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[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] E' il terzo giorno di villeggiatura presso

Marineford. In effetti si può definire come tale, vista la mancanza di movimento in


senso stretto sull'isola governativa. Se non altro è un bene per gli allenamenti di
Takao, che può concentrarsi su questi senza doversi preoccupare di eventuali
problematiche relativa alla permanenza su un'isola pericolosa. Forse è il motivo
per cui il Commodoro Van Creek ha preferito mandarlo insieme al resto della Phantom
Rose. Ad ogni modo, questa mattina ha terminato in anticipo gli allenameni,
preferendo concedersi una passeggiata rigeneratrice in uno dei punti meno
frequentati di Marineford, l'Oris Plaza.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Sistema il cappelletto sulla testa, la sua


"divisa" da ragazzo di servizio. C'è una motivazione sopra ogni altra che lo spinge
a voler guadagnare una promozione, ed è proprio la possibilità di cacciare
quell'indumento per poter rimettere la maschera da kitsune lì nel posto che merita
invece che relegarla sul fianco destro, legata attorno alla cintura scura. E'
vestito come suo solito in modo comodo, con una maglia a maniche corte di colore
bianco ed un paio di pantaloni larghi in seta d'un grigio chiaro. Ai piedi porta un
paio di sandali in sughero. Alza il capo, individuando in fretta una figura
conosciuta aggirarsi da quelle parti. < Takegi! > Il suo amico d'infanzia. Agita
una mano per salutarlo ed attirarne l'attenzione, sperando di riuscirci.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Attende dunque che il compagno d'avventure


s'appropinqui, per poi fargli cenno di prendere posto sulla panchina. < Ehi! >
Rinnova il saluto esibendo sul viso un sorriso luminoso ed innocente. Lascia che
l'altro prenda posto, sempre che ne abbia intenzione, per poi rivolgergli qualche
parola. < Allora? Come va? > Una domanda di rito, seppur non serva rompere il
ghiaccio con chi lo conosce meglio di chiunque altro su quell'isola governativa.
Rimane dunque in silenzio e torna a fissare gli occhi sulla grossa campana che
spadroneggia sopra tutta l'Oris Plaza, aspettando la replica di Takegi ai suoi
quesiti.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Un cenno del capo per rispondere alle
domande della recluta Miyamoto, per poi proseguire verbalmente. < Io tutto bene.
Ammetto che questa mattina ho allenato un po' la mia tecnica all'aperto, non volevo
rimanere troppo indietro. > Gratta il capo con lieve imbarazzo, come se provasse
vergogna nell'esser così ligio e dedito al suo scopo di vita. < Comunque è un'isola
parecchio calma, per ovvi motivi immagino. Chi rischierebbe di addentrarsi dentro
Marineford per causare guai con il rischio di farsi braccare da un'orda di marines
in servizio? > Sorride divertito al solo pensiero. Si stringe tra le spalle. < E'
quasi una dichiarazione di suicidio. > Si potrebbe dir così.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Non c'è limite al peggio. Quella frase fa
un certo effetto su Takao, che abbassa lo sguardo fino a scorrere lungo il viso del
suo compagno. < Già, non c'è limite al peggio a volte. > Richiudendosi nel suo
silenzio tombale. Sarà l'orario, ma è comunque piacevole trascorrere un po' di
tempo in religiosa calma. Di nuovo gli occhi ricadono sulla maestosa campana della
piazza. La scruta ancora qualche istante, prima di tornare a parlare senza spostare
gli occhi dall'oggetto luminoso. < Bella quella campana eh? > Ora provando a
richiamare l'attenzione di Miyamoto. < Secondo te che significato ha? Ne avrà uno
no? > Gratta il capo pensieroso.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Ancora per qualche momento continua ad


ascoltare Takegi riguardo quella campana, beandosi dei raggi del sole riflessi
sulla superficie metallica e godendo dei flebili zampilli di vento che accompagnano
la giornata. < Un monumento eh? Chissà cos'è accaduto. > Per poi venire colto dalla
domanda improvvisa dell'altro, alla quale comunque sente di saper dare
un'interpretazione. < Vuoi cerca informazioni su quella campana in biblioteca?
Comunque... > Si stringe tra le spalle con fare spaesato. < Non ne ho idea in
realtà, ma penso ce ne sia una. Voglio dire, se c'è una palestra... i marine più
dotti dovranno cercare informazioni da qualche parte no? >

