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Dipartimento di Costruzione dell’Architettura - Istituto Universitario di Architettura
di Venezia - Tolentini 191, S.Croce - 30135 Venezia - e-mail:
carbonar@brezza.iuav.unive.it, rossigc@brezza.iuav.unive.it
SOMMARIO
In riferimento al problema del controllo del guadagno solare in edifici caratterizzati dalla presenza di ampie
superfici vetrate, é presentata una metodologia informatizzata per lo sviluppo di una logica di azionamento
automatico dei dispositivi mobili deputati a tale scopo. I dispositivi considerati sono: alette inclinabili esterne e
tendine diffondenti interne. La logica di controllo é finalizzata alla minimizzazione della domanda totale di
energia primaria nel rispetto delle condizioni generali di comfort. La metodologia utilizza i programmi di calcolo
Ener_lux, Midas e Comfort, già presentati in occasione del 54° Congresso ATI, e modificati in modo da simulare
le retroazioni attuate con i dispositivi. Questi programmi consentono il calcolo dei fabbisogni energetici relativi
alla climatizzazione ed alla illuminazione artificiale di un ambiente confinato, mediante la simulazione del
comportamento energetico dinamico di questo (con passo orario in giorni-tipo mensili). Il bilancio tiene conto
delle fonti interne, degli apporti energetici e luminosi di origine solare consentiti dalla configurazione dei
dispositivi e dalle ostruzioni urbane, del calore fornito dalle lampade e dell’energia primaria consumata per
l’illuminazione. I programmi consentono di verificare le condizioni di comfort termoigrometrico e luminoso. Si é
esaminato un modulo-ufficio con una parete esterna vetrata e dotato dei suddetti dispositivi. Simulandone il
comportamento in tre climi italiani si sono confrontati i risultati conseguibili con varie logiche di controllo dei
dispositivi ed é stata individuata quella più conveniente nei climi considerati.
ABSTRACT
With reference to the problem of solar gain control in buildings with large glazed surfaces, this work present a
computer method aimed to develop a control logic to manage movable devices as: tilting external blades and
internal diffusing screens. The control logic is aimed to minimise the total annual global primary energy demand,
comprehensive of artificial lighting and climatisation, with respect of general comfort conditions. The method
utilise a software package composed by the programs Ener_lux, Midas and Comfort, already presented at the 54°
ATI Congress, and modified to simulate the control actions performed by means of the moving devices. The new
version of Ener_lux performs visual comfort evaluations by means of an original algorithm, that simulates the
visual field of each occupant in the room and calculate each luminance. These programs allow the calculation of
the energy demand related to climatisation and artificial lighting of a room, simulating its dynamic thermal
behaviour with hourly step. The general comfort conditions are half-automatically checked. Energy balance take
into account all internal gains, comprehensive of lamps, energy and luminous solar gains; also primary energy for
lighting is calculated. A case-study concerning a room of an office building, having an external wall completely
glazed ad equipped with movable devices, has been examined in three Italian climate. Using this method some
different control logic to manage shading and diffusing devices are compared and the best performance one has
been chosen.
1. INTRODUZIONE
Le moderne tipologie per uffici sono caratterizzate dall’uso di pareti interamente vetrate, che richiedono la
presenza di dispositivi per il controllo della radiazione solare entrante.
La presenza delle ampie superfici vetrate può comportare infatti problemi di vario genere:
a) disturbi alla visione dovuti a varie forme di abbagliamento,
b) discomfort termico dovuto alla radiazione diretta sugli occupanti, ed alla asimmetria della temperatura
radiante,
c) surriscaldamento del locale, sia in Estate che nelle stagioni intermedie, a volte anche in Inverno, con
conseguente aumento dei carichi da climatizzazione,
d) eccessivi carichi da riscaldamento in Inverno, soprattutto qualora si decida di schermare la radiazione diretta
per evitare l’abbagliamento.
I dispositivi per il controllo della radiazione considerati in questa sede sono costituiti da alette inclinabili
esterne e tendine diffondenti interne alla vetratura.
Nei nostri climi il controllo dei vari dispositivi deve avvenire secondo criteri diversi a seconda della stagione,
per soddisfare esigenze a volte contrastanti; come massimizzare lo sfruttamento della luce naturale evitando le
varie forme di abbagliamento ed il surriscaldamento del locale, oppure impedire l’abbagliamento, evitando di
penalizzare i guadagni termici.
