DOMENICA 19 APRILE 2020 • DOMENICA IN ALBIS • EURO 1,50
it
Coronavirus: una mano
per alleggerire gli ospedali
https://www.ecodibergamo.it/
specia Ii/abi tare_la_ cura/
L A FASE DUE
ALLO STATO
e
L'ONERE
DELLE SCELTE
di FRANCOCATTANEO
alma e gesso. La fase 2 è
in costruzione e le novità
verranno entro il 3-4
maggio. Senza fughe in
avanti e velleitari protagonismi
territoriali. L'opinione pubblica,
percorsa dal più totale
smarrimento, ha una sola
certezza: difendere la propria
salute. Il fronte interno agisce
come un vincolo per le
istituzioni, insieme a quello di
graduare e scaglionare la ripresa
produttiva. Valutando con
ponderazione i pro e i contro, i
rischi di un effetto ritorno del
virus, la verifica
all'appiattimento della curva dei
contagi verso il basso, i limiti di
analisi ancora non su dati reali
CONTINUAAPAGINA20
ALL'OMBRA
DEL VIRUS
LA LIBIA
SPROFONDA
di ANDREAVALESINI
M
entre l'attenzione
dell'Europa è
giustamente tutta
concentrata sulla
pandemia di coronavirus,a sud
del continente un conflitto
marcisce in una guerra senza
quartiere. Da quando il 17
gennaio 2019 il generale Khalifa
Haftar (appoggiato da Arabia
Saudita, Egitto,Emirati e
ultimamente Russia) con le sue
truppe ha deciso di sferrare
l'attacco al governo legittimo di
Tripoli guidato Fayez al Serraj
(sostenuto dal Qatar ma
soprattutto ora dalla Turchia), i
combattimenti sono scivolati su
un piano inclinato del quale
CONTINUA APAGINA20
PRESIDENTE ANCE
PESENTI: «L'EDILIZIA
PRONTA A RIPARTIRE»
PIZZABALLA APAGINA 22
Calano id� e i contagi
� di decrescita evidente
Ieri 39nuovi casi e11 morti,datopiù basso in un mese. Ma restiamo a casa
- Il trenddeicontagiedei
mortinellaBergamascasièormai
consolidato verso il basso. Ieri 39
casi positivi registrati e 11 decessi
ufficialiin piùriconducibili alcoro­
na virus. Il dato dei morti è il più
basso dell'ultimo mese. «Numeri
incoraggianti - ha sottolineato il
vicepresidente regionale Fabrizio
Sala-.Abbiarnosempredettoche
bisognavalutareil trend dei dati in
un arco temporale ampio, sia a li­
vello complessivo che di singole
province, ma il tasso di decrescita
è evidenle».E, analizzando nell'ul­
tirnasettirnanalacurva dei contagi
nellaBergamasca, la tendenza alla
contrazionedinuovicasiedecessi
èundatoacquisito,allaluceanche
dell'incremento notevoledei tam­
poni processati. Il dato aggiornato
èdil0.629casipositivie2.846de­
cessi ufficiali percoronavirus. Dal­
l'analisi dei dati della Regione
emerge che l'età media dei conta­
giati in provincia è di 64,6 anni,
mentre quella delle persone che
sono morte è di 76,5 anni.
DA PAGINA 2 A PAGINA 19
Dalla Diocesi un fondo di 5 milioni
per famiglie in crisi a causa del Covid
- «Ricominciamo insie­
me» dando sostegno alle genera­
zioni nella famiglia. È il nuovo
grande progetto della Diocesi di
Bergamo in aiuto alla comunità
bergamasca così duramente col­
pita dal Covid-19. Il nuovo proget­
to prevede la costituzione presso
Caritas Diocesana Bergamasca/
Associazione Diakonia Onlus, di
Angela, la decana
di Bergamo
Festa per i 110 anni
- «Qual è il mio segreto? Leggo tutti i
giorni L'Eco di Bergamo». Angela Tiraboschi
svela l'elisir di lunga vita. Oggi compie 110 anni,
portati splendidamente. È la decana della città,
anche se sulla sua età Angela minimizza e
continua a voler «fare tutto da sola», dicono i
figli. Dal suo appartamento di via Coghetti
racconta la sua «bellissima vita». «Il coronavi­
rus? Non mi sono neanche accorta», dice con
un sorriso. Per la festa di compleanno si dovrà
aspettare, ma per gli auguri no.
M. BELOTTI APAGINA28
FONDATO NEL 1880. NUMERO 108 • www.ecod.ibergamo.
CUSIO
1ncecnere ucciso
dal Covld a 31 anni
Steven Rovelli dal 25 marzo
PROVINCIA
era ricoverato all'ospedale
SCUOLE E STRADE di Lipsia. Ieri il decesso, il dolore
NEL BILANCIO I LAVORI della famiglia e del paese
POZZI A PAGINA 33 GHISALBERTI APAGINA 35
'(.MI (O�,!Of<E E
lt
--'-
,:-+------
Il trend dei contagi e dei morti in Bergamasca sembra essersi ormai consolidato verso il basso FOTO COLLEONI
un «Fondo Famiglia in emergenza
Covid-19» che possa contribuire
a farsi carico delle principali voci
che gravano sul bilancio familiare,
dall'affitto della casa e delle spese
ad essa collegate, alla scuola, al
lavoro, agli anziani accuditi inca­
sa e ospiti in Rsa, fino alle attività
estive (opportunità a tutti i ragaz­
Mons. Francesco eeschi zi e adolescenti - di famiglie in
storia
Carminati: così
Calcio
Venti nuovi arbitri
la peste del 1630
in Bergamasca
Bergamo apripista
dei corsi online
Antonio Carminati ricorda la
pestedell630:lamedicinaera
Ieri 20 giovanihannosupera­
tol'esameper diventarearbi­
impotente,sipuntavasuisola­ tri aBergamo, prima sezione
mento,distanziamento sociale Aia a introdurre i corsi online
ALLEPAGINE SO E 51 SPINI APAGINA52
Cappella dei morti a Leffe Il virus non ferma i fischietti
Sostenere luoghi di sollievo
all'accoglienza dei pazienti,
quando non è possibile
tornare a casa
Le testimonianze
Uomini e donne
dell'esercito al lavoro
a fianco della gente
ALLE PAGINE 11.12 E 13
Al Papa Giovanni
Trapianti nell'era Covid
«Mia figlia salvata
a un anno di vita»
TANCREDI A PAGINA6
sant'Omobono
Tre infermieri
nella stessa famiglia
«Ne usciremo uniti»
G. ARRIGHETTI A PAGINA 10
Casazza
Arte batte virus, salva
difficoltà economica -di prendere la poetessa di 91 anni
parte alle attività estive proposte FOFFA A PAGINA 38
dalle parrocchie in supporto alle
famiglie). Il fondo potrà contare
su una sornrna assegnatadi5mi­
I fondi
lioni: un milione ciascuno tra Dio­ Emergenza sociale
cesi, Caritas Diocesana,Associa­ Sei milioni all'Ats
zione Diakonia Onlus, Conferen­ RIVAA PAGINA 4
za Episcopale!taliana, contributi
e offerte di enti e persone fisiche.
Il vescovo Francesco:«La genero­
sità diffusa diventi il principio di x' Prosit
una risurrezione che assume i
tratti della fraternità, soprattutto Vietato spostarsi tra
nei confronti dei più deboli». regioni. Regionevole
ALLEPAGINE8E9
Coronavirus: una mano per alleggerire
gli ospedali
L'obiettivo è quello di sostenere luoghi di
sollievo all'accoglienza dei pazienti, quando non
è possibile tornare a casa in sicurezza ed è più
prudente stare in una struttura organizzata.
Tutte le informazioni sul sito:
https://www.ecodlberpmo.lt/
spectall/abltareJa_cura/
2
Undici decessi, è il dato Coronavirus
più basso dell'ultimo mese
Il report. Anche il trend dei contagi si è ormai consolidato verso il basso:
ieri nella Bergamasca 39 nuovi casi. La Regione: «Numeri incoraggianti»
GERARDO FIORILLO
- Il trend dei contagi
nella Bergamasca si è ormai
consolidato verso il basso. Al­
tri 39 casi positivi registrati in
un giorno e 11 decessi ufficiali
in più riconducibili al corona­
virus. Gli esperti hanno ribadi­
to a più riprese che i numeri,
soggetti a oscillazioni quoti­
diane, vanno sempre letti e in­
terpretati nell'arco temporale
di 5-7 giorni per identificare
un trend. E, analizzando nel­
l'ultima settimana la curva dei
contagi nella Bergamasca, la
tendenza alla contrazione di
nuovi casi e decessi è un dato
acquisito, alla luce anche del­
l'incremento notevole dei
tamponi processati. Il dato ag­
giornato è di 10.629 casi positi­
vi e 2.846 decessi ufficiali per
coronavirus.
Questa la sequenza dei nuo­
vi contagi accertati ogni 24
ore: +82 martedì 13 aprile, +35
il 14 aprile, +46 il 15 aprile, +46
il 16 aprile, +72 il 17aprilee+39
ieri. Nel complesso 320 casi
accertati in più in una settima­
na, dato che spesso si registra­
va in un solo giorno nel mese di
marzo. Ad aprile solo due volte
è stata superata la soglia dei
200 casi giornalieri (+236 e
+273 rispettivamente l'l e il 4
aprile). Il rallentamento dei
contagi è stato costante e dal-
1'11 aprile (+107) i casi giorna­
lieri non hanno più superato le
cento unità. Discorso analogo
nel valutare il trend dei decessi
ufficiali per Covid nell'ultima
settimana: +24 decessi il 13
aprile, +29 il 14 aprile, +27 il 15
aprile, +32 il 16 aprile, +23 il 17
aprile e +11 ieri. In totale 136
Test sierologici, gara nazionale. Ricorsi in Lombardia
- La gara a livello na­
zionale, possibili ricorsi in
Lombardia. Invocati da tutti,
qualcosa si muove sul fronte
dei test sierologici che dovreb­
bero servire a garantire la «pa­
tente di immunità» alle perso­
ne che hanno contratto il co­
ronavirus e hanno sviluppato
gli anticorpi immunizzanti.
Gli esperti per ora non hanno
dato certezze sull'affidabilità
di questi test, anzi i pareri so­
no spesso opposti. L'unica cer­
tezza per ora è che è partita la
gara per l'acquisizione di 150
mila test da parte dello Stato.
Il commissario straordinario
Coronavirus 11 fronte bergamasco
I casi In Lombardia
+11 rispetto
a venerdì
decessi (solo il 29 marzo ne fu­
rono accertati 119 in 24 ore). Il
dato degli 11 decessi registrati
ieri nella Bergamasca è il più
basso tra quelli accertati da
metà marzo in poi, sulla base di
quelli ufficiali. «I numeri sono
incoraggianti- ha sottolineato
il vicepresidente regionale Fa­
brizio Sala, nel bollettino quo­
tidiano da Palazzo Lombardia
-. Abbiamo sempre detto che
bisogna valutare il trend dei
dati in un arco temporale am­
pio, sia a livello complessivo
che di singole province, ma il
tasso di decrescita è evidente.
È ovvio che il dato dei decessi,
l'ultimo a diminuire, ci lascia
sempre addolorati e ci fa capi­
re che siamo ancora in una fase
di emergenza». La Regione ha
Domenico Arcuri ha infatti in­
detto la gara «in procedura
semplificata e di massima ur­
genza» per l'acquisto di kit, re­
agenti e consumabili: i test
sierologici in corsa dovranno
rispondere ad 8 requisiti e le
consegne - per i primi 150mila
kit estendibili ad ulteriori
150mila - partiranno dal 3
maggio. I test sierologici servi­
ranno dunque per l'indagine
campione sulla diffusione del
coronavirus.
La gara - pubblicata sui siti
istituzionali del Ministero
della Salute e del Commissa­
rio Straordinario e del Dipar-
I dati
ABergamo incidenza molto alta
9,5 malati ogni mille abitanti
CASI PER PROVINCIA
■ Ieri Venerdì
Bergamo lll!!m
I • 1
Brescia
■
Como 2.439
............ 2.285 ........
Cremona - 5.4 o 7
■
19.136 (+286) 5.313
persone con almeno 2.030
■
un passaggio in ospedale Lecco
2.005
2.714
Lodi
2.6 78
Plll!!!I In terapia intensiva Monza
• 4.042
3.97 5
lilill 947 (-24)
Milano
■ 2·863
11!!!1 Non in terapi a intensiva Mantova
2.748
■
lliill 10.042 (-585) Pavia
3 536
.
• 3.448
19 37
■
Sondrio 866
Tamooni effettuati
2·1°6
� Varese
255.331 (+11.818) 2.021
L'EGO-HUB
fornito questi dati aggiornati: i comportamenti adeguati e pri­
casi positivi sono 65.381 ma torneremo vicini alla nor­
(64.153, +1.246) e i decessi malità,perché dovremo convi­
12.050 (11.851, +199), mentre il vere con il virus. L'incremento
dato nazionale è di 107.771 costante dei pazienti guariti e
contagi (+809) e 23.227 deces­ dimessi che lasciano gli ospe­
si (+482). In Lombardia da dali è un dato da sottolineare
giorni si registra la progressiva all'interno di un trend. Così
riduzione del numero dei pa­ come la riduzione dei ricove­
zienti in Terapia intensiva, rati non in Terapia intensiva e
scesi sotto quota mille: ora so­ degli accessi agli ospedali». So­
no 947 (971, -24) e i ricoverati no stati oltre 11 mila i tamponi
non in Terapia intensiva sono processati in 24 ore, un dato
10.042 (10.627, -585); i pazienti che non ha inciso in sostanza
dimessi sono 42.342, di cui sui nuovi casi rispetto ai giorni
19.136 (+286) con un passaggio precedenti. E tra i dati provin­
in ospedale; i tamponi effet­ ciali spiccano nuovamente i
tuati 255.331 (243.513, numeri di Milano (15.546 con­
+ 11.818). «Con questi dati è tagi, +269 in un giorno) e Bre­
fondamentale persistere nel scia (11.758 contagi,+191). Ber­
distanziamento sociale- ha ri­ gamo si colloca in terza posi­
marcato Sala -. Più avremo zione con 10.629 casi positivi.
timento della protezione civi­
le - sarà conclusa in tempi
strettissimi: entro il 22 aprile
dovrà avvenire la presentazio­
ne delle offerte, ed entro il 29
aprile sarà definita la gradua­
toria finale. L'indagine a cam­
pione sulla sieroprevalenza
«ci permetterà di capire il li­
vello di diffusione del virus nel
Paese e di pianificare le pros­
sime fasi e il ritorno all'attivi­
tà», ha sottolineato il ministro
della salute Roberto Speran­
za. È uno dei «5 punti della no­
stra strategia sanitaria - ha
precisato - insieme ali raffor­
zamento della rete territoria- un test di laboratorio
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Bergamo è tra le province con decessi. sono 2,54 ogni mille
l'incidenza di contagiati più alta in
Lombardia: 9,5 positivi ogni mille
abitanti, ovviamente solo per le
morti «ufficiali». Segue Lodi con
abitanti. Non è la più alta: Cremona
infatti, al 16 aprile, ha 14,8 conta­
giati ogni mille abitanti e Lodi
2,48 decessi ogni mille abitanti e
infine Cremona con 2,47 morti
ogni mille abitanti. Piazzolo ha la
11,63. La Bergamasca invece è più alta incidenza di decessi in
prima, purtroppo, per incidenza di provincia: 11,24 ogni mille abitanti.
L'identikit dei contagiati bergamaschi
Distribuzione per fasce d'età
<18 60
18-24
25-49
50-64
65-74
75+ 3.429
Nazionalità (esclusi gli italiani)
Albania
Romania
+39
Marocco
+191
Bolivia
+154
Pakistan
+94
Ucraina
+25 India
+36 Peru
+67 Senegal
Bangladesh 16
Cina 15
+115
Egitto
+88
Ecuador
+71
Moldavia 7
+85
Brasile 7
Bosnia-Erzegovina 5
Tunisia 4
Spagna 4
Federazione Russa 4
Serbia 3
O 10 20
Tamponi in provincia di Bergamo
400
300
200
100
o
27 8 18
FEBBRAIO MARZO
Fonte: Dati Regione Lombardia estratti da onoata
retto regionale della partita di
20 mila test al giorno alla Dia­
sorin (Vercelli). La Techno­
Genetics ha dato mandato ai
le, i Covid-Hospital dedicati, suoi legali di muoversi in più
alla App di tracciamento e as­ sedi: dalla Consob alla Procu­
sistenza a distanza e al mante­ ra della Repubblica fino al­
nimento di misure di distan­ l'Autorità garante della con­
ziamento sociale e di prote­ correnza. In seguito la batta­
zione individuale». «Il nostro glia potrebbe spostarsi al Tar
Servizio sanitario nazionale - della Lombardia. L'azienda di
ha avvertito il ministro - deve Lodi ha deciso di muoversi do­
rafforzarsi per rispondere a po la decisione di Regione
questa nuova grande sfida». Lombardia di revocare la ma­
Regione Lombardia, che nifestazione di interesse aper­
nei giorni scorsi ha annuncia­ ta il 6 aprile, preliminare alla
to l'avvio dei test tra due gior­ gara, dopo un solo giorno. Il
ni, è invece alle prese con un tutto senza valutare, sosten­
ricorso. Un'impresa produt­ gono i vertici della società ita­
trice di test, la TechnoGeneti­ lo-cinese con sede a Lodi, le
cs di Lodi, ha deciso di schie­ possibili offerte di altre azien­
rarsi contro affidamento di- de.

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Compilati I milione e 700 mila questionari
L�app Allerta Lomfinora
scaricata da 930 mila utenti
Distribuzione per fasce d'età e sesso
<18 ■ uomini donne
18-24
25-49
50-64
65-74
75+ 1.396
• I
-
57
42
33
Età media
dei contagiati:
64,6 anni
Età media
dei decessi:
76,5 anni
30 40 50 60
28 7 17
APRILE
L'EGO-HUB
Studenti annoiati e coppietta
nella rete dei controlli
Sicurezza cietà Egidas di Ponte San Pietro
In azione ad Albino insieme alla Protezione civile.
i carabinieri con l'ausilio Le operazioni hanno avuto ini­
zio sul Sentiero della Madonna
del drone. Pattugliamenti della Neve. Il comandante della
della polizia a San Pellegrino Compagnia di Clusone Daniele
Falcucci, grazie alle riprese dal
- Ancora trasgressori drone, ha indirizzato sei carabi­
nella rete di controlli disposta nieri della Stazione di Albino,
dalle forze dell'ordine. Ad Albi­ comandata dal luogotenente
no in azione i carabinieri della Francesco Chiofalo, che hanno
Compagnia di Clusone, con l'au­ individuato e sanzionato quat­
silio di un drone e di un pilota tro studenti universitari stanchi
messo a disposizione dalla So- di stare a casa.Al capolinea diAl-
Uominitrai55e i65anni
L'identikit deicontagiati
!:analisi.Grazie ai dati della Regione è possibile individuare i profili a rischio
A Milano e Brescia è boom di tamponi sopra i 75 anni, non nella Bergamasca
ISAIA INVERNIZZI
- Uomo, tra i 55 e i 6 5
anni, ammalato dalla prima
settimana di marzo. In attesa
delle indagini epidemiologiche
- compito dell'istituto superio­
re di sanità-è questo l'identikit
dei contagiati bergamaschi. Il
coronavirus è entrato come
una lama nelle comunità della
provincia di Bergamo, che da
oltre un mese piangono i propri
cari, parenti e amici. Lo riba­
diamo spesso: sono uomini e
donne, non «solo» numeri da
sciorinare durante le conferen­
ze stampa delle 18. Le istituzio­
ni tendono a dimenticarlo.
I morti sono migliaia, oltre
diecimila i contagiati negli
ospedali bergamaschi che han­
no rischiato il collasso e che an­
cora oggi stanno combattendo.
Dietro i freddi numeri c'è
un'intera provincia che sta len­
tamente tornando alla norma­
lità, sempre che il «dopo» si po­
trà definire ancora normalità. I
dati però sono importanti, anzi
fondamentali, per guardare
avanti. E soprattutto per non
ripetere gli sbagli commessi fi­
nora. Tra le tante parole che
tutti hanno sentito almeno una
volta nelle ultime settimane -
curva epidemica, droplet, picco
e plateau -ce n'è una più impor­
tante di altre: tampone farin­
geo. È il test per capire se una
persona è positiva al coronavi­
rus. Solo grazie al numero di
tamponi eseguiti si può capire a
che punto è l'epidemia e valuta­
re se dawero si possono allen­
tare le misure restrittive. Ad
oggi la capacità di Regione
Lombardia non è sufficiente a
monitorare in modo capillare il
bino della Teb sanzionati tre uo­
mini: un operaio di Selvino con
uno spinello e due pensionati di
Nembro intenti a rincasare do­
po una passeggiata.
Ieri la polizia locale di Albino
con il comandante Roberto Tisi
haeffettuato218controlliconl6
verbali e 2 denunce per false di­
chiarazioni. Sanzionata una
coppia sorpresa a scambiarsi ef­
fusioni su una panchina, natu­
ralmente senza mascherina.
AnchelapoliziadiStatoerain
L'applicazione Allerta Lom, lancia­
ta dalla Regione, è stata finora
scaricata da 930 mila utenti su
smartphone e sono stati compilati
1 milione e 700 mila questionari
(stato di salute, eventuali contatti
con positivi). «li traguardo del
milione di download è vicino- ha
Analisi di tamponi in un laboratorio FOTO ANSA
territorio perché i laboratori
hanno raggiunto la capacità
massima giornaliera. Sono sta­
ti fatti pochi tamponi, quasi so­
lo alle persone ricoverate negli
ospedali, e il risultato è che i
numeri fotografano solo una
parte della realtà. Questo av­
viene in particolare in provin­
cia di Bergamo, dove i decessi
ufficiali sono la metà rispetto ai
reali e i contagiati - dicono gli
esperti - sottostimati fino a
trenta volte.
!:età dei mntagiati
I dati di oltre diecimila conta­
giati sono comunque impor­
tanti per capire l'impatto del
coronavirus in Bergamasca. Il
database regionale aggiornato
al 16 aprile è stato «liberato»
Albino, controlli con il drone
detto il vicepresidente della Regio­
ne, Fabrizio sala-. I dati nei que­
stionari saranno utilizzati da
virologi, scienziati e università per
mappare il rischio del contagio.
Non abbiamo visto l'app lanciata
dal governo, ma la nostra si può
interconnettere con altre applica-
dall'associazione OnData che
lo ha messo a disposizione di ri­
cercatori e giornalisti. Dal­
l'analisi dei dati grezzi emerge
che l'età media dei contagiati in
provincia è di 64,6 anni, men­
tre quella delle persone che so­
no morte è di 76,5 anni. La fa­
scia d'età più rappresentata è
quella oltre i 75 anni con 3.429
contagiati, poi i 3.047 casi tra i
50 e i 64 anni. I minorenni ri­
sultati positivi al coronavirus
sono 60, di cui 22 neonati. I
58enni, con 219 «sopravvissu­
ti» totali, sono coloro che me­
glio hanno saputo combattere
il virus.
li caso degli over 75
Sempre riguardo all'analisi per
fasce d'età, l'andamento nel
In città la polizia vigila dall'alto
3
zioni. Presto, utilizzando un solo
smartphone più persone potranno
compilare i questionari, come i
parenti anziani, e anche chi è
residente in Lombardia ma lavora
oltre confine potrà partecipare,
così come chi lavora qui ma risiede
in altre regioni».
tempo evidenzia il netto cam­
bio di rotta nel monitoraggio.
Nelle province di Milano e Bre­
scia infatti si può notare un'im­
pennata dei tamponi positivi
sopra i 75 anni a partire dal 10
aprile. Una politica che invece
non è stata adottata in provin­
cia di Bergamo, dove l'anda­
mento è sempre costante. Con
questa differenza così sostan­
ziale nelle scelte operate a livel­
lo territoriale si spiega l'au­
mento dei casi positivi nelle
due province confinanti e il
netto calo registrato in Berga­
masca negli ultimi giorni.
Molto significativa dal pun­
to di vista epidemiologico la di­
stinzione di sesso: le donne ma­
late sono il 41,3% del totale dei
contagiati, gli uomini il 58,6%.
Un divario che aumenta in mo­
do sensibile analizzando i de­
cessi. Le donne che hanno per­
so la vita sono infatti il 33%
contro il 66% degli uomini. Il
database svela anche le nazio­
nalità dei contagiati: in provin­
cia di Bergamo si sono ammala­
te 60 persone di nazionalità al­
banese, 57 rumeni, 47 originari
del Marocco, 33 boliviani.
È bene ribadirlo: analizzan­
do questi dati, soprattutto il ca­
lo dei contagi, non si può de­
durre che il coronavirus se ne
stia andando dalla provincia di
Bergamo. Fare i tamponi è fon­
damentale per individuare i
positivi e isolarli dalle persone
sane per evitare che il contagio
si diffonda. L'andamento nel
tempo svela che oggi, qui, se ne
stanno facendo meno rispetto
alle altre province più colpite
dall'epidemia.
()RIPRODUZIONE RISERVATA
azione con un drone inviato dal
Dipartimento di Pubblica sicu­
rezza Dalla mattina al tramon­
to, otto pattuglie tra i motocilci­
sti «Nibbio» e tre Volanti hanno
controllato la zona della Fara, la
Greenway, Castagneta e Parco
dei Colli, per poi spostarsi a San
Pellegrino e sulla ciclabile della
Val Brembana e quindi, verso se­
ra, tornare in città nella zona di
Borgo Palazzo, dove erano stati
segnalati assembramenti nei
cortili di alcuni palazzi. Un cen­
tinaio le persone fermate, san­
zionato un uomo in scooter fer­
mato aSan Pellegrino. Quanto ai
dati generali: venerdì su 4.337
persone controllate 146 sono
state sanzionate (il 3,36%), su
885 esercizi tre sanzioni.
SlmoneMasper
4
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

Coronavirus 11 fronte bergamasco

Verso il ritorno Sono in dimissione e lasceranno siva, i due pazienti, al migliora­

Trasferiti un mesefa a Catanzaro oggi l'ospedale Pugliese di

Catanzaro i due bergamaschi
re delle condizioni, sono stati
trasferiti nel reparto di Malat­

Due bergamaschi stanno meglio colpiti dal Covid-19 che erano

stati trasferiti circa un mese fa
dall'ospedale di Bergamo alla
Calabria. Ricoverati inizialmen­
te nel reparto di terapia inten-
tie infettive diretto da Lucio
Cosco. Qui hanno proseguito le
terapie che hanno portato,
adesso, ad un doppio tampone
negativo.

Per l'emergenza sociale

l�ts riceverà sei milioni
L'altra sfida. Un fondo a sostegno del tessuto debole della popolazione
A Bergamo la somma più alta in regione. Aiuti alle famiglie delle vittime
ELISA RIVA
- Quando l'emergenza
sanitaria sarà superata e i suoi
effetti si attenueranno, si pro­
spetterà un'altra sfida, quella
sociale. La crisi provocata dal
Covid-19 porterà con sé forti
conseguenze, in particolar mo­
do sul tessuto debole della co­
munità, accentuando le fragili­
tà già emerse nelle settimane di
lockdown. E i servizi sociali, già
in campo per affrontare fin da
subito le necessità già emerse
del territorio, dovranno essere
ripensati per poter dare la ri­
sposta più efficace a uno scena­
rio che al momento è soltanto
ipotizzabile.
A sostegno dell'attività degli
amministratori, sono in arrivo 6
milioni di euro del Fondo nazio­
nale per le politiche sociali. Ri­
sorse assegnate dallo Stato at­
traverso le Regioni per la pro­
grammazione dei Piani di zona
e, quindi, per le attività e gli in­
Anziani, insieme a minori e disabili, le categorie da tutelare
pandemia tramite Ugoretec,
grazie alla quale intendiamo in­
dividuare le necessità priorita­
rie, implementare le attività in
risposta al bisogno espresso a li­
vello locale, monitorare l'esito
delle attività realizzate ed esse­
re pronti per affrontare even­
zi dovranno assumere nuove
forme, perché dovranno tenere
anche conto della necessità di
rispettare il distanziamento so­
ciale e tutte le norme a tutela
della salute e contro la diffusio­
ne del Covid».
Difficile per il momento en­
trare nel dettaglio: «Sicuramen­
te un elemento fondamentale
sarà la rapidità della risposta.
Molta attenzione verrà data alla
domiciliarità- aggiunge Messi­
na - ma ogni altra ipotesi al mo­
mento è prematura». E più in
generale, sulla somma ricono­
sciuta alla Bergamasca, aggiun­
ge: «Tiene conto sia della pro­
grammazione degli interventi
sociali sia dell'emergenza Covid Il timore è che l'emergenza
nelle nostre comunità con delle sanitaria lasci spazio a quella
risorse dedicate». Per la presi­ sociale. In questa foto,
dente del Consiglio di rappre­ volontari consegnano la spesa
sentanza significa «soprattutto a persone fragili
supportare le Utes, le Unità ter­
ritoriali emergenza sociale de­
gli ambiti, una sperimentazione

Orio crocevia logistico

terventi nelle aree famiglia e tuali nuove criticità che doves­ unica a livello nazionale che ol­
minori, disabilità, anziani, disa­ sero emergere». tre alla rete dei Comuni coinvol­
gio e povertà. Le risorse sono Questo riparto in favore del ge come partner l'Ats e la Fon­

Sbarcati altri 77 infermieri

state destinate all'Agenzia di tu­
tela della salute di Bergamo che,
a sua volta, le distribuirà agli
Ambiti territoriali per le attività
dei servizi sociali e per fronteg­
giare l'emergenza legata al Co­
vid-19.
Oltre4 milioni e 200 mila eu­
ro andranno alla programma­
zione sociale locale, 1 milione e
743 mila euro saranno impiega­
ti a favore delle famiglie vittime
del coronavirus. Di queste ri­
sorse, l'Ats gestirà direttamente
810 mila euro per l'integrazione
tra i servizi sociali e i servizi sa­
nitari, direzione di lavoro nella
quale l'Agenzia è già impegnata
Iorio Riva di Ats
e che ha portato all'istituzione
dell'Unità di governo volta al
coordinamento delle reti terri­
toriali attive sul Covid (Ugore­
tec).
L' Ats di Bergamo si è vista as­
segnare la somma più alta a li­
vello regionale «in quanto terri­
torio fortemente colpito dal vi­
rus - commenta il direttore ge­
nerale, Massimo Giupponi -. Il
nostro impegno prosegue assi­
duo, coordinando l'organizza­
zione delle numerose reti terri­
toriali impegnate nella lotta alla
territorio bergamasco, com­
menta Marcella Messina, presi­
dente del Consiglio di rappre­
sentanzadei sindaci, «èil segna­
le di una forte attenzione nei
confronti di un territorio che
più di altri ha dovuto fare i conti
con un'emergenza non più sola­
mente sanitaria, ma anche so­
ciale». Lo dimostra anche la
corsa ai buoni pasto: «Ha con­
fermato gli emergenti bisogni
dellacomunità-afferma-. L'of­
ferta di servizi in vista di
un'emergenza dai tratti più
spiccatamente sociale, dovrà
essere rivista. Dovrà tenere
conto dei nuovi bisogni e i servi-
dazione della Comunità Berga­
masca nell'alveo di una solida
collaborazione con la Protezio­
ne civile, il volontariato e i sog­
getti del Terzo settore».
Come evidenzia Iorio Riva,
dirigente dell'Ufficio sindaci
dell'Ats e coordinatore delle
Utes: «Nell'emergenza vengono
alla luce con forza i bisogni, dap­
prima di cura e di assistenza sa­
nitaria, ora sempre più anche in
dimensione sociale. Un esem­
pio di ciò: sono finite in pochis­
simi giorni le risorse che il go­
verno ha messo a disposizione
dei Comuni per i buoni alimen­
tari».
- Stavolta la destinazio­
ne dell'incarico non è Bergamo,
ma Bergamo, anzi l'aeroporto di
Orio al Serio, resta il crocevia lo­
gistico per gli aiuti ai territori
più feriti dall'epidemia. Ieri po­
meriggio, un altro Boeing del­
l'Aeronautica militare, decolla­
to daPraticadi Mare,èatterrato
al «Caravaggio»: ha trasportato
77 infermieri, reclutati come
volontari dalla Protezione civile
in tuttaItalia, prevalentemente
nelle regioni del Sud, e destinati
a dar man forte all'intero Nord;
28 di questi infermieri entre­
ranno in servizio nelle strutture
sanitarie della Lombardia, in
particolare 20 sono stati asse­
gnati all'Ats di Milano e 8 all'Ats
dell'Insubria (che comprende
Varese, Como e il «Medio La­
rio»); per gli altri, invece, l'av­
ventura proseguirà - a bordo di
pullmini con rigorose distanze
di sicurezza tra ciascun infer­
miere: su ogni veicolo, non più
di tre persone - tra Emilia-Ra-

Ecco il software Aida per gestire i quattro Covid hotel

- Dalla veri.fica in tempo
reale della disponibilità dei po­
sti letto alle procedure di acco­
glienza e verifica dei parametri
sanitari. Dalle comunicazioni ai
medici di medicina generale fi­
no alle prassi delle dimissioni.
Sono le attività informatizzate
grazie ad Aida (Augmented In­
telligence DeliveryAssistant),la
piattaforma che l'Agenzia di Tu­
tela della Salute di Bergamo ha
messo a disposizione dei Covid
hotel per la gestione degli ospiti.
A Bergamo quattro alberghi,
capienza potenziale 400 degen­
ti, sono divenuti luoghi di acco-
g!ienza ai pazienti Corononavi­
rus. In particolare persone che,
dopo l'ospedalizzazione e suc­
cessiva stabilizzazione del qua­
dro clinico, in presenza di fragi­
lità socio-assistenziali possono
essere dimessi e accolti negli ho­
tel, supportati da soggetti com­
petenti e autorizzati all'eroga­
zione di servizi sociosanitari.
Questo scenario innovativo
necessità di unagestionespecia­
le: grazie adAida le strutture po­
tranno gestire in modo informa­
tizzato i degenti, dalle procedu­
re di accoglienza alla veri.fica dei
parametri, fino alle comunica-
zioni ai «mmg» e alle dimissioni
concordate con le Unità Territo­
riali di Emergenza sociale degli
Ambiti territoriali. Il software
Aida integra competenze infor­
matiche, gestionali, epidemio­
logiche, ed è coordinato dal Ser­
vizio Epidemiologico aziendale
di Ats, che ne ha curato l'adde­
stramento all'utilizzo mettendo
a disposizione operatori affian­
cati al personale delle strutture.
Prodotto dalla software house
Pgmd,Aida permette di verifica­
re in tempo reale la disponibilità
di posti nei Covid Hotel territo­
rio e la gestione del processo di
presa in carico dell'ospite, dal­
l'accoglienza al monitoraggio
dellasituazionesanitaria,airap­
porti con il medico di famiglia
per la segnalazione, via alert, di
eventuali criticità, alle dimissio­
ni raccordate con le Utes. Inol­
tre, i medici di famiglia possono
seguire l'evoluzione di condizio­
ni e indicazioni terapeutiche.
La tecnologia permette, infi­
ne, di avere in tempo reale
un' istantanea della popolazione
interessata dall'iniziativa, for­
nendo dati utili da integrare nel­
l'analisi sull'epidemia.
Personale sanitario in servizio all'hotel Cristallo Palace EI.RI.

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Lo sbarco degli infermieri dal volo dell'Aeronautica FOTO srnous
magna, Liguria, Friuli-Venezia
Giulia, Trento e la Valle d'Aosta.
Ad attendere gli infermieri a
Orio c'era Lara Magoni, asses­
sore regionale al Marketing ter-
<<Senza sintomi da 28 giorni
ma ancora positivo al test>>
li caso
Il vicesindaco di Berzo
San Fermo dopo l'isolamento
era stato valutato «guarito»,
la sorpresa con la verifica
- Per dodici giorni,ilvi­
cesindaco di Berzo San Fermo,
Daniele Micheli, ha presentato
i classici sintomi da Covid-19:
prima mal di gola e raffreddore,
poi febbre a 38,5° , mal di testa,
perdita di appetito e del senso
I numeri delle Utes
Oltre 133 mila dispositivi
di protezione distribuiti
ritoriale: «Siamo orgogliosi che
ancora una volta il nostro aero­
porto accolga persone che da
tutta Italia portano un sostegno
prezioso e importante. Le emo-
del gusto. Il 21 marzo, il medico
di base lo ha visitato, i polmoni
erano puliti e il giorno dopo era
scomparsa anche la febbre.
Solo permaneva l'alterazio­
ne al gusto, che a oggi non è sta­
to pienamente recuperato. Ie­
ri, dopo ben 28 giorni di assen­
za dei sintomi, è arrivata una
notizia inquietante: il test sie­
rologico (con certifica CE e del
Ministero della Sanità) effet­
tuato in forma privata a Scan­
zorosciate, ha evidenziato an-
zioni più intense da quando ho
smesso di gareggiare le sto vi­
vendo oggi - sottolinea Magoni,
ex sciatrice di altissimo livello-:
anche in questo dramma, vede­
re così tante persone che si met­
tono a disposizione allarga il
cuore».
Emozioni, ringraziamenti,
sorrisi e sospiri: le sensazioni
che ormai riempiono lo scalo
bergamasco ogni settimana,
con l'arrivo di contingenti sem­
pre nuovi dall'estero o dal resto
del Paese. Gli ultimi rinforzi
erano atterrati lo scorso 11 apri­
le, inviati sempre dalla Prote­
zione civile e accompagnati dal
ministro Francesco Boccia.
LB.
cora la presenza di anticorpi
«IgM», quelli, per dirla grosso­
lanamente, prodotti nella fase
di contrasto al coronavirus, che
in teoria dovrebbero scompa­
rire dopo tre settimane: segno,
questo, della capacità poten­
ziale di trasmettere l'infezione.
«Sto bene, il mio medico mi
considera guarito dal punto di
vista clinico - spiega Micheli -
e mi ha spiegato che, per quan­
to riguarda la possibilità che io
sia infettivo, il test sierologio
Oltre 133.000dispositivi di prote­
zione individuale distribuiti,
10.000richieste di informazione
processate, 15.000consegne: sono
i numeri delle attività che sindaci e
volontariato hanno svolto insieme
alle 14 Utes, le Unità Territoriali
Emergenza Sociale. SOio nell'ulti-
Le ditte e i test fai-da-te
in attesa delle direttive
Fase 2. La Abe elettronica li ha fatti su 50 dipendenti
e la Model bel li ha ordinati. Ats prepara il programma
BENEDETTA RAVIZZA
- Diagnosi. È una delle
«4D» della ripartenza. «I test
sierologici validati da Regione
Lombardia saranno accessibi­
li secondo il programma e la
tempistica che verrà definita
da Ats la prossima settimana»,
annuncia Massimo Giupponi,
direttore dell'Agenzia di tutela
della salute di Bergamo. La
maggior parte delle imprese -
confermano dalle associazio­
ni di categoria - è in attesa del­
le indicazioni, anche per
orientarsi nella giungla dei kit
in commercio. Alcune, invece,
si sono portate avanti col «fai
da te», anche se la certezza
della validità ancora non c'è.
«La differenza tra un buro­
crate e un sostanzialista, è che
il secondo non aspetta. Io sono
un sostanzialista», si presenta
Roberto Valentin, vicepresi­
dente provinciale di Confimi­
Apindustria e titolare della
Abe elettronica di Caravaggio,
azienda da oltre 35 anni spe­
cialista del broadcasting. Am­
mettendo di non avere «gran­
de fiducia nella capacità ope­
rativa e organizzativa di tutto
l'insieme», già a metà marzo
Valentin ha ordinato 80 test
sierologici (quelli che con una
goccia di sangue mischiata al
reagente darebbero la patente
di immunità), al costo di 11 eu­
ro l'uno più Iva. «Ora il prezzo
è già arrivato a 16 euro», fa no­
tare. Descrivendo l'iter del­
l'acquisto: «Può essere fatto
solo da uno studio medico o da
un ospedale. Mi sono quindi
rivolto a un amico ex primario
che ha fatto da "tramite" conia
casa produttrice di Perugia e
che poi, settimana scorsa, ha
eseguito qui in azienda il test a
Il vicesindaco Daniele Micheli
ma settimana hanno potuto dare
risposta alle richieste di informa­
zioni di 10.000cittadini, ai quali gli
operatori hanno dedicato 2.800
ore.Attraverso 8.000ore di lavo­
ro, assistenti sociali, educatori,
ausiliari socio assistenziali, Terzo
settore e volontariato diffuso,
Alcune ditte, senza aspettare le direttive, hanno acquistato test ANSA
50 dipendenti su tre unità:
Abe elettronica, Af meccanica
e Wave Art». Ai dipendenti è
stata lasciata la libertà di sot­
toporsi o meno (tutti hanno
accettato tranne uno), «a pat­
to che ci rendessero noto il ri­
sultato, perché non lo abbia­
mo fatto per sport, ma per tu­
telare meglio tutti». L'esito:
solo tre sono risultati positivi,
«ma di questi solo uno aveva
l'infezione ancora in corso»,
precisa Valentin, che maneg­
gia le sigle degli anticorpi (Igm
e Igg) con piglio scientifico.
«So che questi test non sono la
verità assoluta - dice - ma sfi­
do io a dire che non sono vali­
di, visto che sono pure notifi­
cati dal ministero della Salute.
Incrociando le informazioni
date dai dipendenti e gli esiti
c'è una coincidenza che ne di­
mostra l'attendibilità». Li
considera quindi un elemento
importante «per la serenità e
la sicurezza dei lavoratori, in­
sieme all'uso di dispositivi di
protezione, alla misurazione
della temperatura, distanze e
sanificazione», provvedimen-
andrebbe incrociato con il
tampone. Purtroppo io sono
uno dei tanti a cui il tampone
non si è riusciti a farlo nella fase
acuta dell'emergenza e non si
riesce a farlo tuttora. Proprio
per questo mi chiedo: quanti
saremo nelle stessa situazione
di non sapere con certezza se
possiamo trasmettere il Covid
nonostante i canonici 21 giorni
di isolamento?».
I timori di Micheli affonda­
no in quella vasta zona grigia di
persone quasi certamente col­
pite dall'epidemia ma non in­
cluse nelle statistiche ufficiali.
Senza l'esame del tampone è in
effetti impossibile confermare
con sicurezza l'abbattimento
della carica infettiva. «Cosa
succederebbe se il mio caso
5
hanno assicurato 5.000consegne
tra spesa, pasti e farmaci; assisten­
za educativa a 1.000disabili. Altri
300sono stati gli interventi di
assistenza domiciliare per igiene
personale e della casa. Per 5 00
pazienti è stata assicurata la dimis­
sione protetta dagli ospedali.
ti già applicati nell'azienda che
da fine marzo sta lavorando a
ranghi ridotti. Anche Guido
Longaretti, titolare della Mo­
delbel di Costa di Mezzate, im­
presa artigiana specializzata
in stampi in poliuretano, ma­
teriale utilizzato soprattutto
in ambito medico, ha deciso di
affidarsi allo screening in an­
ticipo rispetto alle direttive
regionali. «Già a gennaio ab­
biamo creato un "contesto
ospedalizzato",con mascheri­
ne e buone prassi. Ora abbia­
mo ordinato 20 kit, del costo
di 40 euro l'uno, già validati in
Germania. Ci siamo affidati a
uno studio medico privato di
Bergamo, che nei prossimi
giorni verrà in azienda». Tutti
e tredici tra dipendenti e col­
laboratori saranno testati, an­
che se attualmente sono solo
due le persone rimaste nel ca­
pannone, «sanificato h24 con
l'ozono». «Abbiamo continua­
to a produrre per decreto mi­
nisteriale - spiega Longaretti
- ma riorganizzando il lavoro
con lo smart working».
QRIPROOUZIONE RISERVATA
non fosse isolato? - si chiede il
vicesindaco -, se ci fossero altri
cittadini nelle mie condizioni?
Da qualche giorno mi sono tol­
to la mascherina e ho avuto
contatti con dei parenti convi­
venti. Ero tranquillo. Ora ho il
terrore di averli infettati».
La preoccupazione dell'am­
ministratore berzese è acuita
dai piani, che si stanno svilup­
pando in questi giorni, per l'av­
vio della cosiddetta 'fase 2', la
riapertura graduale delle atti­
vità lavorative. «Non voglio en­
trare nello specifico -conclude
-, credo solo servano grande
cautela e la consapevolezza di
conoscere ancora poco questa
malattia. La mia vicenda lo te­
stimonia».
D.F.
6
Trapianti al tempo del vims
«Salvamiafigtiadi un anno»
Al Papa Giovanni. Con la pandemia crollo dei donatori, ma nessuno stop
Il grazie della mamma di Antonella: «Ci sentiamo più al sicuro qui che fuori»
CARMEN TANCREDI
- LapandemiaCovidha,
in tutta la Bergamasca, azzerato
il numero di donatori di organi,
ma sul fronte dei trapianti, an­
che nel periodo più complicato
dell'emergenza causata dal nuo­
vo coronavirus, l'ospedale Papa
Giovanni XXIII di Bergamo ha
potuto offrire nuove speranze a
pazienti che senza un organo
non avrebbero potuto sopravvi­
vere. Come la nuova vita «rega­
lata» ad Antonella, che ha appe­
na un anno di età: aveva un tu­
more al fegato, è stata messa in
lista per un trapianto il 27 mar­
zo, e alla sera ai genitori Enza e
Domenico Passalacqua - lui 40
anni, lei 36, già altri 3 figli ad
aspettarli a Suzzara, in provin­
cia di Mantova, isolati per l'epi­
demiaCovid -è stato comunica­
to che c'era un organo compati­
bile per la loro piccola. «Io non
ho parole per ringraziare questo
ospedale, i medici che ci hanno
assistito, gli infermieri, l'anoni­
mo donatore che ha permesso a
mia figlia di tornare a vivere. Sia­
mo nel pieno della bufera Covid,
e mai ci saremmo aspettati un
trattamento così affettuoso e
sensibile - racconta mamma
Enza, nel reparto di pediatria
guidato da Lorenzo D'Antiga -.
La nostra piccola non aveva spe­
ranze:a 6 mesi si è cominciato a
ipotizzare che avesse un'infe­
zione,poi siè scoperto il tumore
al fegato. Dai Civili di Brescia ci
hanno indirizzato qui,il tumore
aveva anche intaccato i polmo­
ni. Antonellaè stata sottoposta a
chemioterapia, le cellule tumo­
rali nel polmone sono scompar­
se e lei è stata messa in lista per
un trapianto, aveva una massa
Papa Giovanni, i ricoverati ora sono «solo» 298
li calo
Nelle scorse settimane si era
arrivati anche a quota 500.
Alla Fiera sono 43 i degenti,
tre da HumanitasGavazzeni
- Una pressione che
scende, in modo lento, ma ogni
giorno più costante: stando ai
numeri dei ricoverati, la pande­
mia Covid che ha fatto invadere
ogni angolo dell'ospedale Papa
Giovanni XXIII di malati, tanti
in gravi condizioni, sembra
mordere meno, tanto che ieri il
numero totale dei ricoverati per
Coronavirus 11 fronte bergamasco
La piccola Antonella con i genitori Enza e Domenico
Francesco Ferri
tumorale di oltre 15 centimetri,
solo un organo nuovo poteva
salvarla. Ora sta bene, grazie al
dono di un organo, dovrà fare
ancora chemioterapia e qualche
controllo, ma presto potremo
tornare a casa. In questoperiodo
infezione da coronavirus al­
l'Asst Papa Giovanni arrivava in
totale a quota 298, comprensivi
delle Terapie intensive, dei de­
genti al presidio medico alla Fie­
ra e di quelli invece assistititi al
presidio di SanGiovanni Bianco.
Un numero decisamente più
basso rispetto a qualche setti­
mana fa, quando si era arrivati a
sfiorare quota 500. La pressione
meno forte si awerte anche dai
numeri degli accessi al pronto
soccorso: aumentano gli ingres­
si di pazienti che hanno bisogno
di cure urgenti per patologie
non legate all'infezione da coro-
Oggi la Giornata nazionale
Su Diamoilmegliodinoi. it
il sì a una donazione di vita
� e 6 di rene - illustra Francesco
- q
l
C....\'f
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..
,;.
u
A:
- 11111&,,,
Michele Colledan
di epidemia Covid che spaventa
tutti, un problema cosìè ancora
più angosciante. Ma noi ci sen­
tiamo più protetti qui dentro il
Papa Giovanni che fuori Voglio
lanciare un appello: donate, of­
frire i propri organi dopo lamor-
navirus. Secondo i dati di ieri,
che si riferiscono agli afflussi di
venerdì, sono stati 33 gli ingressi
di pazienti che presentavano
sintomi di infezione da corona­
virus, e 61 invece quelli di pa­
zienti con altre patologie; di en­
trambi i gruppi, sono state 10 e
10 le persone poi ricoverate al­
l'ospedalePapaGiovanni. In Te­
rapia intensiva restano stabili i
numeri dei letti occupati: sono
una settantina,con un turn aver
che si aggira sulle poche unità al
giorno, ma è stato possibile co­
munque, grazie alla minor pres­
sione sugli ingressi (calano an-
te è un gesto fondamentale, più
forte anche del Covid». In piena
epidemia, alPapaGiovanni,An­
tonella nonè stata la sola a rice­
vere un organo, e ad avere salva
la vita. «Tra gennaio e febbraio
2020al PapaGiovanni sono sta­
ti effettuati 3 trapianti di cuore,
16 di fegato, dei quali 5 pediatri­
ci, 2 di polmone, uno pediatrico,
Ferri, responsabile del Coordi­
namento provinciale trapianti e
prelievi d'organo al Papa Gio­
vanni di Bergamo, «ma in questa
emergenza Covid sono tornato
in Terapia intensiva, dove ero
già impegnato prima di coprire
questo ruolo» - . E in piena pan­
demia, a marzo, sono stati effet­
tuati un trapianto bipolmonare,
su un adulto, e due trapianti di
fegato, su una ragazzina e su una
bimba di poco più di un anno».
Su Antonella, appunto. Del tra­
pianto di polmoni «L'Eco» di
Bergamo ha già dato notizia:ora
l'uomocheharicevutogliorgani
è in Terapia intensiva: le sue
condizioni sono soddisfacenti.
La sua foto, con medici e infer­
mieri del Papa Giovanni, con il
pollice alzato in segno di vitto­
ria,è stata inviata, con liberato­
ria, per iniziative di sensibilizza­
zione, al Cnt, Centro nazionale
trapianti in occasione della
Giornata della donazione che si
celebra oggi. L'altro trapianto,
sempre di fegato come quello
della piccola Antonella, su una
ragazzinadil3anni,cheil 6 mar­
zoha ricevutounorganograziea
una tecnica complessa e poco
utilizzata. In fase di prelievo del­
l'organo da trapiantare è stata
utilizzata una variante della di­
visione classica («split liver»). È
che i casi molto gravi), ricavare
una ventina di posti di terapia
intensiva destinati a casi urgenti
non legati al Covid.
Aumenta inoltre il numero
dei ricoverati al nuovo presidio
medico avanzato alla Fiera, al­
l'ospedale che è stato realizzato
dagli Alpini e che è ora sotto la
gestione diretta dell'ospedale
PapaGiovanniXXIII:ierisièar­
rivati a 43 pazienti ricoverati (i
posti che sono attivabili attual­
mente sarebbero al massimo 60,
con la dotazione di personale sa­
nitario ora disponibile, mala ca­
pienza di tutto l'ospedale da
La pandemia Covid ha rallentato
donazioni e trapianti di organi in
Italia ma pare aumentare il tasso
del consenso al prelievo, secondo i
dati del Cnt,Centro nazionale
trapianti. Le donazioni sarebbero
calate con il lockdown del 23,5% in
tutta Italia, mentre l'anno scorso, si
Il paziente dopo il trapianto
bipolmonare al Papa
Giovanni: alza il pollice in
segno di vittoria nella foto per
il centro nazionale trapianti
I dati del centro regionale trapianti della Lombardia
L'anno scorso 280 gli interventi
Rispetto al crollo delle donazioni,
registrato in tutta Italia, è stato
più contenuto il calo dei trapianti,
stando ai dati resi noti ieri in
occasione della 23' Giornata
nazionale della donazione di
organi che si celebra oggi: durante
la pandemia sono stati 362(-16,8%
rispetto alle stesse settimane del
2019),ma la rete è riuscita a
mantenere attivi anche i centri
trapianto degli ospedali più
impegnati nella cura dei pazienti
Covid-19, come appunto Berga­
mo,fino agli ospedali milanesi e a
Torino,dove sono stati trapianta­
ti anche reni di donatori svizzeri
Ambulanza al Papa Giovanni
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
era a un +13,1% Per questo Massi­
mo Cardillo, direttore del cnt ha
lanciato l'appello: «Senza il sì dei
cittadini nessun trapianto è possi­
bile». E l'invito,per la Giornata
nazionale della donazione di oggi è
scaricare il tesserino dal sito
www.diamoilmegliodinoi.it.
che rischiavano di rimanere
inutilizzati a causa della sospen­
sione dei trapianti nella Confede­
razione elvetica. I dati di Berga­
mo, riferiti invece al 2019, indica­
no che sono stati effettuati 113
prelievi di organo all'ospedale
Papa Giovanni XXIII (Bergamo è
sempre stata in prima linea nelle
donazioni) e 46 8di tessuti. I
trapianti effettuati nel 2019 al
Papa Giovanni di Bergamo sono
stati in totale 280, nel dettaglio 40
di rene,20 di cuore, 74di fegato,
13di polmone,32di pancreas, 1di
intestino, 1di rene da vivente e
due di fegato da vivente.
campoarrivafinoal40posti):di
questi pazienti sono 9 quelli ri­
coverati in Terapia intensiva (le
aree sono gestiste dai medici di
Emergency, e dal contingente
dei medici arrivati dalla Russia,
insieme al personale del Papa
Giovanni), 34 invece i pazienti
nelle degenze; ieri due le perso­
ne dimesse dall'ospedale alla
Fiera,mentre nella stessa strut­
tura sono stati trasferiti tre ma­
lati Covid da Humanitas Gavaz­
zeni e due dal Papa Giovanni
XXIII (uno dalla Terapia inten­
siva e uno dal pronto soccorso).
ca.T.
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
stato così possibile ottenere la
porzione di fegato adatta al tra­
pianto su una paziente di quella
età. Attualmente la ragazzina è
in progressivo miglioramento.
«Essere riusciti a fare tra­
pianti anche nella piena tempe­
sta della pandemia è stato im­
portante, per tutti - sottolinea
Michele Colledan, direttore del
Dipartimento di insufficienza
d'organo e trapianti del Papa
Giovanni - . È evidente che in
questo periodo di pandemia i
donatori siano praticamente
scomparsi, ed effettuare tra­
pianti, in questa situazione, non
èsemplice,dobbiamotutelarela
salute dei riceventi, verificare se
gli organi sono utilizzabili, e
scongiurare ogni rischio di con­
tagio. Ma siamo riusciti a salvare
Rsa, proseguono i controlli
I Nas: decine già ispezionate
Le indagini
I sindacati Fnp, Spi e Uilp
hanno incontrato il direttore
di Ats: «Nessuna risposta
alle nostre domande»
- Sono decine le Rsa
bergamasche già controllate
dai carabinieri del Nas di Bre­
scia, ma molte verifiche resta­
no ancora da fare. È un lavoro
lungo e complesso quello dei
militari, che devono acquisire
Stamattina alle 10.30
La Messa con il vescovo
in diretta su Bergamo Tv
vite, nonostante tutto, nono­
stante il Covid: così persone che
non avevano chance, le hanno
avute nonostante il Covid».
Ora, qualcosa sta cambiando.
«Abbiamoricavato8postidiTe­
rapia intensiva riservati a pa­
zienti non Covid-illustra Fran­
cesco Ferri - . Quindi potremo
concentrarci sia sulla donazio­
ne, sia sui trapianti. È però fon­
damentale che la cultura della
donazione non subisca intoppi:
tutti i cittadini sappiano che è
cruciale esprimere le proprie
volontà da subito, quando si è in
vita; iscrivendosi all'Aido, espri­
mendo la propria volontà in Co­
mune o all'Ats. Ed è cruciale per
noi conoscere le volontà di ogni
potenziale donatore».
�IPROOUZIONERISERVATA
documenti, cartelle cliniche,
ascoltare dipendenti e parenti
degli anziani deceduti, per poi
approfondire le posizioni del­
le strutture in cui sono state
rilevate criticità e riferire alla
Procura. Ci vorrà tempo, si
parla di settimane, per avere
un quadro completo. Attual­
mente in Procura non risulta
essere aperto un fascicolo, che
potrebbe essere una costola di
quello già aperto per epidemia
colposa a carico di ignoti sul-
Ponte S. Pietro e Zingonia
Pazienti Covid scesi a 200
I Policlinici. Nel picco dell'emergenza erano 350. Si comincia a sanificare
Fase 2, alla Smart Clinic di Stezzano teleconsulto per evitare spostamenti
- Concentrati nella cura
dei molti pazienti Covid ancora
ricoverati, ma anche proiettati
verso una prossima fase, per la
necessità di dare risposte anche
a pazienti non Covid: nei Poli­
clinici San Marco di Zingonia e
San Pietro di Ponte San Pietro
(lob, Istituti ospedalieri berga­
maschi-Gruppo San Donato) si
stanno approntando nuovi
schemi organizzativi e anche
nuovi strumenti per affrontare
la «fase 2» dell'epidemia. Tanto
che già la prossima settimana
sarà avviata la sanificazione del­
le sale operatorie, e alla Smart
Clinic di Stezzano (sempre
Gruppo San Donato),verrà atti­
vato un nuovo strumento, il te­
leconsulto, che grazie alle possi­
bilità della Rete, offrirà nuove
modalità di visite e consulti me­
dici, non solo per i malati Covid
assistititi sul territorio, ma an­
che per altre patologie.
I numeri dei ricoveri Covid,
intanto, nei due Policlinici di
Ponte San Pietro e di Zingonia,
stanno facendo segnalare un ca­
lo degli accessi al pronto soccor­
so e anche un alleggerimento
nelle degenze. A ieri,i ricoverati
Covid nelle due strutture lob
erano 202 (nei momenti di
maggiore picco nelle scorse set­
timane, si è arrivati anche a 350
pazienti; in totale nelle due
strutture sono già stati presi in
carico 1.100 pazienti), 16 i posti
occupati nelle Terapie intensi­
ve, mentre in questa settimana
gli accessi medi al pronto soc­
corso sono stati tra i 10 e i 15 al
giorno, con una buona percen­
tuale di pazienti non Covid.
«C'è in effetti una minore
pressione per i ricoveri Covid.
l'ospedale di Alzano. Ma appa­
re molto probabile che parta
l'inchiesta anche sulle Rsa,
sulle quali stanno arrivando in
Procura una serie di esposti,
l'ultimo depositato dal Coda­
cons qualche giorno fa.
Intanto sulla vicenda Rsa i
sindacati Fnp Cisl, Spi Cgil e
Uilp Uil di Bergamo hanno in­
contrato (in rigorosa video­
conferenza) il direttore del­
l'Ats Massimo Giupponi e si
sono dichiarati «insoddisfatti
Come in occasione delle altre
domeniche vissute nel tempo
dell'emergenza Covid, anche
questa mattina il vescovo Fran­
cesco Beschi presiede una Messa
alle 10,30 in cattedrale, a porte
chiuse. La Messa sarà trasmessa
in diretta da Bergamo Tv (canale
Il reparto di terapia intensiva del policlinico di Ponte San Pietro
Per la Terapia intensiva a Ponte
San Pietro abbiamo potuto ri­
durre il numero dei letti ma le
postazioni sono pronte per es­
sere rimontate in meno di 8ore.
La riduzione è volta a consenti­
re al personale di riposare, dopo
giorni di pesante stress - sotto­
linea Francesco Galli, ammini­
stratore delegato lob-Gruppo
San Donato-. E a proposito del
personale mi piace rimarcare la
risposta ricevuta da tutti, dagli
infermieri ai medici, anche
quelli che si dedicano alla chi­
rurgia e all'ortopedia: nessuno
ha esitato a a scendere in prima
linea contro il Covid. Ma l'emer­
genza non è finita, per esempio
a Zingonia la Terapia intensiva
è ancora satura, e quindi l'ap­
proccioverso una fase 2 deve es­
sere cauto e prudente. Non pos­
siamo però non prepararci al­
l'afflusso di pazienti per altre
patologie, come già sta accaden­
do al pronto soccorso». E quin-
della assoluta mancanza di ri­
sposte non giustificata dai ri­
sultati conseguiti» e delle
«azioni fin qui effettuate».
«Non possiamo certo tacere la
profonda diversità tra il reso­
conto dell'Ats e il racconto
quotidiano che ci viene fatto o
che viene riportato dalla
stampa, dai responsabili e da­
gli operatori delle Rsa - dico­
no Augusta Passera, Caterina
Delasa e Emanuele Dalfino,
responsabili dei Pensionati di
Cgil Cisl Uil provinciali -. Ca­
renza di sostegno e consulen­
ze sanitarie, carenza di indica­
zioni su come agire e gestire
pazienti sintomatici, sono or­
mai doglianze quotidiane e
diffuse tra i responsabili delle
associazioni e delle singole
digitale 17). Sarà un momento
forte per il vescovo Beschi per
raggiungere idealmente, tramite
la tv, tutte le parrocchie berga­
masche, la gente, gli anziani e i
malati, portando speranza e
conforto in questi frangenti
difficili per l'intera comunità.
Francesco Galli
di,rimarca Galli, si è già appron­
tato in entrambi gli ospedali un
protocollo differenziato negli
accessi al pronto soccorso per
pazienti Covid e non Covid, così
come è già separato il percorso
per i pazienti oncologici, per i
quali vanno adottate particolari
precauzioni. «Una vera riorga­
nizzazione dei reparti verrà at­
tivata non appena saranno for­
nite indicazioni dalla Regione
Rsa. Così come la responsabi­
lità delle chiusure delle Rsa.
Non è stata citata da Ats la
questione dei centri diurni in­
tegrati e delle ispezioni fina­
lizzate alla riapertura che al­
cune case di riposo hanno se­
gnalato alla stampa». «Nessun
accenno ad una riapertura
seppur controllata degli ac­
cessi - proseguono -. Cioè a
consentire alla Rsa di ripren­
dere il loro ruolo socio sanita­
rio di risposta alle esigenze del
territorio. Certo in modo sicu­
ro e controllato con tamponi
per i nuovi ospiti e isolamento
precauzionale almeno in fase
iniziale».
Da noi interpellato, Giup­
poni non ha ritenuto di dover
replicare ai sindacalisti.
7
continua Galli- . Per il momen­
to le emergenze non Covid che
si autopresentano al pronto
soccorso, una volta stabilizzate,
vengono inviate agli hub già
identificati a livello regionale.
Ma intanto abbiamo program­
mato la sanificazione delle sale
operatorie, per essere pronti a
trattare le prossime urgenze
non Covid. Se pure siamo anco­
ra ospedali Covid, fatta eccezio­
ne per l'area materno-infantile
di Ponte San Pietro, che è rima­
sta sempre attiva, stiamo già
progettando, per esempio, nuo­
vi percorsi per gli accessi ambu­
latoriali, in modo da avere aree
nettamente separate quando si
avrà il via libera alle attività».
Nel work in progress, intan­
to, c'è la novità del teleconsulto.
«È una piattaforma web condi­
visa per consulti medici sia Co­
vid sia non Covid per tutto il
Gruppo San Donato: a Bergamo
partiamo con la Smart Clinic di
Stezzano - specifica Galli - . In
sostanza, visto che le limitazio­
ni alla mobilità dureranno, gli
utenti potranno usufruire di
prestazioni mediche, con la
possibilità di scegliere speciali­
tà di interesse e medici, ottene­
re informazioni, consulti e fol­
lowup. La risposta si ottiene en­
tro 5 giorni lavorativi, in forma
ufficiale, con firma elettronica,
e ha anche validità anche di pre­
scrizione medica per l'acquisto
di farmaci». È possibile anche la
telemedicina, per l'assistenza,
ad esempio, a quei malati Covid
seguiti a casa. Per questi è possi­
bile anche 11\.diCovid, assisten­
za domiciliare per i dimessi da­
gli lob e per gli altri pazienti.
ca.T.
un carabiniere del Nas

