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Discipline dell'Organizzazione e della Gestione dello Spettacolo [ Area Disciplinare COCM03 ] Docente: Alessandro Daniele

Con la crisi del supporto discografico (e ribadiamolo non la musica..), il Live è diventato probabilmente la fonte di guadagno più
redditizia per Artisti che per forza di cose si sono trovati a dover considerare di migliorare\integrare l’esperienza complessiva
dello spettatore, ponendo quindi particolare attenzione non solo alla sequenza dei brani in scaletta ma anche alle modalità di
esecuzione, cercando altresì di associare al concerto anche delle esperienze “visive” forti:
infatti sempre più spesso capita di assistere a concerti con muri di video che si muovono, proiezioni e mapping, sfondi che cambiano
da canzone a canzone, giochi di luci, laser, spara coriandoli, spara fiamme o fumo, strutture che salgono, scendono e cambiano
forma, ballerini e robot che interagiscono durante i brani... ed altro ancora;

insomma il palco sembrerebbe un opportunità di dare sfogo all'immaginazione degli artisti, registi o direttori artistici...
in parte si, o quasi.. in prima battuta è necessario non perdere di vista l'obiettivo, la funzione che devono avere le esperienze visive
extramusicali, il contesto dello spettacolo, il targhet a cui si rivolge, ecc ecc
tenendo presente quando l'esperienza visiva deve integrarsi e quando invece deve essere protagonista, l'equilibrio degli elementi e
dei contenuti all'interno di uno spettacolo si ottiene con la consapevolezza di ciò che si sta facendo.. che poi piaccia o no!

tutte le fasi di ideazione di uno spettacolo dovranno tenere in considerazione fin dal principio l'aspetto economico, tecnico e
logistico: con la presenza e la gestione di ogni elemento scenico ne consegue una manodopera, spesso dedicata, ovviamente diversa
da quella addetta alla gestione dell'audio e della strumentazione:
la gestione delle strutture che riguardano le "luci" hanno tecnici ed operatori dedicati..
il materiale e le strutture che riguardano i video, ovvero gli schermi, hanno squadre di tecnici ed operatori dedicati

Insomma uno schieramento di attrezzature, uomini, ingombri da considerare per il trasporto.. per i tempi di allestimento,
il tutto preventivamente considerando la fattibilità in termini di sicurezza: ci sono strutture al chiuso che non permettono neanche
l'uso della macchina del fumo!

Sicuramente il Budget di produzione rappresenta un primo "rubinetto" che condiziona sia il flusso delle idee.. che la presenza a
monte di direttori artistici e/o scenografi, ok è vero a metà! oggi grazie alla tecnologia può bastare 1 persona con entusiasmo,
creatività e capacità di operare con vari banchi/controller che permettono di controllare contributi grafici, luci e video..

Una figura fondamentale che di solito è capace di fare tutto questo è il LIGHT DESIGNER!

IL LIGHT DESIGNER
Ricopre un ruolo creativo nella produzione di uno spettacolo, il primo obiettivo è sottolineare ed evidenziare l’espressione
artistica con tutti i mezzi illuminotecnici, visivi e scenografici che una specifica produzione può considerare, (in base al contesto e
al budget a disposizione)
Aggiunge una dimensione che il pubblico possa percepire, aumentandone esperienza e coinvolgimento.
Quindi l’esperienza musicale viene integrata anche da un personale “vedere” e “sentire” del light designer, frutto di un’intuizione
che dovrà essere gestita rispettando sempre l’intento artistico originario:

Il suo coinvolgimento all'interno di uno spettacolo avviene nella fase di ideazione, quindi di pre-produzione, le prime informazioni
per iniziare il suo lavoro sono:
• il progetto è un evento singolo oppure un tour?
• in quali le venue si svolgerà lo spettacolo?

Successivamente il suo compito sarà:

• individuare gli elementi grafici, scenografici ed illuminotecnici che possano caratterizzare e sottolineare l’espressione
musicale dell’Artista (fondamentale la conoscenza del repertorio musicale da rappresentare, degli elementi grafici
promozionali, o dei testi e dei copioni per teatro e lirica)
• creare l’ambiente scenico, occuparsi di realizzare dei rendering per la collocazione di tutte le attrezzature meccaniche
(tralicci, ponteggi ecc.) in modo da gestire al meglio i sistemi illuminazione dei vari spettacoli, tenendo conto delle
caratteristiche del luogo. Una volta battezzata la soluzione definitiva si passa alla condivisione del progetto grafico con i vari
professionisti tecnici al fine di realizzare disegni specifici (come il righing plot) e le relative certificazioni.
• creare il disegno luci ed il lighting plot nel quale stabilisce il tipo, la quantità e la disposizione delle luci necessarie per
illuminare adeguatamente le fasi dell’evento programmato
• iniziare la programmazione delle luci in off-line (in base ad una scaletta anche provvisoria)
• partecipare alla fase di allestimento dello spettacolo ed occuparsi della programmazione luci onsite.

Una volta programmate le luci e quindi le sequenze sceniche, queste potranno anche essere gestite da un “operatore luci” così da
permettere al light designer di lavorare su nuovi progetti.

I LUCIAI
L’effettiva praticabilità di un disegno luci viene verificata tramite la disponibilità dei materiali nel magazzino del service luci: una
volta visionato il Lighting plot realizzato dal lightdeigner, è proprio qui, in magazzino, che inizia il lavoro di una squadra luci. I
tecnici Luci identificano i materiali disponibili per tipologia e quantità, in caso proponendo delle alternative, preparano il progetto
dei cablaggi e del riggingplot.

Il light designer deve essere quindi aggiornato sui principali programmi di gestione dell’impianto luci e video ma in occasione di
spettacoli più complessi, (con aggiunta di una regia live e di contributi video su timecode) si rende necessario ampliare lo staff
tecnico, rendendo necessario il subentro un operatore video ed un squadra di riprese live con annessa regia:

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