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© Casa delle Lingue

Difusión 2021

La serie Zero dà un volto a quei giovani


DI COSA PARLIAMO

italiani spesso invisibili


Guarda il trailer della serie
Zero (qui il link) e fai delle
ipotesi: di cosa tratta?
PAOLO ARMELLI– 21 APRILE 2021
LEGGIAMO L’ARTICOLO

(Daniela Scattolin) che sogna di aprire uno 1. Leggi l’articolo e riassumi


le informazioni sulla
40 studio di registrazione, dall’incontenibile serie: ambientazione,
Momo (Dylan Magon) e dallo stesso Inno. protagonista, elementi
Zero è in tutto e per tutto una origin della trama, etc.
story dai toni fumettistici, eppure 2. Rispondi alle seguenti
tutte le dinamiche supereroistiche, domande.
-- Perché l’articolo descrive la
45 dall’acquisizione dei poteri allo svelamento scena di un episodio?
del “cattivo” finale, così come alcune -- Quali sono i punti deboli
scene chiamiamole d’azione, sono fra gli e i punti forti della serie,
secondo l’articolo?
aspetti più scontati e prevedibili di questa -- Il superpotere di Omar
1 C’è una scena brevissima in un episodio produzione. La quale invece si salva viene descritto come una
di Zero, la nuova produzione originale 50 proprio per il suo sottotesto socioculturale metafora. Perché?

italiana su Netflix, che è significativa e per il modo in cui il soprannaturale


LAVORIAMO SUL TESTO
di ciò che questa serie rappresenta nel diventa una potentissima metafora della
5 panorama mediatico del nostro paese: condizione dei giovani italiani di seconda 1. Ricerca nel testo parole
generazione: Omar si sentiva invisibile ben ed espressioni legate
Inno (Madior Fall), calciatore provetto, a serie tv e cinema e
si reca in questura per ottenere dei 55 prima di scoprire le sue facoltà, quando organizzale in una mappa
documenti d’identità che gli vengono per lo scambiavano costantemente per un mentale.

l’ennesima volta negati, nonostante lui vucumprà o per uno spacciatore, quando 2. Trova nel testo gli aggettivi
10 ribadisca allo strenuo: “Ma io sono nato nessuno – neanche i suoi coetanei del che corrispondono alle
seguenti definizioni.
a Milano!”. Diretti da Paola Randi, Ivan Barrio – si accorgeva di lui. Una vita fatta -- che riguarda i mezzi di
Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed 60 di marginalità e incomprensione, che comunicazione.
Hossameldin, gli otto episodi di Zero, nati viene però riscattata quando questi giovani -- finto, immaginario.
comprendono – forse meglio di certi -- che sembra convincente e
da un’idea di Antonio Dikele Distefano, vicino alla realtà.
15 mettono in campo tanti personaggi come razzisti patriottici – cosa significhi davvero -- facilmente prevedibile,
Inno: giovani dalla pelle scura, soprattutto proteggere la propria “casa”. ovvio.
Nella serie, il lato soprannaturale e -- coinvolgente, che cattura
di origine africana, ma che sono 65 l’attenzione.
italianissimi eppure ancora invisibili nella quello più sociologico si amalgamano -- che ha una finalità
società. senza sopraffarsi l’un l’altro, e la trama è educativa.
avvincente senza voler essere per forza -- che non ha valore, senza
20 L’invisibilità non a caso è il superpotere importanza.
sviluppato dal protagonista, Omar detto didattica o di denuncia.
Il talento dei giovani attori è capace di 3. Rileggi le righe 42-
Zero (a interpretarlo Giuseppe Dave Seke): 70 49 dell’articolo. Cosa
lui è un giovane che vive nel Barrio, fittizio rendere qualsiasi spettatore color blind significa, in questo
ma plausibilissimo quartiere periferico come si dice negli Stati Uniti (quando, contesto, “chiamiamole
cioè, il colore della pelle di chi si ha di d’azione”?
25 di Milano con una netta prevalenza di
popolazione immigrata; sogna di fare fronte diviene finalmente ininfluente). DISCUTIAMONE INSIEME
il fumettista e per questo mette via i 75 Pur non essendo apertamente un
manifesto antirazzista, questa serie può 1. Che impressione hai
risparmi facendo il rider. La sua vita avuto di questa serie? Ti
cambia però quando incontra l’affascinante avere conseguenze positive molto più di incuriosisce? Perché?
30 e determinata Anna (Beatrice Grannò) qualsiasi altra iniziativa. E soprattutto ci 2. Ti piacciono le serie
ma soprattutto quando una serie di atti permette di sondare la creatività spesso televisive? Le guardi
violenti minacciano il suo quartiere, sul 80 sottovalutata di una nuova generazione spesso? Cosa apprezzi, e
di italiani che, dopo la musica (qui la cosa, invece, non ti piace?
quale pesano gli interessi economici di
una potente e losca società immobiliare. colonna sonora è firmata, oltre che dalle 3. Credi che le serie tv
dovrebbero avere il ruolo
35 Per salvare il Barrio e sventare quei piani musiche originali di Yakamoto Kotzuga, di divertire e intrattenere,
criminali si forma allora una banda, anche da Marracash, Mahmood e molti o anche di educare e
composta anche dall’intraprendente e 85 altri), sta conquistando anche la serialità sensibilizzare ai problemi?
Perché? Conosci serie di
vanesio Sharif (Haroun Fall), da Sara e il cinema italiani. questo tipo?

