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1. criticità
a. bisogni specifici
4. descrizione attività
5. gantt
Le criticità emerse dall’analisi effettuata presso le sedi di attuazione di questo programma, mettono in
evidenza innanzitutto un problema di scarsa tutela delle zone naturalistiche presenti sul territorio dove
prende parte il programma. Tale mancanza di tutela da parte sia di cittadini che di istituzioni genera un gran
quantitativo di disagio territoriale che si traduce in comportamenti lesivi dell’ambiente che portano poi
all’aumentare dell’inquinamento. Queste aree diventano dunque poco fruibili e dunque viene a mancare la
sostenibilità stessa delle attività che vengono svolte o proposte sul territorio. Per migliorare la situazione
bisognerebbe far si che le istituzioni promuovano delle iniziative di formazione riguardanti la difesa
dell’ambiente, soprattutto per i giovani che, a causa di queste mancanze, attualmente soffrono di una
scarsa sensibilità nei confronti dell’argomento. Servirebbe inoltre potenziare l’offerta turistico- ambientale
(ad esempio fiere, manifestazioni, ecc.) che attualmente è scarsa o mancante.
Bisogni specifici
Dalle criticità riscontrate, emergono i seguenti bisogni specifici a cui si vuole fare fronte:
1
Scarsa tutela del pregio naturalistico dei contesti naturali;
degrado del territorio a causa di uno scarso o inesistente controllo ittico venatorio
e di raccolta di vegetali, di azioni e comportamenti lesivi dell’inquinamento.
Forte incidenza di attività non sostenibili per la impossibile fruizione delle aree
attrezzate;
scarsa offerta turistico-ambientale (fiere, manifestazioni).
Destinatari e beneficiari
Il programma ha come destinatari tutti i cittadini presenti sul territorio preso in considerazione,
soprattutto le nuove generazioni, che purtroppo non vengono rese partecipi dell’ambizioso percorso
mettersi in atto tra cittadini ed istituzioni e quindi posseggono una scarsa consapevolezza dell’ambiente.
Destinatario di questo programma è anche il territorio stesso, che venendo tutelato correttamente potrà
risorgere e ritornare al suo naturale splendore.
A beneficiare indirettamente di questo programma non saranno però solamente i cittadini, bensì
anche le istituzioni, che potranno contribuire così ad infondere rinnovato rispetto verso tutti gli
argomenti riguardanti la difesa e la salvaguardia dell’ambiente ed il territorio stesso, quindi tutte quelle
attività economiche e commerciali presenti su di esso.
Obiettivo Generale
L’obiettivo principale del presente programma è contribuire alla tutela del pregio naturalistico dei
contesti naturali individuati presso i territori in cui ricadono le sedi di attuazione di questo
programma. Ciò potrebbe avvenire tramite il potenziamento non solo delle politiche in materia
ambientale, ma anche tramite un maggiore controllo delle aree naturalistiche ed una migliore
promozione turistica che spinga a visitare questi luoghi.
Obiettivi specifici
DI SEGUITO I “TITOLI” DI AZIONI ED ATTIVIITà, VOI DOVRETE SVILUPPARLI CON POCHE RIGHE A VOSTRO
PIACIMENTO COME NELL’ESEMPIO
I Per il raggiungimento degli obiettivi predetti, il programma si articolerà con un insieme di azioni
ed attività che verranno esplicitate per ogni obiettivo specifico.
Razionale degli obiettivi
La prima azione, controllo ittico venatorio e di raccolta di vegetali, mira a limitare gli eccessivi
prelievi ittici e venatori e la non regolamentata raccolta di vegetali allo scopo di mantenere stabile
l’equilibrio della biodiversità nonostante l’incidenza umana sul territorio.
