Vergilio in stampa vecchia,
piccolo, item Interpretation del Brixiano,
item el Columella grando, item le tragedie de Seneca,
item Opera de Alberto Magno de logica, item Imni de Marulo,
item Gioan Bocatio de genelogia deorum, item la rethorica de Cicerone scritta a man,
item Burleo sopra le opere de Aristotele item comentari de Seneca scritti a man,
grando,
item Cicerone de oratore,
item Plinio,
item Interpretation de Brixian,
item Igidio sopra li libri della posteriora de
item le anotation del Barualdo,
Aristotele,
item Servio sopra Virgilii in carta de capret-
[c. 3v]
to scritto a man,
item opere de Martian Capella,
item Terentio scritto a man in carta de
item Argumentua duodecim Siconis Pulen- capretto,
toni super aliquod invectivis et orationibus
Ciceronis, [c. 4r]
item el cornu copia, [Vari oggetti domestici seguono in un fascico-
lo numerato da c. 4r a c. 7v, inserito al centro
item Apuleio con il comento del Barualdo, di quello contenente l’elenco dei libri. Tra
item Inquisitio artis domini Antonii Justi- gli oggetti si distinguono a c. 4v «una sfera
ivicentini in orationibus Ciceronis scritto d’ottone», «uno mondo», «una carta da na-
a mano, vigare in carta de capretto», «uno bussolo da
item la polentea de Dominico Narno, navigare con la sua cassa coperta de coramo»
item Ermolao Barbaro in castigatione de e a c. 5r «tazze doi de argento venetiano» e «un
Plinio, quadro de Madona alla venetiana»]
item le opere de Boetio, [c. 8r]
item la summa de Paolo Veneto, item Quintiliano,
item Lactantio in carta de capretto scritto item Archiregropo sopra la etica de Ari-
a man, stotele,
item Pomponio de interpretazione sopra item la politica de Aristotele cum le esposi-
Virgilio, tion de Santo Thomaso,
item el Macturantio sopra le filipice de item Aristotele de animalibus,
Cicerone, item Aristotele de naturalibus,
item Quinto Curtio nelli gesti de Alexandro item Joanne de Lapide sopra l’arte de Ari-
scritto a man in carta caprina, stotele,
item li comentarii de Cesare scritto a mano, item opera de frate Joanne Anio de anti-
item Victruvi de architectura, quitate,

s to ri a d e l l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to
132 G. Rebecchini

item Cicerone de officii scritto a man, item Propertio scritto a man,


item Topica de Boetio, item Lucretio con comento,
item Cicerone de amicitia, item Officina Joannis Textoris,
item Euclide, item Virgilio scritto a mano,
item la rethorica de Cicerone scritta a man item Statio scritto a mano,
in carta caprina, item Propertio con il comento,
item Plauto scritto a man, item Ovidii magior con il comento,
item Logica de Paulo geneta scritto a man, item Valerio Maximo in carta caprina scritto,
item Marco Tullio de officii scritto a man, item Terentio con il comento,
item Comento de Virgilii scritto a man, item opus de contemporalitate regnorum
item Guarino Veronese in Plutarco, manu scriptum,
item Donato sopra Terentio, item Juvenale scritto a man,
item Brixiano scritto a man, item Comentarii de Cesare piccolo,
item la vita de Diogene, item Oratio con il comento,
item Diogene Laertio, item uno altro Oratio con il comento,
item le epistole de Cassiadoro, item opere de messer Baptista Fera,
item comento sopra Terentii scritto a man item Timeo de Platone scritto a mano,
in carte de capretto, item comento de Donato sopra la rethorica,
item epistole de re Theodorico scritto a item comento sopra Statio,
man, item comento sopra Persium,
item Gerogio Trapezonto scritto a man, item De oratoribus Ciceronis,
item Dioniso alicarnaseo, item Virgilio con il comento,
item tractatus de casu Troiae scritto a mano item Plauto con il comento,
in carta caprina, item la sfera de Gioan de Sacrobusto,
item Cicerone de officii scritto a man in item Catullo et Propertio grando,
carta caprina,
item Plauto scritto a man,
item Quintiliano de institutione oratoria,
item Juvenal,
item Logica de Paulo scritta a mano,
item le epistole de Cicerone a Bruto,
item Paulo Rosio scritto a man,
item la dialetica de Augustino,
item Demostene scritto a mano,
[c. 9r]
item liber primus de officii de Cicerone
item Plauto,
scritto a man,
item Justino historiografo,
item Lactantio scritto a man,
item la dialectica de Georgio Trapezonto,
[c. 8v]
item Lucretio scritto a man in carta de
item Cicerone de finibus bonorum et ma- capretto,
lorum,
item un comento sopra Virgilio scritto a
item Pomponio Mella et Sollino et Victor et man,
Dionisio in stampa de Aldo insieme,
item Burlano,
item Canone stabularum Joannis de Blan-
chinis, item opera de Lazaro Baffio desligato,
item oratione de Cicerone scritte a man in item Questione de Scotto sopra Aristotele,
carta caprina, item Lucretio,
item epithoma fratris Ghristomi de fisica item opera del Vida,
Aristotelis, item epistole de Diogene,
item comento sopra Persio, item Martiale scritto a man,
item Cicerone de re publica scritta a man item uno Terentio,
in carta caprina, item le fabule de Isoppo,