8 DOMENICA 19 APRILE 2020
<<Ricominciamo insieme>>
LaDiocesi viene in soccorso
Fondo da s milioni. È destinato ad aiutare le famiglie in emergenza a causa dell'epidemia
del coronavirus. Un lungo fronte di interventi, dai mutui ai bisogni di adolescenti e anziani
- «Ricominciamo in­
sieme» dando sostegno alle
generazioni nella famiglia. È il
nuovo grande progetto della
Diocesi di Bergamo in auto al­
la comunità bergamasca così
duramente colpita dal Covid-
19. L'iniziativa si affianca ad
«Abitare la cura», progetto
condiviso ancora dalla Diocesi
insieme alla Caritas Diocesa­
na, all'Associazione Diakonia
Onlus, a Confindustria Berga­
mo, l'Ats di Bergamo e alla Se­
saab, la società editrice de
L'Eco di Bergamo teso ad al­
leggerire la pressione che gra­
va gli ospedali, con l'obiettivo
di sostenere luoghi di sollievo
all'accoglienza dei pazienti,
quando non è possibile torna­
re a casa in sicurezza ed è più
prudente stare in una struttu­
ra organizzata che garantisce
tutta l'assistenza e la cura ne­
cessaria. La sottoscrizione di
solidarietà ha raccolto attual­
mente circa 3 milioni di euro.
IL «FONDO FAMIGLIA
IN EMERGENZA COVID-19»
Il nuovo progetto prevede la
costituzione presso Caritas
Diocesana Bergamasca/Asso­
ciazione Diakonia Onlus. di un
«Fondo Famiglia in emergen­
za Covid-19» che possa contri­
buire a farsi carico delle prin­
cipali voci che gravano sul bi­
lancio familiare, dall'affitto
della casa e delle spese ad es­
sa collegate (mutuo, energia
elettrica, gas, acqua, alimenta­
zione....), alla scuola (retta,
mensa, libri, sussidi vari, sup­
porto per sostegno psicologi­
co o sostegno di recupero sco­
lastico), al lavoro (credito a
sostegno della ripresa delle
piccole-medie attività artigia­
nali, commerciali, servizi di
assistenza e cura di anziani,
malati, persone sole, disabili,
badanti, colf), agli anziani ac­
cuditi in casa (garantire che
non manchi, là dove necessa­
rio, la presenza di personale
che assista e curi la vita ordi­
naria dell'anziano), agli an­
ziani ospiti in Rsa (interven­
to «una tantum» per gli enti
gestori delle Rsa a garanzia de­
gli operatori socio-sanitari
perché non perdano il posto di
lavoro), fino alle attività esti­
ve (opportunità a tutti i ragaz­
zi e adolescenti - di famiglie in
difficoltà economica - di pren­
dere parte alle attività estive
proposte dalle parrocchie in
supporto alle famiglie).
Il fondo potrà contare su
una somma assegnata di 5
milioni di euro: un milione
ciascuno tra Diocesi di Berga­
mo, Caritas Diocesana Berga­
masca, Associazione Diakonia
On!us, Conferenza Episcopale
Italiana. contributi e offerte di
enti e persone fisiche.
LA GESTIONE DEL FONDO
La gestione complessiva degli
L'aiuto della Chiesa di Bergamo
«Generosità diffusa come principio di risurrezione»
A
d una emergenza
eccezionale, biso­
gna corrispondere
in modo eccezio­
nale. È quello che abbiamo
vissuto in queste settimane.
La consapevolezza crescen­
te è che non meno impegna­
tivo sarà il tempo che ci at­
tende. Le Istituzioni e le
Amministrazioni centrali,
regionali e locali, stanno
predisponendo gli indirizzi
e le risorse necessarie a so­
stenere la cosiddetta ripar­
tenza di famiglie e attività
produttive.
La Chiesa, nella sua forma
parrocchiale, come in quella
diocesana, sostenuta dalla
vicinanza paterna del Papa,
ha offerto la sua prossimità
sia sotto ilprofilo spirituale,
sia con la testimonianza
della carità nei confronti di
fragilità, precarietà e pover­
tà. Sono molteplici le forme
interventi del fondo sarà affi­
data a una cabina di regia com­
posta dal Vicariato per i Laici e
per la pastorale (Sac. Vittorio
Nozza); dal Vicariato per le At­
tività Economiche (Sac. Mario
Eugenio Carminati); dal Con­
siglio di Presidenza della Cari­
tas Diocesana Bergamasca
(Sac. Roberto Trussardi e dott.
Giuseppe Giovanelli); dall'As­
sociazione Diakonia Onlus;
dall'Ufficio per la Pastorale
della Famiglia (Sac. Mario
Della Giovanna); dall'Ufficio
per la Pastorale Sociale e del
Lavoro (Sac. Cristiano Re);
dall'Ufficio per la Pastorale
Scolastica (Prof.ssa Daniela
Noris); dall'Ufficio per la Pa­
storale della Salute (Sac. Mi­
chelangelo Finazzi) ; dall'Uffi­
cio per la Pastorale delle Co­
municazioni Sociali (Sac.
Mattia Magoni e Sesaab).
Ci sarà poi un gruppo di la­
voro operativo, di cui faranno
parte due operatori dedicati al
progetto per il tempo necessa­
rio che faranno riferimento al­
la cabina di regia mentre l'ese­
cutività sarà affidata all'Uffi­
cio Amministrativo dell'Asso­
ciazione Diakonia Onlus.
IL FONDO E LA COLLABORAZIO­
NE CON LE FRATERNITA PRESBI­
TERIALI
In ogni parrocchia e/o unità
pastorale sarà costitutito un
«Gruppo di osservazione,
ascolto e discernimento»
per la raccolta dei bisogni di
singoli e famiglie (tramite
apposita «scheda rilevazio­
ne bisogni» predisposta a li­
vello diocesano).
con cui la solidarietà si è mani­
festata in maniera non solo ef­
ficace, ma soprattutto prossi­
ma. Sono consapevole, che su­
perata questa fase, ci attende
un percorso molto impegnati­
vo che metterà a dura prova le
famiglie, le aziende, i lavoratori
e i servizi. Proprio per questa
ragione, la Diocesi ha predispo­
sto un progetto di solidarietà
a Iunga scadenza, mettendo in
campo non solo risorse econo­
miche consistenti, ma soprat­
tutto la sua presenza capillare
e prossima sul nostro territo­
rio, attraverso le comunità par­
rocchiali.
Il progetto, che ha come sogget­
to fondamentale la «Famiglia
e le Generazioni che la costitui­
scono» è sostenuto da un Fon­
do denominato «Ricomincia­
mo Insieme», le cui caratteri­
stiche e finalitàsono illustrate
di seguito.Proprio per manife­
stare il più forte coinvolgimen-
In ogni Fraternità Pre­
sbiterale è prevista la costitu­
zione di un «Gruppo di riferi­
mento» per facilitare la pre­
sentazione delle diverse ne­
cessità provenienti dalle sin­
gole parrocchie.
In Caritas Diocesana Ber­
gamasca, è prevista la presen­
tazione alla «cabina di regia»
delle richieste pervenute e va­
lutate perché sia trovata op­
portuna e fattibile risposta.
Ci sarà poi il trasferimen­
to e la messa a disposizione
di ogni singola parrocchia
delle somme per gli inter­
venti deliberati.
È infine prevista un'azione
pastorale da parte di ogni
parrocchia e/o unità pasto­
rale di intervento, accompa­
gnamento e costruzione/cura
di relazioni da continuare nel
tempo con i destinatari degli
interventi per la positiva fina­
lizzazione e verifica dell'inter­
vento attuato.
Modalitàdimntribuzioneal«Pro­
getto Ricominciamo Insieme»
Il progetto vuole avere uno
sguardo su ciò che ci attende,
consapevoli che le situazioni
di ristrettezza che toccheran­
no in primo luogo le famiglie
avranno riflesso sull'intera
vita delle nostre comunità ci­
vili e parrocchiali. Il fondo
vorrà essere sostegno a quan­
ti, nella dura e non prossima
ripresa, vivranno situazioni
di forte indigenza e di preca­
rietà generalizzata.
Le offerte hanno la possi­
bilitàdella deducibilità. Per
il vostro contributo:
Il vescovo Francesco Beschi
to della Chiesa, oltre ai consi­
stenti contributi delle realtà
diocesane e alla richiesta di
partecipazione rivolta alla
Conferenza episcopale italia­
na, ho proposto a tutti i sacer­
doti della nostra Diocesi di
mettere a disposizionedel Fon­
do tre mensilità del loro so­
stentamento. Ora inauguriamo
questo progetto, con la fiducio-
Ubi Banca - Filiale di Berga­
mo Borgo Palazzo.
IT81L03llllll040000000
02724 «RICOMINCIAMO
INSIEME.
LA «CURA DELL'ABITARE, FRE­
QUENTARE, ACCOMPAGNARE »
LE GENERAZIONI IN FAMIGLIA
Lo spirito del progetto è esat­
tamente quello di essere tra la
gente, nell'emergenza. Nel li­
bro di Neemia si narra la storia
di un ebreo che, alla corte del
re Artaserse, dopo il secondo
esilio di Gerusalemme in Ba­
bilonia, sente impellente il de­
siderio di tornare alla sua città
distrutta. Egli, che viveva fra
agi e ricchezze, chiede e ottie­
ne dal suo sovrano una licenza
di un anno. Giunto a Gerusa­
lemme, trova il suo popolo
frustrato e rassegnato al peg­
gio. Prima della ricostruzione
materiale della città, deve ani­
mare e motivare la sua gente,
convincerla che rinascere è
necessario e importante. Ci
riuscirà vivendo quei giorni
con grande spirito di amore,
dedizione e solidarietà. È Iui
che chiama a raccolta, inco­
raggia, sprona, sostiene i suoi
concittadini nella ricostruzio­
ne morale e materiale.
La Parola di Dio del libro di
N eemia mostra con chiarezza
e forza l'importanza della
motivazione interiore, del ti­
mone della fede e della pre­
ghiera per mettersi a servizio
del prossimo e, nello stesso
tempo, l'importanza di perso­
ne, di una comunità, di una
società e di una Chiesa che ra­
duni, incoraggi, intervenga e
sa convinzione che la credi­
bilità dell'azione solidale
della comunità cristiana,
che si manifesta sempre, nei
momenti eccezionali e in
quelli della vita quotidiana,
possa suscitare altrettanta
generosità da parte di per­
sone ed enti disposti a soste­
nere questo percorso che si
prolungherà nel tempo.
La famiglia, il lavoro, la po­
vertà, saranno le attenzioni
prioritarie che ci proponia­
mo. La ripartenza, per noi
cristiani attinge ad un'espe­
rienza sorprendente e deci­
siva che è la risurrezione di
Gesù. La generosità diffusa,
diventi il principio di una
risurrezione che assume i
tratti della fraternità, so­
prattutto nei confronti dei
più deboli.
sostenga le persone in soffe­
renza e difficoltà.
Un evento improvviso, ina­
spettato, a cui non si è prepa­
rati crea, dopo il suo accadi­
mento, un periodo più o meno
lungo di situazioni di dolore,
sofferenza e forte disagio, dif­
ferenti da quelle che si vivono
nella quotidianità. Intendere
e vivere la carità cristiana nel­
le emergenze significa, per la
comunità, essere espressione
ecclesiale di vera comunione
perchè ogni aiuto non è mai a
senso unico e non si limita a
fornire solo soccorso materia­
le, ma fa vivere insieme le ten­
sioni, le gioie, le attese della
gente perché la buona vita del
Vangelo ci invita ad «essere
con, per, tra la gente». «La
Chiesa deve considerarsi pel­
legrina con la gente e nella sto­
ria del paese. In questo conte­
sto i cristiani ripropongono
una partecipazione che è ser­
vizio che nasce dall'amore e
dall'interesse per la società ci­
vile» (CEI, La Chiesa Italiana
dopo Loreto, 36).
Lafamigliaalcent rodel proget­
to pastorale nell'emergenza
Covid19
La Chiesa diocesana vuole
avere uno sguardo comples­
sivo sulla famiglia nelle di­
verse generazioni che la com­
pongono e che sono state vio­
lentemente aggredite dal
morbo del Covid 19 e che por­
tano e porteranno, a lungo, i
segni di questa violenta ag­
gressione. Per l'immediato e
il futuro, la Chiesa diocesana
vuole prendersi cura di abita-
L'ECO DI BERGAMO
re, frequentare e accompa­
gnare il cammino delle fami­
glie facendo loro sentire la
presenza amorevole del Si­
gnore attraverso relazioni,
interventi, impegni ed espe­
rienze di prossimità capaci di
curare le molteplici, visibili e
invisibili, ferite dell'uomo, e
adoperandosi perché la cura
continui nel tempo.
La famiglia: le di verse gene­
razioni
Un tempo particolarmente
delicato e bello, che coinvolge
la famiglia - quello della gesta­
zione e della nascita-, si è tra­
sformato in questi mesi per al­
cune donne e famiglie in tem­
po di ansia, paura, fatica. Pare
importante il sostegno, anche
attraverso i sei Consultori fa­
miliari diocesani e/o il Centro
di Aiuto alla Vita, di situazioni
che abbisognano di un accom­
pagnamento non primaria­
mente economico ma di rico­
struzione e ricucitura di una
serenità che possa permettere
di abitare e accompagnare la
nascita di un figlio.
PRIMA INFANZIA
Attraverso l'attenzione che i
nidi e le scuole dell'infanzia of­
frono ai piccoli e a supporto
dell'attività educativa, si vuol
proporre di favorire la presen­
za di competenze di sostegno
psico-pedagogico che favori­
scano nei piccoli l'elaborazio­
ne del confronto-impatto con
la malattia, con la scomparsa
di nonni e altri familiari e pa­
renti. Tale presenza potrà es­
sere d'aiuto anche ai genitori
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Il fondo aiuterà le famiglie in difficoltà a seguito del coronavirus
per l'elaborazione di criteri
per accompagnare i piccoli ad
attraversare il tempo della «ri­
costruzione» in situazioni di
mutata condizione socio-eco­
nomica. Al riguardo la Chiesa
diocesana dispone di un ampio
servizio espresso nell'ordina­
rietà da sei Consultori Fami­
liari con diverse competenze.
RAGAZZI E ADOLESCENTI
Con il supporto di gruppi di
volontari, guidati da esperti,
(al riguardo si può attingere
alle risorse umane dei sei Con­
sultori familiari e/o del Cen­
tro psico sociale «Il Conventi­
no»), si possono inserire pre­
senze competenti nelle realtà
parrocchiali che siano capaci
di tradurre percorsi di accom­
pagnamento in grado di ricon­
durre i minori e gli adolescenti
ad una socialità che, nel­
l'emergenza, è stata messa a
dura prova soprattutto nelle
esperienze di isolamento, di
limitazioni, di morte...
Nello stesso tempo, nel con­
testo dei mondi dei ragazzi e
degli adolescenti, si dovranno
garantire attenzioni a coloro
che faticano a elaborare i nu­
merosi lutti.
CilOVINEZZA
I giovani sono stati e sono prota­
gonisti in questa prima fase del­
l'emergenza rendendosi dispo­
nibili, in modo generoso e gra­
tuito, per servizi di prossimità
nei Comuni della provincia e nei
quartieri della città. Non solo,
molti giovani neolaureati si so­
no e si stanno adoperando, in
prima linea, nel campo dell'assi­
stenza socio-sanitaria con com­
petenza e passione. Questa ric­
chezza ha da essere custodita,
coltivata e valorizzata.
La presenza dei giovani nelle
parrocchie potrà essere pro­
mossa come opportunità per
potenziare e orientare i Centri
di Primo Ascolto e Coinvolgi-
mento ad un servizio di mag­
gior attenzione e ascolto per
problematiche che non abbiso­
gnano tanto di un intervento
materiale,quanto di un accom­
pagnamento amicale. In essi
competenza e professionalità
saranno necessarie per allegge­
rire, non solo il carico economi­
co che la crisi ha generato, ma
anche la portata di sofferenza
umana che questa ha imposto.
Non va affatto dimenticato
che, a motivo della morte di mi­
gliaia di anziani, anche le comu­
nità parrocchiali stanno cam­
biando fisionomia e andranno
ridisegnate, considerando che
la fede e la dedizione di molti di
loro sosteneva fattivamente
anche le opere di carità e di at­
tenzione ai variegati bisogni
delle comunità parrocchiali.
ADULTI (CASA SCUOLA LAVORO)
L'azione delle comunità par­
rocchiale dovrà essere svolta
in maniera che il sostegno alle
famiglie, anche a motivo della
situazione economica che si è
aggravata a causa di questa
emergenza, sia efficace. A tale
scopo, in collaborazione con le
istituzioni del territorio, at­
traverso i Centri di Primo
Ascolto e Coinvolgimento, le
Associazioni e i Gruppi par­
rocchiali si potenzieranno in
modo particolare gli interven­
ti di aiuto alle situazioni di
maggior rischio e fragilità.
Si attueranno percorsi per
sostenere le famiglie con situa­
zioni di disagio economico o
con la presenza di soggetti di­
versamente abili o malati. Il
supporto economico dovrà ga-
rantire,nellimite del possibile,
l'abitare,il frequentare la scuo­
la per i figli e la ripresa della
propria attività lavorativa.
Inoltre dovrà essere garantito
il supporto economico alle si­
tuazioni di disagio per un ritor­
no ad una normalità di vita.
L'attenzione ai gruppi di stra­
nieri che abitano la nostra ter­
ra deve concretizzarsi in una
accoglienza garantita nelle
strutture diocesane e nel soste­
gno alle situazioni di necessità.
Per coppie o famiglie in cui
le fragilità e i disagi relazionali
si sono acuiti in questo tempo
di 'convivenza forzata' si offre
la possibilità di un sostegno
attraverso la rete dei sei Con­
sultori Familiari Diocesani e/
o del Centro Psico Sociale «Il
Conventino».
ANZIANI
È questa l'età della vita che si è
trovata più fragile e colpita
dalla virulenza del morbo. At­
traverso l'opera concreta dei
volontari si vuole garantire la
vicinanza alle situazioni di so­
litudine e di isolamento. Si po­
tranno creare per loro soste­
gni attraverso l'aiuto concreto
per le spese a domicilio, per la
presenza fatta di compagnia e
di garanzia di relazioni.
Il supporto da parte dello
specifico servizio diocesano di
ascolto e sostegno telefonico
«Un cuore che ascolta», per un
accompagnamento spirituale
o di sostegno psicologico, può
essere di sostegno alle molte­
plici problematiche provocate
in singoli e intere famiglie da
questa emergenza.
Molti i progetti
per la <<fase acuta>>
Sono molte le progettualità
messe in campo dalla Dioce­
si di Bergamo nella «fase
acuta» dell'emergenza sca­
turita dalla pandemia di Co­
ronavirus. Eccole in sintesi
Abitare la cura - Una mano
per alleggerire gli ospedali.
Si tratta di sostenere finan­
ziariamente l'accoglienza e
la cura di malati dimessi,
ma tuttora bisognosi di as­
sistenza sanitaria in strut­
ture adeguate. nello specifi­
co: Winter Garden Hotel di
Grassobbio (124 posti let­
to); Bes Hotel Bergamo
West di Mozzo (100 posti
letto); Seminario Vescovile
(55 posti per medici e infer­
mieri); Fondazione Angelo
Custode Onlus e Casa Maz­
za (15 posti per presbiteri). I
fondi servono anche per
l'acquisto di dispositivi me­
dici e di protezione.
Un cuore che ascolta - È il
servizio telefonico di ascolto
e sostegno psicologico e/o
spirituale da parte della
Chiesa diocesana con la di­
sponibilità di uomini e don­
ne cristiani con cammini di
vita e competenze diverse
che, con semplicità, vengo­
no messe a disposizione .
Iniziative di sostegno ali­
mentare. Raccolta, distri­
buzione, spese a domicilio -
Caritas Diocesana/Associa­
zione Diakonia Onlus si è re­
sa da subito disponibile ad
attivarsi per rispondere a
situazioni di grande fatica
economica delle famiglie
vulnerabili o in difficoltà
presenti sul territorio dio­
cesano, sostenendo le par­
rocchie nel dare risposte di
prossimità anche con l'aiuto
di parroci, di coadiutori
parrocchiali e di giovani vo­
lontari sia nella raccolta sia
nella distribuzione a domi­
cilio dei generi prima ne­
cessità (in un lavoro di rete
con i Comuni per evitare
sovrapposizioni).
Centri di accoglienza, am­
pliati gli orari - Dal 10 marzo
il dormitorio maschile «La
Locanda del Galgario» ha
ampliato l'orario di acco­
glienza dei senza fissa dimo­
ra diventando struttura h 24.
È stato ridotto il numero de­
gli ospiti (61 uomini), ma so­
no state attivate altre strut­
ture di accoglienza h24: Casa
delle Figlie del Sacro Cuore
(25 uomini), Casa a Casta­
gneta (14 uomini), Casa Za­
repta (7 uomini), Dormito­
rietto Palazzolo (6 donne).
Per le donne ospiti del dor­
mitorio femminile attivato
un nuovo spazio diurno.
Continuazione dell'acco­
glienza dei Rifugiati (com­
plessivamente 550 ospiti)­
Continua regolarmente l'ac­
coglienza dei Rifugiati nei
Centri predisposti da anni
per loro: alla Casa del Gleno
(230 ospiti), alla Casa Botta
di Sedrina (110 ospiti), alla
Casa Accademia dell'Inte­
grazione (30 ospiti), negli ap­
partamenti per l'accoglienza
diffusa (180 ospiti).
Acquisto di dispositivi di
protezione individuale e
9
materiali per l'igienizza­
zione di ambienti e stru­
menti di lavoro.
Acquisto di strumenti e
programmi informatici -
Sono stati acquistati o no­
leggiati strumenti informa­
tici per le famiglie più pove­
re così da garantire la scuola
a distanza dei figli.
Iniziative di sostegno ai di­
soccupati - Si sta istituendo
un fondo anticrisi per disoc­
cupati, precari, assistenti fa­
miliari, lavoratori autonomi
che hanno chiuso tempora­
neamente le proprie attività.
Servizi e accoglienre per gli
stranieri - I cittadini stranie­
ri accolti nei CAS e negli ap­
partamenti dei corridoi
umanitari hanno proseguito
il progetto di accoglienza con
alcuni rallentamenti negli
aspetti sociali ed educativi.
Sostegno ai Centri di
Ascolto per l'accompagna­
mento e l'ascolto a vecchi e
nuovi situazioni di fragilità
- Gli operatori dell'Area Co­
munità sono attivi, tramite
numero cellulare dedicato e
indirizzo email, nel sostegno
e accompagnamento dei
Centri di ascolto parroc­
chiali. Alle persone già in ca­
rico vengono garantite le
prestazioni essenziali di ba­
se (alimenti, bollette ed af­
fitto) mentre le nuove ri­
chieste vengono orientate al
Centro di Ascolto e Coinvol­
gimento diocesano.
I servizi di housing - In que­
sto momento sono chiusi ri­
spetto a nuove accoglienze
ma proseguono una serie di
attività: presenza a turno di
educatori,inalcunigiornidel­
la settimana, nella nostra
struttura che accoglie donne
sole e/o con figli (Sarà Casa)
per monitorare la situazione e
garantire gli aiuti necessari
Contatti telefonici con tutti gli
ospiti accolti negli apparta­
menti per garantire un soste­
gno e un confronto sulla loro
condizione di vita e salute e su
eventuali bisogni. Continua­
no ad essere attivi il servizio di
ascolto e di erogazione docce,
abiti e pasti ovviamente con
modalitàeinspaziconsoni.
Area della giustizia - Rispet­
to al servizio della Caritas in
carcere, abbiamo risposto
immediatamente alla richie­
sta della direttrice di sapone
liquido per i 600 detenuti
nella casa circondariale Gle­
no di Bergamo. Inoltre è sta­
to erogato un contributo di
25 mila euro (fondo 8xmille)
alle Religiose che vivono e la­
vorano in carcere, nella se­
zione femminile, nel nuovo
lavoro di confezionamento
delle mascherine, attivo an­
che presso Casa Samaria. Ci
si sta attivando, su richiesta
del Proweditorato di Berga­
mo, per favorire l'accesso dei
detenuti iscritti a corsi for­
mativi e di istruzione ai ma­
teriali didattici. Inoltre, con
l'aiuto di giovani volontari
degli oratori, debitamente
dotati di dispositivi di prote­
zione, stiamo assistendo le
famiglie dei detenuti con ge­
neri alimentari a domicilio.
10
Tre infermieri
nellastes&ifamigtia
«Ne usciremo uniti»
sant'Omobono. Marito, moglie e figlia al lavoro in corsia
«Giorni difficili, questa esperienza ci renderà più forti»
GIUSEPPE ARRIGHETTI
- Sono stati celebrati
come degli eroi; gli italiani li
hanno coccolati, lodati ed elo­
giati sui socia! network oppure
incontrandoli di persona tra le
corsie degli ospedali; sono sta­
te scritte canzoni e composte
poesie in loro onore; nel frat­
tempo, gli infermieri hanno
continuato a lavorare. Impe­
gnati a salvare la vita delle per­
sone ricoverate a causa del
Sars-CoV-2.
Così, fra turni di lavoro sen­
za fine, riposi saltati, colleghi
da sostituire e emergenze da
gestire, mantenere anche un
equilibrio familiare diventa
una missione quasi impossibi­
le. Lo sanno bene Raffaello
Baitelli, la moglie Nelly Rota
e la loro figlia Valentina, tutti
e tre infermieri del Papa Gio­
vanni XXIII, ospedale da cui
entrano ed escono ininterrot­
tamente da quasi due mesi
avendo come unica destinazio­
ne alternativa la loro casa a
Selino Alto, frazione di San­
t'Omobono Terme. «Eppure
siamo una famiglia di infer­
mieri - racconta Raffaello - e
questo ci porta a capire imme­
diatamente le nostre esigenze:
alla fine di tutto questo, ne
usciremo sicuramente più forti
e più uniti».
«Cinquanta giorni allucinanti»
L'esperienza professionale e
umana di questi due mesi sta
segnando in profondità il loro
Il medico: <<Soli con i malati
senza gli sguardi dei parenti»
La testimonianza
Vittorio Sanese: «È venuta
meno l'alleanza che si creava
sempre con i familiari, ora si
comunica solo per telefono»
- «Negli ospedali siamo
rimasti soli. Operatori e malati.
Nessun'altro. Per fare un esem­
pio, sono spariti i parenti dei pa­
zienti con cui si creava sempre
un'alleanza. Nel parlare con loro
si coglievano sui loro volti le
Coronavirus 11 fronte bergamasco
L'ospedale Papa Giovanni
La nuova sfida
«La mia esperienza
al reparto in fiera»
La prossima sfida professionale di
Raffaello Baitelli, l'infermiere di Se­
linoAltoche ha comecolleghi la mo­
glie e la figlia tutti dipendenti del­
l'ospedale Papa Giovanni XXIII, è
prendere servizio nel reparto di te­
rapia subintensiva allestito all'in­
ternodellaFiera di Bergamo, realiz­
zato dagli alpini dell'Ana e da tanti
altri volontari bergamaschi per es­
sere poi affidato all'Asst cittadina.
«Ho chiesto all'azienda di essere
trasferito là dentro -aggiunge Bai­
telli - credo che la mia esperienza
trentennalepossaservireesarebbe
per me un'ulteriore prova e un'ulte­
riore occasione di crescita umana e
professionale». Attualmente sono
una cinquantina i pazienti dimessi
dal Papa Giovanni XXIII e che ven­
gono trasferiti in fiera, con la spe­
ranza di tornare presto a casa.
emozioni, adesso tutto questo
non c'è più. La comunicazione
viene gestita telefonicamente.
Dall'altra parte della cornetta c'è
una persona che non si può
nemmeno guardare».
Vittorio Sanese, 37 anni, di
origine molisana e residente nel
Comasco, anestesista rianima­
tore all'ospedale di Gravedona e
Uniti, in provincia di Como, ol­
tre che direttore sanitario di
Croce Rossa Bergamo hinter­
land, ci parla dell'impatto globa-
Carobbio degli Angeli
Intervento di sanificazione
delle aree pubbliche
«essere» infermieri: «Sono sta­
ti cinquanta giorni allucinanti
- aggiunge Raffaello - e soltan­
to noi avremo il ricordo più
chiaro e più lucido di quel che
abbiamo visto e di quel che
abbiamo dovuto fare per fron­
teggiare il coronavirus».
In prima linea nell'emergenza
L' ospedale cittadino, che di­
spone di circa 1.200 posti letto,
è stato tutto convertito alla
cura dei malati colpiti da pol­
monite interstiziale: «Di fatto,
sono saltate tutte le procedure
ordinarie: medici, infermieri,
operatori socio sanitari, ma
anche impiegati e dirigenti,
hanno dovuto rivedere e ricali­
brare il proprio modo di lavo­
rare. Medici specializzati in
una certa disciplina, infermieri
che non avevano mai utilizzato
un casco per la respirazione:
tutti ci siamo dovuti adeguare
a questa nuova lotta».
A casa altri due figli
Raffaello, Nelly e Valentina
(sposata, vive a Almenno San
Bartolomeo) a casa hanno
sempre ad aspettarli, chiusi in
quarantena, anche Giacomo,
che studia matematica all'uni­
versità a Milano, e Andrea, che
sta preparando la maturità al­
l'istituto agrario Mario Rigoni
Stern: «Per fortuna- racconta
ridendo il papà - almeno loro
hanno deciso di prendere stra­
de diverse. Io e mia moglie ci
siamo conosciuti nel 1987,pro-
Vittorio Sanese
Raffaello Baitelli con la figlia Valentina e la moglie Nelly Rota, infermieri all'ospedale Papa Giovanni
I Raffaello Baitelli,
la moglie Nelly
Rota e Valentina
in servizio tutti e tre
al Papa Giovanni
I Il papà racconta:
«In ospedale
ci sian10 dovuti
adeguare a questa
nuova lotta»
11 Valorizzato
il nostro mestiere,
ora tutta la società
ne ha co1npreso
l'ilnportanza»
le del coronavirus su tutto il si­
stema. Il suo rapporto con la no­
stra provincia è duplice, anche
perchè (oltre al ruolo di diretto­
re sanitario in Cri Bergamo hin­
terland) l'ospedale comasco in
cui lavora ha gestito pazienti,
centinaia di pazienti Covid,
molti di questi bergamaschi:
«Un quarto dei pazienti prove­
nivano dal territorio locale
mentreglialtridaaltreprovince
lombarde, anche da Bergamo -
testimonia il medico. -Il sistema
ha retto, in fasi diverse, ma la ri­
sposta è arrivata». A Como lo
tsunami Covid ha travolto la
strutturaospedalieradopoalcu­
ni giorni rispetto a Bergamo,
una settimana all'incirca. «Ab­
biamo avuto un'onda lunga -ag­
giunge Sanese - Abbiamo vissu-
Lunedì 20 aprile, in orario sera­
le, sì svolgerà la sanificazione di
alcune aree pubbliche a Carob­
bio degli Angeli. Un intervento
che si terrà con cadenza setti­
manale e fino al termine del­
l'emergenza Covi d. Ad effettua­
re i lavori ci saranno gli uomini
prio frequentando la scuola
per infermieri, e non ci siamo
più lasciati».
Proprio pensando alla for­
mazione dei giovani che scel­
gono di intraprendere la strada
per questa delicata professio­
ne, Raffaello Baitelli è convin­
to che «nulla sarà più come
prima: il nostro mestiere è sta­
to enormemente valorizzato in
questi due mesi, ma non ci
sentiamo degli eroi. È vero, ci
siamo sacrificati e di vite ne
abbiamo salvate; è altrettanto
vero che tanti di noi si sono
ammalati e qualcuno non c'è
più; senza i sanitari, sarebbe
stata un'ecatombe. Ma noi sia­
mo abituati a tutto questo, è il
nostro lavoro quotidiano».
«Un ruolo riconosciuto da tutti»
«Ciò che è cambiato - prose­
gue - è che se ne sono accorti
tutti, non solo i familiari dei
malati che solitamente aveva­
no a che fare con noi. È tutta
la società ad aver capito quanto
sia importante il ruolo dell'in­
fermiere: ecco perché dico che
"ora o mai più" per rilanciare
questo mestiere, per dargli la
to una settimana nell'incertez­
za, non realizzando se l'emer­
genza fosse confinata a Berga­
mo e hinterland oppure no. Il
quadro mi si è schiarito in un
momento preciso. Ricordo con
tristezza quel giorno, quando al
lavoro ho visto i colleghi con la
mascherina, mi sono sentito ce­
dere la terra sotto i piedi. Non
immaginavo di vivere sullapelle
esulnostroterritorioquestami­
naccia». In poche ore i contagi
Covid sono schizzati alle stelle:
«In pochi giorni il nostro lavoro
in ospedale è stato stravolto, da
struttura multidisciplinare è di­
ventata una grande area di de­
genza medica per pazienti Co­
vid. È cambiato il modo di vivere
le zone dell'ospedale, prima con
libertà, adesso è tutto diviso in
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
dell'Aìb, associazione anticen­
dio boschivo qualificati per lo
svolgimento di questa operazio­
ne. L'operazione di sanificazio­
ne verrà effettuata nelle zone
antistanti la farmacia, le poste,
la piazza comunale e la casetta
dell'acqua.
giusta dignità. Abbiamo gli sti­
pendi più bassi d'Europa, ed
eravamo sempre relegati sullo
sfondo: quando sarà finita
l'emergenza, l'intero sistema
sanitario dovrà avviare con la
categoria infermieristica un
serio confronto».
«Non è tempo di processi»
E quando finirà l'emergenza?
«È ancora presto - risponde
l'infermiere con oltre trent'an­
ni di esperienza- e per questo
non mi piace lo scontro politi­
co che si è già acceso sugli
eventuali errori commessi nel­
la gestione di questo tsunami.
Purtroppo la gente continua ad
ammalarsi e a morire. Non è
ancora tempo insomma per i
processi».
A dare forza, concentrazio­
ne a Raffaello Bai telli è anche
lo sport: runner e allenatore di
decathlon, nei pochi ritagli di
tempo si impone di continuare
ad allenarsi nel prato di casa.
«L'attività fisica mi aiuta a sop­
portare la fatica. E a superare
la paura di ammalarmi. Quella
c'è sempre».
ClRIPRODUZIONE RISERVATA
aree,sporcheepulitecomesidi­
ce in gergo. Il che condiziona la
nostramobilitàeilmododilavo­
rare». Anche in Croce Rossa il
direttore sanitario ha vissuto
l'emergenza,non in prima linea
ma da coordinatore dietro le
quinte: «Fin dai primi momenti
il comitato regionale di Croce
Rossa ha messo in moto l'Unità
di crisi, una realtà con una bella
organizzazione nella gestione
degli operatori in campo. Si sono
attivati più mezzi e più uomini
per questa emergenza. I mezzi
extra di Croce Rossa Bergamo
hinterland sono stati 20 rispetto
ai 35 di base.Oltre alle attività di
soccorso Cri sta affiancando le
istituzioni dello Stato per il sup­
porto sanitario».
Monica Annell
 11
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

Coronavirus 11 fronte bergamasco

La scheda Il Generale di Corpo d'Armata sissimi incarichi di comando nelle

Dalle TruppeAlpineaKabul
Federico Banato ha frequentato Truppe Alpine, fino a diventarne
l'Accademia Militare di Modena nel comandante. Tanti gli impegni

OraComandooperativoaRoma
biennio 1977 -1979. Conseguito il
grado di Tenente della specialità
Alpini, è stato assegnato alla 34a
Compagnia delBattaglione Alpini
«susa» in Oulx. Ha svolto numero-
anche all'estero, in particolare in
Afghanistan. Dal 2018 è Coman­
dante del Comando delle Forze
Operative Terrestri e del Comando
Operativo Esercito in Roma.

<<DallMghanislanad o avrebbe potuto immaginare una

situazione del genere e il mio,
nostro pensiero non può che an­
dare ai familiari che non hanno

medici alpini in primalinea>>

potuto accompagnare nell'ulti­
mo viaggio terreno il proprio ca­
ro. Sono diversi i nostri uomini
e donne che sono stati chiamati
ad assicurare questo triste tra­
sporto. Tutti stanno operando
con grande attenzione, onorati
del gravoso incarico svolto con
tanta sensibilità e commozione

L'intervista. II gen. Federico Bo nato, degli Alpini, comanda la gestione mi I itare del l'emergenza
provando a sostituirsi a chi
avrebbe voluto essere presente

«Impossibile dimenticare i nostri camion con le bare». Voli su Bergamo per controllare il territorio
ma ne è stato impossibilitato.
Anche le immagini dei tanti sin­
daci e parroci che hanno accolto
nelle varie città i feretri prove­
EMANUELE RONCALLI dia.Diquesti50sonoaBergamo. nienti da Bergamo,il triste suono

A
I suo attivo ha numero­
si incarichi allo Stato
Maggiore dell'Esercito
e di comando anche in
teatri di guerra come l'Afghani­
stan. Padovano,62anni,il Gene­
rale FedericoBonato,è l'ufficiale
al quale è stata affidata la mac­
china militare della gestione
operativa dell'emergenza. A lui
abbiamo rivolto alcune doman­
de.
Generale, ancora una volta l'Esercito
ltalianoinprimafilacontroleemer­
genze. Ci puòfare una fotografia di
quantisonoequali ruolihanno i suoi
uomini in questo momento nella
Bergamasca?
«Sin dall'inizio dell'emergen­
za, l'Esercito- nell'ambito delle
capacità rese disponibili dal Mi­
nistro dellaDifesaLorenzo Gue­
rini per il contrasto Covidl9- ha
subito reso disponibili uomini e
donne,mezzi,materiali equipag­
giamenti, ospedali da campo,in­
frastrutture, vettori aerei ed eli­
cotteri che stanno operando su
tutto il territorio nazionale. A
Bergamo sono operanti, in diver­
se dimensioni, unità apparte­
nenti aiComandi: Truppe Alpine
di Bolzano, Forze Operative
NorddiPadovaediSupportodi
Verona,ReazioneRapidadiSol­
biate Olona,Logistico dell'Eser­
cito e Aviazione Esercito di Vi­
terbo.Scendendo nel dettaglio,
possiamo cominciare con il per­
sonale impiegato nell'Operazio­
ne Strade Sicure per la quale so­
no circa 1000i soldati che stanno
prestando servizio in Lombar-
Dal servizio presso l'aeroporto
di Orio, sono stati da subito im­
piegati sul territorio bergamasco
per le attività di controllo e con­
tenimento delCovid-19. Dal pe­
riodo pasquale,anche su Berga­
mo hanno volato alcuni aerei a
pilotaggio remoto che sono in
grado,pilotati da terra,diacqui­
sire immagini, video e rilevare
assembramenti di persone.
Sempre a Bergamo, da circa 4
settimane, stanno operando al­
cuni plotoni dell'esercito specia­
lizzati nella decontaminazione
che, assieme agli omologhi re­
parti russi,hanno effettuato sino
ad oggi 60 interventi presso le
ResidenzeSanitarie e presso al­
tre infrastrutture. Attività parti­
colarmente apprezzata da parte
di tutti. Non possiamo poi di­
menticare l'impiego delle strut­
ture sanitarie,ospedali da cam­
po, che sono state realizzate a
Piacenza e Crema e i tanti Uffi­
cialiMedici e Sottufficiali Infer­
mieri dell'Esercito che stanno
operando in tantissime regioni
italiane, e soprattutto in Lom­
bardia sin da febbraio,al fianco
di tanti medici, infermieri e ope­
ratori sociosanitari ai quali dob­
biamo essere riconoscenti.Stia­
mo inoltre provvedendo, come
su tutto il rimanente territorio
nazionale,ad assicurare un com­
plesso piano di trasporto multi­
modale (su ruota,elicotteri e ae­
rei) per la distribuzione di mate­
riale sanitario e dispositivi di
protezione individuale che ven­
gono trasferiti e consegnati per
conto della Protezione Civile
Nazionale».
Il generale Federico Banato
Lei ha sostituito il Gen. Salvatore
Farina, Capo Sme, nella gestione
operativa dall'inizio di marzo per
circatre settimane. La sua apparte­
nenza al Corpo degli Alpini, che a
Bergamo ha una forte presenza e
tradizione, ha inciso nella scelta di
affidarle questo incarico?
«Lamia sostituzione tempo­
ranea è legata al mio incarico di
Comandante Operativo e mi
permetta di dire, ahimè, alla mia
età anagrafica essendo tra gli Uf­
ficiali più anziani in servizio. E'
stato una grande responsabilità
in un periodo particolare ma de­
vo ringraziare Il Capo di Sme, i
Comandanti,icomandi,leUnità
e il personale della nostra Forza
Armata che hanno risposto sin
dalle prime fasi dell'emergenza
con professionalità, capacità e
serietà. Il Gen. Farina, con il qua­
le mi aggiornavo almenoduevol­
te al giorno sugli sviluppi della
situazione,anchesenonpresen­
te fisicamente,ha continuato a
Medici e infermieri militari all'ospedale di Alzano
seguire le attività ed è stato co­
munque il punto di riferimento
per tutti. Il nostroEsercito è una
struttura complessa che si adde­
stra per essere pronta a qualsiasi
sfida, in grado di sapersi adattare
alle emergenze».
ABergamo glialpinievolontarihan­
no messo in piedi un ospedale da
campo alla Fiera in 10 giorni...
«L'Associazione Nazionale
Alpini,allaqualemi onorodifar
parte come molti altri colleghi
che vestono l'uniforme, è una
straordinaria realtà invidiata da
moltiPaesi e mi risulta non abbia
eguali nel mondo. Ben si presta
la scritta che è incisa sulla parete
di pietra del Doss Trento "Per gli
alpini non esiste l'impossibile".
L'Associazione (360mila iscritti,
4200gruppi distribuiti su tutto
il territorio nazionale enonsolo)
è sempre disponibile ainterveni­
re a favore di chiunque ne abbia
bisogno, ad accettare nuove sfi-
de. Anche a Bergamo, terra di
alpini per eccellenza,l'Associa­
zione ha fatto vedere di cosa è
capace ma soprattutto, ancora
una volta, si è vista quale sia la
disponibilità, la volontà, la voglia
di esserci,la solidarietà, lo spiri­
to di corpo, la serietà, la profes­
sionalità, la generosa spontanei­
tà ed il semplice dovere civico
che accomuna tutti coloro, gio­
vani e meno giovani, che hanno
prestato il proprio servizio negli
alpini».
Negli occhi dei bergamaschi e della
gente di tutto ilmondo,sonorimaste
impresse le immagini dei camion
militari con le bare destinate alla
cremazione. Come ha vissuto quel
momento?
«Con grandissima tristezzae
commozione. Sarà difficile di­
menticare le immagini delle co­
lonne militari che hanno tra­
sportato i feretri verso altre pro­
vince e regioni. Nessuno di noi
del silenzio che ha accompagna­
to i feretri nel loro ultimo viaggio
sono testimonianza della parti­
colare attenzione e commozione
che ha coinvolto tutti».
Unruoloimportantel'hannoanche
i medicimilitari. Che specializzazio­
ne hanno?
«I medici militari impiegati
nella provincia diBergamo pres­
so le strutture sanitarie sono per
la maggior parte in possesso di
specializzazioni in aree emer­
genziali (anestesia e rianimazio­
ne, cardiologia, pneumologia e
medicina d'urgenza) a cui è abbi­
nata una pluriennale esperienza
maturata presso le strutture sa­
nitarie militari in Italia e all'este­
ro.Sono stati individuati in base
all'esperienza maturata sul cam­
po nell'ambito di una equipe me­
dica/chirurgica, e già impiegati
negli ospedali militari dislocati
all'estero (Afghanistan e Libia).
Grazie a queste esperienze sono
stati in grado di operare efficace­
mente sin dal loro arrivo nelle
strutturecuiforniresupportoed
operando anche in maniera au­
tonoma grazie alle pregresse
esperienze. Nell'area delBerga­
masco, gli interventi sono stati
sostanzialmente ad Alzano
Lombardo e Piario dove i nostri
medici ed infermieri hanno lavo­
rato spalla a spalla con i colleghi
contribuendo ad alleggerire il
carico di lavoro.Successivamen­
te è stata inviata una quota di
medici ed infermieri militari al­
l'ospedale Papa Giovanni, dove
svolgono attività di pronto soc­
corso e clinica».
12
«Lavisitaaquell'anziano
Cihauniti�realpini»
L'Esercito. In Val di Scalve arrivati a marzo un medico e un infermiere
Castagnolo: «Ogni giorno la gente si affaccia alle finestre e ci ringrazia»
KATIUSCIA MANENTI
- Sono arrivati nella
nostra provincia da tutta Italia
per supportare medici e infer­
mieri, sanificare ospedali e ca­
se di riposo, occuparsi del tra­
sporto delle salme fuori pro­
vincia e della restituzione ai fa­
miliari: gli uomini e le donne
delle Forze Armate (Esercito,
Marina Militare, Aeronautica,
Carabinieri) hanno portato a
Bergamo la loro esperienza nei
campi più specifici, ricevendo
il sostegno e il ringraziamento
di tutta la popolazione.
In Val di Scalve l'Esercito è
intervenuto per sostituire i tre
medici che, come tanti altri col­
leghi, si erano ammalati di Co­
vid. Il loro servizio è appena
terminato: venerdì i medici
scalvini sono rientrati in servi­
zio. «Sono stato in Valle di Scal­
ve insieme al Cap. medico Gio­
vanni Marino per supportare
quattro comuni: Azzone, Cole­
re, Schilpario e Vilminore, la
cui popolazione conta circa
4.500 abitanti - spiega il Mar.
Ord. infermiere Erick Casta­
gnola dell'Esercito, in servizio
nel 3° Reggimento Artiglieria
da Montagna-. Abbiamo svol­
to continuità assistenziale poi­
ché i tre medici curanti del luo­
go purtroppo sono risultati po-
. .
I Il Poliambulatorio
copre 1 con1uru
diAzwne, Colere,
Schilpario
e Vilminore
<<Intere famiglie ricoverate, terribile impatto psicologico>>
- «Siamo a Bergamo
per aiutare i colleghi civili,me­
dici e infermieri, stremati da
un'intensa attività di reparto
intensificatasi nella seconda
metà di febbraio con i primi ca­
si di Covid-19. La nostra pre­
senza ha dato loro un fattivo
aiuto nelle corsie dell'ospedale
e un messaggio di fiducia e vi­
cinanza da parte dello Stato e
delle istituzioni. Orgoglioso di
essere un ufficiale medico,
questa operazione rappresen­
ta per tutti noi la vera missione
del corpo sanitario delle Forze
Armate». A parlare è Daniele
Picchianti, Ufficiale medico
Coronavirus 11 fronte bergamasco
V
,.
Il mar. ord. infermiere Erick castagnolo dell'Esercito
sitivi al Covid-19. Ho lavorato
nel Poliambulatorio di Vilmi­
nore di Scalve dal 16 marzo
scorso occupandomi di coadiu­
vare il medico nelle visite am­
bulatoriali. Ho rilevato la tem­
peratura corporea e la satura­
zione, due parametri fonda­
mentali in primo screening per
individuare una sospetta infe­
zione da Covid-19. Mi sono oc­
cupato anche della sommini­
strazione di terapia farmacolo­
gica eventualmente prescritta
in precedenza o ritenuta ne­
cessaria in sede di visita,rileva­
to ulteriori parametri vitali ne­
cessari per lo svolgimento della
visita come la misurazione del­
la pressione arteriosa, effettua­
to medicazioni ordinarie e pro­
cedure infermieristiche e infi-
che a La Spezia è addetto al re­
parto di Chirurgia del Diparti­
mento militare di medicina le­
gale della Marina, Capo sezio­
ne di Igiene e medicina del la­
voro di Marinferm e Capo ser­
vizio sanitario Arsenale Mili­
tare Marittimo. A Bergamo è di
stanza al Papa Giovanni XXIII
nel reparto Eas - Emergenza
Alta Specializzazione (Pronto
soccorso). «Dal 15 marzo lavo­
ro nel reparto di Medicina
d'urgenza e Pronto soccorso
dell'ospedale Papa Giovanni
XXIII. Al mio arrivo in repar­
to, dopo un breve affianca­
mento con i medici strutturati,
Ad Alzano e Piario
La prima taskforce il 6 marzo
inviata dallo Stato Maggiore
ne mi sono occupato dell'aspet­
to burocratico e amministrati­
vo». Non è statodifficile,per un
alpino,entrarein contattoconi
pazienti, spesso anziani. Anzi,
proprio questoaspetto hacrea­
to un ulteriore legame tra i mi­
litari e i cittadini della valle.
«Mi è rimasto molto impresso
- racconta Castagnola - un si­
gnore di circa 85 anni che pote­
va essere il mio caro nonno. Ap­
pena arrivato nei pressi del­
l'ambulatorio mi sono imme­
diatamente reso conto che ma­
nifestava uno stato di visibile
agitazione dovuta alla paura di
aver contratto il Covid-19. Im­
mediatamente l'ho accolto con
il sorriso, cercando di tranquil­
lizzarlo eho subito notato che il
mio modo di fare affabile e cor-
sono entrato a far parte dei
turnidelprontosoccorsoperil
trattamento dei pazienti affet­
ti da insufficienza respiratoria
acuta, Covid-19 positivi; nello
specifico, effettuo visite medi­
che, prescrivo accertamenti e
terapie, effettuo ricoveri nei
reparti di cura, contatto tele­
fonicamente i parenti dei pa­
zienti per fornire loro le infor­
mazioni necessarie, predi­
spongo le dimissioni al domi­
cilio». Tanti gli episodi che
hanno toccato profondamen­
te l'ufficiale: «Il ricordo più tri­
ste è legato al fatto che tutti i
componenti della stessa fami-
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Era stata inviata il 6 marzo dallo arrivati nella nostra provincia
Stato Maggiore della Difesa la
prima task torce di 16 apparte­
dall'inizio di marzo sono quasi
mille, impegnati nel controllo del
nenti alle Forze Armate (Eserci­
to, Carabinieri, Marina Militare e
Aeronautica) che erano stati
territorio, negli ospedali, nella
sanificazione, nel trasporto delle
salme, nel controllo dell'ordine
dislocati all'ospedale di Alzano e pubblico, nel trasporto aereo di
Piario.Gli uomini dell'Esercito malati e materiali.
diale lo ha rassicurato. Abbia­
mo iniziato a parlare e lui mi ha
raccontato del suo servizio
prestato da giovane nel Corpo
degli Alpini. Da lì, uno scambio
di aneddoti di vita militare
svolta in diverse generazioni
ha "esorcizzato" lo spettro del­
l'epidemia. Questo episodio, le­
gandosi sia all'età dell'anziano
e alla nostra comune passione
per la specialità alpina, ha su­
scitato in me forti emozioni,
rinsaldando ancora di più il
mio amore verso la mia profes­
sione di Sottufficiale infermie­
re dell'Esercito e fiero di appar­
tenere al Corpo degli Alpini».
Tutti li hanno accolti con ca-
!ore: «Dai primi momenti, I militari dell'Esercito sono
quando sono arrivato a Vilmi­ quasi mille nella nostra
nore di Scalve, la popolazione provincia: tra i loro compiti
mi ha magnificamente accolto
a partire dal sindaco Pietro Or­
anche quello del controllo
delle strade FOTO COLLEONI
rù,le autorità civili e militari, la
Protezione civile e i volontari
della Croce Rossa. Tutti hanno
contribuito, sin da subito, acre­
are una rete di lavoro e assi­
stenza alla popolazione perfet­
tamente funzionante. E gli
scalvini non hanno mancato di
dimostrarmi grande affetto,
stima e disponibilità. Ogni
giorno, mentre raggiungevo
l'ambulatorio attraversando il
paese a piedi, gli abitanti si af­
facciavano alle finestre e con il
sorriso stampato sul viso mi sa­
lutavano con grande affetto ur­
landomi "grazie di essere qui
per noi". È pur vero che non ci
si può abbracciare realmente,
ma quello che ogni giorno mi
hanno fatto provare è un ab­
braccio virtuale che la popola­
zione scalvina mi ha riservato».
ClRIPROOUZIONERISERVATA Erick Castagnola nell'ambulatorio di Vilminore
glia possono essere colpiti nel­
lo stesso tempo. Ricordo un
uomo di circa 60 anni con pol­
monite e insufficienza respi­
ratoria acuta che mi chiedeva
di informarmi sulle condizioni
del figlio, ricoverato in riani­
mazione. Questa infezione è
devastante non solo dal punto
di vista organico, ma anche da
quello psicologico,costringe le
persone all'isolamento e alla
reale possibilità di non dare
l'ultimo saluto ai propri cari».
Il lato positivo è il grande
cuore dei bergamaschi: «Ci
hanno accolto con sentimenti
di piena gratitudine, non ci so­
no mai mancate parole gentili
di ringraziamento sia da parte
dei colleghi sia da parte dei pa­
A destra Daniele Picchianti, ufficiale medico della Marina Militare zienti e dei loro familiari».
 13
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

I militari dell'Esercito I militari dell'Esercito erano già destinati ai controlli sulle strade,

Dall'aeroporto di Orio al Serio

nella nostra provincia prima affiancando la polizia di Stato. li
dell'emergenza Coronavirus per giorno di Pasqua, più a rischio

ai controlli sulle strade con i droni

l'operazione «Strade sicure» e i
controlli allo scalo di Orio al
Serio. Dal 21 marzo l'operazione
è stata temporaneamente sospe­
sa e i militari di Orio sono stati
per la possibile presenza di più
persone fuori casa, sono stati
utilizzati anche i droni dell'Eser­
cito per controllare in particolare
le zone dei colli intorno alla città.

«L'emozione più grande?

I referti alle donne incinte»
!:Aeronautica. li tenente Di Luise lavora nell'Unità di microbiologia del Papa
Giovanni XXI 11: «I numeri dei contagiati qui sono davvero impressionanti»
f�-- �--
�,,,,,�
- «Siamo arrivati in 27
tra medici e infermieri militari \ �
per dare aiuto ai colleghi del-
l'ospedale Papa Giovanni XXIII.
Facciamo parte della task force
inviatadallaStatoMaggioredel­
la Difesa nella Bergamasca per
supportare le strutture sanita­
rie locali in questo delicato mo­
mento. Abbiamo tolto le nostre
divise per indossare tute e cami­
ci ed affiancare i colleghi civili in
varie attività nei reparti».
Il Tenente Daniele Di Luise è
un Ufficiale medico dell'Aero­
nauticaMilitare, si sta specializ­
zando in Patologia e Biochimica
clinica al Policlinico di Milano e
presta servizio all'Istituto di
Medicina Aerospaziale di Mila­
no. «Si tratta di un centro di ec­
cellenza di sanità militare che,
vista l'emergenza, si è subito ri­
configurato per un supporto di­
retto e concreto al sistema sani­
tario nazionale, inviando perso­
nale medico e infermieri specia- Al centro il tenente Daniele Di Luise, Ufficiale medico dell'Aeronautica Militare
lizzati in varie strutture del ter-
ritorio. Io sono a Bergamo dal 15 complesse.Il lavoro èresopossi­ noi laboratoristi lo sappiamo da vigliosa: «La popolazione ha da
marzo. Dopo una primissima fa­ bile grazie al personale tecnico sempre.Ma forse mai come que­ subito percepito la nostra pre­
se di inserimento che mi ha con­ di laboratorio altamente specia­ sta volta il risultato del nostro la­ senza come un chiaro segno di
sentito di apprendere il modello lizzato e a personale laboratori­ voro ha avuto un impatto così vicinanza dello Stato, delle For­
organizzativo di una struttura stico costituito da medici e bio­ determinante e rilevante nel­ ze Armate. In più di un'occasio­
così complessa come l'ospedale logi di elevata preparazione ed l'aiutare i clinici nel loro percor­ ne mi è capitato di esser ringra­
Papa GiovanniXXIII, sono stato esperienza. Oltre all'esperienza so diagnostico e terapeutico. Se ziato e incoraggiato. Siamo arri­
assegnato all'Unità operativa umana, il confronto- da medico devo scegliere un'immagine che vatiquiin uno dei momenti peg­
complessa diMicrobiologia e vi­ militare - con una realtà civile mièrimasta impressadicolage­ giori che l'Italia e soprattutto la
rologia diretta dal dottor Clau­ come questa èsicuramente uno stione dei campioni delle donne provincia di Bergamo ha vissuto
dioFrancesco Farina e più preci­ degli aspetti più positivi di que­ in gravidanza, forse tra i mo­ nella sua storia. Le Forze Arma­
samente nella sezione di Virolo­ sta awentura». Una delle cose menti più emozionanti del lavo­ te sono arrivate in loro aiuto e la
gia di cui èresponsabile la dotto­ che più ha colpito l'ufficiale è il ro di questi giorni Quando ana­ riconoscenza di questo meravi­
ressaAnnapaola Callegaro. Il di­ numero elevatissimo di persone lizzi quel campione e comunichi glioso popolo mi ha riempito di
partimento di Microbiologia è contagiate: «I numeri sono dav­ quel referto sei consapevole che orgoglio. Voglio tornare qui pre­
uno dei centri individuati dalla vero impressionanti e danno oltre alla mamma c'è un'altra stissimo, appena sarà possibile,
Regione Lombardia per la ricer­ l'idea della gravità della situa­ piccola vita in gioco». per incontrare di nuovo questo
ca virologica del Covid-19, che si zione. Il lavoro del virologo solo L'accoglienza dei bergama­ territorio e questa gente».
effettua utilizzando tecniche di apparentemente si svolge lonta­ schi è stata, come sottolineato ILMiln.
Il Tenente Daniele Di Luise all'ospedale Papa Giovanni XXIII biologia molecolare alquanto no dal letto del malato, e questo da tutte le Forze Armate, mera- ClRIPROOUZIONE RISERVATA

Carabinieri, <<fultimo saluto ai morti da parte dei loro cari>>
- Il maggiore Giuseppe
Regina, capo sezione Operazio­
ni e Logistica del comando Pro­
vinciale dei carabinieri, Berga­
mo la conosce bene. È tornato in
via delle Valli nel settembre
2016dopo aver prestato servizio
dal 2003 al 2010 alla Tenenza di
Seriate. Ha l'incarico di capoUf­
ficio comando: «Con i miei col­
laboratori mi occupo di pianifi­
care e seguire le attività operati­
ve del comando provinciale, se­
condo le indicazioni dei coman­
di superiori e del comandante
provinciale. I carabinieri, in
questo periodo emergenziale,
oltre a svolgere i normali compi-
ti istituzionali hanno adattato la
propria attività alle mutate esi­
genze della popolazione e del
territorio. Nello specifico, con le
nostreTenenzeeStazionisiamo
stati, ogni giorno, vicino alla po­
polazione, venendo incontro al­
le loro esigenze, soprattutto agli
anziani soli o che vivono in zone
isolate, che non possono muo­
versi per le misure adottate per il
contenimento del virus. Abbia­
mo recapitato loro la spesa e, da
pochigiorni,anchelapensionea
casa, ritirato dalle abitazioni de­
gli ammalati, dei deceduti e dalle
farmacie centinaia di bombole
di ossigeno per farle ricaricare
immediatamente dalle aziende
per la reimrnissione sul territo­
rio a favore dei nuovi ammalati
da Covid-19. Soprattutto nella
fase iniziale dell'emergenza ab­
biamo consegnato, in tutti gli
ospedali e le farmacie della pro­
vincia, centinaia di pacchi con­
tenenti farmaci e presidi ospe­
dalieri, che giacevano nei depo­
siti dei corrieri nazionali, che
non venivano recapitati per
mancanza di operatori». I mili­
taridell'Armasisonosempreoc­
cupati di un altro triste e impor­
tantissimo compito, quello del
trasporto delle salme fuori pro­
vincia per la cremazione, il recu-
pero delle urne cinerarie e la
consegna ai familiari. «È la cosa
che più mi ha segnato- spiega -
vedere l'elevato numero di sal­
me, alcune delle quali di persone
conosciute direttamente, per­
chè amici o comunque vicini al­
l'Arma. L'impossibilità per i fa­
miliari di accompagnare i loro
cari nell'ultimo viaggio, dare lo­
ro un ultimo saluto. Lo abbiamo
fatto noi per loro,abbiamo scor­
tato i camion dell'Esercito con i
feretri a bordo accompagnan­
doli con la stessa pietà con la
quale lo avrebbero fatto i loro ca­
ri. I bergamaschi sono persone
operose, concrete, riservate e
dalcuored'oro.Inquestotragico
periodo per questa terra, non
hanno fatto mai mancare l'affet­
Il maggiore dei carabinieri Giuseppe Regina to e la vicinanza all'Arma».
14
Insultati dai balconi tricolori
Quando troppo �lo uccide la pietà
Disagio.Accompagna il papà 91enne a fare due passi, ma viene criticata: «Non rispetta le
regole». «Perché? Qual è la molla che spinge persone normali a cercare un capro espiatorio?»
Continuiamo a pubblica­
re le vostre lettere e mes­
saggi, che arrivano sem­
pre numerosi alla nostra
redazione.
I talebani del bene
- In questi mesi in cui il
mondo si è fermato, ho provato
unagammadisensazionichemi
appartengono da sempre natu­
ralmente, ma che ho percepito
con un'intensità nuova: paura,
smarrimento, dolore, ma anche
orgoglio, pietà, riconoscenza.
L'amore per la mia terra di ado­
zione - la Bergamasca -, per la
montagna,per il personale sani­
tario (ho una figlia infermiera in
una Rsa diBergamo), per gli al­
pini,peril PapaBuono è aumen­
tato a dismisura.
Vorrei però parlare di un mo­
mento di disagio che mi ha intri­
stito in questi giorni già così bui.
AbitoalOminutiapiedidalla
casa di mio papà che ha 91 anni e
vive solo al limitare del paese.
Ogni giorno, dopo avergli fatto e
portato il necessario, sempre
standogli a distanza e usando
molti accorgimenti per ridurre
il rischio di contagio, usciamo
dal cortile e facciamo un giretto.
La direzione la decide lui : o sa­
liamo verso la montagna e ci ad­
dentriamo per 50 metri su un
pianoro erboso dove mio padre
fa avanti e indietro un paio di
volte o stiamo sulla strada e fac­
ciamo un piccolo tratto di pedo­
nale in discesa per tenere in alle­
namento i suoi muscoli ormai
stanchi (è stato un formidabile
camminatore fin oltre gli 85 an­
ni).
Da quando è obbligatoria la
mascherina, la indossiamo tutti
Filatelia e bimbi
lo_. alla finestra. «Doveva
essere unannoimportanteper
il Circolo Filatelico Bergama­
sco-spiega il presidente Vini­
cio Sesso-: dovevamo festeg­
giareilO0annidallafondazio­
ne. Vistalasituazione,abbiamo
organizzato in collaborazione
con l'associazione "Il cerchio
magicodiAlmè"l'iniziativade­
nominata "Io... alla finestra"
peribambinie ragazzi costretti
arestare acasaLiabbiamo in­
vitatiadisegnareunfrancobol­
lo che rappresentasse il parti­
colaremomentodalloropunto
di vista». Sono arrivati tantissi­
mi lavori, eccone alcuni
Coronavirus #iorestoacasa
Continuate a scriverci
Mandate i vostri racconti
a ecodellavita@ecodibergamo.it
Scultura visiva. Si intitola «Coronavirus: solidarietà, coraggio, speranza» ed è opera di Elisa Remanti,
studentessa della 3' e del liceo artistico Manzù. È un libro formato da pagine sovrapposte, ognuna con una
o due fotografie: l'insieme forma un'unica immagine, e la separazione tra gli strati simboleggia il distacco
tra le persone, che in questo periodo spesso non possono vedersi. «Le fotografie che ho scelto ritraggono
per lo più il mio viso, anche se due non sono mie ma di Alessia, un'infermiera che sta lavorando per
fronteggiare l'epidemia; evidenziano i solchi lasciati dagli indumenti protettivi che è costretta ad
indossare». Colpisce molto il video realizzato col libro, si può vedere qui: https://tinyurl.com/yayba3qx
e due. Mi risulta che una passeg­ riferimento.
giata in prossimità della propria Una signora, però, in lonta­
abitazione sia consentita e che nanza, da un balcone sul quale
anziani e disabili possano essere sventola un bellissimo tricolore,
accompagnati dalla persona di al nostro passaggio, si è messa a
!
gridare a squarciagola che è
proibito uscire e che bisogna ri­
spettare le regole ... Il giorno do­
po, sempre da un balcone, un ra­
gazzo ci ha rivolto parole male-
Questo spazio è offerto ai lettori
che vogliono condividere i senti­
menti, i progetti in questo mo­
mento di isolamento forzato per
combattere il coronavirus. Scri­
vete al nostro indirizzo email:
ecodellavita@ecodibergamo.it
oppure attraverso la pagina
vole per lo stesso motivo. Ora io
mi domando: perché?
Il giro che facciamo noi è su
due vie dove anche in tempi non
sospetti non si vedeva passare
quasi nessuno e non supera i
venti minuti Mi domando an­
cora: che necessità c'è di inaspri­
re ulteriormente le misure a cui
ci assoggettiamo giustamente -
e nel nostro caso - scrupolosa­
mente da mesi?
La ria!rca di in capro espiatorio
Qual è la molla che spinge delle
persone normali a cercare un
capro espiatorio? O devo pensa­
re che sia invidia perché tu sei
costretto in casa e vedi delle per­
sone fuori? Ma anche un cieco
vedrebbe l'età di mio padre, il
suo passo strascicato aggrappa­
to ad un bastone.
Mi sembra di vedere delle si­
militudini con coloro che occu­
pano il posto riservato ai porta­
tori di handicap ritenendolo
probabilmente un "privilegio" e
vorrei gridar loro: «Volete fare
due passi anche voi? Va bene! A
patto che prendiate anche gli
anni e le gambe di mio papà».
Ho letto da qualche parte che
il guaio delle menti chiuse è che
hanno sempre le bocche aperte
e, aggiungerei io, che non accet­
tano il contraddittorio. Il loro
tono aggressivo non ammetteva
repliche e non invitava certo a
fornire una spiegazione, quindi
non ho risposto, ma l'episodio ci
ha lasciato l'amaro in bocca e ha
rafforzato la mia avversione
verso tutti gli atteggiamenti che
io chiamo "talebani",cioè estre­
misti, esagerati, eccessivi, pieni
di quel sacro fuoco che ha ince­
nerito troppe streghe innocenti
Un'altra amara considerazio-
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Facebook de L'Eco di Bergamo.
Potete anche iscrivervi alla chat
di «Radio Alta Community», al
numero 334-625.44.14.
Molti ci mandano foto di bambi­
ni: è importante che nella mail
entrambi i genitori autorizzino la
pubblicazione dell'immagine.
ne: mi viene il dubbio che sia più
facile mettere striscioni,fare co­
ri o lacrimucce a favore di tele­
camera che avere pietà o un bri­
ciolo di umana comprensione
per una oscura persona qualsia­
si, un essere umano come noi,
un vicino, un passante.
Siamo diventati fulminei nei
giudizi, spietati, mentre baste­
rebbe ragionare con un po' di
calma per arrivare ad una con­
clusione diversa.
Mi è venuta in mente la frase
di un politico francese del passa­
to che diceva ai suoi collabora­
tori: «Sourtout, pas trop de ze­
le!» (Soprattutto,non troppo ze­
lo!) che mi ha sempre messo in
guardia dalle esagerazioni, an­
che a fin di bene, che possono fa­
re più danni di quanto possa fare
il più becero menefreghismo.
Marina Rossi
I miei riconli
Attraverso le pagine dedicate a
questo tema, sono interessanti
le riflessioni, i diversi pensieri,
le"poesie per vincere la solitudi­
ne" ecc.Alcunigiorni fa sulle pa­
gine de L'Eco c'era un articolo
che parlava di iniziativa da parte
di un gruppo scout.
Mi sono tornate alla mente
delle frasi celebri che il fondato­
re degli scout, Baden Powell ri­
porta nei suoi scritti e che lette
nel senso giusto possono essere
equiparati alla frase incorag­
giante che circola «Tutto andrà
bene». Alcuni di queste dicono:
Vedi il peggio ma guarda il
meglio.
Butta il cuore oltre l'ostacolo.
n buon umore è contagioso co­
me gli orecchioni.
Quando t'accorgi che stai
guardando lontano, guarda an­
cora più lontano.
Sforzati sempre di vedere ciò
che splende dietro le nuvole più
nere.
L'uomo che è cieco alle bellez­
ze della natura ha perduto metà
del piacere di vivere.
In questi giorni di primavera,
chiusi in casa, abbiamo il tempo
di osservare e apprezzare me­
glio quanto ci circonda, ricor­
dando anche un vecchio detto
bergamasco espresso in occa­
sione di avversità che diceva: «Al
termina di una valle incomincia
una costa».
Antonio Bernardl -cazzano
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
«Non consultarti con le tue paure
ma con le tue speranze e i tuoi sogni»
Una studentessa ci scrive. Viviamo «sospesi»: i I quadro di Hopper descrive la nostra vita attuale. «Attendiamo che
qualcosa accada, che finalmente tutto torni alla normalità». «Fiera di essere bergamasca. New York impara da noi»
Bella la testimonianza
che ci invia Daniela, al
quarto anno delle supe­
riori. Partendo dal suo e
nostro vissuto, si interro­
ga su come affrontare in
modo umano le incognite
del futuro.
Un grido di forza
- «I nottambuli»"diEd­
wardHopperritraeconincredi­
bile forza, che trasmette solitu­
dine e attesa, l'incubo america­
no degli anni 40. Ciò che stupi­
sce è come noi, ai giorrù nostri,
non abbiamo bisogno di viaggia­
re fino al Art Instilute ofCJùca­
go per contemplare quest'opera,
ma basta uscire di casa e diven­
tare protagonisti di questo ma­
linconico dipinto olio su tela.
Le persone all'interno non
comunicano: la coppia non par­
la Oei gioca, lui fuma), l'uomo ri­
tratto di schiena beve e il bar­
man fissa impietrito la scena. La
luce al neon che illunùna in mo­
do freddo tutto quello che sta in­
torno e all'esterno crea un senso
di spettralità. Questo quadro la­
scia lo spettatore sospeso ad una
riflessione a cui non trova rispo­
sta: si sente un vuoto narrativo e
non si sa cosa sia successo prima
o accadrà.Questaèlasituazione
che accompagna l'Italia dal 23
febbraio, con le strade dei nostri
paesi che sono vuote, come se
non ci fosse più vita.
Nostalgica, ma mai sola!
Per quanto la situazione sembri
quasi una pellicola apocalittica
non nù sento così sola. Più che
solitudine provo nostalgia per
gli abbracci ai miei compagni la
mattina, la pedana dove sudavo
freddo per le interrogazioni, i
#iorestoacasa
Costretti a stare chiusi in casa
riscopriamo la vena artistica
«Nighthawks» (I nottambuli) di Edward Hopper (1942).11 disagio umano dell'uomo newyorkese degli anni 40 e non solo
IIAllafine
capiremo
che la vita è preziosa,
senza n1ai dare ogni
cosa per scontata»
baci dati al mio ragazzo, le uscite
con gli amici il sabato sera e la
spensieratezza. Nostalgica, ma
mai sola! Ogni giorno mi collego
per le mie cinque ore scolastiche
e poter vedere tutti nù riempie il
cuore di gioia. Il pomeriggio lo
passo con i nùei genitori e libri,
più tardi chiamo (quasi ogni
giorno ormai) Pamela e Chiara
per parlare del più e del meno e
prima di andare a dormire clùa­
mo il nùo ragazzo: questa è la
routine, ma grazie alla tecnolo­
gia ci sentiamo tutti un po' più
; t ,tèoo• ·,,I d•'"b- ')JJ�
r,..rv-· �'r---..r r..F\.,/"'-.F"'V"\-�,-..J
L'arte aiuta. Mai come in questi
tempi tantissimi bergamaschi,
complice il fatto di essere confi­
nati in casa, hanno riscoperto
antiche passioni che la vita
frenetica non permetteva di
coltivare. Ecco l'ultima opera
del nostro lettore Giacomo
uniti, anche se distanti. La storia
nel quadro nonè narrata: aspet­
tiamo, attendiamo che qualcosa
accada, che qualcuno ci dia un
segno, che finalmente tutto tor­
ni alla normalità e già c'è un ini­
zio positivo, i contagi stanno co­
minciando a rallentare.
La provocazione della prof
«La speranza, poi,non cessa mai
e non delude ...o pensi forse che
la vita non riprenderà più nel
modonormale?Cosahannofat­
to i nostri nonni dopo il secondo
,,
....
( f \t-ltSi.\\.f\ 0� \...._
�
J;;
·�
½_
. B
, ......, '-'
conflitto se non sperare e rico­
struire?» è la provocazione lan­
ciatami dalla prof di italiano a
cui voglio rispondere con le pa­
role di papa Roncalli: «Non con­
sultarti con le tue paure, ma con
le tue speranze e i tuoi sogni».
Questo è quello che faccio
ogni giorno: confido e attendo
che tutti passi e quando scaval­
cheremo questo male, come
Dante nell'inferno, e ci ritrove­
remo sulla "spiaggia" tutti insie­
me, facendoci forza a vicenda,
ricostruiremo tutto e raggiun-
CA�
}�tj_ z__
15
geremo la tanto agognata e quo­
tidianità, ma con un guadagno
maggiore. Una volta raggiunta
la "cima" capiremo che questaè
preziosa e che ogni momento va
vissuto a piene emozioni e sen­
za mai dare ogni cosa per scon­
tata. Ai giorni nostri questa si­
tuazione sembra insostenibile,
ma anche se non cene rendiamo
conto siamo fortunati.
Ama Frank"reclusa" 25 mesi!
AnnaFrankèrimastachiusa25
mesi in quel piccolo apparta­
mento,senzanessunagio,senza
fare nessun rumore per non es­
sere scoperta: quello che stiamo
facendo noi nonèdawero nulla.
Stiamo sacrificando alcune co­
se, ma per un bene maggiore e
un giorno i frutti di questo sacri­
ficio si vedranno. Già oggi, a
New York, Bergamo èun esem­
pio di umanità e silenzio nel la­
voro duro di chi sta salvando
una comunità. La nostra città
sta insegnando al mondo che di
fronteaquestaenormetragedia
l'individuo è dentro una comu­
nità intera. Racconta Stefano
Miceli a L'Eco di Bergamo che
New York è blindata, desolata,
deserta, e che manca la forza
della comunità, quella compli­
cità di un individualismo re­
sponsabile l'uno per l'altro.
Hopper,conlasuaopera,indaga
il disagio umano dell'uomo
newyorkese degli anni 40 e non
solo. Sono fiera di essere berga­
masca, perché stiamo reagendo
conunataleforzada colpireuna
delle più grandi metropoli al
mondo,e ciò che arriva nonèun
urlo di disperazione ma un gri­
do diforza.
Daniela Gotti (4' llnculstlco, scuola
La Traa:la di Caldnate)

16
Buttiamoci in ciò che si sta rimarginando
Strofe da casa. Pensieri ed emozioni dei nostri lettori in rime e versi. «L'uomo gira e rigira la sua clessidra,
avvolto nell'incertezza di un domani». «Tornerà a vivere più forte, nel ricordo dei suoi figli perduti»
-
Poesie per vincere la solitudine
Pensieri dal mio paese
Abito in un piccolo paesino
tra pianura e montagna:
è Adrara San Martino I sedie impilate memori di smarriti tepori.
con gente semplice e umana.
Ma tanti di noi hanno perso il sorriso,
lo si vede guardandoli in viso.
Questo tempo è difficile da capir(!,
ma qualche cosa ci hafatto percepire.
Stando tutti a casa,
lafamiglia è il nostro punto di riferimento,
ci dà tanta gioia i n questo momento.
Abbiamo riscoperto come magia
l'amore e l'intimità in questa epidemia.
lo vorrei confortare chi vive in solitudine.
Il mio pensiero di gratitudine
va agli irifermieri e ai medici in corsia
in Lutti gli angoli della terra mia.
Come hanfatto loro buttiamoci a capo.fitto
in Lutto ciò che si sta rimarginando
e piùforti di prima diventeremo,
da capo ricominciando.
È con grande affetto che questa nonnina
vi abbraccia tutti da Adrara sulla sua collina
Albina Maffois
Adrara San Martino
"No, i bambini no"
Mille angioletti dipinti sul muro
danzan leggiadri in quel mondo sicuro.
Ma osserva bene, proprio là infondo,
uno di loro ha lasciato quel mondo.
Guarda un po' meglio, così, ora lo tocchi,
quell'angioletto è sotto i tuoi occhi.
Tu gli sorridi e lo vesti d'amore,
poi lo sollevi e lo stringi sul cuore.
Dolce compendio di tutta una vita,
sottil preludio di una gioia irifiniLa.
Ma all'improvviso, quel pittore strano,
torna dal bimbo e lo prende per mano,
poi lo rimette sul muro, dov'era,
per completar quella gioiosa schiera.
Della tua vita, il momento migliore,
era Lutto lì, in quel piccolofiore.
Ora ti trovi sola, le mani Lese,
colma di quell'amor che nessun prese.
Mille angioletti dipinti sul muro,
danzan leggiadri in quel mondo sicuro.
Gianni Nosari
Coronavirus: una mano per alleggerire gli ospedali
L'obiettivo è quello di sostenere luoghi di sollievo all'accoglienza dei pazienti, quando non è possibile tornare a casa in sicurezza ed è più
prudente stare in una struttura organizzata.
Come effettuare la donazione
Bonifico bancario:
Le donazioni possono essere effettuate
attraverso Dìakonìa onlus. il braccio
operativo dì Carìtas diocesana che
consente la detrazione fiscale.
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� Le donazioni possono essere effettuate attraverso il sito di Kendoo.it utilizzando la carta di credito. Tutte le
informazioni a questo indirizzo: https://www.kendoo.it/abitare-la-cura/
Coronavirus #iorestoacasa
Le vostre poesie
Ora ci aspetta
tempo da riscoprire
La Pasqua de st'an
L'è ona spada 'n del cor
L'è Pasqua, sL'an l'è pròpe dièrsa
riàda 'n d'iina situassiù imp6 roèrsa,
puciàda 'n d'iina quiét sènsa romùr
aturèn tanta tristèssa piena de dolùr.
La priimaera la regala i so bèi.fiùr
priijòmacc e con Lance colùr,
bagnàcc co la rosàda de lacrime del nòst dolùr,
per chi i à perdic puree, amìs e genitù r.
Questo tobercol maledèt con caLiéria
l'à lassàt tancefamée 'n miséria
sènsa ii laurà e magare anche sènsa cà,
s-cècc picinì efadìga a daga de mangià.
Quace persune, parècc, visì de cà e amìs
che 'n vederà pio 'n vis,
strepàcc con calieria da i so rais
sènsa iijòneràl, chi siès almeno 'n paradìs.
Ve 'ngiire a tocc cara la mé zét,
che stà Pasqua la p6rte 'n p6 de pus 'n del tép,
tanta speransa 'n del sentimènt,
a 'n se dré pròpe a passà ii briit momènt.
Dèt de n6ter tanta angòssa
che la ciàpa la gola e la te stròssa
isolàc 'n di nòste cà
con.fiducia e pasiènsa a spetà.
01 Signùr co la so m6rt e Passiù
a 'l méfaghe capi ol valùr de la Rissiiressiù,
a tiicc 'l me daghe chelaforsa, speransa e carità
pièna defede, rispèL e umiltà.
INTESTATO A: ASSOCIAZIONE DIAKONIA ONLUS
CAUSALE: EROGAZIONE LIBERALE - EMERGENZA CORONAVIRUS
IBAN UBIBANCA: IT53IO3111111O4OOOOO0OO2721
Swift/Bic BLOPIT22XXX
&KendOO.lt
Ora, fuori da qui,
tomeremo a vedere le farfalle.
Piano, su fili d'erba,
cadenzati
da un profondo silenzio,
i nostri passi
ci faranno scoprire il loro sonno.
Ora ci aspetta
Piazza Vecchia
Stupore s'affaccia da serrate.finestre
sulla piazza ingombra di vuoto.
Occhieggia.no dalle vetrine dei bar
Lajontana borbotta impaziente
esausta di dissetare se stessa,
una torre traguarda un'alba più bianca,
la meridiana insegue affannata un'ora ventura,
partorita da un raggio benigno.
1 sampietrini allineati da mani alacri,
costrette a sconosciuto riposo,
ma altrovefebbrili,
raccontano gaio calpestio di chi ora,
avanti e indietro,
misura la stanza squadrata d'angoscia.
Rimane un gatto ad inseguire possibile topo,
spariti anche i virus in cerca
di sventurato autore.
MarcoLanz
Biella
In onore di Bergamo
e dei suoi.figli caduti
Bergamo non muore
Coi suoijigli innocenti
Trafitti da virus occulto,
Privi di pietà congiunta
Trasportali su camion anonimi
Ai crematoi di luoghi lontani.
Noi che nei nostri cuori
Abbiamo conservalo questifratelli
Leviamo al Signore la preghiera
Perché li ricoveri tra gli angeli
Mentre guardiamo dai nostri balconi
Le piazze e le vie deserte.
No, non morirà la nostra città,
Tornerà a vivere piùforte
Nel ricordo dei suoijigli perduti,
Cui noi superstiti
Resteremo legali da amore eterno,
Sulla loro memoria
Tornando ajar rivivere la nostra città.
Giuseppe Messina
Cisano Bergamasco
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
una vita da comporre,
tempo da riscoprire,
ed anche,
in questa sospensione,
il mondo speculare
oltre il quale siamo vissuti ieri,
prima di cominciare.
(poesia di ldri Zeta)
Nemico invisibile
Il mondo si èjérmato
L'uomo ha deciso di scendere qua
Unafermata inaspettata
Colto di sorpresa
Come unfulmine a ciel sereno
L'uomo nella suafragilità di sempre
Schiavo della società e ••
Prigioniero di se stesso
Inerme sta..
Osserva lo scorrere della vita dietro ad una.finestra ..
Fuori tutto tace
Di un silenzio quasi assordante che ..
distoglie persino l'attenzione di un sordo
Solo il canto degli uccelli
Corifonde questa pace
La natura continua il suo percorso
L'aria rigenera tutto ci6 che è creato
La campagna ormai addomesticala dall'uomo,
continua ad insegnarci che sa camminare da sola
Ogni giorno un profumo nuovo
1fiori testimoni Principali
Del delicato potere della natura
Fan breccia della sensibilità degli uomini,
regalandoci il valore della
Loro presenza
Il tempo scorre inesorabilmente
L'uomo gira e rigira la sua clessidra
Misurando il tempo che rimane
Avvolto nell'incertezza di un domani
Si lascia abbracciare
Dalle mura di casa sua
L'unica certezza del suo presente
1 pensieri galoppano, galoppano
Come cavalli selvaggi nella prateria.. si sente avvolto
in un manto di paure
Minacciato da un nemico invisibile
che ... toglie la libertà di essere
Voglioso di abbracci di un tempo
pentito di quelle parole mai dette...
Rimugina in se stesso
Quel perdono mai chiesto..
Sempre dietro ai vetri di quella.finestra,
ormai impanali dal suo alito disperato e confuso,
innalza infoto e scrive .. io cambierò e ..
Tullo il mondo andrà meglio ..
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Coronavirus Il fronte nazionale
Prosegue il trend positivo Prosegue il trend in calo dei
ricoveri in terapia intensiva per
Terapie intensive ancora in calo coronavirus. Ieri erano 2.733,
cioè 79 in meno rispetto al gior­
e in diminuzione le vittime no prima. Di questi, 947 sono in
Lombardia, 24 in meno. Dei
107.771 malati complessivi,
25.007 sono ricoverati con
17
sintomi, 779 in meno rispetto a
venerdl, e 80.031 sono quelli in
isolamento domiciliare.
Sono 23.227 le vittime dopo
aver contratto il coronavirus in
Italia, con un aumento rispetto a
ieri di 482. Venerdl l'aumento
era stato di 575.

ompern
Riapertura dal 4 maggio. li premier ferma fughe in avanti, ma il pressing di Regioni del Nord e Confindustria
è fortissimo. li ministro Provenzano: la Fase 2 non sarà un ritorno alla normalità ma «una lunga transizione»
ROMA
SERENELLA MATTERA
- La riapertura dal 4
maggio di aziende e uffici, con
una forte dose di smartworking,
orari scaglionati e autobus a in­
gresso limitato.E un primo par­
ziale allentamento del
«lockdown» con spostamenti di
lavoratori e riapertura dei par­
chi ma rinviando l'apertura in­
discriminata di bar e negozi.
Si va definendo, in una serie
di riunioni tra il premier Giu­
seppe Conte, numerosi mini­
stri, il capo della task force per la
«fase 2» Vittorio Colao e alcuni
rappresentanti del comitato
tecnico scientifico, il piano na­
zionale per la ripartenza. Il pre­
mier ferma fughe in avanti: non
ci saranno riaperture la prossi­
ma settimana. Ma il pressing
delle Regioni del Nord e di Con­
findustria è fortissimo. E nel
confronto con gli enti locali
Conte spiega che una valutazio­
ne è in corso su manifattura,
edilizia, servizi al commercio.
Alcuni ministri e le Regioni pre­
mono per riaprirle il 27 aprile
ma parte del governo dice no.
Decisive comunque per la ri­
partenza sono le Regioni, che in
una riunione serale con il pre­
mier dicono sì alle linee guida
nazionali ma con un prolunga­
mento delle limitazioni di spo­
stamenti tra Regioni e comun­
que un'autonomia territoriale.
Virginia Raggi torna a pro­
porre più potere ai sindaci sul
modello del ponte di Genova.
Dal governo ribattono che la
priorità è la salute: non si può
riaprire senza assicurare la te­
nuta della rete sanitaria, anche
attraversoCovidHospitalecen­
tri per la quarantena, o si rischia
un ritorno del contagio.
Il governo starebbe già lavo­
rando al prossimo autunno, per
preparare una rete di tutela da
un ritorno dei contagi. Ai rap-
• •
il 27, Conte frena
Il presidente del consiglio Giuseppe conte nel suo studio a Palazzo Chigi ANSA
presentanti di Regioni e Comu­
ni il premier torna a chiedere
collaborazione: basta fughe in
avanti, basta annunci e pressing
per riaperture accelerate. Se la
«fase 2» sarà, come dice il mini­
stro Peppe Provenzano, non un
ritorno alla normalità ma «una
lunga transizione», è su linee
guida nazionali che vuole lavo­
rare il governo. «Non ci sono
dieci, cento, mille exit strategy»
ma una sola, dice da Bruxelles
anche Paolo Gentiloni.
Ma è chiaro che i territori so­
no il punto di tenuta. E non aiu­
ta la cacofonia di voci dei presi­
denti da chi come Luca Zaia che
chiede di «allentare subito tut­
to» a Vincenzo De Luca pronto a
ribadire che c'è «la quarantena
per chi arriva in Campania da
Vittorio Colao, capo della task farce «Fase 2» emergenza Coronavirus zone a rischio». Tra le ipotesi
per una riapertura a step ci sono
anche macroaree di rischio,
«zone rosse» e stop agli sposta­
menti tra le regioni. Ma è su li­
nee nazionali e un riavvio gra­
duale del motore che ragiona il
governo. Lo chiedono le stesse
Regioni, con Stefano Bonaccini,
concordando con il premier e
ministri come Francesco Boc­
cia. Ma l'avvertenza è che speci­
ficità per alcune aree potrebbe­
ro esserci e dipenderà anche da
quanto le Regioni possono assi­
curare la tenuta sanitaria.Di co­
me ripartire dal 4 maggioConte
parla prima con i capi delegazio­
ne: si va da Iv che con Teresa
Bellanova annuncia anche la
possibilità di spostarsi per an­
dare a coltivare gli orti, a Rober­
to Speranza che continua a met­
tere in cima a tutte le priorità la
tutela della Salute. Dario Fran­
ceschini annuncia aiuti per le
famiglie, anche per andare in
vacanza. Quanto al confronto
con il capo della taskforce Vitto­
rio Colao, il presidente Iss Silvio
Brusaferro e il presidente del
Css Franco Locatelli, emerge la
volontà di lavorare dal 4 maggio
per far ripartire tutte le attività
in sicurezza, con coordinamen­
to di logistica, trasporti, per te­
nere sotto controllo la curva
epidemiologica ed evitare ritor­
ni del contagio.
L'idea è permettere a tutti di
lavorare dal 4 maggio e poi pian
piano allentare le limitazioni
per i cittadini: i lavoratori, con
fasce orarie spalmate per evita­
re affollamenti, potranno spo­
starsi, i bambini potranno tor­
nare nei parchi. Ma potrebbero
esserci regole più severe per gli
anziani. E maggiori tutele per i
più deboli. Si potrà andare a fare
jogging da soli ma è difficile, vi­
ste le contrarietà nel governo,
che i bar e ristoranti riaprano il
4: se ne potrebbe riparlare più
avanti.
Il pressing sulla ripartenza
delle aziende però è molto forte.
E Confindustria lancia l'allar­
me: il 43,7% delle imprese af­
fronta problemi gravi e secondo
un sondaggio gli imprenditori si
sentono disarmati e arresi a ri­
correre alla cassa integrazione.
L'Emilia Romagna presenta al
governo un piano per la ripresa
per filiere produttive, fra cui au­
tomotive, moda, nautica e of­
fshore, per salvaguardare
l'export. E poi edilizia e costru­
zioni. Le Regioni, rappresentate
nella task force da Bonaccini,
Fontana e Musumeci, in un do­
cumento chiedono espressa­
mente che le filiere ripartano
dal 27 aprile. Nuovi incontri so­
no in programma a inizio setti­
mana, la cabina di regia si rive­
drà mercoledì.