Le diverse strategie adottabili per la regolazione dei flussi energetici e luminosi in ingresso hanno evidenti
effetti sui consumi energetici globali dell’edificio, risultanti dalla somma dei consumi dovuti alla
climatizzazione ed all’illuminazione artificiale. In questo lavoro é illustrato un metodo per lo sviluppo di una
logica di controllo dei dispositivi mobili finalizzata alla minimizzazione della domanda totale di energia primaria
nel rispetto delle condizioni generali di comfort.
La metodologia si avvale dei programmi Ener_lux, Midas e Comfort, già presentati in occasione dello 54°
Congresso ATI, che sono stati modificati in modo da poter svolgere anche le valutazioni sulla qualità
dell’ambiente luminoso e simulare le azioni di controllo attuabili con i dispositivi mobili [1].
Questi programmi consentono il calcolo dei fabbisogni energetici relativi alla climatizzazione annuale ed alla
illuminazione artificiale di un ambiente confinato, simulandone il comportamento energetico dinamico e le
condizioni di illuminamento naturale con passo orario e per giorni-tipo mensili. Il calcolo tiene conto delle fonti
interne, dei guadagni energetici e degli apporti luminosi di origine solare che sono consentiti dall’assetto dei
dispositivi e dalle ostruzioni urbane. Fra le fonti interne considerate vi é l’impianto di illuminazione artificiale
integrativa, la cui potenza varia automaticamente in funzione del livello di illuminazione naturale. I programmi
consentono inoltre la verifica delle condizioni di comfort termoigrometrico e luminoso.
E’ stato esaminato come caso-studio il modulo-ufficio rappresentato in Figura 1, nei tre climi italiani di
Venezia, Roma e Trapani. Relativamente a questo modulo é stato condotto un confronto fra diverse logiche di
controllo automatico dei dispositivi. Sono stati simulati dapprima gli esiti di due logiche “estreme” consistenti
nell’intercettare sempre e nel non intercettare mai la radiazione solare diretta. Questo ha consentito di individuare
per ogni clima e per ogni stagione i tipi di domanda energetica più rilevanti, che si sono dimostrati in generale
quelli connessi alla climatizzazione ed in particolare al raffrescamento. E’ stata quindi formulata una logica di
controllo volta a contenere prioritariamente questa domanda mantenendo le condizioni generali di comfort. I
risultati conseguibili con essa sono stati raffrontati con quelli relativi ad altre logiche di controllo e/o ad altre
configurazioni del sistema fisico:
- sistema privo di alette,
- alette con inclinazione fissa a 45°, soluzione frequentemente adottata dai progettisti,
- logica di controllo che persegue la minima inclinazione necessaria ad intercettare sempre totalmente la
radiazione diretta.
2. IL CASO-STUDIO
Si é esaminato un locale ad uso ufficio di dimensioni: 5 per 6 m in pianta ed alto 3.3 m, con un’unica parete
esterna interamente vetrata su uno dei due lati lunghi. La vetratura é costituita da un doppio vetro di tipo
normale, con lastre da 4 millimetri ed intercapedine dello spessore di sei millimetri. La parete vetrata é orientata
a Sud ed é dotata di elementi frangisole mobili disposti esternamente.
Il locale é situato in un edificio dalla struttura in cemento armato. Il sistema di climatizzazione ipotizzato è
del tipo ad aria primaria e ventilconvettori.
Le alette mobili esterne sono continue lungo la facciata, sono profonde 0.6 m nel senso dell’aggetto e
distanziate verticalmente fra loro di 0.6 m; quando sono in posizione orizzontale il loro bordo interno dista 0.3 m
dalla vetrata, mentre in posizione verticale le alette costituiscono una cortina continua in grado di oscurare
completamente l’apertura vetrata.
All’interno della vetratura sono invece applicabili elementi diffondenti costituiti da tendine micro-forate.
Queste, dal punto di vista illuminotecnico, svolgono una funzione attenuante e diffondente, con coefficiente di
trasparenza pari a circa 0.6; dal punto di vista energetico esse fungono da assorbitore della radiazione solare su
tutto lo spettro, quindi tali dispositivi non impediscono il guadagno termico poiché reirradiano energia nel campo
dell’infrarosso e cedono calore all’aria per via convettiva.
Fig. 1 - Il modello geometrico del sistema fisico studiato, è evidenziata la posizione degli osservatori e la
direzione del loro sguardo
A questo punto si conoscono le luminanze di ogni pixel componente l’immagine vista dall’osservatore, ed é
nota l’appartenenza del pixel: al compito visivo, al suo intorno, a superfici generiche od alle sorgenti primarie e
secondarie. É dunque possibile svolgere tutte le verifiche relative ai sopra elencati punti 'a' e 'b', che riguardano il
compito visivo. Conoscendo inoltre i valori degli angoli solidi, corretti e non, relativi alle sorgenti primarie e
secondarie é possibile ottenere tutti i termini che compaiono nella Cornell formula e calcolare con essa il DGI.
