nuovo segretario generale del Dis Elisabetta Belloni, la conferma fino a maggio 2022 del direttore dell’Aisi Mario Parente, l’elezione del presidente del Copasir Adolfo Urso hanno definito un quadro chiaro e stabile del sistema dell’intelligence nazionale.
Si è quindi in condizione di affrontare le gravi e urgenti questioni di sicurezza
nazionale che riguardano il nostro Paese.
Tanto per cominciare l’operatività dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale,
che con il precedente governo aveva creato non poche polemiche mentre adesso ha ricevuto soprattutto consensi.
Il tema è attualissimo, in quanto nel 2030 praticamente tutto il mondo sarà
collegato al web. Non a caso, c’è chi afferma che il rating di uno Stato potrebbe presto essere determinato anche dal livello della propria sicurezza informatica.
Altro aspetto determinante verso il quale indirizzare l’intelligence è il contrasto
alle mafie che si stanno infiltrando sempre di più nel tessuto economico. Il recente dibattito sul codice degli appalti (che sarebbe il caso urgentemente di riprendere) ha riproposto in modo macroscopico le infiltrazioni delle mafie nelle opere pubbliche.
Nell’annuale Rapporto del Dis al Parlamento, l’indicativo resoconto delle
informative inviate dall’Aisi alle autorità istituzionali e alle forze di polizia riporta che il 9 per cento abbia riguardato la criminalità organizzata. Una percentuale che sarebbe forse il caso di aumentare, anche per quanto attiene l’Aise che si attesta al 2 per cento.