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TESTO 8
Mammóne 1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di mamma]. – Nel linguaggio fam., che o chi è
molto attaccato alla mamma.
mammone
[mam-mó-ne] n.m.
[Tratto da
https://d.repubblica.it/lifestyle/2017/06/28/news/marito_mammone_cosa_fare_paolo_cr
epet_iden tikit_del_mammone_come_liberarsi_della_suocera_invadente-3585110/]
Uomini che non hanno ancora tagliato il cordone ombelicale che li unisce alle madri.
Come gestire un compagno “mammone”? “Avere una relazione con un mammone vuol
dire vivere un triangolo con una donna che non avrà mai eguali, cioè sua madre” spiega
Paolo Crepet.
“Il confronto con lei sarà costante e incessante, e rischia di minare l’intimità di coppia.
Ma è possibile aiutarlo a diventare adulto, più autonomo e indipendente”. Come?
Consigli dispensati per noi dal noto psichiatra
DI VERONICA MAZZA - 28 Giugno 2017
1. ________________________________________________________________
Lo dicono gli ultimi dati dell’Eurostat: il 67% dei giovani adulti tra i 18 e i 34 anni
vive ancora con mamma e papà, il 20% in più della media europea. E 3 su 4 sono
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uomini. Anche il Rapporto 2017 su "Il Divario generazionale tra conflitti e solidarietà”
della Fondazione Visentini conferma questo trend: l’autonomia economica e
finanziaria arriva solo intorno ai 40 anni. Insomma, dire addio al nido familiare
diventa sempre più difficile, così come trovare una propria indipendenza e questo si
ripercuote inevitabilmente anche sui rapporti sentimentali. E se tra questi eterni
adolescenti che hanno difficoltà a staccare il cordone ombelicale dalla mamma ci fosse
anche il tuo partner? Come si fa a vivere questa relazione senza che diventi un
“triangolo” per l’onnipresente figura materna? E poi, c’è la possibilità di aiutarlo a
svincolarsi da lei e dargli così una mano a farlo diventare finalmente un maschio
adulto? Ne abbiamo parlato con Paolo Crepet, famoso psichiatra, sociologo e scrittore,
che ci ha consigliato anche 5 mosse per vivere in modo proattivo una storia d’amore
con questo tipo di uomini.
2. _____________________________________
Che il mercato del lavoro sia in crisi per le giovani generazioni è un dato di fatto sotto
gli occhi di tutti. Ma a non far spiccare il volo a questi nuovi mammoni è anche un
atteggiamento culturale iperprotettivo da parte delle famiglie, che non aiuta i ragazzi a
cavalcare il cambiamento professionale che è in atto. “È sbagliato pensare che i giovani
di oggi possano fare lo stesso lavoro dei loro padri, perché la situazione lavorativa è
totalmente mutata, nella maniera più drammatica che si potesse immaginare”, dice
Crepet. “Se da un lato sono cambiati gli orari e gli stipendi, dall’altro lato anche la
formazione si è abbassata di livello: sono recenti i dati che affermano che l’Italia è
penultima in Europa per numero di laureati. Dietro di noi c’è solo la Romania. Non si è
preparati a sufficienza per svolgere lavori in cui invece è richiesta un’alta qualifica e
contemporaneamente si rifiutano mestieri di basso profilo, perché poco gratificanti o
troppo stressanti. E spesso questo rigetto non parte dai ragazzi, ma dagli stessi genitori
che diventano quelli che io chiamo i “sindacati familiari italiani”. Il risultato? Ci sono
più di 2 milioni di “Neet”, l'acronimo inglese di "not (engaged) in education,
employment or training", cioè tutti questi “quasi adulti” che non studiano e non
lavorano, che continuano a essere mantenuti e stipendiati dalla famiglia e che per questo
fanno fatica a diventare maturi ed emancipati, capaci di camminare sulle loro gambe.
Ecco perché oggi i mammoni sono anche e soprattutto un problema culturale”.
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3. ___________________________________________________________________
Se ti capita di uscire con un 30-40enne che vive ancora a casa, per svariati motivi, non
illuderti che possa essere un uomo indipendente e pronto ad avere una relazione dove
tu sarai l’unica donna della sua vita. “Le donne, a mio avviso, dovrebbero smetterla di
pensare di voler cambiare gli uomini. Quando incontri un tipo del genere, il mio
consiglio preventivo è di cogliere l’occasione del primo incontro per capire veramente
chi è, facendogli le domande giuste, non quelle che alimentano le tue fantasticherie.
