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Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with
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(1) Sulla quale consolatio , oltre quanto detto nello Sghanz, GRL, 1920, IVt
e nel Manitius, GLLM, 191 i, I, pagg. 32-35, si veda anche: L. ALFONSI, Su
della « Philosophiae consolatio » boeziana («Atti R. Istituto Veneto», T
II, I943-
(2) Cfr.: Alfonsi, art . cit., pag. 179.
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(1) Cfr. : U. A. Padovani, La ßosofia della religione e il problema delia vita (Milano,
e S. Vanni Rovighi, Elementi di ßosofia, vol. I, Como, Cavalieri, 194J, pag. 16.
(2) Abbiamo infatti creduto di mostrare nell'art, cit. (pagg. 712-3) la duplice ripart
anche strutturale, della consolatio di Boezio, quella a7toTpe7uouffa e quella 7rpoTpe7tou<r
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(i) Cfr. : ALFONSI, art . cit., pag. 720; e si ricordino le molte discussioni a tal proposito:
abbiamo volutamente omesso certi indizi interni dell'operetta, come espressioni e frasi (del tipo
purgatoria dementia , IV, 4, che è pur interessante assai).
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Tuse. I, 39, 94: quae vero aetas Ion - Quae vero est ista vestra expetib
ga est? Aut quid omnino homini Ion* ac praeclara potentia ?
gum? (Boezio, II, 6).
fr. 10a W tí S'ÈTTt u ocxpòv r
T^ypo'vtov tõv àvS-pa>7UiV0iV ;
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meiern struens vdentior incubuerit, nostra quidem dux (la filosofia) copias s
arce M contrahit .
Ora questa immagine delle arces della filosofia è propria dell'Ortensio (£r.
•e ioc W): quapropter inquit, ut aliquando terminetur oratio , si aut exstingui
quille volumus, cum m His ARCIBUS vixerimus, aut si ex hoc in aliam haud
meliorem domum sine mora demigrare . E Sant'Agostino nel De vita beata ap
riprende quest'immagine dicendo della madre: ipsam prorsus, mater , ARCEM
SOPHIAE tenuisti (1). In altra sede noi abbiamo mostrato che le parole a quest
guenti, in Boezio, sono una ripresa da Lucrezio (2): non escludiamo, anch
base di questo confronto, che 3d Aristotele risalissero Epicuro e Lucrezio (3
.sulla scia del maestro scriveva; ma le consonanze verbali tra Lucrezio e Boezio
muniti = bene quam munita tenere.... tempia ; e irridere desuper = despicere
<queas) ci dimostrano in quest'ultimo un'eco del grande poeta campano.
TERZA EDIZIONE
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