storia del l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to
Le biblioteche di B. Fiera e G.B Lampridio 133

item le epistole de Ovidio, item Ovidio de phastis in stampa piccola,


item Plutarco, item Eginio,
item Lucretio in stampa de Aldo, [c. 10r]
item Oppiano poeta, Libri Greci:
item Terentio, Et primo libri dece de Homero grandi e
item Statio, piccoli,
item Pomponio Mella et Julio Solino in- item libri de Aristotele et sopra Aristotele
sieme, numero vintiuno la più parte grandi,
item Macrobio piccolo, item le tragedie de Eschilo pezzi tre,
item Acacdemia de Cicerone, item libri de Euripide numero sei,
item Oratio piccolo, item le tragedie de Sophocle libri cinque,
item Statio piccolo, item Eschilo libri trei,
item la quarta deca de Tito Livio, item libri de Theochrito quatro,
item la declamation de Marco Fabio Quin- item Oppiano,
tiliano, item libri dui de Aristophene,
item Galeno de sanitate tuenda, item libri de Pindaro numero sette,
item Victurio de architectura, item Esiodo libri trei,
item le sententie [?] de Tolomeo, item Epigrami greci tri,
item le oratione de Francesco Silvio et item le cognitione de Theocride,
Philippo Melanton et Bartolomeo et altri
item Erudiano,
sopra Marco Tullio,
item Ausonio, item Michael de proprietate animalium
desligato,
item le anotation de Francesco Massario
veneto, item Nicandro con comento desligato,
[c. 9v] item Isaac monaco de mensura poetica,
item libri sedice insieme de natura anima- item Calimaco in stampa maiuscula con
lium, comento,
item le istorie de Germani, item le Argonautiche de Appolonio Rodio
item Questiones de Aristotele, libri dui,
item Gaio Grispo Salustio de coniuratione item Oratori greci,
de Catilina, item Attenei dui,
item Iginio de stelle, item epistole de diversi,
item Comentari de Cesare, item le progemnastiche de Antonio sophista
item le vitte de imperatori, et l’arte rethorica de Ermogene dui,
item Annotationes in libro Procopii, item libro de Gioane docsa patre sopra la
item Trefonius sive de divinatione, inventione de Ermogene,
item libretti de diversi sorte scritte a man [c. 10v]
et stampate vechii e rotte di puoca impor- item Plutarci dui grandi,
tantia n.o trenta dui, item libro scritto a man Ermogene,
item Calepino uno, item le oratione de Demostene scritte a
item uno Volaterano, mano,
item uno Cornucopia, item Enchiridion d’Ifistione,
item le epistole de santo Hieronimo scritte item libri dui de Demostene,
a man, item Fabule de Hisoppo,
item Mario Nizolo bressano sopra Cicerone, item la indution de Porphirion pezzi dui,
item le epistole de Falaride, item Sopatre vecchio et non integro,
item Homero tradutto, item Tucidide libri trei,

s to ri a d e l l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to
134 G. Rebecchini