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Le parole di Takegi lasciano una scintilla


di preoccupazione anche nell'animo di Takao in realtà. Tuttavia non vuol far
sprofondare ancora di più l'amico nelle turbe più che motivate. < Sono sicuro stia
bene. D'altronde insieme a lui ci sono altri marines oltre al Commodoro Van Creek,
no? > Posa la schiena sul ripiano della panchina, incrociando le braccia contro il
petto e distendendo le gambe in avanti, quasi come volesse addormentarsi proprio
lì, in quel luogo. < Potresti chiedere a qualche superiore qui in giro. Insomma
questo è il quartier generale della Marina Militare, vuoi che qualcuno non sappia
cosa succede agli altri su isole diverse? > Usa la pura e semplice logica per
fornire una soluzione pratica a Takegi.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Sembra esser riuscito nell'intento di


tranquillizzare la recluta, tanto da ritenersi soddisfatto e mostrare un grosso
sorriso beffardo in viso. < Si, sicuramente starà bene. Se ci fossero state
complicazioni non ci avrebbero fatto andar via da Alabasta. > Di quello ne è
convinto. Se i superiori hanno pensato che quella era la scelta giusta allora non
c'è motivo di cui preoccuparsi... forse. < Ehi... > Ora torna a farsi pensieroso. [
~Sniff ] Tira su con il naso un paio di volte, come se stesse preparando la domanda
più importante di tutte. < Secondo te quanto ci vuole da qui ad Iriomote? > E' un
quesito senza dubbio curioso, ma non così alieno per com'è fatto Takao.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] I calcoli di Takagi non fanno una piega. <
Si, in effetti siamo parecchio lontani. > S'è convinto, ma la smorfia preoccupata
non sembra abbandonare il suo viso. < Beh, immagino che non sarò più qui quando
risponderanno i miei genitori alla mia lettera. > Fa qualche conteggio con le dita,
come se stesse scandendo lo scorrere del tempo con il solo uso del pensiero. <
Comunque l'importante è che rispondano. > Su quello non ci piove. Tuttavia i
calcoli fatti in precedenza sembrano tornargli utili per il quesito successivo di
Takegi, al quale replica in un lampo. < Forse un mese o due. Insomma, non è da
molto che ho incontrato il Commodoro Van Creek su Sabaody, non ho lasciato l'isola
da troppo tempo. > Il viaggio è lungo d'altronde.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] < Si sicuramente la rigireranno a qualche


avamposto per consegnarmela. > Di quello è tutto fuorché preoccupato. Ha già avuto
a che fare con la consegna di lettere, dunque non è un argomento che gli da
particolarmente troppo da pensare. < Poco meno di un anno? Beh, allora avrai visto
molto più di quanto non abbia visto io. > Ammette quasi eccitato all'idea di poter
udire qualche racconto d'avventura del suo collega... ma non è quello il momento. <
Ci pensi ancora ad Iriomote ogni tanto? So che vorresti liberarla dalla minaccia
pirata il prima possibile. > D'altronde è uno degli obiettivi per il quale Takegi
si è arruolato probabilmente. In realtà non gliel'ha rivelato ancora, ma può
immaginarlo.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Si stringe tra le spalle in maniera


arrendevole. < Non dico di non pensarci, anche perché ci sono i miei genitori lì e
non passa giorno che non me ne preoccupi. > D'altronde la situazione nella quale
versa l'isola è abbastanza preoccupante anche per chi è rimasto ad abitarci. <
Tuttavia mi manca come mancherebbe un'amica che è partita da qualche giorno. Non è
nostalgia, è solo il fatto di non essere lì e sapere che non ci tornerò per un bel
po'. > Forse mai, ma omette quel particolare per ovvie motivazioni, tra le quali
c'è la speranza che è l'ultima a morire. < Comunque è una sensazione ottemperata
dalla voglia di avventura e di rincorrere il mio sogno. > Riesce a controbilanciare
il tutto con particolare abilità, nonostante la giovane età.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Per qualche momento si gode l'atmosfera di