La seconda azione, contenimento di azioni e comportamenti lesivi, mira a limitare l’incidenza sul
territorio di comportamenti dannosi per l’ambiente in periodi particolari, come quelli di
riproduzione delle specie animali (primavera-estate), quali le pratiche di rinnovo dei pascoli con il
fuoco, manifestazioni invasive, con lo scopo di favorire la riproduzione stessa delle specie
autoctone e preservarne l’estinzione.
La terza azione, controllo delle fonti di inquinamento, mira ad evidenziare, denunciare ed
annullare le principali fonti di inquinamento della zona. L’azione si svolge nel contesto solofrano
con la partecipazione degli Enti competenti con lo scopo di migliorare lo stato di salute delle acque
ed evitare pericolose ricadute economiche per l’area.
L’azione, come già detto, mira a limitare gli eccessivi prelievi ittici e venatori e la non
regolamentata raccolta di vegetali. Ciò si esplica in due fasi di cui una organizzativa (Attività A.1:
Organizzazione) nella quale verranno inserite, in un’unica azione complessiva e coordinata, le
attività di tutti i soggetti coinvolti. Nella seconda fase (Attività A.2: Esecuzione del Controllo), tutte
le risorse coinvolte partecipano in squadre di minino 2 unità alla copertura dell’intero contesto
territoriale, comprensiva dei bacini idrici (dove presenti).
Azione B: Contenimento di azioni e comportamenti lesivi
L’azione mira a limitare l’incidenza sul territorio di comportamenti dannosi per l’ambiente,
soprattutto in periodi particolari. Ciò si esplica in due fasi, di cui una organizzativa (Attività B.1:
Organizzazione) di concertazione tra le parti e la successiva di controllo, (Attività B.2: Esecuzione
del controllo) effettuata nei 6 mesi di riproduzione sul territorio individuato. Si stima che all’attività
partecipino 400 risorse operative organizzate in squadre di minimo 2 unità.
L’azione di controllo si esplica, come le precedenti in due fasi, di cui la prima di concertazione tra
le parti (Attività C.1: Organizzazione) e la seconda esecutiva (Attività C.2: Esecuzione del Controllo).
Si stima che all’interno del contesto (area solofrana) possano operare circa 80 unità di personale,
operativi in squadre di minimo due unità e di cui almeno 4 operano contemporaneamente con
controlli giornalieri. Si stima così di raggiungere ciascuna azienda del territorio almeno una volta
ogni quattro mesi.
La prima azione, monitoraggio della fruizione delle aree attrezzate, mira a controllare la
sostenibilità dei comportamenti dell’uomo nei contesti ambientali delicati al fine di proteggere lo
stesso ambiente dalle conseguenze nocive di comportamenti sbagliati.
L’azione si attua attraverso due fasi consecutive, di cui una prima organizzativa (D.1:
Organizzazione) in cui definire, di concerto con le altre componenti e con gli Enti interessati,
l’operato, e la seconda, successiva, di effettuazione del servizio (D.2: Controllo delle aree). L’azione
si sviluppa nei periodi di massimo uso del territorio (maggio ottobre) in cui viene garantito un
controllo giornaliero e durante i fine settimana di tutto l’anno. L’azione viene coperta dalle 300
risorse disponibili, organizzate in squadre operative di 2 unità ciascuna operative ognuna in un
contesto assegnato.
La seconda azione mira a controllare la sostenibilità ambientale delle azioni sul territorio al fine di
contenerne il degrado; si stratta di controllare che le attività umane di qualsiasi tipo siano
sostenibili e che non arrechino danni all’ambiente (strutture non ecocompatibili, rumori eccessivi,
etc.).
L’azione si svolge in coordinamento in un'unica fase che si sviluppa idealmente in due momenti,
uno organizzativo, in cui concertare la presenza sul territorio e l’altro esecutivo in cui effettuare il
controllo. Si stima che l’azione duri per tutta la durata del programma e che coinvolga almeno 300
risorse.
