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[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Un cenno del capo per rispondere alle
domande della recluta Miyamoto, per poi proseguire verbalmente. < Io tutto bene.
Ammetto che questa mattina ho allenato un po' la mia tecnica all'aperto, non volevo
rimanere troppo indietro. > Gratta il capo con lieve imbarazzo, come se provasse
vergogna nell'esser così ligio e dedito al suo scopo di vita. < Comunque è un'isola
parecchio calma, per ovvi motivi immagino. Chi rischierebbe di addentrarsi dentro
Marineford per causare guai con il rischio di farsi braccare da un'orda di marines
in servizio? > Sorride divertito al solo pensiero. Si stringe tra le spalle. < E'
quasi una dichiarazione di suicidio. > Si potrebbe dir così.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Non c'è limite al peggio. Quella frase fa
un certo effetto su Takao, che abbassa lo sguardo fino a scorrere lungo il viso del
suo compagno. < Già, non c'è limite al peggio a volte. > Richiudendosi nel suo
silenzio tombale. Sarà l'orario, ma è comunque piacevole trascorrere un po' di
tempo in religiosa calma. Di nuovo gli occhi ricadono sulla maestosa campana della
piazza. La scruta ancora qualche istante, prima di tornare a parlare senza spostare
gli occhi dall'oggetto luminoso. < Bella quella campana eh? > Ora provando a
richiamare l'attenzione di Miyamoto. < Secondo te che significato ha? Ne avrà uno
no? > Gratta il capo pensieroso.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] I calcoli di Takagi non fanno una piega. <
Si, in effetti siamo parecchio lontani. > S'è convinto, ma la smorfia preoccupata
non sembra abbandonare il suo viso. < Beh, immagino che non sarò più qui quando
risponderanno i miei genitori alla mia lettera. > Fa qualche conteggio con le dita,
come se stesse scandendo lo scorrere del tempo con il solo uso del pensiero. <
Comunque l'importante è che rispondano. > Su quello non ci piove. Tuttavia i
calcoli fatti in precedenza sembrano tornargli utili per il quesito successivo di
Takegi, al quale replica in un lampo. < Forse un mese o due. Insomma, non è da
molto che ho incontrato il Commodoro Van Creek su Sabaody, non ho lasciato l'isola
da troppo tempo. > Il viaggio è lungo d'altronde.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Si sente quasi in colpa per aver rifiutato
a quel modo la proposta di Takegi ed il silenzio che ne consegue gli sembra troppo
pesante da sostenere. < Ehi scusa se ho rifiutato l'offerta, ma davvero non ne ho
bisogno. > Riversando un'occhiata al terreno, colpevole... come se ce ne fosse
bisogno. < Mm... > Ora è lui a mugugnare avvolto da pensieri, seppur molto più
superficiali rispetto a quelli precedenti. < Tu piuttosto non avevi detto che avevi
bisogno di una spada nuova? Non ne hai trovata ancora una? > [ ~Crack ] Distende le
braccia e le gambe, scricchiolanti per via della posizione seduta che ormai ha
assunto da un po' di tempo. [ ~GGGGH! ] Versi da stiracchiata, classici.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Fabbri ed armi, sembra che Takegi viva
all'interno di quel particolare mondo fatto di battaglie da una vita... e forse è
così. D'altronde è da un bel po' che entrambi si sono persi di vista, nonostante il
rapporto costruito nel passato ad oggi sembra non essersi dissolto minimamente. <
Vuoi far visita a qualche fabbro dell'isola eh? > Si stringe ancora una volta tra
le spalle, convinto dalle parole altrui. < Si, non mi costa niente farti compagnia.
