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Università di Bologna Ingegneria dell’Automazione

A.A. 2018-2019 Ingegneria dell’Energia Elettrica

FISICA GENERALE T-2 (A-F) e (G-Z)


Sessione estiva - III appello del 15/07/2019
Docenti: dott. M. Franchini, dott. C. Massimi e prof. G. Vannini Tutor: M. Dalla

SO
LU
1. (Esercizio - 8 punti) Tre cariche puntiformi qA = 3·10−16C,
qB = 7·10−16C e qC = 2·10−16C sono disposte ai vertici di
un triangolo isoscele di lato L = 5cm come mostrato in figura.
Calcolare il campo elettrico E ⃗ e il potenziale V nel punto P

Z
lungo l’ipotenusa del triangolo ed equidistante da qA e qC. Al

IO
sistema viene poi aggiunta una distribuzione volumetrica di
carica dalla forma di una lamina parallela al piano yz e di
spessore d   =   1mm e distante D   =   5cm. La lamina ha

N
superficie molto maggiore rispetto alla sua distanza da P che è
lontano dai suoi bordi. Sapendo che ora la componente lungo
x di E ⃗ nel punto P è nulla ( E x⃗ (P) = 0), calcolare la

E
distribuzione volumetrica di carica ρ sulla lamina.

2. (Esercizio - 8 punti) Cinque sfere metalliche conduttorici di


spessore trascurabile sono una concentrico all’altra e di raggio
crescente da 1cm a 5 cm. Per convenzione numerare le superfici
da 1 a 5 partendo dalla più interna. Sulla sfera più interna è
depositata una carica qA = 7·10-10 C. Le sfere 4 e 5 sono collegate
da un filo metallico mentre tra le sfere 3 e 4 è presente un
materiale dielettrico di costante dielettrica relativa ϵr = 9. La sfera
5 è collegata a massa (potenziale nullo, scarica a terra). Calcolare:
a) la carica libera sulle 5 superfici esterne delle sfere;
b) l’energia elettrostatica Ue del sistema;
c) l’equazione di E ⃗ nella regione di spazio esterno alla
superficie 5.

s 3·A 2
3. (Esercizio - 14 punti) Un disco conduttore di conducibilità σ = 7 · 107 raggio R = 2mm
kg·m 3
e spessore h = 3mm è posto coassialmente all’interno di un solenoide di lunghezza infinita con
densità di spire n = 1000spire/m. La corrente nel solenoide varia come i = k·t 2 circolante in
senso antiorario, con k = 5A/s2. Si determini B (t) ⃗ all’interno del solenoide, il campo E (r, ⃗ t)
indotto nel disco, l’energia dissipata nel disco per effetto Joule da parte delle correnti indotte dal
tempo t1 = 1s al tempo t2 = 4s, considerando trascurabile l’effetto di queste ultime sul campo
magnetico totale.
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Soluzione!
Esercizio 1

1) Il campo è la somma vettoriale dei singoli contributi dalle


cariche e diretto come in figura. È sufficiente trovare le
componenti lungo gli assi x e y, entrambe con verso negativo.

Ex = ExA + ExB + ExC =

4π ϵ0 ( rA2 )
1 qA qB qC
= Cos(π /4) − Cos(π /4) − Cos(π /4) =
rB2 rC2
2

4π ϵ0 2 ( l 2 ) A
1 2 2
= (q − qB − qC ) = − 3·10−3V /m

Perche’ il raggio e’ uguale per tutti.

4π ϵ0 2 ( l 2 )
1 2 2
Ey = = (−qA − qB + qC ) = − 4·10−3V /m

2) Il potenziale e’ la somma scalare dei potenziale delle 3 cariche.

4π ϵ0 ( rA rC )
1 qA qB qC
V= + + = 3,07·10−4V
rB

σ ρd
3) In P: Ex = Elamina = = dunque ρ = 52,8·10−18C /m 3
2ϵ0 2ϵ0
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Esercizio 2

1) Sulla superficie 1 resta depositata la carica qA. Le superfici 2 e 3 sono soggetti a induzione
completa dunque su ogni superficie esterna e’ depositata una carica libera qA. Sulla superficie
esterna 4 la carica e’ nulla perché collegata a 5. Sulla superficie esterna 5 la carica e’ nulla perché a
massa.

• q1=qA
• q2=qA
• q3=qA
• q4=0
• q5=0

2) L’energia elettrostatica e’ data dalla somma delle energie dei singoli condensatori

1
UE = Σ(qi·Vi ) dove
2

4π ϵ0 ( R1 R2 ) 4π ϵ0 ( R2 R3 ) 4π ϵ0 ϵr ( R3 R4 )
q1 1 1 q2 1 1 q3 1 1
V1 = − V2 = − V3 = −

Notare la presenza della costante dielettrica relativa in V3.

3) Per il Teorema di Gauss

E⃗=
qint 1
r̂ = 0 per r > r5
4π ϵ0 r 2

In quanto: sia sulle superfici interne che esterne delle sfere 2 e 3 non vi e’ carica. Sulla superficie 5-
interna e 4-esterna non vi e’ carica in quanto collegate da un filo conduttore. Sulla superficie 1-
esterna vi e’ la carica +qA mentre sulla 4-interna vi e’ -qA per induzione completa; il contributo
dunque si annulla. Sulla superficie 5-esterna non vi e’ carica perché collegato “a massa”.
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Esercizio 3

1) ⃗ = μ n k t 2 μ̂
B (t) 0 z

⃗ l⃗= − dΦ( B )⃗ d

2) E ·d dunque E 2π r = − (π r 2 nμ0 k t 2 ) = − 2·π r 2 nμ0 k t
dt dt

E(r, t) = − rμ0 n k t

3) J ⃗ = σ E ⃗ dunque

R t2
J ·⃗ E d⃗ vdt = σμ02 n 2 k 2 πh
∫V ∫T ∫0 ∫t
3
E= r dr t 2 dt
1

( 4 ) 3
R4 1
= 98·10−7kg·m −2 s −3· · (t23 − t13) = 4,2·10−18 J

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