Jogging, bar, moda e trasporti verno e tra gli esperti. C'è chi in­
vita aconsiderare l'ipotesi diria­
tana. Segnaletica a terra nelle
stazioni ferroviarie e alle ferma­
agli allenamenti individuali,
purché in condizioni di sicurez­

L'Italia prepara la ripartenza

Nuove regole
Le ipotesi allo studio in vista
del via libera del 4 maggio
- In giro con le masche­
rine, misurazione della febbre
in metropolitana, sport solo da
soli e all'aperto ed uscite scaglio­
nate per fasce di età. Sono le ipo­
tesi che si vanno definendo in vi­
sta del 4 maggio, quando il go­
verno dovrà decidere come e di
quanto allentare il «lockdown».
Resteranno chiuse le discote­
che, che saranno le ultime a ria­
prire, e infondo allalista restano
anche cinema e teatri, mentre si
studiano misure per i musei. La
scuola non dovrebbe riaprire
primadisettembremasistudia­
no ipotesi di campi scuola estivi,
per aiutare le famiglie.
Moda e mobili- Mentre già
alcune grandi aziende, con ac­
cordi sindacali, riaprono i bat­
tenti, il governo potrebbe dare il
via libera, seguendo le linee gui-
da dell'Inail sui lavori meno ri­
schiosi, alla riapertura di altre
attività produttive già l'ultima
settimana di aprile. Si trattereb­
be di: automotive, mobilifici,
tessile e pelletterie, estrazione
di minerali. Si discute sulla ria­
pertura dei cantieri, perché più
difficile assicurare il distanzia­
mento.
Bar, ristoranti, negozi - Se e
quando riaprire bar e ristoranti,
nonché i negozi ad oggi chiusi, è
un tema molto dibattuto nel go-
prirecon regole severe di distan­
ziamento e ingressi limitati dal 4
maggio. Ma prevale ad ora chi
frena: più probabili aperture da
metà o fine maggio. Si studiano
regole stringenti anche per par­
rucchieri ed estetisti.
Scuole tribunali -Gli istituti
non dovrebbero riaprire i bat­
tenti prima di settembre. I tri­
bunali partiranno 1'11 maggio.
Trasporti - Il ministero dei
Trasporti è al lavoro con gli
esperti per studiare come ridur­
re al massimo i rischi negli spo­
stamenti per chi deve andare al
lavoro. Si ipotizzano percorsi
unidirezionali, posti a bordo ri­
dotti e controllo della tempera­
tura per accedere in metropoli-
te degli autobus per creare file
ordinate e con distanziamento
di sicurezza. Meccanismi - at­
traverso personale a bordo o
strumenti digitali - per contare
le persone che salgono su ogni
bus e, anche in questo caso, posti
a sedere da occupare segnati
uno ad uno. Posti contingentati
e stop all'affollamento anche sui
treni. C'è l'ipotesi di paratie in
plexiglass per i taxi.
Sport e parchi - Palestre
chiuse ancora a lungo ma sport
all'aperto, purché da soli, e jog­
ging potrebbero essere permes­
si dal 4 maggio anche lontano da
casa. Si valuta se introdurre fa­
sce orarie per i podisti. Per gli at­
leti potrebbe esserci il ritorno
za. Quanto ai parchi, dovrebbe
arrivare lariaperturaanche peri
giochi dei bambini, ma con alcu­
ne regole.
Orti e stabilimenti balnea­
ri - Con due Faq (risposte alle
domande frequenti) il governo
dà già il via libera alla cura degli
orti e alla manutenzione negli
stabilimenti balneari. E' possi­
bile muoversi anche da un co­
mune all'altro per curare il pro­
prio orto o terreno, dichiarando
che si coltiva per autoproduzio­
ne: il divieto resta per i giardini
nelle seconde case. Restano
chiuse alpubblico le spiagge ma
il personale può accedere agli
stabilimenti per vigilanza o ma­
nutenzione.

18
Scuola, commissari
interni all'esame
per la maturità
L'ordinanza. li ministro Azzolina: «Gli studenti valutati
da chi I i conosce meglio». I I presidente unico esterno
Non ci saranno prove scritte. I I colloquio, forse, a scuola
ROMA
VALENTINA RONCATI
- La maturità d'emer­
genza avrà una commissione di
docenti interni con il solo pre­
sidente esterno.Una decisione,
annunciata già dal Ministero
dell'Istruzione ma arrivataieri
con l'atto formale, che sostan­
zia il pensiero del ministro Lu­
cia Azzolina: l'esame di Stato
sarà serio ma terrà conto delle
difficoltà della situazione.
Si va dunque delineando
ogni giorno meglio la fisiono­
mia del nuovoesame di maturi­
tà 2020 che impegnerà quasi
500 mila studenti e che verrà
ricordato come quello che è
stato profondamente modifi­
cato a causa dell'emergenza
Covid. La ministra ieri ha fir­
mato una ordinanza attuativa
del decreto legge del 6 aprile
scorso che prevede che le com­
missioni d'esame quest'anno
saranno formate da sei com­
missari interni e dal presidente
esterno. Un cambiamento ra­
dicale rispetto allo scorso anno
quando in ogni commissione
d'esame c'erano quattro mem­
bri esterni, ovvero estranei e
del tutto sconosciuti agli stu­
denti, incluso il presidente, e
tre interni.
«Gli studenti avranno un
esame serio, vero, ma saranno
valutati da chi ne conosce il
percorso scolastico. Dobbiamo
tenere conto di questo anno
particolare», ha spiegato la ti-
Inchiesta sul Trivulzio
<<Tamponi solo a ospedali>>
Milano
Un documento del Pio Albergo
su Direzione Welfare Regione
- Nel pieno dell'emer­
genza Coronavirus, tra fine feb­
braio e metà marzo,in Lombar­
dia tutta l'attenzione era con­
centrata sugli ospedali, mentre
le case di riposo non avevano
tamponi e poche mascherine. È
il quadro che emerge da alcuni
documenti del Pio Albergo Tri-
Coronavirus Il fronte nazionale
tolare del dicastero di Viale
Trastevere. L'esame di Stato -
essendo ormai chiaro, anche se
non c'è ancora l'ufficialità, che
non si ritornerà a scuola fino
alla fine dell'anno -sarà soltan­
to orale, un orale più «robusto
e corposo» è stato sempre detto
da Azzolina e dalla vicemini­
straAnnaAscani, che racchiu­
derà tutto il programma scola­
stico. È ancora da stabilire -
saranno successive ordinanze
a spiegarlo - come si farà que­
sto esame orale, se in presenza
o «da remoto». Intanto, la mi­
nistra ha fatto intendere che
preferisce la modalità «dal vi­
vo».
È ipotizzabile quindi che i
diplomandi affronteranno il
colloquio nella loro sede d'esa­
me, con commissari che siede­
ranno distanziati tra loro. Un
maggiore distanziamento ri­
spetto al passato sarà assicura­
to anche tra maturando e com­
missione e solo uno o due per­
sone potranno probabilmente
assistere alla prova.
Tuttavia la modalità a di­
stanza entra anche nella matu­
rità: l'ordinanza della ministra
Azzolina prevede infatti che
«ciascun Consiglio di classe
designai i commissari anche
riunendosi con modalità a di­
stanza». La formula piace ai
capi d'istituto dell'Associazio­
ne nazionale presidi, Anp:
«Questa organizzazione di la­
voro garantisce - dicono i re-
vulzio di Milano al centro della
maxi inchiesta in più filoni,
apertisumoltealtreRsa,chedo­
vrà valutare anche se sia stato
corretto l'operato della Regione
Lombardia, a partire dall'ormai
nota delibera dell'8 marzo sul
trasferimento di pazienti Covid
nelle residenze, e delle Agenzia
di tutela della salute.
Ci sono «difficoltà di approv­
vigionamento» dei dispositivi di
protezione ed è «necessario tu­
telare in via prioritaria gli opera-
La richiesta delle Regioni
«Definire in netto anticipo
la riapertura di scuole e asili»
sponsabili degli istituti scola­
stici-data l'eccezionalità della
situazione, una valutazione fi­
nale più aderente ai risultati
conseguiti e all'impegno dimo­
strato dagli studenti».
Lo scorso anno una percen­
tuale altissima di studenti, il
99,7% rispetto al 99,6% dell'an­
no precedente, si è diplomato.
Inoltre, sempre lo scorso anno,
è aumentato anche il numero
dei diplomati con lode mentre
è diminuito quello degli stu­
denti «licenziati» con i voti più
bassi. Per quanto riguarda
l'esame di terza medio, lo scor­
so anno gli ammessi furono il
98,2% (erano stati il 98,3%
l'anno precedente).
Quest'anno l'esame di terza
media sarà costituito soltanto
dalla tesina, mentre le prove
scritte saranno abolite. Intan­
to con l'appello #PrimaLa­
Scuola, oltre 1000 tra educato­
ri, docenti, pediatri e genitori,
hanno chiesto alla ministra di
progettare l'attività didattica
«in presenza» almeno a set­
tembre e anche prima per i più
piccoli. Bisogna «bilanciare
-dicono- il diritto alla salute
con tutti gli altri diritti fonda­
mentali, fra i quali quello al­
l'istruzione, pianificare il pri­
ma possibile gli accorgimenti
per la riapertura di tutte le
scuole e fornire una informa­
zione tempestiva sul lavoro di
programmazione che il gover­
no sta svolgendo sul tema».
tori che si stanno occupando dei
pazienti Covid». Lo scriveva, co­
me riportato in un documento
del Trivulzio, la Direzione Wel­
fare della Lombardia il 14 marzo
in una «raccomandazione».Allo
stesso tempo, però, è scritto
semprenei bollettini della «Bag­
gina», fino al 3 aprile la struttura
spiegava che i tamponi erano
previsti solo «per le strutture
ospedaliere». E che, quindi, non
poteva sapere se ci fossero an­
ziani positivi nella struttura: «le
-'
Studenti impegnati in una prova scritta dell'esame di Stato FOTO ANSA
I dirigenti: meglio l'esame a scuola
Notebook e telecamere
presidi pronti a ogni opzione
Pronti per affrontare la maturità
in qualsiasi «versione», ma con la
speranza che alla fine l'esame
possa svolgersi in classe. «Speria­
mo fino all'ultimo di poter far
svolgere ai nostri ragazzi l'esame
di maturità a scuola - spiega Stefa­
no sancandi, dirigente scolastico
del liceo scientifico Primo Levi di
Roma, istituto capofila della Rete
di Ambito territoriale RM6 che
riunisce le scuole dell'VIII e IX
Municipio di Roma - È un passag­
gio importante e per loro sarebbe
disposizioni pervenute sia dai
Decreti promulgati, sia dalle
successive Delibere e Ordinan­
ze Regionali stabiliscono che i
tamponi per Covid-19 siano da
destinare alle strutture ospeda­
liere e non alle strutture socio­
sanitarie». I tamponi nella
struttura sono arrivati solo da
un paio di giorni. I pm, guidati
dall'aggiunto Tiziana Siciliano,
hanno fatto acquisire dalla Gdf
tutti i documenti della Regione
sulla gestione dell'emergenza,
soprattutto in relazione alle Rsa
(le indagini restano concentrate
su questo fronte, spiega la Pro­
cura) e che abbracciano un peri­
odo che va da gennaio in poi.
Per verificare, tra le altre co­
se, presunte carenze nelle indi­
cazioni e nelle comunicazioni
Riaprire all'interno di una cornice
di regole nazionali ma salvaguar­
dando l'autonomia. Partendo dal
lavoro ma sostenendo anche
concretamente le famiglie, in
particolare quelle di lavoratori,
con alternative concrete a asili,
nidi e centri estivi chiusi. Questo il
1
·, 1J
_t•
il modo migliore per esprimersi al
meglio. Siamo comunque pronti
anche ad affrontare una maturità a
distanza». L'idea è di far rispettare
le necessarie distanze di sicurezza
e far presentare gli studenti singo­
larmente solo per il tempo neces­
sario a sottoporsi al loro esame.
«Potrebbe, ad esempio, entrare
nell'aula soltanto lo studente che
deve sostenere l'esame, utilizzan­
do un tavolo molto grande per
tenere alla dovuta distanza i
componenti della commissione e
alle case di riposo sui «rischi epi­
demiologici». Sempre nei docu­
menti del Pat si legge che fu solo
a partire dal 22 marzo, dopo
un'ordinanza regionale, che
venne «prevista la rilevazione
della temperatura corporea al­
l'ingresso in servizio di tutti i di­
pendenti». E che un operatore,
in servizio nel reparto 'Pringè di
pronto intervento geriatrico do­
ve ci sarebbero stati casi di pa­
zienti con polmoniti già da gen­
naio, venne ricoverato a marzo
per sospetto Covid.
Il 23 marzo il Trivulzio soste­
neva, poi, di «non aver mai fatto
mancare» le mascherine «già
dal 23 febbraio». Alcuni opera­
tori, invece, hanno denunciato
di essere stati addirittura mi­
nacciati ("ci dissero che non do-
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
programma di lavoro del governo.
Necessaria, anche per le Regioni,
«una graduale ripresa della socia­
lità dei bambini» e un'intesa «col
ministero dell'Istruzione di pro­
getti specifici per la riapertura
delle scuole da definire in netto
anticipo rispetto alle date fissate».
t'
di
\
�
... -
I"'"
..,.
[j 1.;;
�- - 1 �
�
far sedere lo studente anche a 3
metri da loro. Ma se non fosse
possibile ci stiamo attrezzando
per la maturità a distanza. Stiamo
acquistando - spiega il preside -
delle piccole telecamere da utiliz­
zare nel caso in cui ci fosse la
commissione qui e lo studente a
casa o tutti qui ma in stanze diver­
se». Al liceo Primo Levi sono circa
160 gli studenti che quest'anno
saranno alle prese con la maturità.
«sono tutti già dotati di pc con cui
stanno seguendo la didattica a
distanza - spiega il preside - ma
qualora ci fosse qualcuno che ne
abbia la necessità siamo in grado
di fornire per l'esame notebook
con telecamere».
vevamo usarle"). Sia nei con­
fronti della 'Bagginà (ormai ol­
tre 170 morti da marzo, secondo
gli operatori) che delle altre Rsa
milanesi (indagati tutti i vertici)
stanno fioccando le denunce,tra
cui quella di Alessandro Azzoni
del 'Comitato giustizia e verità
per le vittime del Trivulziò che
ha chiesto di commissariare la
struttura. Intanto il presidente
dell'Ordine dei medici di Mila­
no,Roberto CarloRossi,ha spie­
gato a «La Stampa» di non aver
mai ricevuto le «indicazioni
procedurali»perimedicidibase
annunciate dalla Regione il 23
gennaio, giorno in cui si riunì
un'unita di crisi per l'allarme
Coronavirus.Una ricostruzione
che l'assessore lombardo alWel­
fare Giulio Gallera ha smentito.

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Zimbabwe, Cina e Cerete: fili solidali
Cienerosità. Dal console onorario del Paese africano una donazione al Comune di Ponte San Pietro
Volontarie ceretesi hanno cucito camici per il personale delle case di riposo e degli ospedali
BERGAMO
- Le manifestazioni di
solidarietà percorrono strade
inaspettate e prendono forme
inattese, però tutte gradite nei
$iorni dell'emergenza sanitaria.
E il caso del console onorario
dello Zimbabwe che si è mosso
per aiutare la cittadinanza di
Ponte San Pietro: Georges El
Badaoui, cittadino italiano lega­
to affettivamente a Ponte, è sta­
to ricevuto in Municipio dal sin­
daco Marzio Zirafa, dal vicesin­
daco Matteo Macoli,dal respon­
sabile della protezione civile Se­
bastiano Paravisi e dal consiglie­
re Claudio Agazzi. L'ospite, a ti­
tolo personale, ha voluto donare
alcune migliaia di mascherine e
altri prodotti igienizzanti.
Il sindaco lo ha imgraziato e
insieme a lui privati e volontari
che si sono adoperatii n qeusti
giorni difficili. L'elenco dei so­
stegni ricevuti è lungo: l'azienda
Rulli Rulmeca della famiglia
Ghisalberti per una importante
donazione a favore della Prote­
zione Civile Bergamo Ovest;per
i prodotti da disinfezione Alle­
grini di Grassobbio, Domus di
PedrengoedEcozonodiManer­
ba del Garda; per i generi ali­
mentari Eurogastronomia di
Grassobbio,Pasticceria Roncal­
li di Ponte e Valeriani Salumi di
Mozzanica;per le mascherine
anche la Protezione Civile Re­
gionale elasenatriceA!essandra
Gallone; per il materiale infor­
matico la società Aruba di Pon­
te; per il materiale di cancelleria
il Globo di Busnago ePress 3R di
Almenno San Bartolomeo; per
gli interventi di sanificazione i
VigilidelFuocodiMadone;peril
recupero del verde Roncelli
GiardinidiPonte;periservizivi­
deo e foto lo Studio Fotografico
Da Re di Bergamo e il fotografo
Mauro Scattolini diPadova.
È invece una storia di arte e
solidarietà quella che ha fatto
D� Cavandola pizze «pasquali» per tutti
«E un segnale per dare speranza»
Lizzola
- In questo momento di
difficoltà economiche e sociali
ha riscosso grande apprezza­
mento la scelta di Marisa e
Mauro, della pizzeria Cavando­
la di Lizzola, di regalare nei gior­
ni scorsi una pizza a tutti gli abi­
tanti del paese, accompagnata
dagli auguri di buona Pasqua.
«Abbiamo deciso di fare que­
sta cosa - dicono telefonica­
mente - per dare un po' di spe­
ranza ai nostri compaesani.
Benché i problemi di gestione
Coronavirus 11 fronte bergamasco
I camici realizzati dai volontari di Cerete destinati a Rsa e ospedali
I Dopo anni
i restauratori cinesi
nonhanno
dimenticato
Lurano
arrivare a Lurano 1.100 masche­
rine donate da una comunità di
restauratori cinesi Il tramite è
stata l'associazione Giovanni
Secco Suardo di Lurano, di cui è
presidente il conte Lanfranco
Secco Suardo che, unaquindici­
na di anni fa, era stato due volte
inCinaper partecipareaunpro­
getto istituito dall½.ccademia
delle belle arti della città cinese
di Pechino con il ministero dei
Beni culturali e l'Istituto centra-
dei nostri eserclZI crescano
giornalmente in modo espo­
nenziale abbiamo pensato di
trasmettere loro un po' di posi­
tività».
Ungridodiallarmecomunea
tutte le attività commerciali
delle piccole realtà montane,
che trova radici ben più lontane
rispetto all'inizio della pande­
mia.
«Le nostre pizzerie, i bar o gli
alimentari non possono essere
paragonati a quelle presenti
nelle grandi città. Sono soprat­
tutto luoghi di aggregazione so-
-Un cuore che ascolta
Il servizio diocesano di ascolto e sostegno telefonico
un accompagnamento
spirituale
o un sostegno psicologico
le per il restauro italiani: obbiet­
tivo insegnare a studenti cinesi
tecniche di restauro per il recu­
pero del vasto patrimonio arti­
stico della Cina. «Per la gratitu­
dine di quanto abbiamo tra­
smesso loro - sostiene il conte
Secco Suardo - vedendo la
drammatica situazione in cui ci
trovavamo, alcuni ex studenti
hanno deciso di aiutarci invian­
doci un migliaio di mascherine.
Un gesto commovente che di­
mostra la loro grande memoria:
l'ultima mia visita in Cina risale
infatti al 2004». I dispositivi
osno andati alComune di Lura­
no a cui la Regione Lombardia
ne ha inviate 900.
Tra le piccole realtà che si so­
no date da fare per l'emergenza
coronavirus c'è anche il comune
di Cerete dove una decina di
ciale, di confronto tra i membri
della comunità, ma non possia­
mo nascondere che le difficoltà
burocratiche siano tante. Non
so quanti di noi troveranno la
forza e le risorse per riaprire,
ma nonostante tutto siamo
contenti di avere distribuito
quasi 200 pizze nelle case di
Lizzola. Magari - concludono -
abbiamo dimenticato qualcuno
ma se così fosse il nostro invito è
quello di venire a ritirarla appe­
na le cose saranno tornate alla
normalità».
Mln:o aonacorsl
Dal LUNEDÌ al VENERDÌ
Dalle 9.00 alle 13.00
Dalle 14.00 alle 17.00
Il console onorario dello Zimbabwe e il sindaco Zirafa
Gli allievi del corso di restauro in Cina hanno donato mascherine
donne, grazie anche ad aziende
del territorio, si è messa a cucire
per realizzare camici per le Rsa
ma anche per gli alpini.
«Ci siamo accorti che aveva­
mo in oratorio dei rotoli di tes­
suto tntequindi dalìè natal'idea
di realizzare i camici - spiega la
sindaca di Cerete Cinzia Loca­
telli - grazie alle aziende Punto
Azzurro eEssenza siamo riusci­
te a realizzare ben 1100 camici in
circa 20 giorni, tutti consegnati
a RSA del territorio dall'ammi­
nistrazione e dagli alpini».
L'iniziativa si è poi allargata
fino alla città per realizzare per
gli alpini impegnati in prima li­
nea e in contatto anche con ife­
retri delle vittime del covid, altri
camici questa volta lavabili.
«Grazie sempre alle due aziende
Punto Azzurro che ha recupera-
Una veduta di Lizzola
� 379.18.39.048
(!:!:!]
379.18.39.033
� uncuorecheascolta2020@gmail.com
to il materiale e Essenza che ha
confezionato i camici e le donne
che hanno cucito siamo riusciti
aconsegnareuna cinquantinadi
camici riutilizzabili».
Altri 350 pezzi, realizzati con
tessuto certificato e donato da
Radici, sono stati poi consegnati
all'Ambito Territoriale della
Valle Seriana Superiore e Valle
di Scalve, alla protezione civile
di Alzano e in Val Gandino. Una
fitta rete di relazioni che con il
passaparola ha raggiunto anche
Trescore e le sue penne nere che
hanno recuperato nuovo mate­
riale che sarà usato per circa un
migliaio di nuovi camici. «L'ini­
ziativa ha coinvolto una decina
di donne di Cerete che si sono
messeadisposizioneperaiutare
- ha aggiunto la Locatelli - una
bella rete che fa comunità».
Sarte volontarie al lavoro
per gli over 65 e i bambini
Cisano
- Nei prossimi giorni a
Cisano le sarte volontarie, do­
po quelle destinate agli adulti
over 65, prepareranno le ma­
scherine per di stoffa per i
bambini e ragazzi. L'annuncio
è stato fatto dal sindaco An­
drea Previtali. Le mascherine
in questione non sono un di­
spositivo medico: dovranno
essere lavate a 60/70 gradi, sti­
rate a vapore e nella tasca in­
terna si deve mettere la carta
forno o cotone , da cambiare di
19
L'EGO-HUB
Antegnate
L'Acea
1ncampo
per le attività
di vicinato
L'Acea (Associazione Commer­
cianti Esercenti Antegnate) conti­
nua a sostenere la propria comu­
nità. L'associazione, infatti, dopo
aver donato nei giorni scorsi al
Comune diversi generi alimentari
di prima necessità da destinare a
famiglie, anziani e persone con
difficoltà economiche, mette in
campo altri sostegni economici
per far fronte al coronavirus,
q uesta volta con fondi destinati
alle attività commerciali antegna­
tesi, in difficoltà a causa del­
l'emergenza. «Abbiamo pensato
spiega Raul Rossoni, presidente
Acea- abbiamo pensato di aiuta­
re i nostri associati e abbiamo
chiesto di farci pervenire le ri­
chieste di contributo da chi ne
avesse bisogno. Abbiamo accolto
13 richieste, inviate da altrettante
attività di vicinato del nostro
paese, nonché membri dell'asso­
ciazione, e di finanziarle con un
contributo iniziale di 400 euro
ciascuna». Un totale di 5.200 euro,
quindi, che verranno distribuiti in
due tranche. «� stata una scelta
presa da me come presidente -
conclude Rossoni-, in quanto
penso che, vista l'emergenza in
atto possa essere una forma di
sostegno al reddito da autonomo
e partita iva importante. Per
finanziare questi fondi useremo
parte della nostra cassa: una cifra
in precedenza destinata alla notte
bianca del nostro paese e ad altre
feste, ma che vista la situazione
abbiamo deciso di reindirizzare a
un nuovo obiettivo».
volta in volta. Le mascherine
verranno preparate di tre mi­
sure, quella piccola per i bam­
bini delle scuole materne , me­
dia per quelli delle elementari
e grande per gli studenti delle
medie. Ognuno dei bimbi e dei
ragazzi riceverà due e appena
pronte verranno consegnate a
domicilio dai volontari della
protezione civile. Da parte del
sindaco non mancano i ringra­
ziamenti a chi ha donato la
stoffa, gli elastici e tutto il ma­
teriale per confezionarle.
R.A.
20
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

Puntidivista
'
«E la mia vita»
A 97 anni tutti i giorni al lavoro in farmacia
Gentile e riservata, allegra e iperattiva. Nono­
stante i suoi 97 anni, Alda Baroni è ancora tutti
i giorni a dispensare medicine dietro al banco­
Dice il saggio ne della sua farmacia, anche in tempi di coro­
La guerra ha ucciso più persone di un terremoto. navirus. «Il lavoro è la mia vita. E il mio faro è
L'uomo ha sconfitto la natura sempre stato l'insegnamento di mio padre:
Milan Bestie ovvero prima di tutto educazione e gentilez-
za», spiega con voce squillante la titolare del­
l'unica farmacia di Chianni, in provincia di
Pisa, e, probabilmente, la più anziana d'Italia.
Nata nel 1923,Alda si è laureata in farmacia a
Pisa pochi anni dopo la fine della guerra, quan­
do le donne che frequentavano l'università
erano un'eccezione.

L'OMBRADEL VIRUS Lafase

IL COMMENTO

due: allo Stato

SUL CAOS LIBICO

va l'onere delle scelte
Tra acuti e stonature
di FRANCO CATTANEO

di ANDREA VALESINI Segue da pagina I economico e sociale sarà uno

Segue da pagina 1
non si intravede la fine. Al punto che nello
scorso marzo l'ex ministro libanese Ghassan
Salamè si è dimesso dall'incarico di inviato
dell'Onupermediaretraleparti, ufficialmente
per motivi di salute e stress ma ufficiosamente
per i doppi giochl e le manovre a tradimento
che gli attori interessati alla«quarta sponda»
stanno conducendo sulla pelledelPaese nor­
dafricano.Salamènonèstatoancorasostituito,
unalatitanzache la dice lunga sulla difficoltà
(eforse inutilità) della posizione. Dal4aprile
2019 Haftar ha lanciato lesuesoldataglieall'as­
sedio diTripolie deisuoitre milioni diabitanti.
Di recente habombardatoilmercatodelpesce
in una zona trafficata e per tre volte in una
settimana l'ospedale diAl Kadra,scelto come
presidio coronaviJ.·usqualoralapandemiado­
vessepropagarsianchein LibiaSièdivertito
pure a togliere l'acqua alla città. Da quando la
capitale èsotto assedio,secondo l'Organizza­
zione mondialedella sanitàsonostateuccise
oltremillepersoneel20milacostrettealascia­
re le loro case. Un'escalation che ha spinto
Serraj adichlararemortoogninegoziato,com­
presoquello avviatonella conferenzadiBerli­
no,sulqualel'Europaavevaripostomoltespe­
ranze.
Il generale che vuole diventare il nuovo
Gheddafi,dittatorechetieneinsiemeilPaese
di ciane tribùcon la forza,il 17gennaio scorso
avevafatto chluderetutti pozzi di petrolio. Il
blocco sta generando una perdita alle casse
statalidi4miliardi di dollari,afrontedi unPil
annuo di 56,3 miliardi. Il 13 aprile scorso il
governolegittimosièpresoperòunarivincita,
quandolesuemiliziehannosferratounattacco
conquistando la cittàdi Sabrata, celebre per
il suo teatro romano, etuttelelocalitàinmano
ad Haftar lungo la costa occidentale fino al
confineconlaTunisia,da dovepartonomolte
delleimbarcazioniconmigrantidiretteinEu­
ropa. Decisivi per il successo la consulenza e
gli armamenti forniti dalla Turchia.
MaHaftarnonè ilcattivo eSerraj il buono.
Il presidente legittimo combatte sutre fronti
(aovesteasuddellacapitaleeaMisurata)eha
fatto liberare dalle carceri di Tripoli Ahmad
Dabbashi,detto«lozio»,uncontrabbandiere
di petrolio e armi propriodiSabrata,arricchi-
e con troppe informazioni che
mancano. Meno difficile chiu­
dere che riaprire. La fase 2 è
intestata al governo ed è sua
responsabilità: in democrazia
ne risponde ai cittadini la poli­
tica, non la scienza. Questa
può e deve comporre il quadro
a più voci, suggerire ed orien­
tare ed è bene che sia così, co­
me sta avvenendo. Tuttavia la
scelta - il come, il quando, il
perché - tocca a chi governa. È
lo Stato che può e deve decide­
re anche tenendo conto delle
diverse esigenze delle singole
realtà territoriali, che però
trovano un limite nel quadro
normativo che compete ap­
punto allo Stato centrale. Con­
sapevolezza che non dovrebbe
sfuggire a personaggi come
Fontana (Lombardia) e De Lu­
ca (Campania), per citare i casi
in libera uscita. In questa fase
drammatica il governo vive
contraddizioni più accentua te
rispetto alla fase 1, peraltro
non finita (stando almeno alle
valutazioni di alcuni esperti).
Combattimenti in Libia: si allontana la soluzione del negoziato L'alluvione dei decreti del
presidente del Consiglio
tosi come trafficante di uomini e incredibil­ suno raggiungerà la nostra isola» è stata la (prassi d'urgenza ma anoma­
mente assoldato in passato dall'Italia perfer­ minaccia. LaLibia mantiene la sua posizione la), spesso incomprensibili e
marei migrant� ricercatodall'Onuche denun­ di ricatto sul dossier migrant� chledendo al­ sovrapposti alle direttive re­
eia come effetti della guerra in questi giorni l'Italia piùsoldi per addestrarela sua Guardia gionali, hanno creato diso­
«profanazione di corpi, saccheggi, rapine e costiera (oggi incassa50 milioni didollari al­ rientamento. Il Parlamento,
incendidiproprietàprivate».Inquestoquadro l'anno) infiltratatadai trafficanti nel frattempo, è stato messo ai
devastato, sono riprese le partenze dei gom­ L'esitodellaguerraèimprevedibile:ledue margini. Babele legislativa e di
monidei trafficanti.In unasolasettimana,dal potenzeprincipalisponsordiHaftareSerraj, opinioni: si contano 15 task
5all'll aprile, oltre mille persone su piùdi 20 RussiaeTurchla,hannointeressieambizioni force con oltre 450 esperti del­
barche hanno lasciato la costa libica. Italia, ancheinEuropaLeavremoalleportedicasa le varie discipline, più altri 30
MaltaelastessaLibiahannodecisodichiudere Intanto non si ha più notizia di centinaia di gruppi di lavoro a livello loca­
i portiin entrata perl'emergenza coronavirus. migranti intercettati dalla Guardia costiera le. Mai come ora la collabora­
Inmaresonoquasiscomparselenavidisalva­ libica e riportati a terra,nonostanteilblocco. zione dei tanti saperi è decisi­
taggio. A metà della scorsa settimana un'im­ Daannisonotrattatidaschiavienondaperso­ va, tuttavia l'effetto confusio­
barcazionecon66personeabordo,giàinacque ne.QuestoaccadeasuddiLampedusa,appro­ ne può risultare evidente e so­
maltes�èstatasoccorsa,solo40oredopoaver fittandodella latitanza della comunitàintema­ prattutto paralizzante. Non
lanciato la richiesta d'aiuto,dalle Forze armate zionale,adesso pureimpegnata sulfronte co­ sarà facile venirne a una,
di Malta che hanno tentato di tagliare il cavo ronavirus. estrarre il possibile, non il me­
delmotore:«Vilasciamomorireinacqua,nes- 0RIPROOUZIONE RISERVATA glio, in quello che sul piano
choc tremendo. Nel mentre il
tempo non dà tregua, ma non
sempre è un saggio consiglie­
re. Poi c'è il fronte regionale
con tante piccole repubbliche
arrabbiate e gelose, ciascuna
per sé, dove la vicinanza ai bi­
sogni più sentiti si accoppia al­
la rivendicazione politica, nel­
la logica vincenti e perdenti.
L'autonomia si trasforma in
caos tra frenate ed accelera­
zioni, un'indisciplina genera­
ta dall'infelice riforma del
2011 e che l'epidemia sta ren­
dendo una mina vagante. Con
certezze ed eccellenze messe a
dura prova: vedasi la Lombar­
dia, scopertasi quasi comple­
tamente sguarnita sul fianco
dell'assistenza sul territorio. E
infine la partita europea che si
decide il 23 e divenuta uno psi­
codramma per le contorsioni
grilline, là dove Prodi, Pd e lo
stesso Berlusconi hanno indi­
cato un consenso largo per il
Fondo salva Stati.
Il governo, al di là della som­
ma di incidenti comunque non
irrimediabili, è destinato a du­
rare: per l'impraticabilità del­
le alternative, perché in ogni
caso Renzi vuole essere un
soggetto della ricostruzione e
perché una parte consistente
dei Cinquestelle si ritrovereb­
be a piedi in caso di elezioni
anticipate.
Fin qui il premier Conte, fra
qualche acuto e talune stona­
ture, ha tenuto la barra in quel
che meglio gli riesce: la media­
zione. Non basta in tempi stra­
ordinari: ai cittadini, nell'ora
più buia, serve la garanzia di
una voce sola e autorevole, un
leader affidabile che porti fra
le pareti domestiche il senso
della tragedia e l'orgoglio del
riscatto.
0RIPRODUZIONE RISERVATA

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Economia
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
� Dal 1° maggio l'amministratore delegato di Hei­
ECONOMIA@ECO.B<i.lT
www.ecodibergamo.it/economia/section/
Crisi di liquidità da tamponare
e nuovi equilibri da studiare
Vademecum. Moratoria insufficiente per le imprese con costi fissi elevati e fatturato ridotto
Finanziamenti freschi: operativi e rapidi fino a 25 mila euro. Tempi più lunghi per cifre superiori
MARIO COMANA
SERGIO PARIS
- Come fronteggiare
l'incombente crisi di liquidità?
È l'interrogativo ricorrente di
ogni imprenditore, lavoratore
autonomo e libero professioni­
sta alle prese con il blocco delle
attività imposto per contrastare
l'emergenza epidemiologica.
È un problema che oggi tocca
anche le aziende piùsolide e con
uncontenutolivellodiindebita­
mento. Il Governo ha varato per
l'immediato alcune misure di
sostegno, dapprima con il cosid­
detto decreto Cura Italia del 17
marzo e poicon ilpiùrecentede­
creto Liquidità dell'8 aprile. Ma
come deve fare ogni imprendi­
tore o lavoratore autonomo per
conoscere a quali può accedere e
quali meglio rispondono alle sue
specifiche esigenze finanziarie?
Un primo utile strumento
per attenuare l'emorragia di li­
quidità è indubbiamente la mo­
ratoria ex lege prevista dal co­
siddetto Cura Italia, cioè la pos­
sibilità di sospendere il paga­
mento delle rate dei mutui e dei
canoni di leasing fino al 30 set­
tembre e di mantenere il credito
a breve in essere. Per ottenerla
basta presentare una richiesta
alla propria banca, autocertifi-
<<Offerta Intesa su Uhi ora a sconto
e valuta il patrimonio ancor meno»
N
on lo convince. Alfre­
do Gusmini, storico
direttore generale del­
l'allora Bpu, già consi­
gliere di Gestione e poi di Sor­
veglianza di Ubi, torna sull'of­
ferta di Intesa Sanpaolo per ri­
levare Ubi e invita gli azionisti
«a valutare bene le ricadute di
una loro decisione, soprattutto
in merito all'attuale valorizza­
zione che ne potrebbe derivare,
che è davvero mo!to diversa da
quella iniziale del 17 febbraio».
Come vede la situazione oggi?
«Premesso che stiamo vivendo
un momento terribile e si fa
fatica a ragionare di altro, ma se
vogliamo riferirci all'Ops, mol­
te delle valutazioni dipendono
proprio dal premio ipotizzato
in partenza da Intesa.Un pre­
mio che inizialmente arrivava
a toccare un margine positivo
cando di avere subìto un danno
finanziario a causa della pande­
mia.
Questo consente di gestire
l'emergenza, ma con tutta pro­
babilità non sarà sufficiente per
quelle imprese che, a fronte di
costi fissi elevati, si ritrovano
con un fatturato fortemente ri­
dotto, se non addirittura presso­
ché azzerato. In tal caso è inevi­
tabile il ricorso a nuovi finanzia­
menti, per i quali ci si può avva­
lere delle garanzie messe in
campo dallo Stato con il cosid­
detto decreto Liquidità.
Le Pmi e le mid cap possono
accedere ai finanziamenti ga­
rantiti dal Fondo centrale, la cui
garanzia è gratuita fino alla fine
dell'anno, mentre tutte le im­
prese con sede in Italia,indipen­
dentemente dalla dimensione,
possono presentare domanda
perinuovifinanziamentigaran­
titi da Sace e contro-garantiti
dallo Stato. Anche in questo caso
la porta d'accesso è la propria
banca, a cui si deve fare una nor­
male richiesta di affidamento il
cui accoglimento è reso piùfaci­
le e meno costoso grazie alla ga­
ranzia pubblica.
Per quanto riguarda i tempi,
nella perdurante incertezza di
quando partirà la famigerata
del28% sulle quotazioni di allo­
ra. Soltanto che da quel lunedì
di febbraio ad oggi il quadro è
completamente cambiato».
Unacaduta verticale di tutto il mer­
cato azionario causata dal terre­
motocoronavirus: un fatto che non
si poteva prevedere...
«Certo, ma intanto quel dato di
partenza si è fatto via via più
risicato, al punto che negli ulti­
mi dieci giorni da premio si è
trasformato in sconto del2-3%,
nel senso che è diventata svan­
taggiosa l'ipotesi di adesione
all'Ops sulla base dei valori
espressi dalle quotazioni cor­
renti in questi giorni. Ma il pun­
to è ancora un altro».
Quale?
«Che bisogna guardare al patri­
monio e non solo al valore cor­
rente delle azioni. Anche quan-
Finanziamenti, i soggetti in campo
Sistema
produttivo
€FINANZIAMENTO€)
Azienda con meno
di 500 addetti di finanziament
Azienda media o grande
'-€FINANZIAMENTO€
«Fase 2», è evidente che anche
poche settimane, se non addirit­
tura i giorni, possono fare la dif­
ferenza. La moratoria, sia quella
da decreto sia quella prevista
dall'Ahi, è una possibilità già
praticabile.
Per i nuovi finanziamenti, in­
vece, la situazione è diversa. Il
primo a essere operativo è quel­
lo di importo fino a 25mila euro
Gli sportelli Ubi nella sede storica in piazza Vittorio veneto
I Gusmini, già
direttore generale di
Bpu, torna sull'Ops:
quadro cambiato
c01npletamente
Heineken Italia, dal 1° maggio
Mutters sarà il nuovo ad.
neken Italia sarà Wietse Mutters, prima a.d. di
Brana, società del gruppo della birra ad Haiti
Richiesta
j l'intensità di capitale. Poi occor­
con garanzia automatica del
Fondo. A tre giorni dalla pubbli­
cazione on line del modulo di ri­
chiesta, che ha disorientato per
la sua inaspettata lunghezza (8
pagine fitte) e complessità, si sti­
ma che possano trascorrere cir­
ca 7-10 giorni fra la presentazio­
ne della domandae l'ottenimen­
to della liquidità.
I tempi saranno decisamente
do i mercati erano ai massimi
dell'anno, metà febbraio, con la
quotazione di Intesa a2,50 eu­
ro,il valore complessivo di con­
cambio per la totalità del capi­
tale azionario di Ubi avrebbe
dato 4,86 miliardi. Poi con la
discesa verticale dei listini,
questo valore si è ulteriormen-
STATO
L'EGO•HUB
piùlunghiperifinanziamentidi
importo superiore, che preve­
dono il vaglio del merito crediti­
zio effettuato da una pluralità di
soggetti: la banca finanziatrice,
poi il garante, Fondo Centrale o
Sace, e nel caso delle grandi
aziende, serve anche un decreto
del Mef. Difficile dare un'indica­
zione valida per tutti, perché
l'intervallo potrebbe variare da
te ridotto. Se considerassimo
una quotazione di Intesa a 2
euro diventerebbe di 3,89 mi­
liardi, se fosse 1,50 euro si scen­
derebbe a 2,91 miliardi ma la
quotazione odierna è anche in­
feriore».
Questo cosa significa?
«Significa che siamo di fronte
a cifre molto piùbasse del patri­
monio tangibile (patrimonio al
netto delle attività immateriali)
di Ubi che ammonta a 7,7 mi­
liardi».
Peròla quotazione di queste setti­
mane di Ubi non esprime questo
valore ...
«Non dobbiamo dimenticare
che tutte le banche europee
quotano sotto il patrimonio
tangibile in maniera significa­
tiva e non a caso quasi tutti i
governi hanno messo una rete
di protezione contro le scalate
ostili. È infatti molto facile per
qualcuno approfittare oppor­
tunisticamente di valutazioni
molto basse che non rispec­
chiano il valore reale del­
l'azienda».
A proposito, ci sono anche autore-
21
pochi giorni a diverse settima­
ne. Le condizioni economiche
appaiono favorevoli visto che
per i finanziamenti di importo
fino a 25rnila euro il decreto Li­
quidità fissa un tetto massimo
del 2%, mentre per gli altri pre­
stiti il tasso non può superare
quello delle operazioni già in es­
sere e con l'accollo, di fatto, del
costo della commissione di ga­
ranzia in capo alla banca
Queste sono le iniziative da
prendere nell'immediato, per
congelare la situazione crediti­
zia e prendere una bocca d'ossi­
geno grazie ai nuovi finanzia­
menti, ma mentre si compiono
queste azioni bisogna già guar­
dare un po' più in là. Ecco allora
che all'imprenditore è richiesto
un virtuoso strabismo, perché
se con un occhio deve tenere
sotto controllo la crisi di liquidi­
tà imminente, con l'altro deve
pianificare con attenzione, fin
da subito, le soluzioni per garan­
tire l'equilibriodella propriaim­
presa nel medio-lungo termine.
Bisogna rivedere la strategia fi­
nanziaria, cercando di ottimiz­
zare il fabbisogno di cassa sia nel
ciclo del circolante, crediti, ma­
gazzino e strumenti finanziari,
sia nella parte del capitale fisso,
ripensando se necessario il pro­
cesso produttivo per alleggerire
re rivedere la struttura patrimo­
niale dell'impresa, ricercando
strumenti anche innovativi per
diminuire il grado di indebita­
mento. E questo oggi è possibile
grazie all'innovazione finanzia­
ria che si è sviluppata negli anni
recenti, con strumenti alterna­
tivi come i minibonds, che do­
vranno essere semprepiùconsi­
derati anche per allentare la di­
pendenza dal credito bancario.
(omana è senior partner Simmetrix
Paris partner independent Advisor
entrambe società di consulenza
voli esperti, che si domandano se
in presenza di questa calamità
mondiale, non debbanoesserci dei
cambiamenti di rotta...
«Infatti. Fare economia soste­
nibile vuol dire evitare facili
scorciatoie che in questo caso
porterebbero alla fine allo
smembramento di Ubi, una
banca chesi è sviluppata in sin­
tonia con il dinamismo dei ter­
ritori di riferimento. Autorevoli
esperti chiedono alle autorità
di vigilanza di valutare la so­
spensione o il differimento del­
l'operazione dato il contesto ec­
cezionale che si è creato con le
mutate prospettive dell'anda­
mento economico complessivo.
Già negli anni Novanta, l'allora
governatore di Bankitalia
Ciampi aveva affermato che "il
mercato perché sia efficiente,
deve essere regolamentato".
Siamo tutti d'accordo che i pro­
cessi di integrazione tra banche
siano necessari, ma questa ope­
razione accentuerebbe la posi­
zione di assoluto rilievo di Inte­
sa nel Nord Italia, con effetti
evidentemente negativi sulla
competitività del sistema ban­
cario nel suo complesso».
M.F.
22 Economia
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

Ance, l'edilizia wole ripartire è già dotata e di cui si rileva

maggiore disponibilità.
«In base alle ultime infor­
Nei lapidei
nascono
«Settore chiave per la ripresa» i Comitati
mazioni disponibili, il settore
delle costruzioni viene classi­

ripartenza
ficato con "rischio basso" di
contagio Covid. Siamo dunque
pronti sia sul fronte dei dispo­
sitivi di protezione individua­
le che sulla riorganizzazione
Verso la Fase 2. In provincia le costruzioni danno il 7% del valore aggiunto della nostra attività lavorati­
va. Occorre però anche chiari­
Pesenti: apertura garantita solo a chi rispetta il protocollo anti-coronavirus re che le conseguenze da con­
tagio da Covid-19, in quanto
pandemia, non possono esse­
ALESSANDRA PIZZABALLA dettata dalla complessità delle re considerate alla stregua di
- Sono 19 mila, tante diverse realtà e dalla conse­ infortuni sul lavoro e non de­
sono le imprese bergamasche guente capacità di porre in es­ vono comportare alcuna re­
attive nelle costruzioni per un sere le procedure per il rispet­ sponsabilità in capo al datore
per un totale di circa 4 2 mila to dei protocolli e per la piena di lavoro». Fatto salvo ovvia­
addetti, le realtà dell'edilizia applicazione di tutte le misure mente che il datore di lavoro si
in attesa di «una riapertura ur­ che le autorità sanitarie riter­ sia attenuto al protocollo di si­
gente e immediata», come la ranno opportune a tutela della curezza del settore. In Italia 3 mila aziende nei lapidei
definisce Ance Bergamo. I nu­ salute, compresi i test sierolo­
meri del settore evidenziano gici, per i quali il settore, di­ Misure speciali per Bergamo L'accordo
quanto l'edilizia sia «centrale sponibile in tal senso, attende Il comparto non solo per la ri­
per la ripresa eco­ indicazioni. presa, ma anche per un rilan­ - «Quando il Governo e
nomica della ber­ Il faro sulla stra­ cio nel medio e lungo periodo le autorità sanitarie decideran­
gamasca e del Pae­ da della ripresa è il avrà bisogno di sostegno: ri­ no la ripartenza delle attività
se»: il comparto ge­ «Protocollo condi­ sorse per gli investimenti nel­ produttive, il settore lapideo sa­
nera il 7% del valo­ viso di regolamen­ le infrastrutture e nelle opere rà pronto. Il protocollo firmato
re aggiunto provin­ tazione delle misu­ pubbliche a partire da quelle giovedì con Marmomacchine e
ciale, con un dato re per il contrasto e locali di più semplice attiva­ Anepla, associate Confindu­
che va ben oltre la il contenimento zione; semplificazione della stria, che indica le misure pre­
media regionale e della diffusione del burocrazia, accelerazione dei ventive anti-contagio da adot­
nazionale, a cui va virus Covid-19 ne­ processi autorizzativi, proro­ tare nelle3 mila aziende del set­
sommato un ulte­ gli ambienti di la­ ga automatica della validità di tore, rappresenta una garanzia
riore 14% del setto­ Vanessa Pesenti voro del settore tutte le autorizzazioni. per i 26 mila addetti, la cui tute­
re immobiliare. Ance Bergamo edile». È stato si­ L'edilizia, se c'è sicurezza, chiede di poter ripartire Per i territori più colpiti co­ la resta la priorità assoluta in
Dando per scon­ glato a livello na­ me il nostro, secondo Ance previsione della ripresa dell'at­
tata la necessità di immediata zionale a fine marzo, con la fat­ «Senso di reponsabilità» cessari, avverrà a più step, co­ Bergamo, andrebbero anche tività produttiva». Lo dichiara­
liquidità per pagare gli stipen­ tiva collaborazione di Ance «Continuiamo a muoverci con minciando dai cantieri dove, messe in campo misure stra­ no in una nota Feneal-Uil, Fil­
di, secondo Ance Bergamo oc­ Bergamo e grazie al contribu­ grandissimo senso di respon­ ad esempio per tipologia di la­ ordinarie: azzeramento delle ca-Cisl e Fillea-Cgil nazionali.
corre ripartire: «Non possia­ to del sistema bilaterale si sta sabilità - commenta Vanessa vorazione o per numeri di ad­ imposte, prestiti senza inte­ Oggi l'88% degli addetti è inte­
mo che ricominciare subito - diffondendo tra imprese e la­ Pesenti -, avendo ben presen­ detti, i rischi sono minori. In ressi e finanziamenti a fondo ressato da ammortizzatori so­
dice la presidente Vanessa Pe­ voratori bergamaschi. Il pro­ te la pericolosità che il corona­ alcuni casi si potrà procedere a perduto, oltre al pagamento ciali. Il valore della produzione
senti -, perché le iniziative del tocollo mette nero su bianco le virus rappresenta. L'apertura una turnazione dei lavoratori immediato dei lavori eseguiti, del settore è di circa 2,6 miliardi
Governo per fornire liquidità linee guida da seguire, che spa­ dei cantieri - prosegue - sarà per fasce orarie o giorni, ma di­ anche se non terminati. Men­ di euro, l'export di oltre 1,8 mi­
alle imprese sono comunque ziano: dall'uso dei dispositivi garantita solo a chi è in grado penderà dal tipo di cantiere e tre per il settore immobiliare, liardi e il saldo commerciale at­
sotto forma di un debito e se di sicurezza alla misurazione di rispettare il protocollo, ma è saranno le imprese coinvolte a che fa da traino per diverse re­ tivo annuale di 1,5 miliardi.
non lavoriamo non possiamo della temperatura in ingresso fondamentale riprendere a la­ organizzarsi per limitare al altà produttive, servirebbero: «Il testo - spiegano - ha il
restituire il prestito». Ecco ai cantieri; dal distanziamento vorare». minimo le presenze e garanti­ garanzie agli investitori, in­ merito di andare oltre le mere
spiegate le ragioni per cui, non interpersonale, ove possibile, Certo la ripresa, che dovrà re al massimo la tutela della centivi all'acquisto della casa e misure specifiche per la salute
appena verrà dato il via libera, fino alla sanificazione dei luo­ comprendere la riattivazione salute, con gli opportuni di­ mutui a tasso zero e garantiti dei lavoratori, individuando un
il settore sarà pronto a riapri­ ghi di lavoro e delle attrezza­ della filiera edile per consenti­ spositivi di sicurezza, di cui la al 100% da un fondo statale. nuovo approccio nell'organiz­
re, con la debita gradualità ture. re gli approvvigionamenti ne- maggior parte delle imprese si 0RIPROOUZIONE RISERVATA zazione del lavoro, innovando i
modelli di relazioni industriali
nel solco già tracciato dal con­

I sindacati: riapertura possibile

tratto nazionale sottoscritto a
domande e problemi già noti al care. Tutteleimprese dovranno ottobre. La ripresa produttiva
settore che forse questa situa­ adottare mascherine conformi, dovrà essere caratterizzata da

ma attenti a logistica e subappalti

- La «Fase 2» che si pro­
spetta all'orizzonte per i cantieri
edili riporta a galla vecchi pro­
blemi che oggi più che mai ne­
cessitano di una soluzione. È ciò
che emerge dalle voci delle tre
sigle sindacali Feneal-Uil, Filca­
Cisl e Fillea-Cgil, che valutano la
ripresa possibile ma, al contem­
po, rilevano problemi di non im­
mediata soluzione che non con­
sentono una ripartenza univo-
ca. Luciana Fratus di Fillea-Cgil
commenta: «Ovviamente tutti
auspichiamo che si riprenda al
più presto perché il fermo sta
portando un grave danno eco­
nomico alle imprese e alle fami­
glie dei lavoratori ed è altrettan­
to vero che i cantieri sono un
luogo dove il distanziamento è
possibile, ma penso subito ad al­
cuni problemi pratici come la
sanificazione e la pulizia degli
attrezzi e dei mezzi di traspor­
to». Giuseppe Manciu di Fene­
al-Uil entra ancor più nel detta­
glio: «Credo che la difficoltà più
grossa non sia tanto il lavoro al­
l'interno del cantiere, mala logi­
stica. Come ci si sposta nei vari
cantieri, come si mantengono il
distanziamento sociale e la puli­
zia nelle baracche o nei servizi
igienici, come si controlla la ca­
tena dei subappalti, sono tutte
zione può permettere di affron­
tare una volta per tutte». Tra le
proposte di Manciu anche quel­
la di creare un tavolo con Ance
per definire linee guida condivi­
se e messe in pratica da tutti,
proprio perché i cantieri sono
molto diversi fra loro e coinvol­
gono maestranze differenti.
Dello stesso parere è SimoneAl­
loni di Filca-Cisl: «Il problema
del trasporto è il primo che salta
all'occhio perché accomuna pic­
coli e grandi cantieri, ma più au­
mentano le dimensioni e meglio
occorre organizzarsi per la ge­
stione anche dei possibili casi di
positività che si potranno verifi-
un'attenzione particolare alla
pulizia degli attrezzi, dei presidi
e dei lavoratori». Per Alloni non
tutti potranno essere pronti nel­
lo stesso momento: «Se le realtà
più grandi possono già essere
dotate di tutti i Dpi, credo che
imprese più piccole potrebbero
avere problemi a garantirli quo­
tidianamente e se è vero che un
cantiere non ha i rischi di con­
tatto che possono esserci nello
spazio chiuso di un'azienda, è al­
trettanto vero che cambia conti­
nuamente e coinvolge molte re­
altà diverse che frequentano gli
stessi luoghi in tempi diversi».
Astrld 5ervebettl
una forte collaborazione tra le
parti, per garantire innanzitut­
to le più alte condizioni di pro­
tezione, sicurezza e serenità dei
lavoratori, ma anche dalla capa­
cità di cambiare l'organizzazio­
ne del lavoro per guardare al fu­
turo. In questa partita sarà fon­
damentale il ruolo svolto dalla
partecipazione dei lavoratori e
dalla condivisione delle scelte
aziendali con l'introduzione di
strumenti innovativi come i
Car, i Comitati aziendali per la
ripartenza»: in tutte le aziende,
dovranno analizzare ed elabo­
rare metodi e procedure per
ammodernare l'ambiente di la­
voro e il modo di lavorare.
La convivenza con l'emer­
genza sanitaria «dovrà necessa­

Due medaglie d'oro Covid-19, assistenza

riamente raccordarsi con una
Helles) e a Otus Red&Go (cate­ nuova organizzazione del lavo­
goria Irish RedAle, già premiata ro, che ripensi gli orari, i proces­

per il birrificio Otus dalla Cassa Mutua Bee

A Barcellona
- In una situazione so­
ciale e di mercato caratterizzata
da grave emergenza, anche il
mondo brassicolo bergamasco
cerca con tutte le forze di andare
avanti e guardare al futuro. Sono
ormai una trentina i birrifici ar­
tigianali made inBergamo e l'at­
tività, pur rallentata, non si è
mai fermata. Le spedizioni, le
consegne a domicilio e via inter­
net sono alternative sempre più
praticate. Né mancano, a tirar su
il morale, i riconoscimenti in-
ternazionali alla qualità delle
birre prodotte e alla fantasia dei
mastri birrai bergamaschi. Ne
dà un esempio il birrificio arti­
gianale Otus di Seriate, che, nel­
la Festa della Birra svoltasi a
marzoaBarcellona(oltre30mi­
la visitatori), ha meritato due
medaglie d'oro al Beer Challen­
ge (245 birrifici partecipanti, da
20 Paesi, 1.251 le birre in concor­
so, divise in 62 categorie).
Lagiuria riunitanellacittàca­
talana ha assegnato la medaglia
d'oro «Miglior birra per stile» a
Otus B5 (categoria 4A Minuch
con l'argento al Brussel Beer
Challenge).
«Stiamo vivendo una situa­
zione di pericolo e di incertezza
che nessuno di noi avrebbe mai
immaginato -commenta il pre­
sidente del birrificio, Enrico Ro­
ta - e, oltre al dramma umano,
pesantissime sono le ripercus­
sioni economiche. Bar, pub e
tutto il mondo della ristorazio­
ne, nostri naturali ambasciatori,
sono purtroppo chiusi. Voglia­
mo interpretare questi ricono­
scimenti come un segnale che il
made in Italy scommette più
che mai sulla ripresa e li dedi­
chiamo a tutta la comunità ber­
gamasca, duramente provata».
Roberto Vlblll
Per dipendenti e familiari ri e dei pensionati delle Bee,
- La Cassa Mutua Na­
zionale per il personale delle
Banche di Credito Cooperativo
e Casse Rurali - ente bilaterale
istituito da Federcasse e dalle
organizzazioni sindacali del
Credito Cooperativo - ha deli­
berato, primo fondo sanitario
del sistema del credito, l'eroga­
zione in forma diretta, cioè sen­
za l'ausilio di contratti assicura­
tivi, di prestazioni sanitarie
specifiche per l'emergenza co­
ronavirus a favore dei lavorato-
Casse Rurali, Casse Raiffeisen e
loro familiari ad essa iscritti.
L'iniziativa prevede per tut­
to il 2020 un sostegno econo­
mico in caso di contagio da vi­
rus Covid-19, erogato sia come
diaria di convalescenza, inden­
nità di convalescenza post-ri­
covero e un rimborso spese per
supporto psicoterapico.
Nel 2019 la Cassa Mutua Na­
zionale del Credito Cooperati­
vo ha erogato rimborsi per spe­
se sanitarie per oltre 22 milioni
di euro.
si produttivi, i carichi, in una
nuova logica sostenibile che ab­
bia come obiettivo la sicurezza
e il benessere organizzativo dei
lavoratori. Il protocollo - prose­
guono i sindacati - oltre a rece­
pire totalmente quanto previ­
sto dalla normativa nazionale
per contrastare il contagio da
coronavirus, prevede tra le altre
cose la possibilità di utilizzare
parte delle risorse della contri­
buzione mensile al Fondo di sa­
nità integrativa Altea per inte­
grare la sorveglianza sanitaria».
Prevista la costituzione di un
comitato tecnico-scientifico
nazionale, che si potrà avvalere
di figure di varie discipline.
C>RIPROOUZIONE RISERVATA
L'ECO DI BERGAMO
23

Le lettere
DOMENICA 19 APRILE 2020

AIUTI ALLE IMPRESE

Come partecipare
Invitiamo i lettori a spedirci lettere brevi.
Le esigenze di spazio sono tali da costringerci ad
intervenire sui testi troppo lunghi.
Oltre che firmate in modo leggibile, le lettere devono
indicare l'indirizzo completo del mittente e,
preferibilmente, un recapito telefonico.
La concorrenza tedesca
Spettabile redazione, vi faccio presente come la
Germania ha affrontato l'emergenza per le ditte,
penso in modo poco concorrenziale nei nostri
confronti dopo averci rifiutato gli Eurobond.
Non pubblicheremo lettere che contengono attacchi Infatti elargisce a negozianti e piccole imprese
personali o comunque lesivi della dignità delle
dai 3.000 euro in su in base al fatturato mensile
con domande smaltite in 24 ore e accrediti in
persone. I nostri indirizzo sono:
massimo 48 ore. Questo il sito per gli aiuti. http://
«L'Eco di Bergamo», viale Papa Giovanni XXIII, 118,
24121 Bergamo;
soforthilfe-corona.mw.de/. Il mio e solo uno
e-mail: lettere@ecodibergamo.it
sfogo contro questa Ue che ci ha abbandonato.
_ FRANCESCO DE CANIO

CORONAVIRUS / 1 una carica, una nuova voglia

Ma Annalisa è qui Lettera da «Casa di Gabri», nel Comasco di farcela. Anch'io voglio
veder crescere i miei nipoti,
70 anni di amicizia raccontare loro tante storie

Noi bimbi fragili

meravigliose di regine di fate
non si cancellano di nonni e di bisnonni, allora
alzo il viso al cielo, faccio un
Caro coronavirus, anzi, non respiro profondo e ringrazio

conosc1amo
caro ma traditore; se credi di
avermi privato della mia mi­
• questo fazzoletto di giardino,
queste mura che non mi sem­
gliore amica ti sbagli di gros­ brano più così opprimenti, ma

cos'è il dolore
so! Un'amicizia di circa 70 anzi mi proteggono senza
anni non si annulla nel giro di togliermi la vista del cielo e
quindici giorni. Annalisa è dell'orizzonte.
ancora con me quando, mano _GIULIANA

• • • • •
e vi siamo VICllll
nella mano varchiamo timo­
rose il grande portone delle CORONAVIRUS / 4

Suore Sacramentine di via
Broseta, quando, sedute sulle
scale di casa, ripetiamo a
memoria le poesie di Pascoli,
quando, con il volume al mas­
simo, cantiamo le canzoni di
Gino Paoli e Sergio Endrigo,
mentre sua mamma ci urla di
spegnere la musica.
Ultimamente le nostre telefo­
nate erano fatte di ricordi. «Ti
ricordi come si chiamava il
professore di ragioneria?».
«Ti ricordi quella interroga­
zione di diritto? Quanto avevi
pianto.... ». Mi ripeteva spesso
che per lei, figlia unica, io ero
la sorella che non aveva avuto.
Abbiamo riso, pianto, ci siamo
sostenute a vicenda nei mo­
menti brutti e condiviso i
momenti belli. Il suo ultimo
messaggio del 18 marzo è «Ti
voglio bene». Il primo giorno
di primavera tu l'hai colpita a
tradimento! Certo, ti abbiamo
sottovalutato a fine febbraio,
ridevamo paragonandoti
all'influenza asiatica che
avevamo sperimentato da
ragazze e alla quale, data la
giovane età, non avevamo
dato la giusta importanza.
Maledetto...mi hai colpito
duramente, è vero, ma la mia
amica Annalisa non l'hai
portata via dal mio cuore che
è pieno dei suoi, dei nostri
ricordi. La mia nipotina Marta
mi ha suggerito, quando la
nostalgia si farà più forte, di
ricordare i momenti belli
trascorsi con lei. Prima che tu
sparisca del tutto, ti voglio
però dire una cosa: hai fatto
danni enormi è vero, ma non
ci hai piegato del tutto. Abbia­
mo riscoperto la solidarietà, il
sacrificio volto al bene, l'ami­
cizia, alcuni valori che la vita
frenetica di prima non ci
permetteva di far emergere.
Spero quanto prima di dirti
addio maledetto nemico invi­
___ Siamo i bambini
di «Casa di Gabri». La ma­
lattia severa e invalidante è
con noi fin dalla nascita.
Non abbiamo conosciuto
giorni sani e viviamo in
una situazione simile a
molti di voi, oggi.
Il nostro intelletto assopito
a causa della compromis­
sione del nostro quadro ce­
rebrale, lascia però il posto
al cuore, ai nostri piccoli
cuori che, seppur con un
linguaggio afono, fatto sol­
tanto di gemiti, mandano
ad ognuno di voi l'affetto, la
vicinanza e la condivisione.
È come se il cuore parla al
cuore e vi diciamo, consa­
pevoli perché coinvolti, co­
raggio, coraggio non siete
soli.
L'Italia è in ansia e un
mondo di persone è in tre­
pidazione per voi, per chi
vive la malattia a casa o in
ospedale in una situazione
critica ma stabile e chi è
oggi nell'incoscienza della
sedazione; a tutti voi deve
giorni a sanificare le strade e i
marciapiedi. Nell'arco del
mese di marzo, vivendo nel
quartiere di Celadina soltanto
una volta sono passati per
sanificare. Mi chiedo se è
possibile passare almeno due
volte alla settimana, la stessa
cosa vale per i comuni del-
l'hinterland.
_RC.
CORONAVIRUS / 3
Costretta in casa
Ma nei ricordi
arrivare forte nell'animo la
solidarietà di una nazione, di
coloro che ci amministrano e
l'affetto dei vostri cari. A noi
fa molto bene.
Ciò che conforta e rende lot­
tatori per la vita, sono le cure,
le premure e l'umanità che ri­
ceviamo da persone che, come
angeli vestiti di bianco o di
verde, si occupano di noi. Sia­
mo loro molto riconoscenti
perché sono diventati, giorno
dopo giorno, i nostri affetti e
ci tengono per mano mentre
suppliscono la lontananza
forzata dei nostri cari. Persino
l'ossigeno, che giorno e notte
ci somministrano, sembra
profumare di affetto e le cure
e le attenzioni che riceviamo
ci sono indispensabili per vi­
vere. A noi fa bene anche la
preghiera, medicina silente ed
efficace che in molti per noi,
rivolgono al Cielo. Diciamo a
voi, che viviamo una sofferen­
za non voluta, tanto che il
pianto, che è di tutti i bimbi, ci
è negato, come anche il sorri­
so, ma lottiamo ogni giorno
chiuso in una di quelle bare
caricate sui camion militari ...
allora mi prende un'angoscia,
un'oppressione. Mi vengono
in mente i miei genitori, chis-
sà perché. A mia mamma,
anche lei quel giorno di pri-
mavera avrebbe voluto fare
una scampagnata in Maresa-
na, fare la merenda in pineta e
poi magari salire fino al Pighet
oppure bagnarsi nel Moria,
osservare il luccichio dei pesci
in quella bozza proprio nel-
l'ansa e ammirare controluce
il profilo di Città Alta. Invece
come piccoli guerrieri, per la
vita finchè ci è dato di cele­
brarla.
Di fronte alla sofferenza, alla
malattia e alle sue gravità, noi
che siamo bimbi fragili ma
forti, abbiamo compreso che
l'uomo, dopo un primo e natu­
rale rigetto, nella difficoltà di
far tacere il rumore che c'è in
ognuno di noi, si fa più buono,
brare meno gelida l'acqua del
Moria in cui lava l'altrui bian-
cheria. A mio papà, anche lui
quel lontano giorno di prima-
vera avrebbe voluto buttare il
fucile, allungarsi verso il cielo,
stendere le braccia e girare in
tondo fino a crollare, perché
quelle montagne scintillanti
al sole gli ricordano il Canto
Alto, avrebbe voluto tuffare il
viso nell'erba per sentirne il
profumo e il fresco perché gli
ricorda quel prato sotto le
Mura dove da piccolo giocava
a nascondino
riflessivo e incomincia a
dilatare le pareti del suo
cuore, fino a diventare di­
spensatore di solidarietà
per tutti noi, affetti da que­
sta preziosa fragilità. Sia­
mo certi: niente va perdu­
to, #andràtuttobene. Con
tanto affetto a tutti voi
_ I BAMBINI DI CASA DI GABRl
Rodero (Como)
asciugare almeno un po' quel-
la giacca umidiccia e ingom-
brante e prima di sera, ne è
quasi sicuro, potrà sciacquarsi
il viso in quell'acqua che sente
scorrere poco lontano e gli
ricorda tanto il Moria. Allora
anch'io alzo il viso verso il
cielo e ringrazio quel sole che
mi ha fatto scoprire un nido
dentro la siepe, mentre cam-
minavo in giardino per far
passare il tempo, chissà se
tornerà il suo proprietario, da
domani lo terrò d'occhio; mi
ha fatto scoprire la mia dirim-
Giovanni XXIII,
ti sto vicino
per tante persone
Caro Papa Giovanni,
la tua casa è vuota. Alle entra­
te c'è il cartello che dice che le
visite sono sospese. Appeso
alla tua mano un solo rosario
lasciato tempo fa. Non un
cerino acceso. Ci sono dei fiori
che qualcuno viene ancora a
portare. Il vuoto, il silen-
zio...impressionante. Molti,
sedendosi davanti alla tua
statua sorridente, trovavano
un conforto. Ora sono in casa.
Il telefono squilla ancora.
Qualcuno chiede una preghie­
ra, una benedizione. Fino a
quando? Leggendo i giornali
nello smarrimento totale, c'è
qualche luce di verità e di
speranza. Qualcosa deve
cambiare. Tra i peccati più
gravi è il non rispetto della
natura, che non può che di­
fendersi e lottare ancora
accanto a noi. Se meditiamo
bene il pensiero di Papa Gio­
vanni, troviamo altre cose su
cui è bene fare attenzione.
Anche se chiusi in casa, sen­
tiamolo vicino nella comunio­
ne che vive col Signore, coi
santi, con quanti soffrono e
lottano per aiutare i fratelli
bisognosi. «Mi è cara la sanità.
Ecco la malattia. Iddio me la
manda. Ebbene, sia benedetta
la malattia. Di qui, la pratica
di quella santa indifferenza
che ha fatto i santi. Oh, potessi
io acquistarmi questa tran­
quillità di spirito, questa pace
dell'animo nelle cose prospere
o avverse, che mi renderebbe
più dolce e più lieta la vita,
anche in mezzo alle tribola­
zioni! Povero o ricco, onorato
o disprezzato, povero cappel­
lano di montagna o vescovo di

quanta ricchezza
sibile! deve andare al lavoro, un Invece deve stare accovaccia- pettaia che al di là della strada una vasta diocesi, devono
_BRUNELLA lavoro duro da spezzare la to nella divisa troppo pesante vedevo spesso affaccendarsi essere tutt'uno, purché in tal
schiena, pressante perché ha e puzzolente, deve strisciare sul balcone mentre da qual- modo io faccia la volontà del
CORONAVIRUS / 2 È sabato, il primo giorno di due bambini molto piccoli; fino a riempirsi la bocca di che giorno appena mi vede mio padrone, compia il mio

