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1) Titolo del progetto (*)

TUTELA DEGLI ANZIANI

Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto

1. criticità

a. bisogni specifici

2. destinatari e beneficiari del progetto

3. obiettivo del progetto

a. obiettivi specifici del progetto

4. descrizione attività

5. gantt

Sintesi delle criticità emerse

Nel territorio preso in considerazione dal progetto risultano essere insufficienti i programmi attivi
di contatto con la fascia di popolazione a rischio Emerge la necessità di operare in direzione di una
messa in rete delle opportunità di comunicazione per la valorizzazione ed il sostegno delle reti
relazionali. Risultano inadeguate le azioni di sostegno e sviluppo di iniziative e di servizi di
prossimità in ambito della popolazione anziana. Sono carenti e quasi del tutto inesistenti azioni
tese allo sviluppo e valorizzazione delle attività ed iniziative con valore preventivo e di
mantenimento delle autonomie e degli equilibri personali e sociali.

Bisogni specifici
Dalle criticità riscontrate, emergono i seguenti bisogni specifici a cui si vuole fare fronte:

1. Intervenire a fronte dell’aumento del numero delle persone adulte che vivono sole nel
territorio di riferimento

2. Mancanza di reti familiari e sociali di riferimento

3. Necessità di coinvolgere le persone sole in attività di aggregazione e confronto

4. È necessario migliorare la comunicazione relativa ai servizi offerti e alle opportunità di


supporto pubblici e privati per le persone sole.

Destinatari e beneficiari

Destinatari

I destinatari diretti del progetto sono:


Persone fragili e sole con difficoltà di integrazione sociale residenti nei territori presso le sedi di
attuazione del progetto • Persone sole che abitano da soli e che richiedono aiuto • cittadini
residenti con scarsa conoscenza delle opportunità di sostegno all’integrazione oltre alle attività
offerte dall’ASL e da altri enti pubblici • Cittadini anziani stranieri residenti nella zona target che
soffrono la solitudine ed il disaggio da terza età • Aree interessate alla progettazione di spazi con
le metodologie partecipate.

Beneficiari

Beneficiari indiretti sono:


Famiglie composte da più di una persona che abitano nei territori presso le sedi di attuazione
target del progetto • Comunità locale del territorio interessato grazie ai seguenti elementi: -
Aumento delle opportunità di collaborazione tra i cittadini - Miglioramento della coesione sociale
sia tra le persone sole sia tra operatori delle associazioni di volontariato e di promozione sociale e
degli enti pubblici che entrano in contatto con questa realtà - Aumento della partecipazione dei
soggetti fragili alla vita culturale e sociale della città evitando fenomeni di isolamento - Creazione
di reti di vicinato tra vicini e nei confronti delle associazioni e altri soggetti che operano sul
territorio - Abitanti delle in prossimità di dove vengono riprogettati gli spazi comuni
Obiettivo Generale

Il progetto ha come obiettivo generale quello di supportare le persone indicate come persone
fragili, quindi prevalentemente sole, senza legami familiari presenti nella zona abitativa, con
difficoltà economiche, con una scarsa alfabetizzazione e in certi casi anziani o stranieri - nelle
attività quotidiane e nel migliorarne la qualità della vita. Il progetto opera in questo senso in
quanto si configura come servizio, con sede all’interno dell’area bersaglio dell’intervento, preposto
a fare da filtro fra le esigenze della popolazione e l’intervento delle istituzioni, favorendo la
creazione di una rete tra le associazioni operanti sul territorio (sia pubbliche che private). Il servizio
avrà quindi le funzioni di sportello - informazioni sui servizi, raccolta delle richieste di intervento e
soprattutto sviluppo di comunità con un calendario di attività varie a favore dei residenti. La
realizzazione di questo servizio tramite il progetto parte da esigenze specifiche espresse dai
cittadini residenti nei territori presso cui ricadono le sedi di attuazione del progetto stesso.

Obiettivi specifici

1. Primo obiettivo (a fronte delle criticità 1 e 2 di cui in precedenza) è quello di creare una
rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel territorio

2. Secondo, (a fronte della criticità 3 di cui in precedenza) implementare l’assistenza


quotidiana agli anziani che vivono soli, attraverso un servizio di compagnia domiciliare e/o
di assistenza leggera cercando di offrire specifici servizi individuando gli elementi che
possano migliorare la qualità della vita.

