possa studiare, scoprire e ottenere informazioni da ciò che ci circonda senza superare i limiti morali ed etici. In questo tema vorrei affrontare quest’argomento, criticato da molti, cercando di dare una definizione a ciò che la scienza può e non può fare, delimitare i suoi limiti e dare un nome a chi possiede l’autorità di decidere quest’ultimi. Partendo dal principio che la scienza è un sistema di conoscenze ottenute attraverso un’attività si ricerca organizzata e con procedimenti metodici e rigorosi, allo scopo di giungere ad una soluzione oggettiva; mi vorrei soffermare sul concetto dei procedimenti metodici e rigorosi, poiché per arrivare ad una soluzione oggettiva molto spesso quest’ultimi varcano il confine dell’etica e della morale, citando Macchiavelli, come il principe deve lasciar da parte la morale per un futuro migliore del suo principato, la scienza, a mio parere, deve tralasciare l’etica per raggiungere le soluzioni più soddisfacenti e quelle che più servono all’uomo e\o all’ambiente circonstante a noi. Scrivo questo non perché io sia un sadico o una persona senza morali, ma viceversa credo che a volte bisogni tralasciare l’etica e la morale per arrivare a dei risultati che superino di gran lunga quel vuoto di morale che si era appena creato, citando sempre Macchiavelli con:” Il fine giustifica i mezzi” voglio sottolineare Sebastiani Alex 4SA 15.07.2017
l’idea che se il fine è molto buono, allora
tutti i mezzi per arrivare a quest’ultimo saranno giustificati. La scienza, però dovrà sempre restare dentro dei canoni e dei confini, tra questi le leggi di natura è l’insieme che più contiene tutti quei limiti che a mio parere la scienza dovrebbe rispettare, quindi citando degli esempi: il non far male ad altrui, il non rubare, e tutti quei canoni a cui qualsiasi uomo arriverebbe senza troppi sprechi di energia. Detto ciò ci dovrà però pur sempre essere un ente il cui incarico è quello di dettare ogni legge di natura, ed a mio parere l’ente in questione dovrebbe essere un circolo formata da molti studiosi, sia celebri che neolaureati, da politici e capi di stato, ed infine da un portavoce per ogni regione del mondo. Nelle sedute si dovrà parlare di ciò che è giusto ed ingiusto, dei procedimenti metodici e rigorosi, delle nuove scoperte e di ciò di cui il mondo ha bisogno di sapere, tutto ciò verrà poi messo su carta e ogni due anni ci sarà una votazione, in primo luogo all’interno del circolo, mentre in secondo luogo nelle varie regioni del mondo, ma solamente quelle “leggi” che sono state votate a favore all’interno del circolo. Ogni quattro anni ci sarà un cambiamento totale dei componenti del circolo, i portavoce e gli intellettuali saranno eletti dai cittadini delle regioni, poi i portavoce e gli studiosi eleggeranno, in un secondo momento, i politici e i capi di stato per l’incarico chiesto. Così facendo ci sarà sempre un riciclo di idee, di morale e di etica dando le opportunità alla scienza di compiere il suo percorso in completa serenità.