item comento de Gioan gramatico sopra item Plutarco grando,


Aristotele, item la methaphisicha,
item Strabon de situ orbis, item Amonio,
item la edition de la fide ortodoxa e Gioan item la rethorica de Aristotele,
Damasceno, item Simplicio sopra la methafisicha de
item li comentarii de Simplicio sopra Ari- Aristotele,
stotele, item Phisicha de Aristotele,
item octo libri de Philostrato della vitta de item Eustrati sopra la ethica de Aristotele
Apolonio, scritto a man,
item la rethorica de Ermogene, item le Eliade de Homero scritto a man
item Luciano, vechio,
item Ariani dui libri, item Pausanio,
item Isocrate scritto a mano, item la phisicha de Aristotele scritta a man,
item Aristotele de phisicha, item Aphtonio,
item Xenophonte, item li comentari sopra a Auripide,
item Atteneo, item Artemidoro della interpretation delli
item comentarii sopra la methafisicha de somni,
Aristotele scritta a man, item Ermogene piccolo,
item Alexandro aphrodiseo sopra le topiche item Stobeo,
de Aristotele, item Ariano,
item un altro Alexandro afrodiseo sopra la item Apotecmati de diversi,
methafisica de Aristotele, item le sententie de Catone romano,
item li comentari de Simplicio sopra le item Apolonio de constructione,
cathegorie de Aristotele,
item l’arte rethorica de Platone,
item Isocrate,
item Simplicio,
item Amonio sopra la ermignia [?] de Ari-
item Psalterio,
stotele,
item Comentario sopra Theocrito,
item Herodoto,
item Comito calabro,
item Dioschoride,
[c. 11v]
item li evangeli,
item Armogene vecchio scritto a man,
item le opere de Gioan Grisostomo scritte
a man, item regales schedulae,
item Ermogene in stampa piccola, item le gramaticae trei de Theodoro Gazza,
item Espositione sopra le epistole de santo item ditti preclari de philosophi piccoli,
Paulo, item Theone sophista,
[c. 11r] item vocabulisti greci e latini dui scritti a
item Esposition sopra li atti delli apostoli, mano,
item Santo Gioan Grisostomo sopra le item Varrini libri dui grandi vocabulari,
epistole pezzi tri, item Demetro gramatico,
item Luciano, item el Budeo sopra la lingua greca,
item Antonio sophista, item una gramatica de Aldo Manucio,
item Aeschino, item Crissolora regule,
item Antonio con altri libri insieme, item Dioscoride trei,
item comentarii sopra le oratione Dimo- item gramatice dui de Ciro Manuello,
stene, item Theodoro Gazza,
item Gioan gramatico sopra la posteriore item la gramatica de Demete,
de Aristotele, item Esichio,

storia del l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to
Le biblioteche di B. Fiera e G.B Lampridio 135

item Stimologicho, item dicta preclara philosophorum desli-


item Julio Polluce vocabulario, gato,
item un libro senza principio scritto a man, item Porphiri doi desligati,
item Gioan Alexandro sopra la posteriore, item Jacomo Foscharino desligato,
item Euclide scritto a man desligato, item Psello sopra la ettica et altre desligato,
item Thoma, item Porphirio scritto a man vecchio,
item uno libro piccolo vecchio, item uno dialogo de Platone scritto a man,
item Cebete, item una Bibia ligata in quatro pezzi hebrai-
item Theocrito vecchio, ca con il comento,
item uno libro de virtute, item li sette salmi hebrei,
item Trophonio, item ditionari in tre lingue.

NOTE
abbreviazioni
ASMn Archivio di Stato di Mantova
AN Archivio Notarile

1. ASMn, AN, notaio Alessandro Cattani, b. 2807bis.


2. An. Asor Rosa, a.v. «Fiera, Battista», in Dizionario Biografico degli Italiani, 47, Roma
1997, pp. 415-416.
3. I titoli sono, rispettivamente, Hiymni diuini. Syluae. Melanysius. Coena, Mantova,
Francesco Brusco, 1515 e Baptistae Fierae Mantuani Philosophi Medici Theologi et Poetae
De Deo homine libri quattuor. Hymni divini. Dictatum de Virgine Matre immaculate
concaepta. Coena, et libellus de pestilentia. Silvae. Elegiae et Epigrammata, Venezia,
Giovanni Padovano e Venturino Ruffinelli, 1537.
4. Su Fiera e le arti figurative, G. Agosti, Su Mantegna, I, Milano 2005, pp. 216, 257-258;
D. Sogliani, Ritratti cortigiani negli anni di Isabella d’Este e Francesco ii Gonzaga. Pit-
tura, scultura e oreficeria a confronto da Andrea Mantegna a Lorenzo Costa, in A casa di
Andrea Mantegna. Cultura artistica a Mantova nel Quattrocento, catalogo della mostra
(Mantova 2006), a cura di R. Signorini, Cinsello Balsamo 2006, p. 261.
5. Per un’edizione moderna del De justicia pingenda si veda De justicia pingenda. On the
Painting of Justice. A Dialogue Between Mantegna and Momus. The Latin Text of 1515
Reprinted with a Translation, an Introduction and Notes by J. Wardrop, London 1957
e R. Signorini, “De Iusticia pingenda Baptistae Fierae Mantuani dialogus.” Tipologie
iconografiche della Giustizia, edizione critica e prima traduzione italiana del dialogo, in
Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Garyson e Ernst Gombrich,
atti del convegno internazionale (Mantova 29-31 ottobre 1998), a cura di L. Chiavoni,
G. Ferlisi e M.V. Grassi, Firenze 2001, pp. 381-434. Per la poesia sul Parnaso, R. Jones,
“What Venus Did with Mars”: Battista Fiera and Mantegna’s Parnassus, «Journal of the
Warburg and Courtauld Institutes», 44 (1981), pp. 193-198.