quiete, quelle pause tra una discussione e l'altra che gli lasciano il tempo di
pensare e di meditare su quanto s'è detto. Il silenzio viene spezzato dai
rimuginamenti di Takegi. Gli concede un'occhiata in tralice, poi un sorriso
divertito. < Ce l'hai con la mia arma eh? A me sta bene così... > Scuote il capo
per rifiutare con garbo la proposta del suo amico d'infanzia. < Ti ringrazio, so
che lo faresti volentieri, ma non è questione di berry. E' semplicemente che non
voglio fare del male a nessuno, neppure a chi vive per far del male agli altri.
Voglio cambiare il mondo, te l'ho detto. > Rimanendo di nuovo in silenzio,
ergendosi sui suoi principi saldi come il forte di Marineford.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Si sente quasi in colpa per aver rifiutato
a quel modo la proposta di Takegi ed il silenzio che ne consegue gli sembra troppo
pesante da sostenere. < Ehi scusa se ho rifiutato l'offerta, ma davvero non ne ho
bisogno. > Riversando un'occhiata al terreno, colpevole... come se ce ne fosse
bisogno. < Mm... > Ora è lui a mugugnare avvolto da pensieri, seppur molto più
superficiali rispetto a quelli precedenti. < Tu piuttosto non avevi detto che avevi
bisogno di una spada nuova? Non ne hai trovata ancora una? > [ ~Crack ] Distende le
braccia e le gambe, scricchiolanti per via della posizione seduta che ormai ha
assunto da un po' di tempo. [ ~GGGGH! ] Versi da stiracchiata, classici.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Fabbri ed armi, sembra che Takegi viva
all'interno di quel particolare mondo fatto di battaglie da una vita... e forse è
così. D'altronde è da un bel po' che entrambi si sono persi di vista, nonostante il
rapporto costruito nel passato ad oggi sembra non essersi dissolto minimamente. <
Vuoi far visita a qualche fabbro dell'isola eh? > Si stringe ancora una volta tra
le spalle, convinto dalle parole altrui. < Si, non mi costa niente farti compagnia.
Anche se non ne capisco molto di questo genere di cose, ammetto. > Fungerà da
semplice compagno di chiacchierate, o al massimo come giudice estetico sulla
bellezza dell'arma. < Sai già qualche negozio da poter visitare che si occupa di
queste cose? > Ora indagatore sulle intenzioni della recluta.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Il compagno sembra fidarsi del giudizio di


Takao, che non può fare a meno di sorridere ed accettare di fungere da consulente
d'armi della giovane recluta. < Va bene, va bene. Allora proverò a darti una mano
per quanto mi sarà possibile... anche fosse solo giudicare l'estetica dell'arma. >
Gli rivolge un cenno d'approvazione con la mano, chiusa a pugno meno che il pollice
ben irto su se stesso. < Se ti fidi di me chi sono io per rifiutare. > Definirlo
allegro è un eufemismo, sembra aver preso bene quell'invito. D'altronde sotto sotto
è piacevole passare la giornata con un caro amico ed è anche curioso d'osservare la
fattura delle armi sfornate all'interno delle mura di Marineford, una riserva del
governo mondiale.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Ancora una volta Takegi rompe il silenzio
in maniera prorompente con una domanda inaspettata rivolta verso il rosato ragazzo
di servizio. < Uh? Io? Combattuto? > Cerca di collegare la frase appena udita,
incredulo. < Certo che no. Sono sicuro che se avessi fatto a botte con qualcuno
prima d'iniziare ad addestrarmi sotto la guida del Commodoro Van Creek il mio
viaggio sarebbe finito prima ancora di iniziare. > Non ha una grande autostima di
se quando si parla di duellare. < Tu invece? Immagino di si... > Tuttavia si fa
molto più curioso quando rigira la domanda alla volta della recluta. < D'altronde è
da un po' che sei marine, sarai stato costretto qualche volta. > Ne è sicuro, ma
preferisce ascoltare qualche curiosità proprio dalla bocca del diretto interessato.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Il suo piano sembra esser andato a buon
fine, visto che gli è stato offerto d'ascoltare qualche "fiaba" truculenta e
violenta riguardo gli avvenimenti di Alabasta. < Si, perché no! > Si comporta quasi
come se fosse disinteressato, seppur negli occhi vibri la fiamma della curiosità. <
Sono curioso di sapere cos'hai combinato mentre eri ad Alabasta! > Distende di
nuovo la schiena sopra l'appoggio della panchina, mettendosi comodo come un bimbo
dinnanzi ad un nonno pieno di storie e saggezza da dispensare. Rimane dunque in
silenzio, non volendo interrompere minimamente il racconto del suo migliore amico.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] La storia si rivela tutt'altro che noiosa,
anzi, definirla intrigante per chi è abituato a studiare sui libri ed a star nel
suo per evitare d'attirare l'ira dei governatori dell'isola è un eufemismo. < Wow.
Hai rischiato di certo la vita davanti a dei nemici così pericolosi. > E' la
sensazione che ha avuto nell'ascoltare il racconto che, seppur breve, si può dire
sia stato intenso. Le ultime dichiarazioni di Takegi comunque gli danno da pensare.
< Certo che non è una bella situazione quella che stanno vivendo ad Alabasta, eh? >
Gli era già stato detto da Krahe e dal Gufo Yashi. Takegi gli aveva introdotto
qualcosa, ma sentire tutta la verità è ancora peggio.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Via via la discussione su Alabasta sembra


