Camille
N°22002527
Movimento politico sociale nato in Italia, il fascismo si basa su uno Stato onnipotente che
pretende di incarnare lo spirito del popolo. Lo Stato fascista esercita la sua autorità
attraverso la violenza, la repressione e la propaganda fino a manipolare il sistema
educativo. Benito Mussolini ne è il fondatore. Così, appena arrivato sulla scena politica nel
1922, fu chiamato il Duce, derivato da "guida" in latino. Per vent'anni ha utilizzato i concetti
di "totalitarismo" e "religione politica", che definivano il fenomeno del fascismo, come
formidabili strumenti per realizzare la sua tirannia.
Le caratteristiche principali del regime fascista sono i simboli e i rituali del fascismo. È un
sistema politico autoritario che combina populismo, nazionalismo e totalitarismo in nome di
un ideale collettivo supremo. Inoltre, i responsabili politici fascisti sono caratterizzati da
rapporti ambigui o aggressivi nei confronti delle religioni istituzionalizzate perché vogliono
stabilire la loro ideologia come una nuova religione totale, che di fatto esclude la
persistenza di un'altra religione. A questo scopo, simboli e rituali permettono di entrare
nell'anima della popolazione per cambiare le loro differenze e raggiungere una
popolazione unita con un unico, amato partito possibile.
Ma per penetrare nell'anima della popolazione Mussolini doveva marcare gli spiriti in
particolare attraverso l'uso di strumenti di comunicazione profonda (usati da tutte le
religioni) che permettevano di stimolare in modo costante gli spiriti della gente. L'uso di
questi strumenti ha reso possibile l'esercizio della propaganda. La propaganda è l'Ovra di
una polizia politica avvolta in un grande mistero. Così, grazie a tutti gli strumenti, come i
miti, rituali e simboli, slogan o annunci hanno avuto un effetto permanente nella mente
della gente. Questi annunci infatti presentavano il dittatore Mussolini come una figura
quasi divina, amata e rispettata da tutti i cittadini.
Tuttavia, una volta che la manipolazione si è radicata nella vita dei cittadini, non bastava
limitarsi ad acconsentire e a rinunciare alle proprie convinzioni, bisognava dimostrarlo per
"dare l'esempio". Mussolini voleva dimostrare al resto del mondo che il regime che
esercitava sul suo popolo era impeccabile e che solo lui poteva lavorare. Per questo ha
organizzato dei raduni. Il fenomeno della massa giustificava la coesione del Paese e
generava un fenomeno di movimento.
È il caso del "Sabato fascista", giornata dedicata a una serie di attività culturali e sportive
che, durante il fascismo in Italia, venivano obbligatoriamente svolte nel pomeriggio del
sabato, giorno in cui si tenevano lezioni di dottrina fascista, esercizi ginnici e una serie di
esercitazioni militari e paramilitari. Il "sabato fascista" era una sorta di ultimo strumento di
manipolazione volto a ribaltare ancora di più il cervello e a dimostrare sempre che il
ricordo che la popolazione stava vivendo era il più efficace.
Purtroppo il regime non riguardava solo gli adulti perché, secondo il dittatore italiano, si
applicava subito ai più giovani perché era destinato a tutta la popolazione. Il fulcro del
fascismo italiano era il Duce, Benito Mussolini. La sua immagine era in tutte le aule dove si
insegnavano i grandi temi del fascismo e del duce, cioè la messa in scena di una figura
benevola di Mussolini.