Anche se non ne capisco molto di questo genere di cose, ammetto. > Fungerà da
semplice compagno di chiacchierate, o al massimo come giudice estetico sulla
bellezza dell'arma. < Sai già qualche negozio da poter visitare che si occupa di
queste cose? > Ora indagatore sulle intenzioni della recluta.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Ancora una volta Takegi rompe il silenzio
in maniera prorompente con una domanda inaspettata rivolta verso il rosato ragazzo
di servizio. < Uh? Io? Combattuto? > Cerca di collegare la frase appena udita,
incredulo. < Certo che no. Sono sicuro che se avessi fatto a botte con qualcuno
prima d'iniziare ad addestrarmi sotto la guida del Commodoro Van Creek il mio
viaggio sarebbe finito prima ancora di iniziare. > Non ha una grande autostima di
se quando si parla di duellare. < Tu invece? Immagino di si... > Tuttavia si fa
molto più curioso quando rigira la domanda alla volta della recluta. < D'altronde è
da un po' che sei marine, sarai stato costretto qualche volta. > Ne è sicuro, ma
preferisce ascoltare qualche curiosità proprio dalla bocca del diretto interessato.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Il suo piano sembra esser andato a buon
fine, visto che gli è stato offerto d'ascoltare qualche "fiaba" truculenta e
violenta riguardo gli avvenimenti di Alabasta. < Si, perché no! > Si comporta quasi
come se fosse disinteressato, seppur negli occhi vibri la fiamma della curiosità. <
Sono curioso di sapere cos'hai combinato mentre eri ad Alabasta! > Distende di
nuovo la schiena sopra l'appoggio della panchina, mettendosi comodo come un bimbo
dinnanzi ad un nonno pieno di storie e saggezza da dispensare. Rimane dunque in
silenzio, non volendo interrompere minimamente il racconto del suo migliore amico.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] La storia si rivela tutt'altro che noiosa,
anzi, definirla intrigante per chi è abituato a studiare sui libri ed a star nel
suo per evitare d'attirare l'ira dei governatori dell'isola è un eufemismo. < Wow.
Hai rischiato di certo la vita davanti a dei nemici così pericolosi. > E' la
sensazione che ha avuto nell'ascoltare il racconto che, seppur breve, si può dire
sia stato intenso. Le ultime dichiarazioni di Takegi comunque gli danno da pensare.
< Certo che non è una bella situazione quella che stanno vivendo ad Alabasta, eh? >
Gli era già stato detto da Krahe e dal Gufo Yashi. Takegi gli aveva introdotto
qualcosa, ma sentire tutta la verità è ancora peggio.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] < Wow... è incredibile comunque non credi?
> Ora un'altra domanda, seppur risulti essere retorica. < Un'intera isola abitata
solo da marine e dalle loro famiglie. > Fa un certo effetto a pensarlo, almeno per
un ragazzino di paese come lui, abituato a villaggi minuscoli ed a dominazioni
piratesche, a campi coltivati ed a case in legno. < Ammetto che se mi avessero
detto una cosa del genere qualche anno fa non ci avrei creduto. > O forse si, vista
la sua innocenza fanciullesca e l'abitudine a farsi prendere in giro un po' più
spesso di quanto non dovrebbe. Eppure non sembra rendersene conto.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] La domanda fatidica. < Ecco, a dirla tutta
non ricordo bene dov'è che si trovava questa bancarella eheheh ~ > Arrossisce e
gratta il capo in maniera imbarazzata, prima di sollevare nuovamente lo sguardo
verso la strada. < Se non ti da fastidio possiamo cercarla un po', alle brutte
andiamo a pranzo a pancia completamente vuota. > E fa cenno d'incamminarsi,
iniziando a mettere in moto le sue gambe ormai intorbidite dalla mattinata pigra. <
Il Primo Ufficiale Chloe è rimasto anche ad Alabasta? > Non conosce nessuna delle
persone citate dalla recluta, per cui indaga per evitare di arrivare impreparato
qualora dovesse incontrarle un giorno di questi.
[ Oris Plaza ~ Panchina ][ Cappellino ] Sembra che la giornata sia giunta alla sua
conclusione, o almeno ad una pausa. Annuisce alla proposta di Takegi, individuando
con un'occhiata la via che gli viene indicata. < Si, insomma, è un modo come un
altro per fare due passi. > D'altronde il loro fine ultimo era quello di fare un
paio di passi e sgranchire le gambe prima di poter andare a pranzare... con la
scusa stancano un po' i muscoli, evitando che s'atrofizzino nel rimanere una
giornata intera a riposo. < Non ricordo quella strada, ma non posso ricordare tutte
le vie di Marineford, quindi non è detto che non troveremo la bancarella di cui ti
parlavo. > Vane speranze? Chi lo sa, per ora inizia a dirigersi verso la stradina,
incamminandosi a passo calmo prima di scomparire dietro la prima svolta.