scemare nel silenzio, accompagnato da un timido e conclusivo < Sono contento che tu
ce l'abbia fatta, seppur ammetto che Alabasta ha bisogno di aiuto e spero che i
nostri colleghi siano pronti a dargli tutto quanto il necessario. > Da quanto ha
udito riguardo la marina militare da parte di Van Creek, di Yashi e di Takegi
stesso, le sue speranze sono ben fondate. Ora la tranquillità riprende il controllo
della piazza, con essa la quiete. Per qualche istante Takao preferisce recuperare
fiato, prima che una domanda si faccia largo come un fulmine a ciel sereno. < Ehi
Takegi. > E' sicuro di voler rivelare quanto gli passa per la mente anche al
compagno. < Secondo te quanti marine ci sono qui a Marineford? > Fare i calcoli
probabilmente è impossibile, almeno per lui.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] < Wow... è incredibile comunque non credi?
> Ora un'altra domanda, seppur risulti essere retorica. < Un'intera isola abitata
solo da marine e dalle loro famiglie. > Fa un certo effetto a pensarlo, almeno per
un ragazzino di paese come lui, abituato a villaggi minuscoli ed a dominazioni
piratesche, a campi coltivati ed a case in legno. < Ammetto che se mi avessero
detto una cosa del genere qualche anno fa non ci avrei creduto. > O forse si, vista
la sua innocenza fanciullesca e l'abitudine a farsi prendere in giro un po' più
spesso di quanto non dovrebbe. Eppure non sembra rendersene conto.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Il discorso di Takegi ha la sua logica ed


in realtà non crede vi sia bisogno di replicare, seppur Takao nutra alcuni dubbi,
seppur ingenui, così com'è ingenua anche la sua visione del mondo, del governo
mondiale e della pirateria. < Si, in effetti è vero... però ~ > Quasi squittisce
come se fosse indeciso se rimbeccare o meno. < So che c'è gente che sfrutta la
giustizia come pretesto per far del male e per abusare del suo potere. > Anche
queste persone, anche queste situazioni, lui vuole cambiarle. Dall'alto del suo
sogno utopico ed ingenuo, vorrebbe mettere la parola fine ad ogni forma di
ingiustizia, una volta pertutte.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Takegi non si smentisce, trovando il modo


per replicare proprio come ci si sarebbe aspettato da uno come lui. < Giusto. > E'
il sogno del suo compagno, lo ricorda bene, far trionfare la giustizia ad ogni
costo. < Io? Beh... immagino che la risposta possa risultare scontata per te, visto
che mi conosci bene. > Ma risponderà lo stesso, seppur in maniera abbastanza
semplice e riduttiva. < Voglio cambiare il mondo in meglio Takegi. Voglio diventare
l'eroe. Come Gold Roger è riuscito a fondare la nuova era della pirateria, io
voglio fare in modo che si viva una nuova era di pace assoluta... per tutti! > Una
nobile utopia.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Il Caporale Tenshi, un nuovo marine di cui


non aveva mai sentito parlare. < Questo Caporale Tenshi è giunto qui a Marineford
con noi? > Curioso di confrontarsi con lui, d'altronde chiunque persegua un sogno
simile al suo non può essere una cattiva persona. D'un tratto Takegi tira fuori una
delle proposte migliori della giornata. < Si, effettivamente mi fa fame! >
[ ~TapTap ] Punteggia un paio di volte con il dito indice sullo stomaco, prima di
tornare a fissare la recluta. < Se ti va possiamo fare un giro per la piazza per
vedere se c'è qualcosa di interessante prima di andare a pranzo. > Un modo come un
altro per spezzare la monotonia odierna, ormai è da un po' che chiacchierano seduti
su quella panchina.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Dunque si alza in piedi, pensando a dove


