Sei sulla pagina 1di 1

Nietzsche e il piccolo Principe

Sai che chi si ferma è perduto, ma si perde tutto chi non si ferma mai

Nel 1748 Benjamin Franklin scriveva in L’arte di farsi ricco che “chi spreca
spensieratamente il tempo è in realtà uno scialacquatore di denaro”. L’idea è che
non solo il tempo sia l’unità di misura della produzione ma che anche che la
produzione debba essere l’unità di misura del tempo. Ci sentiamo continuamente
dire che dobbiamo essere più produttivi, che non dobbiamo perdere tempo, che chi si
ferma è perduto. Pensiamo al tempo come a un contenitore da riempire di impegni e
scadenze, come a una maratona in cui non solo dobbiamo tagliare il traguardo ma
dobbiamo farlo prima degli altri, correre sempre più in fretta. Questo atteggiamento si
riflette inevitabilmente anche sulla nostra capacità di pensare e di riflettere. Per cui,
come dice Nietzsche nella Gaia Scienza, ormai “si pensa con l’orologio in mano,
come a mezzogiorno si mangia con l’occhio rivolto al bollettino della borsa”. Viviamo
nell’inquietudine perenne di perderci qualcosa, nella costante ricerca di un modo per
risparmiare tempo. È quello che propongono dei commercianti al piccolo Principe,
quando cercano di vendergli delle pillole che possono calmare la sete, facendo
risparmiare la bellezza di cinquantatré minuti alla settimana. “Per farci che cosa?”
chiede il piccolo Principe “Io, se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei
adagio adagio verso una fontana”.

Potrebbero piacerti anche