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Giuseppe Lampis
una religione
dell’atto cruento
I misteri di mithra
mythos edizioni
ÁTOPOn
R
! ivista di Psicoantropologia Simbolica
e tradizioni religiose
ISSN 1126–8530
Direzione:
Maria Pia Rosati, past dir. Annamaria Iacuele
Redazione:
Giuseppe Lampis, Maria Pia Rosati,
Claudio Rugafiori, Marina Plasmati,
Lorenzo Scaramella
Ad memoriam: Gilbert Durand, Julien Ries
2
Edizione Mythos 2001
Edizione elettronica riveduta e corretta 2018
© « átopon »
(Rivista di Psicoantropologia Simbolica)
‘MYTHOS’ Associazione scientifico culturale
Via Guareschi 153 – Roma 00143
www.atopon.it – atoponrivista@atopon.it
INDICE
Introduzione 12
SOLE↓
LUNA↑ MARTE↓
MERCURIO↑ GIOVE↓
VENERE↑ SATURNO
il Sole,
Mercurio Saturno
Venere Sole
Marte Luna
Giove
Luna Marte
Sole Venere
Saturno Mercurio
Dallo schema, da intendersi
dinamicamente, vediamo bene i
controbilanciamenti dei poteri.
Giove, il detronizzatore, l’eviratore,
tiene da tauroctono il centro dell’azione
conclusiva. E all’inizio Mercurio interagisce
con Saturno, nella più nota delle
operazioni alchemiche, con la quale
prende avvio la trasformazione, la nigredo.
La sequenza dinamica dei gradi dei
misteri mitriaci corrisponde a un esempio
di opera ermetica alchemica, con l'innesco
acceso da Hermes–Mercurio.
L’azione di Hermes–Mercurio in
alchimia è quella scatenante. Il distacco di
Hermes–Mercurio dalla pesante corporeità
terrestre libera e slaccia le forze vitali, che
riattraversano violentemente gli elementi
(o i pianeti). Con tale slacciamento inizia la
corsa del toro, la dissoluzione–liberazione
delle forze vitali che devono essere
cavalcate per l’acquisto d’una nuova
individuazione.
Le tappe principali sono costituite da
tre opere rispettivamente al nero, al
bianco, al rosso. Esse sono introdotte da
azioni preparatorie sulle quali in questa
sede non mi soffermo in dettaglio.
Lo scatenamento è l’ermetica opera
al nero, o nigredo.
Dopo si entra nella fase superiore,
nell’opera al bianco, o albedo. Con essa,
avendo Giove detronizzato il vecchio
Saturno, lo spirito liberato si manifesta in
una nuova luce (la Luna).
Tuttavia, giunti qui, ci troviamo nel
percorso preliminare dei piccoli misteri,
all’interno del circuito mediante il quale si
accede a un’immortalità non di qualità
superiore perché chiusa nell’unilaterale
orizzonte della vita manifestata.
L’autentica immortalità è acquistata
soltanto nella terza fase, l’opera al rosso,
o rubedo. È lo stadio in cui il fuoco supera
la luce e si impone origine della luce
visibile. In esso si guadagna l’uscita dal
dominio del cosmo e ci si appropria del
principio metafisico, di quel centro che
prepara e origina ogni manifestazione.
I grandi misteri concludono la
reintegrazione dell’antico regno dell’oro e
Saturno–piombo viene esplicitato in oro–
Sole.
In astrologia i pianeti sono simbolo
di precise operazioni ermetico–
alchemiche. Astrologia e alchimia si
richiamano strettamente in forza
dell’analogia tra micro e macrocosmo.
I riti alchemico–teurgici aprono
all’uomo la possibilità di passare
nell’esperienza d’un dio dopo l’altro e di
acquistarne i poteri introducendosi nei
misteri dei vari livelli della creazione
cosmica; ogni dio è un metallo, un cielo,
un corpo più o meno denso o sottile, un
mondo.
L’anima si unisce alle potenze che
determinano gli avvenimenti e domina il
punto in cui si forma la storicità fino a
liberarsene. L’io inverte il processo a
causa del quale si è individuato per
destino passivo e si riappropria delle
chiavi della creazione di sé.
La solidarietà e l’analogia che
intercorrono tra stati dell’essere e stati
della coscienza, fanno equivalere il
processo dell’autointegrazione dell’uomo e
quello della creazione. Cosmogonia e
iniziazione sono l’una il corrispettivo
dell’altra. L’uomo mitriaco si colloca al
centro dell’incrocio delle forze cosmiche e
si riappropria delle proprie energie
dormienti obbligando gli dèi a seguirlo.
Egli vive il risveglio e lo scatenamento di
sette trascendentali forme della coscienza
bloccate dal sonno saturnino.
L’intero processo mitriaco va a
rompere i suggelli che bloccano il
passaggio dal settenario inferiore al
settenario superiore in un complesso
rituale di autosacrificio, creazione e
uccisione di sé, trasformazione e
integrazione.