Devi vedere se è realmente il candidato ideale per diventare il tuo compagno e non
farti distrarre solo dai suoi occhi blu o dalle sue spalle larghe”, consiglia Crepet.
“Sappi che i mammoni sono persone rigide, che amano una vita regolata, perché
cercano protezione nella routine. Quindi se tutte le domeniche vanno a pranzo da
mamma, anche quando starà con te le sue abitudini non cambieranno. Di solito
non sono persone intraprendenti e di successo sul lavoro, proprio perché non sono fatti
per l’indipendenza e per l’autonomia. Altro fattore da tenere in considerazione è che
non sarai mai la figura femminile più importante della sua vita. Avere una relazione
con un mammone vuol dire vivere un triangolo con una donna che non avrà mai
eguali, cioè sua madre. Anzi il confronto con le sue qualità e le sue doti, sarà costante
e incessante. Come la sua presenza, che metterà a rischio l’intimità di coppia”, dice
Paolo Crepet.
4. ______________________________________________________
Nessuna donna vuole avere il secondo posto nel cuore di un uomo, ma quando hai una
relazione con un uomo così, quello è il posto cui sei destinata. “Non c’è nulla di male a
innamorarsi di un mammone, a patto che si accetti il pacchetto completo, quindi anche
la figura della “regina” madre. Di solito chi perde la testa per tipi così, è una donna con
poca autostima di sé, perché sa già che il suo partner preferirà sempre sua madre a lei.
Oppure è semplicemente una “furbetta”, cioè non si vuole impegnare fino in fondo e
coglie il lato comodo della situazione, cioè non dovrà sorbirselo da sola, ma potrà
continuare a contare sulle cure amorevoli della mamma. Che magari le farà trovare
sempre la cena pronta o i vestiti lavati e stirati. Ma lo scotto da pagare può essere alto,
perché l’avrà sempre tra i piedi”, afferma Crepet. “Non è mai il caso di farle la guerra,
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perché di solito vince sempre lei. Meglio averla come alleata, anche se questo non ti
metterà al riparo dalla sua invadenza”.
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ATTIVITÀ
1. Rispondete:
a. Che tipo di testo è? Chi è il suo destinatario?
Es un tipo de texto argumentativo. A los adolescentes italianos.
b. Su cento giovani adulti, quanti vivono ancora dai genitori? E di questi, quanti
sono maschi e quante femmine?
El 67% de los jóvenes vive con los progenitores y 3 de cada cuatro son
hombres
c. In Europa è EUROSTAT, in Italia si chiama ISTAT; e in Argentina?
En Argentina se llama INDEC
d. Perché l’autore chiama “sindacati familiari italiani” i genitori dei mammoni?
e. Neet è l’acronimo inglese di "not (engaged) in education, employment or
training"; come vengono chiamati questi ragazzi in spagnolo?
f. Come vivono i mammoni e quali sono le loro caratteristiche psicologiche?
2. Sono stati cancellati e mescolati i titoli dei paragrafi; assegnate ogni sottotitolo
al paragrafo numerato corrispondente.
● a) Identikit del “cocco di mamma” del nuovo
millennio.
● b) Il mammone lo riconosci al primo
appuntamento.
● c) Come comportarsi con “l’altra”, cioè la sua
mamma.
● d) Italiani sempre più mammoni.
3. Traducete le frasi e osservate i pronomi:
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a. Ma è possibile aiutarlo a diventare adulto
PERO ES POSIBLE AYUDARLO A CONVERTIRSE EN
ADULTO
b. il cordone ombelicale che li unisce alle madri
EL CORDÓN UMBILICAL QUE LE UNE A LA MADRE
c. Meglio averla come alleata
MEJOR TENERLA DE ALIADA
d. Non è mai il caso di farle la guerra
e. Che magari le farà trovare sempre la cena pronta
f. Lo dicono gli ultimi dati dell’Eurostat
g. c’è la possibilità di aiutarlo a svincolarsi da lei e dargli così una mano a
farlo diventare finalmente un maschio adulto
h. Le donne, a mio avviso, dovrebbero smetterla di pensare di voler
cambiare gli uomini
i. per capire veramente chi è, facendogli le domande giuste, non quelle
che alimentano le tue fantasticherie
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Lui / Lei deve Lui / Lei ................ Lui / Lei ...........
Noi
Noi possiamo Noi vogliamo
dobbiamo
Voi dovete Voi potete Voi volete