La sanificazione
di strade
e marciapiedi
Spettabile direttore,
le scrivo per segnalare che
visto il problema che stiamo
vivendo dei contagi, vedo che
in altri Paesi nel mondo anche
più poveri rispetto al nostro, i
comuni e le regioni s'impe­
gnano a passare quasi tutti i
primavera ed è una giornata
bellissima: cielo terso e tem-
peratura mite. Mi piacerebbe
tanto fare una passeggiata
sulla ciclabile, in centro o
prendere un caffè al bar qui
vicino, ma non posso, chiusa
in casa tra queste mura...
allora mi sento montare den-
tro una rabbia! Poi penso a chi
queste cose non le potrà fare
per tanto tanto tempo là in un
letto d'ospedale e a chi non
potrà farle proprio mai più
deve aspettare e soprattutto
continuare a pregare perché
da un sacco di tempo non ha
più notizie del marito appena
sposato e già partito per il
fronte. Allora alza il viso verso
il cielo, fa un respiro profondo
e ringrazia quel sole che le
permetterà di andare a trova-
re i figli in bicicletta, che
asciugherà in fretta i panni
stesi sul prato, che le scalderà
la schiena dolente china sulla
pietra liscia, che le farà sem-
terra, deve strizzare gli occhi e
soprattutto non pensare per-
ché quelle figurine lontane di
donne affaccendante e di
bambini che giocano gli fanno
vacillare la mente e tremare le
mani
Allora alza il viso verso il cielo,
fa un respiro profondo e rin-
grazia il sole che gli permette
di vedere nitidamente fino
all'orizzonte, di camminare
all'asciutto perché gli scarponi
sono pesanti di fango, di
alza la mano anzi si sbraccia
con tutte e due, appena potrò
le chiederò come si chiama.
Non so cosa succederà doma-
ni, nemmeno i miei genitori lo
sapevano, però dentro di loro
avevano la certezza che insie-
me avrebbero cresciuto i loro
figli e per questo erano dispo-
sti ad ogni sacrificio, a lottare
e resistere fino alla fine. Così
quel sole e quella natura
pronta ad esplodere di vita, di
forza, di energia davano a loro
dovere di servitore fedele, e
mi salvi (Es 184). Anzi, se si
deve ammettere una prefe­
renza, la povertà deve essere
anteposta alla ricchezza, il
disprezzo agli onori, le occu­
pazioni più oscure agli uffici
eminenti (Es 165167)». Caro
Papa Giovanni, ti sto vicino
per tanti che si sono racco­
mandati e quanti vorrebbero
venire. Fa sentire la tua pre­
senza e il tuo aiuto.
_ SILVANO ZOCCARATO
24
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Orario di lavoro: giornata. Sede di La­
voro: Grassobbio (BG). Registrarsi al si­
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co di impianti, movimentazione merce
e preparazione degli ordini. E' richiesto
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sulla sicurezza. Inserimento in sommi­
nistrazione. Orario di lavoro: due turni
e/o giornata. Sede di Lavoro: Gorle(BG).
Registrarsi al sito: www.alispa.it
Operaio/a addetto/a
allo stampaggio
Tel.: 035 301050
Fax.: 035 219191
mail: seriate@alispa.it
La risorsa si occuperà del carico/scari­
co di presse ad iniezione e compressio­
ne nel settore della gomma plastica. In­
serimento in somministrazione, scopo
assuntivo. Orario di lavoro: tre turni dal
lunedì alla domenica con riposo infra­
settimanale. Sede di lavoro: Grumello
del Monte (BG). Registrarsi al sito:
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Operai/e addetti/e
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Fax.: 035 219191
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La risorsa si occuperà del montaggio di
particolari su telaio e del successivo
controllo qualità visivo. Richiesta fles­
sibilità oraria. Orario di lavoro: giorna­
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(BG). Registrarsi al sito: www.alispa.it.
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industriali
Tel.: 035 301050
Fax.: 035 219191
mail: seriate@alispa.it
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industriale di macchinari con uso di tra­
pani ed avvitatori. Richiesta pregressa
esperienza nella mansione edisponibi­
lità a lavoro pesante. Inserimento in
somministrazione, scopo assuntivo.
Orario di lavoro: giornata. Sede di La­
voro: Gorle (BG). Registrarsi al sito:
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Elettricista
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mail: seriate@alispa.it
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ministrazione, scopo assuntivo. Orario
di lavoro: giornata. Sede di lavoro: Ma­
pello (BG). Registrarsi al sito: www.ali­
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Fax.: 035 219191
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della conservazione delle prove effet­
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zione. Richiesta breve esperienza e di­
sponibilità a lavorare in produzione.
Orario di lavoro: giornata. Sede di lavo­
ro: Chiuduno (BG). Registrarsi al sito:
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no del Muletto.
Tel.: 035 301050
Fax.: 035 219191
mail: seriate@alispa.it
La risorsa si occuperà del carico/scari­
co, della preparazione degli ordini, del­
l'uso del PC e della movimentazione
della merce con uso di muletto. Richie­
sto Patentino del muletto. Inserimento
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Orario di lavoro: giornata. Sede di lavo­
ro: Zanica (BG). Registrarsi al sito:
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tori per gestire l'acquisto. Si richiede
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AutoCad. per stesura preventivi e cal­
colo costi. Inserimento da valutare. se­
de di lavoro: Trezzano Rosa (MI).
Impiegato/a contabile
Tel. 035 0860316
Email: bergamo@ig-samsic.eu
Indirizzo: Via Angelo Maj 28/B Bergamo
La risorsa. inserita all'interno di uno
studio commercialista, si occuperà di
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li (Dichiarazione dei Redditi, F24. di·
chiarazioni iva, certificazioni ritenute
acconto. 770).Si richiede Diploma/Lau­
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strativo e pregressa esperienza. Inseri­
mento iniziale a tempo determinato.
Sede di lavoro: Bergamo.
Operatore macchine cnc
Tel. 035 0860316
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meccaniche con utilizzo dì torni e frese
CNC. controllo qualità e programma­
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meccanico, esperienza pregressa nella
mansione, buona conoscenza del dise­
gno meccanico, disponibilità al lavoro a
giornata esu turni.Si offre inserimento
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Treviolo (BG).
Manutentore elettro­
meccanico junior
Tel. 035 0860316
Email: bergamo@ig-samsic.eu
Indirizzo: Via Angelo Maj 28/B Bergamo
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zione meccanica ed elettrica ordinaria
e straordinaria degli impianti di produ·
zione. Si richiede Diploma in ambito
meccanico/elettrico; conoscenza del
disegno e delle componentistiche; ma­
nualità con gli strumenti da banco. As·
sunzione iniziale in somministrazione
con prospettive d'inserimento. Sede di
lavoro: Bergamo e Provincia.
Operaio/a addetto/a
all'elettroerosione
Tel. 035 0860316
Email: bergamo@ig-samsic.eu
Indirizzo: Via Angelo Mai 28/B Bergamo
La risorsa, inserita in produzione, si oc­
cuperà di elettroerosione a tuffo e a filo
di stampi per materiale termoplastico e
termoindurente.Si richiede esperienza
pregressa nella mansione all'interno di
officine meccaniche; provenienza dal
settore plastico; disponibilità al lavoro
su turni. Si offre inserimento da valuta­
re in base all'esperienza. Sede di lavo­
ro: Dalmine(BG).
Cablatore elettrico
Tel. 035 0860316
Email: bergamo@ig-samsic.eu
Indirizzo: Via Angelo Mai 28/8 Bergamo
La risorsa, inserita in produzione, si oc­
cuperà di cablaggio elettrico di quadri
media e bassa tensione, esecuzione
test elettrici e relativo collaudo. Si ri­
chiede Qualifica/Diploma in ambito
elettrico, elettrotecnico, esperienza
pregressa anche breve nella mansione.
disponibilità al lavoro a giornata e/o su
turn. Inserimento a tempo determinato
in somministrazione. Sede di lavoro:
Bergamo e Provincia.
Operaio/a metalmeccanico
Tel. 035 0860316
Email: bergamo@ig-samsic.eu
Indirizzo: Via Angelo Maj 28/8 Bergamo
La risorsa, inserita in produzione, si oc­
cuperà di montaggio a bordo macchina,
Se avete segnalazioni o suggerimenti
Telefono
035.358.777
Fax
035.358.877
e-mail
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L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
molatura, esecuzione di lavorazioni
meccaniche con ausilio di strumenti di
officina. Si richiede esperienza pre­
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scenza del disegno meccanico.nisponi­
bilità al lavoro a giornata e su due turni.
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nato. Sede di lavoro: Cisano Bergama­
sco (BG).
Addetto/a allo stampaggio
e controllo qualità
Tel. 0350860316
Email: bergamo@inforgroup.eu
Indirizzo: Via Angelo Maj 28/B Bergamo
La risorsa si occuperà di stampaggio di
materiale termoplastico e termoindu­
rente, utilizzo di presse automatiche e
semiautomatiche. rifinitura e controllo
qualità. Si richiede esperienza pregres­
sa nella mansione all'interno di aziende
del settore plastico, disponibilità al la­
voro su tre turni. Assunzione iniziale in
somministrazione. Sede di lavoro: Cise­
rano (BG)
LIFE IN S.P.A.
Autista
Tel. 0350591014
Fax 0350591015
Email: bergamo@lifeìn.it
Indirizzo: Via Moroni 154 Bergamo
Siamo alla ricerca di un autista con pre­
gressa esperienza. In possesso di pa­
tente C, E, ADR base e cisterna. Richie­
sta disponibilità immediata full-time.
Zona di lavoro: vicinanze di Brembate.
Cucitrice
Tel. 0350591014
Fax 0350591015
Email: bergamo@lifein.it
Indirizzo: Via Moroni 154 Bergamo
Per azienda del settore tessile siamo al­
la ricerca di una cucitrice. Pregressa
esperienza nella mansione, buona ma­
nualità e precisione. Luogo di lavoro:
Ghisalba.
Idraulico per cantiere
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Fax 0350591015
Email: bergamo@lifein.it
Indirizzo: Via Moroni 154 Bergamo
Siamo alla ricerca di un idraulico per
cantiere.Si richiede diploma professio­
nale, esperienza inambitocivilee indu­
striale, autonomia nella mansione. Zo·
na di lavoro: vicinanze di Martinengo.
Perito elettromeccanico
Tel. 0350591014
Fax 0350591015
Email: bergamo@lifein.it
Indirizzo: Via Moroni 154 Bergamo
Siamo alla ricerca di un perito elet­
tromeccanico con conoscenza di Auto­
cad e della lingua inglese. Disponibilità
full-time. Zona di lavoro: vicinanze
Bergamo città.
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ventivazione e contabilità di cantiere.
Assunzione con contratto a tempo in­
determinato.
 25
L'ECO DI BERGAMO

Città e provincia
DOMENICA 19 APRILE 2020

CRONACA@ECO.BG.IT
www.ecodibergamo.it/cronaca/section/

Piazza Dante, la fontana ai raggi x E slittato anche

il secondo lotto

Poi verrà smontata per il restauro

Conia nuova
piazm Cavour
li progetto
La presentazione del progetto
Cintervento. Completata la rilevazione laser che permetterà di valutarne lo stato di salute che è ormai pronto è stata
rimandata per la chiusura
Una volta tolta verrà rimossa anche la pavimentazione. L'incognita dei tempi per l'emergenza causata dal coronavirus

- Doveva essere presen­

ISAIA INVERNIZZI
- Il volto di Nettuno è
scavato dal tempo. Grigio, lo­
goro. Da troppo tempo non
splende come meriterebbe.
Vale lo stesso anche per i tri­
toni e i fregi che ornano la
fontana della Fiera, al centro
di piazza Dante. È al suo po­
sto dal 1740 e presto sarà
smontata per essere restau­
rata. Un lavoro realizzato
nell'ambito della riqualifica­
zione complessiva di piazza
Dante iniziata a fine gennaio
con il discusso taglio degli al­
beri. Le operazioni di rilievo
sono iniziate poco prima del­
la chiusura totale decisa dal
governo per limitare il conta­
gio del coronavirus.
Tutto è fermo in attesa che
si torni alla normalità: ora è
impossibile dire quando. Nel
frattempo però Ars Restauri
è riuscita a iniziare una fase
fondamentale che permette
di studiare ogni centimetro
della fontana anche dallo
schermo di un pc. Nei giorni
scorsi, prima del lockdown
totale, i tecnici sono riusciti a
completare la rilevazione la­
ser di tutta la fontana.
È il primo passo in vista del
restauro vero e proprio. «Si
chiama laser scan e consente
di effettuare un rilievo tridi­
mensionale perfetto della
fontana - spiega il direttore
tecnico di Ars Restauri Simo­
ne Tribbia -. In questo modo
abbiamo la posizione esatta
della fontana e un bagaglio
dati che fotografa la situazio­
ne ad oggi. Servirà anche nei
prossimi anni». L'intervento
di restauro è necessario a
I rilievi laser sulla fontana di piazza Dante, primo passo delle operazioni di restauro complessivo
causa della continua perdita
di materiale. Il ghiaccio che
negli ultimi anni si è creato
sulla scultura è uno dei prin­
cipali fattori di rischio per la
conservazione.
Dopo i rilievi - a questo
punto dopo la fine dell'emer­
genza - la fontana verrà
«scomposta e tutti i pezzi nu­
merati saranno portati in un
magazzino dove inizierà
l'analisi approfondita. Abbia­
mo bisogno - continua Trib­
bia - di capire tutte le patolo­
gie del materiale. Verranno
eseguite analisi chimiche per
individuare i problemi non
percepibili a occhio umano.
Ovviamente è prevista anche
un'analisi visiva». Solo a ri­
sultati acquisiti si potrà capi­
re come i restauratori do­
vranno procedere. «Sì, pro­
prio da quei dati potremo ca­
pire tutti gli obiettivi e iden­
tificare al meglio come do­
vremo procedere. Le opera­
zioni classiche sono già state
individuate, come la pulizia
dagli agenti patogeni, dalle
alghe». Le statue e la struttu­
ra non torneranno a splende­
re nel vero senso della parola,
perché l'obiettivo dell'inter­
vento è soprattutto garantire
una conservazione. «La pati­
na rimarrà, così come rimar­
rà inalterata l'ossidazione
degli elementi - spiega Trib-
bia -. I cittadini potranno
ammirare una fontana degna
della sua storia». Ad oggi è
prematuro dire quando le
operazioni di riqualificazio­
ne potranno continuare. Vale
per piazza Dante così come
per tutti gli altri cantieri. So­
lo a fontana smontata gli ope­
rai potranno rimuovere la
pavimentazione e mettere a
nudo la struttura dell'ex
Diurno, che verrà riqualifica­
to e a lavori ultimati aperto al
pubblico. Quando verrà posi­
zionata la nuova pavimenta­
zione i restauratori potranno
riportare la fontana al centro
della piazza dove svetta da
quasi 300 anni.
La storia
Realizzata
dalCaniana
per la fiera
tre secoli fa
La fontana di piazza Dante risale al
1740. t stata realizzata dall'archi­
tetto e scultore Gian Battista
Caniana ed è l'unico elemento
rimasto intatto della conformazio­
ne originale. La fontana infatti,
conosciuta anche come «del trito­
ne» per la statua di Nettuno che
sovrasta la vasca, era posizionata
al centro di tutte le strutture che
costituivano la fiera di Bergamo.
La vecchia fiera è stata abbattuta
all'inizio del Novecento per per­
mettere la realizzazione del pro­
getto «Panorama» con cui l'archi­
tetto Marcello Piacentini e dall'in­
gegnere Giuseppe Quaroni vinsero
il bando lanciato dal Comune.
All'epoca ci vollero vent'anni per
completare l'articolato disegno
che ha regalato a Bergamo il Sen­
tierone, la torre dei Caduti, la
nuova Camera di Commercio, le
sedi delle banche, il palazzo di
giustizia. La fontana non è mai
stata spostata.
tato ormai qualche settimana fa,
poi l'emergenza coronavirus ha
bloccato tutto. E quindi servirà
attendere ancora qualche tem­
po prima di vedere la versione
definitiva della nuovapiazza Ca­
vour, il secondo lotto di riqualifi­
cazione del centro piacentinia­
no. Negli ultimi mesi il dialogo
tra progettisti, Soprintendenza
e Comune è stato serrato: sono
state verificate tutte le caratteri­
stiche del progetto vincitore fir­
mato dal gruppo «Flanerie» for­
mato dagli architetti bergama­
schi Luigino Pirola, Maria Clau­
dia Peretti, Simone Zenoni,
Gianluca Gelmini, Elena Fran­
chioni e dall'ingegner Carlo Pe­
retti. A lockdown in corso però è
impossibile dire quando verrà
presentato e soprattutto quan­
do inizieranno i lavori. Difficile
fare previsioni anche per il terzo
lotto, l'ultimo previsto nel pro­
getto di riqualificazione com­
pleta del centro. È anche quello
più complesso dal punto di vista
viabilistico. Perché oltre al rifa­
cimento di piazza Matteotti, la
soluzione cheha convinto lagiu­
ria del concorso internazionale
prevede la pedonalizzazione del
tratto di strada dall'incrocio con
vialeRomafinoa via:XXSettem­
bre. L'assessore alla Mobilità
Stefano Zenoni in un'intervista
a L'Eco, qualche mese fa, aveva
fissato un ambizioso traguardo
a metà mandato, quindi al 2022.
Ora il programma sarà da ripen­
sare, anche alla luce dello stop
imposto a tutte le altre caselle:
cantiere di restauro del Doni­
zetti, lavori in piazza Dante, se­
condo lotto del centro piacenti­
niano e infine il terzo lotto.
ls.l.

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26
t Con profonda tristezza
Coloro che amiamo e
abbiamoperduto non
sono più dove erano,
ma sono nel nostro
cuore e ovunque noi
siamo.
DARIO MERELLI
di anni49
Con immenso dolore lo
annunciano la moglie DA­
NIELA, le figlie ALESSIA
e VALENTINA, i genitori
LODOVICO e FRANCA, il
fratello FAUSTO, la sorella
DONATELLA con EMI­
LIO e nipote ESTER; co­
gnata ORIETTA con OR­
LANDO e CRISTIAN, i
suoceriANGELOeFRAN­
CA
I familiari ringraziano
l'oncologo Dottor Quadri
e tutti gli infermieri che lo
hanno seguito.
Un grazie anche a tutti
coloro che pregano e han­
no pregato per lui in par­
ticolare a Mons. Daniele
Rota, a Don Gregorio e a
tutti gli anlici che gli sono
stati vicino in questi mesi.
Endenna di Zogno, 18
aprile 2020
Partecipano al lutto:
-Giuseppe Traini, Laura e
Giovamli
Caro
DARIO
ti rin!V:lziamo per la forza
che c1 hai dato, per il tuo
coraggio e per l'insegna­
mento, hai lasciato un'im­
pronta indelebile nella no­
stra vita
Grazie anche per tullo
quello che hai fatto per noi
e per tutto l'amore che ci
hai dato.
Ti amiamo con tutto il
cuore.
Tua moglie DANIELA e
le tue adorate fiwie ALES­
SIA e VALENTINA
Endenna di Zogno, 18
aprile 2020
Caro
DARIO
ti ringraziamo per il gran­
de bene che ci hai dato e
siamo sicuri che continue­
rai a darci dal Cielo.
Con immenso amore.
Mamma e papà.
Endenna di Zogno, 18
aprile 2020
Caro
DARIO
vogliamo ricordarti come
eri, pensare che ancora vivi
e come allora sorridi.
Tua cognata ORIETTA
con ORLANDO e CRI­
STIAN, i tuoi suoceri AN­
GEW e FRANCA
Endenna di Zogno, 18
aprile 2020
Caro fratello
DARIO
grazie per esserci sempre
stato, per aver condiviso
insieme nella gioia i mo­
menti belli della vita e per
il tuo sostegno discreto e
costante in quelli più diffi­
cili.
DONATELLA con
EMILIO e ESTER
Endenna di Zogno, 18
aprile 2020
Ciao
DARIO
Sei stato sempre presen­
te nella nlia vita.
Anche se sian10 nati e
cresciuti insieme sei sem­
pre stato tu quello più
forte, sei stato capace di
darmi l'esempio e l'amore
che solo le persone con un
cuore grande come il tuo
sanno dare.
Te ne sei andato troppo
presto e troppo in fretta.
Continua a consiwiarmi
e a proteggermi daLassù.
Resterai sempre nel nlio
cuore.
FAUSTO.
Endenna di Zogno, 18
aprile 2020
vi siamo vicini in questo
doloroso momento per la
perdita del caro
DARIO
I cugini ROBERTO, RE­
MO e IVANA con rispetti­
ve famiglie.
Endenn�l9aprile2020
Le fanliglie MERELLI
GIUSEPPE, MERELLI
CLAUDIO e MERELLI
WILMA sono vicine con
una preghiera e un grande
abbraccio ai familiari per
la perdita del caro
DARIO
Curnasco, 19 aprile
2020
Ci stringian10 a voi nel
ricordo e nel dolore per
DARIO
una persona speciale che è
venuta a mancare troppo
presto.
Zia ANGELA con
CLAUDIA, MASSIMO,
DANIELA e rispettive fa­
nliglie.
Zogno, 19 aprile 2020
Non piangete la mia
assenza, sentitemi vi­
cino e parlatemi an­
cora.
Vi amerò dal cielo
come vi ho amati sul­
la terra.
(Sant'Agostino)
Caro
DARIO
te ne sei andato in fretta
senza avere il tempo di
salutarti e dirti il nostro
affetto.
Siamo profondamente
addolorati e ci stringiamo
forte alla tua fanliglia.
Un abbraccio, tutti i tuoi
zii e zie e cugini MERELLI
con rispettive famiglie.
Miragolo San Salvatore,
19 aprile 2020
GIAMPIETRO e fanli­
glia sono vicini al fratello
Lodovico e a Franca per la
scomparsa del figlio
DARIO
Mozw, 19 aprile 2020
Ciao
DARIO
Hai lasciato un meravi­
glioso ricordo in chiunque
ti abbia conosciuto, sei sta­
to per me un amico e un
esempio di bontà che mai
potrò dinlen ticare.
Da Lassù proteggici...
IVAN.
Zogno, 19 aprile 2020
I Compagili della 3C
sono vicini ad Alessia, a
Valentina e alla loro mam­
ma per la perdita del loro
caro papà
DARIO
Zogno, 19 aprile 2020
IVAN, MARINELLA e
famiglia sono vicini a Da­
niela, Alessia, Valentina
nel ricordo del caro
DARIO
Bonate Sopra, 19 aprile
2020
In questo momento di
vuoto infinito,siamo vicini
a Donatella e ai familiari
per la perdita dell'amato
fratello
DARIO
ADELE e UBALDO,
ANDREA,LEILA e GINE­
VRA
Brembate Sopra, 19
aprile 2020
Ciao
DARIO
È stato un privilegio
averti conosciuto.
Fai buon viaggio!
I tuoi an1ici: CORRADO,
DIEGO, EMILIANO, RO­
BERTO, OSVALDO e SIL­
VIA, RENATO e MARY,
CLAUDIO e SIMONA
Endenna di Zogno, 19
aprile 2020
La Direzione ed i colle­
ghi del gruppo SMI sono
vicini a Fausto ed alla fa­
miglia Merelli per la re­
matura scomparsa depca­
rissimo
DARIO
ricordandone affettuosa­
mente e con gratitudine, il
grande inlpegno, profes­
sionalità e la serietà dimo­
strati uniti ad una grande
bontà d'animo.
San Giovamli Bianco, 19
aprile 2020
DARIOMEREW
La morte di un amico,
come la caduta di un pino
gigante, lascia vuoto un
pezw di cielo.
RICHY, ANTONIO,
MASSIMO.GIORDANO e
fanliglie.
Endenn�19aprile2020
Fausto, siamo vicini a te
e fanligliaper la perdita del
caro fratello
DARIO
I tuoi colleghi dell'Ufficio
Automazione.
San Pellegrino Terme,
19 aprile 2020
t
È improvvisamente
mancato all'affetto dei suoi
cari
VALENTINO
FACCHINET11
di anni 76
Ne danno il triste an­
nuncio la moglie GIANNA,
il fratello GIANBATTI­
STA con la moglie GRA­
Z[A, i nipoti MANUEL,
GIUSEPPE, CLAUDIA,
CHIARA con le rispettive
famiglie e parenti tutti.
Ringraziamo fin da ora
chi, con la preghie� par­
teciperà al nostro dolore.
Vall'Alta, 17 aprile 2020
Partecipano al lutto:
-LucaconRobertaeGiulia
Ciao caro
zio VALENTINO
che il nostro abbraccio ti
arrivi fin lassù.
MATT[A, MARTINA,
PIETRO, FEDERICA e
GIORGIA
Vall'Alta, 17 aptile 2020
ANNA e ANTONIO,
ELIDE,STEFANO,LUCA
e nipoti condividono il do­
lore della sorella Gianna
per la perdita del caro
VALENTINO
Bergamo, 19 aprile2020
La POLISPORTIVA
VALL'ALTAè vicinaaBat­
tista e famiglia per la per­
dita del caro
VALENTINO
Vall'alta, 19 aprile 2020
t
È mancata all'affetto dei
suoi cari
MARIA MARIANI
ved. VANALLI
di anni 85
Ne danno il triste an­
nuncio le fiwie TIZIANA,
MIRIAM e SIMONETTA,
generi, nipoti e parenti
tutti.
La salma verrà tumulata
nel cimitero di Villasola in
Cisano Bergan1asco.
Cisano Berganiasco, 17
aprile 2020
t La ditta BOFFETTI
È mancato all'affetto dei
suoi cari
WALTERPERSONENI
di anni 55
Lo annunciano addolo­
rati la mowie GRAZIA, il
figlio MIRKO con SONIA,
il fratello OLIVIERO, il
cognato MASSI con rispet­
tive fanliglie.
Ci ha lasciato un uomo
buono, che ha lottato fino
alla fine con determinazio­
ne e il sorriso sul volto.
Quel sorriso che lo ha
caratterizzato e che reste­
rà dentro di noi, cosicchè
lui vivrà per sempre.
Ora potrai sorridere in
compagnia di Ramona.
Un pmticolare ringra­
ziamento al Dott. Quadri
Antonello, Emanuela e a
tutta l'equipe del Reparto
Oncologico di Ponte Sm1
Pietro, i Volontari della
Croce Rossa di Sant'Omo­
bono, il Dott. Andreoni, gli
infermieri Sabina,Tino,
Eros per la dedizione e
l'amore dimostratoci.
Sant'Omobono Terme,
18 aprile 2020
Partecipano al lutto:
-Matteo Mager e famiglia
Caro fratello
WALTER
nli hai lasciato troppo pre­
sto, ma il nostro legame
non finirà mai.
Sarai sempre nei nostri
cuori.
OLIVIERO,PAOLAcon
STEFANO e LISA
Bergamo,19aprile 2020
FERRUCCIO e LUCIA­
NA con SARA e SILVIA
partecipano con profonda
commozione al dolore di
Grazia e Mirko per la per­
dita del loro caro
WALTER
Lo ricordiamo con rico­
noscenza per la sua amici­
zia e disponibilità.
Ponte Giurino, 19 ap1ile
2020
Non ci sono parole per
descrivere l'anlicizi� la sti­
ma e l'affetto che ci legano.
Uomo unico ed in.imita­
bile.
Abbiamo vissuto cin­
quant'anni di vera amici­
zia.
Hai coronato il tuo so­
gno: la tua Ramy avrà
f'onore di presentare il suo
papà a tutti gli angeli del
Pm-adiso.
Ti ho voluto bene, te ne
voglio e te nevmTÒsempre.
Una parte del nlio cuore è
volata con te.
Proteggi Mirko e Grazia.
Ciao grande anlico, ciao
grande
WALTER
DIEGO.
Mozzo, 19 aprile 2020
Il nostro caro an1ico
WALTER
ha raggiunto la sua dolce
Ramona
Siamo vicini a Grazia e
Mirko in questo momento
di estremo dolore.
Un forte abbraccio.
DIEGO, CLARA, CHIA­
RA, ANDREA e GIOIA
Mozzo, 19 aprile 2020
Un grande uomo, un
grande padre e marito, w1
grande professionista ma
soprattutto un uomo di
grande cuore.
WALTER
sei stato un esempio per
molte persone.
MARINO e ANGIOLA
con FABIO e RENATO
sono vicini a Grazia e Mir­
ko in questo difficile mo­
mento.
Brembate, 19 aprile
2020
MARINO SRLe tutti i suoi
dipendenti sono vicini a
Grazia e Mirko in questo
momento di dolore per la
scomparsa del caro
WALTER
Almè, 19 ap1ile 2020
Per sempre nei nostri
cuori, ciao
WALTER
ROBERTO, AGNESE,
MARCO.
Bedulita, 19 aprile 2020
Siamo molto addolorati
e vicini con affetto ai fami­
liari per la perdita del caro
amico
WALTER
ELIO, MICHELA con
ARIANNA e NICOLA
Ponte San Pietro, 19
aprile 2020
PAOLO, SIMONA, MA­
NUEL e LISA sono vicini
a Grazia e Mirko per la
perdita del caro
WALTER
Rota d'Imagna, 19 aprile
2020
Ciao
WALTER
hai sempre aperto il tuo
cuore a dli ti ha conosciu­
to.
Cari Grazia, Mirko e So­
nia ci stringiamo a voi in
ungrandeabbraccio,insie­
me ci uniamo nella pre­
ghiera e nel suo dolce ri­
cordo.
ANTONELLA, RENA­
TO, SIMONA e ANDREA
Barzan� 19 aprile 2020
Siamo vicini ai familiari
di
WALTER
in questo momento di do­
lore.
ILARIO, LUCIA e fanli­
glia FROSIO.
Sant'Omobono, 19 apri­
le 2020
Gli amici GIULIA e
EMANUELE, LUCA,
MARCO, MARGHERITA
e SILVIA si stringono in­
torno alla fanliglia e in
pmticolare all'anlico Mir­
ko per la scomparsa del
caro
WALTER
Bergamo, 19 aprile2020
Gli avvocati ANTO­
NELLA e SERGIO DI
NARDO partecipano al
dolore di Maria Grazia e
Mirko per la perdita del
caro
WALTER
Bergamo, 19 aprile2020
t
Dopo una vita dedicata
alla famiglia ed al lavoro, è
mancata
LUCIA CORNA
dianni 69
Ne danno il triste an­
nuncio le figlie BARBARA
con MARCù, CRISTINA
ed ELEONORA, i 1lipoti
LUCA ed ANDREA, i fra­
telli con le rispettive fanli­
glie, CARMINE PISACA­
NE e parenti tutti.
Le esequie funebri si
svolgeranno lunedì 20
aprile alle ore 14, nel ci.mi­
tero di Bariano.
I fanilliari ringraziano
tutti coloro che si uniscono
al loro dolore.
Bariano, 17 aprile 2020
Partecipano al lutto dei
familiari per la scomparsa
di
GENTILE LOCATEW
- Con sentite condo0ian­
ze, Giampiero, Aniabile e
Paolo
- Fernanda e fiwi con pro­
fondo cordoglio
t I MAESTRI CATTOLI­
La sorella FELICINA, i
fratelli FRANCO e LUIGI,
le cognate, i 1lipoti, i pro­
nipoti e parenti tutti, an­
nunciano la scomparsa
della cara
Maestra
ANGIOLINA GIUDICI
ved.PEU.EGRINI
di anni91
Le esequie saranno ce­
lebrate, come da ordinan­
za della Regione Lombar­
dia con fanliliari stretti,
lunedì 20 aprile alle ore IO
nella Chiesa della Crocetta
del cinlitero di Clusone.
Un vero grazie di cuore
a tutto il personale della
Fondazione Sant'Andrea
di Clusone.
Clusone, 18 aprile 2020
Partecipano al lutto:
-I cugini Antonietta, Rina,
Rom e o, Annama ria,
Claudio e Roberto con
fanliglie
MARCO, MATTEO,
WALTER con le rispettive
fanliglie e gli adorati nipoti
ANGELO, GABRIELE,
AURORA e IRENE si
stringono in un forte ab­
braccio al nonno Luigi per
la perdita della cara
zia ANGIOLINA
Clusone, 18 Aprile 2020
I cugini ringraziano Mi­
na per le runorevoli cure
prestate alla cara
zia ANGIOLINA
Clusone, 18 aprile 2020
Cara
zia ANGIOLINA
non scorderemo la tua
bontà, intelligenza ed iro­
nia.
BRUNELLA e MILE­
NA.
Torre Boldone, 19 aprile
2020
ANTONIO GIUDICI,
ricordando con commo­
zione infinita colei che fu
tra le persone più grandi e
preziose che la vita gli ha
regalato e promettendole
di conservare per sempre
nel proprio cuore la me­
moria e l'insegnamento
della sua bontà tanto dolce
quanto fo1te ed arguta, la
affida all'abbraccio di Pep­
pino e Giacomo che oggi la
ritrovano e la accolgono
per l'eternità e si unisce al
dolore e al compianto dei
familiari tutti nel giorno di
rinascita a nuova vita della
carissima e indimenticabi­
le
ANGIOLINA
Bergamo, 19 aprile2020
Ci hai voluto bene, ti
abbiamo voluto bene.
Sei e resterai nel nostro
cuore come una persona
eccezionale.
Ci mancherà la tua par­
tecipazione sensibile ad
ogili vicenda bella e meno
bella della vita.
Ciao
zia ANGIOLINA
GIACOMO, MARIA­
VITTORIA, ENRICO.
Albino, 19 aprile 2020
Cara
ANGIOLINA
il grande amore per la
fanliglia ti ha sempre con­
traddistinto.
Proteggi ora dal Cielo
noi e i nostri cari.
Con affetto EDDA, RI­
NA, NICOLETTA, DIE­
GO, PAOLO, MATTEO e
MARCO.
Clusone, 19 aprile 2020
CI Sezione di CLUSONE
affidano al signore della
Vita la cara
ANGIOLINA
per tanti anni nostra in­
stancabile Presidente, gui­
da sensibile e appassiona­
� an1ica attenta e premu­
rosa.
Clusone, 19 ap1ile 2020
Cara
ANGIOLINA
idealmente ti abbraccio.
Sei stata per me come
una sorella.
Ciao, ANTONIETTA.
Torre Boldone, 19 aptile
2020
t
Abbiamo sempre sapu­
to quanto ci an1avi.
Come siamo certi che tu
sapevi quanto ti amiamo
noi.
FLORATITTA
inSILVETTI
dianni75
Ne danno il triste an­
nuncio il marito GIAN­
FRANCO,il figlio ROBER­
TO con LAURA, i nipoti
ALESSIA e ANDREA, i
consuoceri GIOVANNI e
RENZA, fratello, sorelle,
cogirnti, cognate, nipoti e
parenl:I tutti
La cara Flora è compo­
stanella Casadel Conurua­
to dell'Isola in Via Indi­
pendenza, 18 a Brembate
Sopra.
Ringraziamo quanti
prenderanno prute al no­
stro dolore.
Brembate Sopra -Moz­
w, 18 aprile 2020
Partecipano al lutto:
-Adele ed Erminia Zanetti
con profondo cordoglio
-Giacomo Morali
-Titta Elsa e figli
Ciao
nonna FLORA
Custodiremo per sem­
pre ogni _piccolo ricordo.
ALESSIA e ANDREA
Presezzo, 18 aprile2020
Cara
FLORA
resterai sempre nei nostri
cuori.
Le sorelle PIERA, ELSA,
ORNELLA, DANIELA, il
fi-atello VALERIO e i ri­
spettivi fmniliari sono vici­
ni alla fanliglia Silvetti.
Presezzo, 19 aprile2020
Accogliere, abbracciare
e donare.
Così sei stata
zia FLORA
e così rimani nei nostri
cuori.
LORIS e MARISA
Bergamo, 19aprile2020
Ca/oro che amiamo e
che abbiamo P._erduta
non sono più dove
erano, ma sono ovun­
que noi siamo.
Gli zii e i cugini tutti si
stringono a Roberto, Lau­
� Alessia, Andrea e Fran­
co in questo momento di
dolore per la perdita della
cara
FLORA
Fanliglie SCUDELET­
TI, MENGHINI e LEGO.
Presezzo, 18 aprile 2020
MOSÉ,ANNA, MARCO
con IRENE, partecipano al
dolore di Franco e Roberto
per la perdita della cara
FLORA
Ponte San Pietro, 19
aprile 2020
PAOLO, MARCO, GA­
BRIELLA e LORENZO
partecipano al dolore di
Roberto e Franco per la
perdita della cara
FLORA
Presezzo, 19 aprile 2020
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
t
Laudato si' mi' Si­
gnore per sora nostra
morte corporale, da
la quale nullu homo
viventepò scappare...
beati quelli che trova­
rà ne le tue santissi­
me voluntati, ka la
morte secunda no 'l
farrà male.
(San Francesco d'As­
sisi)
FERDINANDO EMILIO
ADOBATI
Lo annunciano con do­
lore la moglie GIUSI con i
figli CHIARA con PIER­
GIUSEPPE e AURORA,
MONICA con STEFANO,
ARIELA e TOMAS, RITA
con ENRICO e MARIA­
CAMILLA, FRANCESCO
con KATY, FRANCISCAe
ISABEL.
Nembro, 18 aprile 2020
Partecipano al lutto:
-Sincere condoglianze fa­
nliglia Carrara Pegurri
-La cogiiata Emilia Ado­
bati con i figli Luciano,
Silvana, Germano e ri­
spettivefamigliecon pro­
fondo cordoglio
-Albergoni Ornella e fanli­
glia
Il Dirigente scolastico
dell'ISTITUTO ENEA
TALPINO di NEMBRO,
tutti i colleghi dell'Istituto
comprensivo e il personale
Ata partecipano al dolore
di Chiara per la perdita del
suo caro papà
EMILIO
Nembro, 19 aprile 2020
Oh Signore, fa' di me
uno strumento della
tua Pace...
(San Francesco, Pre­
glliera semplice)
FERDINANDO EMILIO
ADOBATI
Uniti nel dolore ci strin­
giamo a Giusy e figli.
MELCHJORINA, STE­
FANO, ALBERTO e SI­
MONE con fanliglie.
Alzano Lombardo, 19
aprile 2020
Sentite condoglianze da
GIORGIO e famiglia alla
sorella Giusi e nipoti per
la perdita di
EMILIO
Alzano lombardo, 19
aprile 2020
MASSIMO e TIZIANA
sono vicùli all'anlico Fran­
cesco e famiglia per la
perdita del caro papà
FERDINANDO EMILIO
Nembro, 19 aprile 2020
La famiglia PERSICO
partecipa al dolore della
famiglia Adobati per la
�wrnµanm <ld luru cmu
EMILIO
Nembro, 19 aprile 2020
SIMONE e GIOVANNI
AGAZZI sono vicini al do­
lore della fanliglia Adobati
per la scomparsa di
FERDINANDO EMILIO
ADOBATI
Nembro, 19 aprile 2020
ALBERTO e DANIELA
con DODO e MAMO ab­
bracciano Francesco e fa­
miliari in questo momento
di profonda tristezza per
la perdita del papà
FERDINANDO EMILIO
Bergamo, 19 aprile 2020
Continua a pagina 30
 Città 27
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

I negozi di vestiti e di scarpe in ginorehio Lega: «Buoni

per incentivare
«Il governo blorehi i saldi fino ad agosto» il piccolo
commerc10»
•

La proposta
L'allarme. In città sono 2.096, solo 78 possono tenere aperto in base agli ultimi decreti Ordine del giorno di Ribolla:

Pedrali (Ascom): «1130% rischia la chiusura, servono tutele e contributi a fondo perduto»
ALESSANDRA PIZZABALLA
- Sono2.096i negozidi
abbigliamento, calzature ed
articoli sportivi a Bergamo e di
fatto solo 78 di questi - quelli
che hanno codice ateco prima­
rio per la vendita di abbiglia­
mento per bambini e neonati -
possono aprire, in base agli ul­
timi decreti.
Una goccia nel mare di tan­
te attività che rischiano la
chiusura e chiedono tutele in
vista della riapertura, prima
tra tutte il blocco dei saldi così
da arginare la concorrenza
delle grandi catene e dei fran­
chising, i quali per recuperare
il tempo perduto sfrutteranno
promozioni e sconti: «Proprio
per evitare un indiscriminato
uso di promozioni e sconti,
molti commercianti - spiega
Diego Pedrali, vicepresidente
Federmoda nazionale e presi­
dente del gruppo Abbiglia­
mento, calzature ed articoli
sportivi Ascom Bergamo -
hanno sottoscritto una lettera
inviata a Sangalli, presidente
Confcommercio, al Ministero
per lo sviluppo economico e a
quello dell'economia, in cui
chiedono un blocco per decre­
to di qualsiasi promozione fi­
no a fine agosto, da attuare an­
che per le vendite on line. Una
posizione che, però, dubito
verrà accolta». Nel frattempo
il settore - che negli ultimi otto
anni ha registrato a Bergamo
un numero di negozi stabile,
con un andamento però carat­
terizzato da chiusure com­
pensate da nuove attività a
bassa tenuta - annaspa, anche
a fronte del fatto che le misure
messe in campo non rappre­
sentano un sostanziale soste­
gno: «Il decreto liquidità non
costituisce un vero aiuto -
commenta Pedrali -, dal mo­
mento che prevede di fatto
l'erogazione di un prestito a
tasso agevolato da parte delle
banche, 25 mila euro, da rim­
borsare entro 6 anni. Non solo,
mentre le banche godono del
fondo di garanzia, il debitore
risponderà direttamente allo
Stato in caso di inadempienza.
Al settore servirebbe piutto­
sto un'iniezione di liquidità -
prosegue Pedrali -, con inden­
nizzi e contributi a fondo per­
duto. Non va dimenticato che
negli ultimi anni le vendite si
sono dimezzate, ma le spese
sono rimaste e questo blocco
di aperture e consumi rischia
di fagocitare i più piccoli».
Negozi di vicinato per i qua­
li la vendita on line o a domici­
lio - attualmente possibile - è
una strada percorribile solo
sulla carta, tanto più che il
consumatore è abituato a pro­
vare i capi, le cui taglie variano
a seconda dei marchi e delle
case produttrici. Lo dimostra
Via XX Settembre con i negozi chiusi
il fatto che sono solo una ven­
tina - almeno tra quelli iscritti
al portale «Compra vicino»
messo in campo da Ascom
Bergamo - i negozi di Bergamo
11 Stop ai ribassi
anche on line: molti
hanno sottoscritto
lettera a ministero
e Confcommercio»
e provincia che si sono cimen­
tati in questa esperienza. Il
settore, che in Italia conta 115
mila punti vendita al dettaglio
con 313 mila posti di lavoro ed
è caratterizzato per lo più da
imprese di piccole dimensio­
ni, è dunque in ginocchio e ri­
schia non poco, soprattutto
nella nostra provincia: «Ri­
schiamo minimo il 30% di
chiusure, dal momento che
nel nostro settore - spiega
Diego Pedrali -acquistiamo la
merce con dieci mesi di antici-
po e la stagione primaverile è
già passata, insieme all'inven­
duto dei prodotti legati alle ce­
rimonie, dalle comunioni ai
matrimoni, visto il blocco del­
le funzioni religiose. Bisogna
poi considerare - conclude Pe­
drali - che, quando potremo
riaprire, i consumi non ripar­
tiranno subito: ci vorranno
mesi e senza dubbio occorrerà
rilanciare i "negozi del vicina­
to", puntando sulla compe­
tenza e sulla capacità di diven­
tare persona! styler».
«Chi compra in un negozio
potrebbe ricevere un buono
da spendere in un altro»
- Innescare un circolo
virtuoso tra i piccoli negozi della
città attraverso un sistema di
buoni per sostenere il commer­
cio nella post emergenza Covid-
19. «Se si fa un acquisto in unne­
gozio di abbigliamento in via
Sant'Alessandro il cliente riceve
un buono da spendere nel bar,
nella farmacia o nel negozio di
oggettistica della via accanto»
esemplifica Alberto Ribolla,
consigliere della Lega in Consi­
glio comunale e primo firmata­
rio dell'ordine del giorno già
condiviso con i colleghi di parti­
to e presentato ieri alla Giunta
Gori, in vista della «fase2».
All'amministrazione Ribolla
chiede di «coinvolgere il Di­
stretto urbano del commercio
per predisporre dei buoni che
possano incentivare il commer­
cio nei negozi di vicinato.
L'obiettivo è favorire il commer­
cio cittadino. In particolare, la
possibilità di introdurre dei
buoni permetterebbe di creare
un legametrai vari esercizi com­
merciali e di ampliare quindi le
opportunità di commercio per
cittadini ed esercenti. La città ha
bisogno di segnali forti che fac­
ciano sentire che la ripresa non
solo è vicina ma anche possibi­
le». L'iniziativa sarebbe a costo
zeroper iIComune,cheavrebbe
un ruolo di regia.
DI.No.

Consiglio comunale in videoconferenza nale Ferruccio Rota ha lavorato

a lungo all'organizzazione di

Domani la prima storica seduta online

Palafrizzoni
I consiglieri discuteranno
le 13 delibere in programma
direttamente da casa
sulla piattaforma Google Meet
- Domani è una data
storica per Palafrizzoni. Alle 18
si terrà il primo Consiglio co­
munale in videoconferenza. È la
prima seduta dall'inizio del­
l'emergenza coronavirus. Con­
siderati i lunghi tempi di ripar-
tenza e la necessità di mantene­
re distanziamento sociale, il di­
battito smart è l'unico modo per
riprendere il lavoro interrotto a
fine febbraio. Sindaco, assessori
e consiglieri parteciperanno
ognuno da casa propria. Saran­
no collegati attraverso la piatta­
forma Google Meet, gratuita
per tre mesi grazie alla conven­
zione con Anci. Venerdì alle 18
sono andate in onda, letteral­
mente, le prove generali: più di
un consigliere ha avuto qualche
difficoltà gestionale, soprattut­
to nell'accensione del microfo­
no - fondamentale - ma al ter­
mine della ricognizione la tec­
nologia sia stata validata. Il
Consiglio,come avvenuto per le
commissioni di questa settima­
na, sarà trasmesso come sem­
pre su Youtube. E chissà se an­
che in videoconferenza si scate­
nerà la polemica politica. Per
cercare di accorciare i tempi,
inevitabilmente più lunghi, il
presidente del Consiglio comu-
questa particolare seduta «È
un esperimento, come ne abbia­
mo fatti tanti in queste settima­
ne di emergenza - spiega l'asses­
sore all'Innovazione Giacomo
Angeloni -. Speriamo che vada
tutto bene e non i siano intoppi.
Le prove sono andate bene. Ol­
tre ad assessori e consiglieri sa­
ranno collegati anche i dirigenti
e i segretari per un totale di circa
60 persone. Dobbiamo ringra­
ziare le tante persone che han­
no lavorato per cercare di orga­
nizzare al meglio questo appun­
tamento. È evidente che non sa­
rà l'unica occasione di confron­
to e di voto in videoconferenza».

LONGUELO

U
Il ricordo naparola,un ricor­ -spiega don Maffioletti-vuo­ Abbiamo cercato di raggiunge­

dei defunti
do, p�� t�ssere co­ le essere un segno di vicinanza re anche le famiglie che non
mun1 ta, 1n un mo­ alle famiglie colpite dal dolore frequentano, e quando le ab­
mento in cui tanti di una perdita, famiglie che biamo rintracciate,è stato ac­

per fare
sono chiamati a vi­ non hanno neanche avuto il colto come un gesto di confor­
vere anche il dolore in solitudi­ tempo di salutare,né di pian­ to». L'edizione di fine mese

comunità
ne. Molti sacerdoti stanno cer­
cando di essere vicini,con cuo­
re aperto all'ascolto. Il parroco
diLonguelo donMassimoMaf­
fioletti ha invitato i familiari
dei 34 defunti (in un mese e
mezzo)del quartiere a scrivere
«leparolechenontiho detto».
Un pensiero,un saluto che ver­
ranno pubblicati sul numero
di fine aprile del «giornale di
comunità». «Nella impossibi­
lità di presenza della chiesa
nella celebrazione dei funerali
gere né di rielaborare illutto».
Col consenso,saranno raccolte
le foto, le note biografiche e
appunto le «dediche».
Anche Longuelo ha pagato
il suo tributo di vite al corona­
virus. Se la parrocchia conta
generalmente in un anno 50
perdite,tra marzo e aprile so­
no già 34 i defunti. «E queste
-precisa don Maffioletti-so­
no solo le persone "conosciu­
te" alla parrocchia, non si
esclude che ce ne siano di più.
(comequelladiPasqua)uscirà
solo inPdf online,a disposizio­
ne sul sito e sulla pagina Face­
bookdella parrocchia. Un cen­
tinaio di copie «casalinghe»
(realizzate dal parroco incasa)
saranno distribuite nei negozi
di vicinato. «Quando sarà pos­
sibile-annuncia don Massimo
- faremo una Messa in suffra­
gio di tutte le persone che ci BRESAOLA V/>J.. TELU�� al kg€ 20.140
CRUDO PARMA 18 MESI �e� al tg € 11,77
hanno lasciato». Per essere vi­ SALAME BERGAMASCO GIOVANE �H,;00 al kg € 11,05
cini e non dimenticare.
Be.Ra. www.spacciocamiceladina.it
28 Città
I 110 anni da record di Angela
<<La mia vita? Bellissima>>
Oggi il compleanno. È la decana del la città:«11 virus? Non mi sono accorta
di nulla» risponde con il sorriso. li figlio: «Le piace essere indipendente»
MARINA BELOTTI
- «Se horesistitoalcoro­
navirus?Nonmi sono accortadi
nulla». Ride di gustoAngela Ti­
raboschi vedovaBrozzoni e, dal­
la sua voce ancora limpida e for­
te, trapela il coraggio di chi non
ha più paura di niente misto al­
l'emozione perquelle 110 cande­
line da spegnere tutte d'un fiato
oggi. Un compleanno record, da
110 e lode per questa donna cu­
riosa e indipendente. Classe
1910,èladecanadellacittà,edal­
la sua poltrona al secondo piano
di uno stabile in via Coghetti, os­
serva il mondo e lo commenta
con la battuta sempre pronta:
«Il mio segreto? Mi tengo infor­
mata, leggo il giornale e sono
una mangiona. Nella vita è im­
portante essere di bocca buo­
na», fa sapere alle anziane che
vogliono sorpassare il secolo.
Ad Angela la vita ha sorriso.
«Mentre qualcuno di noi quat­
tro figli (Maria,Pietro,Luciana e
Roberto,ndr)sièammalato,leiè
quella che sta meglio di tutti»,
racconta l'ultimogenito Rober­
to. La sua vita è scandita da una
routine fatta di abitudini che
ama mantenere, sempre sul
«pezzo», in tutti i sensi. «Ogni
mattina mi alzo, leggo tutti gli
articoli de L'Eco cli Bergamo cli
cui sono abbonata da oltre 50
anni, guardo la tv,mangio,faccio
una dormitina, qualche chiac­
chierata al telefono e poi giro per
Segui su Bergamo TV in preghiera con il Vescovo:
(canale 17 del digitale terrestre)
Domenica 19 aprile
Il Vescovo Francesco celebrerà la Santa Messa
a porte chiuse dalla Cattedrale
In diretta dalle ore 10.30
BERGAMO
Angela Tiraboschi vedova Brozzoni oggi compie 110 anni
casa, ma non aiuto nessuno per­
ché adesso mi faccio servire co­
meègiusto che sia»,racconta cli­
vertitaAngela,bisnonna dei pic­
coli Filippo e Gabriel. Con il suo
girello schizza in un lampo dal
salotto alla cucina fino al bagno e
i figli fanno fatica a tenerla d'oc­
chio. «Le piace essere indipen­
dente e vuole fare tutto da sola,
nell'ultimo periodoè davvero ri-
CECO DI BERGAMO
CUORE BERGAMASCO
fiorita», rivela Roberto. Infatti,
dopo aver contratto una polmo­
nite prima della scorsa estate,
Angela, da buona «montanara»
di Oltre il Colle, dove è nata, si è
trasferita come ogni giugno nel­
la sua amata e ben più fresca Co­
sta Serina e lì ha recuperato tut­
te le forze. «Soffre il caldo, sta
meglio in montagna per cui an­
che quest'anno troverò il modo
cli portarla», confida il figlio.
Intanto la grande festa per i
110 anni dovrà attendere tempi
migliori,maleinondemordeeci
scherza su: «Tanto mio marito
Agostino per ora mi tiene lonta­
na dal cielo, si vede che l'ho stan­
cato troppo nei 52 anni cli matri­
monio». Serenità e ottimismo
non l'abbandonano mai, sono
queste le chiavi cli una lunga vita
secondo il parroco del suo quar­
tiere cli San Paolo don Alessan­
dro Locatelli. «Angela ama la vi­
ta, per lei arrivare a questo tra­
guardo è un dono del Signore,è
una donna di fede che trasmette
fiducia», dice il sacerdote, «ogni
primo venerdì del mese le porto
la Comunione ed è sempre un
momento bellissimo. Domeni­
ca (oggi per chi legge ndr)le farò
gli auguri a nome cli tutta la par­
rocchia via telefono, il suo otti­
mismo carico di speranza ci dà
fiducia nel domani».
Ma se le si ricorda troppo
spesso che è la più anziana cli
Bergamo minimizza, «figurarsi,
non lo sapevo nemmeno». Un
bilancio della sua vita? «Bellissi­
ma. Spero di avere insegnato
qualcosa cli buono, se avrò com­
messo qualche peccatuccio, c'è
sempre il Signore che è bravo a
perdonare», conclude prima cli
augurare a tutti «lunghi comple­
anni» con la sua risata piena co­
me la vita che ha vissuto.Auguri.
ClRIPRODUZlONE RISERVATA
Farmacie
In città
SERVIZIO CO NTINUATO H.24 (ore9-9):
PIAZZA VARSAVIA, PIAZZA
VARSAVIA 7.
SERVIZIO DIURNO CONTINUATO
(ore9-20):
BOCCALEONE DR. LORENZELLI,
VIA G. ROSA 27/A.
E' attivo il numero verde gratuito
800.356114 "Pronto farmacie
Federfarma Bergamo" che fornisce
le indicazioni sulle farmacie di turno.
In provincia
DI SERVIZIO 24 ORE SU 24:
• Tutte le farmacie svolgono il turno
dalle9 alle9 della mattina
successiva, tranne quella con orario
indicato tra parentesi.
ALTA VALLE SERIANA:
Cerete, Colere, Valbondione.
HINTERLAND:
Azzano San Paolo Comunale,
Dalmine San Carlo {dalle9 alle 24).
ISOLA E VALLE IMAGNA:
Brembate di Sopra Di Brembate.
Calusco d'Adda Magni (dalle 9 alle
24), Capizzone.
ROMANO DI LOMBARDIA:
Romano di Lombardia Torcicoda.
SERIATE - GRUMELLO:
Castelli Calepio frazione Calepio
(dalle9 alle 20), Cavernago ..
TREVIGLIO:
Pappagallo
in fuga
Recuperato
dai pompieri
L'intervento in via Olimpia
Almè
- Curioso salvataggio,
nel tardo pomeriggio di ieri, ad
Almè. I vigili del fuoco, infatti,
sono intervenuti per recupe­
rare un pappagallo. Tutto è ini­
ziato intorno alle 18 in via
Olimpia: il volatile, un esem­
plarediAra bianco che il giova­
ne proprietario teneva aggan­
ciato a un apposito guinzaglio
lungo circa due metri, all'im­
provviso è volato via. Si è posa­
to prima su un albero, poi ha
spiccato di nuovo il volo ed è
rimasto impigliato con il guin­
za!{lio a un cavo del telefono.
E stato quindi richiesto l'in­
tervento dei vigili del fuoco,
chesono intervenutidallacen­
trale di Bergamo con l'Aps e
l'autoscala. Raggiunto il cavo
con la scala, hanno recuperato
senza problemi il pappagallo
che si è dimostrato docile ed
anche è salito sulla spalla di un
pompiere. Dopo averlo recu­
perato, i vigili del fuoco lo han­
no consegnato al suo proprie­
tario.
Arzago d'Adda (dalle9 alle 20),
Ciserano (dalle9 alle 20). Treviglio
Comunale 3 (dalle 20 alle9).
VALLE BREMBANA:
Branzi, Zogno Brighenti.
VALLE CAVALLINA ALTO E BASSO
SEBINO:
Cenate Sopra, Riva di Solto.
VALLE SERIANA:
Colzate, Torre Boldone De Gasperis.
Continuità assistenziale
NUMERO UNICO 0353535
Dalle ore 20 alle ore 8 nei giorni
lavorativi; dalle ore 10 alle 24 nei
giorni prefestivi infrasettimanali;
24 ore su 24 sabato. domenica e
festivi.
GUARDIA MEDICA PEDIATRICA
L'Ats di Bergamo ha organizzato un
servizio pediatrico ambulatoriale
gratuito e attivo ogni sabato
pomeriggio dalle 14 nelle seguenti
sedi: Albino, viale Stazione 26/a
{fino alle 18,30); Almenno San
Salvatore Fondazione Rota, via
Repubblica 1 (fino alle 18,30);
Bergamo via Borgo Palazzo 130
{fino ore 18); Calusco d'Adda, via
Locatelii 265 (fino alle 18,30);
Dalmine, viale Betelli 2 (fino alle 18);
Romano di L. via Mario Cavagnari 5
{fino alle 18,30); Sarnico via Libertà,
37 (fino alle 18,30); San Giovanni
Bianco, via Castelli 5 (fino alle 18,30).
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Zanzara tigre
Partiti
gli interventi
di prevenzione
ConAprica
- Contrasto e preven­
zione della proliferazione della
zanzara tigre in città. Tante azio­
ni diverse in campo da parte del
Comune, con qualche obbligo
per cittadini e amministratori
dei condomini, in modo da ri­
durre il diffondersi di questi fa­
stidiosi insetti in città. Aprica ha
avviato, già da qualche settima­
na, il trattamento di tombini e
caditoie stradali con il prodotto
larvicida, dando priorità alle
aree particolarmente critiche.
Anche nel2020 si conferma il
raddoppio dei passaggi concor­
dati dal Comune con Ats per
quel che riguarda il trattamento
con i prodotti larvicidi: caditoie
e tombini saranno trattati ogni
15 giorni, non più una volta al
mese. Quest'anno il Comune
non può distribuire i blister gra­
tuiti cittadinanza per via del­
l'emergenza Covid, e quindi at­
traverso Aprica lavora per con­
trastare la proliferazione delle
larve di zanzara. Ma l'impegno
passa anche attraverso opera­
zioni di disinfestazione, che
vengono eseguite appunto dal­
l'Ats nei parchi e nei giardini co­
munali, nelle aree verdi degli
edifici scolastici comunali, asili
nido compresi, nonché nelle
aree verdi di pertinenza dei cen­
tri sociali/terza età comunali,
Spazio Polaresco e negli spazi
verdi del cimitero. Uno speciale
monitoraggio durante tutta la
stagione estiva viene effettuato
dall'Ats e dal museo «Caffi» in
collaborazione con le Guardie
ecologiche volontarie.
Bloccato
in Argentina
Oggi il rientro
in Italia
L'odissea
- Roberto Caglioni, il
24enne bloccato in Argentina,
oggi rientrerà in Italia. Il giova­
ne era partito il primo marzo per
lavoro (è dipendente della F.M.
Automazione Sri cli Treviolo) e
doveva rientrare in Italia il 26
marzo ma, per le misure restrit­
tive legate all'emergenza coro­
navirus, si è trovato bloccato a
Buenos Aires. Ora ha trovato un
volo aereo organizzato dall'am­
basciata svizzera con la compa­
gnia Edelweiss, diretto a Zurigo.
Poi per il rientro a Bergamo si sta
organizzando con la ditta.
«Martedì abbiamo incontrato il
console italiano - racconta - e ci
ha informato che l'aereo cli Ali­
talia è quasi pronto, ma manca­
no ancora delle autorizzazioni.
Nel frattempo ci ha anche co­
municatoche altri Paesi europei
mettevano a disposizione dei
posti per altri cittadini europei e
così io e pochi altri italiani ci sia­
mo fatti togliere dalla lista italia­
na e abbiamo preso il volo della
Edelweiss». Nell'hotel a Buenos
Aires dove soggiorna Roberto ci
sonounatrentinacliitalianieso­
lo quattro partiranno per l'Italia
con lui mentre gli altri attende­
ranno il volo diAlitalia.
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Le storie
Stare nella differenza senza eliminarla
L'autismo dentro farmoniadi un coro
Matteo. li 29enne di Bergamo ha costruito un percorso di autonomia con la famiglia e stando in mezzo alla gente
SABRINA PENTERIANI
- «Il segreto del canto -
scrive Kahlil Gibran - risiede tra
la vibrazione della voce di chi can­
ta e il battito del cuore di chiascol­
ta»: nasce unasintonia irnmedia­
tache diventa ancora più intensa
quando si esibisce un coro, in cui
ritmie tonalitàdiversesifondono
in un insieme armonico.Nelcaso
dell'ensemble dell'associazione
«Voce ePersona» diBergamo c'è
un valore aggiunto: ogni esibizio­
ne è una sfida, che mostra come
lediversequalità(cisono compo­
nenti normodotati e con disabili­
tà) possano integrarsi perfetta­
mente,valorizzando i talenti che
ognuno ha da offrire,eassegnan­
doun ruolo di primopiano anche
a persone come Matteo, 29 anni,
che con il suo sorriso riesce a
mandare in frantumi tutti gli ste­
reotipi sull'autismo.
La «n0rmalità arricchita»
Presidente del coro è la mamma
di Matteo,Nicoletta, che ha fon­
dato l'associazione con il marito
Antonio econalcuniamici.L'im­
pegno di creare una « normalità
arricchita», in cui ognuno può
trovare il proprio posto,per loro
è da sempre una priorità. Sono
riuscitiaconcretizzarloconrisul­
tati eccellenti grazie al percorso
diMatteo,cheoggi-oltre acanta­
re nel coro-lavora parttime in un
panificio del centro città,gioca a
pallavolo, segue corsi e gare di
nuoto conPhbPolisportivaBer­
gamascaOnlus,affianca l'allena­
tore dei pulcini della squadra di
calciodelSeminarinoinCittàAl­
ta, viaggia attraverso la città da
solo, usando i mezzi pubblici, e
gestisce perfino uno stand di gio­
cattoli nei mercatini di antiqua­
riato,unagrande passione del pa­
pà.
Il sostegno del conventino
«Al momento della nascita di
Matteo- raccontaAntonio -nes­
suno ha notato anomalie: era un
bimbo bello e sanissimo.Quando
ha iniziato la scuola materna, pe­
rò,ci siamo accorti chefaticava a
entrare in relazione con gli altri
bambini, tendeva aisolarsie non
parlava Anche suofratelloStefa­
no ha imparato a parlare tardi,
pur non avendo particolari pro­
blemi. Ora ha 33 anni e lavora in
un grande albergo della catena
Hilton a Mogliano Veneto. Ini­
zialmente non ci eravamo parti­
colarmente allarmati,a un certo
puntoperòcisiamoresicontoche
c'era qualcosa di strano, ma non
capivamodi cosapotessetrattar­
si.Alloranon si parlava moltodi
autismo, eravamo nel '94. Non
abbiamotrovatosubitounmedi­
co che fosse in grado di offrirci
una diagnosi, c'è voluto qualche
anno. Nel frattempo la situazione
non migliorava, nostro figlio non
pronunciava alcuna parola e noi
eravamo sempre più preoccupati.
In quei momenti ciè capitato di
pensare che ci volesse un miraco­
lo per restituirgli una vita norma­
le.La fedeci hasempredato molto
sostegno». Grazie all'intuizione
di una nipote,Simona,molto le­
gata a Matteo e più grande di lui,
La Buona Domenica
che durante gli studi universitari
si era trovataaseguireunragazzo
con autismo,lafarnigliaèentrata
in contattoconAlbertoCavazza,
psicoterapeuta che esercitava al
Conventino:«Lì abbiamo trovato
un ambiente accogliente e profes­
sionisti molto preparati. Senza di
loro Matteo non sarebbe riuscito
a compiere così tanti progressi e
a sviluppare nel tempo le sue ca­
pacità».
Percorso lungo e impegnativo
Dopo una valutazione accurata,
il dottor Cavazza aveva spiegato
aigenitorilasituazione:«Così per
la prima volta cièstato detto che
aveva un disturbo dello spettro
autistico: Matteo aveva 5 anni, e
ci hanno detto che non avrebbe
mai potuto essere completamen­
te autonomo.Per noi,che sogna­
vamo il meglio per i nostri figli,è
stato un colpo durissimo. Con
un'enorme sofferenza abbiamo
dovuto accettare che l'autismo
non è una malattia e non si può
guarire: l'obiettivo delle terapieè
raggiungere il massimo grado di
autosufficienza».
Antonio eNicoletta si sonori­
volti allaNeuropsichiatriainfan­
tile dell'ospedale diBergamo,ma
nel frattempo hanno proseguito
anche laboratori,attività,terapie
e incontri organizzati alConven­
tino, sia per i genitori sia per i
ragazzi: «È iniziato così un per­
corso molto lungo e impegnativo,
cheèricadutoin granpartestùle
nostre spalle.L'impegno dellefa­
miglieèprezioso, essenziale per
i ragazzi comeMatteo».Ognicon­
quista è stata il ristùtato di un
lungo addestramento,costellato
di cadute, fallimenti e nuovi ten­
tativi, senza mai arrendersi.
«Matteo-ricordaAntonio-quan­
do era piccolo faticava a control­
lare i movimenti,le emozioni,gli
scatti di rabbia. Col tempo,però,
le terapie gli hanno permesso di
apprendere strategie efficaci di
contenimento. È riuscito così a
instaurare rapporti positivi e af­
fettuosi con le persone, anche al
di fuori della sua famiglia».
Il fratello, una guida
«La saggezza-scrive lo psicologo
americano Gregory Bateson - è
saper stareconladifferenzasenza
volerla eliminare».Questoèstato
uno dei principi più importanti
che ha diretto l'azione della fami­
glia negli anni di formazione di
Matteo: «Per noi era molto im­
portante che imparasse a stare in
mezzo alla gente, non solo con
altriragazzicondisabilità,macon
tutti».La scuolaèstataunfonda­
mentalepuntodi snodo:«Nostro
figlio èsempre stato accolto con
un atteggiamento di apertura edi
disponibilità-sottolineaAntonio
-.Èstatofortunato,haincontrato
ragazziedocentimoltoingamba.
Unodilorolostaancoraseguen­
do per aiutarlo a mantenere alle­
nate le competenze scolastiche,
e in particolare lettura e scrittura.
Capita che i ragazzi autistici ven­
gano emarginati nelle classi, a
Matteo questo non è successo:
durante i lavori di gruppo e le
uscitec'erasemprequalcunoche
L'allenamento con i pulcini Il suo banchetto al mercatino
In alto Matteo nel coro «Voce e Persona», qui sopra con la mamma e il fratello
glirestavaaccanto persostenerlo
e accompagnarlo».Anche l'orato­
IIAscuola rioèstatoun puntodiriferimento
sempre accolto essenziale: «Ha iniziato a fre­
quentare l'oratorio dell'Immaco­
con atteggiamento lataintomo ainove anni,insegui­
di apertura to quello delle Grazie e infine
quello del Seminarino in Città
e di disponibilità» Alta.Con lui c'era sempre il fratel­
loStefano,che per luièstato una
li Matteo guida,un appoggio costante,lo ha
sempre affiancato e aiutato. In
ha iniziato a giocare questi ambienti ha avuto espe­
rienze positive e ha stretto nuove
apallavolo amicizie».NelfrattempoAntonio
e ha imparato eNicolettahannolavoratodura­
menteperpotenziarelasuaauto­
anche a schiacciare» nomia:«Ci siamo concentrati su­
gli elementi che potevano essergli
dawero utili,come allacciarsi le
scarpe,distinguere i colori del se­
maforo e acquisire regole precise
dicomportamentoperattraver­
sare la strada in modo sicuro.
L'abbiamo incoraggiato ad andare
ascuoladasolo,anchesestavamo
inansiaeloseguivamolungotut­
to il percorso dalla finestra».
Quandoèarrivato il momento
di scegliere la scuola superiore
hanno scelto il percorso in modo
che fosse dawero adatto a lui e
potesse essergli utile: «Come ge­
nitori -sottolineaAntonio - ab­
biamo cercato di compiere scelte
adeguate alle attitudini diMatteo,
iscrivendoloauncorsodiforma­
zione professionale in ambito al­
berghiero,con un'attenzione par­
ticolare a ragazzi con disabilitàe
oggi ne siamo contenti. Anche
questohacontribuitoarenderlo
più indipendente e sicuro di sé.
Pernoila suapresenzaèundono
prezioso. C'è in lui una speciale
purezza: vede solo il bene nelle
persone. È sempre sorridente e
incapace di serbare rancore».
SecondoMarcelProust«il vero
viaggio di scoperta non consiste
nel trovare nuovi territori,manel
possedere altri occhi, vedere
29
l'universo attraverso gli occhi di
un altro, di centinaia d'altri».
!:importanza dello sport
AttraversogliocchidiMatteoan­
cheAntoniohascopertounapro­
spettiva diversa sulle realtà:
«Qualche volta abbiamo sfidato
insieme l'impossibile - spiega -,
come quandoMatteo ha iniziato
agiocareapallavoloeconl'allena­
mentohaimparatoa schiacciare.
Ci è voluto tanto tempo, ma ci è
riuscito bene,e nessuno all'inizio
ci avrebbe scommesso: raggiun­
gerequesto livello di coordinazio­
neediritmosembravaunobietti­
vo fuori dalla sua portata». Ha
iniziatoquestosportconilpadre,
ora continua da solo: i compagni
di squadra passano a prenderlo a
casa e dopo l'allenamento vanno
insieme a mangiare la pizza, poi
lo riaccompagnano: «Ormai è
parteintegrantedelgruppo».An­
tonio eNicoletta hanno fondato
e portato avanti per molti anni
anche l'associazione Agape (Asso­
ciazione genitori autismo e psico­
si effata), proprio per sostenere
l'azione delle famiglie: «È molto
importantecrearereteedarsi una
mano a vicenda.Noi abbiamo in­
contrato persone che ci sono state
molto vicine e che continuiamo
a frequentare anche oggi».
li lavoro nel panificio
Matteo lavora in un panificio per
tre mattine alla settimana: «Par­
tecipa alla produzione di pane,
dolciefocacce,eglidàmoltasod­
disfazione.Stavolentieriinmez­
zoallagente,senzaalcunproble­
ma». Da qualche anno ha iniziato
anche l'attivitàdiassistentealle­
natore con i ptùcini del calcio al­
l'oratorio del Seminarino: «È un
impegno molto importante per
lui, losegueconcostanzaegrande
senso di responsabilità». Anche
quella dei mercatini d'antiquaria­
toèuna bellaawentura: «Per me
- dice Antonio -è una passione.
All'inizio Matteo mi aiutava con
il mio banchetto,specializzato in
vecchigiocattoli,poihopensato
dioffrirglilapossibilitàdiaverne
uno tutto suo.Questa esperienza
glièpiaciutamoltissimo:lagente
haimparatoaconoscerlo,lotratta
con affetto». Un'amica difamiglia,
Maria Zaccone, qualche anno fa
hascrittounlibrosullasuastoria,
«Matteosavolare»:«Questo ciha
permesso di metterci alla prova
in modo nuovo, anche portando
una testimonianza in alcune
scuole superiori; una sfida e allo
stesso tempo una grande soddi­
sfazione». Grazie all'attività del
coro di «Voce e persona»,Matteo
ha acquisito un'ottima familiarità
con ritmo e musica, e salire stù
palco per lui e Nicolettaè anche
un modoper lanciareun messag­
gio:«Sarebbe bello chele persone
condisabilitàgodesserodi mag­
giore considerazione,che questa
condizione diventasseunamore
condiviso, intorno al quale far na­
scere nuove forme di sostegno e
di convivenza, per non lasciare
che le famiglie si trovino sole
quando è ora di pensare al futu­
ro».
()RIPROOUZIONE RISERVATA