potrebbero effettivamente andare a fare due passi, quale anfratto della piazza
poter esplorare. < Se vuoi prima di pranzo possiamo sgranocchiare qualcosa se
troviamo qualche bancarella. > Una proposta nella proposta, così da settare una
routine ed evitare di girovagare senza una meta, dato che non sarebbe poi così
diverso dal rimanere immobili a chiacchierare. < Ne ho vista una poco fa qui nei
pressi che vendeva dei manicaretti che sembravano gustosi. Possiamo cercarla e
vedere se è ancora aperta. > Cerca di ricordare dove precisamente ha individuato la
bancarella citata, seppur senza troppa fortuna.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] La domanda fatidica. < Ecco, a dirla tutta
non ricordo bene dov'è che si trovava questa bancarella eheheh ~ > Arrossisce e
gratta il capo in maniera imbarazzata, prima di sollevare nuovamente lo sguardo
verso la strada. < Se non ti da fastidio possiamo cercarla un po', alle brutte
andiamo a pranzo a pancia completamente vuota. > E fa cenno d'incamminarsi,
iniziando a mettere in moto le sue gambe ormai intorbidite dalla mattinata pigra. <
Il Primo Ufficiale Chloe è rimasto anche ad Alabasta? > Non conosce nessuna delle
persone citate dalla recluta, per cui indaga per evitare di arrivare impreparato
qualora dovesse incontrarle un giorno di questi.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] E' la compagna del maestro di Takegi ed


un'ottima cuoca. Annuisce. < Capisco, beh, sembra una brava persona allora! > Come
tutte quelle che ha incontrato fino ad ora e, probabilmente, anche come tutte
quelle che incontrerà nel futuro. A meno che non vi sia una manifesta volontà di
far del male al prossimo è difficile che Takao non veda del buono negli altri. <
Dici che appena la incontrerò potrò chiederle di cucinarmi qualcosa da mangiare? >
Da quando hanno deciso di metter qualcosa sotto i denti sembra che il discorso stia
vertendo completamente sul cibo, il che potrebbe essere un male, visto che
l'allenamento prevede anche diete rigorose di solito... forse.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Le successive rivelazioni di Takegi


preoccupano un po' il giovane Takao. < Uhm, non devo parlare di Yokai o nominarli
nemmeno? Va... va bene! > Annuisce leggermente confuso, ma non per questo
disobbediente. D'altronde ci tiene a non finire nei guai, oltre che a non molestare
un compagno marine. < Posso chiederti come mai però? Mi sembra una cosa davvero...
strana. E particolare! > Sa che i mink hanno delle abitudini diverse da quelle
degli umani, eppure non ha mai sentito di esponenti di quella razza che temono la
parola yokai, o che comunque ne sono in qualche modo infastiditi.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Sembra aver recepito il messaggio da parte


del suo compagno, per cui non indaga ulteriormente, d'altronde si parla di affari
altrui. < Va bene, nessun problema. Eviterò di citare gli yokai, anche solo la
parola. > Assicura all'altro di potersi fidare, d'altronde è una persona parecchio
discreta, a volte anche troppo. Di certo non è il tipo di individuo che va in giro
a spifferare segreti agli altri, specie se si tratta di questioni personali. < A
proposito di yokai! > Sembra sovvenirgli alla mente qualcosa di particolare, un
ricordo... senza dubbio allegro, visto il modo in cui mostra il suo sorriso verso
Takegi. < Ti ricordi quando da piccoli leggevamo dei libri riguardo gli yokai? E
poi io non dormivo perché avevo paura e svegliavo i miei genitori! Eheheh ~ >
Vecchi giorni passati sull'isola di Iriomote.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Annuisce alle considerazioni del suo


interlocutore, non potendosi trovare più d'accordo. < Si, era più facile. Non
sapevamo cosa facevamo per più della metà della giornata, ma era divertente
ammetto. > Perlomeno per loro. D'altronde non tutti i ragazzini di Iriomote hanno
avuto un'infanzia che possa definirsi piacevole, seppur secondo dei particolari
canoni che probabilmente sono comuni a molte delle isole di questi mari. Rimane in
silenzio a ripensare a quei momenti. < Va beh comunque nessuno ci vieta di
costruire nuovi ricordi ora che siamo tornati insieme. > Cerca di guardare il
bicchiere mezzo pieno, come al suo solito.

[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Sembra che la giornata sia giunta alla sua
conclusione, o almeno ad una pausa. Annuisce alla proposta di Takegi, individuando
con un'occhiata la via che gli viene indicata. < Si, insomma, è un modo come un
altro per fare due passi. > D'altronde il loro fine ultimo era quello di fare un
paio di passi e sgranchire le gambe prima di poter andare a pranzare... con la
scusa stancano un po' i muscoli, evitando che s'atrofizzino nel rimanere una
giornata intera a riposo. < Non ricordo quella strada, ma non posso ricordare tutte
le vie di Marineford, quindi non è detto che non troveremo la bancarella di cui ti
parlavo. > Vane speranze? Chi lo sa, per ora inizia a dirigersi verso la stradina,
incamminandosi a passo calmo prima di scomparire dietro la prima svolta.

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