Le procedure di calcolo illuminotecnico di Ener_lux, basate sullo scambio di energia luminosa tra superfici
grigie, sono sufficientemente precise ai fini delle presenti valutazioni sul comfort visivo, finalizzate alla stima del
consumo annuo di energia per illuminazione, e presentano il vantaggio della maggiore velocità rispetto alle
simulazioni dettagliate basate sulla tecnica del ray-tracing. Le stesse procedure non sono invece utilizzabili come
supporto alla progettazione dettagliata di interni.
6. CONCLUSIONI
I risultati conseguibili con la logica di controllo proposta, che chiameremo stagionale in quanto caratterizzata
da strategie variabili con le stagioni, sono stati confrontati con quelli conseguibili con altre tre possibili logiche o
configurazioni fisse del sistema fisico:
1) alette sempre allineate ai raggi solari ovvero con ombreggiamento trascurabile, che chiameremo invernale,
2) alette fisse ed inclinate a 45’,
3) alette mobili con una logica di controllo consistente nell’inclinarle dell’angolo minimo necessario ad
intercettare completamente la radiazione solare diretta, che chiameremo estiva.
In tutti e quattro i casi viene utilizzata la tendina interna qualora sia necessario evitare i diversi tipi di
abbagliamento. Nel calcolare i risparmi relativi si é usato come caso di riferimento la configurazione n. 1, alla
quale corrisponde il consumo maggiore, nei climi esaminati.
Si é potuto constatare che la logica stagionale é tanto più conveniente rispetto alle altre quanto più i carichi da
riscaldamento invernali e quelli da raffreddamento estivi sono di entità paragonabile; cosa che si verifica
maggiormente, nel clima di Venezia. Quando invece esiste una esigenza dominante nell'arco dell'anno, come
massimizzare i guadagni solari o minimizzarli, si rivela più conveniente usare una logica semplice, ad esempio:
“non intercettare mai la radiazione solare” o “intercettarla sempre”. E’ quanto si verifica nelle altre due località
ed in particolare a Trapani dove, essendo preponderante l’esigenza di limitare i guadagni solari per quasi tutto
l’arco dell’anno, la logica stagionale tende a funzionare secondo la stessa modalità di quella estiva, intercettando
sempre la diretta. In tale clima inoltre la configurazione con le alette fisse a 45° si rivela ancora più conveniente;
infatti, pur limitando maggiormente gli apporti luminosi, presenta il vantaggio di intercettare, oltre alla radiazione
diretta, una quota maggiore della diffusa, risultando quindi più efficace nel contenere i guadagni termici che
produrrebbero surriscaldamento. Questo compensa abbondantemente i maggiori oneri da riscaldamento indotti
nei brevi periodi freddi.
25 25
VENEZIA - Dom anda Mensile di Energia TRAPANI - Dom anda Mensile di Energia
Prim aria per unita' di sup. di pavim . Prim aria per unita' di sup. di pavim .
20 20
Logica di controllo stagionale Logica di controllo stagionale
15 15
kWh/m 2
kWh/m 2
10 10
5 5
0 0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Mesi Mesi
20
50
Risparmio (%)
Risparmio (%)
40
-20
30
-40
20
-60
10
-80
0 -100
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Mesi Mesi
LogDef/Rif Giù/Rif 45°/Rif LogDef/Rif Giù/Rif 45°/Rif
Log. inv Log. Est. Risp. Alette a 45° Risp. Log. Stag. Risp.
% % %
Venezia 208 212 -1.9 201 3.3 183 12.1
Roma 217 189 12.9 177 18.4 176 18.9
Trapani 265 175 34.7 164 38.1 165 37.7
Tab. 1 - Consumi totali annuali e risparmi rispetto alla logica di riferimento [kWh/m 2]
Si prevede di esaminare, come prossima applicazione del metodo, altre geometrie dei dispositivi esterni e
successivamente passare dall'esame della singola cellula edilizia all'esame di interi corpi di fabbrica caratterizzati
da diversi orientamenti, allo scopo di esplorare l’influenza di questi ultimi sui consumi globali e sul comfort. Un
passo ulteriore potrà essere costituito dall’esame di aggregazioni di edifici, in modo da studiare gli effetti degli
ombreggiamenti reciproci.
BIBLIOGRAFIA
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