Testo adattato da: https://www.wired.it


Immagini: Zero_Wikimedia
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Difusión 2021

La serie Zero dà un volto a quei giovani italiani spesso invisibili

PAOLO ARMELLI– 21 APRILE 2021

C’è una scena brevissima in un episodio di supereroistiche, dall’acquisizione dei poteri


Zero, la nuova produzione originale italiana su allo svelamento del “cattivo” finale, così come
Netflix, che è significativa di ciò che questa serie alcune scene chiamiamole d’azione, sono fra
rappresenta nel panorama mediatico del nostro gli aspetti più scontati e prevedibili di questa
paese: Inno (Madior Fall), calciatore provetto, produzione. La quale invece si salva proprio per
si reca in questura per ottenere dei documenti il suo sottotesto socioculturale e per il modo in
d’identità che gli vengono per l’ennesima volta cui il soprannaturale diventa una potentissima
negati, nonostante lui ribadisca allo strenuo: “Ma metafora della condizione dei giovani italiani di
io sono nato a Milano!”. Diretti da Paola Randi, seconda generazione: Omar si sentiva invisibile
Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed ben prima di scoprire le sue facoltà, quando lo
Hossameldin, gli otto episodi di Zero, nati da scambiavano costantemente per un vucumprà o
un’idea di Antonio Dikele Distefano, mettono in per uno spacciatore, quando nessuno – neanche
campo tanti personaggi come Inno: giovani dalla i suoi coetanei del Barrio – si accorgeva di lui.
pelle scura, soprattutto di origine africana, ma che Una vita fatta di marginalità e incomprensione,
sono italianissimi eppure ancora invisibili nella che viene però riscattata quando questi giovani
società. comprendono – forse meglio di certi razzisti
L’invisibilità non a caso è il superpotere sviluppato patriottici – cosa significhi davvero proteggere la
dal protagonista, Omar detto Zero (a interpretarlo propria “casa”.
Giuseppe Dave Seke): lui è un giovane che vive Nella serie, il lato soprannaturale e quello più
nel Barrio, fittizio ma plausibilissimo quartiere sociologico si amalgamano senza sopraffarsi l’un
periferico di Milano con una netta prevalenza l’altro, e la trama è avvincente senza voler essere
di popolazione immigrata; sogna di fare il per forza didattica o di denuncia.
fumettista e per questo mette via i risparmi Il talento dei giovani attori è capace di rendere
facendo il rider. La sua vita cambia però quando qualsiasi spettatore color blind come si dice negli
incontra l’affascinante e determinata Anna Stati Uniti (quando, cioè, il colore della pelle di
(Beatrice Grannò) ma soprattutto quando una chi si ha di fronte diviene finalmente ininfluente).
serie di atti violenti minacciano il suo quartiere, Pur non essendo apertamente un manifesto
sul quale pesano gli interessi economici di antirazzista, questa serie può avere conseguenze
una potente e losca società immobiliare. Per positive molto più di qualsiasi altra iniziativa. E
salvare il Barrio e sventare quei piani criminali soprattutto ci permette di sondare la creatività
si forma allora una banda, composta anche spesso sottovalutata di una nuova generazione
dall’intraprendente e vanesio Sharif (Haroun Fall), di italiani che, dopo la musica (qui la colonna
da Sara (Daniela Scattolin) che sogna di aprire sonora è firmata, oltre che dalle musiche originali
uno studio di registrazione, dall’incontenibile di Yakamoto Kotzuga, anche da Marracash,
Momo (Dylan Magon) e dallo stesso Inno. Mahmood e molti altri), sta conquistando anche
Zero è in tutto e per tutto una origin story dai la serialità e il cinema italiani.
toni fumettistici, eppure tutte le dinamiche