30
Segue da pagina 26
ElSA ed ERNESTO con
figli e rispettive famiglie
abbracciano Rita,Enrico e
Camilla e sono vicini alla
famiglia nel ricordo del
caro
EMILIO
Nembro, 19 aprile 2020
t
Il 18 aprile, dopo una
vita intera dedicata con
amore alla famiglia,è man­
cata all'affetto dei suoi cari
ANTONINA STRAGAPEDE
veci.DE DURO
Ne danno il triste an­
nuncio i figli ROBERTO
con SILVIA, MARIO con
BARBARA, CATIA, gli
amati nipoti, la sorella
GRAZIA con PAOLO e
DAVIDE.
Grazie di cuore a chi ci è
stato vicino e a quanti la
ricorderanno nella pre­
ghiera.
Albano Sant'Alessan­
dro, 18 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Con tanta tristezza e sen­
tita partecipazione Piera
Comazzi
LINA e FERRUCCIO
SIGNORELLI con PAO­
LO e famiglia, CRISTINA
e famiglia sono vicini a
Roberto e fratelli per la
perdita della cara mamma
ANTONINA
Ponteranica, 19 aprile
2020
Le famiglie del condo­
minio MEUCCI sono vici­
ne a Katia,Roberto,Mario
e familiari per la perdita
della cara mamma
ANTONINA
Albano Sant'Alessan­
dro, 19 aprile 2020
Ciao carissima
INA
Ci mancherai immensa­
mente.
GRAZIA,PAOLO e DA­
VIDE.
Albano Sant'Alessan­
dro, 19 aprile 2020
La fami�lia DI MASSI­
MO tutta e vicina a Catia,
Mario e Roberto per la
dolorosa perdita della cara
mamma
INA
Gorle, 19 aprile 2020
t
Il Signore ti accolga nelle
Sue braccia
E mancata all'affetto dei
suoi cari
TECLA CARRARA
dianni90
Ne danno il triste an­
nuncio i cugini ETTORE
con ELISABETTA, SIL­
VIA e MAURIZIO, BAT­
TISTA, SILVANO, MA­
RIO e CLORINDA, INES,
JOSETTE, PIETRO, U R ­
BANA, LUISA,BASILIO e
SANDRA.
Un particolare ringra­
ziamento al personale del
Centro Don Orione di Ber­
gamo.
Una santa messa in suf­
fragio verrà celebrata in
data da destinarsi ad Albi­
no.
Bergamo - Albino, 16
aprile 2020
t t
È mancato all'affetto dei
suoi cari
PIETRO GUERRA
Lo annunciano con
grande tristezza pensando
ad una vita passata insieme
la moglie ANNA, i figli
MATTEO con MANUE­
LA, PAOLO con VALEN­
TINA, le sorelle CARLA e
ERMINA, i cognati SAN­
DRA e MINO.
Un particolare ringra­
ziamento per le amorevoli
cure alla Dott.ssa Codalli,
Enza e Talita
Per le disposizioni del
Ministero della Salute i
funerali sono sospesi.
Si ringraziano quanti in
questo momento sono vi­
cini al nostro dolore.
Bergamo, 17 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Vito, Bambina e Andrea
profondamente addolo­
rati
- Cesare Fucili
- Sandro Mora
- Tullio Fratus
- Con profondo cordoglio
Eleonora, Luigi e Federi­
co con Sara, Giovanni e
Antonietta
- Famiglie Gorrini e Gullia
Ciao
nonno PIERO
i tuoi nipoti sentiranno
sempre la tua mancanza
Sei stato un esempio e
avrai un posto speciale nel
nostro cuore.
LIUBI, GIORGIA, FE­
DERICA, FILIP e MAR­
TA
Bergamo,17 aprile 2020
Siamo vicini con la pre­
ghiera a Anna, Matteo e
Paolo per la perdita del
caro
PIERO
ERMINIA, ANDREA e
NICOLA con rispettive fa­
miglie.
Ponteranica, 19 aprile
2020
Ciao
PIERO
Ci mancherai.
I tuoi amici del tennis
CLARA, DINA, ANNA e
CARLO.
Curno, 19 aprile 2020
ROBERTO e PAOLA
Qa1tecipano con affetto al
dolore di Matteo e famiglia
per la morte del caro papà
PIETRO GUERRA
Bergamo,19 aprile 2020
Direzione, personale
docente e non docente e
alunni della scuola LEO­
NARDO DA VINCI si
stringono con affetto a
Paolo per la perdita del
caro papà
PIETRO
Bergamo, 19 aprile 2020
ELISA e GIANLUCA
MANCINI sono vicini ad
Anna e tutta la famiglia per
la perdita del caro
PIETRO GUERRA
Grazie per tutto quello
che hai sempre fatto per
noi, sarai per sempre nel
nostro cuore.
Bergan10, 19 aprile 2020
Siamo vicini a Paolo e
Valentina e ricordiamo
con affetto il caro
PIERO
NADIA e ANDREA con
MATTEO e RICCARDO.
Bergamo,19 aprile 2020
La cognata LILIANA
con i figli ELISABETTA e
GIANFRANCO e le rispet­
tive famiglie si uniscono al
grande dolore di Angela e
Roberto per la perdita del
caro
MARIO FORLANI
Milano, 19 aprile 2020
Vi ho visti, mano nel­
la mano, camminare
insieme. ...
Hai raggiunto in pace il
tuo amato Andi.
PINUCCIA GRITTI
in BUTTARELLI
dianni84
Lo annunciano con pro­
fondo dolore ifigli PATRI­
ZIA, CARLO, FABIO,MA­
RIATERESA, L U C A ,
GIANLUIGI, generi, nuo­
re e gli an1atissimi nipoti e
pronipoti.
Un particolare ringra­
ziamento al Dott Giorgio
Manfredi per la costante
presenza e assistenza e a
medici e infermieri
dell'Ospedale Papa Gio­
vanni XXIII.
Bergamo, 17 aprile 2020
Partecipano al lutto:
-'vlarina e Giorgio Gorrini
Cara
zia PINUCCIA
ci hai voluto bene e sempre
hai avuto ascolto e atten­
zione per ciascw10 di noi.
Ti salutiamo con ricono­
scenza per la gioia delle
chiacchierate con te, dei
tuoi festosi anniversari,dei
commenti ai libri letti e
scritti, dell'aiuto nei mo­
menti dolorosi o difficili.
Salutaci zio Andrea a cui
ti sei ricongiunta.
GIANCARLO, FRAN­
CA,MARIAGRAZIA, MA­
RIO, CLAUDIO, VITTO­
IUA, DONATA, MASSI­
MO e PAOLO LONGONI
che abbracciano forte i
cugini Buttarelli.
Bergamo,19 aprile 2020
ESTER e FEDERICO
con NICOLETTA, FA­
BRIZIO e MARCO ricor­
dano con affetto la cara
anùca
PINUCCIA
e sono vicini ai figli in
questo triste momento.
Bergamo,19 aprile 2020
PINUCCIA GRITTI
Con commozione ci
uniamo a Luca e famiglia
in questo momento di for­
te dolore.
CollegJ,e/i Ufficio Com­
merciale ALBINI.
Albino, 19 aprile 2020
Affranti per la dolorosa
circostanza partecipiamo
al vostro dolore per la
mancanza di
PINUCCIA
STEFANIA, MARIO,
MARIA, e MASSrMO FA­
CHERIS.
Bergamo,19 aprile 2020
I Sig.ri STEFANO, AN­
DREA e FABIO ALBINI,
FABIO TAMBURINI e
tutti i collegJ,i del COTO­
NIFICIO ALBINI Spa so­
no vicini a Luca in questo
biste momento per la per­
dita della cara mamma
PINUCCIA
Albino, 19 aprile 2020
I Docenti e la Segretaria
della Scuola Seconi:laria di
PrimoGradoP.AORISIO,
ricordando con gratitudi­
ne i Iunghi anni di stretta
collaborazione, partecipa­
no con viva e sincera com­
mozione al dolore della
Congregazione per la
scomparsa di
Padre
EDOARDO ROTA
loro dirigente ed educato­
re appassionato.
Per intercezione di San­
ta Paola Elisabetta Cerioli,
lo affidano a Dio nella
pregJ,iera
Martinengo, 19 aprile
2020
t t
Ciao Anna
hai ragi:iw1to la mam­
ma,il papa e nostra sorella
Amalia.
Hai viaggiato in tutto il
mondo per testin10niare il
tuo in1pegno nella difesa
dei di.ritti sociali, in parti­
colare quelli dei bambin�
rappresentando l'Italia per
dieci anni presso la EAPN
(European Anti -Poverty
Network).
Dr.ssa
ANNA MARIA
CAVALLONE
Già Vice Prefetto Ispettore
Ministero Interni
Annunciano addolorati
la scomparsa il fratello
LUIGI, i nipoti MAURO
con LUDOVICA, SIMO­
NETTA con GOFFREDO
e i rispettivi figli.
Un ringraziamento par­
ticolare alla Dr.ssa Mama­
talieva e alla Dr.ssa Rizzo,
al Rag. Roberto Papa e
tutto if personale della RSA
Caprotti Zavaritt per le
attenzioni rivolte ad Anna
Maria in oltre cinque anni
e per le an1orevoli cure che
tutti avete avuto in queste
ultime settimane.
Grazie a Silvana,Lisetta,
Carla, Janet, Liliat1, Mar­
cello, Chiara e Francesca
per l'affettuosa compa­
gnia, presenza e aiuto nella
quotidianità
Grazie a Don Luigi Ghe­
rardi per la cai·itatevole
presenza e confronto sui
vari argomenti di conver­
sazione durante i vostri
incontri.
Bergamo,18 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Con dolore, Laila
Cara
zia ANNA
sono tanti i bei ricordi: dai
viaggi a Roma per la Pa­
squa e per le tesi, alla tua
apertura al mondo e alle
diverse culture, alla tua
frase fissa ad O$Jli appun­
tamento fainighare: "come
posso contribuire?" che
ben descriveva il tuo ap­
proccio verso gli altri che
sono stati il soggetto prin­
cipale di tutta la tua vita
Grazie per gli insegna­
menti e per l'esempio di
donna forte coraggiosa
colta
MAURO e SIMONET­
TA
Bergan,o,18 aprile 2020
Cara
zia ANNA
ti abbiaino conosciuta al
rientro a Bergamo e per
noi sei sempre stata qu�
grazie per i consigli che ci
Ftai dato e per l'inglese che
ci hai insegnato,ricordere­
mo come si illuminava il
tuo viso quando felice ci
vedevi.
TOMMASO,MARCEL­
LO, CRISTINA, VITTO­
RIO, FRANCESCA
Bergamo,18 aprile 2020
t
È mancato all'affetto dei
suoi cari
GIUSEPPE EZIO
RICCI
dianni82
Lo atrnunciano con do­
lore la moglie PAOLA RI­
TA,le figlie ANNA e LAU­
RA e il nipote PHILIPPE.
Bergamo,18 aprile 2020
Insieme a te e grazie a
te abbiamo trascorso anni
indimenticabili.
Sarai sempre con noi.
dianni82
Lo annunciano con inl­
menso dolore la moglie
GIOVANNA,ifigliPAOLA
e ANTONIO con VANNA
e gli adorati nipoti FRAN­
CESCO e LAVINIA, il co­
gnato OSVALDO con SIL­
VIA e FRANCESCA, la
cognata RAFFAELLA, cu­
gini e pai·enti tutti.
Il caro Filippo sarà ac­
colto nel cimitero di Moz­
zo alla presenza dei soli
stretti familiari.
Ringraziamo parenti e
ainici per l'affetto e la vici­
nanza.
Mozzo, 16 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Giovanni, Sandra, Mari­
netta, Mariangela Inno­
centi e rispettive famiglie
- Profondainente addolo­
rati i figli di Gianmaria
Abeni
- Luciano Carzaniga
- E�dio e Nede Bolis
- C1cci e Marghe Gatti
- Pie1ino Cmtinovis con
profondo cordoglio.
Caro
ALIPPO
come �r tanti sei stato
una guida, lo sei stato an­
che per noi.
Siamo vicini alla fami­
glia.
PAOLO, GIOVANNA e
GRAZIA
Bonate Sopra, 19 aprile
2020
FRANCO e MARIA RI­
GAMONTI,addolorati per
la perdita del caro runico
FILIPPO
abbracciano con affetto
Giovanna e i familiari.
Dalmine, 19 aprile 2020
Ciao
FILIPPO
ti ricordiamo con grandis­
simo affetto.
La tua gi:ande passione
per i corridori della Poli­
SP<?rtiva Curno, e per il
ciclismo in generale, ci ha
felicemente accompagna­
to negli splendenti anni
della nostra giovinezza.
I fratelli CLAUDIO,
MARIO e FAUSTO COR­
TI.
Curno, 19 aprile 2020
t
Ci ha lasciati la nosb-a
cara
ASS UNTA PAPETTI
vecl.CAWONI
dianni92
Lo annunciano con do­
lore i figli ANTONIA con
CLAUD10, GIANCARLO
con GIOVANNA, gli ado­
rati nipoti, pronipoti e pa­
renti tutti.
Si ringraziano quanti le
saranno vicino con un l?en­
siero e con una pregJ,.1era.
Terno d'Isola, 18 aprile
2020
La cognata ROMANA
con GIANNI, RITA, SO­
NIA e famiglie sono vicini
ai nipoti e cugini per la
scomparsa della cara
zia ASSUNTA
Bergamo,19 aprile 2020
t t
Ci hai insegnato molto
con la tua voglia di vivere
e la tua forza nell'affronta­
re le prove della vita
Ora riposa in pace e
veglia su tutti noi insieme
al tuo amato Federico.
SIRIO BONOMEW
dianni91
Ne danno il triste an­
nuncio la moglie RINA, i
figli ANNA, SILVANA e
MASSIMO, i generi, la
nuora, i nipoti, le sorelle, il
fratello e parenti tutti.
Tagliuno di Castelli Ca­
lepio, 17 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Nipoti Lucia
-Giacomo
- Riccardo
- Luisa e rispettive fatni-
glie con affetto
Il fratello GIOVANNI e
famiglia BONOMELLI so­
no vicini ai familiari per la
perdita del caro
SIRIO
Chiudono, 19 aprile
2020
CONSOLI INNOCEN­
TE con ANNA e i figli con
rispettive farniglie sono vi­
cini a Massimo e Miriam
per la perdita del caro
SIRIO
Carobbio degli Angeli,
18 aprile 2020
Coloro che amiamo e
che abbiamo P.erduto
non sono più dove
erano., ma sono ovun­
que noi siamo.
CONSOLI ALEX e LIN­
SEY con rispettive faini­
glie partecipano al dolore
ili Massimo e Miriam ed
alla famiglia Bonomelli per
la perdita del caro
SIRIO
Carobbio degli Angeli,
19 aprile 2020
Siamo vicini a Massinlo
e famiglia in questo triste
momento per la scompar­
sa del caro papà
SIRIO
ROBERTO NICOL! e
famiglia.
San Paolo D'Argon, 19
aprile 2020
t
Ciao papà oggi hai rag­
giunto la nostra cara mam­
ma
Ci mancherai tanto.
ANGELO BENAGUA
dianni87
I figli SONIA, OLIVO,
PAMELA, TIBERIO,DIE­
GO e le rispettive famiglie
e nipoti.
Treviolo,18 aprile 2020
GIUSY e familiari,com­
mossi, sono vicini ai figli e
rispettive famiglie per la
perdita del caro papa
ANGELO
Paladina, 19 aprile 2020
Il Sindaco, gli Am1nini­
stratori ed il personale del
COMUNE di TRESCORE
BALNEARIO sono vicinia
Bruno per la perdita del
caro fratello
LUIGI GIORGI
Trescore Balneario, 19
aprile 2020
Il vuoto che hai lasciato
sarà colmato da un sincero
e profondo ricordo
GRAZIANO GUERINI
di anni 64
lo annunciano con im­
menso dolore il fratello
MARIO, la moglie GIU­
LIANA, i figli MARCO,
PIERA,MARTA,le sorelle
SERAFINA, TERESINA,
MARINA con rispettive fa­
miglie.
Si ringrazia il Dott. Ful­
gosi per fa sua disponibilità
nelle cure e assistenza pre­
stata.
Ve1tova, 19 aprile 2020
GRAZIANO
abbiamo condiviso la vita
pure con ruoli diversi.
Aiutami a chiudere le
ultime pendenze che a te
stavano molto a cuore.
Tuo fratello MARIO.
Vertova, 18 aprile 2020
Papà
solo tu sai quanto dolore
per noi.
Porteremo nel cuore i
tuoi insegnamenti.
Ti ameremo per sem­
pre.
MARCO, PIERA, MAR­
TA
Vertova, 18 aprile 2020
La FARMACIA MO­
RELLOpartecipaal dolore
della Dottoressa Piera per
la perdita dell'arnato padre
GRAZIANO
Treviglio,19 aprile 2020
Uniti nel salutarti, ti au­
guriamo buon viaggio
Campione
GRAZIANO
Avrai sempre un posto
nei nostri cuori.
DARIO, DONATELLA,
LETIZIA, GIOVANNI.
Alzano Lombardo, 19
aprile 2020
ATTILIO, NADIA e
GIOVANNA SANTINI
con risp<,ttive farniglie so­
no vicrni a Mario per la
perdita del caro fratello
GRAZIANO
Bergamo, 19 aprile 2020
t
Ci ha lasciati la nostra
cara
GIOVANNA TERZI
veci. PANDOLFI
dianni88
Ne danno il triste an­
nuncio i figl� la nuora, i
nipoti, i pronipoti, sorella
e parenti tutti.
Un particolare ringra­
ziamento al personaleael­
la RSA Giovanni Paolo I
di Seriate per le cure pre­
state.
Si ringraziano quanti la
ricorderanno con una pre­
gJ,iera.
Seriate, 18 aprile 2020
PIERO, MARIATERE­
SA,WILLIAM ed ELENA
sono vicini al dolore di
Luciat10 e Jenny per la
perdita della cara mamma
GIOVANNA TERZI
veci.PANDOLFI
Seriate, 19 aprile 2020
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
t
Amarti è stato facile
dimenticarti in,pos­
sibile.
Il marito DARIO, i figli
MASSIMO e MARINO,la
nuora MICHELA, i nipoti
CRISTIAN, MARA e
MATTEO,le sorelle, il fra­
tello, le cognate, i cognati,
le zie e lo zio, i nipoti e tutti
i parenti, annunciano con
immenso dolore l'inlprov­
visa scomparsa della loro
cara
MARIA ZUCCHELLI
in TERZI
(Lina)
dianni 69
L'ultin10 saluto alla no­
stra cara Maria avrà luogo
in forma strettamente pri­
vata come da ordinanza
ministeriale lunedì 20
aprile nel cimitero di Gro­
mo alle ore 15.
Si ringi:azianoquanti sa­
rarrnovicini con il pensiero
e la pregJ,iera.
Gromo - Bergamo, 18
aprile 2020
Cari Dario, Massimo e
Marino,piangiamo con voi
la partenza per la Casa del
Padre della carissima
UNA
Vi siamo vicini con tanto
affetto e preg},iamo il Si­
gnore che vi aiuti a supe­
rar-e questo triste momen­
to.
AUGUSTA, ENNIO,
ELENA, SERGIO, GIU­
SEPPE, LAURA, IRENE,
ARIANNA e FEDERICO.
Grassobbio, 18 aprile
2020
LETIZIA, FRANCE-
SCO e famiglia sono vicini
a Dario, Massimo, Marino
e Tranquilla e partecipano
al dolore per la scomparsa
della cara
UNA
Ardesio, 19 aprile 2020
Cara amica,rimarrai per
sempre nel mio cuore.
Ciao
UNA
GRAZIELLA
Gromo, 18 aprile 2020
t
È mancato all'affetto dei
suoi cari
ARTURO TACCHINI
dianni90
Ne danno il triste an­
nuncio la moglie ELDA, i
figli AURELIO,MARCEL­
LO con ELENA, MARCO,
ARIANNA e GLORIA, le
sorelle, i fratelli, i cognati,
le cognate, nipoti e parenti
tutti.
I familiari ringraziano
tutticoloroche pregJ,eran­
no per lui.
Albino, 17 aprile 2020
Partecipa no al lutto:
- Ubaldo Cortinovis
CARRARA PIETRO e
farniglia porge sentite con­
doglianze ai fanùliari per
la scomparsa del caro si­
gnor
ARTURO TACCHINI
Vallalta, 19 aprile 2020
Continua a pagina 34
 Hinterland 31
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

LaSacraFamigfiadi Comonte
CURNO

Gli occhi cli Amir

piangelamortedi otto religiose
seriate.Una vita dedicata ad alunni, anziani e a servizio della comunità
La madre vicaria: le sorel le anziane pi I astri su cui si poggia la nostra storia
CARMELO EPIS
- La Congregazione
della Sacra Famiglia, fondata
1'8 dicembre 1857 a Comonte
di Seriate da Santa Paola Eli­
sabetta Cerioli, piange la mor­
te di otto religiose (di cui tre
bergamasche) in conseguenza
del coronavirus o per proble­
mi aggravati dal morbo.
Si sono spente nella casa di
riposo di Almenno San Salva­
tore o in casa madre. Sono sta­
te impegnate in scuole, case di
riposo e servizi vari indispen­
sabili alla vita delle comunità,
come guardaroba, cucina e
portineria. «Viviamo questo
periodo con trepidazione,
specialmente per le nostre so­
relle anziane - sottolinea la
madre vicaria suor Chiara Ri­
vola -. Sono la memoria del­
l'istituto e i pilastri su cui pog­
gia la nostra storia. Nello stes­
so tempo, siamo animate dalla
speranza che tutto questo avrà
un termine».
Questi i nomi delle tre reli­
giose bergamasche: suor Pal­
mina Serighelli, suor Maria
Lucia Calvi e suor Enrichetta
Maffeis.
Suor Palmina, 92 anni, di
Seriate, ha speso la sua lunga
vita fra i bambini della scuola
d'infanzia e nella pastorale
parrocchiale e infine nella
portineria a Comonte. Era sta­
ta anche superiora nella scuo-
La chiesa della casa madre delle Suore della Sacra Famiglia a Comonte
la d'infanzia di Brusaporto.
Sulla pagina Facebook della
parrocchia è stata ricordata
dal parroco don Marco Ferra­
ri: «Suor Palmina ha testimo­
niato che la "sua famiglia" è
stata la nostra comunità. In­
fatti, suor Palmina e le altre
suore hanno scelto di sentire
propri figli tutti quei bambini
e ragazzi che hanno incontra­
to nella scuola materna, in
oratorio, in chiesa. E si sono
rese davvero sorelle di tante
madri e padri che hanno inco­
raggiato, consolato, esortato e,
talvolta, anche rimproverato
dolcemente per amore. Suor
Palmina ci aveva ha detto che
la sua missione continuava a
Brusaporto attraverso la pre­
ghiera: siamo certi che anche
ora dal Cielo continuerà la sua
intercessione per la nostra co­
munità».
Suor Maria Lucia Calvi, 99
anni, di Santa Brigida, è stata
per tanti anni insegnante nel­
le scuole elementari, soprat­
tutto a Roma, per poi essere di
aiuto in vari servizi nelle co­
munità. In Valle Brembana ri-
cordano in particolare quando
a Cusio custodiva «la casa che
è stata per decenni punto di ri­
ferimento per l'educazione
dei piccoli, scuola di lavoro e
attività ricreative dei ragazzi».
Infine suor Enrichetta Maf­
feis, 99 anni, di Leffe, già assi­
stente delle allieve orfane e
poi responsabile di varie case.
La sua scomparsa è stata ricor­
data anche sulla pagina Face­
book dell'oratorio di Leffe, af­
fidandola alle preghiere dei fe­
deli.
ClRIPRODUZIONE RISERVATA
si sono spenti
a 5 anni: «Era vita»
A
mir aveva gli occhi
grandi, con gli oc­
chi esprimeva la
sua felicità di bim­
bo amato. «Mio figlio non
can1minavaenon parlava ma
comunicava con gli occhi.
Ora la nostra vita è vuota sen­
za di lui». È un dolore indici­
bile quello di Asmaa Anbar,
giovane mamma di 30 anni,
originaria del Marocco, ma da
tempo residente a Curno. Da
pochi giorni ha perso il figlio­
letto A.mir Bendaou, di soli 5
anni.Unoscricciolo nato con
una disabilità grave. Pesava
solo 7 chili. Il piccolo sin dalla
nascita ha fatto avanti e in­
dietro dal reparto di Pedia­
tria dell'Ospedale Papa Gio­
vanni. Questa voltaerastato
ricoverato il13 marzo in Te­
rapia intensiva per una pol­
monite. Poi purtroppo le sue
condizioni si sono aggravate.
L'll aprile è volato via. Nella
sua abitazione, insieme al
maritoAbdelouahad Benda­
ou, 50 anni, la mamma parla
con le lacrime agli occhi e la
voce spezzata. I genitori, che
hanno altri due figli, Rillana
di 4 anni e Yassin di 11, mo­
strano con tenerezza le foto
e i video del loro angioletto.
In alcune immagini c'è la
mamma che mette la musica
per farlo divertire. A.mir co­
municava la sua felicità con
grandi sorrisi, spalancando i
suoi bellissimi occhi. «Per noi
è una mancanza profonda-
continua la madre-, ha sof­
ferto molto per tutta la sua
breve vita ma ho sempre cer­
cato di non fargli mancare
nulla. Con il volto esprimeva
tutti i suoi sentimenti. Ci
manca profondamente». La
donna è stata vicina al suo
piccolo figlio fino all'ultimo,
nonostante fosse intubato in
Terapia Intensiva. «Sono an­
data a trovarlo fino all'ultimo
giorno», racconta commossa.
Guardando lo straziante vi­
deo di quell'incontro si vedo­
no gli occhioni di A.mir che
cercano la madre di continuo.
Due grandi e stupendi occhi
che parlano. Il piccolo è stato
sepolto il14aprile al cimitero
islamico di Colognola. «Rin­
graziamo Arid Wahid del­
l'agenzia funebre che ci ha
datotutto il supporto e anche
il consolato di Milano e tutta
la comunità islamica, oltre ai
medici e gli infermieri che
hanno fatto il massimo», ci
tengono a dire i genitori. «Al­
la sua nascita - conclude la
madre-ci avevano detto che
era difficile che superasse
l'anno di vita e invece per 5
anni e mezzo è stato con noi».
La madre ha voluto salutare
il suo piccolo conquesle pa­
role sui socia!: «Ciao amore
mio. Ciao angioletto mio. Ri­
posa in pace».
Alessio Malvone
ClRIPROOUZIONE RISERVATA

Una bandiera per

Gratis In edlC0l8
308Plil!8
Bergamo
1mauauerIua0mo·
L'immagine scelta dai bergamaschi sarà
distribuita a tutti i lettori de L'Eco di Bergamo.
Un simbolo che testimonia la capacità
di reagire di fronte alle difficoltà. con rtco di
Mettiamola alle finestre, sui balconi o sui cancelli
come segno di vicinanza, come segno di unione
di una comunità che condivide la stessa anima tenace e il medesimo
desiderio di rialzarsi.

Bergamo è ferita, ma non è disposta a cedere.

Bergamo rinascerà, questa sarà la sua bandiera .

•
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la bandiera nei giorni precedenti insieme alla copia del quotidiano.
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modalità per il ritiro.

È una iniziativa de Con il sostegno di

CECO DI BERGAMO INTES4 � S�OID

Un sentito grazie agli imprenditori e ai professionisti comaschi,
coordinati dal quotidiano La Provincia.
CUOllE BEHGMIASCO
32 L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

Le storie Bergamo senza confini

Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all'estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza
L'iniziativa confini» promosso da «L'Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della comunità bergamasca onlus. Per chi lo desidera è possibile ricevere
gratuitamente per un anno l'edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: bergamosenzaconfini@ecodibergamo.it.

Alla guida di tour

dai grandi parchi
delYAustralia
alle città d'Europa
Silvia Borlini. Da Villa d'Ogna fino alla Tanzania
per far conoscere la bellezza della natura e dell'arte
Ora, a 31 anni, Chamonix è il suo rifugio tra le Alpi

MICHELA GAITI dosi che il risultato sia un'espe­

- «Credo diaver inqual­
che modo avvertito il bisogno,sia
fisico che mentale, di partire, e
soprattutto di doverlo fare per
rispetto verso me stessa: una
persona che doveva scoprire e
imparare di più per sentirsi com­
pleta». Ha31 anni oggiSilviaBor­
lini,originari a di Villa d'Ogna,e
ne aveva 25 quando ha deciso di
partire alla scoperta del mondo.
«Sono partita alla volta del­
l'Australia-racconta-: avrei do­
vuto soggiornare lì solo per 6
mesi e riprendere così padro­
nanza con la lingua inglese ma...
le circostanze? La vita? Il desti­
no? Chissà chi l'ha voluto,ma ci
ho vissuto per due anni, viag­
giando e lavorando. Ho comin­
ciato la mia carriera come guida
turistica nel West, approdando
poi nel parco nazionale e sito
Unesco «Uluru Kata Tjuta Na­
tional Park» situato nel deserto
centrale e visitato ogni giorno da
milioni di persone provenienti
da tutto il mondo. A esse tra­
smettevo la passione e la cono­
scenza di questo luogo unico,
delle piante e animali che lo po­
polano, della cultura aborigena
e delle "dreamtime stories" che
per millenni hanno permesso
alle popolazioni di sopravvivere
in spazi ostili,e della storia degli
esploratori provenienti dal mon­
do occidentale che lo hanno co­
lonizzato, sfruttato efatto diven­
tare loro proprietà. I tramonti
indimenticabili e cielistellati di
questo meraviglioso deserto mi
sono entrati nel cuore e lìreste­
ranno per sempre.Ho dato il via
a una reazione a catena: un amo­
re irrefrenabile per scoprire e
perfarscoprire aglialtrile mera­
viglie del nostro pianeta e dei
suoi popoli».
Dopo due anni nella terra dei
canguri,la giovane decide di av­
vicinarsi a casa. «Dopo l'Austra­
lia ho avvertito un altro bisogno
La scheda
Silvia Borlini
31 ANNI
Da 6 anni tour leader
Un diploma nel settore
turistico e varie
specializzazioni come tour
leader, Silvia Borlini, 31
anni, di Villa d'Ogna ama la
bellezza della natura e
dell'arte. E soprattutto da
sempre sogna di farla
scoprire a un gran numero
di persone. È per questo che
ha iniziato a viaggiare e
lavorare all'estero da
quando era 25enne. Tra le
esperienze più significative
quella di guida turistica nel
parco nazionale e sito
Unesco «Uluru Kata Tjuta
National Park» situato in
Australia.
za dai mille colori ed avvolgenti
sapori, che solo noi riusciamo a
trasmettere? E così,per due an­
ni,l'Europami haaccoltaeospi­
tata in ogni suo angolo. L'ho gira­
ta da tour leader lavorando vera­
mente sodo, e l'ho regalata ai
miei viaggiatori curiosi di saper­
ne la storia, di sperimentarne la
cultura,di vederne le tradizioni,
di ascoltarne le lingue, di assag­
giarne le ricette,di vederne i vol­
ti, e di portarne a casa l'essenza.
Tutto questo l'ho vissuto insie­
mea loro,edèciòcherendeuni­
co e magico questo lavoro!»
«La guida turistica è chi sa
tutto, di qualcosa; il tour leader
èchi saqualcosa,di tutto!- dice
rienza indimenticabile per chi ha
intrapreso il viaggio stesso.I det­
tagli, la precisione,l'atmosfera di
allegria sono tra i principali in­
gredienti che creanoquesto gu­
stosissimo cocktail».
«Ora, da circa un anno - dice
SilviaBorlini-, la vita mi ha ac­
compagnato verso un posto dove
ho trovato tutte le mie passioni
in un unico quadro:questo posto
sono le Alpi Francesi e io qui ora
lavoro e vivo grazie al turismo; il
mio ruolo è "responsabile cola­
zioni" in un albergo cinque stelle
situato nelcentrodi Chamonix.
Inquestoluogolanaturaèl'indi­
scutibile protagonista. Il Monte
Bianco,il nostro tetto d'Europa,
èl'obiettivo di mo!ti alpinisti che
fanno diquesta valle la loro meta
per vacanze ed escursioni. E io,
amante della montagna fin da
piccola,appassionata di corse e
camminatein altaquota,quimi
sento come una marmotta nel
suo habitat naturale. La clientela
èinternazionale,giovane, spor­
tiva; il panorama è brillante
d'estate e cristallino in inverno.
Un angolo di paradiso di cui mi
sono follemente innamorata.Il
lavoro è intenso nei mesi estivi
e nei mesi invernali, e si arresta
quasi completamente nelle sta­
gioni intermedie. Questo mi da
la possibilità di partire per altre 1. Silvia Borlini, 31 anni di Villa d'Ogna, ha iniziato a girare il mondo a 25 anni: ha fatto per due anni la
sconfinate avventure che sono la guida turistica nel West Australia, approdando poi nel parco nazionale e sito Unesco «Uluru Kata Tjuta
benzina che mantiene attivo il National Park»; 2. Recentemente ha trascorso 4 settimane in un villaggio in Zambia in una scuola con
mio motore. L'ultima di queste 400 bambini; 3. Ora lavora in un hotel a 5 stelle a Chamonix in Francia come responsabile colazioni
impagabili esperienze? Quattro
settimane trascorse in un villag­
gio in Zambia, come volontaria questa visione mi ha reso ancora ovunque io sia capitata,i colleglù
all'interno di una scuola diquasi Qui Chamonix più riconoscente di tutto quello chemi hannoinsegnatoe aiutato
400 bambini. Impossibile de­
scrivere con poche parole l'amo­ In quarantena che ho ottenuto lungo il percor­
so: conquiste professionalt per­
a crescere,e chi mi protegge e mi
guidasemprenelpostogiustoal
re donato e ricevuto in un Paese ai piedi del Bianco sonali,e nuovi obiettivi venuti a momento giusto. Penso che, se
povero ma che ha l'inspiegabile galla lungo il cammino». unacosace l'hai dentro,primao
capacità di farti tornare ricco». «In quesot moemnto mi trovo in «L'Italia? Sempre con me, poi questa esce allo scoperta... e
Una passione per l'avventura Francia, a Chamonix dove lavoro, ovunque vada A volte manca,ma se non sei tu a darti ciò di cui hai
e i viaggi,quasi contagiosa,man­ ma ovviamente anche qui è tutto non credo torneròa viverci sta­ bisogno, èproprioquel bisogno
tenendo sempre saldi i legami chiuso- racconta Silvia Borlini a bilmente. Ho scelto la Francia che viene a cercartt e a prender­
con la famiglia e la Valle Seriana. proposito dell'emergenza corona­ anche perché nonècosì lontana ti».
«Sonoconvintacheilsegretosia virus-, incluso l'hotel Ss1elle e una persona che nutre un lega­ ClRIPROOUZIONERISERVATA

-prosegue-:quello di conoscere
più a fondo il mio continente; e
quale modo migliore per farlo se
non mostrandolo alle persone
che dall'altro capo del mondo
giungono in Europa per esplo­
rarla,e ricordarla come la vacan-
Silvia -. Ecco la differenza tra le
due professioni, spesso poco
chiara a chi non opera nel turi­
smo.In pocheparoleil tour lea­
der, o accompagnatore turistico
si occupa di tutti gli aspetti di un
viaggio organizzato,assicuran-
uno solo - prosegue -: partire
senza aspettative,ma solo conia
certezza che ovunque andrai in­
contrerai qualcosa di stupendo
che varrà la pena di essere vissu­
to e raccontato, perché ti farà
crescere!Mi sonoresacontoche
(Grand Hòtel des Alpes) dove sono
assunta, e dove abbiamo dovuto
interrompere la stagione invernale
un mese prima di quanto fosse
previsto. Nella speranza di riaprire
per quella estiva, ora si fa la qua­
rantena pressoché come in Italia».
me fortissimo con la sua grande
famiglia come il mio, non può SUI sito web
stabilirsi in un Paese dai confini TUTTE LE STORIE
troppo remoti. E sempre con me DAL MONDO
sono anche gli amici che ho in LE PUOI TROVARE SU
ogni angolo del mondo,gli angeli www.ecodibergamo.it
chemi hannoospitatoeaccolto

Bergamo senza confini è un progetto de

CECO DI BERGAMO
in collaborazione con
rtt1
n
FONDAZIONI)
tl'ORE ll"RGAMAS1.0 DELLA COMUNITÀ BERGAMASCA
�ERGAMO
SENZA CONFINI
ONLUS
 Provincia 33
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

Strade e scuole
attendono i lavori
Bilancio in arrivo
Opere pubbliche. In Consiglio provinciale il 23 aprile
Gafforelli: «Condizioni non ideali, ma non si poteva
aspettare: ci sono progetti e gare da far partire»
PATRIK POZZI
- Far partire opere e la­
vori pubblici che, oltre a rende­
re più sicure strade e scuole pro­
vinciali, contribuiranno a rida­
re slancio al mondo del lavoro
messo in crisi dalla pandemia.
È l'obbiettivo dell'approva­
zione del bilancio di previsione
2020 della Provincia che sarà
portato nell'aula consigliare il
23 aprile. Non ci potrà essere
pubblico e i consiglieri provin­
ciali presenti (non tutti perché
alcuni parteciperanno colle­
gandosi via skype) saranno do­
tati di tutti i dispositivi di prote­
zione individuale (guanti e ma­
scherine): «Condizioni certo
non ideali - sostiene il presiden­
te Gianfranco Gafforelli - oltre,
però, non si poteva aspettare: ci
sono progetti e gare pubbliche
per l'assegnazione di appalti al
momento fermi perché si sta
appunto attendendo l'approva­
zione del bilancio di previsio­
ne». Progetti e gare che riguar­
dano tutti i settori: quello delle
strade con la necessità di asse­
gnare i tre appalti da 800 mila
euro ciascuno per asfaltare le
strade di pianura, Val Seriana e
Val Brembana: «Non vogliamo
I Asfaltature
in pianura e valli,
ponti ed edifici
scolastici
da mettere al sicuro
fare la fine di quest'anno» com­
menta Gafforelli. Il riferimento
è al fatto che, per lungaggini bu­
rocratiche (a cui poi si è aggiun­
to l'inverno durante il quale non
si può asfaltare), il grosso delle
asfaltature del 2019 partiranno
solo nei prossimi giorni; quello
delle infrastrutture come i pri­
mi interventi di messa in sicu­
rezza d'urgenza (poi ne dovran­
no seguire altri), per un costo
complessivo di 1,6 milioni di eu­
ro, del ponte sull'Adda fra Va­
prio e Canonica e di quello sul
Brembo a Ponte San Pietro ol­
tre che il monitoraggio da remo­
to dei sottopassi per prevenire
allagamenti da bombe d'acqua;
quello dell'edilizia scolastica
con il consolidamento della co­
pertura delconvitto Cesare Bat­
tisti di Lovere e la realizzazione
dei nuovi laboratori di chimica
all'istituto Marconi di Dalmine.
Ai primi di maggio, invece, è
stata rinviata l'adozione del
Ptcp (piano territoriale di coor­
dinamento provinciale). Circa
un mese fa, nel pieno della pan­
demia da coronavirus, era stato
previsto il contrario: si era deci­
so di procedere prima con l'ado­
zione del Ptcp che esigeva sola­
mente la convocazione del Con­
siglio provinciale (formato, pre­
sidente compreso, da solamen­
te 17 componenti che possono
stare nella sala del Consiglio
provinciale mantenendo la di­
stanza di sicurezza). E, succes­
sivamente,dopo l'allentamento
della morsa dell'epidemia, quel­
lo del bilancio: il motivo è che,
dopo l'approvazione da parte
del Consiglio provinciale, que­
sto documento esigeva la ratifi­
ca dell'assemblea dei sindaci dei
243 Comuni della Provincia im­
possibile da convocare visto il
vigente divieto di assembra­
menti. Ora invece l'ordine è sta­
to invertito. «Le carte in tavola - Un intervento di asfaltatura in una foto d'archivio: ci sono tre appalti da 800 mila euro da assegnare
spiega ancora il presidente - so­
no state cambiate da recenti di­
sposizioni del Governo che ci
danno la possibilità di approva­
re il bilancio anche senza la rati­
fica dell'assemblea dei sindaci a
cui, comunque, per garantire la
giusta trasparenza, ho fatto in­
viare tutti i documenti in meri­
to».
D' accordo sull'inversione di
dicono le minoranze: «È oppor­
tuno - sostiene Gianfranco Ma­
sper (Lega) - approvare il bilan­
cio in modo che la Provincia
possa spendere quei pochi soldi
che ha disposizione. A nostro
awiso alcune stime di entrate
sono sovrastimate, ma ora non è
certo il momento di fare pole­
miche. Ci sarà tempo dopo per Il ponte tra Canonica e Vaprio d'Adda: una delle infrastrutture che necessitano di interventi
fare alcuni ragionamenti».
Sulla stessa linea Massimo
Cocchi (Lista «Civici popolari
indipendenti per Bergamo»).
«Giusto dare priorità al bilan­
cio: è necessario che i lavori già
tempo programmati su strade e
edifici scolastici ricomincino al
più presto per garantirne la si­
curezza ma, in questo momen­
to, soprattutto per rilanciare
l'economia e dare lavoro alle no­
stre imprese».
ORI PRODUZIONE RISERVATA Il convitto Cesare Battisti di Lovere In rosso, i futuri laboratori del Marconi di Dalmine

Colpo di sonno dopo il turno: genzaiturnisifannosemprepiù

auto si ribalta, infermiera ferita
Treviglio
La donna, 53 anni, stava
tornando dall'ospedale
di Crema. Ha urtato
il cordolo di un'aiuola
- Stava ritornando dal­
l'ospedale di Crema, dove aveva
terminato il suo turno lavorati­
vo notturno, quando giunta a
Treviglio, a poca distanza da ca­
sa,haaccusatoun colpo disonno
che è stato la causa dell'inciden­
te. Infatti la conducente ha per­
so il controllo della propria vet­
tura che urtando il cordolo di
un'aiuola alberata si è poi ribal­
tata: uno schianto che ha causa­
to il ferimento della donna al vo-
!ante rimasta temporaneamen­
te incastrata nell'abitacolo fino
all'arrivo dei soccorsi.
A rimanere incastratane! vei­
colo, ieri mattina poco prima
delle 8, una 53enne infermiera
La Fiat Punto dell'infermiera ribaltata FOTO CESN 1
trevigliese, trasportata all'ospe­
dale cittadino doveè stata sotto­
posta agli accertamenti radio­
grafici e quindi trattenuta in os-
servazione.
La donna ha ammesso il col­
podisonno,derivatoanchedalla
stanchezza accumulata in 11 ore
di lavoro all'ospedale di Crema,
dove in questo periodo di emer-
pesanti.
Il ritorno a casa
Ieri mattina E.B. ha lasciato il
nosocomio cremasco per fare ri­
torno a casa, percorrendo i circa
trenta chilometri di distanza.
Entrata in Treviglio ha poi im­
boccato il tratto della circonval­
lazione esterna di viale Monte­
grappa alla guida della sua Fiat
Punto: un viaggio effettuato abi­
tualmente senza problemi, ma
che ieri mattina è culminato con
l'incidente. Proprio per l'im­
provviso colpo di sonno, la don­
na ha perso il controllo della vet­
tura che ha così scartato verso
destra, andando a urtare il cor­
dolo dell'aiuola.
L'auto, dopo l'impatto, si è ri­
baltata in mezw alla strada, ri­
manendo posizionata sulla fian­
cata del posto guida. La condu­
cente, sempre cosciente, è resta­
ta incastrata nel'abitacolo: sul
posto sono intervenuti i vigili
del fuoco di Treviglio che hanno
liberato la donna. Per consenti­
re i soccorsi e i rilievi, il traffico è
stato deviato su percorsi alter­
nativi per un'ora e mezzo.
Fa.Bo.
Test sierologici in valle
Il sì dalla Comunità
La richiesta
Via libera dalla giunta.
«Piena disponibilità
al supporto logistico
e organizzativo»
- La Comunità monta­
na Valle Brembana scende in
campo ufficialmente a sostegno
dell'iniziativa, che propone l'ef­
fettuazione di test sierologici a
tappeto sull'intera valle, pro­
mossa dal sindaco di San Gio­
vanni Bianco e con una delibera
della giunta esecutiva chiede al
Governo e alla Regione l'imme­
diata realizzazione di uno stu­
dio sierologico pilota esteso a
tutta la popolazione della Valle
Brembana, in grado di svelare
dal punto di vista scientifico la
reale diffusione epidemiologica
del virus in una tra le aree più
martoriate dal contagio a livello
nazionale, e dall'altro di favori­
re così, grazie ai risultati che
verranno mostrati, una gradua-
le ripartenza, finalizzata a risol­
levare le sorti di un'intera valle,
già in grave difficoltà dal punto
di vista socio-economico. «Ab­
biamo voluto appoggiare la pro­
posta di Marco Milesi, sindaco
di San Giovanni Bianco - di­
chiara Jonathan Lobati, presi­
dente della Comunità montana
- perché la riteniamo utile a fo­
tografare la situazione attuale e
a pianificare la ripartenza. Ab­
biamo inoltre deciso di indiriz­
zare la richiesta anche al Presi­
dente della Repubblica Sergio
Mattarella». «Abbiamo infine
deliberato - conclude Lobati -
di garantire sin da subito l'im­
mediata e completa disponibi­
lità delle istituzioni pubbliche
vallari, al supporto logistico e
organizzativo dell'iniziativa,
che potrà servire da riferimen­
to e modello per l'intero territo­
rio nazionale, mettendo a di­
sposizione locali o altre struttu­
re necessarie per fare i controlli
in sicurezza».

34
Segue da pagina 30
t
Lo hai chiamato alla glo­
ria dei cieli.
Ti affidiamo la sua ani­
ma semplice e generosa
CARLOZANARDI
dianni93
Ne danno il triste an­
nuncio i figli DARIO con
VINCE, PIETRO con
CARMEN e GIOVANNI
con STEFANIA e parenti
tutti.
Un particolare ringra­
ziamento a Roberta e a
tutto il personale medico
ed infermieristico della
RSA Bramante di Pontida
per le amorevoli cure pre­
state.
Il caro Carlo sarà accolto
nel cimitero di Almenno
San Salvatore alla presen­
za dei soli famigliari st:rettL
Almenno San Salvatore,
17 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Officine Ubiali SPA di
Treviolo e Mozzo con
cordoglio
Ciao
nonno
sei andato via in punta di
piedi, ma hai lasciato im­
pronte profonde nelle no­
stre vite.
I tuoi nipoti SERENA,
ILARIA, SILVIA, ROMI­
NA,NICOI.AeVALENTI­
NA con rispettive famiglie.
Almenno San Salvatore,
18 aprile :W:W
GIOVANNI ed EMMA,
CRISTINA,FABIO e fanù­
glie prutecipano al lutto
per la perdita del cognato
CARLO
Almenno San Salvatore,
19 aprile 2020
LaPARROCCHIAdiAl­
men.no San Salvatore ri­
corda con grande ricono­
scenza l'opera sempre
svolta con passione e com­
petenza al servizio della
Comunità, dell'instanca­
bile collaboratore
CARLO ZANARDI
e lo affida con la preglùera
alla bontà del Signore.
Almenno San Salvatore,
19 aprile 2020
t
È salito alla Casa del
Padre
PAOLO MOIOU
(Lino)
dianni88
Lo annunciano la mo­
glie MARIA, le sorelle
GIANNA e ROMANA, co­
gnata, cognato, nipoti e
parenti tutti.
I fruniliari ,ingraziano
tutti coloro che pregheran­
no per lui.
BondodiAlbino,18apri­
le 2020
Direttivo, Atleti e Soci
dell'USD BONDO pruteci­
pano al dolore della moglie
Maria per la scomparsa del
socio fondatore e storico
presidente
UNO
Bondo Petello, 19 aprile
2020
t t
È mancato all'affetto dei
suoi cru·i
ANGELO CORTINOVIS
dianni78
Ne danno il triste an­
nuncio la moglie ANNA, i
figli STEFANO con I.ARA,
CI.ARA, i nipoti LUCA e
DAVIDE,lasorellaLUISA,
i cognati, le cognate ed i
parenti tutti.
Si ringraziano anticipa­
trunente quanti sono vicini
al nostro dolore.
Seriate, 18 aprile 2020
Profondamente com­
mossi siamo vicini ai fruni­
liari per la perdita del caro
ANGELO
La sorella LUISA con
LORENZO,i nipoti LMO
con NICOLETTA e ME­
LISSA, FI.AVIA con LU­
CA
Costa Serina, 19 aprile
2020
SABRINA e CARMINE
con ALESSIO prutecipano
al grave lutto di Anna e
familiari ricordando
ANGELO
con affetto.
Bergamo,19 aprile 2020
L'impresa CHIZZOLI
SISTO e dipendenti prute­
cipano al lutto di Stefano e
famiglia per la perdita del
papà
ANGELO
Costa di Mezzate, 19
aprile 2020
Soci, dipendenti e Col­
laboratori dello STUDIO
DOMUS sono vicini a Ste­
fano e fanùliari per la per­
dita del padre
ANGELO
Seriate, 19 aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Carlo,Luca, Roberto, Re­
nato, Marina, Manuel,
Caterina, Paola, Giancar­
lo,Riccru-do, Andrea, Da­
vide, Martina,Marco,Fe­
derica
t
È mancata all'affetto dei
suoi cari
TERESINA CAVENATI
ved. CORTINOVIS
dianni82
Con dolore lo rumuncia­
no le figlie GIOVANNA,
GIGLIOI.A ed ORIETTA
con rispettive famiglie e
parenti tutti.
Una Messa di suffragio
sarà celebrata in data da
stabilirsi.
Azzano San Paolo, 18
aptile 2020
Vi sian10vicini in questo
triste momento e pruteci­
piamo al vostro dolore per
la perdita della cara mrun­
ma
TERESINA
Glizii CARLO,TERESI­
NA efigli.
Azzano San Paolo, 19
ap1ile 2020
TONI, BETTI, STEFA­
NO e RITA _partecipano al
dolore dei fanùlian per la
perdita di
TERESINA
Azzano San Paolo, 19
aprile 2020
Cara mamma, non ti
abbiruno persa, ora ti ve-
diamoris�nderenellalu-
ce del Pa Celeste.
ved. LOCATELU
dianni 100
Le tue figlie PAOLA,
SILVIA,I.AURAconSER­
GIO, gli adorati nipoti e
pronipoti,annuncianocon
immenso dolore la tua di­
partita.
La cara salma verrà ac­
compagnata al cimitero di
Chiuduno,lunedì 20aprile
alle ore 9,30.
Chiuduno, 17 aprile
2020
Partecipano al lutto:
- Druio e Marina
- Enzo e Fausta Cavagna
Ciao cara
nonna MARGHERITA
Ora sappiamo che rag-
giungerai il nonno e ci
veglierete entrambi da
Lassù.
I tuoi nipoti MATTEO
con LISA, MARTINA e
RICCARDO, GERALDI­
NE, MAIDDALENA, GIU­
LIA con GIORGIO,
GEORDIE con ROBE R ­
TA, FRANCESCO con J,:\­
S MINE e N I C O L O ,
FIAMMETTA, FEDERI­
CO.
Chiuduno, 19 aprile
2020
MARIA, SCOLASTICA,
FELITA, FRANCESCA,
GIACOMINA, MARIO,
RAFFAELLA, LUCIANO,
DIEGO E PAOLO con le
rispettive famiglie sono af­
fettuosamente vicini a Sil­
via, Laura, Paola per la
perdita della cara mrunma
MARGHERITA
Chiuduno, 19 aprile
2020
t
È mancata all'affetto dei
suoi cari
ELVIRA SANA
ved. ROTTOLI
dianni90
Ke danno il triste annuncio
il figlio MARCO con LIDIA,
i nipoti PAOLA con
GIOVANNI e DIEGO con
NICOLE, il frateUo
EUGENIO e parenti tutti.
La cara Elvira è composta
neUa Casa del Comnùato
dell'Isola in via
Indipendenza 18 a
Brembate Sopra.
Ringrazian10 quanti
prenderanno parte al
nostro dolore.
Brembate Sopra - Presezzo,
17aprile 2020
Cara
ELVIRA
la tua improvvisa scom­
parsa mi lascia confuso.
Fai buon viaggio sorella.
EUGENIO con GIAN­
NA
Brembate Sopra, 18
aprile 2020
Ciao
zia ELVIRA
La tua allegria e la tua
grinta saranno sempre con
me.
MASSIMILIANA con
PIETRO.
Brembate Sopra, 18
aprile 2020
t t
La tua bontà e il tuo
grande cuore saranno per
noi la strada da �ire.
E mru1cata ali' etto dei
TERESA BORONI
ved. BENICCHIO
(Terry)
dianni89
Con profondo dolore lo
rumunciru10 i fratelli e le
sorelle.
Si ringrazia la Casa di
Riposo Don Otione per le
cure e la grande wnru1ità
dimostrata nei confronti
della cru11 zia Teresa.
Ponteranica, 18 aprile
2020
Partecipano al lutto:
- Luigi Baroni con figli e
rispettive famiglie
Ciao, cara
TERESA
Te ne sei andata in si­
lenzio, senza disturbare
nessuno come volevi. Ma
dal nostro cuore non te ne
andrai mai.
Ti voglian10 bene come
tu ne hai voluto a noi.
Tua sorella ANNA con i
nipoti ANTONELLA,
PALMAROSA, SAMAN­
TA e MASSIMILIANO
con rispettive fa1niglie.
Ponteranica, 18 aprile
2020
t
Serenamente, ci ha la­
sciato la nostra cru11 mam­
ma
CATERINA UBBIAU
ved. BRAMBIUA
dianni96
Ti ricorda.no con im­
menso runore i tuoi figli
VALTER, GIGLIOI.A e
PATRIZIA con nuora, ge­
neri, n.ipoti, pronipoti e le
care TOURIA e MALIKA
che ti hanno amorevol­
mente accudito negli ulti­
nù anni.
Il funerale in forma pri­
vata si terrà giungendo
direttrunentealcimiterodi
Zanica.
I familiari ringraziano
anticipatamente quanti
interverranno al loro dolo­
re.
Comun Nuovo, 17ap1ile
2020
t
ACiNESE AZZOLA
ved. PESENTI
La piangono i figli AL­
BERTO con PAOLA, OR­
NELI.Acon PIERO e MA­
RIAGRAZIA con BATTI­
STA, nipoti e pronipoti
tutti.
Resterai per sempre nei
nostri cuon.
Villa di Serio, 18 aptile
2020
È improvvisamente
mru1cato all'affetto dei suoi
cari
dianni65
Ne danno il triste an­
nuncio la moglie MARIA,
il figlio DIEGO con ELE­
NA, la suocera MARIA, i
cognati GIANPIERO con
LUCIA, ELISA con MAU­
RIZIO, i nipoti e parenti
tutti.
Costa di Mezzate, 18
aprile 2020
Partecipano al lutto:
- Famiglia Davide Rottoli
- Sergio, Mirella e figli con
profondo cordoglio
Cari Maria e Diego, vi
mandian10 le nostre im­
mense condogliaJ1Ze per la
perdita di
GIUSEPPE
ANGELO, AGNESE,
CHIARA, G. MARIA
Ponte San Pietro, 19
aprile 2020
I colleglù della NEURO­
RADIOLOGIA 1icordano i
bei momenti trascorsi in­
sieme a
GIUSEPPE
e prutecipano commossi al
dolore d1 Maria e Diego.
Bergamo,19 aprile 2020
t
Venuto è il tempo, è
questo il tuo qwrno
m cui riprendono le
cose a s perare...
Si è spenta serenamente
TERESA BENAGUA
dianni96
Lo annunciano con pro­
fonda tristezza VITTORI­
NA e IVANA con ANGE­
LO e NATALE, i pronipoti
ALESSANDRA, MASSI­
MO, DANIELA, SILVIA,
CHIARA e i fruniliari tutti.
Un sentito ringrazia­
mento al personale medi­
co ed infermieristico della
Casa Serena di Brembate
di Sopra
Le esequie, riservate ai
parenti stretti, si svolge­
ranno lunedì 20 aprile alle
ore 11 nel cinùtero di Pala­
dina.
Paladina, 18 aprile 2020
t
È mancato all'affetto dei
GIUSEPPE NAVA
dianni88
Lo annunciano con do­
lore i figli ANTONIO e
PAOLO.
Bergamo, 18 aprile 2020
Addio caro
SEPINO
Sei stato per me un vero
amico.
MARIA GRAZIA
Bergamo, 19 aprile 2020
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
t t
ANNIVERSARIO
2015 2020
È mancata all'affetto dei E' mancato all'affetto
suoi cari dei suoi cari
Cav.
LEONE CONSONNI PIETRO GUAUNI
LUIGINA CASARI
ved. SCARPELLINI dianni77 Sempre con noi.
MARIA c o n i figli
dianni78 Con dolore lo annuncia­
no la moglie CATERINA, i CLA UDIO, RUGGERO e
figli ROBERTO, MAURI­ MARCO e rispettive fami­
Ne danno il triste an­ ZIO,AGNESE,CRISTINA
nuncio i figli ALESSAN­ glie.
e MARIO con le rispettive Trescore Balneario, 19
DRO e ROBERTO, con le famiglie.
mogli ELISABETTA, MI­ Un sentito ringrazia­ aprile 2020
CHEI.A e i nipoti MAT­ mento a tutti coloro che
TEO, NOEMI, FRANCE­ gli sono stati vicino e lo
SCO e SIMONE, le sorelle li.anno assistito in questi ANNIVERSARIO
anni.
ANNAeARMIDAcon ma­
rito FRANCO e pru·enti Bonate Sotto, 17 aprile Vivi con noi...
2020
tutti.
Un ringraziamento a 2016 2020
Caterina e alla zia Lidia per INES e i figli MARCO,
GIORGIO,CI.AUDIO,VI­
le amorevoli cure prestate. NICIO con famiglie si uni­
Ti ricordiamo con affet­
scono al lutto per la perdita
to, un abbraccio. del caro
Ciao Mrunma.
Il funerale in forma pri­ LEONE
vata si terrà giungendo Bergruno, 19 aprile 2020
direttamente al cinùtero di
Verdellino.
La cognata PINA con le
I familiari ringraziano figlie partecipano al lutto
anticipatamente quanti dei fanùliari per la perdita
pruteciperanno al loro do­ del caro
lore LEONE
Verdellino, 17 aprile Bonate Sotto, 19 aprile GIACOMO CRIPPA
2020 2020
Impossibile pensruti in
Partecipano al lutto: un altrove che non sia
ANNIVERSARIO
- Adriru10 Paganelli vicino a noi. ..
Con amore.
- Andreina e Pippo Ubiali Cara
La tua fruruglia.
con profondo cordoglio
Seriate, 19 aprile 2020
t
ANNIVERSARIO
2007 2020
LOREDANA
oggi è il tuo anniversario.
-vorrei dirti tante cose
però il vento se le porta via
mentre nel cuore timan­
gono.
DANIELE BOGNI Ti pensiruno sempre, sei
sempre nel nostro cuore.
dianni47 Ti pensiamo con grande SILVANA CISANA
rimpJal!tO, ti abbracciamo in GASPARINI
Ne danno il triste au­ e t1 bac.1runo.
nuncio la moglie ILARIA, La tua mrunma e la tua
famiglia. Sei sempre viva nei no­
i figli GABRIELE e MAR­ stri cuori.
TA con FILIPPO,i genitori Ponte San Pietro, 19
GIOVANNI E GIOVAN­ aprile 2020 I tuoi crui.
NA, la sorella SIMONA Paladina,19 aprile 2020
con il mruito MARIO e i ANNIVERSARIO
figli JESSICA con SALVO, 2007 2020
FRANCESCA con MAT­ ANNIVERSARIO
TEO e EMMANUELE, il 2014 2020
fratello LUCA con la mo­
glie MONICAe ifigli MAT­
TIA e THOMAS, la suoce­
ra CONCETTA e i cognati
MARIO e GIUSEPPE.
Arcene, 18 aprile 2020
t
È mancato all'affetto dei
suoi cari ALIDA DONEDA
veci.ROTA
GIANMARIA RAVASIO
Nel nostro cuore per
sempre. (Beniami)
I tuoi cari.
Brembate, 19 aprile I tuoi crui ti ricordano
2020
sempre.
Brembate di Sopra, 19
ANNIVERSARIO aprile 2020
19.4.1990 19.4.2020
Parole per sperare
BERNARDO CORALI
La morte è la curva
(Dino) della strada,
dianni93
morire è solo
non essere visto.
Se ascolto,
Lo annunciano con do­
sento i tuoi passi
lore i nipoti, pronipoti e
parenti tutti. esistere come io esisto.
Una benedizione euca­ La terra è fatta di cielo.
tistica verrà data lunedì 20 Non ha nido
aptile in forma privata al MINO CARMINATI la menzogna
cintitero di Casazza alle Mai nessuno
Sei sempre nei nostri
ore 15.
cuori, nei nostri pensier�
s'è smarrito.
La famiglia ringrazia Tutto è verità
tutti coloro che prutecipe­ nei nostri ricordi.
GIUSY e BETTY. e passaggio.
ranno al loro dolore. Brignano Gera d'Adda,
Casazza, 18 aprile 2020 19 aprile 2020 FER\.\\IJO i'ESSO.i

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Ucciso dal virusa3lanni, il dolore di Cusio
lldramma.Steven Rovelli, ingegnere informatico, è morto all'ospedale di Lipsia dove era ricoverato dal 25 marzo
Lo strazio della famiglia, la sorella: se n'è andato il giorno del mio compleanno, ho in regalo un angelo custode
CUSIO
GIOVANNI GHISALBERTI
- «Se n'è andato il
giorno del mio compleanno.
Oggi mi è stato donato un an­
gelo custode. È quello che
riesco a cogliere da questa
coincidenza, da questa trage­
dia».
Gloria Rovelli, 27 anni ieri,
risponde al telefono straziata
dal dolore, con le parole rotte
dal pianto. Il fratello Steven,
31 anni compiuti da meno di
un mese, è morto ieri matti­
na, vittima del Covid-19, al­
l'ospedale di Lipsia, dove era
ricoverato dal 25 marzo scor­
so. In questo mese la sorella è
sempre rimasta in contatto
telefonico con i medici, pri­
ma con la dottoressa tedesca
che l'aveva in cura, poi con un
medico italiano che faceva da
interprete. Ieri mattina la te-
I Da tre settimane
lavorava a casa
Poi la polmonite, il
ricovero a Bergamo e
il volo in Germania
I Gli amici: trial
e sci erano
le sue passioni,
una persona se1npre
allegra e disponibile
Sarnico piangeAlgisi
Ha dedicato 25 anni
ai poveri delle favelas
Il ricordo
Tornato in paese, si era
messo al servizio della
parrocchia in particolare
suonando l'organo
- Le scorse settimane
Sarnico ha pianto un suo sti­
mato cittadino: Angelo Algisi.
Aveva 79 anni. Una perdita per
la sua famiglia e per la comu­
nità che va ad aggiungersi alle
tante altre che hanno funesta­
to questo tragico periodo.
Una morte che però per­
mette di ricordare a chi lo ha
conosciuto e presentare a chi
questo privilegio non lo ha
avuto, un'esemplare figura di
uomo buono, riservato che ha
fatto della sua vita un servizio
per il prossimo.
Angelo Algisi, sei anni fa,
per ragioni di salute, era rien­
trato a Sarnico dal Brasile do­
ve risiedeva con la famiglia.
Era partito nell'agosto del
1989 insieme alla moglie Ma­
rilena Bortolotti e alla figlia
Chiara per un'esperienza mis­
sionaria nella comunità di Vil­
laregia. Aveva lasciato il lavo­
ro sicuro di responsabile am­
ministrativo della Montalto di
lefonata. «Avevano staccato
le macchine, non c'era più
niente da fare», dice ancora
Gloria tra le lacrime. Per la
famiglia e per la comunità
tutta di Cusio, ma anche per
la Valle Averara, un dolore
atroce, per quel ragazzo co­
nosciutissimo per la sua bon­
tà d'animo, l'allegria, la voglia
di viaggiare, l'impegno nello
studio e nel lavoro, per le pas­
sioni condivise con gli amici,
il tria) e lo sci.
Ingegnere informatico,
Steven lavorava per la We­
bResults di Treviolo. Scop­
piata l'epidemia, a fine feb­
braio era subito rimasto a ca­
sa, potendo lavorare da re­
moto. Verso metà marzo il
manifestarsi della malattia.
«Ha iniziato ad avere feb­
bre alta - ricorda Gloria - . Do­
po pochi giorni è andato dal
medico che gli ha diagnosti­
cato una polmonite. Sabato
21 marzo è peggiorato, abbia­
mo chiamato l'ambulanza, è
stato portato a San Giovanni
Bianco e da qui subito a Ber­
gamo. Poi ci hanno detto che i
posti in terapia intensiva era­
no ormai pochi». Il 25 marzo,
quindi, il giorno dopo del suo
31° compleanno, Steven vie­
ne trasferito in Germania.
«Non l'abbiamo più visto -
dice ancora Gloria -. All'ini­
zio c'era una dottoressa tede­
sca che ci aggiornava sulla si­
tuazione, ma non capivamo
molto. Così nei giorni succes­
sivi siamo stati informati da
Algisi nelle favelas
Paratico, per Belo Horizonte.
Ci doveva restare due anni.
Sono diventati 25. Tornato a
Sarnico, ha chiesto se poteva
riprendere a suonare l'organo
la domenica, alla prefestiva
del sabato, alla casa di riposo e
ai funerali. Voleva sentirsi an­
cora utile alla sua comunità.
Un sogno, quello di impara­
re l'organo per suonarlo in
chiesa, che aveva sin da picco­
lo. Con tenacia era riuscito a
impararlo e c'era riuscito da
solo, osservando il suo parro­
co e chi lo sapeva fare. «La mu-
un medico italiano, anche se
non era lui a curarlo diretta­
mente. Steven era sedato. Un
giorno avevano provato an­
che a diminuire la sedazione.
Steven aveva aperto gli occhi.
Segno, ci avevano detto, che
probabilmente non aveva
avuto danni neurologici. Poi
c'è stato il peggioramento».
«Era un ragazzo veramen­
te buono - dice ancora la so­
rella -. Metteva sempre gli al­
tri, famiglia e amici, prima di
sé».
«A Cusio i giovani si cono­
scono tutti - ricorda l'amica
Elisa Rizzi, vicesindaco -. Sia­
mo cresciuti insieme, pas­
sando i momenti più belli
della nostra giovinezza. Ste­
ven era una persona di cuore,
sempre disponibile quando
c'era bisogno di dare una ma­
no. Siamo veramente tutti
senza parole per la sua scom­
parsa».
«Il tria) e lo sci erano le sue
passioni - aggiunge l'amico
Simone Giupponi - . Steven
era veramente di compagnia,
pronto a scherzare, amava
viaggiare, era sempre dispo­
nibile».
Laureatosi in informatica
nel 2014, aveva subito trova­
to lavoro. In settimana abita­
va a Bergamo e nel weekend
tornava in famiglia. Lascia
nel dolore mamma Daniela,
papà Ivo, la sorella Gloria, i
nonni e la fidanzata France­
sca.
()RIPRODUZIONE RISERVATA
sica era la sua passione - rac­
conta la figlia Chiara - ne era
convinto e lo diceva sempre:
«Quel piccolo servizio aiuta a
pregare,far gioire, dare conso­
lazione e arrivare a Dio». Visto
il suo grande amore per i più
poveri e dimenticati dal mon­
do, si era consacrato come
"coppia consacrata" insieme
alla mamma, presso la comu­
nità di Villaregia. La missione
scelta lo appassionò a tal pun­
to che decise insieme alla fa­
miglia di lasciare il paese, il la­
voro e le comodità della sua vi­
ta, per un periodo di missione,
mettendo in pratica ciò che gli
ardeva dentro».
In Brasile ha donato la sua
vita operando in varie attività:
ha lavorato nelle favelas a con-
tatto con i più poveri, si è im­
pegnato in un gruppo missio­
nario di adulti in parrocchia,
ha coordinato con la moglie gli
incontri per coppie e i progetti
del «Centro di Accoglienza
Betania» (più di 300 bambini
carenti provenienti dalle fave­
las con situazioni di vulnera­
bilità sociale) e ancora lavoro
di contabilità nella parrocchia
di Betania e nella Comunità
missionaria.
Era instancabile, non si
concedeva momenti di riposo
e non sembrava mai stanco.
Ha conosciuto e aiutato molte
persone che a oggi lo ricorda­
no con molto affetto.
Angelo Algisi con la sua vita
ha dato una risposta concreta
alla chiamata alla responsabi­
lità e alla speranza nel futuro.
Mario Domettl
Steven Rovelli (al centro), nel 2014, festeggia la laurea con alcuni amici DAL PROFILO FACEBOOK
La fidanzata
<<Amavi la vita
Sempre buono
e col sorriso»
Storica maestra
delle valli, Angiolina
si è spenta a 90 anni
Clusone
Era ospite della casa
di riposo. Ha insegnato fino
agli anni ·soa migliaia di
bambini: ci metteva l 'anima
- Era stata maestra dal
dopo guerra fino agli anni ot­
tanta, insegnando a migliaia di
scolari tra la Val di Scalve e la
valle Seriana: si è spenta ieri
nella casa di riposo Sant'An­
drea di Clusone la maestra
clusonese Angiolina Giudici,
vedova Pellegrini. Angiolina
aveva 91 anni, e aveva appena
perso il fratello, Giovanni Giu­
dici lo storico formaggiaio di
piazza Paradiso; vedova del­
l'avvocato Giuseppe Pellegri­
ni, ex sindaco di Clusone, la­
scia la sorella Felicina e i due
fratelli Franco e Luigi.
«Aveva messo l'anima nel­
l'insegnamento - la ricorda il
fratello minore Luigi - aveva
proseguito gli studi e dal 1947
aveva iniziato a insegnare in
Val di Scalve. Erano anni com­
plicati, nell'immediato dopo­
guerra. Mia sorella era rima­
sta particolarmente legata alla
"Nona" (frazione di Vilmino­
re) dove voleva spesso tornare
«Non avrei mai pensato che
questo giorno sarebbe arrivato.
Sei stata la persona più impor­
tante della mia vita». Cosi Fran­
cesca Caironi, di Azzano San
Paolo, ricorda il fidanzato Ste­
ven, scomparso dopo un mese di
malattia in Germania-. Con la tua
positività, con la tua bontà, con il
Angiolina Giudici
nelle nostre scampagnate in
macchina. Dopo la Nona, dove
aveva insegnato alcuni anni,
era stata maestra anche a
Schilpario, Castione e Parre
per poi giungere a Clusone».
Conosciuta come maestra
Pellegrini, nel 1953 si era spo­
sata con l'avvocato Giuseppe
Pellegrini (sindaco della Città
di Clusone dal 1950 al 1962 e
dal 1975 al 1977) da cui ebbe il
figlio Giacomo (scomparso
nel 2011).
«Aveva sempre avutounoc­
chio di riguardo per gli alunni
Provincia 35
tuo sorriso stampato sempre
sulle labbra, con i tuoi gesti
d'amore mi hai resa sempre
felice, proprio come volevi tu.
Sei stata un persona straordina­
ria, amavi la vita e le persone
che ti circondavano.
Rimarrai sempre impresso nel
mio cuore. Mi mancherai».
che raggiungevano a piedi la
scuola da lontano, ogni matti­
na, per poter studiare». A Clu­
sone aveva insegnato dal 1953
al 1982.
«Era una bravissima inse­
gnante - la ricorda l'ex collega
e storico baradello MinoScan­
della - non solo sui banchi di
scuola, aiutava bambini stra­
nieri nello svolgimento dei
compiti in oratorio e in passa­
to aveva insegnato anche agli
adulti extracomunitari. Era
impegnata sia a livello locale
sia a livello provinciale nell'Ai­
mc associazione italiana dei
maestri cattolici. Conclusi gli
anni dell'insegnante unico,
con lei avevo condiviso a Clu­
sone, negli ultimi anni, l'inse­
gnamento nello stesso modu­
lo. Ma era impegnata anche
nel volontariato».
Angiolina era stata anche
nel consiglio d'amministra­
zione del Sant'Andrea, dove si
è spenta a poco a poco nelle ul­
time settimane, volontaria
nella Caritas per anni.
Tra i messaggi di cordoglio
giunti ieri anche quello del ve­
scovo di Santa Cruz, il cluso­
nese monsignor Sergio Guai­
berti che ha ricordato Angioli­
na Giudici come: «Una perso­
na che ho conosciuto e stimato
come "Maestra" di vita, una
donna che con dignità, forza
morale e fede ha vissuto gran­
di sofferenze in famiglia e che
si è dedicata alla carità con ge­
nerosità e discrezione», que­
ste alcune delle parole del ve­
scovo per la famiglia.
Antonella Savoldelll
36 Provincia
Fiori di carta e Messa online
Il virus non ferma la tradizione
Castelli Calepio. La comunità di Tagliuno ricorda la Madonna delle Vigne
Addobbi su cancelli e balconi, le celebrazioni in onda su Youtube
CASTELLI CALEPIO
SARA VENCHIARUTTI
- La comunità di Ta­
gliuno non rinuncia a celebra­
re la Madonna delle Vigne:
anche se chiusi in casa per ef­
fetto delle disposizioni con­
tro il coronavirus, i cittadini
ricordano il voto fatto nel
1780, quella preghiera accora­
ta per chiedere la fine dell'in­
festazione di bruchi che da
due decenni rendeva impossi­
bile la vendemmia. In questi
giorni i parrocchiani si sono
messi a confezionare decine
di fiori di carta, coinvolgendo
anche i bambini, per vestire a
festa le case della cittadina, in
vista dell'omaggio alla Ma­
donna delle Vigne, che si cele­
bra come da tradizione il lu­
nedì dopo la seconda domeni­
ca di Pasqua, domani lunedì
20.
«Quest'anno avevamo pen­
sato di rinunciare alle cele­
brazioni, visto il momento di
grande difficoltà della comu­
nità - dice il parroco di Ta­
gliuno don Cristiano Pedrini
-. E invece sono stati gli stessi
cittadini a sentire il bisogno di
riunirsi attorno alla figura
della Madonna delle Vigne,
che dalla cittadina è sempre
stata vista come un secondo
patrono, dopo San Pietro. Le
famiglie si sono ingegnate,
non hanno voluto rinunciare
Dall'acqua alle mascherine
una rete per l'emergenza
Bonate sopra
I dispositivi di protezione
sono realizzati da sarte
volontarie. Regole per
casette e piazzola ecologica
- Aperture contingen­
tate causa coronavirus a Bona­
te Sopra per le due casette del­
l'acqua (capoluogo e frazione
Ghiaie) e della piazzola ecolo-
Immondizia in fiamme
Sventato rogo boschivo
Cisano
L'episodio venerdì sera
lungo la strada che porta
alla frazione Bisone.
In azione la protezione civile
- Allarme a Cisano do­
ve, nella prima serata di vener­
dì, attorno alle 19, è stato segna­
lato un incendio di rifiuti ab­
bandonati in via Tre Fontane.
La zona si trova sotto la collina
del Coregallo, a lato della strada
comunale che collega la frazio­
ne Bisone con la frazione «La
Le decorazioni realizzate dalla gente della frazione per la ricorrenza
agli addobbi, e ci hanno fatto
sentire quanto in questi gior­
ni sia necessario sentirsi par­
te di una comunità».
Anche i bambini della fra­
zione sono stati coinvolti nei
festeggiamenti: oltre a confe­
zionare i fiori da esporre sui
cancelli, sui balconi e sulle
porte delle case di Tagliuno, la
parrocchia ha messo a dispo­
sizione di tutti i più piccoli un
disegno della Madonna delle
Vigne da colorare e appende­
re.
Quanto alle celebrazioni
gica, che è in convenzione an­
che con il comune di Presezzo.
Nel contempo proseguono le
distribuzioni di mascherine da
parte del comune a tutte le fa­
nùglie del territorio.
«Portiamo due mascherine
per famiglie e abbiamo già
provveduto per gli over 65enni
e per chi ha bambini dai zero ai
tre anni. - informa il sindaco
Massimo Ferraris. - In questi
I rifiuti in fiamme
ufficiali, lunedì alle 10 sarà
trasmessa sul canale Youtube
della parrocchia la Messa con
il rinnovo del voto all'altare
della Madonna: la celebrazio­
ne sarà presieduta da padre
Domenico Pedullà, il sacerdo­
te missionario originario di
Tagliuno che da anni vive e
opera in Zambia. Per il mis­
sionario, che era arrivato a
Castelli Calepio per qualche
giorno di vacanza, non è anco­
ra stato possibile tornare in
Africa a causa del dilagare del­
l'epidemia. Sempre via strea-
giorni i volontari che si sono re­
si disponibili per tanti servizi
utili alla cittadinanza tra cui la
consegna di alimentari, farma­
ci e altro, provvederanno a di­
stribuirle a tutti gli altri. Inol­
tre, una ventina di sarte volon­
tarie del paese, sotto la guida
dell'assessore ai servizi sociali
Maria Fantini, hanno cucito
ben nùlle mascherine in stoffa
e distribuite alle persone che
Sosta» e si unisce all'ex statale
Briantea.
L'allarme è stata dato da una
persona che ha avvisato il sin­
daco Andrea Previtali, arrivato
sul posto assieme ai volontari
della Protezione civile. Allerta­
ti anche i carabinieri. L'incen­
dio è stato così domato evitan­
do che le fiamme di si propagas­
sero nella vicina zona boschiva
in questo periodo di siccità.
L'episodio è stato disapprovato
dal primo cittadino che non ha
mancato di rilevare come, in
questo periodo di emergenza,
ci sia qualcuno che non solo ab­
bandona rifiuti ma gli dà fuoco.
Nella zonac'è anche una teleca­
mera e si cercherà di identifica­
re il responsabile.
A.A.
ming, alle 16 sarà trasmesso il
rosario e alle 20,30 le preghie­
re per le famiglie di Tagliuno.
A seguire, attorno alle 21,30,
al posto dei tradizionali fuo­
chi d'artificio un dj residente
nella frazione di Castelli Cale­
pio - dj Bazzooka - illuminerà
di suoni e melodia la serata,
con un omaggio musicale alla
comunità: l'invito a tutti i cit­
tadini è quello di volgere lo
sguardo verso la collina, dove
riecheggeranno note di ricor­
do, fede e speranza.
0RIPROOUZIONE RISERVATA
I volontari con le mascherine
«Comuni senza risorse
Il Governo intervenga»
Palazzago
Il primo cittadino Jacobelli:
«Solo briciole, servono
10 miliardi e un fondo per
i minori affidati ai sindaci»
- «Ancora una volta il
Governo fa orecchie da mer­
cante di fronte alle richieste di
noi sindaci». Comincia così lo
sfogo del sindaco di Palazzago
Michele Jacobelli, che ha sot­
toscritto - insieme ad altri 58
comuni lombardi - la richiesta
del sindaco di Sesto San Gio-
Niente pellegrinaggi
alsantuario mariano
Nesonosaltatil70
Un pellegrinaggio al santuario di Caravaggio in una foto d'archivio
caravaggio
Al santuario di Santa Maria
del Fonte, da sempre meta
di pellegrini, primavera
«deserta» a causa del virus
- Primavera senza pel­
legrinaggi, per via del coronavi­
rus, per il santuario di Santa
Maria del Fonte, abituato, in
condizioni di normalità, a rice­
vere decine di nùgliaia di pelle­
grini fra aprile, maggio e giugno.
Nel giorno in cui avrebbero do­
vuto effettuare il pellegrinaggio,
monsignor Amedeo Ferrari,
rettore del santuario, e gli altri
sacerdoti ricorderanno parroc­
chie e gruppi nel rosario delle 17,
che viene celebrato quotidiana­
mente allo speco della Madon­
na. «Erano previsti - spiega
monsignor Ferrari - 25 pelle­
grinaggi in aprile, 109 in maggio
e 39 in giugno, con parrocchie,
gruppi spirituali e gruppi con
malati, provenienti dalle zone
di Milano, di Como e del Crema­
sco ma anche dal Veneto e dal
ne avevano necessità. Un gra­
zie a queste persone che si sono
rese disponibili a questo servi­
zio».
L'apertura delle due casette
dell'acqua, una nel capoluogo
di Bonate Sopra e l'altra alla
frazione Ghiaie, verranno
aperte, dopo essere state sani­
ficate dal gestore, e si potrà ac­
cedere limitatamente uno alla
volta econguanti e mascherine
rispettando le distanze mini­
me di sicurezza.
La piattaforma ecologica è
stata aperta ma con turni biset­
timanali, ovvero fino al 18 apri­
le e dal 27 aprile al 2 maggio i
residenti del capoluogo Bonate
Sopra; dal 20 al 25 aprile e dal 4
vanni Roberto Di Stefano per
un decreto legge d'urgenza, ri­
masta inascoltata. «I nostri
Comuni stanno attraversando
un periodo di crisi economica,
aggravata anche dalla drastica
riduzione delle entrate fiscali
e tariffarie per tutto il 2020»
ha affermato il sindaco Jaco­
belli, che ha proseguito: «I 400
milioni di euro di buoni spesa,
messi a disposizione dal Go­
verno per le famiglie più biso­
gnose, sono solo una piccola
parte di quello che serve per
soddisfare le richieste che ar-
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Piemonte. Vi sono gruppi anche
di 200 persone mentre le par­
rocchie vanno dai 50 ai 500-600
fedeli». Fra le parrocchie co­
strette a cancellare il loro pelle­
grinaggio ci sono quelle dei pae­
si limitrofi al santuario. Cara­
vaggio, Masano e Vidalengo il
lunedìDell'i\ngelohannoovvia­
to celebrando, con i rispettivi
parroci, la Messa in santuario
delle 10,15, presente il sindaco di
Caravaggio Claudio Bolandrini.
Vailate, che ha il pellegrinag­
gio più sentito (il secondo lune­
dì dopo Pasqua, con tanto di rie­
vocazione storica e paese inte­
ramente o quasi mobilitato)
tenterà di recuperarlo in otto­
bre: l'amnùnistrazione comu­
nale si è già mossa al riguardo.
Nulla da fare neanche per Misa­
no (saltata anche la tradizione
della pianta dei diciottenni), per
Arzago e per Mozzanica, né per
Casirate che sta pensando ad un
segno di ricordo il 25 aprile, che
è anche il giorno della festa pa­
tronale.
Luca Maestri
al 9 maggio i residenti della fra­
zione Ghiaie, Cabanetti e Pre­
sezzo. Non si potrà accedere a
piedi, in bicicletta, in moto o
con carretti o carriole, ma solo
con autovetture, autocarri o
motocarri chiusi.
Il sindaco ha espresso «un
doveroso e sentito ringrazia­
mento ai volontari, persone
che si sono rese disponibili; so­
no tanti e lavorano per il bene
dei loro concittadini, dalla con­
segna delle mascherine, agli
alimentari e farmaci per le per­
sone bisognose e sono a fianco
della polizia locale: grazie di
cuore perché date un aiuto
concreto e siete da amnùrare».
Ancelo Monzanl
rivano dal territorio. Di fronte
a questa grave emergenza non
bastano le briciole». «Sono ne­
cessari subito 10 miliardi di
euro da aggiungere alle attuali
risorse stanziate per il fondo di
solidarietà comunale e occor­
re l'istituzione urgente da par­
te dello Stato di un fondo che
possa coprire integralmente la
spesa che i Comuni sostengo­
no per l'inserimento nelle
strutture dei minori affidati
dai giudici ai sindaci, al fine di
consentire ai Comuni di libe­
rare risorse proprie da desti­
nare ad azioni di rilancio del­
l'economia locale e di sostegno
diretto per chi è in difficoltà a
causa dell'emergenza», ha
concluso il sindaco Jacobelli.
Sharon Bonlocnl

