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Sebastiani Alex 4SA 15.07.

2017

Tema d’italiano

Spesso ci domandiamo come la scienza


possa studiare, scoprire e ottenere
informazioni da ciò che ci circonda senza
superare i limiti morali ed etici. In questo
tema vorrei affrontare quest’argomento,
criticato da molti, cercando di dare una
definizione a ciò che la scienza può e non
può fare, delimitare i suoi limiti e dare un
nome a chi possiede l’autorità di decidere
quest’ultimi.
Partendo dal principio che la scienza è un
sistema di conoscenze ottenute attraverso
un’attività si ricerca organizzata e con
procedimenti metodici e rigorosi, allo
scopo di giungere ad una soluzione
oggettiva; mi vorrei soffermare sul
concetto dei procedimenti metodici e
rigorosi, poiché per arrivare ad una
soluzione oggettiva molto spesso
quest’ultimi varcano il confine dell’etica
e della morale, citando Macchiavelli,
come il principe deve lasciar da parte la
morale per un futuro migliore del suo
principato, la scienza, a mio parere, deve
tralasciare l’etica per raggiungere le
soluzioni più soddisfacenti e quelle che
più servono all’uomo e\o all’ambiente
circonstante a noi. Scrivo questo non
perché io sia un sadico o una persona
senza morali, ma viceversa credo che a
volte bisogni tralasciare l’etica e la
morale per arrivare a dei risultati che
superino di gran lunga quel vuoto di
morale che si era appena creato, citando
sempre Macchiavelli con:” Il fine
giustifica i mezzi” voglio sottolineare
Sebastiani Alex 4SA 15.07.2017

l’idea che se il fine è molto buono, allora


tutti i mezzi per arrivare a quest’ultimo
saranno giustificati.
La scienza, però dovrà sempre restare
dentro dei canoni e dei confini, tra questi
le leggi di natura è l’insieme che più
contiene tutti quei limiti che a mio parere
la scienza dovrebbe rispettare, quindi
citando degli esempi: il non far male ad
altrui, il non rubare, e tutti quei canoni a
cui qualsiasi uomo arriverebbe senza
troppi sprechi di energia. Detto ciò ci
dovrà però pur sempre essere un ente il
cui incarico è quello di dettare ogni legge
di natura, ed a mio parere l’ente in
questione dovrebbe essere un circolo
formata da molti studiosi, sia celebri che
neolaureati, da politici e capi di stato, ed
infine da un portavoce per ogni regione
del mondo. Nelle sedute si dovrà parlare
di ciò che è giusto ed ingiusto, dei
procedimenti metodici e rigorosi, delle
nuove scoperte e di ciò di cui il mondo ha
bisogno di sapere, tutto ciò verrà poi
messo su carta e ogni due anni ci sarà una
votazione, in primo luogo all’interno del
circolo, mentre in secondo luogo nelle
varie regioni del mondo, ma solamente
quelle “leggi” che sono state votate a
favore all’interno del circolo. Ogni
quattro anni ci sarà un cambiamento
totale dei componenti del circolo, i
portavoce e gli intellettuali saranno eletti
dai cittadini delle regioni, poi i portavoce
e gli studiosi eleggeranno, in un secondo
momento, i politici e i capi di stato per
l’incarico chiesto. Così facendo ci sarà
sempre un riciclo di idee, di morale e di
etica dando le opportunità alla scienza di
compiere il suo percorso in completa
serenità.

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