Azione D: Monitoraggio della fruizione delle aree attrezzate
L’azione si attua attraverso due fasi consecutive, di cui una prima organizzativa (D.1:
Organizzazione) in cui definire di concerto con le altre componenti e con gli Enti interessati
l’operato e la seconda di effettuazione del servizio (D.2: Controllo delle aree). L’azione si sviluppa
nei periodi di massimo uso del territorio (maggio ottobre) in cui viene garantito un controllo
giornaliero e durante i fine settimana di tutto l’anno. L’azione viene coperta dalle 300 risorse
disponibili, organizzate in squadre operative di 2 unità ciascuna operative ognuna in un contesto
assegnato.
L’azione si svolge in coordinamento in un'unica fase che si sviluppa idealmente in due momenti,
uno organizzativo in cui concertare la presenza sul territorio e l’altro esecutivo in cui effettuare il
controllo. Si stima che l’azione duri per tutto il periodo del programma e che coinvolga almeno 300
risorse.
L’azione si compone di tre fasi, di cui la prima propedeutica di concertazione con le parti e
preparazione (Attività F.1: Concertazione), la seconda di effettuazione di un laboratorio formativo
stabile presso le scuole (Attività F.2: Laboratorio stabile), che si attua in incontri per un target di 30
persone ad incontro da ripetere 5 volte nell’arco di un anno ed a cui affiancare esperienze dirette
semestrali sul campo nel sito attrezzato dell’Associazione e nelle strutture apposite (Attività F.3:
Esperienza diretta) per un numero massimo di 50 ragazzi per campo (16/10 occorrenze).
L’azione si compone di due fasi, la prima concertativa (Attività G.1: Concertazione), in cui definire i
termini delle collaborazioni e di coinvolgimento degli Istituti e la seconda esecutiva (Attività G.2:
Censimento) in cui effettuare visite sul campo e nelle strutture del territorio per collaborare e
monitorare il censimento e le azioni di difesa. L’azione è destinata ai soli ragazzi delle scuole medie
(che si stima siano 123 ragazzi) e l’attiva si ripeterà ogni 4 mesi per gruppi di 50 ragazzi, fino ad un
massimo di 6 volte.
Sostituite le azioni/attività nel successivo diagramma adattandolo ai dati grezzi di cui sopra
GANTT
La presente proposta progettuale si articolerà in n.12 mesi di in seguito il diagramma temporale delle
attività (Diagramma di GANTT).
Attività A.1:
Azione A: Controllo ittico venatorio e di Organizzazione
raccolta di vegetali”
Attività A.2: Esecuzione
del Controllo
Attività B.1:
Organizzazione
Azione B: Contenimento di azioni e
comportamenti lesivi Attività B.2: Esecuzione
del Controllo
Attività C.1:
Azione C: Controllo delle fonti di Organizzazione
inquinamento Attività C.2: Esecuzione
del Controllo
Attività D.1:
Azione D: Monitoraggio della fruizione Organizzazione
delle aree attrezzate Attività D.2: Controllo
delle Aree
Attività E.1:
Azione E: Monitoraggio della fruizione
Organizzazione ed
dell’offerta turistica
esecuzione
Attività F.1:
Concertazione
Azione F: Programma formativo Attività F.2: Laboratorio
permanente stabile
Attività F.3: Esperienza
diretta
Attività G.1:
Azione G: Collaborazione al censimento Concertazione
delle specie protette
Attività G.2: Censimento
FORMAZIONE
formazione generale
formazione specifica
AZIONI TRASVERSALI
operazioni preliminari
INSERIMENTO DEI VOLONTARI IN SERVIZIO: accoglienza e
presentazione del programma, dei luoghi e delle risorse umane
dell'ente
PROMOZIONE DEL S.C.N. (***) C G C S G C C
MONITORAGGIO DELLA FORMAZIONE GENERALE
MONITORAGGIO DELLA FORMAZIONE SPECIFICA
MONITORAGGIO GENERALE DELLE ATTIVITA'