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Ospedale di Lovere
Accessi nella normalità
Ora si guarda all'estate
I dati. Al pronto soccorso 25-30 utenti al giorno
ma quelli per Covid sono in minoranza. Grazie
al le donazioni si farà un impianto di raffrescamento
LOVERE
GIUSEPPE ARRICiHETTI
- L'Apocalisse, ripen­
sando a un mese fa. Una situa­
zione «accettabile», guardan­
do all'oggi. Centomila euro da
investire, magari in un impian­
to di raffrescamento, immagi­
nando il futuro. Il tempo al­
l'ospedale di Lovere non si è
mai fermato, neppure quando
a metà marzo si vedevano in
cortile tre autoambulanze che
aspettavano il proprio turno
prima di accedere al pronto
soccorso né quando c'erano 22
posti letto allestiti nello stesso
reparto dedicato alle urgenze
perché nei reparti non c'era più
spazio.
Il sindaco Alex Pennacchio
aveva scritto una lettera alle
autorità sanitarie provinciali e
regionali denunciando una si-
I Si interverrà
nelreparto
di medicina dove a
luglio si raggiungono
i36-38gradi
Nessun morto all'Istituto Guanella Rsa, dall'abbandono
«Grazie aisolamento e musica>> al futuro incerto
Verdello
Sospese le attività esterne
per gli 87 ospiti con disabilità
menta le e fisica: a febbraio
i primi provvedimenti
- Erano abituati a fare
gite, andare a cavallo e in piscina
o, semplicemente, a fare una
passeggiata in paese salutando
allegramentetutticolorochein­
contravano.Pergli87ospiti(con
disabilità mentale e fisica) del­
l'Istituto don Luigi Guanella di
Verdello non è stato quindi faci­
le a causa del coronavirus rima­
nere confinati da fine febbraio
nei sei padiglioni del complesso
(ciascuno in quello della sua
stanza) senza nemmeno incon­
trarsi fra di loro nella sala tv co­
mune oa partecipare a laborato­
ri condivisi.
«Questo provvedimento è
però servito a tutelarli - spiega
suor Anna Govasso, la madre su­
periore dell'istituto gestito dalle
figlie Santa Maria della Provvi­
denza insieme a più di 130 per­
sone fra medici, infermieri e
educatori -: non abbiamo infatti
registrato alcun decesso e un so­
lo positivo ora ricoverato al­
l'ospedale Papa Giovanni». E ie­
ri pertuttigli87 ospiti è stata una
grande giornata di festa perché,
tuazione «drammatica» e
chiedendo rinforzi, ipotizzan­
do il ricorso a personale milita­
re. Da allora qualcosa è cam­
biato: «Sono arrivati alcuni in­
fermieri - illustra lo stesso pri­
mo cittadino - e, dal punto di
vista delle strumentazioni,
nuovi respiratori. So anche che
l'Asst Bergamo Est ha installa­
to un nuovo serbatoio da 6.100
litri per l'ossigeno».
Soprattutto è cambiata la
velocità di diffusione del con­
tagio: dai picchi di 25-30 pa­
zienti tutti con sintomi da
Sars-CoV-2 al giorno (quasi
tutti avevano bisogno di essere
seguiti da medico anestesista e
medico rianimatore), «siamo
tornati a una situazione di qua­
si normalità - spiega un opera­
tore sanitario - nel senso che il
numero di accessi totali al
pronto soccorso sono ancora
25-30, ma i Covid sono ormai
in netta minoranza e i pazienti
in attesa di essere smistati nei
reparti sono poche unità al
giorno». L'impressione raccol­
ta dal personale è confermata
direttamente dall'Asst Berga­
mo Est:«Il numero di accessi al
pronto soccorso di Lovere -
I russi alla casa di riposo Guanella di Verdello
I Soltanto
un paziente,
risultato positivo,
è stato portato
al Papa Giovanni
spiega l'azienda - è in linea con
quello degli altri reparti di ur­
genza dei nostri ospedali. In
particolare, il sensibile calo è
iniziato una settimana fa».
La struttura sani tari a ha as­
sorbito i colpi provenienti dal­
la valle Seriana: con l'ospedale
di Alzano in difficoltà, quello di
Piario ha subito riempito i pro­
pri letti e da lì l'ondata dei pa­
zienti ha raggiunto Lovere do­
ve soltanto in questi giorni
stanno tornando ritmi norma­
li: l'attività chirurgica è riparti­
ta per gli interventi di urologia
e ortopedia ma «nelle due sale
operatorie - sottolinea l'Asst -
siamo riusciti a gestire anche a
marzo la traumatologia loca­
le».
In attesa che i medici, gli in­
fermieri e gli operatori socio
sanitari malati tornino in ser­
vizio, lo sguardo è rivolto alla
prossima estate: l'Asst Berga­
mo Est da tempo sta cercando
le risorse per realizzare un
nuovo impianto di raffresca­
mento al quarto piano, quello
con il reparto di medicina, do­
ve nei mesi di luglio e agosto si
raggiungono anche i 36/38 gra­
di centigradi di temperatura.
grazie all'arrivo dei militari del­
l'esercito russo che hanno prov­
veduto a sanificare tutti gli am­
bienti dell'istituto, hanno dovu­
to lasciare le loro stanze e i ri­
spettivi padiglioni affinché ve­
nissero sanificate. «Temevamo -
rivela l'educatrice Nicoletta
Mossali - che avremmo avuto
dei grossi problemi a tenere
confinatinell'istituto i nostri ra­
gazzi per un lungo periodo: in
qualcuno di loro si sarebbe po­
tutagenerare ansia o aggressivi­
tà. Invece grazie alla musica, al
canto e al ballo siamo riusciti a
tenerli allegramente impegnati.
A tutti abbiamo anche spiegato
Un momento di preghiera all'ingresso del Pronto Soccorso dell'ospedale di Lovere FOTO TARZIA
Sono stati giorni di super lavoro per l'ospedale
in modo semplice cosa stava
succedendo fuori nel mondo e
perché ci vedevano per la prima
volta con la mascherina. Unaco­
sastranaperloro:qualcunociha
infatti preso un giro facendo del­
la mascherine di carta».
Ieri al Guanella l'intervento
dei militari russi (accolti con
manifestazioni di giubilo) è sta­
to fonte di grande emozione.
«Quando è scoppiata l'epidemia
- dice il sindaco Fabio Mossali -
temevamo tutti quanti per i no­
stri ragazzi del Guanella che so­
no ben integrati nella nostra co­
munità. Fortunatamente nes­
suno di loro ci ha lasciato».Ciò è
attribuito alla pronta chiusura a
fine febbraio dell'istituto all'in­
gresso degli esterni (con i fami­
liari vengono fatte videochia­
mate), all'età media non avanza­
ta degli ospiti e anche al fatto che
l'istituto è riuscito a dotarsi in
tempirelativamentebrevididpi
(dispositivi di prevenzione indi­
viduale) per il proprio personale
scongiurando rischi di contagio.
«Non senza pagarne un costo
caro - evidenzia la madre supe­
riora - a inizio marzo abbiamo
comprato 1000 mascherine a
2,4 euro l'una. Ora le stiamo ac­
quistando a 0,50 centesimi. Ma
bisognava fare in fretta».
Patrlk Pozzi
Lovere
Due mesi di difficoltà e
autogestione. «Metà dei posti
sono liberi, i bisogni
del territorio non sono calati»
- «Sono passati quasi
due mesi dallo scoppio del­
l'emergenza e abbiamo attra­
versato fasi molto diverse tra
loro: dal totale abbandono a noi
stessi, in cui ci siamo dovuti ar­
rangiare per restare a galla, si è
passati all'approvazione di nor­
me confuse e contradditorie;
poi l'esplosione del numero dei
decessi ci ha posto di fronte a
interrogativi angosciosi; sol­
tanto negli ultimissimi giorni
Ats di Bergamo e Regione Lom­
bardia hanno iniziato a darci
ascolto».
Gianluigi Conti, presidente
della Fondazione Beppina e Fi­
lippo Martinoli, che gestisce la
«Casa della Serenità« di Lovere,
può tirare un sospiro di sollie­
vo: «Venerdì abbiamo ricevuto
20 tamponi per verificare le
condizioni dei nostri dipenden­
ti che rientrano al lavoro dopo
un periodo di malattia: circa 30
sul20 dilorosisonoammalatie
chi è rimasto in servizio ha do­
vuto fare i salti mortali per ga­
rantire l'adeguata assistenza ai
nostri ospiti». Su llO posti letto
Provincia 37
Con i soldi raccolti nelle ultime
settimane, soprattutto grazie
alle donazioni di un paio di im­
portanti aziende dell'alto Sebi­
no, potrebbe essere questo l'in­
vestimento capace di migliora­
re notevolmente le condizioni
di lavoro dei dipendenti e quel­
le del ricovero dei pazienti.
L'Asst per ora non si sbilancia:
«A oggi - conclude l'azienda
ospedaliera - per Lovere sono
arrivate tante e generose offer­
te: finora abbiamo già registra­
to centomila euro, ma siccome
le offerte sono ancora in fase di
registrazione l'importo totale
potrebbe aumentare. Ovvia­
mente terremo conto del forte
segnale di sostegno all'ospeda­
le arrivato dal territorio».
()RIPRODUZIONE RISERVATA
accreditati, finora ne sono ri­
masti vuoti 31: a fine marzo i de­
cessi registrati da inizio anno
erano 12, ma ad aprile c'è stata
un'autentica impennata: «Pur­
troppo il virus, dopo il tira e
molla sull'apertura e la chiusu­
ra delle nostre case di riposo tra
fine febbraio e inizio marzo, ha
fatto il suo corso mostrando i
propri devastanti effetti. Para­
dossalmente, nessuno è morto
a causa del Sars-CoV-2 perché
nessuno, durante la fase sinto­
matica, è stato sottoposto al
controllo del tampone».
Guardando al futuro, le nubi
sono ancora dense: «Soltanto
da pochi giorni Regione Lom­
bardia ci consente di accogliere
nuovi ospiti fino ad occupare la
metà dei posti rimasti liberi:
nonostante il periodo che stia­
mo attraversando, i bisogni del
territorio non sono diminuiti,
anzi la richiesta di assistenza
socio assistenziale verso gli an­
ziani è aumentata. Approvigio­
narsi di camici, mascherine e
guanti rimane però complicato
oltre che oneroso: speriamo
che davvero venga ridotta l'Iva
su questi prodotti il cui prezzo è
aumentato a causa di una vera e
propria speculazione economi­
ca che ricadrà, ancora una volta,
sui più deboli».
G.Ar.
38 Provincia
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

VIruSa 9lanni Giordano, 11 anni

intona la riscossa
malapoe� per beneficenza
èpiùforte Albino

«Sono guarita»
Ispirato da Facchinetti,
la sua canzone punta
a raccogliere fondi
per l'ospedale Papa Giovanni

- «Non molleremo

Casazza. Anna Rudelli sì è ripresa

mai». Si intitola così la canzone
scritta e cantata da Giordano

«In quei giorni pensavo di morire

Grazioli, 11 anni, di Albino che
ha voluto mettersi in gioco con

invece è tornata la primavera»

un obiettivo ben chiaro: aiutare
l'ospedale Papa Giovanni XXIII
di Bergamo. Dove aver ascoltato
la canzone «Rinascerò,Rinasce­ Giordano, al centro, con fratelli
CASAZZA le, Turismo e Politiche giovanili rai» di Roby Facchinetti, ha de­
DANIELEFOFFA - l'abbiamo visto quando ha ciso di voler fare la sua parte. tello minore studia infatti pia­
- Per un soffio la Val Ca- chiesto la penna per scrivere dei «Volevo anche io dare il mio noforte mentre Gregorio si di­
vallina non ha perso la sua voce. biglietti di condoglianze». Per contributo - racconta Giorda­ letta con la chitarra. «Con que­
Pocoallavolta,lamalattiaèstata diverse settimane le figlie Car­ no, che da quando ha 7 anni stu­ sta canzone - sottolinea
sopraffatta. Tra i tanti lutti che meneSilviahannovegliatosudi dia canto e da grande vorrebbe l'llenne -, voglio trasmettere un
ha seminato, il Covid-19 non è lei, vedova del marito Renzo, fare il cantante -, così con l'aiuto messaggio di speranza e positi­
riuscito a piegare la ooetessa oroloE!iaio. dal 2004. In fretta, il Un panorama della Val Cavallina con il lago d'Endine dimammaSaraedipapàEros,in vità. Inoltre voglio aiutare
Anna Rudelli di Ca- ------- dubbio di cosa si tre giorni abbiamo composto il l'ospedale della nostra città: co­
sazza, Cavaliere del- trattassehalasciato a me persone care, amici, com­ quando la poetessa si era trovata testo, seguendo anche i consigli loro che ascoltano la canzone
la Repubblica e spazio a una ragio- paesani». Inquestigiorni,ripen­ in pericolo, anche quella volta della mia maestra di canto Mar­ possono fare una donazione. La
membro del Ducato nevole certezza, in sando a quanto era successo, ha per una polmonite, complican­ thaJ. Lo zio Livio Facchinetti in­ canzone è online da pochi gior­
di Piazza Pontida, mancanza di un voluto scrivere dei versi dedicati za di un'infezione a una verte­ vece mi ha aiutato con l'arran­ ni, ma abbiamo già raccolto
che il prossimo13 lu- tampone, che non è alla primavera: «Se noi osiamo bra. Evidentemente, la scorza giamento e l'accompagnamento qualcosina.Non sono un gran ti­
gliocompirà92 anni. mai arrivato a casa chiedere / dicci cos'è successo / dell'artista è di quelle dure, se con pianoforte. Abbiamo poi al­ foso di calcio, ma l'Atalanta èpur
Il dottor LucaPedra- Zambetti, dove An- lei non ci vuol rispondere/ ètut­ pure èavvolta dall'aspetto fragi­ lestito il set in casa ed è stato re­ sempre la squadra della mia cit­
li, guardiano della , na è sempre rima- to un po' complesso». I momen­ le e sereno di una signora dai ca­ gistrato il video». Un affare di fa­ tà, e mi piacerebbe che i suoi gio­
sua salute nelle ulti- \ sta, data la condi­ ti più bui, intende, le sono scorsi pelli bianchi, una di quelle che in miglia: ad aiutarlo anchei fratel­ catori potessero cantare la mia
me settimane, l'ha Anna Rudelli zione di drammati­ davanti come un enigma, qual­ russo sono dette «soffioni di li Gregorio,12 anni, e Gherardo, canzone». «Ci siamo prefissati
visitata pochi giorni poetessa co sovraffollamen- cosa con cui poi si dovrà fare i Dio». Presto tornerà a scrivere 8 anni. «I miei fratelli - spiega - un obiettivo ambizioso - dice la
fa e l'ha trovata be- to che si viveva in conti «in interiore». in versi, l'ha promesso al dottor mi hanno supportato e, nel vi­ mammaSara Facchinetti -,ossia
nissimo, guarita. Il respiro af­ quel momento nelle strutture «Una sera la stavamo salu­ Gianluca Patelli, primario ca­ deo, insieme a me, fanno una co­ raccogliere ben 10.000 euro per
fannoso è passato, così come la sanitarie. «Ero con le mie due tando», rivela Carmen. «Pensa­ sazzese di radiologia al Bologni­ reografia, realizzata grazie an­ il Papa Giovanni. Non sarà faci­
febbre, le bombole d'ossigeno ancelle - racconta la poetessa, vo a fare testamento - aggiunge ni diSeriate: l'accordo era che se che all'aiuto del mio maestro di le, ma ci proviamo. Un'idea di
non sono più necessarie. chehacantatoinraccoltedipoe­ Anna - e mi dicevo: sono morta, fosse guarita, avrebbe dedicato hip hop, Andrea Benigni». Una Giordano, ma condivisa poi da
«Il primo segnale di migliora­ sie dialettali le bellezze della Val come si fa a morire?». Ma, «la una poesia ai medici dell'ospe­ vera passione per la musica, tra­ tutta la famiglia. Avendo parec­
mento - racconta la figlia Car­ Cavallina -. Mi sono trovata di primavera èesplosa» e ha voluto dale, peri quali la lotta con la ma­ smessa dal nonno Gino Facchi­ chio tempo libero va impiegato
men Zambett� che è assessore a fronte alla catastrofe, a uno tsu­ «stupire ancora», proprio come lattia non èancora conclusa. netti, anche lui cantante, e che al meglio,e così abbiamo fatto».
Casazza delPatrimonio cultura- nami. Ho visto mancare intorno era accaduto cinque anni prima, ClRIPRODUZlONE RISERVATA coinvolge tuttala famiglia. Il fra- MlehelaGaltl

La piccola Caterina nasce stata un'emozione indescrivibi­

le racconta Rossana, la soccorri­
trice-autista bergamasca mam­

tra le braccia dei volontari

Nel Bresciano
I genitori, in viaggio verso
l'ospedale, si sono fermati
al Cosp di Mazzano. In servizio
una volontaria bergamasca
- Un fiocco rosa ieri
mattina nella sede della Cosp
(Centro operativo soccorso
pubblico) di Mazzano, paese
dell'hinterland di Brescia dove,
alle8,30, ènata la piccola Cateri­
na. Il parto è stato assistito da
l'infermiere del 118 Francesco
Risolo con la collaborazione dei
soccorritori del Cosp: la volon­
taria bergamasca Rossana Trai­
na che da sei anni opera in que­
sto Centro operativo bresciano
e i colleghi Giulia Greco e Attilio
Rumi. Una coppia giovane di
Nuvolera ieri mattina stava rag­
giungendo l'Ospedale civile di
Brescia,quando lasignoraha ca­
pito che le contrazioni erano più
frequenti, il marito ha deciso di
fermarsi al Cosp di Mazzano.
Non c'è stato tempo per i volon­
tari di preparare l'ambulanza
perché Caterina ènata sulla car­
rozzina tra le braccia dell'infer­
miere, conle lacrime digioiadel­
la mamma, del papà e dei volon­
tari che erano pronti a portare la
puerpera all'Ospedale civile. «È
ma di3 ragazzi-.Subito la mam­
ma e la neonata sono state siste­
mate sull'ambulanza e portate al
Civile di Brescia.Sono momenti
che riempiono il cuore di spe­
ranza». Presidente del Cosp di
Mazzano è Michele Gavezzoli
che sostiene: «Un evento che ci
ha dato uno spiraglio di ottimi­
smo in questa grave emergenza.
Colgo sempre l'occasione per
ringraziare i miei volontari, ma
anche tutti i volontari che stan­
no operando in questi giorni. Il
sistema sanitario che senza il vo­
lontariato poteva collassare».
L'equipaggio del Cosp con l'infermiere che ha fatto nascere la bimba R.T.

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Gli avvisi si ricevono presso gli uffici

della Sesaab Servizi S.r.l. - 0ivisione SPM.
viale Papa Giovanni XXIII, 124, Bergamo,
telefono 035/35.87.77. fax 035/35.88.77.
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tutti i giorni da lunedì a venerdl. dalle
8,30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30;
sabato dalle 8,30 alle 12,30.
La tariffa delle rubriche è di € 1,05 per
parola (minimo 16 parole), le sole rubri­
che «Domande di lavoro:.- e «Domande di
impiego• € o.ss per parola. indirizzi
internet 3 parole. indirizzi e-mail 5 paro­
le. con l'aggiunta dell'IVA.
Le offerte d'impiego e di lavoro si inten­
dono rivolte ad ambosessi (ai sensi art.1
D Lgs 11-4-2006 n.198). Gli annunci eco­
nomici delle rubriche 4 -5-6-7 devono
tassativamente rioortare come prima
parola del testo l'indicazione del comune
dove è ubicato l'immobile. Si prega di
non inviare curricula indirizzati a Casella
Essepiemme tramite Raccomandata o
Assicurata.
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Torre de' Busi
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su questo giornale vata una donazione dei masche­
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alla vostra COMUNICAZIONE neni e ai tutti i componenti del
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no ai nati del1990. Le mascheri­
ne in questione vengono ora im­
bustarle e poi saranno conse­
gnate dai volontari. Nei giorni
scorsi le mascherine chirurgi­
che,arrivate dalla Regione, sono
state consegnate ai residenti na­
ti dal1916 sino al1965. e poi suc­
cessivamente ai residenti nati
dal 1966 sino al 1980. La conse­
gna è svolta dai volontari della
Protezione civile e i consiglieri
comunali. Con la nuova conse­
gna tutti gli abitanti hanno rice­
vuto una mascherina.
A.A.
nel cimitero chiuso
Un gesto di sensibilità in un
momentodi dolore collettivo
per l'emergenza sanitaria. A
Trescore l'amministrazione
comunale si sta occupando del­
la manutenzione straordinaria
del cimitero che continuerà a
restare chiuso al pubblico fino
al 3 maggio. Il sindaco Danny
Benedetti sulla pagina face­
book del Comuneha spiegato
che« gli amministratori comu­
nali si stanno occupando per
due volte alla settimana della
manutenzione del cimitero,
dal!' innaffiamento dei fiori allo
smaltimento di quelli secchi».
per i controlli
Una domenica di controlli ad
Albano Sant'Alessandro con la
polizia locale in campo anche
oggi, con monitoraggi speciali
che si svolgeranno con il sup­
portodeidronidell'associazio­
neParacadutistiBergan10Pro­
tezionecivile.Sonoautorizzate
solamente le uscite per motivi
di estrema necessità,quindi per
questioniclilavoroeclisalute.La
polizia locale di Albano dall'll
aprile ha potenziato i controlli
(in strada e anche dall'alto con
idroni dei Paracadutisti) perve­
rifi care il rispetto delle nùsure
per contrastare il coronavirus.

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Amianto a sorpresa, nell'asilo
va sostituito il pavimento
Verdellino. Durante un'ispezione di Ats è risultato che il materiale
potrebbe deteriorarsi e rilasciare la sostanza. Lavori per 230 mila euro
VERDELLINO
PATRIK POZZI
- Il pericolo perla salu­
te dei bambini può venire non
solo dall'alto ma anche dal
basso. È per questo motivo che
il Comune di Verdellino dopo
aver sostituito anni fa il tetto
in amianto della scuola del­
l'infanzia di Zingonia, ha deci­
so di procedere anche con il ri­
facimento del pavimento in
piastrelle viniliche posiziona­
to a cavallo fra gli anni 70 e 80.
Ats ha accertato che è stato re­
alizzato con un particolare
materiale plastico - il vinila­
mianto - che, dovesse iniziare
a degradarsi, potrebbe libera­
re delle fibre potenzialmente
pericolose se respirate.
«Va subito precisato prima
che si scateni fra i genitori il
panico- ci tiene a rimarcare il
sindaco Silvano Zanoli - che
fino ad ora nessun bambino ha
corso alcun pericolo perché,
come certificato da apposite
analisi, il pavimento è ancora
integro. Ci sembra però im­
portante prevenire qualsiasi
minimo rischio per la salute
degli alunni quindi abbiamo
deciso di procedere con la sua
sostituzione». Un intervento
non da poco del costo di 230
mila euro per il cui finanzia­
mento il Comune, nell'ambito
del bando regionale «Edifici
scolastici #Amianto zero», ha
Due giorni di lutto dedicati
al consigliere Bialetti
5erina
Aveva 55 anni e abitava
a Treviglio: il coronavirus
non gli ha dato scampo.
Rinviata la seduta consiliare
- «Era un grande uomo,
ben voluto da tutti». Giovanni
Fattori, capogruppo di mino­
ranza a Serina, ricorda così
l'amico Alessandro Bialetti, 55
Pane e pizza gratis
per chi ha bisogno
Luzzana
- Continua la gara di
solidarietà da parte dei com­
mercianti della Val Cavallina.
La pasticceria forneria Frutti
di Luzzana è in pista da alcune
settimane e per Pasqua ha fat­
to la sua parte donando 25 co­
lombe a famiglie fragili e in
più 60 a prezzo agevolato, in
collaborazione con Comuni e
aziende, per ospedali e asso­
ciazioni di volontari.
Ma l'iniziativa prosegue
anche dopo Pasqua, in questa
La scuola dell'infanzia di Zingonia: lavori per rimuovere l'amianto
ottenuto da Palazzo Lombar­
dia un contributo di 115 mila.
Curioso come l'amministra­
zione comunale sia arrivata
alla decisione di procedere
con la sostituzione del pavi­
mento della scuola dell'infan­
zia.
«È stato merito - rivela Za­
noli - dello scrupolo di un tec­
nico dell'Ats che era venuto a
anni, originario proprio di Seri­
na, ma residente a Treviglio, ve­
nuto a mancare mercoledì a
causa del coronavirus all'ospe­
dale Sacco di Milano. «Nono­
stante vivesse ormai da anni a
Treviglio con la sua famiglia -
continua Fattori -, dove aveva
uno studio da commercialista,
aveva accolto con grande entu­
siasmoevogliailmio invito aen­
trareafarpartedellanostralista
Stefano Frutti
fare un sopralluogo per tutt'al­
tro motivo trovando tutto ap­
posto. Poi, però, proprio men­
tre stava uscendo dall'edificio
gli è sorto un dubbio: "Ma non
è che questo pavimento, si è
chiesto, è uguale a quello che
abbiamo già fatto togliere a
un'altra scuola?''». Era effetti­
vamente così. I lavori dovran­
no essere appaltati entro la fi-
"Insieme per Serina" per le co­
munali. Questo dimostra il
grande legame che Sandro, così
lo chiamavamo, aveva con il suo
paese natale». Un legame che lo
conduceva spesso a passare
weekend e vacanze nel paese
brembano, dove aveva vissuto la
propria infanzia. «Aveva conti­
nuato a coltivare i rapporti di
amicizia con chi è rimasto in val­
le - spiega Fattori-, come con
fase di emergenza. «Siamo
riusciti a caricare con regola­
rità la cesta esterna al negozio
con pane e pizze gratuiti per
coloro che ne avessero biso­
gno e continueremo a farlo fi­
no alla fine della riapertura -
spiega il titolare Stefano Frut­
ti -. Ed anche oggi tramite il
banco alimentare e alcuni Co­
muni faremo arrivare gratui­
tamente pane e pizza a chi ne
ha bisogno. È giusto dare il re­
soconto perchè sono state
molte le persone che hanno
voluto dare un contributo per
queste iniziative, quindi un
sentito grazie ai clienti che ci
hanno dato un aiuto per conti­
nuare ad aiutare. La nostra
forza siete voi, forza Val Ca­
vallina».
ne dell'anno e realizzati prima
del termine del 2021. Di tem­
po a disposizione quindi ce n'è.
L'ideale per il Comune sareb­
be, tuttavia, riuscire a realiz­
zarli prima di settembre ap­
profittando della certezza che
fino ad allora la scuola rimarrà
chiusa causa epidemia di Co­
ronavirus.
«Tutto dipenderà - conclu­
de Zanoli - se le aziende po­
tranno ricominciare presto a
rimettersi al lavoro». Per lo
stesso motivo si sono dovuti
bloccare anche i lavori di rea­
lizzazione dell' «International
school of arts», la scuola delle
arti di Zingonia, la cui inaugu­
razione era prevista a maggio
ma che ora è stata fatta slittare
a data da destinarsi.
Verdellino non è l'unico Co­
mune ad aver ottenuto nel­
l'ambito del bando «Edifici
scolastici #Amianto zero» un
contributo regionale. C'è an­
che Cazzano Sant'Andrea a cui
sono stati destinati ?mila euro
a finanziamento di un inter­
vento di 14 mila euro sulla
scuola media condivisa con
Gandino. «La bonifica del tet­
to in amianto della scuola era
già stata in gran parte realizza­
ta - spiega il sindaco Sergio
Spampatti - mancava ancora
molto poco per completarla:
ora potremo procedere».
ClRIPRODUZIONE RISERVATA
Alessandro Bialetti
Servizio raccolta sfalci
a domicilio per Lovere
Ambiente
L'iniziativa promossa
dall'amministrazione
comunale per evitare
assembramenti alla piazzola
- Il comune di Lovere
informa i propri cittadini che
la piazzola ecologica a loro di­
sposizione, situata nel comune
di Castro, rimane chi usa nono­
stante nei giorni scorsi ne fos­
se stato annunciata la riaper­
tura: la società Val Cavallina
Servizi, che gestisce il servizio
ALBINO
Riaperto il centro
di raccolta
Riapre la piattaformaecolo­
gicacomunaleadAlbino. Fi­
noal30aprile nei pomeriggi
digiovecfievenerdì leutenze
domestichepotrannoporta­
reiresiduivegetalialcentro
di raccolta: l'ingresso è da
concordare chiamando lo
035-759917. I servizi di rac­
colta porta a porta sono ga­
rantiti.Percomprovate esi­
genze le aziende possono
contattare lo 035-759917
per ogni informazione.
GORLAGO
Fiori per i defunti
e pulizie delle tombe
AGorlagoilComunehaatti­
vato la pulizia straordinaria
del cimitero.Un gesto di sen­
sibilità verso i defunti.Acau­
sa dell'emergenza sanitaria
infattiilcamposantoèchiu­
so al pubblico da alcune set­
timaneperevitare il rischio
diassembramentieildiffon­
dersi del contagioda Covi d.
Nei giorni scorsi le fioriste
delpaese insieme ai volonta­
ri si sonoattivati ehanno tol­
to dalle tombe e dai loculi i
fiori appassiti.
CASIRATE
Nuovo medico
di base in servizio
Cambio del medico di base
a Casirate.Adriana Colpani
ha cessato l'attività mercole­
dì 15 aprile. I suoi assistiti
possono rivolgersi alla dot­
toressa Mariana Teixeira
Murae� all'ambulaluriu ùi
Arzago, previo appunta­
mentoal3393376204,illu­
nedì, il martecfi e il giovecfi
dalle 9 allel2 ed ilmercoledì
e il venercfi dalle 15 alle 18.
me. Negli anni ha anche com­
prato e sistemato una cascina in
paese. Era davvero legatissimo a
Serina e alle persone di Serina.
Prima che fosse ricoverato in
ospedale ci sentivamo ogni gior­
no perché voleva essere infor­
mato su chi era deceduto e su chi
non stava bene a Serina».
«La sua morte ci ha sconvol­
to, ci ha tagliato le gambe- con­
clude Fattori-. È davvero una
disgrazia, perché per noi non
era solo un consigliere, ma un
punto di riferimento fonda­
mentale per la sua intelligenza,
il suo carisma e il suo modo di
fare. Viene a mancare un pezzo
di noi. Per me era un vero amico
ed è un'altra dura botta per la
di raccolta dei rifiuti solidi ur­
bani nei comuni dell'alto Sebi­
no, ha infatti deciso di rinviare
la riapertura delle sue stazioni
ecologiche per questioni di si­
curezza. Nei giorni scorsi, dove
erano state riaperte, si erano
subito formate code e assem­
bramenti pericolosi.
Per questo motivo ieri mat­
tina il sindaco di Lovere Alex
Pennacchio ha diramato una
comunicazione ai propri citta­
dini per annunciare che giove­
dì 23 aprile sarà organizzata
una raccolta straordinaria gra-
Provincia 3 9
Parcheggi
gratuiti
prorogati
al3maggio
Treviglio
La giunta comunale
ha esteso la durata
dei provvedimenti
per l'emergenza sanitaria
- Prorogati al 3 maggio i
termini per sei misure adottate
dall'Amministrazione comuna­
le di Treviglio in questo periodo
di emergenza sanitaria da covid-
19, la cui scadenza era datata 15
aprile. La Giunta ha deciso di
mantenere fino a nuova data la
gratuità delle aree di sosta a pa­
gamento su strada, le cosiddette
strisce blu, comprese quelle in
gestione alla Stu «Treviglio Fu­
tura» e sospendere le aree di so­
sta a tempo limitato e i divieti di
sosta spazzamento strade.
In relazione al punto prece­
dente, e considerato che diversi
utenti hanno l'abbonamento
senza la possibilità di utilizzarlo
a causa dell'emergenza, per gli
abbonamenti «gratta e sosta»
delle aree di sosta a pagamento
attivi e validi nel periodo com­
preso dall'll marzo al 3 maggio,
la scadenza viene prorogata di
ulteriori 18 giorni. Sospesa an­
che lazonaa traffico limitato per
tutti i transiti urgenti, di assi­
stenza a persone anziane, sole o
in isolamento, dei volontari a
supporto dell'Anuninistrazione
comunale e del personale socio
sanitario. La giunta proroga al 3
maggio i rimborsi o sgravi agli
utenti per le rette del servizio ni­
do, inoltre per quelle del tra­
sporto scolastico e infine per gli
impianti sportivi gestiti diretta­
mente dal Comune, compresi
quelli concessi in convenzione.
nostra comunità».Serina ha os­
servato 2 giorni di lutto. «In ac­
cordo con la minoranza-spiega
Giorgio Maria Cavagna, sindaco
di Serina- abbiamo rimandato
il Consiglio Comunale di ieri se­
ra e indetto 2giorni di lutto per ii
paese. Questo perché, al di là del
suo ruolo di consigliere, Ales­
sandro e la sua famiglia hanno
segnato momenti importanti
per la nostra comunità. Il padre
di Alessandro è stato lo storico
farmacista del paese e fondò la
squadra di calcio negli anni '60.
Era un caro amico, con cui ab­
biamo condiviso l'infanzia.
Mancherà a tutti». Alessandro
lascia la moglie Paola e i figli
Giorgia e Tommaso.
tuita porta a porta del verde,
per raccogliere erba, sfalci e ra­
maglie di prati e giardini priva­
ti. I cittadini interessati devo­
no prenotare il passaggio degli
operatori con una telefonata
all'ufficio tecnico del comune
chiamando il numero di tele­
fono 0 35-983623 (interno 4) a
cui lasciare nome, cognome,
indirizzo e recapito telefonico;
in alternativa potranno invia­
re gli stessi dati via mail all'in­
dirizzo uff.manutenzioni@co­
mune.lovere.bg.it entro le 17 di
martedì prossimo (21 aprile).
Sfalci e ramaglie dovranno
essere poi esposti all'esterno
delle abitazioni dai cittadini in
sacchi di plastica del peso mas­
simo di 20 chilogrammi entro
le 6 di giovedì 23 aprile.
Enigmistica&Passatem PI
40
L'ECO DI BERGAMO

•
DOMENICA 19 APRILE 2020

4 7 4
CRUCIVERBA A CHIAVE LA BATTUTA CIFRATA

7
2. Scuro e tetro.
1 2 3 5 6 8 9 10 11 12 13 1 15
4. Antonio ballerino.

4
5. Secondo.
16 1 18 19 20 6. Simbolo dell'osmio.

7
7. Servizio vincente del
21 22 23 2 25 tennista.
8. Articolo... per scolaro.

4
26 2 28 29 9. Che agisce
delicatamente.

4 4 42 4
30 31 32 33 3 35 36 10. Tessuto per fodere.
11. La si respira.

4
37 38 39 0 1 3 12. T imori... cresciuti.
13. Luciano regista di

47
"Domenica d'agosto".
44 5 4ti 14. Insenature della �-
Galizia.
48 15. Nasconde l'amo. LADEFINIZIONE: Sprangare, serrare.
17. Blocco per appunti.

4
LABATTUTA: 1 2 3 4 5
49 50 51 18. Basate sul governo del 4 6 7 8 9 10 4 8
popolo.

7
7 11 6 7 4 10 7 4
52 53 5 55 56 19. Osso del fianco.
22. Umbra di città. 12 9 6 6 2 13 7

6
5 59 23. Padri di cugini. 14 2 12 4 12 15 9
58 60
24. Soldati di cavalleria. 13 7 10 2 7 16

7
61 62 3 64 65 28. Vestiti di stracci. 7 17 15 9 3 9 17 12
31. Sovrasta la platea. 4 16 7 4 5
33. Località in provincia di 9 3 12 9 18 18 17 12
66 6 68 Bari.
10 4 14 7 13 4
35. Amata o costosa.
36. Nido... per bambini.
38. Alberi. .. piangenti.
Nella striscia bordata leg­ del poker. 52. Biscottini aromatici. 39. Si sentono col naso. IL MOSAICO
gerete il titolo di un album di 29. Sigla di Salerno. 53. La effettua il medico. 40. Nome di re di Persia.

IL
Riccardo Gocciante. 30. Troppo grasso. 55. Si dice presentando. 41. Si contrappone alla
32. Giramondo... a piedi. 57. Si usa per trasportare chiusura.

MOSAICO
ORIZZONTALI 34. Responsabilità Civile benzina. 42. Scrisse il "Canone di
Auto. 58. Chiusura di conto. medicina".
1. I confini del Kenya. 37. Nuclei contro le frodi 59. Capacità dell'occhio. 43. Animali come le
3. Ortaggio a spicchi. (sigla). 60. Un gas nobile. balene. Disponete nel giusto ordine questa
7. Elenco professionale. 38. Povero di sale. 61. Dea ingiusta. 44. Tirata in alto. serie di gruppi di lettere in modo da
1O. Essere a conoscenza. 40. La capitale del 62. Lo Stato di Columbus. 45. Città del Belgio. ottenere un pensiero di La Fontaine
16. Il Mongibello. Venezuela. 64. Grigi. 46. Laura della canzone. (5 3 9 5 4 5 2 3 2 7).
18. Monella. 47. Cerca di raggiungere la 65. Sigla di Padova. 51. Intenti.
20. Un moschettiere di vetta. 66. Titolo dopo la laurea. 53. Si alza gridando.
48. Cose da ridere.
ATO CHI DUL EDI IVO LES LIA LIA
Dumas. 67. Cola da certe piante. 54. Provincia araba.
21. Gara per il cowboy. 49. Giochi di carte ... senza 68. Fibra per intrecci. LTA NAL PES RIV SCO TIG TUT

■
56. Ha la cresta di spuma.
23. Diligenti e coscienziosi. compagnia. 58. Di Quinto a Roma.
25. Il nome della Thurman. 50. Quaderno ... con VERTICALI 59. Forza latina.

7 1 6 4 ■4 4
1 4 11 1 1 4
26. Simbolo della tribù. alfabeto.
27. Fare crescere il "piatto" 51. lniz. della Orlando. 1. Diane attrice.
62. Le ultime di Charlot. CRUCINSERIMENTO
63. lniz. della Rossellini.

7 ■1 4 1
0 7 1 6 8 13 1
LA ROMA ANTICA

1 2 7 ■1 4 2 1
1 4
2 11 15 3 8
Chiave (6 7): Ebbero termine con

■ 4 ■
G o I e R A s s o R R I p la distruzione di Cartagine. 15 10 1 5 10 3

u z

■ 4■ 44 44 14 ■4 ■ 67
e s
6 7 4
B E L E E R M E A 6 6 5 8
ANNIBALE LEGGI ROMOLO
A E R p p R A I N B E N L 8 11 9 8 3
BRENNO LEGIONI
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SABINI

4 2 6 ■4 ■ 7 1
T I E M M F M E N N R L 1 1 8 1 6 1 8
CANNE LOTTE SANNITI
o o

■
A N E L A A

1
I G I I I
CASSIO MARIO SENATO 6 5 1 8 11 2
R R T B E e s

4 ■2
N N G N p I

14 6 1 1 2 14
CATONE PATRIZI SILLA 8 7 1
E R M E E o A L T A s A

■2 4
I

4 2 4
CESARE PENATI TEMPLI 5 8 3 2 3 2
o B E E N L L L T s p L N

7
CRASSO PIRRO VOLSCI
10 7 3 6 1 3
I A u A o E A o s R N o N EQUI PLEBEI ZAMA
2 11 8 5 10 3
u s T M I G L I e H I V I GALLIA POMPEO

Q I o E I N o I G E L z T GRACCHI REMO
ATTENZIONE: Completate i due cruciverba tenendo
presente che, per entrambi, a numero uguale
E R R E u G R A e e H I I
GUERRE RIFORME
corrisponde sempre lettera uguale.

Soluzioni
VI .:::l V l::l VNI S 3 l::l l::l 3 .l SV VIJ
iOAqow unssau Jad O!4JJO un aJapni4J !e w ! Aap Od I N I l::l 3 N IO 01 HO 3 .l V
uou el!A e11au 'O!W O!l�!J ·owaJ!IOd OJe) :nnll'<f8 '<11 NO 3 N s n SI AO .l VOI NV .l
·aJapn!4) :'<f70ij'<fd '<11 :vlYU:11) VUUJ.VB Y1 00O 3 V .l IS IA I NI O INV
osVO I l::l s n l::l I l::l V .l I 70s

.. "
7 V .l I N 3 VIJV 3 l::l o .l V 7 vo s
o ti "n 1 3 o N3S ■ I l::l 3 A 'r/ d 'r/ d I :j u :j l::l 'r/ V'I I I
't/3 ti .L I ti 3 ■ "s n
■
3 .L 3 ti d ti o W I .L svOV l::l V000001 osSV N
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■
■
I 3 .L SO:>
■
vo l::l 3 .l N va NV IAos 3 8 o
I 3 N o .L 1" 't/ I
s■ o .L I No .L .L". VS 3 l::l VI ONV 7 I l::l VIJ 3 .l o .l
" ti o o"SI NO
■s
■ ov VIJn I .l NV 7 3 zo 3 a o l::l V
".■s n w"s n ·ellOJSe !I !4) SI VIJV l::l V V 7 00SI O V N .l 3
ON 3 1 't/8 3 NI
n
3 l::l 3 d VS 08 7V 01 7 0 vv )I
t1 W't/ N :>
o ti 't/W 't/N ldS !P asads a11e uOA!A
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:V)llNV VWOH Y1 :veH:IAl)OH)IB
 I:ECO DI BERGAMO • DOMENICA 19 APRILE 2020

SETTIMANALE DI TUTTE LE COSE VISIBILI E INVISIBILI

42/
DOMENICA / POST SCRIPTUM
DOMENICA
In copertina,
qui accanto
e in tutte
le pagine
una serie
fotografica che
documenta
il lavoro
di un'Unità
Speciale di
Continuità
Assistenziale
(USCA) che
svolge attività
domiciliari per
i pazienti
Covid-19
FOTOGRAFIE 01
FILIPPO VENEZIA
revissimo, è uno dei racconti
più belli e meno conosciuti di
Kafka. Nell'originale tedesco si
intitolaEinLandarzt, in italia-
no è stato tradotto Un medico
condotto ma anche Un medico di campagna. Ispira­
to dalla figura dello zio, che esercitava proprio
quella professione, lo scrittore l'ha ambientato
nelle campagne di inizio '900. In piena notte il
protagonista è chiamato al capezzale di un malato
grave che abita parecchio lontano. Non è la prima
volta, ma questa volta sembra l'Apocalisse. Infuria
una tormenta di neve, il cavallo è morto di stenti
la sera prima, lui si sente incerto, impotente (la
frase «Chi mai presterebbe il suo cavallo, in una
sera così, per un tale viaggio?» allude proprio
all'impossibilità di influire sul destino altrui).
F inalmente riesce a organizzarsi ed esce, si
awentura nel buio lattiginoso, infagottato, rigido,
come compresso da qualcosa di troppo grande.
Quando arriva, stordito dalla corsa, trova ad atten­
derlo al cancello tutta la famiglia e deve perdere
tempo prezioso per cercare di offrire respiro e
tranquillità a volti stravolti dal terrore. Lo attende­
vano come si attende un salvatore: un Salvatore,
forse. È bravo, prende nelle sue mani l'ansia dei
parenti e la volge in speranza. Le parole del malato,
un ragazzo giovane, gli entrano nelle ossa più di
quanto abbia fatto la neve cattiva lungo il viaggio:
sopraffatto dal dolore, «con gli occhi vuoti» gli
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
A mani
sussurra, lo implora, avendo cura che gli altri non
sentano, di lasciarlo morire. Il medico prende
tempo, tormenta i suoi strumenti e scaccia i brutti
pensieri. Fa bene, perché poi il ragazzo invoca la
guarigione. Ma la ferita è molto brutta, troppo: «È
nude
questa la gente del mio paese: dal medico preten­
dono l'impossibile». Poco prima, si era sorpreso
a pensare: «Scrivere ricette è facile, ma è compren­
dersi con la gente per tutto il resto che è difficile».
Il resto. Che cosa è il resto? Magari si trattasse
solo di riuscire a comprendere e farsi comprende­
contro
re. Significa essere all'altezza delle attese di chi
soffre, si mostra nudo nella sua vulnerabilità da
neonato e si consegna inerme alla tua scienza
semplicemente perché non può fare altrimenti.
Insondabile impasto di scienza universitaria e
saggezza stradaiola, da Ippocrate in poi la relazio­
ne che lega il medico al paziente nasce da un
il nemico
sentire totalmente laico che offre la bussola alla
professione, ne determina il fascino e la rende
appassionante e ragionevole anche quando la
ragione sembra in libera uscita.
POST SCRIPTUM
Abbiamo pensato a tutto questo, ascoltando le
storie dei medici di famigliachehanno combattuto
a mani nude contro il coronavirus. La pandemia
Figli di un dio minore. La figura del medico ha scelto i migliori fra loro e ne ha fatto degli eroi.
Alcuni hanno pagato con la morte. Altri sono
di famiglia è scivolata ai margini della cultura rimasti nelle retrovie, dando quel che avevano da
sanitaria: il coronavirus ci richiama all'ordine
dare. Ma tutti, tutti si sono sentiti lasciati soli.
Forse, nelle grandi città, questa figura professiona­
le è andata un po' scolorendo, ma in cittadine come
Bergamo, e nelle nostre valli, resta ancora un
punto di riferimento insostituibile. In quei giorni
-ci hanno detto -la gente si fidava solo di noi.Per­
ché la politica, da anni, sembra non riuscire a fare
altrettanto?
Marco Dell'Oro
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
DOMENICA / STORIA & CRONACA
IL MIO MEDICO
UN AMICO
DI FAMIGLIA
Professione in cammino. Una figura che esalta il rapporto con
il territorio e che nel tempo è stata un po' svuotata delle sue prerogative:
gioiello che meritava di essere custodito meglio, una lezione per il futuro
1 patriota-poeta vicentino Arnaldo
Fusinato dedicava, nel1845, queste
rime alla figura del medico condotto:
«Artepiù misera/artepiù rotta/non
c'è del medico che va in condotta».
L'ode, che metteva in versi il fardello di questi
camici bianchi,rimbalza nelle retrovie ammutoli­
te del corona virus, dove i medici di famiglia sono
stati proiettati in una dimensione eccezionale:
oscura e inafferrabile, al di là delle proprie forze.
Una battaglia che li ha visti costretti a mani nude,
nella percezione di una solitudine assorbita e
respinta dal volontarismo, lasciando sul campo
bergamasco 5 loro colleghi dei 150 colpiti dal virus,
nel periodo di maggior virulenza dell'epidemia,
su un totale di 600.
Le sentinelle di un territorio, che è stato a loro un
po' sottratto in questi anni, presidiato nella trian­
golazione prevenzione-cura-riabilitazione. «In
Lombardia c'è stato un clamoroso fallimento della
medicina territoriale,ammettiamolo per il futu­
ro»,prende nota MassimoGalli,direttore di Scien­
ze biomediche dell'ospedale Sacco di Milano,rife­
rendosi ad altri livelli,perché il medico di baseesce
a testa alta dallo tsunami sanitario e dove il caso
Lombardia andrà studiato a fondo. Perché l'im-
pressione è che il quadro normativo precedente
all'emergenza coronavirus abbia in qualche modo
ridimensionato il rapporto fra il medico di base
e il suo interlocutore principale,che èil territorio,
là dove l'opera meritoria dei camici bianchi in
questi mesi ne ha ribaci ito invece l'importanza nei
suoi termini essenziali e strategici. Il medico di
base (definito anche «clinica! manager») oggi deve
svolgere un doppio compito: accompagnare nel
tempo i propri assistiti come persone, prendendo­
si cura del corpo e della mente, e gestire la loro
salute in una sanità sempre più specialistica, cen­
trata sull'ospedale che privilegia la cura dell'orga­
no e insidiata dalla medicina privata.
Medici, questi,che hanno fra i loro antenati quel
Camillo Golgi,il primo italiano a ricevere il Nobel,
nel 1906, figlio d'arte e che aveva iniziato la profes­
sione come medico condotto nel suo paese: Corte­
no, in Valcamonica, oggi in provincia di Brescia,
ma allora territorio bergamasco, come teneva a
far sapere il futuro luminare delle neuroscienze.
La storia e la cronaca di questo periodo s'incarica­
no di ribadire due aspetti che fondano l'antropolo­
gia del professionista di medicina generale: la
fedeltà alla deontologia professionale e il rapporto
fiduciario con i pazienti, che penetra il senso delle
relazioni autentiche. E nella figura del medico di
base, «il mio dottore», si esalta il rapporto inscin­
dibile con il territorio. Qualcosa di più degli stessi
confini della professione, qualcosa oltre la stessa
medicina. Può darsi che nelle aree metropolitane
il medico di base abbia perso qualcosa per strada
delle proprie radici, per effetto della burocrazia
e dell'informatizzazione. Diaframmi che possono
porsi come distanziamento sociale fra il medico
/43
e i suoi malati. Tuttavia, nella provincia profonda
il medico di famiglia ha rinsaldato la propria
natura di vicinanza al tessuto vivo del territorio.
Una figura senza tempo. Ha dato testimonianza,
in modo mo!to forte, delle proprieradici ippocrati­
che: di mettere, cioè, il destino del malato sopra
ogni cosa,anche a scapito della propria sicw-ezza.
Il lascito del Giuramento di Ippocrate, che fissa
le regole di un comportamento moralmente ispi­
rato del medico,è stato praticato in quanto sentito
come elemento unificante e fondamentale della
professione. Poi c'è la forza evocativa della storia
che ne ha fatto un protagonista unico e che, nei
secoli, ha posto l'Italia all'avanguardia nell'assi­
stenza di prossimità: il medico deipoveri, l'amico
di famiglia, il saggioconsigliere,l'apprododi prima
e ultima istanza, espressione di una didattica
sociologica.
Questo medico in cammino oltre se stesso lo
troviamo nella sua fase pionieristica già nell'età
medioevale dei Comuni, come ci spiega Paolo
Mazzarello, ordinario di Storia della Medicina
Il medico all'Università di Pavia, per poi consolidarsi nel
sta per Settecento illuminista quando il dispotismo rifor­
raggiungere matore vedeva nella medicina un coefficiente di
la casa progresso, imponendo allo Stato di intervenire
del paziente per sanare le piaghe sociali. Il medico condotto
affetto (a tinta unica: carrozza nera, vestiti neri, borsa
da Covid-19 nera) lo vediamo in azione soprattutto nellaLom­
per effettuare bardia austriaca della seconda metà del '700 quan­
la visita do il tedescoJohann Peter Frank,direttore della
FOTOGRAFIA DI sanità,inventa la«polizia medica»,cioè l'area del­
FILIPPO VENEZ A l'igiene pubblica. Le condotte si diffondono anche
in Veneto e in Toscana e,in modo sfilacciato,pure
al Sud. Le Repubbliche giacobine di Napoleone
confermano il sistema e, a maggior ragione, lo farà
l'Italia unitaria, specie i governi Crispi, che inau­
gurano le vaccinazioni contro il vaiolo. Il medico
condotto si affranca dal suo collega ospedaliero,
che si dedica al «corpo rotto» come volevano gli
indirizzi dell'epoca, e si immerge nel suo habitat
naturale.
Si configura così il medico di campagna, che si
confronta con i problemi sociali dell'Italia unita­
ria: poverlà,penw·ia, mancanza di alimenla:i:ione.
Vede la persona nel suo ambiente ed è il più
sensibile a capire che il corpo malato è anche
espressione di una comunità che soffre. Un lavoro
che svolge accanto al prete di campagna: l'uno cura
i corpi,l'altro le anime. C'è, volendo, anche qualche
anticipo alla don Camillo e Peppone, perché il
medico sovente, a fine '800,è positivista e risorgi­
mentale rispetto al prete papalino. Un sodalizio
chepoi diventa a tre,con l'arrivo del maestro-mae­
stra. La condotta, quindi, come fattore distintivo
dell'emancipazione sociale,del rammendo terri­
toriale e del paesaggio umano.
Il medico di famiglia trova poi la sua istituzionaliz­
zazione nell'Italia repubblicana, con la legge del
1978 che varai! servizio sanitario nazionale, figlio
di quel Welfare che, almeno negli ultimi 20 anni,
abbiamo strapazzato. Quella sanità pubblica che,
nel 2013,il presidente Napolitanodescriveva fra
le più avanzate, e in grado di reggere ilconfronto
internazionale, per poi ammonire: «Bisogna non
regredire, bisogna non abbandonare quella scelta,
PROFILO non abbandonare quella postazione che è titolo
di civiltà perii nostro Paese». Tanto più che espe­
SOCIALE rienze come quella americana (il fatto è noto e
CHE STA
ribadito dall'attuale pandemia) ci mostranocome
l'assenza di sistemi sanitari universalistici non
solo non riducono la spesa sanitaria complessiva,
NELLA malasciano scoperto il ceto medio,cioè la maggio­
ranza del Paese, a forte rischio di cadere nella
STORIA povertà per l'intervento di spese sanitarie impre­
D'ITALIA
viste.
Eppure non abbiamo trattato benequesto gioiello
di famiglia. Meritava di essere custodito meglio
ed è forse questa la prima lezione per il futuro. Nel
2016 la Federazione italiana medici di famiglia,
SI in un'audizione al Senato, parlava di «allarme
cogente» per via dei tagli al servizio sanitario,
PRENDE specie in termini di priorità rispetto ad altri capi­
toli di spesa. «Da più parti - affermavano i medici
CURA DEL con la consapevolezza di una battaglia persa -
viene sostenuto che la sconfitta dell'evasione fi­
CORPO scale, magari sommata ad una ripresa del Pii,
metterebbe rapidamente a disposizione del nostro
E DELLA Servizio sanitario nazionale risorse adeguate a
farlo uscire dalla situazione di emergenza attuale.
MENTE Sia il primo che il secondo evento,però, per quanto
desiderati e perseguiti,non sembrano così a porta­
ta di mano nel breve e medio periodo».
Quel diritto alla salute, sancito dall'articolo 32
della Costituzione quale diritto fondamentale
dell' individuo e la cui lesione - nelle parole della
Corte costituzionale - ferisce un diritto proprio
della persona «considerato come posizione sog­
gettiva autonoma».
Franco Cattaneo
()RIPRODUZIONE RISERVATA
44/
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

DOMENICA / PRIMA LINEA

L'intervista

Io malato, ho costruito
«Sono uscito e ho comperato mascherine, guanti,
occhiali e una seconda visiera da saldatore. Era
il 2lgennaio. Lo soperchého tenutogli scontrini!
Ho trascurato i camici, pensavo che sarebbero
stati disponibili. Un errore. Intantosi parlava fra

il puzzle assistenziale
colleghi e si è contattato in Ats il dottor Roberto
Moretti, il dirigente dipartimento della salute
primaria e con lui si è fissato un calendario di
incontri per i medici a partire dal 21 febbraio...che
poi è stato il giorno del primo contagiato ufficiale.
Ci dicemmo subito che avremmo avuto bisogno
di protezioni per i medici e di ventilatori per i
pazienti, per sollecitare tutti ad attrezzarsi. Inve­
ce...».

Massimo Buzzetti. Preso il virus, è finito in ospedale sotto ossigeno. Da lì, appena Si è perso tempo e l'epidemia ha sfondato?
«Sicuramente. Secondo me ha sfondato perché
recuperato il respiro, ha seguito a distanza i pazienti. Ora ha ripreso le visite domiciliari non ha senso chiudere i voli sull'Italia se non
chiudi l'Europa; perché la maggior parte dei virus
sono infettivi anche nella fase presintomatica e
questo è stato sottovalutato. E poi per l'idea che
il contagio si trasmettesse solo attraverso tosse,
starnuto e stretto contatto e non per aerosol. Fra
le primissime indicazioni per la definizione di caso
- ai fini della segnalazione di bisogno di tamponi
- oltre a verificare l'esistenza di rapporti con Cina
e cinesi, si chiedeva anche di comunicare casi che,
pur avendo avuto un trattamento adeguato alla
patologia diagnosticata, mostrassero segni di peg­
Appena scesa gioramento. Questa indicazione poi mi sembra
dall'automobile scomparsa dai documenti successivi. Invece, così
di servizio sarebbero emerse in fase precoce le cause delle
e prima di avviarsi polmoniti strane che venivano osservate.Nei dati
verso la casa Influnet 2019-2020, dopo la curva stagionale, a
del paziente il partire dalla nona settimana dell'anno si è notato
medico indossa una ripresa di infezioni respiratorie ascrivibili al
i primi dispositivi Covid e già all'll a settimana il 95% delle infezioni
di protezione appaiono Covid. Ma in fase pre-Codogno i tampo­
FOTOGRAFIA 01 ni non venivano fatti e non potevi avere confer­
FILIPPO VENEZIA me».

I tamponi scarsi. Quanto hanno peggiorato la

situazione?
«Tanto, lo sappiamo.Tamponitardivi in ospedale
e,sul territorio, noi medici da soli. Si faceva fatica
a trovare idrossiclorochina, ossigeno...Chi faceva
le iniezioni di anticoagulante?Non si trovavano
saturimetri, faticavi a monitorare ...».

Come si è organizzato durante la malattia?

«Non è stato facile, c'era la caccia ai sostituti man
mano che ci si ammalava. Grazie alla solidarietà
di colleghi ho costruito una sorta di puzzle assi­
stenziale. Appena sono stato meglio in ospedale

Chi è
mi sono messo in WhatsApp con i colleghi. Le
prime linee guida farmacologiche per il tratta­
mento domiciliare sono arrivate il 23 marzo e
Università quelle ufficiali dall'Ats il 30 marzo. Ma fra medici
di ogni provenienza abbiamo subito formato una
e articoli rete spontanea di scambio di informazioni e le
possibili vie terapeutiche sono nate sul campo.
scientifici Io mi sono osservato come malato e l'esperienza
mi serve ora per i pazienti».

Poi sono arrivate le Unità Speciali di Continuità

desso l'epidemia è in calo:
oggi sono arrivate solo una
ventina di chiamate nel­
l'ambulatorio del dottor
Massimo Buzzetti, che si è
giocato la partita da tutti i punti di vista, come
medico e come paziente. Fra i primi ainsospettirsi
e ad allertare i colleghi, si è poi preso il corona ed
è finito in ospedale sotto ossigeno. L'ha anche
trasmesso alla moglie, che si è curatala polmonite
acasa. Dall'ospedale,appena recuperato il respiro,
ha seguito a distanza i pazienti e solo all'inizio di
questa settimana è tornato a fare visite domicilia­
ri.
Quando si è allertato come medico?
,<A gennaio, quando sono arrivati i primi dati dalla
Cina. Mi sembrava strano che i cinesisi spaventas­
sero atal punto e ho capito che lacosaerapiùgrave
di come appariva. Ho cominciato a informarmi,
ma in letteratura c'era pochissimo: fino a metà
febbraio ho raccolto solo cinque articoli. La prima
statistica cinese parlava di 80%di pazienti colpiti
in forma lieve, 18%da ospedalizzare (3% fra questi
in rianimazione) e letalità, cioè i morti sul totale
dei casi osservati,del 2%. Ma era un dato sottosti­
mato: nellaSars, durante l'epidemia si parlava del
4% di letalità ma alla fine la mortalità sul totale
dei contagiati è risultata del 9%. Il doppio. Ho
pensato che per il Covid si poteva stimare un 3%
di letalità finale, dato che non si sapeva quanti
fossero veramente gli infetti cinesi e che la popola­
zione italiana è vecchia. Intanto la contagiosità
si rivelava alta. Tutti questi dati mi preoccupava­
no. Faccio parte della rete Influnet, coordinata
dall'Istituto Superiore di Sanità, che ogni anno
fornisce i dati clinici alla base dello studio epide­
miologico dell'influenza e delle infezioni respira­
torie stagionali. L'anno scorso ci sono stati 8
milioni di infetti e 8000 vittime, lo 0,1%. Usando
come simulazione questo modello e stimando il
3% di gravi, lo scenario del Covid in bergamasca
avrebbe richiesto, al picco dell'epidemia, dai 30
ai 60 ricoveri giornalieri in terapia intensiva. Un
disastro!».
Allora che cosa ha fatto?
TUTOR
Medico di famiglia, 61 anni,
laureato e specializzato in
medicina interna all'Università
Statale di Milano. Tutor valuta­
tore per i medici neolaureati
candidati all'abilitazione,
collabora con l'Università
Milano Bicocca, con l'Universi­
tà San Raffaele e con l'Univer­
sità Statale di Milano. Ha
scritto 8 articoli scientifici e
una lettera pubblicati su
riviste italiane e internazionali
(Scandinavian Journal of
Gastroenterology, British
Journal of Gastroenterology,
American Journal of ClinicaI
Pathology, Haematologica...)
su argomenti ematologici o
gastroenterologici. Sposato, ha
quattro figli. Fotografo nel
tempo libero. Ogni volta che
può, si sposta in bicicletta
Assistenzialeper le visite domiciliari. Funziona­
no?
«Le Usca secondo me hanno lavorato bene,anche
se è assurdo che per mancanza di protezioni si
debbano mandare a domicilio medici che non
conoscono il paziente. Per superare il problema,
abbiamo sempre fornito loro tutto il quadro del
paziente per scritto e alcune decisioni le abbian10
prese insieme».
«L'epidemia cambierà il modo di lavorare del
medico di famiglia?
«Le visite saranno su appuntamento e a tempo
standard. Ci vorranno protezioni, procedure, mol­
tissima igiene. In alcuni casi bisognerà ristruttu­
rare gli ambienti».
E fuori?
«Dovremo ricostruire inLombardia la medicina
di territorio. Istruire i pazienti cronici e dotarli
di strumenti per il monitoraggio dei parametri:
pressione, saturimetro, glicemia, controllo del
peso e della quantità di urina. I dati poi trasmessi
a un infermiere che in caso di anomalie contatta
il medico. Il ruolo degli infermieri diventerà cen­
trale con la telememedicina.E magari potremmo
avere punti di riferimento non ospedalieri, per
esempio le Rsa, con ambulatori dove il paziente
resti in carico al suo medico, ma con la possibilità
di avere strumentazioni e letti».
Susanna Pesentl
ORI PRODUZIONE RISERVATA
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020 /45
DOMENICA / PRIMA LINEA

L'intervista

<<Soltanto la paura
aveva anche altre patologie, sapendo che l'avrei
esposto a rischi maggiori. Ma avevo paura anche di
poter contagiare mio marito».

Un bel peso emotivo da gestire ...

ora potrà salvarci>>

«Sì,dawero,nonostante sia una professionista con
tanta esperienza alle spalle. Spesso mi montava la
rabbia perché mi sentivo impotente: penso alle
corse fatte senza riuscire a fare la differenza, ma
anche al dramma dell'ossigeno che a un certo punto
èdiventato introvabile.Anche dover spesso lavorare
al telefono è stato frustrante: il saturimetro e il
termometro fornivano dati oggettivi che potevo
farmi riferire dal paziente,ma per i problemirespi­
ratori non ci si può affidare a un'interpretazione
Graziella Seghezzi. «Mi sono armata dei miei poveri guanti e sono andata a visitare moltosoggettiva.Peri parenti,poi,èstatodevastan­
te: proprio oggi ho rivisto la figlia di un mio paziente
i miei pazienti: che strazio veder morire alcuni che hanno preferito restare a casa» settantenne, un signore in forma, salito sull'ambu­
lanza con le sue gambe e mai più tornato. Pensare
a un familiare morto senza l'affetto dei propri cari
rende più difficile elaborare i] lutto. E infatti sto
cominciando a vederetanti parenti caduti in depres­
sione: c'è chi ha attacchi di panico,chi si fa domande,
si chiede come sarebbero andate le cose se la mam­
ma o il papà non fossero stati in casa di riposo».

Quando si è trovata per la prima volta davanti a

un caso di Covid-19?
«Molto prima del paziente Idi Codogno.Agennaio
li medico tutti noi abbiamo visto bronchiti e polmoniti strane,
è arri vato chenonrispondevanoaifarmaciabituali.Aposte­
sul pianerottolo: riori, credo di poter dire che fossero Covid-19.A fine
prima di varcare gennaio sono arrivati i primi alertdall'Agenzia per
la soglia di casa, la tutela della salute, ma era ancora periodo di
dove lo attende influenze, pensavamo a delle complicanze».
il paziente,
verifica Invece erano le avvisaglie dello tzunami che poi
tutte le protezioni si è abbattutopesantemente sugli ospedali. Per­
necessarie ché la medicina territoriale non è riuscitaa conte­
FOTOGRAFIA 01 nere l'emergenza?
FILIPPO VENEZIA «Lapolilicasanilariadegli u!Limiannihaindebolilo
la medicinadi base. Inquesto frangente sicuramen­
te gli ospedalieri ci harmo messo la pelle, ma anche
per noiè stato un bel colpo. Forse i n maniera meno
vistosa, noi abbiamo assorbito la prima ondata di
queste patologie,ci siamo trovati sommersi da una
situazione drammatica. Le realtà di paese hanno
lavoratotantissimo,sonostatemesseaduraprova.
Noi siamo stati i primi filtri, i primi ad affrontare
l'emergenza sul territorio. Da soli, senza nessuna
protezione.Ame alcune mascherine le harmo rega­
late i mieipazienti,altre le ha portate in ambulatorio
laferramentadelpaese.Solodoposettimane daAts
sono arrivati un po' di guanti e mascherine. Ma in

Chi è
una situazione del genere servirebbero anche tuta,
calzari, copricapo. Sono morti 120 medici: questo
dato dovrebbe far riflettere. Spero che dopo tutto
Medicina questoqualcosacambi,chelasanitàvengarivalutata
e riorganizzata: ci siamo dati tutti tanto da fare,
associativa abbiamo fronteggiato un'ondata mostruosa. Io tra
unannoodue andrò in pensione, ma spero che quel
e tutor che è successo insegni qualcosa, che ci possano
essere dei miglioramenti per i colleghi giovani».