Legenda colori del testo mappato:

verde: verbi ed espressioni con preposizioni


rosso: combinazioni frequenti e collocazioni

Testo adattato da: https://www.wired.it


Immagini: Zero_Wikimedia
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Difusión 2021

ATTIVITÀ E RISORSE EXTRA

Informazioni didattiche
Tema: La serie Zero dà un volto a quei giovani italiani spesso invisibili
Livello: B1/B2
Lunghezza: 513 parole
Tag: Zero, Netflix, serie tv, supereroi, italiani di seconda generazione

Soluzioni

LEGGIAMO L’ARTICOLO
1.
La serie è ambientata in un immaginario quartiere periferico di Milano e ha per protagonista Omar, un ragazzo italiano di origine africana
che conduce una vita ai margini della società: nessuno si accorge di lui, nessuno lo comprende. Omar sviluppa il potere dell’invisibilità e,
insieme a un gruppo di amici, cerca di salvare il suo quartiere dalle speculazioni di una società immobiliare. Comincia così il riscatto di un
gruppo di giovani italiani di seconda generazione.
2.
-- La scena descritta serve a rappresentare le difficoltà che incontrano i figli di immigrati a inserirsi nella società e ad essere riconosciuti come
italiani.
-- Secondo l’articolo, il punto debole della serie sarebbe la scontatezza e la prevedibilità degli elementi soprannaturali e supereroistici, così
come delle scene di azione; punti forti sono, invece, l’ambientazione socioculturale, una trama avvincente e dei bravi attori.
-- Omar si sente si margini, ignorato dalla società; questa invisibilità figurata diventa un’invisibilità reale: questa volta, però, è un potere che il
ragazzo può usare per riscattarsi.

LAVORIAMO SUL TESTO


2.
-- che riguarda i mezzi di comunicazione: mediatico (riga 5)
-- finto, immaginario: fittizio (riga 23)
-- che sembra convincente e vicino alla realtà: plausibile (riga 24)
-- facilmente prevedibile, ovvio: scontato (riga 48)
-- coinvolgente, che cattura l’attenzione: avvincente (riga 68)
-- che ha una finalità educativa: didattico (riga 69)
-- che non ha valore, senza importanza: ininfluente (riga 74)
3.
Dicendo “chiamiamole d’azione” l’autore vuole suggerire che le scene in questione, che sono fatte e pensate per appartenere al genere
“azione”, sono nella pratica poco convincenti, poco riuscite. Nell’italiano informale, si può usare questa espressione (perlopiù con un
senso leggermente spregiativo) per definire qualcosa che, pur appartenendo a una categoria, non ne ha tutte le caratteristiche.

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