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Discipline dell'Organizzazione e della Gestione dello Spettacolo [ Area Disciplinare COCM03 ] Docente: Alessandro Daniele
Nella più classica delle configurazioni, l’artista porta al seguito la band, il backline, compreso il monitoraggio, le regie ed i tecnici
che ricoprono i ruoli più delicati, di solito i fonici, il light design ed i backliners.
Tutto il resto, cioè palco, strutture, impianto PA, impianto luci, tecnici e quant’altro necessario, viene richiesto in loco al
promoter locale tramite il Rider Tecnico. In qualche occasione la mezza produzione ha al seguito qualche luce da disporre sul palco
o qualche quinta per un minimo di scenografia personale.
Uno dei primi problemi è dunque: che materiale richiedere? Quale materiale troverò in realtà? E, soprattutto, troverò materiale in
grado di farmi fare uno spettacolo dignitoso? Le certezze non sono una prerogativa della mezza produzione.
A tal fine, la tipologia del materiale necessario viene specificata in una scheda tecnica al momento della firma del contratto (Rider
Tecnico). Ma spesso il service chiamato dal local promoter non dispone esattamente di tutto il materiale richiesto dalla
produzione, così propone delle alternative. Anche le quantità richieste non sempre combaciano con quelle disponibili! Nel caso le
alternative siano compatibili, per qualità, con i desideri della produzione, tutto fila liscio; se questo non succede, possono
presentarsi dei problemi, anche se la cosa è molto molto delicata, perché il tecnico ed il direttore di produzione si trovano spesso
a prenderne atto il giorno stesso del concerto e si trovano di fronte ad un bivio che può condurre a due burroni:
Le produzioni indicano un ventaglio di marchi e modelli alternativi graditi, ed anche sul palco c’è una certa flessibilità. Al
contrario, spesso sono specificati dei marchi con cui non si vuole assolutamente lavorare, tipo “NO XXX” o “NO YYY”...
Questa formula è sempre più diffusa per due motivi principali: costi e sicurezza, a cui sia aggiunge il discorso legato al
calendario.
Infatti tutta la burocrazia – come la responsabilità – legata alla sicurezza, che coinvolge ingegneri, direttore alla sicurezza e
direttore ai lavori, viene totalmente demandata al promoter locale che si avvarrà di professionisti locali, quindi a costi piuttosto
contenuti; anche perché spesso la struttura elettrica e del palco è già operativa ed in opera anche per altri eventi.
La seconda motivazione è il calendario: con la mezza produzione i calendari possono rimanere aperti anche un anno, invece quando
si parte in tour con "full production", il service deve tenere impegnato tutto il materiale per l’intera tournée, quindi tutto il set
up dell’impianto audio, luci e regie, magari cablate e configurate proprio per quel tour.
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Discipline dell'Organizzazione e della Gestione dello Spettacolo [ Area Disciplinare COCM03 ] Docente: Alessandro Daniele
L'aspetto più tecnico della progettazione e della produzione di un TOUR segue precise prescrizioni, partendo dall’analisi degli spazi
in cui si svolgerà il tour e dal numero di concerti di cui è composto
Per gli stadi e i palasport si inizia con il definire il palco, la sua posizione e la sua forma, e questo va fatto modulando la struttura
molto spesso, in quanto spesso gli spazi, le altezze e la logistica sono differenti da venue a venue.
Ogni teatro è diverso dall’altro, può capitare che in fase di booking vengono scartate alcune strutture che non presentano le
caratteristiche minime per essere compatibili con il progetto; infatti nei teatri sarà soprattutto la struttura scenografica a dover
essere modulare, a seguire anche audio, luci e spesso anche lo stageplot dei musicisti.
Le organizzazioni di produzione live hanno ormai in archivio le schede tecniche con piantine, dimensioni, informazioni di carico e
scarico di tutti gli spazi disponibili in Italia ed idonei per i concerti, quindi già sulla carta sono pronti a posizionare il palco
progettato sempre in modo modulare per entrare in tutti gli spazi scelti.
I concerti negli stadi hanno tempi di produzione lunghi a causa del montaggio del palco – ma prima ancora la protezione del
tappeto erboso – e il successivo smontaggio di tutte le strutture scenotecniche.
I tempi di montaggio palco\grandsupport all'interno dei palasport si stringono e possono arrivare a massimo due o tre giorni.
Mentre nei teatri\auditorium di solito si entra la mattina presto e si esce la notte dopo lo spettacolo.
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