Si è mai sentita sconfitta?

o quarant'anni di esperienza,
ma una tragedia come questa
proprio non l'immaginavo».
GraziellaSeghezzièunmedico
di famiglia e l'emergenza Co­
vid-19 l'haaffrontata proprio nella zona più marto­
riata dai contagi e dai lutti: la ValSeriana Coni suoi
circa 1.500 assistiti è una cosiddetta massimalista
che con altri cinque colleghi condivide uno studio
associato ad Albino. «Da fine febbraio - racconta
abbiamo vistoquasi esclusivamente casi di corona­
virus: pochissimi pazienti hanno avuto il tampone,
tanti sono ancora ricoverati,dei miei unaquindicina
purtroppo non ce l'hanno fatta».
Qual è stato per lei ilmomen to più drammatico?
«Le prin1e tre,quattro settin1ane sono state convul­
se,arrivavano anche 150 telefonate al giorno. Non
èstato facile dirimere i casi: peri pazienti più giovani
o con sintomi più leggeri ho scelto il monitoraggio
telefonico, per gli altri mi sono armata dei miei
poveri guanti e di una mascherina e sono andata a
visitarli a casa. È stato dawero pesante,soprattutto
quando sull'ambulanza che avevo chiamato ho visto
caricare pazienti che temevo non sarebbero più
tornati a casa. Ma è stato straziante anche veder
morire alcuni che hanno preferito restare a casa.
Parliamoci chiaro: nessuno di noi sapeva come
curarequestamalattia.Avevamo esperienzasulle
virosi,maquestaèstataun'evenienzanuova.Aveva­
mo i] saturimetro, il fonendoscopio e il buon senso.
Siamo andati per tentativi terapeutici: la tachipirina
èstatoil baluardo,perilresto abbian10seguitoanche
noi l'onda delle indicazioni che man mano venivano
date, dal)'idrossiclorochina alI'eparina a basso peso
molecolare».
Non ha mai temuto di potersi ammalare o dipoter
contagiareipazienti andandodaunacasa all'al­
tra?
«Non ho mai temuto per me: potrei aver preso il
Covid-19informaasintomatica,potreiaversviiup­
pato gli anticorpi. Non lo so. La mia paura era di
poter essere veicolo di contagio peri pazienti,nono­
stante tutte le attenzioni. Anzi, sono convinta che
il virus l'abbian10portato in giro anche proprio noi
medici. Perciò ho deciso di non andare a casa di chi
ALBINO
Nata a Bergamo nel 1955, dopo
aver conseguito la maturità
classica si è iscritta alla facoltà
di Medicina e Chirurgia a
Bologna laureandosi nel 1981.
Sempre a Bologna, nel 1985 ha
conseguito la specializzazione
in Tisiologia e malattie dell'ap­
parato respiratorio. Fin dall'ini­
zio dell'attività professionale
ha esercitato come medico di
famiglia ad Albino e da quasi
trent'anni lavora nel campo
della medicina associativa. Da
dieci anni è tutor per gli specia­
lizzandi del corso di formazio­
ne triennale per medici di
medicina generale a Milano.
Sposata, è madre di due figli
ormai adulti, Paolo, che ha
seguito le sue orme diventan­
do medico, e Francesco Maria,
astrofisico a Copenaghen.
«A volte sì, soprattuttoquando -e miè successo più
di una volta-doposetteoottogiorni in cui sembrava
di vedere un miglioramento,la situazione precipita­
va. Inquesti casi il contraccolpo èstato ancora più
forte. Io miritengo abbastanza scafata, ho esperien­
za, eppure a livello sia fisico sia mentale è stata una
prova pesante. Sa, per la terapia intensiva ci sono
dei protocolli; noi,invece, ci siamo trovati sul terri­
torio soli conia nostra brava borsa,senza indicazioni
sul Covid-19,solo ipotesi terapeutiche che ognuno
ha sperimentato strada facendo. La mia fortuna è
di essere in sei nello stesso ambulatorio: ci siamo
spalleggiati,sostenuti, confrontati. Vuol dire mo]to
in una situazione comequesta. Di armi ne avevamo
gran poche, in paese la gente si affidava a noi».
Lei parla al passato...
«Forse per esorcizzare. Lo dico a bassissima voce:
da dopo Pasqua va un pochino meglio, nell'ultimo
paio di giorni in ambulatorio abbiamo ricominciato
a vedere anche patologie normali. Ma ci sono ancora
tanti ricoverati e troppi punti interrogativi.Adesso,
per esempio, siamo in un limbo anomalo in cui tanti
sono clinicamente guariti,non hanno più sintomi,
ma non possiamo dare certezze perché abbiamo
riscontrato positivi anche dopo 60 giorni. Bisognerà
continuare a usare le mascherine, lavarsi le mani
- finalmente adesso lo fa anche chi prima ignorava
le regole base dell'igiene - e gli anziani dovranno
restare a casa ancora a Iungo. Finché non ci saràun
vaccino, solo la paura ci salverà».
Lucia Ferra)oll
46/
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

DOMENICA/ SCENARI

L'intervista

Sianio rin1asti soli

vano i medici di famiglia, i quali si sentivano coin­
volti nel progetto. Con la riforma il medico di
famiglia è rimasto in capo all'Ats (Azienda di tutela
della salute), trasformata in una sorta di direzione
generale decentrata della Regione, e molto però

è il nostro destino
è stato assegnato alle Aziende Socio Sanitarie
Territoriali, che in pratica sono aziende ospedalie­
re. In questo modo quasi tutto, quanto meno in
termini di energie professionali, è stato dirottato
sulla centralità degli ospedali, lasciando sguarnito
il territorio relegato alla serie B. I presidi territoria­
li come i Pote i Presstsono passati in secondo piano
rispetto all'esigenza preminente di gestire gli ospe­
dali per acuti».

Guido Marinoni. I medici di famiglia e il territorio sono stati relegati ai È vero che il pubblico è in arretramento rispetto
al privato?
margini e s'è pensato solo agli ospedali. I risultati li stiamo vedendo, purtroppo «La sensazione è questa, ma il problema risiede
altrove. Se il privato accreditato è in condizioni
paritarie e se la gestione pubblica centralizzata è
forte, qual è la questione? Molte volte, in taluni
ambiti, il privato è veloce a muoversi, acquisendo
vantaggi. Mi scandalizzo, invece, se il privato è
favorito e in tal senso qualche problema è sorto».

Ma chi deve governare la sanità: il governo cen­

trale o la Regione?
«Quel che è certo è che non va bene così. La catena
di comando dal centro alla periferia, e viceversa,
Una volta in casa, non funziona, i conti non tornano. Vorrei sapere
il medico visita chi ha deciso di chiudere o non chiudere l'area di
il paziente Alzano-Nembro. I partiti litigano e, dinanzi a così
nella sua stanza tanti morti, questo è veramente triste. Non so se
per verificare dobbiamo avere tutto a livello statale o tutto a
il decorso dimensione regionale, ma di sicuro metà e metà
della malattia non funziona e il nostro modello regionale ha
FOTOGRAFIA DI evidenziato importanti carenze».
FILIPPO VENEZIA
Eppure la Lombardia è celebrata per la sua sani­
tà.
«Onestamente non ho mai capilo questa retorica.
E' sicuramente vero per quanto riguarda gli ospe­
dali e laprofessionalità dei medici, e qui probabil­
mente ci sono ragioni storiche sedimentate nel
tempo. Questo non significa, tuttavia, che l'eccel­
lenza sia merito esclusivo dei modelli di gestione
regionale, tanto più che l'organizzazione sanitaria
del Pirellone lascia a desiderare».

Dunque, ai medici di famiglia è stato tolto il

territorio.
«Ovvio, la realtà è questa:non è stato potenziato
e per giunta lo hanno depotenziato. Faccio l'esem­
pio anche del grande progetto della cronicità, nato

Chi è
tenendo conto della carenza delle cure primarie
nell'area di Milano città, dimenticando i modelli
virtuosi degli altri territori lombardi. La Bergama­
Presidente sca prova il contrario: il medico di famiglia ha
sempre gestito con accuratezza la cronicità, tra­
Ordine sformando una somma di dati in una sintesi che

uido Marinoni, presidente del­
l'Ordine dei medici di Bergamo,
non si ritrova più di tanto nelle
analogie fra contrasto al coro­
navirus e guerra: «L'idea di
guerra condotta con gli stivali di cartone, quella
nostra inAlbania, l'ho ripresa io, ma era solo un
espediente per richiamare un certo modo italiano,
un po' straccione e improvvisato, di affrontare i
problemi. Detto ciò, quella di oggi non è una guerra,
ma una cura». Concetto che gli resta in testa:cura,
non guerra.
I medici di famiglia hanno affrontato anche
problemi etici: salvare i pazienti prima di tutela­
re se stessi e poi evitare di essere portatori del
virus.
«Un dilemma non facile da risolvere in assenza di
disposizioni precise da parte delle autorità sanita-
rie. Codici che sono mancati insieme con gli stru­
menti di protezione:l'essere rimasti soli è divent a ­
to un tratto esistenziale dei medici di famiglia. La
soluzione, nella maggior parte dei casi, è stata
individuale e ammirevole:proteggersi e proteggere
i pazienti. Il medico di famiglia, come tutti, s'è
trovato a lottare in un contesto impari. Guardi a
cosa è successo nelle Case di riposo:sul territorio
sono saltati filiera e coordinamento».
Lasciati soli, dunque.
«Assolutamente sì. In Lombardia, con la legge 23
del 2015 durante la presidenza Maroni, i medici
di famiglia e il territorio sono stati relegati ai
margini e s'è pensato solo agli ospedali. I risultati
listiamo vedendo. Una normativa scritta proprio
in modo sbagliato: decisamente sbagliata».
Sbagliata nella sua «ratio» o perché non comple­
tamente attuata?
«Sbagliata proprio nella sua ragione concettuale.
Per prin1a cosa tende a indebolire la Regione. Prima
c'erano leAsi con funzioni di controllo e che gesti­
vano medicina di famiglia, igiene pubblica e servizi
veterinari. Poi c'erano leAziende ospedaliere che
governavano gli ospedali, mentre sul territorio le
Asi avevano la rete dei distretti che si occupavano
di vaccinazioni, malattie infettive e che coordina-
dei Medici
MEDICINA GENERALE
GuidoMarinoni,medioodi
medicinagenerale,specializzato
inAllergologiaemedicinadel
Lavoro,èdocentedelCorsodi
formazione�ifica in medicina
generale. Dal 2018 è Presidente
dell"OrdinedeiMediciChirurghi e
degli Odontoiatri della Provincia di
Bergamo e dal 2001 a oggi è
cornponentedelCornitatoCentra­
ledella Federazione Nazionale
degli Ordini dei MediciChirurghi e
degli Odontoiatri (Fnornceo). Per
più mandati cornlX)nente del
Consiglio SUperioredi sanità, è
statoanchesegretario provinciale
diFimmg (Federazione italiana
medici di medicina generale)
Bergamo. Ha partecipato a
numerosi gruppi di lavoro del
ministerodella5alute,Agenas
(Agenzia nazionale per i servizi
sanitari) e Regione Lombardia.
il paziente è in grado di capire e di assimilare. Il
progetto regionale prevedeva di affidare la gestione
dei malati cronici alle Aziende ospedaliere, che
hanno altre priorità e dove gli stessi medici di
queste strutture non hanno le caratteristiche pro­
fessionali adatte persinuli approcci. Per consentire
ai medici di famiglia di continuareagestire i propri
pazienti cronici sono nate le nostre cooperative,
per le quali anche io mi sono speso, ed è stata la
risposta a un'insufficienza di programmazione
regionale:ci siamo inseriti nel contesto normativo
esistente.A Bergan10 abbiamo messo in piedi Imi
(Iniziativa medica lombarda) che, con 600 soci in
tutta la Regione, ha una buona struttura, è dotata
di un servizio informatico e di un centro servizi,
oltre a offrire formazione. È uno dei soggetti gesto­
ri della cronicità, insieme ad altre cooperative di
medici di famiglia che operano in Lombardia.
L'abbiamo fatta nascere, perché l'abbiamo voluta
noi:nel disegno originario della Regione i soggetti
gestori erano solo di tipo ospedaliero».
Che cosa dice del progetto pilota delleCase della
salute in Toscana?
«Belle iniziative, ma costose e poi servono, oltre
ai medici di famiglia, anche specialisti di diverse
discipline:non so fmo achea punto siano proponi­
bili nella Bergamasca. Nelle nostre condizioni
forse è più abbordabile un progetto smart.Anche
i sindaci devono capire che può non essere efficien­
te e sicuro uno studio medico in ogni piccola frazio­
ne. Il futuro è in studi ben organizzati, in rete, con
presenza di infermieri edi personale amministra­
tivo, magari supportati nella gestione proprio dalle
nostre cooperative. Però è necessario che la Regio­
ne ci creda e ci investa».
Franco Cattaneo
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020 /47
DOMENICA/ SCENARI

L'intervista

Ci hanno dato 75 tute

Avremo focolai ancora per mesi e bisogna risolvere
ilproblemadelladisponibilitàdireagentietamponi».

Perché altre regioni scendono più in fretta?

«Alcune regioni sono state più tempestive e hanno

per 600 medici

bloccato prima. In Lombardia il contagio ha avuto
tempodiallargarsieancheora nonc'èunveroisola­
mento dei casi sospetti,perché in un appartamento
dovevivonopiùpersoneèimpossibileevitarequalche
forma di contatto.In poco tempo abbiamo vistoam­
malarsiinteri nucleifarniliart in forme lievi epiùgravi
dentro la stessa casa.Inoltre i casi sospetti non emer­
gono,perchénonc'èun'organizzazionededicata,den­
tro il dipartimento diprevenzione e igiene pubblica,
che tracci i casi e ricostruisca la catena dei contatti.
Paola Pedrini. «Il caso Lombardia? Non aver tracciato e isolato per tempo le Èfindall'inizioquestaunadellecarenzemaggiori.Non
avertracciatoeisolatopertempolepersone,hacausa­
persone ha causato l'esplosione: un'epidemia si ferma prima che arrivi in ospedale» to l'esplosione rispetto alle altre regioni».

Come si raccolgono i dati dell'epidemia?

«Ogni provincia, ogni Ats fa a suo modo. Alla fine
saranno dati inutilizzabili,perché non comparabili.
Come Fimmgsuggeriamo che si muovano i diparti­
menti di igiene, noi ci mettiamo a disposizione per
aiutare il tracciamento,comefacciamoogniannocon
i medici sentinella di Influnet. È una rete nazionale
dimediciepediatrivolontaricoordinatadall'Istituto
Superiore di Sanità che segnala i casi stagionali di
influenza e affezioni respiratorie».
In questo
momento Perché la rete non è stata attivata?
il medico ricorre «BelladomandaForse losaràinvistadellaseconda
all'utilizzo ondata epidemica In ogni caso, come medici non
del saturimetro, siamo mai stati coinvolti néconsultati nelladefinizio­
necessario ne dei protocolli, a nessun livello».
per misurare
la saturazione Nessuno ha nemmeno preso in considerazione
dell'ossigeno l'esperienza sanitaria maturata sulle epidemie in
nel sangue altri continenti. Non sarebbe stato utile attingere
FOTOGRAFIA 01 a questa esperienza metodologica consolidata,
FILIPPO VENEZIA presente anche nella biografia professionale di
molti medici lombardi e anche bergamaschi?
«Èstatavistasubitocomeun'emergenzadelle terapie
intensive, senza considerare il problema di sanità
pubblica, perché non c'è più questa cultura a livello
di Servizio sanitario, né nazionale né soprattutto re­
gionale.Invece un'epidemia dev'essere frenata prima
di arrivare all'ospedale. Quindi non sono stati presi
inconsiderazionenemmenoquegliesperticheavreb­
bero potuto essere utili».

Ora sono arrivate te Unità speciali, ma sono motte

menodelnecessario:aBergamo6invecechele22
promesse.

Chi è
«Datala carenzadi dispositivi,le Unitàsono nate per
concentrare le protezioni su un gruppo di medici.
Evidentementesarebbestatomegliodaredispositivi
Segretaria sufficientiaognimedicodifamigliaperchécontinuas­
se a visitare i suoi pazienti. Data la penuria,l'idea ha
generale unasualogica,maancl1eleUsca,perlostessomotivo

Fimmg
di carenza di Dpi, sono poche e possono fare poche
visite. Così il collegamento col medicodifamigliache
chiedelavisitadomiciliareperilsuopazienteèmedia­
todaunacentralechesmistalesegnalazioninelconte­
sto di tutte le richieste arrivate. Quindi il paziente non
ècertodiessere visitato.D'altrapartelapresaincarico
precoce diventa difficile perché a distanza non puoi
prescrivere quasi nulla».

diventatailvoltomediaticodei medici
difamiglialombardiPaolaPedrini,37
anni,segretariaregionaledellaFin1-
mg, la federazione italiana medici di
medicinagenerale.Ha parlato chiaro,
riuscendo ad attirare l'attenzione sul territorio e su
clù combatte la battaglia sanitaria senza ripari.
Dottoressa, ora avete le protezioni?
«InLombardiaeancheaBergamoc'èancoracarenza
di kit. Come Fimmg ci siamo impegnati a ottenere
donazioniealivellolocaleabbiamocoinvoltoicittadi­
ni.A bbian10avutouna buonarisposta.Kitcompleti
perònoncenesono:tuttal'attenzioneèpuntatasulle
mascherine,maaimedicioccorronoanchetute,cami­
ci,copricapo,copriscarpeocchialieguanti.DaRegione
LombardiaedaAtsabbiamoricevutoveramentepoco
el'ultimadelusionedapartediAtsBergamoèilcomu­
nicato stampa di alcuni giorni fa, con i numeri dei
dispositividistribuitisulterritorio.Numerichecom­
prendonoancheledonazionicercatedanoi,mache
nonsiamostaticitati.SembracheAtsabbiafattotutto
dasola Logicamente abbiamo inviato il materiale al
magazzinodiAts,per favorire la distribuzione a tutti.
Maalmenodirecheimediciesistonoesimuovono...».
Che cosa manca di più?
«Sonostatedistribuite75 tuteper600 medici difami­
glia. Si fa fatica a comprare in autonomia e se come
Federazionesifannoordinipiùconsistenti,sirischia
il sequestro della Protezione Civile perché in tutta
ltaliaharmoil mandato didarlisoloagliospedali.Se
qualcuno ci vuole aiutare con i kit, perché arrivino
proprioaimedicidifamiglia,ledonazionivannoindi­
rizzatespecificamentealDipartimentodicureprima­
rie diretto dal dottor Roberto Moretti».
Cheideevisietefattidelballettodinumerisull'epi­
demia?
«Secondo noi, all'inizio, in provincia il contagio era
cinque volte di piùrispetto ai nwneri ufficiali e nelle
settimane successive è diventato dieci volte di più a
Bergan10 e nelle provincie più colpite. Ora direi che
a Milano siamo a5-6 volte piùdei dati ufficiali. C'èun
calo,mainLombardiaèprecario, bisognafare atten­
zione a non dare messaggi troppo rassicuranti, che
possano far calare l'attenzione della popolazione.
SINDACATO
PaolaPedrini,38anni,dopola
laurea in medicina e chirurgia e il
diploma al Corso di formazione
specifica in medicina generale,
ha ottenutoun master di secon­
dolivello in «Cestionedelle
Strutture di Cure Primarie». È
medicodi medicina generale con
esperienze professionali matu­
rate anche come medico di
continuità assistenziale e in Rsa.
Dopo aver ricoperto incarichi
sindacali nella Fimmg (Federa­
zione italiana medici di Medicina
Generale) di Bergamo, da
novembre è segretaria regionale
di Fimmg Lombardia. Fa parte
della commissione per la Medici­
na di genere della Fnomceo,
(Federazione nazionale degli
ordini dei medici chirurghi e
odontoiatri) e a Bergamo è anche
segretario dell'Ordine dei medici.
Quantopossonoresistereancoralefamigliechiuse
in casa?
«Sperian10checolcaldo il virus si indebolisca,ma non
èdetto.E senzadiagnosi certe sul territorioèrisclùoso
rimette real lavoro persone che magari sono asinto­
matichemacontagiose...Perciòabbiamo clùesto idue
tamponinegativiadistanzadi24ore,perchéiltampo­
ne ha una percentuale del 30% di falsi negativi: uno
solo non dà certezze. Inoltre il dato dei guariti in
Lombardianonèdistintodaidimessidagliospedali,
che possono essere ancora contagiosi».
Come medici di famiglia avete lamentato la man­
canza di protocolli terapeutici.
«Di protocolli ne abbiamo visti, ma tutti di gestione
ospedaliera,perilterritorioèarrivatoqualcosasoloin
aprile.Nonavevamolineechiaresullafarmacologia:ogni
ospedale, ogni azienda aveva un protocollo diverso».
Quali lezioni per il futuro si stanno imparando?
«Ilmedicodifanugliadovràlavorareinmodoorganiz­
zato,rinunciare all'accesso libero in ambulatorio:basta
saled'attesaaffollate.Informatizzazioneetelemedici­
naaiutano,il rican1bio generazionalefavoriràil proces­
so. Sul territorio,piùche un potenziamentodelleAdi,
vedo bene equipe fisse dove si crei un rapporto di
fiducia e stili di lavoro comwu medici e inferrnie1i».
susannaPesentl
48/
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

DOMENICA/ SCENARI

L'intervista

Addio, caro dottore

sufficienza,come un residuo di epoche passate. Ci
si è dimenticati del ruolo decisivo di questa figura
di collegamento tra il cittadino che ha bisogno di
cure e il sistema sanitario che è chiamato a rispon­
dere a tale esigenza. I ministri della Salute che si

Ingiusto tramonto
sono succeduti in epoca recente hanno attribuito
una grande importanza-anche giustamente-alla
ricerca di punta, alle applicazioni terapeutiche
delle nuove tecnologie. Istanze legittime,ripeto,
che si accompagnavano un po' ovunque a una
visione "ospedalocentrica" della sanità: il problema
è che,mentre si concentrava l'attenzione su questi
aspetti,si distraeva lo sguardo dallafunzione speci­
fica della medicina ambulatoriale. Sono state po­
che, a livello politico, le eccezioni a questa tenden­
Giorgio Cosmacini. Veniamo da decenni in cui la funzione del medico generalista za>>

è stata gradualmente svalutata: purtroppo abbiamo dimenticato il suo ruolo decisivo Possiamo fare dei nomi, tra queste eccezioni
positive?
«Tra i ministri, mi vengono in mente due donne:
Mariapia Garavaglia, nel biennio 1993-94, e Rosy
Bindi,dal 1996al 2000.LaBindi,che allora militava
nell'Ulivo,proveniva da un'ala della Democrazia
Cristiana contrapposta a chi, nello stesso partito,
predicava lanecessità di un arretramento del pub­
blico a favore del privato e l'opportunità di estende­
re anche al settore della sanità il principio della
libera concorrenza».

Nella visita Più di recente, qualche politico ha sostenuto che

a domicilio i cittadini ormai andrebbero dal medico di base
il colloquio «per farsi fare le ricette, ma quelli che hanno
con il paziente meno di cinquant'anni si fanno le autoprescrizio­
avviene ni su Internet». Con l'arrivo della pandemia, è
in un ambiente stato anche grazie ai medici generalisti se il
familiare che sistema sanitario non è collassato: alcuni di loro,
aiuta il m alato costretti a confezionarsi da sé le mascherine,
a stemperare ricordavano quei legionari romani che si sacrifi­
la tensione cavano alle frontiere dell'impero, per fermare
FOTOGRAFIA l'avanzata dei barbari.
DI FILIPPO VENEZIA «Insieme al personale ospedaliero,in questi mesi
i medici di Medicina generale hanno costituito la
prima linea di difesa: i nomi di mo)ti di loro rientra­
no tra quelli dei 123 medici italiani finora morti
in Italia di coronavirus. Al momento buono - in
un momento pessimo, in effetti -, siamo stati co­
stretti a rivalutare queste figure professionali».

Quando si allenterà il lockdown ed entreremo

nella famosa «Fase 2», bisognerà fare ancor più
affidamento sulla medicina territoriale? In que­
sto caso, converrebbe potenziarla per tempo e
predisporre misure per salvaguardare il perso­
nale dal rischio di infettarsi: non potremo conta­

n antico detto francese riassu­
meva così i compiti di un buon
medico: Guérirpa,fois, soula­
ger souvent, consoler toujours
(«Guarire talvolta,spesso dar
sollievo,sempre consolare»). Soprattutto il medico
di famiglia rappresentava tradizionalmente un
interlocutore di fiducia, con il quale i pazienti
potevano affrontare problemi di salute e non solo,
secondo una visione decisamente ampia dello «star
bene»: «Noi siamo abitua ti a usare i termini "tera­
pia" e "cura" come se fossero dei sinonimi-osserva
Giorgio Cosmacini -, ma è sbagliato: la terapia si
esercita su una malattia, la cura su un malato. La
cura non si riducealla somministrazione di farmaci
o alla conduzione di un intervento chirurgico:
presuppone la sottoscrizione implicita di un patto
per cui il medico si impegna,comunque vadano le
cose, a non abbandonare il paziente (ad assisterlo
proprio nell'accezione etimologica di adsistere:
"sostare accanto''). Nel prossimo futuro, pur tenen­
do in debita considerazione gli sviluppi della tele­
medicina, non dovremo dimenticarci di questo
aspetto». Già medico «della mutua» nel quartiere
milanese della Barona di Milano, poi specialista
in radiologia e dirigente ospedaliero,Cosmacini
è docente emerito di Storia della medicina presso
l'UniversitàVita-Salute San Raffaele; qualche anno
fa-nel 2013-,in un brillantepamphletintitolato
La scomparsa del dottore. Storia e cronaca di
un'estinzione (Raffaello Cortina Editore, pp.152,
13 euro), aveva denunciato i rischi di un'involuzio­
ne burocratica del sistema sanitario edi un declino
dell'immagine pubblica del medico generalista.
Professore, occorreva l'arrivo della pandemia
di coronavirus perché riscoprissimo l'importan­
za degli MMG, i medici di Medicina generale?
«Noi oggi stiamo scontando le conseguenze di una
lunga trascuratezza nei riguardi di queste figure
professionali. Veniamo da decenni in cui la funzio­
ne del medico generalista è stata gradualmente
svalutata,come dimostra anche l'ingresso nell'uso
comune della formula "medico generico": si è
andati privilegiando l'immagine dello specialista,
o del superspecialista, mentre quella del medico
d'ambulatorio veniva considerata sempre più con
Chi è
Università
e medico
alla Barona
«PIÙ DI UNA SOENZA»
Nato a Milanonel 1931, Giorgio
Cosmacini siè laureatoin Medici­
na a Pavia nel 1954, con un
bienniodi anticipo. Medioo
genericonel quartiere della
Barena,siè JX>i specializzatoin
radiologia; a lungo docente di
Storia della medicina presso
l'Università Vita-Salute San
Raffaele. Nel 2016 gli è stato
conferito l'Ambrogino d'oro. In
un'intervista ha detto: «sostenen­
do che la medicina "non è scienza"
io attendo affermare, in un certo
senso, che essaè "di più":è una
pratica basata,indubbiamente.su
un insiemedi conoscenze scienti­
fiche e tecniche.ma il cuifine
ultimo-opermegliodire,primo­
rimane l'uomo».Tra le sue opere,
«La vita nellemani. Storia del la
chirurgia»,«Storiadella medicina
e della sanitàin ltalia» (Laterza).
re sempre sull'arrivo di medici da Cuba, dalla
Russia o dall'Albania.
«Non posso permettermi di entrare nei dettagli
della questione di come andrà gestita la Fase 2,
perché non sono un epidemiologo né un virologo,
né un igienista.Oltre che medico di lungadata,sono
uno storico e un filosofo della Medicina. In linea
generale,credo di poter dire che attualmente si stia
verificando una rivoluzione in questo campo. Così
come,in passato,si erano compiute una rivoluzione
farmacoterapica (con l'avvento degli antibiotici),
una legata all'introduzione in ambito medico del­
l'informatica e una connessa agli avanzamenti della
genomica,oggi siamo di fronte a una "rivoluzione
virologica". Una rivoluzione comporta essenzial­
mente che quanto seguiràsarà diverso daciòche
preesisteva: dovremo presto rinunciare ad alcune
categorie e principi che avevano caratterizzato,da
alcuni decenni a questa parte, l'orizzonte della
cultura medica. Per esempio, nelle attuali circo­
stanze stiamo capendo che una politica centrale
forte,capace di guidare la sanità pubblica, è indi­
spensabile per arginare gli effetti di una pandemia.
Nel prossimo futuro, forse, dovremo anche "riat­
tualizzare", reinterpretandoli,unaserie di concetti
medici che parevano un retaggio dei secoli passati».
Ce ne può dare qualche esempio?
«Pensiamo a espressioni come "internamento",
"quarantena","sequestro domiciliare","patente
di sanità" (in questi giorni si è parlato di "patenti
di immunità" per i soggetti che abbiano sviluppato
degli anticorpi contro il SARS-CoV-2).Detto que­
sto, quando davvero inizierà la Fase 2 ci troveremo
in un mondo nuovo, in un contesto inedito: dovre­
mo procedere a piccoli passi,per non commettere
nuovamente errori che potrebbero avere conse­
guenze funeste.Avremo bisogno dei dati scientifici,
ma anche della virtù della phr6nesis, della "saggez­
za" in senso classico, come capacità di operare
scelte in situazioni in cui non è possibile contare
su certezze assoIute».
Glullo Brottl
L'ECO DI BERGAMO
CulturaeSpettacoli
DOMENICA 19 APRILE 2020
�
CULTURASPETTACOLl@ECO.BG.IT
www.ecodibergamo.it
«Quest'Italia al balcone Gesù risorto
d si presenta
cerca contatto coI mon o» da Tommaso
Fratelli. Eugenio Bennato ha scritto con Edoardo una bai lata per questo
tempo di isolamento: «Appena si potrà voglio tornare a suonare a Bergamo»
UGOBACCI
- L'esclamazionedispe­
ranza sta tutta nel titolo di una
canzone: «La realtà non puòes­
sere questa». Edoardo ed Euge­
nio Bennato l'hanno scritta pen­
sando al mondo che s'affaccia
alla finestra, al tempo sospeso
che stiamo vivendo tutti. Il pez­
zo inedito è nato in quarantena,
a casa di ognuno dei due musici­
sti: Edoardo ha scritto la musica,
Eugenio ha messo il testo alla
melodia. I proventi della canzo­
ne andranno in beneficenza, al­
l'Azienda Ospedaliera dei Colli
di Napoli (Monaldi, Cotugno e
Cto). Nel pezzo si ritrovano tan­
te delle sensazioni del nuovo
«mondo da scoprire» dopo il
Covidl9, da scoprire dentro e
fuori di noi, in un momento in
cui abbiamo bisogno di tornare
a sognare, a vivere, ad amare.
Nulla si può realmente fermare:
«La realtà è tutta in questa stan­
za/ nella rete che annulla ogni
distanza/ la realtà è fuori dal
balcone/nella rete che diventa
una prigione/ ( ... ) La realtà è
tutta da rifare / è la vita che non
si può fermare/ e che canta la
sua ribellione».
La canzone è una ballata clas­
sica e speranzosa, racconta que­
sto clima sospeso che ci avvolge,
ma le vibrazioni sono positive.
Edoardo assimila la nuova can­
zone alle sue«Venderò»,«L'iso­
la che non c'è»,«Pronti a salpa­
re». Eugenio ha scritto le parole.
«Edoardo mi manda spesso le
musiche acui stalavorando;sta­
volta ho pensato di infrangere
il divieto di comunicazione di­
retta, utilizzando la tecnologia.
Ho pensato a un testo per quella
Castoldi, rettore <<lungimirante
determinato e anche coraggioso»
Università
A un anno dalla scomparsa,
Remo Morzenti Pellegrini
annuncia due giornate
di studi per ricordarlo
- AlbertoCastoldi?Una
mente architettonica e pro­
spettica insieme, sia sul versan­
te degli studi rivolti agli studen­
ti e della ricerca dottorale sia
nel campo della gestione uni­
versitaria. Sapeva trovare le pa-
Edoardo Bennato
musica evocativa di una situa­
zione a cui non potevamo sot­
trarci. La realtà che improvvisa­
mente ci è piombata addosso ci
ha traumatizzato. Non potevo
ignorare i particolari fortissimi
della nuova situazione, prima
tra tutti la forza emblematica di
un balcone, di un terrazzo. Un
affaccio al mondo esterno, un
piccolo spazio che acquista un
valore di apertura. Prima stava
lì e nessuno lo notava, oggi è un
luogo che risuona di iniziative:
gente che canta, suona, applau­
de. Sono iniziative personali che
diventano più intense nel silen­
zio generale».
Quello è stato l'input?
«Da questa prima immagine so­
no partito per esprimere qual-
role a seconda dell'interlocuto­
re e individuare a chi affidare
progetti, strutture, rapporti
con il territorio, nuove sedi e
cantieri, relazioni internazio­
nali. Con le sue consuete paro­
le: «Ci abbattono un castello?
Non importa. Ne costruiamo
un altro, ancora più innovati­
vo».
Il mandato che si era prefis­
so, sin da giovanissimo, era di
fare dell'Università degli studi
di Bergamo un centro d'ecce!-
Suo fratello Eugenio
cosacheho dentro e che c'entra
e non c'entra con il Covidl9. La
distanza tra la realtà virtuale e
la realtà vera sta creando una
serie di storture che dovremo
considerare,ora più di prima. In
questo caso la comunicazione
virtuale è dettata da un'esigenza
precisa, da un'imposizione, ma
sino ad oggi non è stato così,
semmai l'imposizione occulta
arrivava dal mondo digitale che
istiga una forsennata corsa al
virtuale. Nella canzone, che alla
fine è giusto una scintilla, dico:
quest'amore non può essere vir­
tuale, ha bisogno di parole sus­
surrate. E' insostituibile la veri­
tà di un abbraccio».
Poi avetedecisodi cantare lacanzo­
ne insieme.
lenza a 360 °. Il giorno prima
della sua scomparsa, accompa­
gnati dalla sua adorata moglie
Maria Rosa, il rettore attuale, il
vicario del rettore e la sua prima
allieva hanno avuto modo di
confrontarsi con lui per l'ulti­
ma volta.
A un anno dalla scomparsa,
(19 aprile 2019) la prof.ssa
Franca Franchi, ordinaria di
Letteratura francese, prima al­
lieva della Scuola internaziona­
le e direttrice del Centro Arti
«Altre volte ho scritto testi per
Edoardo, ma stavolta aveva più
sensouna condivisioneadistan­
za, anche per dimostrare che il
feeling non può essere fermato
dalla quarantena».
Al di là del pezzo, cosa l'ha aiutata
di piùinquesti giorni di separazione
dal mondo?
«La chitarra e una dimensione
di riflessione, fatta di strumenti
musicali, libri. Ho riguardato la
mia vasta biblioteca, ho trovato
libri che non ricordavo di ave­
re».
E il futuro come lo vede?
«L'evento è talmente nuovo,
traumatico, da non consentirmi
di far previsioni. Sono molto
scosso dall'idea di un futuro in
cui non si possa verificare quel
che sino a ieri ha fatto parte della
mia vita: l'incontro con il pub­
blico. Immaginare un pubblico
lontano, distanziato, o come di­
co nella canzone, chitarre che
suonano da sole, mi fa star male.
Le nostre chitarre hanno sem­
pre suonato con un feedback
immediato».
Quandofiniràtuttoquestoqualèla
prima cosa che vorrà fare?
«Guardi l'ho detto ieri a un suo
collega del "Mattino" di Napoli:
la prima cosa che vorrei fare è
tornare a Bergamo. Il concerto
che ho fatto lì in città l'ultimo
dell'anno è stato una delle espe­
rienze più emozionanti della
mia carriera.C'è stata una rispo­
sta incredibile nell'incontro in
piazza tra l'arte del Sud e il tem­
peramento del Nord. Un mo­
mento che ho vissuto come un
segnale nuovo».
Visive fondati da Alberto Ca­
stoldi, lo ricorda così: «Amava
studiare e lavorare in Universi­
tà, con una curiosità onnivora.
Era sempre l'ultimo a uscire,
verso le 9 di sera, e poi conti­
nuava a casa. Diceva che a parti­
re dall'una, nel silenzio della
notte, leggere, prendere ap­
punti, scarabocchiare e scrive­
re, «giocare con le idee» - come
lui sempre ribadiva in omaggio
a Diderot- gli risultava partico­
larmente congeniale. Un'attivi-
vangelo
Nel «Lezionario» del Nuovo
Testamento una significativa
immagine dell'artista
lecchese Velasco Vitali
- Nel«Lezionario»-illi­
bro per l'annuncio della Parola
nella celebrazione della Messa
sono contenute le letture del­
l'Antico e del Nuovo Testamen­
to. Di fianco al testo biblico, la
tradizione della Chiesa ha sem­
pre posto immagini «narranti»,
con la scrittura artistica, il signi­
ficato dei passi che sono procla­
mati. Scopo del «Lezionario» è
dunque proclamare la parola di
Dio mostrandola. Dal 2007 al
2009 laChiesaitalianahapredi­
sposto un «Lezionario», in nove
volwru. Nell'immagine di Vela­
sco Vitali -pastello e acquarello
su carta in «Lezionario domeni­
cale e festivo, Anno A», tra pp.
252 e 253 -leggiamo il brano del
Vangelo di Giovanni (20,19-31)
proclamato nella II domenica di
Pasqua che parla de«Il Risorto e
l'apostolo Tommaso».
Nel Cenacolo, a porte chiuse,
la sera del «primo giorno della
settimana» (v. 19), in assenza di
Tommaso, il Risorto appare agli
apostoli, mostra loro i segni del­
la passione e dona la pace e lo
Spirito. Al racconto di ciò che è
avvenuto, l'apostolo, un uomo
tutto d'un pezzo, reagisce dicen­
do: «Se non vedo... io non credo»
(v. 25). Il Signore comprende
tuttoquesto eottogiornidopola
Pasqua, si presenta in casa, agli
undici e invita Tommaso: «Met­
ti qui il tuo dito e guarda le mie
mani; tendi la tua mano e metti­
lanel mio fianco; e non essere in­
credulo, ma credente!» (v. 27).
Vitalidàformacongrandeef­
ficacia al testo evangelico divi­
dendo in due il racconto. Nella
parte superiore della tavola, co-
tà che ha dato vita a una ricerca,
sempre all'avanguardia, attor­
no all'immaginario, creando in­
cessantemente percorsi di let­
ture e connessioni illuminanti
e originali, secondo il modello
di un umanesimo contempora­
neo. Grazie ai suoi scritti - oltre
200 pubblicazioni- è un dono
ascoltare ancora la sua voce e la
sua intelligenza».
Il prof. Remo Morzenti Pel­
legrini, rettore dell'Università
degli Studi di Bergamo sottoli­
nea: «È sempre difficile trovare
le parole giuste per ricordare le
persone che non ci sono più,
con le quali abbiamo condiviso
momenti importanti e progetti.
Nel caso del prof.Castoldi, que­
sto ricordo, soprattutto nei
giorni così incerti e a tratti sur-
49
L'immagine di Velasco Vitali
!orata di leggerezza, a destra si
legge il Risorto, in un movimen­
to proprio di chi è vivente e nella
sottostante, al centro, compare
un grande occhio aperto, in cer­
ca di luce che sta per essere sfio­
rato da un dito. Infatti si tratta
dell'indice di una mano destra
che viene dall'alto, disegnata
dall'artista con una sottile linea
di pastello dello stesso azzurro
del manto del Cristo risorto. È
evidente il richiamo biblico.
L'espressione «dito di Dio» nel­
l'Antico Testamento indica la
cura attenta, premurosa, parti­
colarediDioversolecreatureda
lui plasmate e nel Nuovo Testa­
mentoè applicataa Gesùche do­
na salvezza.
Lasciarsi guarire, ascoltare la
parola che ricrea e che narra la
convivenza di Dio con la storia e
con le nostre storie, può diven­
tare per ognuno una memoria
incantata, in una ripresa di vita,
come lo fu per Tommaso.
Perché- recita un frammento
mirabilediunapoesiadiPierlui­
gi Cappello -«la luce, se nascefa
schiudere muri».
donTardsloffronl
dirEttrreMACS.
reali che stiamo vivendo, si ca­
rica anche di un rammarico in
più, perché avrebbe sicura­
mente saputo infondere fiducia
e coraggio. Alberto era un intel­
lettuale raffinato ed eccentrico
e ha avuto l'indubbio merito di
aver contribuito a cambiare,
con lungimiranza e determina­
zione, il volto dell'Università.
Appena possibile organizzere­
mo, come da mesi avevamo in
mente di fare, due giornate en­
trambe a carattere internazio­
nale, l'una prettamente istitu­
zionale intitolata '�berto Ca­
stoldi rettore emerito dell'Uni­
versità degli studi di Bergamo"
l'altra, che rinvia al versante
scientifico, dal titolo "In dialo­
go con l'imrnaginariodi Alberto
Castoldi".
50
Primo piano
56.000 morti
«Qua nto anni fa
usavamo le di:6�>>
Allarme sociale. La medicina era impotente: si puntava su isolamento dei
casi, distanziamento sociale, apertura di nuovi ospedali, stop ai commerci
CARLO DIGNOLA
- È l'anno 1630. In pri­
mavera arriva a Bergamo, al­
l'inizio inavvertitao sottovalu­
tata, la «Morte nera», che non è
un raggio cosmico mala malat­
tia infettiva più spaventosa che
la storia ricordi: la peste, rievo­
cata anche da Alessandro
Manzoni nei «Promessi spo­
si», che uccise 20 milioni di
persone in Europa, un terzo
della popolazione del mondo
più avanzato di allora: l'attuale
epidemia di Sars Cov-2, per fa­
re una proporzione, si sta por­
tando via più o meno un citta­
dino su mille: dunque immagi­
nate una violenza 300 volte
quella che abbiamo sotto i no­
stri occhi.
Ce la racconta, da par suo,
Antonio Carminati, direttore
del Centro studi Valle Imagna,
che sottolinea le tante, sor­
prendenti analogie con la no­
stra situazione attuale. Quello
che colpisce l'occhio attento
dello storico è «il fatto che at­
tualmente, a fronte della grave
infezione che sta minacciando
la convivenza civile, in assenza
di un vaccino, vengono sostan­
zialmente messi in atto molti
rimedi sperimentati secoli or­
sono per ridimensionare e
sconfiggere altre epidemie,
praticando l'isolamento delle
singole componenti sociali e
imponendo quarantene coat­
te».
Carminati rilegge il reso­
conto di Lorenzo Ghirardelli,
Cancelliere della città di Ber­
gamo, otto libri dedicati al
«Memorando contagio» del
1630. Traduciamo il testo dal­
l'italiano ormai un po' antico
in cui è scritto, per renderlo
comprensibile a tutti. Il cibo a
Bergamo scarseggiava, «il pa­
ne era molto diminuito rispet­
to alla produzione ordinaria.
Gli alimenti tipici dei monta­
nari, le castagne e altri tipi di
frutti selvatici erano scarsissi­
mi per la limitata raccolta che
se n'era fatta». In città aumen­
tavano a vista d'occhio «men­
dicanti di ogni tipo in arrivo
dai monti e dalle valli più lon­
tane», i primi «in viso più rudi,
e più bruciati dal sole di quelli
del piano», che erano però
«più capaci di sostenersi da sé,
poiché hanno pecore, bovini, e
conillatteeilformaggiochene
traggono possono più facil­
mente» mantenersi in vita,
mentre la città è già invasa da
questi «poveri del monte» che
chiedono la carità per strada.
Mancano i generi alimentari, il
sale, l'olio si vende a caro prez-
La storia La peste del 1630 in Bergamasca
Antonio Carminati
zo: «I polli non si trovano nem­
meno ad avere i soldi per com­
prarli», e così pure uova, carne
di vitello e di capretto.
Al fine di contenere gli effet­
ti disastrosi del contagio, ven­
nero emanati decreti governa­
tivi «per disinfettare le Terre
di Bergamo». Ordini che pre­
vedevano: «Allontanamento
dalla città delle persone infet­
te, ovvero quelle che hanno
avuto in casa morti o contagia­
ti; gli altri sequestrati, chiusi in
casa per quaranta giorni di fila,
con l'obbligo della disinfesta­
zione». Guai, anche allora, a
provare a uscire: vigeva l'«ob­
bligo per le persone infette di
non abbandonare assoluta­
mente le baracche loro asse­
gnate», con minaccia di san­
zioni decisamente più rigide di
quelle del 2020: «Sotto pena
della vita».
Eppure in poche settimane i
lazzaretti, come le Terapie in­
tensive di oggi, erano colmi di
appestati. Quello di Bergamo,
costruito oltre un secolo prima
al di fuori della cerchia delle
Muraine, dunque immerso,
nel '500, in aperta campagna,
faticava a contenere gli infetti,
e si dovette rapidamente am­
pliarlo con operazioni edilizie
lampo, e recupero di edifici
pubblici semi-abbandonati:
I Antonio
Carminati racconta
l'antica infezione
paragonandola alla
situazione attuale
I I produttori
facevano pressione
sulla politica
perché il lockdown
venisse allentato
esattamente come è accaduto
in queste settimane in Lom­
bardia.
Nei primi mesi del 1630 (il
contagio era più lento di oggi)
cresceva continuamente la
mortalità, che le autorità regi­
stravano con attenzione (non i
contagi, che allora erano incal­
colabili, e per molti aspetti lo
sono rimasti ancora oggi).
Dunque l'autorità civile inter­
venne con altre imposizioni,
anche sulla vita religiosa tipo
«l'obbligo ai parroci di predi­
care non più in chiesa, ma nelle
pubbliche piazze, dividendo i
fedeli e facendoli stare separa­
ti» - una misura forse migliore
di quella adottata oggi. Ai ne­
gozianti fu chiesto non di di­
stribuire mascherine ma di
«tenere pulite e ben disinfetta­
te» le strade davanti ai loro
esercizi; ai macellai era fatto
obbligo anche di «levare i catti­
vi odori» e di uccidere gli ani­
mali fuori dall'abitato; ai men­
dicanti in arrivo venne proibi­
to di entrare in città; ai berga­
maschi fu vietato seppellire i
morti in chiesa: i cadaveri degli
appestati andavano portati «al
di fuori delle mura - spiega
Carminati -, tra i baluardi delle
porte di San Lorenzo e di San­
t'Agostino, nei cosiddetti "fop­
poni"; vietato era andare a cac­
cia con i cani, che "disseppelli­
vano i cadaveri, lacerandoli" e
diffondendo così ulteriormen­
te l'infezione».
Stop a «turismo» e funerali
Vennero chiusi in massa i ri­
storanti e gli alberghi di allora,
«"le hosterie". Vietato era
scambiarsi amichevoli strette
di mano, ma anche "gli amples­
si, e il baciarsi vicendevolmen­
te, seppur in casi legittimi", e
"ognuno stava guardingo sulle
sue nell'atto di avvicinarsi alle
persone"».
Anche allora le pompe fune­
bri non andavano tanto per il
sottile in piena epidemia: «Nel
seppellire i morti erano del
tutto cessate le esequie, e an­
che le cerimonie in chiesa. Non
si sentivano più le campane,
abituali segni di pietà» che av­
visavano la comunità di un de­
cesso; le famiglie, terrorizzate,
evitavano di accompagnare i
feretri, che portavano via i
morti a mucchi. «Viene spon­
taneo - commenta Carminati -
il confronto con quanto sta av­
venendo ai nostri giorni», con
le file di carri militari che fan­
no sparire in fretta le salme di
notte, diretti fuori città.
Tirando le somme, «390 an-
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
I paesi più colpiti furono Alzano, Nembro, Albino
Si stima che a Milano morirono di peste oltre 140 mila persone, a
Bergamo oltre 56 mila. Molle città e paesi ebbero la popolazione
dimezzata, come avvenne ad Albino, Nembro e Alzano: strano caso del
destino, sono le stesse località attualmente più colpite dal Covid 19
ni fa, un po' come sta avvenen­
do al giorno d'oggi, per com­
battere la pericolosa epidemia
si imponeva ai contagiati l'iso­
lamento coatto, la quarantena
forzata, la sospensione di quasi
tutte le attività, fatta eccezione
per alcune categorie di perso­
ne autorizzate a spostarsi». I
produttori e i commercianti,
ad esempio, anche allora face­
vano pressione sulla politica
per allentare le maglie del
lockdown: nei primi mesi del
1630 «i malgari e i pastori di
pecore che si ritrovavano fuori
del contado di Bergamo, nello
Stato di Milano, in diverse par­
ti del Pavese, del Lodigiano e
del Cremonese», fermati dalla
polizia sui confini della Gera­
dadda «avanzavano istanze ai
Provveditori alla Sanità per es­
sere ammessi nel Bergama­
sco», per poter raggiungere le
loro (seconde) case in monta­
gna, assicurando che lo avreb­
bero fatto «con quelle accre­
sciute precauzioni che fossero
loro state prescritte».
E la politica anche allora
tentennava tra il sì e il no, per­
ché in fondo non avevano tutti
i torti quei lavoratori della fi­
liera alimentare, i rischi dove­
vano essere vagliati in termini
relativi: ne avrebbe uccisi più
la peste o la fame? L'economia,
dopo lunghe settimane in de­
pressione, non si poteva del
tutto fermare, pena un infarto
della società intera, e disordini
sociali di portata incalcolabile: La santella delle anime
«La questione fu discussa: da purganti dei morti di peste di
una parte gli ordini ufficiali Trescore. In alto, un paziente
imponevano un no, si valutava curato oggi in Terapia
il pericolo di far entrare quella intensiva ANSA/ A. CARCONI
gente, dato che proveniva da
paesi sospetti, e dai quali era
vietato l'ingresso; dall'altra «Presidi» antichi certificati cora, non ben attrezzati con
premeva la necessità» di beni In città ci si spostava solo con questi emanatori di effluvi
essenziali, «considerazione la «bolla di sanità», un lascia­ portatili, si infilavano in tasca
che alla fine prevalse su ogni passare che non era poi molto «la radice di serpentaria, ovve­
parere contrario», tanto era «il diverso dall'attuale autocerti­ ro di genziana, di curcuma ze­
pubblico bisogno» di alimen­ ficazione (ce n'erano in giro doaria, di imperatoria o carli­
tari e anche di carne la popola­ molte contraffatte). Quanti na», considerando «miracolo­
zione, «ché in quella situazio­ dovevano muoversi, in assenza si» contro la peste quei primi­
ne ce n'era estrema penuria». di mascherine, usavano «pre­ tivi intrugli. Altri infine prefe­
Alla fine si decise (iniziava sidi» di origine e certificazione rivano usare «il giacinto vero, il
in pratica una Fase 2 della ge­ molto antica: «Portavano in quale portato sulla carne, e an­
stione dell'epidemia) di am­ mano una palla rotonda fatta che in bocca, ovvero al mignolo
mettere «tutti i malgari e peco­ di legno di cipresso, o di alloro, della mano sinistra è potentis­
rari con espresso ordine», ol­ o di ginepro, o di un altro legno simo nel preservare il cuore
tre il confine di Boltiere, a pat­ profumato, vuota dentro, e dal velenoso vapore della pe­
to che fossero accompagnati d'intorno perforata». All'in­ ste». E «veniva comunemente
«da una scorta attenta e fede­ terno di essa si chiudeva di so­ lodato dai medici» del tempo
le», da quei confini meridiona­ lito «un pezzetto di spugna l'uso della teriaca, un intruglio
li «fino alle terre delle loro nuova inzuppata nell'acqua di 54 ingredienti raccomanda­
montagne, dove avrebbero do­ rosa, dal fiato cattivo, e buon to già dagli antichi Romani,
vuto però rimanere in luoghi aceto rosato o violato»; altri vi che conteneva carne di vipera,
separati e in isolamento in ca­ aggiungevano ruta ben maci­ olio, incenso, zafferano... Nelle
se appartate», vietando loro, nata con angelica, e maggiora­ principali strade e piazze citta­
lungo il tragitto, di fermarsi in na, e poi «rose rosse, con quat­ dine venivano accesi grandi
nessun altro luogo. tro grani di canfora». Altri an- fuochi in cui si bruciavano «so-

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Anche a Grassobbio gli ammalati
Troppo ottimismo per la Fase 2
e rinjezione riparti con violenza
prattutto legni di cipresso, gi­
nepro, larice e altre piante re­
sinose, con l'obiettivo di allon­
tanare il male».
Incurante di tali raffinate
alchimie, «nei mesi di giugno e
luglio 1630 la peste raggiunse il
suo apice: molti carri tirati da
più bovini e parati a feretri at­
traversavano «le piazze e le
strade come se trionfassero
nello stadio Olimpico della
Morte»,annota il Ghirardelli. I
becchini li conducevano all'ul­
timo approdo dei viventi, "alle
tombe comuni". I cadaveri an­
davano "direttamente dalle
case alle fosse"», senza passare
per la chiesa; e quando aveva­
no finito di smaltire le salme,
quei lugubri cortei tornavano
di nuovo «ad accompagnare i
malati al Lazzaretto».
Molte delle vie e delle piazze
che attraversavano, nota Car-
minati, «sono le medesime che
oggi assumono la stessa di­
mensione spettrale, vuote e
deserte, il cui silenzio è rotto
dalle sirene delle autoambu­
lanze». E la cosa più strana è
che «anche allora, nel 1630, la
Lombardia era in cima alla
classifica dei morti e dei conta­
gi, seguita dal Veneto, con Ve­
nezia e Verona. Si stima che a
Milano morirono di peste oltre
140 mila persone, a Bergamo
oltre 56 mila e nella Vicaria
d'Almenno (che comprendeva
anche la Valle Imagna) 2.500
abitanti. Città e paesi furono
letteralmente decimati, anzi
molte realtà hanno avuto la
popolazione dimezzata, come
avvenne ad Albino, Nembro e
Alzano: strano caso del desti­
no, sono le stesse località at­
tualmente più colpite dal Co­
vid 19».
Gli sforzi per contenere l'epidemia
rischiarono di essere inutili a causa
di un maldestro tentativo di aprire
troppo in fretta una «Fase 2» della
gestione dell'emergenza: a maggio
si pensò che l'infezione si stesse
attenuando, le autorità permisero
qualche affollate cerimonia reii-
SUL TERRITORIO DISASTRO: LE CRONACHE LOCALI ACCUSANO
Val Seriana chiusa troppo tardi
Città e paesi finirono dimezzati
I
FRANCO IRRANCA
lmorbodell630 colpìin ma­
niera micidiale soprattutto le
comunità dellaValle Seriana,
dove solo pochi paesi,esatta­
mente comeoggi,ne rirnasero im­
muni.Alessandro Manzoni si oc­
cupò della peste anche in alcuni
scritti rimasti a lungo inediti che,
alla luce della situazione che stia­
mo vivendo, appaiono di stretta
attualità: «Ai primi avvisi i magi­
strati di Bergamo interdissero il
commercio col territorio milane­
se finitimo,mandaronoi commis­
sari ad invigilare,fecero porguar­
dieecancelli. Pure come eraacca­
duto nel milanese, la disubbidien­
za fu più attenta, più desta, più
ingegnosa che la vigilanza, gli abi­
tanti del confine bergan1asco non
credevano ne pw· essi mo) lo alla
pesteetrattavanodisoppiattocoi
loro vicini e con molta fatica e
molto pericolo ottennero dipoter
avere anch'essi la peste in casa.
Entrata che fu invase a poco a
poco ilcontado,poii sobborghidi
Bergamo,poi la città... » (ora in B.
Belotti, «Storia di Bergamo e dei
bergamaschi», voi. V, p. 137»).
La storia di quel «memorando
contagio» fu narrata appunto da
Lorenzo Ghirardelli,cancelliere
della città e dell'Ufficio di Sanità
di Bergamo.Ma anche localmente
altri cronisti seppero raccogliere
notizie e testimonianze sulla cala­
mità Traquesti siricordailnotaio
Bernardino Baldi di Clusone,
«istoriografo della peste», testi­
mone indiretto che, sulla scorta
di testimonianze dei suoi concit­
tadini descrisse dettagliatamente,
in un manoscritto pervenutoci
integro, l'avvento dell'infezione
nel territorio clusonese,lasciando
ai posteri una «memoria» straor­
dinaria. Stando al documento i
morti a Clusone furono un miglia­
io, i cadaveri furono sepolti a
Groppi no e coperti di calce come
ben rappresentato nell'affresco
dell'Oratorio dei Morti Nuovi alle
Fiorine, oggi conservato nella
chiesa del Paradiso, in cui è illu­
strata la scena della sepoltura.
Infezione fuori controllo
Sul tema si annoverano anche i
contributidiMarcoAntonioBe­
nagl io, caneeliiere del Consorzio
dellaMisericordiaecontempora­
neodell'evento («Relazionedella
carestia e della peste di Bergamo
e suo territorio negli anni 1629-
1630»),delMarenzi («Della peste
del 1630 e di altre cose di quel
tempo, racconto del canonico
Agostino Marenzo trascritto dal­
l'autografo manoscritto da Gian
Luigi Carrara,1855») edi France­
sco Radici, testimone oculare che
riferì della situazione in Valgandi­
no; testimonianza trascritta in un
«autografo» e riportata dal prof.
Filippo Lussana in una sua «Me­
moria».
giosa e la riapertura di contatti
commerciali con la pianura: ma
improvvisamente il contagio si
inaspri di nuovo, e a luglio riprese­
ro a morire 250 persone al giorno.
Colmo ormai il Lazzaretto, gli
ammalati di peste venivano porta­
ti anche a Grassobbio.
Leffe, la cappella dei morti di peste detta di «Nocrèla»
La mediaValleSeriana,in partico­
lare laValgandinocheallora,am­
ministrativamente, comprendeva
anche cinque comuni posti sulla
sponda destra del Serio (Colzate,
Vertova,Fiorano, Gazzaniga e Ce­
ne) ebbe il suo storico, Antonio
Tiraboschi, che raccolse notizie e
documenti utili. Riprendendo le
notizie del Radici,scriveva: «Con­
tro la peste fu deliberato che tutte
le aperture fatte nel muro di cinta
del comune (di Gandino,ndr) fos­
sero chiuse onde nessuno potesse
entrarvi se non per la porta di
piazza e presentando la Fede di
sanità», il lasciapassare. «Gli ap­
pestati si trasportavano nell'aper­
ta can1pagna dove si erano costru­
ite molte baracche, dalle quali si
nomina tuttora un luogo presso
Gandino (I morti delle baracche,
ndr) e anche tutti gli altri villaggi
della Valle designano le località
dove raccoglievansi e si seppelli­
vano gli appestati».
L'epidemia finì presto fuori con­
trollo: furono vani tutti i provve­
dimenti poiché il 30 giugnosieb­
bero 5 morti che ascesero fino a
30 in un solo giorno. La popolazio­
ne di Gandino fu più che dimezza-
I Finirono sotto
accusa anche
le cerimonie
religiose
troppo affollate
I La Bergamasca
è piena di chiese
e santelle
che ricordano
quell'ecatombe
superata l'emergenza, nel 1631,
il Comune diBergamo eressela
chiesa del Seminario antica (quella
con la cupola ottagonale) come
voto per lo scampato pericolo. li
santuario della Madonna della
neve sotto via Camozzi fu edificato
con la stessa motivazione.
ta poiché dei 3.260 abitanti ne
morironol.719.Lo stessoaccadde
negli altri paesi della valle, «la cui
popolazione complessivamente
dil2.600abitantisi ridusse apoco
più di 6.000».
Tra le cause del diffondersi del
contagio il Benaglio menziona «il
non aver da principio né messo
terrore al popolo né punì to seve­
ramente i delinquenti; l'incredu­
lità di molti, specialmente della
plebe, i quali non potevano per­
suadersi che ci fosse peste»; ma
anchealcunecerimoniereligiose
troppo affollate: «La processione
del Corpus Domini nel quale gior­
noe neidue seguenti s'animalò un
numero incredibile di donne, là
dove per avanti non erano entro
il giro della fortezza ammalati se
non pochi e pochissimi sospetti di
contagio»; infine, all'inizio della
pestilenza (esattamente come
due mesi fa) «l'essersi mantenuto
il commercio nella città e botte­
glle tutteaperte,cosicché pochis­
sime persone si sono ritirate in
casa, o fuori della città là dove
sarebbe stata necessaria una ge­
nerai quarantena».
Tra gli approfondimenti sul tema
vanno ricordati quelli di C Facchi­
netti («Notizie patrie», 1929) ed
E.Alborghetti («Notizie patrie»,
1869); più recentemente (1975)
negli «Atti dell'Ateneo di scienze,
lettere ed arti» il prof. Giuseppe
Invernizzi pubblicò un saggio dal
titolo «La peste del 1630 a Berga­
mo».
Ogni paese conserva,nei registri
parrocchiali del tempo, le testi­
monianze di quei terribili avveni­
menti Come aVertova dove,nella
impossibilità di registrare quoti­
dianamente i decessi,il Registro
dei morti porta una sintetica e
drammatica annotazione per ma­
no del curato Giovanni Antonio
Gatti: «Qui sifa memoria come la
51
pestehebbeprincipioquaaVe1to­
va circa li 20 giugno 1630 e durò
sin per tutto agosto, parte di set­
tembre parte ancora di ottobre,
nel qual mese diede principio a
Colzate dove perseverò fin li 22
d'aprile 1631 ein tutto ne morsero
in questi tempi della cura di S.
Maria diVertova 1.204 tra Simon­
te,Vertova e Colzato».Secondo il
«libro dei morti» di Gandino la
pestilenza uccise 1.042 abitanti
(522 uomini e 520 donne) su
1.880, vale a dire oltre la metà dei
residenti, mentre sopravvissero
838 persone. A Gazzaniga le vitti­
me del contagio furono 980 e si
salvarono in 550.
ImortidipestediVertovafurono
sepolti in località Ponchione dove,
in seguito,verrà eretta la chiesetta
di San Rocco, nella «Lu vera» dove
poi fu costruito il primo cimitero
extraurbano di Vertova e nei
Salècc,localitàoggiincomunedi
Colzate,dove esiste tuttora una
tribulina denominata «Marce di
Salècc» dedicata alle vittime del
contagio. Sul frontale si legge
l'iscrizione: «Monun1entoinnal­
zato a perpetua memoria dei de­
funti della peste del 1630 e per la
liberazione dal colera del 1855».
Sul piazzale antistante la chiesa
parrocchiale diVertova sorge un
piccolo sacello dove si conservano
numerosi scheletri di persone
morte di peste. Anche la chiesa di
SanRocco (patrono degliappesta­
ti) detta «la rotonda»,fu eretta nel
1635 a ricordo dei morti peste. Ma
non c'è paese della Bergamasca
che non possegga una chiesa o una
santella intitolata a San Rocco che
ricordi le vittime della pestilenza.
Decimati anche i notai
I notai vennero chiamati a regi­
strare le ultime volontà degli ap­
pestati.Alla fine il flagello ebbe il
sopravvento anche su questi pub­
blici ufficiali: aVertova non si tro­
varono notai disponibili a svolge­
re le loro funzioni,uno solorima­
se in condizioni di farlo, si tratta
di GiovanniAntonioAlcheri. Un
altro notaio vertovese del tempo,
Cosma Cassoni, con Giovanni
Battista Cassoni e GiovanniAnto­
nio Alcherio aVertova era impe­
gnato nella redazione degli atti
testamentari a rischio della pro­
pria vita: lo stesso G.B. Cassoni
rimase vittima del contagio.
A Vertova un ruolofondan1entale
nella tragedia della peste fu rico­
perto dai Frati Cappuccini che si
prestarono,pressoché in solitudi­
ne, nell'assistenza e nella cura de­
gli appestati pagando un pesante
tributo: ben 6 morirono.
Il consuntivo dei morti di peste
registrò,per il territorio bergama­
sco, circa 60 mila vittime tra città
e contado, di cui circa 10 mila solo
a Bergamo (che contava 25 mila
abitanti). Ma l'area più colpita,
come si è visto, anche allora fu la
media e bassa Valle Seriana.
52
Sport
� di fuori del pallone,la quotidia­
SPORT@ECO.BG.IT
www.ecodibergamo.it/sport/section/
Figc, consegnati
i protocolli medici
La palla al governo
Gli scenari. Obiettivo gli allenamenti dal 4 maggio
Mercoledì videoincontro ministro-Federcalcio-Leghe
Serie A al Centro-Sud: scettiche le squadre del Nord
MATTEO SPINI
- Il protocollo,ora,èsul
tavolo dei ministri. Ieri pome­
riggio, la Figc ha inviato a Ro­
berto Speranza e Vincenzo Spa­
dafora il documento predispo­
sto dalla commissione medica
della federazione: la speranza
del calcio èche con questo pro­
tocollo sia possibile rimettere in
moto i campionati professioni­
stici,partendo dalla Serie A La
palla passa ora ai ministeri,che
valuteranno ilda farsi,anchein
base all'orientamento del comi­
tato tecnico-scientifico del go­
verno.
Mercoledì è in agenda un
confronto in videoconferenza
tra il ministro dello Sport,Spa­
dafora, Federcalcio e Leghe:
parteciperanno i vertici Figc, i
presidenti di Lega Serie A, B e
Lega Pro,di arbitri e calciatori,
della Federazione medici spor­
tivi e poi una delegazione del
comitato dellaFigc. Per il giorno
prima, martedì,la Lega Serie A
ha invece indetto un'assemblea
online: sarà trattato anche il te­
ma dei soldi delle tv.
L'ipotesi più ottimistica parla
di ripresa degli allenamenti il 4
maggio, seguendo criteri di
massima sicurezza,che spazia­
no tra screening medici, con­
trolli preventivi e maxi ritiri. Il
«ritirone» durerebbe almeno
per tutto il periodo degli allena­
menti prima della ripresa,quin­
di come minimo tre settimane,
e coinvolgerebbe i giocatori e
tutto il gruppo squadra,per un
Lj\ia di Bergamo apripista
Venti nuovi arbitri <<online>>
Tutti promossi all'esame
La sezione orobica prima
in Italia a lanciare la didattica
a distanza: iniziativa
promossa da Paganessi
- Arbitrare da casa non
si può, ma prepararsi all'arbi­
traggio sì. L'e-learningapplicato
al mondo delle giacchette nere
si traduce in quanto fatto dalla
sezione Aia di Bergamo,che ieri
ha reclutato 20 nuovi fischietti:
totale di 60-70 persone (com­
prendendo staff,medici,fisiote­
rapisti,magazzinieri, cuochi e
parte del personale). A tali con­
dizioni, la Serie A potrebbe ri­
partire a fine maggio-inizio giu­
gno. Non è ancora chiaro cosa
dovranno fare gli arbitri: l'Aia
aspetta indicazioni,ma èpossi­
bile un ritiro anche per loro,che
diventerebbepiù complicato sul
lungo periodo. Ipotizzabile la
creazione di più turni arbitrali,
per scaglionare le persone coin­
volte in una serie di ritiri più
brevi. Intanto,il Coni- incari­
cato da Spadafora- ha chiesto
a tutte le federazioni sportive
nazionali di compilare un appo­
sito questionario sui fattori di
rischio per le diverse aree, legati
a pubblico, luoghi di gara e di
allenamento.
Dando per certa la disputa
delle partite a porte chiuse,re­
sta sempre la questione del do­
ve: si potrà giocare nelNord I ta­
li a? Nei giorni scorsi, il consu­
lente del ministero dellaSalute,
Walter Ricciardi, ha ribadito
l'idea degli incontri solo al Cen­
tro-Sud, dicendo che «la Lom­
bardia non èancora pronta per
I Intanto i chili
richiamano gli
stranieri: l½.talanta
invece è già al
con1pleto a Bergamo
tutti promossi al termine del
corso primaverile. C'èun detta­
glio: in questo momento le scuo­
le sono chiuse,anche quelle per
arbitri. E non è stato possibile
tenere il classico ciclo di lezioni
in sede: o meglio, è andata in
scena solo la prima puntata,da­
tata 20 febbraio,appena prima
che scoppiasse l'emergenza. Im­
mediatamente dopo,l'inevitabi­
le sospensione,durata qualche
settimana: da lì,l'idea di partire
con la didattica online,come sta
SU CORNER
«Le città
del calcio»: oggi
vi raccontian10
Brugge, in Belgio
riaprire». L'ipotesi era già stata
anticipata dal presidente della
Figc,Gabriele Gravina,anche se
la Federcalcio spera di potere
giocare in tutta Italia. Il proget­
to di un trasloco al Sud delle
squadre settentrionali presenta
comunque qualche contraddi­
zione, come l'ulteriore movi­
mento per affrontare le trasfer­
te anche quando non necessa­
rio. L'impressione è che le socie­
tà delNord-in particolare quel­
le lombarde,Atalanta compresa
-siano scettiche sull'idea, evi­
denziando le problematiche.
Molte squadre, intanto, si
stanno preparando all'ipotesi di
riprendere le sedute a inizio
maggio e stanno richiamando
alla base quei giocatori che era­
no tornati in patria: trascorre­
ranno due settimane di isola­
mento a casa e poi potranno
tornare al lavoro. Tra queste
squadre ci sono il Milan,che ha
intenzione di fare rientrare
Ibrahimovic e compagni, e la
Juventus,che convocherà i nove
stranieri tornati a casa: quasi
tutti sono pronti al ritorno,ma
secondo Sky Sport c'è Higuain
che non sarebbe contento di far­
lo, perché ora è in Sudamerica
con la madre malata. Tra questi
club non c'è l'Atalanta, il cui
gruppo èrimastoperinteronel­
la Bergamasca, diviso tra casa e
Centro Bortolotti: la stessa so­
cietà ha fornito ad alcuni gioca­
tori i beni di prima necessità,
così da non costringerli a uscire.
CJRIPRODUZIONE RISERVATA
facendo il sistema scolastico.
Primo caso in Italia: proprio nel­
la terra che più sta soffrendo a
causa del virus.
È così che la sezione berga­
masca dell'Aia, lo scorso 11 mar­
zo, ha iniziato le lezioni via in­
ternet: ogni martedì e giovedì,
riunioni in videoconferenza e
un'ora emezzoditeoriapertut­
ti. Poche differenze rispetto a ciò
che succedeva con il vis-à-vis:
dopotutto, il corso arbitri ha
sempre previsto solo un ciclo di
N
onc'èil calc�ogioca­
,
to e sara cosi ancora
per un po', anche se
si spera di tornare a
trepidare per la
squadra del cuore al più presto.
Significherebbe che, anche al
nità delle nostre vite sta tor­
nando pian piano alla normali-
Alcuni atalantini sono rimasti al Centro Bortolotti di Zingonia FOTO AFB
sodai e dintorni
Papu, dribbling al cane e gol
Poi le faccende domestiche
Il dribbling è quello di una volta.
Il video postato su lnstagram
dello «skill test» improvvisato in
cortile lo dice chiaramente: la
tecnica di Alejandro Gomez non
si è offuscata nel periodo senza
allenamenti. Finta, controfinta e
Kiko deve lasciarlo passare: il
suo avversario non è un mastino
(metaforico) come Palomino, ma
un bulldog francese (reale) dal­
l'apparenza arcigna. li Papu gli
scappa via e poi attacca la porta
difesa da Bautista: il guizzo è il
solito. Poi, Gomez si può dedicare
alle faccende domestiche, come
documentato da Linda. li profilo
del capitano propone invece le
foto dei figli Bautista e Milo,che
indossano il completo nerazzur­
ro: «Magica Atalanta», il suo
commento. Scene familiari anche
per Zapata,che filma i «conflitti
di un +4» dei due figli, Dantzel e
Dayton,durante una partita con
le carte «Uno». Sempre via so-
;,l,;i. u:a�"l.--...1
Giacomo Paganessi, responsabile
del corso dell'Aia di Bergamo
tà. Intanto ci dedichiamo alle
storie. Da stamattina alle 6 su
Corner,Dino Nikpalj racconta
quella di Brugge (o Bruges, se
cial, si vedono quattro grandi ex
atalantini che vivono l'isolamen­
to chiacchierando via Skype, tra
tre continenti diversi: Cigarini e
Denis dall'Italia, Carmona dal
Cile, Maxi Moralez dagli States.
«Che bello rivedere gli amici»,
scrive El Frasquito,pubblicando
lo scatto della conference cali e
indicando l'italiano come «Ciga il
Bruto». Un bell'amarcord, tra
vecchi pezzi di Atalanta.
Florenzi: «Grazie varicella»
«Ho evitato Atalanta-Valencia»
Intanto, rimbalzano le parole di
Alessandro Florenzi, che a Sky ha
parlato di Atalanta-Valencia,
possibile partita del contagio:
«Ringrazio la varicella che mi ha
lasciato a casa. Il ritorno invece è
stato surreale: non so se avrem­
mo dovuto giocare, Roma e
Getafe hanno deciso di non
andare in trasferta. Nel Valencia
ci sono stati casi: non so se la
partita abbia inciso». M.s.
lezioni teoriche,al termine del
quale va in scena l'esame. Le
lezioni online sono state tenute
dalla stessa rosa di relatori della
sezione,che comprende anche
Paolo Mazzoleni e Giacomo Pa­
ganessi,rispettivamente arbitro
e assistente di A L'esame èanda­
to in scena ieri sera: i 20 candi­
dati che si sono presentati sono
stati promossi, al termine del
solito formatcomposto da tema,
quiz a crocette e orale. Alla ri­
presa dei campionati,potranno
scendere in campo a dirigere le
gare dei Giovanissimi.
Qualcosa di totalmente inedi­
to nel panorama arbitrale: èsta­
ta proprio l'Aia di Bergamo a
lanciare l'idea di proseguire il
corso viaintemet. Una proposta
avanzata da Giacomo Paganessi,
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
preferite): èuna nuova puntata
della serie «Le città del calcio»
e questa volta andiamo in Bel­
gio, nelle Fiandre occidentali.
Ricordiamo che tutti gli ab­
bonamenti sono prorogati gra­
tuitamente per la durata dello
stop delle partite. Tutte le info
su scopricorner.ecodiberga­
mo.it.
La Fiorentina
sulle tracce
di Pessina
e Malinovskyi
li mercato
In entrata già parecchi
i nomi accostati all'Atalanta:
l'ex Bonaventura non sembra
una priorità, lo segue il Toro
- La Fiorentina pensa a
due atalantini: le ultime voci di
mercato dicono che i viola pun­
tano RuslanMalinovskyi e Mat­
teo Pessina. L'ucraino era nei
piani del club toscano già la scor­
sa estate,come rivelato nei gior­
ni scorsi dallo stesso giocatore:
fu poi l'Atalanta a spuntarla,ac­
quistandolo dal Genk,vincendo
la concorrenzaanchedellaSam­
pdoria. Malinovskyi ha segnato
alla Fiorentina in campionato,
ma questo non sembra avere de­
motivato la società viola,che sa­
rebbe ancora interessata: l'ex
Genk- che a Bergamo non èun
titolare-potrebbe anche essere
sacrificabile per i nerazzurri, a
patto che arrivi un'offerta supe­
riore ai 15 milioni,visto l'investi­
mento di un anno fa. E la stessa
Fiorentina pensa anche a Pessi­
na,protagonista di una stagione
super a Verona: il suo cartellino
è ancora dell'Atalanta, che ha
intenzione di fare valere il con­
troriscatto qualora gli scaligeri
esercitassero il riscatto. Ma po­
trebbe poi ascoltare un'eventua­
le offerta importante: che po­
trebbe arrivareanchedaNapoli,
visto che Riso-agente del gioca­
tore-ha rivelato che Giuntoli­
ds azzurro - ha messo gli occhi
su di lui.
Oggi è ancora presto perché
il mercato si muova: comunque,
i rumor avvicinano l'Atalanta ai
terzini Giannoulis e Maehle e
ai centrocampistifrancesiFofa­
na, Sangarè e Sissoko. Oltre
che allo spallino Fares (già se­
guito un anno fa) e all'ex Bona­
ventura, in scadenza con il Mi­
lan: al momento,però,Jack non
sembra una priorità atalantina
e il suo agente Raiola l'ha offerto
al Torino.
M.5.
CJRIPRODUZIONE RISERVATA
responsabile del corso arbitri
(con Mattia Morotti e Viola Bre­
sciani), con l'appoggio di Paolo
Donini,presidente: l'intento era
quello di non disattendere il de­
siderio dei giovani che si stanno
avvicinando all'arbitraggio. Da
Roma,la risposta èstata rapida
ed entusiasta ed èstato semplice
tradurre la teoria in pratica.
Successivamente,varie altre se­
zioni,a partire da quella di Bre­
scia,hanno seguito l'esempio e
oggi la didattica online per arbi­
tri non èpiù una rarità: ma l'Aia
di Bergamo è stata la prima a
partireelaprirnaancheadarri­
vare a destinazione. Cioèall'esa­
me,che ieri ha promosso i primi
fischietti figli di internet.
Ma.Sp.
CJRIPRODUZIONE RISERVATA