s to ri a d e l l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to
136 G. Rebecchini

6. Su questo monumento e le relative iscrizioni si veda ora R. Signorini, Epigrafi di


Battista Fiera, in Scritti per Chiara Tellini Perina, a cura di D. Ferrari e S. Marinelli,
Mantova 2011, pp. 57-76, oltre a M. Bourne, Francesco ii Gonzaga: The Soldier-Prince
as Patron, Roma 2008, pp. 287-288; Isabella d’Este. La prima donna del mondo. Fürstin
und Mäzenatin der Renaissance, catalogo della mostra (Vienna 1994), a cura di S. Ferino
Pagden, Wien 1994, pp. 121-126.
7. La poesia su Giulio Romano si può leggere in Agosti, Su Mantegna, cit., p. 257.
8. ASMn, AN, notaio Benedetto Meja, atto del 18 marzo 1538. Il rapporto di Battista col
nipote Filippo, figlio del fratello di Battista, si ricava da ASMn, AN, notaio Benedetto
Meja, atto del 23 marzo 1514.
9. ASMn, AN, notaio Alessandro Cattani, b. 2807bis, atto del 5 gennaio 1540.
10. Signorini, Epigrafi di Battista Fiera, cit., pp. 74-75.
11. Tra gli autori classici figurano Apuleio, Aulo Gellio, Boezio, Cesare, Cicerone, Colu-
mella, Lucano, Orazio, Quintiliano, Platone, Plinio, Quintiliano, Silio Italico, Solino,
Stazio, Svetonio, Valerio Massimo e Virgilio «apostilà del man del predetto messer
Baptista» (Appendice, 1, c. 1v). Tra gli umanisti dell’epoca di Fiera spiccano Domizio
Calderini, Ermolao Barbaro, Teodoro Gaza, Giovan Francesco Pico della Mirandola,
Giovanni Gioviano Pontano e Lorenzo Valla.
12. Baptistae Fierae Mantuani Philosophi Medici Theologi et Poetae, cit.
13. C. Dionisotti, Battista Fiera, in Id., Appunti su arti e lettere, Milano 1995, pp. 57-76
(ma già pubblicato in «Italia medioevale e umanistica», I (1958), pp. 410-418).
14. Per le informazioni biografiche su Lampridio mi rifaccio a S. Benedetti, a.v. «Lampri-
dio, Giovanni Benedetto», in Dizionario Biografico degli Italiani, 63, Roma 2004, pp.
266-269. Ma si vedano anche F. Piovan, Lampridio, Bembo e altri, «Italia medioevale e
umanistica», 30 (1987), pp. 179-197 e soprattutto A. Onorato, Un umanista cremonese
del primo Cinquecento: Giovanni Benedetto Lampridio, «Studi umanistici», 1 (1990), pp.
115-179, con ampia bibliografia.
15. V. Fanelli, Il ginnasio greco di Leone x a Roma, «Studi Romani», 9 (1961), pp. 379-393:
388.
16. Onorato, Un umanista cremonese, cit., 120-123.
17. Lettere di Bembo, a cura di E. Travi, Bologna 1990, II, n. 765, p. 426, Pietro Bembo a
Gasparo Bembo, 6 maggio 1527.
18. B. Talvacchia, Homer, Greek Heroes and Hellenism in Giulio Romano’s Hall of Troy,
«Journal of the Warburg and Courtauld Institutes», 51 (1988), pp. 235-242.
19. Cfr., per esempio, ASMn, Archivio Gonzaga, b. 878, c. 318v, lettera di Francesco
Gonzaga al marchese Federico Gonzaga, da Roma, del 22 agosto 1529.
20. ASMn, Archivio Gonzaga, Decreti, L. 40, c. 144r-v, 12 aprile 1536. Nell’atto si sottolinea
in particolare la competenza nel greco di Lampridio «qui facili atque alacri facundia,
rerumque graecarum plurima et varia scientia in socratica illa doctorum virorum cohorte,
quae in patavino conventu celebrant, tantum laudis, tantum sibi gloriae comparavit, ut
per totam Italiam vir peritissimus, orator eloquentissimus et in re poetica consummatissimus
habeant».
21. G. Rebecchini, The Book Collection and Other Possessions of Baldassarre Castiglione,
«Journal of the Warburg and Courtauld Institutes», 61 (1998), pp. 17-52.

storia del l a c u lt u r a : ri n a s c i m e n to

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