3. Terzo obiettivo (a fronte della criticità 4 di cui in precedenza) è quello di migliorare la


comunicazione nei confronti delle persone fragili sia per via telematica che per via di
materiale di comunicazione
CRITICITA’/BISOGNI OBIETTIVI

Criticità 1 Aumento del numero delle Obiettivo 1.1 creare una rete sociale di
persone adulte che vivono sole nel riferimento per le famiglie che abitano
territorio di riferimento nel territorio

Criticità 2 Mancanza di reti familiari e


sociali di riferimento

Criticità 3 Necessità di coinvolgere le Obiettivo 2.1 migliorare la qualità della


persone sole in attività di aggregazione e vita dei destinatari del progetto
confronto attraverso l’organizzazione di attività di
socializzazione

Criticità 4 Migliorare la comunicazione Obiettivo 3.1 migliorare la comunicazione


relativa ai servizi offerti e alle opportunità nei confronti delle persone fragili sia per
di supporto pubblici e privati per le via telematica che per via di materiale di
persone sole comunicazione

AZIONI e ATTIVITà

DI SEGUITO I “TITOLI” DI AZIONI ED ATTIVIITà, VOI DOVRETE SVILUPPARLI CON POCHE RIGHE A VOSTRO
PIACIMENTO COME NELL’ESEMPIO

E’ opportuno premettere che tutte le attività, riferite al raggiungimento degli obiettivi di progetto,
potranno essere sostenute anche dal volontario con bassa scolarità in quanto si tratta di attività
che non prevedono un titolo di studi particolare ma molta buona volontà e voglia di imparare.
Tuttavia nei casi in cui sarà necessario, l’OLP e gli altri operatori coinvolti si preoccuperanno di
sostenere fattivamente il volontario a bassa scolarizzazione nello svolgimento delle attività di
progetto.
Obiettivo 1.1 Creare una rete sociale di riferimento per le famiglie che abitano nel territorio
presso le sedi di attuazione

AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO LOCALE


Tale azione si basa sulla realizzazione di una vera e propria rete locale, attraverso la quale i
soggetti più fragili possano socializzare tramite una serie di iniziative ed attività che li
coinvolgeranno e che verranno effettuate su tutto il territorio preso in considerazione dal
programma.

Attività 1.1.1.1 Creazione di reti di vicinato: questa attività intende sostenere i soggetti fragili. Le
reti possono instaurarsi grazie allo sviluppo di un servizio di portierato sociale che preveda il
coinvolgimento di soggetti operativi sul territorio e anche soggetti che possono operare attraverso
laboratori. Il centro studi futura opererà in questa prima fase per condividere esperienze e
obiettivi comuni, condividendo con i partner le diverse esperienze da realizzare nello specifico sul
territorio e per attrarre altri soggetti interessati a costruire una rete di sostegno alle persone
fragili.

Attività 1.1.1.2 Banca del tempo: uno dei primi servizi che si andranno a realizzare all’interno del
progetto sarà quello della Banca del tempo. Ciascun persona disponibile – inclusi i soggetti fragili
del territorio considerato - metterà a disposizione qualche ora per fare un servizio o mettere a
disposizione una certa competenza. Le "ore" date vengono "calcolate" e "accreditate" o
"addebitate" nella Banca. Può succedere così, che non sia la stessa persona a "rimborsarle", ma
un'altra. Tutti gli scambi saranno gratuiti e le attività molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni
casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio,
prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e italiano per stranieri, etc.

AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO SOCIALE


Attraverso questa azione si punta a promuovere un’attività di portierato sociale che servirà
innanzitutto a rispondere alle esigenze degli utenti che prenderanno parte al programma,
secondariamente verranno anche raccolte informazioni che poi saranno trasferite ad altri enti
interessati, come ad esempio il Centro Servizi Integrati.

Attività 2.1.1.1 Preparazione dei soggetti che svolgeranno l’attività: gli esperti di centro studi
futura svolgeranno seminari. In questo modo verranno trasferite sia le competenze educative che
ad esempio del Centro Servizi Integrati per in modo da offrire una serie di servizi di supporto agli
abitanti soli della zona e verranno definite le metodologie per il coinvolgimento di altri soggetti.

Attività 2.1.1.2 Organizzazione della Festa dei vicini in collaborazione: la festa dei vicini è stata
organizzata da centro studi futura in altre zone del territorio nazionale ed è considerata una
fondamentale opportunità di prima socializzazione. Tutti contribuiscono volontariamente alla sua
organizzazione ed è previsto anche il coinvolgimento della Banca del Tempo per la parte
organizzativa, di animazione e di gestione di un momento conviviale.