L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Baretti: <<Oltre il 93% dei club dilettanti
considera ormai chiusalastagione»
calcio. I I presidente del Comitato lombardo sull'esito del sondaggio tra le società: «Attendiamo
disposizioni, ma sarebbe complicato ripartire». Sibilia: «20 mila squadre rischiano di sparire»
GIGI DI CIO
- Coronavirus,sisa,fari­
maconcrisieilcalciodeidilettanti
rischiadipagarneuntributosala­
tissimo. Cosimo Sibilia, il presi­
dentedellaLega nazionale dilet­
tanti,s'èdettopreoccupatoperla
sortedi migliaiadisocietàdelcal­
cio non professionistico,senza pe­
ròdisdegnare l'ipotesi di poter in
qualche modo tornare in campo
e portare a termine la stagione.
DuranteuninterventoaRadio24,
Sibiliaharipresoalcunedichlara­
zioni del ministro per le politiche
giovanilielosportVincenzoSpa­
daforaeharicordatocomealcune
settimaneorsonosiparlòdicon­
tributidirettiallesocietàdilettan­
tistiche: «Mi aspetto che la vici­
nanzadelgovernosi realizzidilà
delle belle parole.Abbiamo biso­
gno cheleistituzionici stiano ac­
cantoinmanieradavveroconcre­
ta». Il pericolo, infatti, è impres­
sionante:«Hogiàdettoinpassato
che noi dilettanti rischiamo di
perdere almeno tremila società,
ma se continua così potremmo
arrivareancheavederscomparire
ventimilasquadre».Nelfrattem­
po, gli auspici di Sibilia vanno co­
munque in unadirezioneben pre­
cisa: tornare in campo per finire
la stagione: «Non possiamo fare
previsionisuquandociòaccadrà,
perchéi tempi li dettailcoronavi­
rus eogniipotesi potrebbe venire
smentita fra dieci minuti. Ma io
sono perché questo avvenga, ov-
Berruto, sport e cultura online
E la serata diventa «Capolavori»
Basket e dintorni
t..:incontroorganizzatodalla
Virtus Gorle basato sul I ibro
scritto dal torinese, tecnico
di pallavolo: 300 partecipanti
- «Seratecomequestaval­
gono un allenamento vero e pro­
prio». ForseèquellodiLaura Coc­
eia, atleta paralimpica, il miglior
commento all'incontro organiz­
zato dalla Virtus Pallacanestro
GorleconMauroBerruto,cheper
un'orettaemezzahatenutoincol­
late agli schermi dei dispositivi
circa300persone, collegate al no­
to allenatore di pallavolo trami te
l'applicazione Zoom. Giocatori,
dirigenti e tecnici della società
gorlese,addettiailavorie semplici
appassionati di sport. E anche il
sindaco di Gorle,Giovanni Testa.
Sì,perchéquelloconBerrutoè
statounmomentodisportdilivel­
lo davveroalto,cheil50ennetori­
nesehariempitodiconcetti,cita­
zioni,terrniniantichi,macalando
sempre la teoria nella pratica,at­
traversoilraccontodellesueespe­
rienze. Come quando ha raccon­
tato di aver gestito la Nazionale
primadellapartitacheleavrebbe
dato il bronzoolimpicodiLondra
2012secondoleesperienzematu­
rate con la squadretta dell'orato­
rio 30 anni prima. «Perché quel
viamente quando ci sarà la sicu­
rezzadal punto di vista sanitario:
deve essere il rettangolo di gioco
adareiresponsi,enoivorremmo
ripartire».Ilche,però,parefarea
pugni conleevidenticriticitàan­
cora palesi soprattutto al Nord:
«Sono incontattoconi presidenti
deicomitatiregionaliepossodire
chenellezonemaggiormentecol­
pite dal virus è davvero difficile
dire che il campionato debba ri­
prendere». Una di queste zone è,
ovviamente, laLombardia. Euno
dei citati presidentiè il bergama­
sco Giuseppe Baretti, a capo del
Comitato regionale. «Come os­
servaSibilia -commentaBaretti
- noi siamo l'epicentro di questa
pandemia nazionale e in questo
momento qui non si riesce nem­
menoa pensare di poterricomin­
ciaretuttodadoveèstatointerrot­
to due mesi fa». Lo hanno capito
anche le societàdel calcio lombar­
do. «Attraverso le variedelegazio­
ni provinciali abbiamo svolto un
sondaggioper raccoglierne le opi­
nioni,con ristùtati chiarissimi: ol­
tre il 93% dei club si è espresso per
consideraregiàchiusalastagione
2019/20,ancheperchédaunapar­
te pare impossibile riprendere
l'attività mentre l'emergenza è
tutt'altrocheconclusa;edall'altra
diventerebbecomunqueobbliga­
torio osservare tutti i protocolli
fissatidalleautoritàsanitarie,in­
compatibili con la realtàdel calcio
dilettanti». In ogni caso, precisa
giorno giocammo in condizioni
inediterispettoallavorocheave­
vamo fatto fin lì, e la squadra che
vinceè quella che, senza cercare
alibi,si riadatta più velocemente
deglialtriasituazioniinallenabili
in precedenza». O come quando
ha sottoposto i suoi azzurri ad un
«allenamento all'ingiustizia»,«il
miomigtiorallenamentoin25an­
ni»: lavorando sulle reazioni alle
ingiustizie, proposte ad arte, ha
portato prima alla qualificazione
olimpica e poi a quel bronzo.
Una parte importante è stata
dedicataproprio all'allenare,«oc­
cupazione trasversale di chiunque
siachlamatoacomporreungrup­
poefarlo diventareunasquadra,
in qualsiasi ambito». Berruto ha
proposto a titolo di esempio il vi­
deo di unaconferenza deldiretto­
red'orchestraBenjaminZander:
«Ildirettored'orchestraèdavvero
capace se sa esaltare le capacità
degli altri,se saispirare i musicisti.
Esapetecomelosiscopre?Guar­
dateli negli occhl: se brillano ci
siete riusciti, altrimenti dovete
porvi delle domande. Possiamo
farloancheconi nostribambini».
«Echei primiocchiabrillaresiano
inostri»,haaggiuntoBerruto. Un
concetto estendibile a chlunque
abbialaresponsabilitàdiungrup­
po/squadra. Che non deve limi­
tarsi ai dettami tecnici («gliistrut-
e or
Giuseppe Baretti, presidente del Comitato regionale
I Il presi dente della
Lndlancial'allanne
sulle conseguenze
future della cri si
generata dal virus
Un collage di alcuni partecipanti: il primo in alto a sinistra è Berruto
tori sono tanti,ben pochi gli edu­
catori, quelli che ti cambiano la
vita, che hanno individuato la
scintilladel talento e hanno sapu­
to incendiarla con la benzina»),
ma insegnare a360gradi,«allena­
re aldesiderio di». Ehacitatouna
famosafrasedelloscrittoreAntoi­
ne de Saint-Exupéry, autore del
Piccolo Principe:«Sevuoi costrui­
re una barca, non radunare uomi­
ni per tagliare legna, dividere i
compitieimpartireordini,main­
segnalorolanostalgiaperilmare
vasto e infinito».
Poi il concetto di capolavoro,
espresso in apertura e preso dal
suolibroCapolavori:«Trasforma
il potenziale che hai nella miglior
Cosimo Sibilia, presidente della Lega dilettanti
Baretti,ilComitato regionale re­
stainattesadelledecisioniinarri­
vo dall'alto: «Noi non abbiamo il
poteredisospendereicampionati
in maniera definitiva: dobbiamo
attenderegliesitideiconfrontifra
leghe e associazioni di categoria
che, nei prossimi giorni,faranno
chiarezza stù nostro futuro. Con
ilprincipiocardinechenonsipuò
prescindere dalla questione-sicu­
rezza, là dove si vorrà portare a
performance,quelloègiàuncapo­
lavoro». E,stimolatodalladoman­
dadi uno dei partecipanti stùrap­
porto frastudioe sport, ha detto:
«Per miaesperienza,i migliori at­
leti sono anchei migliori studenti.
Difficile che chi applica metodo,
disciplina e precisione in palestra
non lo faccia anche a scuola».
Infineunaccennoaigiornidel­
l'emergenza: «Conosco bene la
sofferenzaeildolorediBergamo,
perché anche in Piemonte la si­
tuazione sta diventando dramma­
tica Teniamoduro ecerchlamodi
"romperci" meno cose possibili,
magari ne usciremo migliori».
Omar Serantonl
ClRIPROOUZIONE RISERVATA
terminequestastagioneocomin­
ciareapensareseriamenteacome
impostare la prossima».
ICSl:utiinostJicai111)io,liltiCOIOJSI
IntantoI1CsidiBergamocomlll1Ì­
ca che sono conclusi definitiva­
mente i campionati di tutti gli
sport.Nonverrannoassegnatiti­
toli (adeccezionedelloscialpino)
né promozioni e retrocessioni.
ORIPRODUZJONERISERVATA
Blocknotes
70 MILIONI PER LE FEDERAZIONI
DAL GOVERNO, SETTIMANA PROSSIMA
Mossa anti cassa integrazione da parte
di Sport e Salute. braccio operativo del
governo. Il presidente Vito Cozzali
infatti anticiperà la prossima settimana
il versamento di una tranche di 70
milioni alle federazioni sportive. in
difficoltà a mantenere in piedi il siste­
ma delle società di base. Alcune di
queste federazioni (tennis dichiarata­
mente, ma secondo indiscrezioni anche
altre tra le quali il nuoto) intendono
ricorrere in questa fase agli ammortiz·
zatori sociali per il pagamento dei
dipendenti, giustificando questa misura
con la necessità di sostenere le piccole
realtà del loro movimento.
CALCO LEGA PRO
IL 4 MAGCilO ASSEMBLEA NAZIONALE
Il presidente di Lega Pro, Francesco
Ghirelli, ha convocato per lunedì 4
maggio l'assemblea nazionale. La
decisione è stata presa al termine della
riunione in videoconferenza del consi­
glio direttivo che «ha discusso sull'evo­
luzione del campionato e che porterà in
assemblea la proposta di soluzione da
sottoporre al Consiglio federale». «Lega
Pro, rispetto alla altre Leghe - si legge
in una nota - ha una propria specificità
e il coronavirus sta causando un impat­
to molto grave sui 60 club. Le squadre.
già in difficoltà economica prima della
diffusione del virus, non hanno più
alcuna entrata e rischiano il default.
Questa situazione di crisi impone un
confronto permanente nel trovare una
soluzione per il futuro della Serie C».
PALLAVOLO A FEMMINILE
IL 12 CilUCiNO IL PRESIDENTE DI LECiA
Nell'ultima seduta, che si è svolta
rigorosamente in videoconferenza, il
Consiglio di amministrazione della Lega
Pallavolo di Serie A femminile ha
fissato per lunedì 27 l'assemblea del
consorzio, durante la quale le società
dovranno approvare il regolamento di
ammissione ai campionati 2020/21.
Inoltre è stata fissata per il 12 giugno
l'assemblea elettiva per sostituire il
presidente Mauro Fabris, che si è
dimesso nei giorni scorsi. Infine è stata
avanzata alla Federazione di pallavolo
la richiesta di restituzione delle tasse
gare per le partite non disputate in
Sportvarie 53
BB14, ecco
i semifinalisti
di «Leggende
La sfida»
Basket virtuale
Dalla mezzanotte di domani
Jackson-Taylor e Roderick­
Sergio.1125 la finale e da
maggio tabellone nazionale
- Hariscossoun notevo­
le seguito, testimoniato dai
quasi mille voti arrivati sulle
varie piattaforme social (Face­
book, Instagram e Twitter), la
gara lanciata dalla Lega nazio­
nale pallacanestro denominato
«Leggende-La sfida».La mani­
festazione, che vede impegnati,
con i propri computer e sma­
tphone, i tifosi di tutte le forma­
zioni della A2 maschile nazio­
nale,è giunta alla fase conclusi­
va. Dalla mezzanotte di domani
scatteranno infatti le semifina­
li, che vedranno di fronte iquat­
tro atleti più votati dopo i tira­
tissimi testa-a-testa nei quarti
di finale.
Per quanto concerne laBer­
gamo Basket 2014, la prima se­
mifinale vedrà di fronte Darryl
Joshua Jackson e Brandon
Taylor, mentre nella seconda il
duello a distanza sarà tra Ter­
rence T Rod Roderick e Luigi
Sergio. Per ogni semifinale ci
saranno 48 ore di tempo per
votare chi accederà alla finale
della «Leggendagiallonera».La
finalissima è in programma sa­
bato 25 aprile e decreterà il vin­
citore. Successivamente, a par­
tire dal mese di maggio, i vinci­
tori di ogni club si scontreranno
in un tabellone nazionale per
decretare la Leggenda Lnp.
Germano Fo1llenl
0RIPRODUZIONE RISERVATA
seguito alla chiusura anticipata della
stagione sportiva. (S. M.)
ClnlSMO
CilRO FEMMINILE RINVIATO Anche il
Giro d'Italia femminile, che era previsto
dal 26 giugno al 5 luglio, è in attesa,
come altri avvenimenti di spessore, di
un ricollocamento in calendario,
attualmente in fase di studio e comun­
que relativo al 2020. GIi organizzatori si
sono rivolti alla Federciclismo che ha
confermato l'impegno a trovare spazio
alla manifestazione. Bergamobici
partecipa con Valcar ed Eurotarget.
«SEI CilORNI» DAL 30 WCiLIO? Anche la
«6 Giorni delle Rose», internazionale su
pista in programma dal 4 al 9 giugno a
Fiorenzuola d'Arda in provincia di
Piacenza, è rinviata. Gli organizzatori
hanno chiesto all'Unione ciclistica
internazionale di correre da giovedì 5
luglio a martedì 4 agosto.
TUTTOCICUSMO ALLE 19,50 Continua­
no gli appuntamenti di Tuttociclismo di
Bergamo Tv, in onda questa sera alle
19,50 e in replica domani alle 14,30. A
un aggiornamento della situazione
attuale fa seguito un servizio realizzato
da Eleonora Capelli in cui intervengono
i dottori Andrea D'Alessio, Sergio Rossi,
gli ex professionisti Mauro Zinetti e
Bruno Zanoni, nonché Gabriele Dotti.
CilRO VIRTUAL, FIDANZA SECONDA Se
la divide la coppia dell'Astana Davide
Martinelli e il kazako Alexei Lutsenko la
prima maglia rosa del Giro d'Italia
Virtual che ha preso il via ieri con la
prima di 7 tappe. Sono stati virtualmen­
te percorsi 32,1 km in salita della 10•
tappa del Giro, San Salvo-Tortoreto. Il
ciclo computer ha fatto registrare per
l'Astana il tempo complessivo di
1h15'04". In classifica generale la
squadra kazaka precede di 6'46" la
nazionale italiana, al via con Elia
Viviani e l'under 23 samuele Zoccarato,
e di 9'40" il team della Bahrain-Mc
Laeren con il britannico Fred Wright e lo
sloveno Grega Baie. Sullo stesso percor­
so, nel settore femminile, le azzurre
sono state rappresentate dalla 25enne
orobica Arianna Fidanza e dalla 27enne
brianzola Maria Giulia Confalanieri che
hanno ottenuto la seconda posizione e
che dalla coppia vincitrice (Elisa Longo
Borghini in gara con la britannica Lizzie
Deignan) sono in ritardo di 4'18". (R. F.)
54 Sportvarie
Thpia: «Oltre il buio e� laluce
Questo :::7.:.............,.acidiràchisiamo»
Atleticaparalimpica.11 lanciatore: «Il rinvio delle Olimpiadi al 2021 può diventare un'occasione
per prepararsi meglio. E l'emergenza coronavirus ci può insegnare a non sprecare iI tempo»
LUCA PERSICO
1 gigante buono dello sport
bergamasco spinge tutti a
1
essere «più forti del buio»,
parafrasando il titolo di un
libro che ha dato alle stampe
due anni fa di questi tempi:
«Trasformiamo queste setti­
mane in un'opportunità: il
tempo è la cosa più importante
che possediamo, non sprechia­
mone nemmeno un minuto».
Parola di Oney Tapia, il più
grande lanciatore della storia
dell'atletica paralimpica italia­
na. Parla dalla sua casa di Sotto
il Monte, il 44enne d'origine
cubana, dove in queste setti­
mane vive con la moglie Loren­
za e con le due figlie Maria e
Michelle: sono le compagne di
giornate in cui non sta smet­
tendo di allenarsi.
Per uscire in giardino a fare eserci­
zi attende che il sole arrivi allo
«Non lo vedo da otto anni, ma
zenit.
sentirlo sul viso mi dà i brividi.
Mi aiuta nell'ingegnarmi su
nuove soluzioni da trovare: co­
me ancoraggio per i lavori di
forza o addominali uso le porte
e i vasi da giardino. Quando è
diventato obbligatorio rima­
nere in casa non potevo torna­
re in palestra ....».
Da allora, le Paralimpiadi di Tokyo
IIMi alleno
in giardino: non vedo
il sole da otto anni,
111a sentirlo sulla
pelle mi dà i brividi»
Bergamo tra lavoro a casa,
video cali e iniziative ludiche
Rugby
Il club cittadino molto
attivo e sta pensando
ad attività sociali
per i propri tesserati
- Nessuno avrebbe mai
potuto immaginare che quella
dello scorso 16 febbraio, la bella
vittoria interna sul Franciacor­
ta nella 12• giornata di Serie B,
sarebbe stata l'ultima partita
stagionale della Rugby Berga­
mo. Due mesi di emergenza
hanno ridefinito le priorità
della squadra della nostra città.
Il mondo del rugby, va ricono­
sciuto, ha agito con responsabi­
lità alla pandemia da Covid-19.
La Fir è stata la prima fede­
razione italiana ad annullare i
campionati: niente scudetto,
promozioni e retrocessioni. Bi­
sogna stare a casa e rispettare
le regole,punto. In casa Rugby
«Anche a livello individuale è
sono state posticipate di un anno.
un bene. Ai Mondiali dello
scorso novembre a Dubai (dove
conquistò la medaglia d'argen­
to, ndr) sono arrivato come
un'auto quasi da rottamare:
avevo problemi al menisco,
muscolari, alla spalla. In que­
sto periodo in cui sto allegge­
rendo i carichi sento che il mio
corpo sta recuperando».
A distanza la guida il suo coach di
«Per i lavori di tecnica mi fac­
sempre, Guido Sgherzi.
cio fare dei video, glieli spedia­
mo, e poi mi manda delle corre­
zioni vocali. L'ultima volta, in­
vece, abbiamo fatto una video­
conferenza: i vicini di casa cre­
do mi prendano per matto, ma
io per naturanon riesco a stare
fermo e non inventare qualco­
sa».
«In queste settimane mi sono
E non solo nello sport.
iscritto a un corso on line a
distanza per diventare menta!
coach, penso che possa essere
un investimento su me stesso
in prospettiva. So di non essere
più un giovincello: già in que­
sto momento l'atletica non mi
fa arricchire, e, andando avanti
nel tempo, la situazione non
potrà sicuramente migliora­
re».
Sta dicendo che chiuderà dopo To­
«Presto per dirlo, sicuramente
kyo 2021?
sino ad allora lavorerò giorno
per giorno per conquistare
quell'oro olimpico che ho sfio­
rato aRio de Janeiro (medaglia
d'argento, ndr). Già ora ricevo
chiamate da amici che mi pro­
pongono le discipline più di-
Bergamo, quando la notizia
dell'annullamento della stagio­
ne non era ancora ufficiale e la
federazione stava contattando
i vari club per sondarne gli
orientamenti,nonhanno avuto
dubbi:la palla ovale doveva fer­
marsi. In questi due mesi la vita
del club si è adattata alla quoti­
dianità della pandemia.
La prima decisione presa
dalla dirigenza giallorossa, di
comune accordo con i tecnici
e i collaboratori coinvolti, è
stata una riduzione dei rimbor­
si spese. È seguita una pianifi­
cazione delle attività «a distan­
za», via socia!, con incontri te­
lematici continui fra gli allena­
tori e i giocatori delle rispettive
categorie (dal minirugby alla
prima squadra).
Gli atleti stanno continuan­
do, individualmente e natural­
mente a casa, ad allenarsi se­
guendo la preparazione tecnica
Oney Tapia in pedana. Nato a Cuba, 44 anni, è in Italia dal 2002
La scheda: argento a Rio 201&
sono IL MON T E
DA CUBA A
BASEBALL E RUGBY PER 9 ANNI Oney
Tapia nasce a l'Avana il 27 febbraio del
1976 e arriva in Italia nel 2002: pratica
baseball (lanciatore con Montorio
veronese e Lodi) e rugby in alternanza
a un lavoro da giardiniere che nel 2011
gli causerà la perdita della vista.
Attualmente vive a Sotto il Monte. Dopo
aver praticato goalball e torball conosce
quasi casualmente l'atletica nel 2013 e
al suo esordio ai Cds di Siracusa (con la
divisa dell'Omero Bergamo) centra
subito il primato italiano di lancio del
disco di categoria F11.
TRE TITOLI EUROPEI Nel suo curri­
culum, vanta l'argento olimpico ai
Il presidente Marco Gaffuri
assegnata. Sono state anche or­
ganizzate sedute in video cali
di aggiornamento sui regola­
menti di gioco e videoanalisi
delle (ormai) lontane partite
giocate quest'anno.
Anche il consiglio direttivo
prosegue le sue attività, con
video cali settimanali in cui
provare a progettare il futuro,
facendosi strada fra le mille e
più incognite che non smetto-
Giochi di Rio de Janeiro 2016 e quello
mondiale conquistato a Dubai nel 2019
ma anche tre titoli Europei: dopo quello
di Grosseto 2016, ha fatto doppietta alla
kermesse continentale di Berlino 2018,
dove si è imposto anche nella specialità
del getto del peso. li suo primato
personale nel disco. di 46 metri e 7
centimetri, è stato per quindici mesi il
primato mondiale di categoria: ai
Mondiali di Dubai dello scorso novem­
bre è stato migliorato di 3 centimetri
dal brasiliano Alessandro Rodrigo Da
SiIva, che lo ha preceduto in classifica.
Attualmente Tapia è tesserato per le
Fiamme Azzurre: ama anche cantare,
ballare, suonare il pianoforte e fare
lunghe passeggiate in montagna. (L. P.)
no di presentarsi.
Il rugby, quindi, sta cercando
di andare avanti forte del suo
spirito combattivo ma rispet­
toso delle regole.
La palla ovale sta risponden­
do all'emergenza nel modo che
le è più consono: col sostegno
di tutti fare in modo che nessu­
no resti indietro. Così il club ha
pensato ad alcune iniziative
ludiche,come la pubblicazione
su Facebook dei disegni dei mi­
nirugbysti, e sta ipotizzando,
per quando sarà possibile farle,
attività sociali e ricreative a
sostegno delle famiglie e dei
propri tesserati.
«Dovremo fare tutti un po'
di più»,commentaMarcoGaf­
furi, presidente della Rugby
Bergamo, nel ricordare la soli­
darietà arrivata da più club nel­
le scorse settimane (e in parti­
colare dai tedeschi del Berli­
ner).
L'auspicio resta quello di po­
ter riprendere gli allenamenti
per l'estate e pensare alla pros­
sima stagione, quella del 70°
anniversario dalla nascita del
club, come ad una rinascita.
Cristiano Poluzzl
ORIPRODUZIONERISERVATA
verse: goalball, bicicletta,judo,
baseball. Non so ancora cosa
farò, ma di sicuro non starò
fermo».
Oney Tapia a casa da oltre un mese
«Sto riscoprendo la bellezza e
è una notizia doppia...
il valore del tempo trascorso
con le mie figlie. Negli ultimi
cinque anni, gli impegni spor­
tivi e non solo (nel 2017, a fian­
co di Veera Kinnunen vinse
«Ballando con le stelle», ndr),
mi tenevano spesso lontano da
loro: lo sapevo, ma là fuori c'è
gente che credo abbia bisogno
di me, di messaggi di un certo
tipo».
Lei ha un carisma raro. Dote inna­
«Giàal9 anni, tanti mi diceva­
ta?
no che ero nato vecchio: ho
avuto la fortuna di avere un
padre che era un filosofo. Il
resto l'hanno fatto il tempo e
la vita: la perdita della vista nel
2011, quella che tante volte ho
definito una benedizione, mi
ha maturato ulteriormente
rendendomi più temprato alle
difficoltà».
Cosa possiamo imparare da questa
tragedia che ha colpito Bergamo
«Sotto il profilo psicologico a
e l'Italia?
capire chi siamo. C'è gente che
prima si lamentava di essere
sempre al lavoro, e ora vorreb­
be essere al lavoro pur di non
stare in casa: può essere un'oc­
casione per capire chi si è, cosa
si vuole, e quali sono le batta­
glie per cui vale la pena spen­
dersi nella vita».
Cercando sempre la luce oltre
il buio.
ORIPRODUZIONERISERVATA
Blocknotes
RUGBY, NAZIONALE DEL GALLES
TRE GIOCATORI POSITIVI AL VIRUS 11 et
della nazionale di rugby del Galles, il
neozelandese Wayne Pivac. ha confer­
mato che tre suoi giocatori sono risulta­
ti positivi al coronavirus dopo aver
effettuato i tamponi. I nomi dei tre non
sono stati resi noti. «È una notizia che
qui in Galles sta suscitando grande
emozione - ha aggiunto Pivac parlando
all'emittente neozelandese 1 News -.
Ma è cosi, al momento sono a conoscen­
za del fatto che dei tre dei nostri hanno
contratto il virus».
Cl: «MA DA GIUGNO VOGLIAMO
GIOCARE» Tutto ciò però. secondo il et
dei gallesi, non dovrà impedire ai suoi,
pandemia permettendo, di effettuare il
tour di partite in programma il 27
giugno contro il Giappone e poi i due
match del 4 e 11 luglio in Nuova Zelan­
da. «Credo che nessuno voglia che
questi match vengano cancellati - ha
detto Pivac -. Anzi, abbiamo bisogno
che si giochino. Servono a generare
denaro per far sopravvivere il movi­
mento: è tempo di dire che siamo tutti
sulla stessa barca». Il Galles ha in
programma anche di recuperare, a
ottobre. la sfida del 6 Nazioni non
disputata contro la Scozia. Ha invece
affrontato l'Italia nel primo turno del
torneo, a Cardiffl'1 febbraio scorso,
vincendo 42-0.
« VELEGGIATA» IL 19 LUGLIO
SUL SEBINO CON SKIPPERCLUB Annul­
lata - ovviamente, date le restrizioni
per l'emergenza sanitaria - la Veleggia­
ta di primavera che era prevista sul
Sebino per oggi dalla base del Circolo
Skipperclub Ssd in località Grè, a Solto
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Ski Mountain
dona quintali
di• pasta •
ai poveri
sci e solidarietà
- Dopolaforzatasostadi
quasi due mesi, il pulmino dello
SciclubSkiMountaindiBergamo
è tornato a circolare.Ma non per
caricare sci, bastoncini, scarponi,
attrezzature ed atleti, ma pasta,
quintalidipastadestinatiallaCa­
ritasdiBergamo,chepoiladistri­
buisceallepersonemenoabbien­
ti, drasticamente aumentate in
tempo di Covid-19. «Non è stata
unabuonastagioneinvernale»di­
ceilpresidentedellosciclub,Gui­
doVaini.«Noida34anniorganiz­
ziamo il circuito di gareMaster
OldStarsesoltanto9 dellel5gare
sisono svolteregolarmente:quin­
dimenopartecipazioneesoprat­
tuttononabbiamopotutoconclu­
derelastagioneconlepremiazio­
nifinali.Maciè sembrato dovero­
so dare un segnale di vicinanza e
di aiuto concreto ai tanti concitta­
diniche in questo periodovivono
anche la difficoltàdi tipo alimen­
tare.Diquil'ideadicoinvolgereun
nostro partnerstorico,ilpastificio
ValdigranodiRovato,chiedendo
di poter acquistare un grosso
quantitativo di pastadigrano duro
dadevolvereallaCaritas.Il titola­
re Beppe Pagani ha intuito il no­
stro spiritoehaaderitoconentu­
siasmoall'iniziativa,proponendo
condizioni molto vantaggiose».
Dettofatto,il pulmino bluhafatto
tappaaRovatopercaricarequin­
talidipastacheèstatapoiconse­
gnatainviaConvent:ino,:perivo­
lontari Caritas migliaia di pasta­
sciutte da poter distribuire.
CIRIPRQl)JZIONERISERVATA
Il presidente Guido Vaini
consegna la pasta alla caritas
Collina. Lo comunica il circolo stesso
annunciando che il prossimo appunta­
mento sarà domenica 19 Luglio con la
Veleggiata della Pietra. «Le nostre
Veleggiate - dice la responsabile della
segreteria di Skipperclub, Francesca
Mambretti - sono competizioni veliche
non agonistiche tra imbarcazioni di
ogni dimensione senza limitazioni di
età. In particolar modo sono manifesta­
zioni dalla duplice veste, veleggiata per
armatori che possono partecipare con
la propria imbarcazione ed il proprio
equipaggio precedentemente costituito,
ma anche un'occasione per i neofiti che
intendono avvicinarsi al mondo della
vela in tutta sicurezza. Durante la
veleggiata il neofita potrà imparare ad
andare in barca a vela seguendo le
istruzioni degli istruttori a bordo. La
Veleggiata al lago d'Iseo è una full-im­
mersion velica dove le imbarcazioni si
sfidano e giocano con il vento gustando
panorami mozzafiato. correnti dispet­
tose e venti e meteo estrosi a due passi
dalla città. Il Lago di Iseo offre una
cornice particolarmente accattivante
per queste veleggiate, infatti si tratta di
una giornata passata nella nostra
incantevole base di Grè e in ogni caso
rappresenta un momento per divertirsi
tutti insieme e provare la vela, anche
perché una volta finita la veleggiata il
circolo offre un'abbondante rinfresco.
Nelle stagioni più calde sarà possibile
utilizzare anche l'ampio spazio esterno
della base e lo spazio giochi per i più
piccoli con la zona solarium per le
famiglie. Per info e contatti: Redazione
SkipperClub.it via L. Malnati, 420148
Milano, tel. +3902 21119231, info@skip­
perclub.it.
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L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

SALUTE

Cardiologia interventistica, uno sportello virtuale aiuta i malati

#iolochiedoalCilSE
A disposizione di tutti
i pazienti cardiologici
- «Incasodiproblemicar­
diologici,ogniminutoèprezioso
per salvare una vita.Lo eraprima
dell'epidemia, loè ancorpiùoggi,
alla luce delle correlazioni che
emergono con il Covid-19. I nostri
pazienti devono sapere che le
strutture sanitarie garantiscono
percorsi differenziati e procedure
d'urgenzainsicurezza,madevono
ancheessereformatieinformati,
incasodisintomi,dubbioproble­
mi post-dimissioni.Perquestona­
sce#iolochiedoalGISE,unospor-
tello virtualea disposizione di tut­
tii pazienti cardiologie� accessibi­
le attraverso il sito della nostra
societàscientifica».Adannuncia­
relacampagnaprornossadallaSo­
cietà Italianadi Cardiologia Inter­
ventistica, il suo presidente, Giu­
seppe Tarantini.
«Cosafareinpresenzadisinto­
mi cardiologici sospetti o nel caso
di dubbi e necessità dei pazienti
già in cura? Quando si può stare
tranquilli,quando invececontat­
tare il medico curante, quando il
cardiologo, quando il 118? Come
comportarsisesièosièentratiin
contatto con una personaCovid+?
Esesièinattesadiunintervento
cardiologicotrans-catetere?Sono
Cardiologia interventistica
tante le domande - prosegue Ta­
rantini-a cui rispondiamo attra­
verso un documento redatto dal
Comitato Editoriale Scientifico
del GISE e pubblicate sul nostro
sito https://gise.it/iolochiedoalgi­
se#. Risposte che, teniamo a sot­
tolinearlo, non si sostituiscono a
una valutazione clinica,ma si of­
frono come utile strumento di
consultazionenellacomunicazio­
necolpropriomedicocuranteelo
specialista di riferimento».
«LeFAQdi#iolochiedoalGISE
-spiegailpresidente della società
cherappresentaicardiologilnter­
ventistiitaliani-orientanoleper­
sonechepensanodiaveresintomi
cardiologici di nuova comparsa,
permettono di comprendere se i
disturbi richiedono l'attenzione
medica e riducono pericolosi ri­
schidisottovalutazione,legatial
timoredi interagire conlestruttu­
re ospedaliere in questo periodo.
Proprio per evitarneil sovraccari­
cosono state modificate le norma­
li modalità di accesso al Pronto
Soccorso, ai reparti di degenza e
allesale dedicate all'esecuzione di
esarnicardiologici.Leprocedure
programmabili, che non hanno
caratteristiche urgenti,sono state
posticipatealterminedell'emer­
genza.Leprestazioniindispensa­
bili, che garantiscono un imme­
diato ed efficace trattamento dei
pazienti cardiopatici, vengono
eseguite regolarmente.Le proce­
dure urgenti, come nel caso del­
l'infarto miocardico,vengonoef­
fettuateh24/24,ancheconacces­
so diretto in sala di Emodinamica.
In tutti i centri di riferimento
(Hub)perii trattamento invasivo
dellepatologiecardiovascolariso­
no stati individuati percorsi diffe­
renziati tra pazienti in cui vi è un
sospetto o una confermata infe­
zione da Covid-19 e pazienti non
contagiati».
L'ospedale«restailluogodicu­
raealsuointemovengonoprese
tutte le misure necessarie per la
prevenzionedelleinfezioni,pro­
teggendo ipazienti egli operatori,
medianteprotocolli di sicurezza».

Cresce l'uso Ansia da Covid-19?

Anche la fitoterapia
di oppiacei può essere d'aiuto
Unprogetto Erbe officinali
Molti estratti vegetali

apripista
possono alleviare lo stato
d'ansia o indurre il sonno
in modo naturale

- Sono in «trincea» da
mesi, come molti colleghi, an­
Dipendenze. L'Asst di Treviglio che i farmacisti che operano
nella farmacia del dottor Aldo
distribuisce ai pazienti in terapia Alluigi di Ponte San Pietro, do­
ve la pandemia da coronavirus
un kit salvavita: è la prima in Italia ha intensificato tempi di lavoro
e servizi. «In quanto farmacisti
- racconta la dottoressa Federi­
- In Italia, negli ultimi (SerD), racconta che «in caso ca, che affianca il papàAldo nel­
anni, siè assistito ad una ripre­ di overdose da oppiacei la mor­ la conduzione della farmacia - La dott.ssa Federica Alluigi
sa dell'utilizzo di oppiacei an­ te non è immediata: dalla per­ abbiamo vissuto tutte le fasi
che tra i giovani, con un conse­ dita di coscienza al decesso tra­ della pandemia stando a stretto escolzia e passiflora. In alcuni
guente aumento delle intossi­ scorrono in genere da una a tre contatto con i nostri clienti e casi è utile anche un supple­
cazioni acute (overdose), an­ ore; questo concede il tempo di collaborando con i medici di mento di melatonina, per rego­
che mortali. «Oppiaceo» è un intervenire e salvare una vita medicina generale. Rifornendo lare il ritmo sonno-veglia in chi
termine che si riferisce a nu­ mediante somministrazione di da anni diverse aziende - spiega l'ha perso a causa della quaran­
merose sostanze ricavate dal un antidoto, il naloxone. Que­ L'Asst Bergamo Ovest di Treviglio in campo contro le dipendenze - e aiutando ditte operanti in tena». In ogni caso è fonda­
papavero da oppio e alle relati­ sto è un farmaco sicuro, non ha Oriente a fornire al personale mentale chiedere consiglio al
ve varianti sintetiche e semi­ effetti nelle persone che non 38,5%dai 36 ai 45 anni, 26% dei kit studiati per la preven­ proprio medico o farmacista.
sintetiche. Gli oppiacei hanno hanno utilizzato oppiacei e non Per saperne di più d�21�3�21%d�46 �6� zione del contagio, abbiamo su­ La dottoressa fornisce chia­
un impiego clinico legittimo presenta reazioni avverse. La 1% meno di 21. Il 48% degli bito seguito con attenzione la rimenti anche sull'utilizzo e i
come potenti antidolorifici. nostraAsst ha iniziato un pro­
L'intossicazione esordisce getto, primo in Italia, consi­
Il Servizio intervistati ha risposto che gli vicenda di questo virus scono­
era capitato di assistere a epi­ sciuto. Importante nella fase
benefici di alcuni farmaci.
«Stando al banco in questi mesi
prevalentemente con miosi stente nella cessione ai pazien­
(pupilla a punta di spillo), de­ ti in terapia per disturbo da uso
territoriale sodi di overdose (di questi il iniziale è stato il reperimento
13%da meno di un anno e ben di mascherine e saturimetri,
ho visto impennare vertigino­
samente le vendite di paraceta­
pressione respira-
toria (bradipnea/
di oppiacei nei tre
SerD del kitLife. Il
dipendenze il 4%nell'ultima settimana). per prevenire i contagi e assicu­
Nel 50%dei casi non era stata rare ai malati la possibilità di
molo. La nostra sfida in questo
caso è stata assicurarsi che il
apnea) e depressio­ kit contiene due chiamataambulanza,soprat­ controllare i propri parametri farmaco venisse assunto in si­
ne del sistema ner­ confezioni di anti­ Il Servizio Territoriale delle tutto per volontà di evitare vitali. In particolare i saturime­ curezza, nelle dosi e nei tempi
voso centrale (se­ doto (naloxone) in dipendenze, mediate le sue conseguenze con la polizia. Il tri si sono rivelati dei veri stru­ adeguati, per evitare gli effetti
dazione o coma). formulazione spray Unità Operative semplici (SerD) 59%dei pazienti intervistati menti salvavita, soprattutto collaterali a carico del fegato
Altri segni clinici nasale». di Treviglio, Martinengo e Ponte ha dichiarato che utilizzereb­ nella fase acuta della pande­ che purtroppo ben pochi cono­
comprendono «La distribuzio­ San Pietro, si occupa di persone be il farmaco su una persona mia, dove la saturazione è il fat­ scono. Lo stesso per la rincorsa
l'ipotensione, lari­ ne dei kit è accom­ con problemi di uso, abuso e in overdose e il 46%lo porte­ tore dirimente tra la terapia alla vitamina C che come an­
dotta motilità inte- pagnata da un mo­ dipendenza da sostanze legali ed rebbe sempre con sé. Dopo domiciliare e il ricovero in tiossidante può certamente
stinale, l'ipotermia mento informativo illegali e di coloro che manifesta­ questa analisi si è passati alla ospedale». aiutare, ma da sola non depo­
e l'ipoglicemia. I l Massimo Corti di counseling indi­ no altre dipendenze comporta­ fase di proposta e distribuzio­ «Di grande supporto - sotto­ tenzia il virus nè costituisce
naloxone, un inibi­ viduale e da una mentale (ad esempio il gioco ne del kit». linea la dottoressa - è tuttora il una cura. Il nostro staff consi­
tore competitivo del recettore piccola brochure illustrativa d'azzardo patologico, il tabagi­ Come sta andando il proget­ nostro laboratorio galenico sia glia spesso integratori e fitote­
mu-oppioide,è un antagonista con indicazioni di carattere smo, le tecnodipendenze, lo to? «A dicembre erano stati per la produzione di gel igieniz­ rapici per rinforzare il sistema
efficace che viene utilizzato co­ preventivo e sulle corrette mo­ shopping addicting,il sexual proposti 422 kit: di questi con­ zanti per le mani, determinan­ immunitario, prestando atten­
me antidoto nell'intossicazio­ dalità d'intervento, modalità addiction ... ). I professionisti segnati 3 4 9 e 73 rifiutati. I mo­ te quando questi scarseggiava­ zione a dare giusti consigli in un
ne da oppioidi. informative individuali che della Struttura effettuano valu­ tivi del rifiuto stavano soprat­ no, che per creare formulazioni momento in cui le bufale su in­
Nel territorio dell'Asst Ber­ rappresentano un aspetto fon­ tazioni di tipo Medico-Legale sia tutto nella preoccupazione che ad hoc per combattere gli stati ternet spopolano. Ma anche
gamo Ovest nel 2018 si è avuta, damentale del progetto. Il pro­ su richiesta di parte, sia in segui­ le forze dell'ordine abbiano d'ansia dovuti all'attuale situa­ l'assunzione di fermenti lattici,
dopo molti anni, la segnalazio­ getto è stato strutturato dopo to a !l'invio da parte della Com­ pregiudizi rispetto al possesso zione. Il fattore ansia richiede in associazione alla terapia an­
ne di un morto per overdose da un'attenta analisi del contesto missione Medico-Legale Patenti, del farmaco o perché i pazienti attenzione e supporto: nei casi tibiotica, per potenziare l'effet­
oppiacei. I l contrasto a questo e la valutazione del rischio spe­ Medici Competenti, accertamen­ si considerano non più tossi­ più gravi - spiega la dottoressa - to protettore del microbiota in­
fenomeno è una priorità delle cifico dei pazienti (grazie alla ti per Ministero della Difesa, codipendenti attivi. Il 118 di bisogna ricorrere ai rimedi far­ testinale».
politiche sulla droga e obietti­ somministrazione di un que­ Adozioni Internazionali, porto Treviglio ci ha comunicato macologici, prescrivibili solo Ultimo consiglio della dotto­
vo strategico adottando l'ap­ stionario anonimo ai pazienti d'armi etc. li servizio è attivo in che, in un intervento di no­ dal medico,main prima istanza ressa: «Anche se l'emergenza
proccio della riduzione del eroinomani)». ambito preventivo mediante vembre, la situazione critica di può essere d'aiuto un supporto sanitaria sembra sotto control­
danno droga correlato e preve­ Come si è svolta l'analisi pre­ collaborazione con l'Ats di Ber­ intossicazione acuta era già fitoterapico. Ci sono molti lo rimane fondamentale non
dendolo neiLea (Livelli Mini­ ventiva? «Sono stati sommini­ gamo, con i gruppi auto-mutuo­ risolta all'arrivo ambulanza estratti vegetali che possono al­ abbassare la guardia onde evi­
mi Assistenza). Massimo Corti, strati 96 questionari (80%ma­ aiuto, con i professionisti dei grazie all'utilizzo di antidoto leviare lo stato d'ansia o indur­ tare che la curva dei contagi
responsabile del servizio terri­ schi - 20% femmine) in una reparti clinici ospedalieri e con spray nasale. Abbiamo già sal­ re il sonno in modo naturale, possa alzarsi di nuovo».
toriale delle Dipendenze fascia di età così distribuita: gli Ambiti Territoriali. vato una vita!». come ad esempio valeriana, Annamaria Franchlna
 L'ECO DI BERGAMO
56

Case in Festa
DOMENICA 19 APRILE 2020

come partecipare: www.ecodlbergamo.it/caseinfesta
In questa rubrica. Ospitiamo foto e messaggi di augurio per
compleanni (bambini e giovani compresi). anniversari di
matrimonio, gite di gruppo, riunioni conviviali, fiori
d'arancio, quattro generazioni, lauree e quant'altro
concorra a rendere festoso un incontro. Le foto a colori
(scegliete le migliori) accompagnate da un testo vanno
Paola Carrara
5erlna. 110 e lode ... Complimenti dottoressa!
La tua famiglia è orgogliosa di te!
inviate con qualche giorno d'anticipo all'indirizzo email:
redazione@eco.bg.it o consegnate agli uffici del giornale. in
viale Papa Giovanni XXIII 118, a Bergamo.
Per ulteriori informazioni telefonare
allo 035.386.111. Tutte le foto vengono pubbi icate anche sul
sito www.caseinfesta.it

------

.:.J

Riccarda Cristian Arnoldi

Bercamo. Tanti auguri dai tuoi figli Augusta, Aviatico.Auguri campione per i tuoi
Loredana, Rudy, Marino, Giovanna, Serena, fantastici 8 anni. Dio ti benedica, Zia Sara.
Scuola primaria Brevi Fiorella, Stefano. Un abbraccio.
Buon compleanno! Francesco.
Telgate.A tutti gli alunni della Scuola primaria «Brevi» e alle loro famiglie In questo momento così
particolare vogliamo farvi sentire tutto il nostro affetto! I vostri Insegnanti.

Marika Besana Christian Riva

Albano. Congratulazioni dottoressa magistrale Brembate di SOpra. Congratulazioni
in Ingegneria Gestionale. Tanti auguri per il tuo per la tua laurea. Siamo orgogliosi di te
futuro dalla nonna, dagli zii, da Giulia e Nicola e ti auguriamo tutto il meglio. La tua famiglia

Giuseppina Valli e Gianantonio Redolfi

Mornico al 5erlo. Tantissimi auguri nonni per i vostri 54 anni di matrimonio! Da parte
dei tuoi figli, nuore e i tantissimi nipoti!

Giuseppe Paris
Suisio. Congratulazioni per la tua laurea Leffe. Congratulazioni dottoressa per la tua
magistrale in Informatica! Tantissimi auguri laurea magistrale in Clinical Psychology.
da tutta la tua famiglia. Complimenti per la lode dalla tua famiglia.

Martina Radaelli Gabriele Barcella

ElsaLonno
Temo d'Isola. Gli amatissimi nonni Rodolfo Berpmo. Congratulazioni al neo dott. Gabriele
Cenate sotto. Tantissimi auguri alla nostra nonna! Non vediamo l'ora di poterti riabbracciare. ed Ernestina ringraziano Martina per la per la laurea in Scienza e Tecnologia della
Gabriel A lessandro e Giulia. grande gioia che con la sua laurea ha dato loro. ristorazione. Auguri dai nonni, zio e famiglia.
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020
Lorenzo Capelli
Trescore Balneario. Complimenti,
siamo orgogliosi di te: dottore
magistrale in Ingegneria Gestionale
con votazione di 110 con Lode.
Ora potrai realizzare i tuoi sogni
e continuare a vincere anche in futuro!
Da mamma, papà e Michele.
Nonno Lino
Basnatlca. Con la penna
nera sul cappello
sei arrivato al traguardo
degli 85! Tanti auguri nonno
Lino da tutti i tuoi nipoti
e dal tuo amore Maria.
GretaOberti
Bonate5opra. Quest'anno
dalla torta soffi 5 candeline!!!
Auguroni nostra piccola
peste... mamma, papà, tua
sorellina Emma e tutta la tua
family! Ti vogliamo bene!
Andrea Fratus Lidia e Gino Teresina
Urinano. Il tuo primo compleanno da papà! Nembro. Sorpresa!!! In attesa di poter fare Bottanuco. Il nostro
Tantissimi auguri da Martina e da tutti noi! una grande festa ecco i nostri più cari auguri augurio per i tuoi 80 anni è
per i vostri primi 55 anni di matrimonio. che tu sia sempre felice e in
Con affetto Robi, Sabri ed Ester. salute. Non cambiare mai.
Figli, generi, nuora, nipoti
i piccoli Gabriele e Noemi.
Mattia Terzi
Scanzorosciate.
Che la tua vita sia ricca
di successi e soddisfazioni.
Infiniti auguri per il 22°
compleanno. Con affetto
zii Giuliana e Silvano.
Rosanna
Marchiondi
Andrea Pezzati Renata e Fulberto Endine. Cara zia, vogliamo
farti gli auguri con questa
tasana TantiauguriadAndreache compie 5canzorosclate. Uno scenario spettacolare foto che ricorda un
4 anni. Mamma e papà ti hanno fatto un regalo per festeggiare il vostro 40° anniversario. momento bello della tua
speciale: il fratellino Daniele. Auguri di cuore. Congratulazioni da Silvano e Giuliana. giovinezza. Fede & family
Sebastiano Tosini
Madone. Tanti auguri di
buon compleanno al
nostro bellissimo ometto
che oggi compie 7 anni, da
mamma, papà, nonni, Aie e
Fede.
Lorenzo Peracchi
Cene. E sono 8!
Pietro e Rina Nava Marisa e Carlo Tanti auguri di buon
compleanno a te che sei
Bergamo.Affettuosissimi auguri per il vostro Brignano Gera d'Adda. Per il 45° sempre carichissimo!
55° anniversario di matrimonio. Con immenso anniversario di matrimonio, tanti auguri Davide, papà, mamma e da
amore Serenella, Flavio e tutta la vostra famiglia. da Riccardo e tutto il «Mulino». chi ti vuole bene.
Michela Magoni
Pradalunp. Buon
compleanno capo n. l!
Tantissimi auguri per i tuoi
28 anni da mamma, papà,
sorelle Erika e Rossana,
cognati e nipotini.
LucaBusi
Almè. Tantissimi auguri per
Vaifro e Maria Angela Giovanni Grigis i tuoi 18 anni! Ti auguriamo
stenano.Nonno Vaifro e nonna Maria Angela, ed Elisabetta Presenti una vita serena e colma
d'amore. Ti vogliamo tanto
tanti auguri per i vostri 40 anni di matrimonio 5an Pelle&rlno. Buon 40° anniversario! Vi bene! Mamma, papà e
dai vostri nipotini Cristian, Gabriele e Tommaso. vogliamo bene, super nonni! Andrea e Francesco. Daniel, nonne, zii e cugini
57
SaraBoffetti
Ponte san Pietro.
Tantissimi auguri Sara per
i tuoi 7 anni! Nonni Maria e
Mario, zii Ambra con Danie­
le, Federica con Matteo e la
tua cara cuginetta Melissa.
Avril Maffeis
Gazzanlp. Tantissimi
auguri per i tuoi splendidi
10 anni. Ti vogliamo bene,
papà, mamma e Matthias.
Alberto Biava
Brusaporto. Tantissimi
auguri per i tuoi 90 anni
con affetto dalla moglie
Rina, figli, nipoti
e pronipoti.
Silvana Valenti
Scanzorosciate. In questo
periodo difficile siamo
distanti ma vicini con
il cuore per augurarti buon
compleanno! Un abbraccio
da chi ti vuole bene!
Andrea
Berpmo. Caro Andrea, 10
anni... tanti... siamo lontani
fisicamente, ma vicini con
il cuore, in attesa di poterti
riabbracciare, con affetto
tanti auguri. I nonni.
Giulio Pisoni
canonica d'Adda. Buon
77° compleanno papà.
Anche se non siamo lì con
te a festeggiare, ti siamo
vicini con il cuore.
Giulia
Mozzo. Tanti auguri alla
nostra ballerina,per i suoi
meravigliosi 9 anni da Lori
e family.
Mattia
Adrara San Rocco. Tanti
auguri Mattia per il tuo
primo compleanno dai
tuoi nonni e dalla zia Aie.
Adriana Botti
Roncola San Bernardo.
Tantissimi auguri per i
tuoi magnifici 90 anni dai
tuoi figli, nipoti, generi
nuora e la splendida
azzurra.
 L'ECO DI BERGAMO
58

La TV
DOMENICA 19 APRILE 2020

Miss FBI: Ossessione Before

Infiltrata speciale matrimonio I goto sleep
Film. sventato l'attacco terroristico che minac· Film. Dopo Quattro anni di corteggiamento, Film. Christine Lucas un mattino si sveglia a
ciava il concorso di "Miss Stati Uniti d'America", Alyssa e Tucker decidono di sposarsi. E all'im· letto con un uomo che non conosce, in una casa
Gracie Hart si "gode" la popolarità. I media la prowiso lui, di solito è sempre alla mano, che non le è familiare. Lui le dice di essere Ben,
adorano e, nonostante l'eroina cerchi di schivare diventa ossessionato da ogni minimo dettaglio suo marito, e che la sua confusione è causata
i riflettori, il capo dell'FBI ne approfitta asse· relativo alla pianificazione del matrimonio. Ciò da un danno cerebrale rimediato a seguito di un
gnandole un incarico da pr. E grazie all'aiuto del che non sa è che a d ettare il suo comportamen· incidente stradale di dieci anni prima. Ogni
suo persona! stylist Joel, ci prende gusto, guada· to è l'incantesimo legato all'anello di fidanza· giorno Christine apre gli occhi e non ricorda
gnandosi l'etichetta di "Barbie dell'FBI". mento, dawero unico, di sua nonna. nulla di Quando accaduto nell'ultimo ventennio.
CANALE 5 ORE 16.25 LA 5 ORE 21.10 RAI 4 ORE 21.20

1!11
6.00
6.30
A sua immagine
UnoMattina
RaiUno l!J2
7.05
8.30
Heartland
Protestantesimo
RaiDue 1113
6.00 Fuori
Orario
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in famiglia 9.00 Sulla via di Damasco 6.30 RaiNews24 di mondo 8.00 TG5 Mattina 8.00 I Flinstones
9.40 Paesi che vai - 9.30 O anche no 11.10 TGR Estovest 6.45 TG4- L'ultima ora 8.40 Meteo.it 8.55 I F lintstones e WWE -
Luoghi, detti, comuni 10.00 5 cose da sapere 11.30 TGR RegionEuropa mattina 8.45 Planet Earth "Le meravi- Botte da orbi! (Animazione,
10.30 A sua immagine 10.30 TG2 Dossier 12.00 TG3 - Fuori linea - 7.00 Super partes glie della natura" 2015) Regia di Spike Brandt Tony
10.50 Dalla Chiesa di Santo Spirito in Sassia 11.15 In viaggio con Marcello Meteo 3 8.00 lo e mamma 9.55 Magnifica Italia Cervone
Santa Messa presieduta da 12.00 Un ciclone in convento 12.25 TGR Mediterraneo «Seconda puntata• 10.00 Dal Santuario della Madonna 9.50 Royal
Papa Francesco in occasio- 13.00 TG2 Giorno 12.55 TG3 l.l.S. 10.00 Carabinieri 3 del divino Amore in Roma Pains
ne del XX anniversario 13.30 TG2 Motori 13.00 Rai Tre 11.00 I Viaggi del Cuore Santa Messa (Diretta} 12.25 Studio Aperto -
della Canonizzazione di 13.55 Meteo 2 per Enzo Biagi - 12.00 TG4- 10.50 Magnifica Italia Meteo.it
Suor Faustina Kowalska e 14.00 Le indagini di Hailey Dean: Le grandi interviste Meteo.it 11.00 Mediashopping 13.00 Sport Mediaset -
dell'Istituzione della eredità mortale (Poliziesco, 14.00 TG Regione - 12.30 Colombo 11.20 Le storie di Melaverde Anticipazioni
Domenica della Divina 2017) con Kellie Martin Meteo 14.00 Donnavventura presenta 12.00 Melaverde 13.05 Sport
Misericordia e Recita del 15.25 Le indagini di Hailey Dean: 14.15 TG3 Summer Beach 13.00 TG5 - Meteo.it Mediaset
Regina Coeli appuntamento con l'assas- 14.30 La Grande 15.00 Corsari (Avventura, 1995) 13.40 L'arca di Noè 13.40 E-Planet
12.10 A sua immagine sino (Giallo. 20,n con Kellie Storia con Geena Davis. 14.05 Beautiful 14.05 Lethal
12.20 Linea verde Martin. Regia di Michael Robison 16.30 Kilimangiaro - Regia di Renny Harlin 14.30 Miss Detective (Commedia. Weapon
13.30 TG1 16.50 Dolci e delitti: una ricetta Il grande viaggio TGCom - Meteo.il (all'interno} 2000) con Sandra Bullock. 16.40 Magnum P.I. 2018
14.00 Domenica In buona da morire (Commedia, 16.45 Kilimangiaro - 17.20 Kociss, l'eroe indiano Regia di Donald Petrie 18.10 Camera
17.30 TG1 - 2015) con Allison sweeney Tutte le facce (Western, 1952) con John Lund. 16.25 Miss FBI: Infiltrata specia- Cafè
Che tempo fa 18.10 TG2 L.I.S. del mondo Regia di Broken Arrow le (Commedia, 2005) con Sandra 18.20 Studio Aperto
17.35 Da noi... 18.15 Dolci e delitti: la gara di 18.55 TG3 - TGCom - Meteo.il (all'interno} Bullock. Regia di John PasQuin Live
a ruota Libera cucina (Poliziesco, 2017) con Meteo 19.00 TG4- Meteo.il TGCom - Meteo.il (all'interno} 18.30 Studio
18.45 L:eredità Alison Sweeney. Regia di Kristoffer 19.30 TG Regione - 19.35 Hamburg 18.45 Avanti un altro! Aperto
20.00 TG1 labari Meteo Distretto 21 19.55 TG5 Prima Pagina 19.00 leneYeh
20.35 Soliti ignoti - 19.40 Che tempo che farà 20.00 Blob 20.30 Stasera Italia 20.00 TG5 - Meteo.il 19.30 Meteo.il
Il ritorno 20.30 TG2 - 20.30 20.30 lndovina chi viene a cena Weekend 20.40 Paperissima Sprint 19.35 C.S.I.

21.25 L:allieva 2 •le ossa della princi· 21.05 Che tempo che fa 21.20 Prima tv Rai 21.25 The legend of Zorro 21.20 Live Non è la D'Urso 21.20 Ti presento i miei
pessa• e •Il tempo di un battito•. 23.45 La Domenica Sportiva Birdman (Drammatico, 2014) (Avventura, 2005) con Antonio 1.15 TG5 Notte - Meteo.il (Commedia, 2000) con Robert De
Con Alessandra Mastronardi, 0.45 Sorgente di vita con Michael Keaton. Regia di Banderas. Regia di Martin Campbell 1.50 Paperissima Sprint Niro. Regia di Jay Roach
Lino Guanciale 1.20 Casi d'amore Alejandro Gonzalez lnarritu TGCom - Meteo.il (all'interno} 2.15 Le tre rose di Eva 2 23.30 Oggi sposi ... niente sesso
23.25 Speciale TG1 2.55 Ultima traccia Berlino 23.25 TG Regione 0.10 Fire w ith Fire (Azione, 2012) •Nona puntata•. Con Anna (Commedia, 2003) con Ashton
Che tempo fa 3.40 Videocomic - Passerella di 23.30 TG3 Mondo - Meteo 3 con Josh Ouhamel. Safroncick, Roberto Farnesi Kutcher. Regia di Shawn Levy
0.35 RaiNews24 comici in tv 0.00 7 donne - Accanto a te Regia di David Barrett 4.00 CentoVetrine 1.00 The 100
Filo diretto con l'attualità con servizi 4.00 Somos tu y yo 0.45 #ltaliaCheResiste TGCom - Meteo.il (all'interno} 5.00 Mediashopping 2.20 Studio Aperto
sull'emergenza coronavirus 4.45 Detto Fatto (Replica} 0.55 1/2 h in più (Replica} 2.00 TG4- L:ultima ora notte 5.15 CentoVetrine La Giornata

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cavalieri a Londra
(Diretta} 12.00 Angelus •Prima puntata• 20.35 Criminal Minds: Suspect 1962), b/n con Raimondo Vianello. (Az one, 2003) con Jackie Chan. Regia
9.45 Tagadà Risponde In diretta da Piazza San Pietro Orgoglio e pregiudizio Behaviour •Amore che soffoca• Regia di Steno di David Dobkin
10.45 Camera con Vista 12.20 Non solo Meteo •Seconda puntata• 21.20 Before I go to sleep (Thriller. 21.10 La risposta è nelle stelle 21.05 Run all Night - Una notte
11.05 L'aria che tira - Diario Con Roberto Regmoni 23.00 Effetto notte 2014) con Nicole Kidman. Regia di (Drammatico, 2015) con 8ritt per sopravvivere (Azione,
11.50 Ciclo Domenica Cinema 13.00 Redazionali 23.45 Regina Coeli di Papa Rowan Joffe Robertson. Regia di George Tillman jr 2015) con Liam Neeson. Regia di
Assassinio sul treno 14.00 Le commedie dialettali Francesco 22.55 Criminai Minds •Segnali confu· 23.25 Insonnia d'amore Jaume Collet·Serra
(Giallo, 1961), b/n con Arthur ·ona òlta ogne Quatr'agn" 0.00 La compieta preghiera si:. (Commedia, 1993) con Meg Ryan. 23.30 Point Break (Azione. 2016) con
Kennedy. Regia di George Pollock Compagnia Teatrale lsolabella della sera 23.35 Cri minai Minds •Il credente• Regia di Nora Ephron Edgar Ramirez. Regia di Ericson Core
13.30 TG La7 di Villongo
14.00 Tagadà Risponde 18.00 Pedalando con Acsi
15.00 Ciclo Domenica Cinema 18.15 Jogging Tv8 [81 Nove [91 Rai 5 [231 Rai Premium [251
L'ammutinamento 18.30 Gente e paesi
del Caine (Drammatico, 1954) Con Elisa cucchi. Luca cuni. 15.15 ltalia's Got Talent - Besi Of 12.35 Little Big ltaly 14.35 I vulcani dell'Islanda 18.55 Ho sposato uno sbirro 2
con Humphrey Bogart. Micaela Carrara 17.00 Karate Kid - Per vincere 14.05 Vi presento i nostri 15.30 Di là dal fiume e tra gli •Se l'amore chiama•
Regia di Edward Dmytryk 19.30 Bergamo TG domani (Awentura, 1984) con (Commedia, 2010) con Ben Stiller. alberi 20.05 Ho sposato uno sbirro 2
17.20 Ciclo Domenica Cinema A cura della reda1ione di Bergamo lv Ralph Macchio. Regia di John G. Regia di Paul Weitz 16.25 Farà giorno •Giù la maschera•
Lo scapolo d'oro 19.50 Tuttociclismo Avildsen 16.00 I tuoi, i miei e i nostri 18.25 Rai News - Giorno 21.20 Good Witch
(Commedia, 1999) con Chris Con Renato Fossani 19.20 Alessandro Borghese - 4 (Commedia, 2006) con Dennis Quaid. 18.30 La Traviata «Tutto in famiglia•
O,Donnell. Regia di Gary Sinyor e Eleonora Capelli ristoranti Regia di Raja Gosnell. 21.15 Wild Canarie 22.10 Good Witch •La verità viene a
19.00 Drop Dead Diva 20.30 Orobie Extra 20.30 Alessandro Borghese - 4 17.45 Stardust (Fantastico. 2007) con 22.10 Prima tv Di là dal fiume e tra galla•
20.00 TG La7 A cura della reda1ione di Orobie ristoranti Estate Claire Danes. Regia di Matthew gli alberi 22.50 Il paradiso delle signore -
21.30 I delitti del Barlume 6 Vaughn 23.05 Parliamo delle mie donne Daily •Seconda stagione, 126a
«Hasta pronto Viviani• 20.10 Little Big ltaly (Commedia, 2014) con Johnny puntata, 127a puntata, 128a puntata,
23.15 Antonino Chef Academy 0.10 Operazione N.A.S. Hallyday. Regia di (laude Lelouch 129a puntata, 130a puntata•

La 5 [30] LA 7d [291 Iris (221 RADIO ALTA FM 100.7 -101.7

14.45 9 mesi 18.15 TG La7d 17.10Novocaine (Commedia, 2002) 9.00 Radio Alta Musica Grande
17.10 Amiche mie •Come una cernia• 18.20 Non ditelo alla sposa con Steve Martin. Regia di David 12.30 Le italiane sono belle
Amiche mie •In principio era il 19.20 I menù di Benedetta Atkins 14.00 Keep on Rocking
20.35 Non è L'Arena •Terza edizione, 21.00 Via Novelli Social Club sesso• 20.25 I menù di Benedetta 19.00 La mossa Del Diavolo 15.00 Radio Immaginaria
27a puntata• (Diretta) #iorestocasa 19.15 Anna e i cinque - La nuova 21.30 Grey's Anatomy •Riparo dalla (Horror, 2000) con Kim Basinger. 16.00 Discoveryfunk
1.50 TG La7 con Giorgio Bardaglio serie •Seconda puntata• tempesta• Regia di Chuck Russell 17.00 Keep on Rocking
2.00 Ciclo Domenica Cinema 23.00 Bergamo TG 21.10 Ossessione matrimonio 22.20 Grey's Anatomy •Aiuto, sono 21.00 Le relazioni pericolose 18.00 Radio Alta Musica Grande
Ora e per sempre A cura (Commedia, 2017) con Darrin Brook viva• (Drammatico, 1988) con Michelle 19.00 Discoveryfunk
(Drammatico, 2003) con Gioele Dix. della redazione Regia di Bradford May 23.10 Grey's Anatomy •Chi vince Pfeiffer. Regia di Stephen Frears 20.00 Radio Alta Musica Grande
Regia di Vincenzo Verdecchi di Bergamo lv 22.50 Once (Commedia, 2006) con Glen prende tutto• 23.20 Il pescatore di sogni 22.00 Nightshift
4.05 L'aria che tira - Diario Hansard. Regia di John Carney 0.00 Grey's Anatomy •Fidanzata in (Commedia, 2011) con Ewan 2.00 Keep on Rocking
(Replica) 0.25 Modamania coma• McGregor. Regia di Lasse Hallstrom
 59
L'ECO DI BERGAMO

Tempo
DOMENICA 19 APRILE 2020

Luca Tiraboschi
tempoaltempo@ecodibergamo.it

Cielo variabile in giornata, atteso peggioramento serale

al tempo Oggi ancora pressione relativamente

alta sulla nostra provincia e tempo ab­
bastanza stabile; non mancheranno le
nubi, specie quelle alte, cioè poste ol­
tre seimila metri d'altezza. A tal moti­
vo, proprio ieri, molti lettori hanno fo­
tografato un chiaro alone intorno al
#eco_tempoaltempo
(® @eco_tempoaltempo sole; ebbene, proprio la caratteristica
della nube alta riesce a produrre que­
sto singolare fenomeno. È formata da
minuscoli cristalli di ghiaccio, che ri­
flettono e rifrangono la luce secondo la
loro disposizione nello spazio, creando
l'alone che poi vediamo nel cielo. Tor­
nando al tempo di oggi, almeno per
sole con temperature sempre gradevo­
li; verso sera aumento della nuvolosità,
preludio dell'annunciato peggiora­
mento in arrivo per domani, quando
dovrebbe giungere un po' di pioggia,
almeno sulle Prealpi. La pianura, inve­
ce, rimarrà probabilmente all'asciutto,
metà giornata, prevarrà comunque il e questa non è certo una buona notizia.

FONDAZIONE ANGELO CUSTODE

DIOCHI
DI IIER.GAMO
UN CUORE CHE ASCOLTA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
DALLE 9.00 ALLE 13.00
DALLE 14.00 ALLE 17 .00
IL METEO IN UNA FOTO ORTO E GIARDINO
Le bacche di Goji,
cure gestionali
Oggi continuiamo a parlare del Goji.
Per quanto riguarda il trapianto il periodo
propizio è l'autunno o l'inizio della primavera.
La buca di impianto dovrà essere circa il doppio
rispetto a quella del pane di terra, e dovrete
miscelare anche dell'ammendante come
compost o letame ben maturo, in alternativa se
non disponeste di nessuno dei due potrete
distribuire del concime granulare a lento
rilascio. Se ben radicate all'atto della posa e ben
gestite, producono già dal secondo anno
dall'impianto. Per la sua coltivazione a livello
Lago d'Iseo Anche da casa è possibile scorgere panorami stupendi. Foto di Monica Berto letti, Fonteno intensivo, vi consiglio per agevolarne la
Inviate le vostre immagini a tempoaltempo@ecodlbergamo.lt Per richieste e consigli su orto e giardino. ricette, scrivere a ortoeglardino@ecodibergamo.lt
Indicate sempre il luogo in cui la foto è stata scattata, oltre al vostro nome, cognome e paese di residenza. Indicate il vostro nome, cognome e paese di residenza.
gestione di coltivarlo in filari. realizzando un
sistema di pali e fili metallici. I pali devono
essere distanti circa 2 metri sulla fila ed i fili
orizzontali solitamente sono 3 per fare
agevolando cosi la legatura della vegetazione
man mano che cresce. LA distanza dei fili può
essere indicativamente il primo filo a circa 50-70
cm da terra, il secondo a 120-140 cm e il terzo a
180-200 cm. Con questa tipologia di coltivazione
le piante hanno uno stelo unico, mentre nel caso
in cui aveste una sola pianta è possibile farla
crescere ad alberello utilizzando un palo come
sostegno. Sulla fila la distanza media che potete
tenere è di circa 1-1,5 m, mentre tra lefilevi
conviene mantenere anche 2,5 metri cosi da
agevolare tutte le operazioni sia di raccolta che
agronomiche. Tenete presente anche che la
distanza tra le file se ristretta, implica effetti
negativi per quanto riguarda l'ombreggiamento
e la scarsa venti I azione che potrebbe agevolare
il proliterarsi di patologie fungine, con le
conseguenze del caso. Ricordatevi sempre che la
gestione agronomica è molto importante oltre
per prevenire o quanto meno per limitare
l'insorgere delle patologie fungine, anche per
limitare eventuale fisiopatie, ovvero carenze
nutrizionale che si riflettono sulla vegetazione.
rJC®J Dr Agronomo Caffi Avogadri

13 :
LE PREVISIONI
Oggi Il sole sorge alle 06:26e tramonta alle 20:13La luna sorge alle 0S:30e tramonta alle 16:33 Domani I• • I
mattina notte Minima Massima sera notte Minima Massima

ALPI OROBIE 8 15 6 9

FASCIA
PREALPINA
11 19 8 14

BERGAMO 11 25 12 15
HINTERLAND

PIANURA 9 25 13 15

BASSA PIANURA 11 26 13 15

... E nei prossimi giorni In Italia

MARTEDi MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDì SABATO DOMENICA LUNEDì Oggi Al Nord avvio di giornata
parzialmente soleggiato ma con
ALPI OROBIE nuvolosità in aumento da Ovest e
piogge in arrivo sul Nordovest; a
seguire in Emilia Romagna.
FASCIA PREALPINA Temperature stazionarie, massime tra
20 e 26. Al Centro instabile sulla
Sardegna; avvio discreto altrove ma
BERGAMO HINTERLAND peggiora entro sera da Ovest con
piogge sparse dalle Tirreniche alle
Adriatiche. Temperature in aumento,
PIANURA massime tra 24 e 27. Al Sud tempo
ancora discreto seppur con nuvolosità
in arrivo serale e locali piogge.
BASSA PIANURA Temperature in lieve aumento, massime
tra 21 e 26.
Domani Condizioni di maltempo su gran
parte d'ltalia, a causa di una cir colazione
di bassa pressione. Piogge ed acquazzoni
diffusi, eccezion fatta per le regioni di
Nordest che rimarranno ai margini e con
tempo per lo più asciutto. Temperature in
diminuzione.
Dopa Domani Insiste un po' di instabilità
con precipitazioni a carattere sparso
specie al Centrosud e occasionalmente
sull'estremo Nordovest. Altrove per lo più
asciutto ma in un contesto di cieli molto
nuvolosi o coperti. Temperature senza
particolari variazioni.
60
L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 19 APRILE 2020

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