Attività 2.1.1.3 Progettazione partecipata sugli spazi comuni: gli operatori del centro studi futura
della zona presentano zone cortilive e giardini comuni che non sono sfruttati e su cui nessuno
interviene se non con minimi interventi di manutenzione. Grazie al progetto verranno realizzati
laboratori di progettazione partecipata per la progettazione sia dei giardini che delle aree cortilive,
in modo da svilupparle sulla base delle esigenze dei residenti. Successivamente si definiranno i
contatti con le istituzioni e con i soggetti competenti per gli interventi. L’attività si svolgerà in
collaborazione con i residenti e sarà anche un momento di educazione informale e socializzazione.

AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE


Azione che mira alla promozione di svariate attività necessarie per il potenziamento della
socializzazione sul territorio preso in considerazione dal programma. Questo perché la
socializzazione è fonte necessaria per la conduzione di una vita sana e dignitosa, oltre che un
modo per fare prevenzione o porre rimedio al problema della solitudine e della scarsa autostima.
Le attività svolte insegneranno all’utente come relazionarsi adeguatamente verso il prossimo ed a
prendere l’iniziativa in questo senso.

Attività 2.1.2.1 Laboratori di teatro per realizzare uno spettacolo di comunità: il servizio di
portierato sociale gestirà il coinvolgimento degli attori – abitanti della zona - e delle associazioni
culturali della zona per la realizzazione di questo laboratorio, in cui i soggetti fragili avranno
l’opportunità di esprimersi ed entrare in contatto con gli altri. Il laboratorio si svolgerà per arrivare
alla rappresentazione finale al termine dell’anno.

Attività 2.1.2.2 Laboratori di integrazione sociale e artistica. L’arte e la possibilità di esprimersi con
metodi artistici ha notevoli vantaggi ed è una attività a cui normalmente le persone affette da
fragilità non accedono e pertanto l’organizzazione di laboratori darà un alto valore aggiunto
all’intervento progettuale.

Attività 2.1.2.3 Seminari informativi per la prevenzione alla salute. Momenti di educazione alla
prevenzione delle malattie e alla promozione della salute, su argomenti vari e definiti sulla base
dei bisogni espressi dai cittadini sulla base della somministrazione di un questionario.

Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale: si prevede di organizzare una fiera per i fine
settimana nei mesi primaverili con l’esposizione sia di prodotti locali che di manufatti dei cittadini
anche prodotti dai del territorio.

AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE


Azione che prevede l’organizzazione, la raccolta, catalogazione e distribuzione di informazioni utili
al fine di coinvolgere gli anziani riguardo argomenti con i quali non sono particolarmente pratici o
affini (come ad esempio l’utilizzo di strumentazione tecnologica) e sensibilizzare la comunità sulle
tematiche trattate attraverso il programma.

Attività 3.1.1.1 Incontri di sensibilizzazione all’utilizzo degli strumenti informatici: gli operatori
svolgeranno assistenza all’individuazione delle opportunità più interessanti e in linea con le
esigenze degli abitanti dai siti dei vari enti del territorio. Verrà anche data assistenza per la raccolta
di dati per la compilazione di domande on-line.

Attività 3.1.1.2 Selezione delle informazioni utili per le persone fragili: gli operatori andranno ad
individuare le informazioni più utili ai destinatari del portierato sociale, normalmente bombardati
di messaggi a volte anche casuali e non in linea con le loro esigenze. In seguito a questa selezione
si proseguirà con le attività di informazione.

Attività 3.1.1.3 preparazione di materiale cartaceo per la comunicazione: oltre all’assistenza per le
ricerche on-line verranno predisposti volantini informativi basati sulle informazioni selezionate
nell’azione 3.1.1.2, predisponendo anche una bacheca per gli avvisi sulle varie attività e laboratori
organizzati.

Attività 3.1.1.4 Organizzazione di momenti informativi su tematiche rilevate necessarie dai


destinatari. Si organizzeranno alcuni seminari di carattere informativo relativi a tematiche di
particolare interesse per gli abitanti. Verrà fatta una indagine sui temi di interesse e organizzati gli
eventi. Alcuni esempi: i servizi del Comune offerti per il sostegno, i servizi di sostengo per anziani e
immigrati, ecc.

OBIETTIVO AZIONI E ATTIVITA’


AZIONE 1.1.1 CREAZIONE DEL NETWORK A LIVELLO
Obiettivo 1.1 Creare una rete LOCALE
sociale di riferimento ….. - Attività 1.1.1.1 creazione di reti di vicinato
- Attività 1.1.1.2 Banca del tempo
AZIONE 2.1.1 LA PROMOZIONE DEL PORTIERATO
SOCIALE
- Attività 2.1.1.1 Preparazione dei soggetti che
svolgeranno l’attività
- Attività 2.1.1.2 Organizzazione della Festa dei
vicini

- Attività 2.1.1.3 Progettazione partecipata sugli


Obiettivo 2.1 migliorare la spazi comuni
qualità della vita dei AZIONE 2.1.2 LE ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE
destinatari del progetto
attraverso l’organizzazione di
attività di socializzazione - Attività 2.1.2.1 Laboratori di teatro per realizzare
uno spettacolo di comunità

- Attività 2.1.2.2 Laboratori di integrazione sociale


e artistica

- Attività 2.1.2.3 Seminari informativi per la


prevenzione delle malattie e per la promozione di
una vita sana ed equilibrata
Attività 2.1.2.4 Organizzazione di una fiera locale
AZIONE 3.1.1 ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE

- Attività 3.1.1.1 Incontri di sensibilizzazione


all’utilizzo degli strumenti informatici
Obiettivo 3.1 migliorare la
- Attività 3.1.1.2 Selezione delle informazioni utili
comunicazione nei confronti
per le persone fragili
delle persone fragili sia per via
telematica che per via di - Attività 3.1.1.3 preparazione di materiale
materiale di comunicazione cartaceo per la comunicazione

Attività 3.1.1.4 Organizzazione di momenti


informativi su tematiche rilevate necessarie dai
destinatari

Sostituite le azioni/attività nel successivo diagramma adattandolo ai dati grezzi di cui sopra

GANTT

La presente proposta progettuale si articolerà in n.12 mesi di in seguito il diagramma temporale delle
attività (Diagramma di GANTT).

CRONOGRAMMA DELLE ATTIVITA'


11° MESE DI SERVIZIO
12° MESE DI SERVIZIO
10° MESE DI SERVIZIO
1° MESE DI SERVIZIO
2° MESE DI SERVIZIO
3° MESE DI SERVIZIO
4° MESE DI SERVIZIO
5° MESE DI SERVIZIO
6° MESE DI SERVIZIO
7° MESE DI SERVIZIO
8° MESE DI SERVIZIO
9° MESE DI SERVIZIO
MESE PRELIMINARE

AZIONI ATTIVITà

Azione 1.1.1 – Creazione del Network a Attività 1.1.1.1 – Creazione di reti


livello locale di vicinato
                         
Attività 1.1.1.2 – Banca del tempo                          
Attività 2.1.1.1 – Preparazione dei
soggetti che svolgeranno le attività
                         
Attività 2.1.1.2 – Organizzazione
Azione 2.1.1 – La promozione del della festa dei vicini in                          
portierato sociale collaborazione
Attività 2.1.1.3 – Progettazione
partecipata sugli spazi comuni                          
Attività 2.1.2.1 – Laboratori di
Teatro per realizzare uno
spettacolo di comunità                          
Attività 2.1.2.2 – Laboratori di
integrazione sociale e artistica                          
Attività 2.1.2.3 – Seminari
Azione 2.1.2 Programma di informativi per la prevenzione alla
invecchiamento attivo salute                          
Attività 2.1.2.4 – Organizzazione di
una fiera locale                          
Attività 3.1.1.1 – Incontri di
sensibilizzazione all’utilizzo degli
strumenti informatici
Attività 3.1.1.2 – Selezione delle
informazioni utili per le persone
fragili
Azione 3.1.1 – Attività di informazione
Attività 3.1.1.3 – Preparazione di
materiale cartaceo per la
comunicazione
Attività 3.1.1.4 – Organizzazione di
momenti informativi su tematiche
rilevate necessarie dai destinatari
FORMAZIONE
formazione generale                          
formazione specifica                          
AZIONI TRASVERSALI
operazioni preliminari                          
INSERIMENTO DEI VOLONTARI IN SERVIZIO: accoglienza e presentazione
                     
del progetto, dei luoghi e delle risorse umane dell'ente    
PROMOZIONE DEL S.C.N. (***)    C    G    C  S    G    C    C
MONITORAGGIO DELLA FORMAZIONE GENERALE                          
MONITORAGGIO DELLA FORMAZIONE SPECIFICA                          
MONITORAGGIO GENERALE DELLE ATTIVITA'                          

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